editoriale toys - Pegasus Distribuzioni

Transcript

editoriale toys - Pegasus Distribuzioni
EDITORIALE TOYS
HISTORY VOL 2:
BANDAI
di Gianluca
Schiavo
La Bandai nasce a metà del secolo scorso, principalmente come
produttrice di giocattoli a basso costo.
Dopo un decennio di attività l’azienda inizia a muovere i primi passi
sul mercato internazionale aprendo una succursale a New York.
I primi successi arrivano negli anni 70 con le produzioni di gadgets
e giocattoli dedicati al mondo degli anime, una delle prime serie
furono dedicate ad Astro Boy, personaggio ideato da Osamu Tezuka.
L’ascesa verticale dell’azienda giapponese è talmente improvvisa
che negli anni fa incetta di premi assegnati dalle associazioni di settore, ma l’espansione non si è ancora conclusa, il secondo, epocale
successo arriva con l’acquisizione dei diritti del manga Gundam, il
connubio tra questi due marchi porterà alla nascita dei Gunpla, che
strizzano l’occhio al modellista più esigente, ma allo stesso tempo
aprendosi ad un mercato di neofiti, a quel tempo i model kit avevano, spesso, bisogno di essere dipinti (anche i primissimi modelli di
Gunpla erano da dipingere) la mossa vincente fu quella di offrire kit
di montaggio già colorati, acquisendo cosi tutta una fetta di mercato che non guardava di buon occhio i model kit “vecchio stile”.
Dopo alcuni esperimenti nel mondo dei giochi elettronici, negli
anni 90, la Bandai tentò anche di entrare nel mondo dei videogiochi veri e propri, ma la sua console Pippin (creata in associazione
con la Apple) non riusci a reggere il confronto con i colossi che
si andavano creando all’epoca (Playstation, Nintendo 64 e Sega
Saturn).
Questo insuccesso colpi profondamente l’orgoglio della casa produttrice giapponese, che non tardò a recuperare con il famosissimo Tamagochi, un animaletto “virtuale” da accudire che entro
prepotentemente nell’immaginario collettivo dell’epoca.
1
Dai Gunpla ai Ghogokin,
passando per le Figuarts
ed il Tamagotchi!
Il lato giocattoloso, ovviamente andava a gonfie vele, subendo una
trasformazione che cambio la “vocazione” da produttrice di giocattoli ad una più indirizzata al collezionismo.
Effettuato questo ulteriore step la Bandai si è assestata come
assoluto leader del settore, con decine di serie di altissimo livello e soprattutto adatte a tutti i tipi di portafogli, da quelle
più economiche come la fortunatissima serie delle Figuarts Zero
(soprattutto quelle dedicate a One Piece) a quelle dedicate ai
collezionisti più esigenti come la spettacolare Soul of Chogokin
che negli anni ha proposto veri e propri capolavori, ispirandosi ai
robot che hanno reso fantastica la nostra infanzia.
Nel 2003 nasce il Bandai Museum a Tokyo.