L`editoriale [numero 23]: "Carlo Boccadoro, i Tempi moderni e la

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L`editoriale [numero 23]: "Carlo Boccadoro, i Tempi moderni e la
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L'editoriale [numero 23]: "Carlo Boccadoro, i Tempi moderni e la Grande battaglia
musicale"
Inviato da Marco Scolesi
domenica 28 febbraio 2016
Questo mese torno a parlare di Carlo Boccadoro, compositore e musicologo. I motivi sono due, ma andiamo con ordine.
Questa sera, domenica 28 febbraio, su Radio 3, alle ore 22, andrà in onda, per "Tempi moderni-Rassegna di musica
contemporanea 2015", uno spettacolo con i Sentieri Selvaggi, ensemble di musica contemporanea diretto dallo stesso
Boccadoro. Al flauto Paola Fre, al clarinetto Mirco Ghirardini, al vibrafono, percussioni e direzione Andrea Dulbecco, alle
percussioni Lodovico Berto, Lorenzo D’Erasmo, Fabio Giannotti, Salvatore Scucces e Michele Sannelli, al
pianoforte Andrea Rebaudengo, al violino Piercarlo Sacco, al violoncello Aya Shimura, voce recitante Elio De Capitani,
voce Giulia Peri, direzione e percussioni Carlo Boccadoro, con una lettura di Corrado Stajano. In programma musiche di
Francesco Filidei ("I funerali dell'anarchico Serantini per 6 percussionisti"), Luigi Nono ("La fabbrica illuminata per voce
femminile sola e nastro magnetico"), Cornelius Cardew ("The east is red", "Red flag prelude", "Revolution is the main
trend in the world today", "Four principles on Ireland per piano solo"), Edgar Alandia ("Grito per voce femminile sola"),
Frederic Rzewski ("Coming together per voce e ensemble", "Attica per voce e ensemble"). Il concerto è stato registrato il
24 febbraio 2015 al Teatro Elfo Puccini di Milano e perderlo sarebbe un delitto. E poi c'è un secondo motivo che mi
riporta sulle strade di Boccadoro. Da poche settimane è uscito il suo nuovo libro "La grande battaglia musicale e altre
avventure sonore" (Marcos y Marcos). A Notina la musica è sempre nell’aria. Esce dalle finestre della scuola,
dove i bambini battono le mani sui banchi e pestano i piedi per terra al segnale del maestro Gong. Si alza dai giardini
pubblici, dove gli Urletti si trovano a cantare. Riempie la piazza ogni domenica con la banda del maestro Bacchettafrolla.
Gli abitanti di Notina hanno la musica in testa. Clarone corre più veloce della pioggia, perché al momento giusto deve
essere là, con il suo cannoncino, a far partire l’arcobaleno. A casa, per riposare, suona il clarinetto basso,
intrecciando duetti con l’ottavino di suo figlio Pirulì. Il giudice Registro sembra serio e taciturno, ma la sera, in
tribunale, quando tutti sono andati via, riempie ciotoline di cibo per i suoi amici gatti, tira fuori la chitarra e si lancia in un
rock scatenato. Viola sogna di suonare il contrabbasso, si fa le collane con le note e progetta una casetta da concerto
sull’albero insieme a Pirulì. A Notina la musica mette tutti d’accordo. Una notte, però, spuntano strani
manifesti sui muri di tutte le case. Il maestro Leon de Trombòn, con un’orchestra grandissima, vuol sfidare la
banda del maestro Bacchettafrolla. Tutta Notina ne parla. Il gran giorno della battaglia musicale Leon de Trombòn entra in
piazza con più di cento musicisti, come un generale alla testa del suo esercito. La grande sfida sta per cominciare, ma
dove sono finiti Bacchettafrolla e la sua banda? Dall’alto si sente un ronzio sempre più forte. È la banda di
Bacchettafrolla che scende dal cielo con tanti paracadute e un’arma segreta. Come finirà la grande battaglia
musicale? Lo scoprirà il lettore che si avventurerà in questa storia fatta di note e sogni. Carlo Boccadoro ha studiato al
Conservatorio "G. Verdi" di Milano dove si è diplomato in pianoforte e strumenti a percussione. Nello stesso istituto ha
studiato composizione con diversi insegnanti, tra i quali Paolo Arata, Bruno Cerchio, Ivan Fedele e Marco Tutino. È autore
di musica sinfonica e cameristica, per il teatro e per la danza collabora con Moni Ovadia. All'attività di musicista affianca
quella di autore, con testi pubblicati da Edt, Garzanti, Marcos y Marcos e Longanesi. Con Einaudi ha pubblicato "Musica
coelestis" (1999), "Jazz!" (2001), "Lunario della musica" (2003) e ha curato l'antologia "Racconti musicali" (2007).
Luciano Berio gli ha commissionato nel 2001 per l'Accademia di Santa Cecilia un'opera per ragazzi, "La nave a tre
piani", andata in scena nella stagione 2005-2006 e successivamente ripresa dal Teatro Regio di Torino. Per il teatro ha
inoltre composto il balletto "Games" (Teatro alla Scala, coreografia di Fabrizio Monteverde) e quattro opere di teatro
musicale. Nel 1998 il progetto europeo "Il suono dei parchi", coordinato da Enzo Restagno, Roman Vlad, Gerard Grisey,
George Benjamin e Louis Andriessen, gli ha commissionato il brano "Uber Allen Gipfeln per 10 strumenti". Nel 2003 il
suo brano "Bad blood per pianoforte e 5 strumenti" è stato selezionato dalla Rai per partecipare alla Tribuna
Internazionale dei Compositori dell'Unesco. E, infatti, artisti come Boccadoro sono un "patrimonio dell'umanità" che
immettono ossigeno rigenerante in sangue, mente e polmoni.
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