Anime di avventura:guardie e ladri,detective privati e

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Anime di avventura:guardie e ladri,detective privati e
1.3.7 Anime di avventura:guardie e ladri,detective privati e poliziotti,ninja e samurai
Negli anime, il genere avventuroso è forse quello, fra tutti, contaminato dalle
numerose
più
ibridazioni: umorismo, fantascienza,un velato erotismo, thriller, poliziesco,
mitologia, storia, arti marziali,dramma sentimentale, commedia.
Infatti, gli autori giapponesi sono sempre stati bravi a mescolare nei disegni animati,
codici espressivi e canoni tematici con una certa disinvoltura ed originalità, col preciso
scopo di sorprendere gli spettatori e farli assistere a continui capovolgimenti narrativi.
Se da un lato il concetto di avventura nel manga e successivamente nell'anime hanno
sempre attinto dal retaggio storico e leggendario giapponese(dove i protagonisti erano
samurai, ninja, ronin46..), dall' altro, le tematiche avventurose contemporanee sono
enormemente influenzate sia dalle suggestioni del Giappone d'oggi, sia dall' immaginario
letterario e cinematografico occidentale:i romanzi d'appendice per ragazzi e le grandi
produzioni filmiche holliwoodiane.
Dunque,non è un caso che il personaggio degli anime del genere avventuroso più longevo
ed amato dai giapponesi e dagli italiani sia Lupin Sansei,ovvero Lupin III.
Nelle sue avventure si avvicendano, infatti,una sana e goliardica comicità, piccole ed
ironiche dosi di erotismo,molta azione e dinamismo, trame avvincenti e ben congegnate,una
regia che spesso ricorda il cinema di genere americano, e soprattutto dei characters
delineati con grande profondità sceneggiativa.
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Nell’ ordine: i samurai erano i vassalli del daymiō (il proprietario terriero) durante il Medioevo
giapponese, formavano una casta che aveva come codice d’onore il bushidō (=la via del guerriero), serie di
norme che ne regolavano il comportamento. La spada era il simbolo della loro forza,e se rei di qualche
vigliaccheria commettevano seppuku o harakiri (suicidio per sventramento). I ninja ,che a volte si credeva
possedessero poteri sovrannaturali,invece erano spie o killer mercenari, al soldo dei potenti.
Infine, erano considerati rōnin i samurai senza padrone(vd la leggenda dei 47 rōnin in cui 47 samurai rimasti
senza i.Infine, erano considerati rōnin i samurai senza padrone(vd la leggenda dei 47 rōnin in cui 47 samurai
rimasti senza padrone ,a causa dell’uccisione dello stesso da parte di un daymiō rivale, fanno irruzione di
notte, dopo 7 anni nella casa del nemico e lo uccidono insieme ai suoi samurai.
I
Ma chi è Lupin III47? Il personaggio-nipote del celebre Arsenio Lupin creato dal
romanziere francese Maurice Leblanc nel 1907-nasce ancora una volta dalla mente di un
mangaka, Monkey Punch, che inizia a disegnarne le avventure sul settimanale Manga
Action nel 1967.
Il manga di Punch è decisamente particolare: dal disegno ricco di tratteggio, un po'
grottesco e influenzato dagli autori occidentali, in storie di poche tavole narra le
rocambolesche avventure di questo ladro sfacciato e geniale, maestro del travestimento,
amante di tesori e belle donne .
Oltre a Lupin i suoi" soci" e comprimari ricoprono un ruolo altrettanto importante: Daisuke
Jigen (abilissimo con la pistola), Ishikawa Goemon (stereotipo di samurai , impassibile ed
abilissimo con la spada), l'amante/rivale Mine Fujiko(in alcuni episodi Margot); ed il
terribile Zenigata, poliziotto deciso ad arrestarlo a qualsiasi costo.
Il grande successo del manga, nel 1971 porta alla realizzazione dell' anime, grazie alla serie
Rupan Sansei ( Lupin III, 1971, 23 episodi, TMS).A questa seguiranno Shin Rupan Sansei
(Il nuovo Lupin III ,1977,155 episodi,TMS) e Rupan Sansei: parte III, ( 1984,50 episodi,
TMS).Ovviamente una produzione così elevata di episodi è dovuta al
suo grande
successo,anche se questo è stato conquistato col tempo e con fatica.
Infatti, la prima serie televisiva non riscontrò immediatamente il favore del pubblico
giapponese.
Affidati al soggetto di Yamazaki Tadaki e Yamatoya Giku ed alla regia di Osumi Masaki,i
primi episodi cercarono di attenersi al manga, per quanto possibile.
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A Lupin sansei Miyazaki Hayao dedicherà il lungometraggio Kariosutoro no shiro (Lupin III :il castello di
Cagliostro) del 1979.
Le storie quindi avevano un taglio"duro", con scontri tra malavitosi, piccoli gialli ben
costruiti, sparatorie ed azione.Il pubblico televisivo è però differente da quello dei manga,
in genere più giovane e più vasto ,(quindi l'anime deve tenere in considerazione tutto ciò).
Un trio di ladri-anzi di ladre ,trattandosi di sorelle-irrompe nel mondo degli anime nel 1983
con Cat's Eye (Occhio di gatto, 37 episodi,TMS;in Italia:Occhi di gatto).
Protagoniste sono tre sorelle (Ai, Rui e Hitomi Kisugi) di giorno, proprietarie di un coffee
bar chiamato appunto Cat's Eye,di notte, componenti di una banda (chiamata anch'essa
Cat's Eye )che ruba opere d'arte.Il loro fine ultimo non è però negativo:le tre ragazze stanno
cercando di ritrovare loro padre,un famoso pittore scomparso.
Cat's Eye
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nasce da un manga di Hōjo Tsukasa , famoso autore che ha dato vita anche a
City Hunter, a sua volta trasposto in due serie televisive,una del 1987 ( City Hunter,52
episodi, Nippon Sunrise ) ed una del 1988 (City Hunter II, 62 episodi, Nippon Sunrise) e da
svariati O.A.V.
Il protagonista è Saeba Ryō , detective che presta il suo aiuto contro i malavitosi di
Tōkyō.Chiunque abbia bisogno di una guardia del corpo deve semplicemente recarsi alla
stazione di Shinjuku49 e scrivere su un tabellone pubblico la sequenza di lettere XYZ:Ryō
Saeba , in arte City Hunter gli risponderà presto.Prestante ed abilissimo con la pistola, Ryō
ha qualche difettuccio, per esempio un inguaribile debole per le belle donne, che farà
ingelosire e reagire bruscamente(a colpi di martellate da "50 t", ovviamente in un contesto
comico )l 'assistente Kaori(Greta),che le è stata affidata dal fratello prima di morire in una
sparatoia con la yakuza50.
Oltre a Greta ricordiamo l'amico/nemico Falco (che lo aiuterà a più riprese)e le affascinanti
poliziotte Selene e Reika, che affiancano Ryō in alcuni emozionanti episodi.
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Il manga di Cat’s eye, ideato da Tsukasa Hōjo viene pubblicato a puntate nel 1982 sul settimanale Shōnen
Jump.Fin dalle prime pagine si può avvertire un netto miglioramento nel tratto rispetto ai fumetti tradizionali
infatti oltre un disegno più realistico abbiamo anche una diversa concezione della storia e dei personaggi, resi
più vivi e vivi da una caratterizzazione davvero ben riuscita.(Rivista amatoriale Animation Kingdom)
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Il quartiere di Shinjuku(Tokyo)è insieme a quello di Ginza il più ricco di negozi, , uffici ,locali alla moda
giganteschi schermi televisivi proiettano immagini di pubblicità, videoclip,rendendolo illuminato ed animato
sia il giorno che la notte.
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La yakuza è la mafia metropolitana ,che domina le bande criminali cittadine,con un mercato che va dalle
estorsioni, al riciclaggio di denaro sporco, allo spaccio di droga…
Sia le serie di City Hunter che quelle di Cat's Eye, brillano in particolare per i personaggi,
ben costruiti ed immediatamente simpatici allo spettatore, merito di Hōjo che già li aveva
resi accattivanti nella loro versione cartacea.
Tra gli anime di avventura troviamo un altro filone molto importante:quello legato alla
storia medievale del Giappone. Questa volta i protagonisti sono i ninja ed i samurai.
La storia giapponese antica ,costellata di faide interne ,ha favorito il formarsi della casta dei
guerrieri (i samurai), uomini con un preciso codice d'onore (il bushidō)che rimanevano per
sempre fedeli al proprio signore (lo shōgun)51, tanto che alla morte di quest' ultimo avevano
solo poche scelte:suicidarsi (commettere harakiri)52,vivere nel tentativo di vendicarlo,
diventare rōnin(=samurai senza padrone);famoso è l'episodio dei 47 rōnin
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,a metà tra
storia e leggenda, in cui questi ultimi vendicano il proprio padrone,(dopo 7 anni facendo
irruzione all' improvviso )uccidendo il loro nemico mentre dorme nella sua casa (ricordati
tutt' oggi dai giapponesi come simbolo di fedeltà assoluta al proprio padrone) .
Il differente calendario giapponese, le innumerevoli guerre civili,l' intricata situazione
politica interna(il potere diviso tra l' imperatore, lo shōgun e i diversi daymiō=signori
feudali) rendono spesso poco comprensibili agli occidentali le vicende del Giappone
feudale.Allo stesso modo possono essere poco comprensibili gli anime ambientati in questo
periodo, ed è forse per questo motivo che non hanno mai goduto di grandissimo successo
nel nostro Paese , nonostante molti di essi meritino di essere visionati almeno una volta.
Capostipite del genere può essere considerato Sasuke (1968, 30 episodi, TCJ, in Italia:
Sasuke, il piccolo ninja), che -partendo dal manga di Shirato Sanpei -narra le avventure di
un ragazzino ninja che difende i poveri e gli oppressi del Giappone feudale.
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Lo shōgun era il capo militare che nel 1603 ,sotto la personalità di Tokugawa Ieyasu ottiene il potere a
scapito dell’imperatore e pone la sua sede a Edo (l’attuale Tokyo),attuando la pacificazione del Paese lacerato
da secoli di guerre civili.Questo periodo (1603-1868)è ricordato dalla storiografia giapponese come periodo
Tokugawa in cui lo shogunato fu l’artefice della chiusura del Giappone (sekoku=paese chiuso) all’ influenza
degli altri Paesi .Il periodo Tokugawa vede lo sviluppo di una cultura e produzione artistica dai contenuti
puramente nipponici.E’ in questo periodo, infatti, che nasce l’arte dell’ikebana(arte della disposizione dei
fiori) e la cerimonia del the (sadō ) che si basano sui principi filosofici dello zen (Reischauer “Storia del
Giappone moderno”).
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Morte per sventramento (dal giapp.hara=ventre ;kiru=tagliare).
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Reischauer “Storia del Giappone moderno”.
La serie è ricca dei trucchi e delle tecniche segrete, già ampiamente utilizzate dal cinema
dal vero, che hanno reso celbri i ninja in Occidente.Personaggi che compiono balzi
spettacolari, lanci di shuricane(le stelle di metallo), acrobazie, giravolte attorno ai rami
degli alberi, tecniche di camuffamento, velocissimi inseguimenti nei boschi, arti marziali
segrete;sono tutti elementi pittoreschi che l'animazione riesce a sfruttare al meglio.
Sempre da un manga di questo autore verrà tratta la successiva serie Ninja Kamui gaiden
(La leggenda del ninja Kamui, 1969, 26 episodi, Zuiyo,in Italia: L'invincibile ninja Kamui)
dal taglio e dal disegno più adulto.Kamui è un ninja disertore braccato dagli altri killer della
sua setta;per questo motivo vaga per il Giappone con l'unico desiderio di liberarsi dei suoi
inseguitori e vivere libero.
Kamui torna ad essere protagonista di un anime molti anni dopo con Kamui no ken (La
spada54 di Kamui, 1985, film, Kadokawa)in cui per una serie di circostanze Kamui si
ritrova nel Far West, richiamando alla mente il film western Soleil rouge (Sole rosso del
1971) in cui è invece l'attore Mifune Toshio ad interpretare il ruolo del giapponese in terra
straniera.
Le tematiche degli anime dedicati ai ninja ed ai samurai -che generalmente passano in
secondo piano rispetto ai ninja, o sono solamente tratteggiati come gli antagonisti dei primisono quindi abbastanza ricorrenti:la ricerca di una spada(che per i personaggi in questione
non è un semplice oggetto, ma spesso qualcosa di magico o una parte di sè)il desiderio di
vendetta (sentimento fortissimo)o la ricerca della libertà.Le storie di questo genere sono
spesso cupe e iperdinamiche, talvolta si tingono di horror.
L'altro grande eroe di cui occorre parlare a proposito degli anime avventurosi è Kenshiro,
protagonista della serie Sekimatsu Kyūyoshu Densetsu-Hokuto no Ken-( La leggenda del
Messia della fine dei tempi-Il colpo dell' Orsa Maggiore,109 episodi, 1984-'87,Toei
Doga;in Italia:"Ken il guerriero") .Il silenzioso Ken,con il petto segnato da cicatrici che
ricordano la costellazione dell' Orsa Maggiore, vaga per paesaggi desertici ,ove la civiltà è
ormai solo un ricordo, mentre bande di delinquenti impongono la loro legge fatta di soprusi
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la spada ( in giapp.ken)dei samurai era chiamata katana ,una spada lunga leggermente incurvata
all’indietro,con una sola parte affilata,alla quale erano legati da un vincolo di rispetto e devozione,emblema
del loro onore.
e violenze.Discepolo della scuola di Hokuto , Ken conosce una particolare arte marziale
che gli permette di sconfiggere(il più delle volte uccidere) il nemico.
Il grande successo della serie (nonchè le numerose critiche per le scene violente-in
particolare nei combattimenti-) ha fatto realizzare un lungometraggio dall' omonimo titolo
Hokuto no Ken (1986, Toei Animation).