Tabacco? No, grazie!
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Tabacco? No, grazie!
Corretti e puliti con «cool and clean» Tabacco? No, grazie! «cool and clean» s’impegna per rendere i giovani più forti. Ad una sostanza che crea dipendenza come il tabacco c’è una sola risposta possibile: «No, grazie!». Il tabacco nuoce alla salute e, come se non bastasse, il consumo di tabacco rende dipendenti e riduce la capacità di fornire delle prestazioni fisiche. Fumare è come inalare gas di scarico Durante la combustione di tabacco, dal fumo si libera il monossido di carbonio (CO) che è presente dapper tutto ma non ovunque in concentrazioni nocive: Il fumo riduce la capacità di resistenza Il fumo influisce negativamente sulle prestazioni fisiche. È quanto emerge da un rilevamento effet tuato durante la corsa di 12 minuti assolta dalle re clute. I non fumatori presenti nel gruppo di 19enni sottoposto alla valutazione percorsero in media 2613 metri, mentre i fumatori – a dipendenza del numero di sigarette consumate giornalmente – terminarono la prova dietro di essi: • fumatori leggeri (fino a 10 sigarette al giorno) in media 95 metri in meno, • fumatori medi (10–20 sigarette/giorno) in media 242 metri in meno, • fumatori forti (oltre 20 sigarette/giorno) in media 360 metri in meno. Il calo di prestazione dipende pure dalla durata della carriera di fumatore. I fumatori forti che consuma vano tabacco da oltre quattro anni ottennero il peg gior risultato. Essi percorsero infatti 425 metri in meno dei non fumatori. Aria fresca di mare Traffico molto intenso Fumo di sigarette Gas di scarico misurati nello scappamento 0,5 in ml/m3 100 in ml/m3 50 000 in ml/m3 60 000 in ml/m3 Ogni sigaretta fumata provoca un’intossicazione da fumo e questo riduce la capacità di fornire presta zioni fisiche. I commitment di «cool and clean» Per vivere delle belle sensazioni non ho bisogno di sostanze che creano dipendenza e che mettono in pericolo la mia salute. Per questa ragione rispetto il commitment «Rinuncio al consumo di tabacco!». 1. 2. 3. 4. 5. 6. Voglio raggiungere i miei obiettivi! (Sport giovanile) Voglio arrivare in alto! (Sport giovanile di competizione) Mi comporto correttamente! Non faccio uso di doping! Rinuncio al consumo di tabacco! Rinuncio al consumo di alcool! Io …! Noi …! (Qui viene formulato un commitment personale) U18 Consumo di tabacco, nicotina e assuefazione Danni alla salute Caduta dei capelli Perdita della vista Invecchiamento precoce della pelle Elevata predisposizione ad infezioni Tumori (polmoni, pancreas, utero, seno, cavità orale, laringe, esofago, reni, vescica) Malattie gengivali e perdita dei denti Problemi al sistema cardiovascolare Danni al tessuto polmonare Impotenza, sterilità Riduzione della speranza di vita Chi fuma cerca piacere e svago ma subisce una quantità di effetti colla terali pericolosi e addirittura mortali. Se il tabacco fosse un farmaco sa rebbe vietato da tempo. Indipendentemente dal tipo: da fumo (sigarette, pipa, sigaro, sigarillo, pipa ad acqua) o da sniffare e masticare (snus compreso), il tabacco è nocivo per la salute. Non esiste alcun modo per consumare tabacco senza rischi. In Svizzera, ogni anno circa 9’000 per sone muoiono per le conseguenze del consumo di tabacco. Se t’interessa sapere quali conse guenze fisiche provoca un consumo costante di tabacco guarda le imma gini nella presentazione PowerPoint: www.coolandclean.ch/nograzie Rallentamento del tempo di rimarginazione delle ferite Cattiva irrorazione sanguigna Non sono indicati tutti gli ingredienti Sulle confezioni dei prodotti del tabacco sono riportate solo informazioni riguar danti il catrame, la nicotina e il monossido di carbonio. Ma per rendere il fumo piacevole e permettere al corpo di assorbire meglio la nicotina − la sostanza che rende dipendenti− il tabacco contiene all’incirca 600 additivi, sulla cui miscela vige il segreto commerciale. Tali sostanze possono tuttavia essere rilevate in la boratorio. Acetone, ammoniaca, zucchero & Co. Esempi di sostanze aggiuntive nascoste nelle sigarette e i loro effetti: l’acetone incrementa il potenziale di dipendenza della nicotina. In alcune mar che, la quantità di acetone presente nel filtro di una sigaretta fumata basterebbe a rimuovere lo smalto dalle unghie. L’ammoniaca e l’urea accelerano e prolungano l’effetto della nicotina. La prima ha un’azione corrosiva sulla pelle umida e le mucose e la sua inalazione dan neggia i polmoni. La glicerina serve a mantenere umido il tabacco. Lo zucchero, il miele, la vanillina, la liquirizia e il mentolo coprono il sapore pun gente del fumo rendendone possibile l’inalazione. Durante la combustione, tutti gli additivi si trasformano in nuovi composti chi mici che in parte possono provocare dipendenza o essere cancerogeni. Nel fumo delle sigarette si rilevano fino a 4800 prodotti chimici. Il fumo rende dipendenti La nicotina oggi viene considerata una delle sostanze che rendono più rapidamente dipendenti. Essa, in fatti, esercita i suoi effetti nel cervello entro 7–8 se condi. Funziona così: nel centro di ricompensa del cervello, il neurotrasmettitore dopamina si occupa di generare sensazioni piacevoli. Chi inizia a consumare nicotina stimola il rilascio di dopamina e questo produce una sensazione di piacere più grande. Il corpo si abitua presto a questo stato e dopo 20–30 minuti gli effetti della nicotina di minuiscono e giunge un nuovo impulso ad accendere una sigaretta. Ciò porta ad accrescere il consumo di nicotina e, poi, direttamente alla dipendenza: per sentirsi bene, in fatti, il cervello esige una quantità sempre maggiore di dopamina. È il corpo stesso che costringe a con sumare sempre più nicotina. Da alcuni anni è addirittura l’industria del tabacco ad ammettere che il fumo rende dipendenti. Almeno il 75 % dei fumatori soddisfa i criteri di dipendenza. Io dipendente? No di certo! È quanto affermano alcuni giovani che fumano un paio di sigarette al giorno. Chi però ne consuma più di cinque quotidianamente corre un forte rischio di diventare dipendente. Possono infatti bastare poche sigarette per assuefarsi. Il fumo non rende dipen dente soltanto il corpo, bensì anche la psiche e in modo assai rapido. Soltanto pochi fumatori riescono a mantenere basso il consumo di sigarette per tutta la vita oppure ad alternare qua e là delle settimane senza fumo. Nelle grinfie dell’industria del tabacco Anche se l’industria del tabacco ti promette che con la sigaretta ti sentirai più grande, più libero, più cool e più bello, in realtà il fumo rende semplicemente più dipendenti e soltanto chi non è dipendente può considerarsi davvero libero! Pubblico destinatario – I bambini L’industria del tabacco sostiene che il pubblico destina tario delle sue campagne pubblicitarie non siano né gio vani, né bambini. Tuttavia, con l’animale di peluche «Old Joe Camel» la marca «Camel» ha raggiunto un elevato grado di notorietà fra i bambini di sei anni, paragonabile a quello di Topolino, e anche il successo riscosso tra i giovani fumatori è stato considerevole, tanto che negli Stati Uniti è stata pubblicata una rivista con Old Joe. E nello spazio di due anni, la parte di mercato di questa marca è passata dallo 0,5 al 32 % in questa categoria d‘età. A chi, se non a bambini e adolescenti, si rivolgeva la pubblicità con questo dolce cammello? La maggior parte dei fumatori inizia a consumare ta bacco fra l’undicesimo e il tredicesimo anno di età ed entro i 18 anni è fedele ad una marca. Ciò significa che, con ogni probabilità, queste persone fumeranno siga rette della stessa marca per tutta la loro vita. Non c’è da sorprendersi dunque se l’industria del tabacco nutra molto interesse per i bambini e per i giovani. Sempre più ragazzi consumano sigarette di marche che conoscono sin dalla loro infanzia. L’obiettivo dichiarato delle a ziende del tabacco, il cui fatturato ammonta a diversi miliardi, è quello di far conoscere il nome della loro marca al mag gior numero di bambini e di giovani. Stampato su carta riciclata al 100 %, impatto climatico zero Immagini: Keystone 24088I / 05_2014 Per ragioni di leggibilità, nella designazione delle persone il presente documento menziona unicamente la forma maschile.