L`euforia è finita - Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto

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L`euforia è finita - Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto
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Primo Piano
Primo Piano
Le anomalie
del mercato
della casa
e dell’edilizia
13 aprile 2008
ANCORA CASE?
Sul territorio ci sono cantieri edili ancora aperti, ma l’invend
A
l professor Tiziano
Tempesta si sono rizzati i capelli in testa quando ha cominciato a tirare le
somme della ricerca sull’edificazione in Veneto. Tra il 16 e il
18 per cento della pianura della regione è oggi edificata, con
percentuali comprese tra il 28 e
il 30% nei Comuni urbani e il
18% nei Comuni del centro Veneto.
E la sorpresa di Tempesta è stata ancora più grande quando ha
constatato che il boom edilizio
non risale, come molti sostengono, agli anni Settanta e Ottanta, ma al 2001 e successivi. E
non solo per i famigerati capannoni, ma anche per le abitazioni. Diamo solo due dati: nel
2002 le concessioni per capannoni sono state pari al 6,7% di
quelle rilasciate nel periodo
1970-2004; le nuove abitazioni
per cui è stata rilasciata la concessione edilizia tra il 2001 e il
2004 sono in grado di dare alloggio a circa 600 mila nuovi abitanti, con un incremento del
13% della popolazione rispetto
al 2000 (quando la popolazione
veneta effettivamente aumenta
meno dell’1% all’anno grazie all’immigrazione). Questi sono i
numeri, con buona pace di tutte le affermazioni di principio di
politici e amministratori sulla
necessità di conservare il territorio rurale e di tutelare il paesaggio.
Le cause
Tempesta, che è professore ordinario al Dipartimento territorio e sistemi agroforestali dell’Università di Padova, ha cercato di individuare le cause di
tale crescita del patrimonio edilizio regionale. Vediamole: la
riduzione dei trasferimenti statali che ha indotto i comuni ad
accrescere le zone edificabili
per “far cassa”; le norme che
hanno previsto la detassazione
del reddito d’impresa e da lavoro autonomo quando sia reinvestito in azienda (tra le varie
forme d’investimento c’è pure
la costruzione di capannoni); la
struttura insediativa del Veneto molto dispersa che favorisce
la sovradotazione di cubature
edilizie; la pianificazione territoriale ancora saldamente in
mano alle amministrazioni comunali, mentre sono del tutto
irrilevanti i controlli esercitati a
DIETRO LA FRENESIA INGENTI CAPITALI DA INVESTIRE
erché tanta frenesia ediliP
zia in Veneto? Perché si
continuano a costruire case e
Tiziano Tempesta
livello d’area vasta (Regione).
Gli effetti
Stando così le cose, quel che ci
riserva il futuro è presto detto:
guai, guai, e ancora guai. Spiega Tempesta che in Veneto si
registra un crescente spreco di
territorio, dovuto al maggior
consumo per nuovo abitante insediato che si riscontra al di fuori delle città. E ancora: aumenta il traffico, il suolo è sempre
più impermeabilizzato, la qualità paesaggistica del territorio.
Per un futuro diverso
Radere al suolo i capannoni e le
abitazioni sparse per trasferirli
altrove. Questa l’idea (provocatoria?) di Mario Rigoni Stern
per porre rimedio al degrado
del territorio. Per Tempesta la
soluzione sta altrove. Nel trasferire dai comuni alla Regione
il governo del territorio. Ancor
prima urge un cambio di mentalità.
Ma da quanti anni ce lo stiamo
ripetendo?
Federico Citron
Direttore responsabile
GIAMPIERO MORET
Redazione e amministrazione
Via Stella, 8 - Vittorio Veneto
Anni Milioni di metri cubi
1978-85 10,9 per anno
1986-93 18,3 per anno
1994-99
20 per anno
2000
24
2001
27
2002
38
2003
24
BOOM EDILIZIO
ABITAZIONI IN VENETO
Anni Milioni di metri cubi
'80 e '90 9-10 per anno
2002
14,3
2003
15,7
2004
17,7
“L’euforia è finita”
uigi Marson è uno dei soci
L
della Marson Costruzioni di
Motta di Livenza, che opera da
50 anni nell’Opitergino-Mottense. Loro sono i cantieri dello Zodiaco e dei “Giardini di
Bacco” in via San Pio X a Oderzo.
Si continuerà a costruire come
in questi ultimi anni?
«Abbiamo vissuto momenti di
euforia, ma ora la situazione è
molto diversa – dice Marson –.
Quel ritmo non è più ripetibile».
Perché?
«In passato le banche finanziavano (col mutuo) un importo
anche maggiore del costo della casa, fino al 120-130%. Ora
invece le banche fanno scelte
diverse, concedono solo il 7080% del prezzo dell’abitazione,
e quindi ci sono meno acquisti».
Ci sono altri fattori che deter-
Stampa: TIPSE - VITTORIO V.TO (TV)
“I dati forniti dai sottoscrittori degli abbonamenti vengono
utilizzati esclusivamente nell’ambito della nostra attività e
non vengono ceduti a terzi per alcun motivo in base a quanto predisposto dal D. Lgs n. 196 del 2003.”
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BOOM EDILIZIO
CAPANNONI IN VENETO
L’IMPRENDITORE MARSON
Tel. 0438 940249 Fax 0438 555437
Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto
appartamenti nonostante l’offerta superi abbondantemente
l’offerta? Per la gran ricchezza
che c’è in giro, risponde il professor Tempesta. Che spiega:
«A spanne il patrimonio degli
italiani è sei volte il Prodotto
interno loro. Di questa ricchezza, i due terzi consiste in
patrimonio finanziario, cioè in
quattrini. In Veneto il rapporto è ancora più alto. Finita la
sbornia dei guadagni in Borsa,
abbiamo una ricchezza, pari a
ABBONAMENTI 2008:
"L'Azione fruisce dei contributi statali diretti di cui alla legge
7 agosto 1990, 250".
Annuale (50 numeri) euro 43
Semestrale euro 25 - Sostenitore e. 80
Per l’estero chiedere in amministrazione.
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SOC. COOP. a r.l. - ROMA
Chiuso in redazione
il 9.4.2008 alle ore 18.05
due volte il valore del Pil, che
è in cerca di investimenti fruttuosi». E negli ultimi tempi
non vi è stato «nulla di più fruttuoso dell’edificazione. Questa
ingente massa di capitale, il cui
possesso è concentrato in poche mani, sta cercando investimenti fruttuosi e questo
spiega perché abbiamo una
grande diffusione di interventi edilizi in Veneto, come del
resto nel resto d’Italia». Continua Tempesta: «C’è un grafico della Banca d’Italia che fa
vedere le variazioni del valore
al metro quadro degli immo-
IN VEN ETO
C’È GIÀ CA SA
PER ALTR I 600
M ILA
A BITA N TI
Tra il 2001 e il 2004 il volume di nuove abitazioni per
cui è stata rilasciata la concessione edilizia è pari al
12% delle abitazioni esistenti nel 2001 nel Veneto e
in grado di dare alloggio a
circa 600 mila nuovi abitanti con un incremento della
popolazione del 13% rispetto al 2000.
minano un rallentamento del
mercato?
«La politica. Nel periodo prima
delle elezioni c’è sempre un
momento di stasi, per le aspettative su quel che verrà dopo».
Nei momenti di euforia sono
stati commessi degli errori?
«Quando si è costruito in posizioni ben servite, o commercialmente sfruttabili, è stato
venduto tutto.
Però molto è stato fatto anche
in posizioni sbagliate».
Cioè in periferia, o nelle frazioni, anziché in centro?
«No. Anche i centri delle singole frazioni possono essere
valorizzati con belle costruzioni. Penso invece a fabbricati
sorti in mezzo al nulla. O realizzati solo perché c’era possibilità edificatoria».
E ora rimasti invenduti. Ci sono sul mercato un po’ di appartamenti vuoti: quindi caleranno i prezzi?
«Molti ce lo dicono. Ma non
penso sia possibile, perché i
prezzi delle materie prime aumentano, i prezzi dei trasporti
bili in Italia e del valore dell’indice Mib della Borsa di Milano. A un certo punto si nota
che il valore degli immobili
cresce molto di più, tendenzialmente del 3% l’anno, che
nel lungo periodo è un ottimo
investimento da un punto di
vista finanziario». E nei prossimi mesi come andrà? «Attualmente siamo in una fase di
regresso, nonostante gli agenti immobiliari sostengano che
i prezzi sono stabili. In realtà i
prezzi calano a mano a mano
che la massa di nuove abitazioni entra nel mercato».
EDILIZIA SOCIALE
on un decreto del miniC
stero delle Infrastrutture sono stati stanziati, qualche giorno fa, 280 milioni di
euro per la riqualificazione
urbana per alloggi a canone
sostenibile. Il decreto prevede che, alle risorse statali
disponibili, vada sommato
un cofinanziamento regionale e comunale pari al 30%
delle risorse statali attribuite. In sostanza, con questi
fondi si procederà al recupero o alla realizzazione di
alloggi di edilizia residenziale sociale mediante iniziative attivate sia da operatori pubblici che da operatori privati.
LEGGI DI MERCATO
È rimasto invenduto
quel che si è
costruito in zone
sbagliate.
Quando ci sono le
elezioni tutto si
ferma.
Ora è il momento del
recupero.
aumentano. E nella nostra zona i prezzi delle case sono dati
dai costi, e i margini non sono
troppo elevati. Non è come a
Cortina o a Jesolo dove i prezzi sono dati dal mercato, e
quindi se le richieste calano, calano anche i prezzi».
Quindi nessuna casa costerà
meno?
«Al massimo ci possono essere realtà (imprese immobiliari)
in difficoltà di liquidità, disposte quindi anche a svendere i
propri appartamenti ancora
vuoti, pure rimettendoci».
Sono tante le imprese in diffi-
Primo Piano
13 aprile 2008
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A TREVISO IL BOOM DELL’EDILIZIA RESIDENZIALE
n provincia di Treviso nel
Ire1993
erano state realizza4.300 abitazioni, nel 2007
uto aumenta. E i costi salgono
si è toccato il massimo con
9.700. Nel 2008 si scenderà a
9.000. La produzione residenziale è spinta dalla presenza degli immigrati, che
oggi comprano casa: siamo
alla seconda generazione di
FEDERICO DELLA PUPPA HA ANALIZZATO IL MERCATO
DELL’EDILIZIA PER IL CRESME
La pausa di riflessione
na lunga pausa di rifles«Puppa,
Usione».
Federico Della
docente di economia allo Iuav di Venezia, coordinatore della ricerca annuale del Cresme sul mercato dell’edilizia, intitola e sintetizza così la situazione del mercato dell’edilizia.
E sono parole eloquenti.
«Da un po’ di anni il mercato
non cresce, precisa Della Puppa, ovvero cala leggermente se
si considerano i dati al netto dell’inflazione, ma non si deve dimenticare che rispetto agli inizi degli anni Ottanta, a parità di
valuta, si produce il doppio».
Dunque, dire che il mercato è
fermo è un po’ forzato.
«Dire che è fermo significa dire che non si costruisce più dell’anno precedente, che è comunque il doppio di 25 anni fa.
Diciamo piuttosto che si riorganizza al suo interno, perché
alcuni settori, dopo una lunga e
vertiginosa crescita, danno alcuni segnali di rallentamento,
che continueranno anche quest’anno. Ciò conferma che il
mercato si è accorto di essere
arrivato ad un punto di saturazione, ma il problema è che in
questi anni si è risposto soprattutto a chi cercava investimencoltà?
«Non saprei dirlo. Ci sono solo voci che girano».
E le ristrutturazioni?
«C’è un patrimonio importante di abitazioni da ristrutturare. In particolare quelle costruite negli anni Sessanta-Settanta, prive di isolamento, dato che oggi i costi energetici sono un fattore importante».
A una famiglia che vuole investire consiglierebbe di comprare un appartamento per poi affittarlo?
«Sì, può essere ancora un buon
investimento».
Perché?
«Ora che le banche concedono
mutui solo per il 70-80% del costo della casa, le giovani coppie,
che non hanno tanti risparmi,
devono per forza andare in affitto. E le Borse sono deboli, investire lì può non essere un
buon affare».
Ma che tipo di appartamento
comprare?
«L’importante è scegliere la posizione giusta!».
Tommaso Bisagno
Federico Della Puppa
ti, ovvero puntava alla qualità
(chi sostituisce casa, e non chi
cerca la sua prima), senza ascoltare la domanda del famoso ceto medio, stretto tra l’impossibilità di comprare e gli affitti alle stelle».
Ma in questa pausa, la curva del
diagramma del mercato è ancora in salita?
«Quella degli investimenti ancora cresce, anche se poco. Il
rallentamento è dovuto a fattori concomitanti cominciati dal
2002: boom e poi crollo del
mercato dei capannoni, le opere pubbliche che procedono a
singhiozzo, l’edilizia residenziale che ha sostenuto il settore, e che negli ultimi anni cala.
Per mantenere i 19 miliardi di
euro del fatturato veneto nel futuro occorreranno altri segmenti, come risparmio energetico, certificazione ambientale
e sicurezza.
È significativo piuttosto che fino al 2006 crescessero imprese
e occupati, mentre nel 2007 le
imprese sono cresciute ancora
(2,5%, contro il 3,6% del 2006),
ma l’occupazione, per il primo
anno, è calata. Ovvero è iniziata una riorganizzazione del sistema rispetto ad un mercato
che non premia più chiunque. Il
mercato insomma sta tirando il
fiato, poi chi riesce riparte, chi
non riesce arranca. Sono le conseguenze dell’andamento ad elastico del mercato delle costruzioni: quando l’economia tira viene lanciato, poi quando
frena continua per un po’ poi si
ferma, e riparte dopo che l’economia è ripartita».
Si costruisce ancora, ma ci sono tante case vuote, e prezzi e
affitti non calano. Come si spiega?
«Le abitazioni e gli ampliamenti realizzati in Veneto nel 1993
sono stati 24.000; nel 2006 sono stati 43.000, con un’accelerazione forte dal 2001. Nel 2007
TROPPO RICCHI PER LE CASE POPOLARI, TROPPO
POVERI PER COMPRARNE UNA
Ceto medio senza casa
a vera emergenza abitativa riL
guarda oggi le famiglie con
reddito medio-basso, quelle che
non sono né abbastanza povere
per avere una casa popolare, né
abbastanza ricche per pagare un
affitto sul libero mercato o accendere un mutuo.
Anche se ora, inserito nei programmi elettorali, sembra un tema nuovo, di social housing si era iniziato a parlare già un paio di
anni fa nell’ecumenico, e quindi
fatalmente inconcludente, “tavolo sulla casa” promosso dal ministero delle Infrastrutture.
Si pensa di istituire fondi immobiliari pubblici per realizzare abitazioni da affittare a canoni sostenibili, compresi quindi tra il 30
e il 50 per cento degli attuali canoni di mercato; non si tratta
quindi di ampliare l’edilizia resi-
denziale pubblica, la cui gestione
è stata mediamente fallimentare
(con qualche eccezione) da parte
di comuni e regioni: secondo un
recente rapporto della Corte dei
conti, la combinazione di canoni
troppo ridotti con tassi di morosità oltre il 50% rende le spese di
manutenzione a carico degli enti proprietari superiori ai flussi in
entrata. In più, anche si volesse
vendere, è improbabile che un inquilino che paga 75 euro al mese
e ha la garanzia di occupare l’immobile vita natural durante, si
senta incentivato a comprare.
Ma evitare di puntare sull’edilizia
pubblica è positivo non solo perché non funziona, ma anche perché il social housing si rivolge a
una nuova classe socio-economica: le ex classi medie del decennio scorso, impoverite da uno
stranieri, che si stanno integrando e sono pronti a comprare, anche ricorrendo ai
mutui.
Secondo dati forniti dalla
Provincia, a gennaio 2007 le
abitazioni della Marca erano 383.433: gli 857.200 abitanti ne occupano 313.500,
quindi quasi 70 mila sono già
vuote. Tenuto conto di quelle che i trevigiani tengono a
propria disposizione seppur
vuote, sul mercato per la
vendita e/o affitto ce ne sono 40 mila. Quindi già ad oggi ci sarebbero abitazioni per
un numero di abitanti che va
dai 100 ai 170 mila. Più tutto quello che sta sorgendo...
si è costruito poco meno del
2006, per il 2008 sono previste
39.000 nuove abitazioni, tenendo conto che quel che si costruisce oggi è stato progettato
ed avviato due anni prima, nel
2006, nel momento di euforia
del mercato che oggi non c’è
più. La grande produzione dunque oggi non premia più rispetto ad un’economia in rallentamento, ad una diminuzione di capacità d’acquisto delle
famiglie. Se allora due anni fa
per vendere una casa servivano
sei mesi, oggi ne servono otto,
o un anno, o anche di più. Anche perché di fronte a determinati investimenti, e a quello che
uno si aspettava di ricavare, se
non c’è effettiva necessità di
rientrare dell’investimento,
piuttosto si tiene invenduto».
E gli affitti?
«Anche qui è questione di attesa remunerativa degli investimenti: se ho costruito negli ultimi anni, con i costi aumentati, per rientrare devo aumentare l’affitto, anche perché non
conviene mettere in affitto se
non c’è una rendita minima del
6-7%. Ovvero, se una casa mi
costa 200 mila euro, devo ricavare dall’affitto minimo minimo 12/14 mila euro, 1000/1200
euro al mese. Per meno, o la si
tiene sfitta, o si cercano le scappatoie fuori dalla legalità. Servirebbe un sistema che favorisca chi mette a disposizione le
abitazioni, attraverso degli sgravi fiscali».
Dove andrà il mercato domani?
«Le previsioni sono difficili. Il li-
vello produttivo potrà subire
ancora flessioni, e alcuni segmenti che oggi ri-iniziano a
mettersi in moto (il settore del
recupero, nell’ottica di costruire di meno e recuperare di più)
compenseranno la flessione fisiologica della nuova costruzione residenziale che ha dominato il mercato ultimamente. Ma certo il mercato promuoverà di più le imprese che
sapranno specializzarsi nei
nuovi segmenti.
Piuttosto, bisognerà cominciare a chiedersi dove andrà questa regione dal punto di vista
dell’età: se è vero, e lo dice l’Istat,
che entro il 2025 le persone oltre i 65 anni saranno triplicate,
bisognerà tenerne conto anche
sotto l’aspetto residenziale».
Alessandro Toffoli
stipendio rimasto immutato (dati Bankitalia) nel 2000-2006 a
fronte di un aumento dell’inflazione, e di un aumento nello stesso periodo dell’80% (fonte Nomisma) dell’immobiliare residenziale.
Le famiglie appartenenti alla fascia reddituale più bassa, sotto i
15 mila euro netti, secondo la
Banca d’Italia è il 20% delle famiglie italiane (circa 4 milioni 600
mila nuclei familiari). Tuttavia anche i redditualmente più poveri abitano al 70% in casa di proprietà
o nel milione di abitazioni in affitto dell’Erp. Resta quel 30% di
famiglie che non è né abbastanza povero per accedere a una casa popolare in affitto, né abbastanza ricco per poter affittare sul
libero mercato o accendere un
mutuo. Secondo l’Istat poi circa
il 45% dei giovani fra i 25 e i 34 anni (quasi quattro milioni di persone) vive ancora con i genitori.
Dato un tasso di occupazione dei
giovani pari al 50-60 per cento, è
quindi ipotizzabile che quasi due
milioni di loro, pur avendo già
trovato lavoro, non abbia i mez-
zi necessari per accedere alla prima casa.
Sulla base dei dati disponibili è
quindi possibile stimare in quasi
4 milioni di abitazioni il fabbisogno totale di “social housing”.
«Ci sono comuni, in parte anche
la Regione, che hanno affrontato
questo problema – commenta
Federico Della Puppa (vedi altro
articolo in pagina, ndr) – ma le soluzioni, con i tempi del pubblico,
sono più lunghe, e solo ora cominciano ad arrivare le prime
realizzazioni. Ma per risposte
quantitativamente significative
bisognerà aspettare del tempo,
mentre chi è in difficoltà, vi rimane. La questione è culturale:
bisogna che i comuni si predispongano ad utilizzare dei modelli di intervento che ci sono e
che potrebbero essere attuati. Ma
specialmente per le zone più lontane dai capoluoghi chi ha veramente la palla in mano, e potrebbe fare più di quel che fa in questo ambito, è la Regione: alcune
cose che stanno proponendo evidenziano una volontà, poi bisogna concretizzare». AT
13 aprile 2008
Segue dalla prima
sare la testa significa non laU
sciarsi soggiogare dalle apparenze, cosa che richiede uno sforzo notevole in questo nostro tempo tutto immagine e apparenza.
Bisogna andare al di là delle immagini cattivanti e degli slogan affascinanti e sforzarsi di sapere che
cosa c’è dietro. Dietro ci sono i vari indirizzi politici e i loro programmi che non sono quella selva di partiti e di sigle che spuntano ad ogni elezione. Le scelte sostanzialmente diverse si riducono
a poche e sono quelle attorno alle quali si canalizza maggiormente il consenso.
E che cosa considerare nei vari
programmi e nei personaggi che
li incarnano per fare una buona
scelta? I miei interessi e quelli della categoria sociale cui appartengo? Sì, è lecito, ma è del tutto insufficiente. Le promesse di aumentare il benessere materiale?
Certo, la politica deve assicurare
necessariamente anche questo,
ma è troppo poco. Bisogna consi-
derare qualcosa di più sostanziale. Bisogna scoprire i presupposti
da cui ogni proposta politica parte, la visione della vita che vi è implicata e gli obiettivi finali che si
vogliono raggiungere. Bisogna
guardare ai valori che si pongono
alla base della società e che impediscono agli interessi di parte e al
benessere materiale di degenerare e rendere disumana la convivenza.
Ma a questo punto il discorso dal
piano politico scende sul piano
personale: quali sono i valori secondo i quali costruisco la mia vita? Ho dei criteri precisi e validi secondo i quali faccio le mie scelte?
Non posso individuare i valori nelle proposte politiche se io ne so-
no privo. Usare bene il voto esige
di porsi anche questo tipo di domande più personali. E così il voto, se usato bene, diventa un’occasione per fare un po’ di chiarezza nella propria vita. E vi pare poco?
La partecipazione è la condizione
prima per una buona democrazia
e la partecipazione vera consiste
nel processo che parte dall’interno di ogni persona per prendere
coscienza delle cose importanti
della vita, per passare poi a scoprire quali altre persone pensano
allo stesso modo e con esse lavorare per migliorare insieme la vita comune. Quando si insiste sulla partecipazione consapevole al
voto, spesso le persone comuni
reagiscono dicendo: io sono una
persona impegnata nel mio lavoro, nella mia famiglia, non ho il
tempo né la capacità di informarmi e di orientarmi in questa baraonda in cui spesso si esauriscono le campagne elettorali. Ma questo tipo di comportamento è, crediamo, alla portata di tutti.
Ragionare in questi termini non significa lasciarsi andare ad un idealismo ridicolo di fronte alla
brutale concretezza della politica.
Sono criteri di saggezza per non
perdersi nella giungla delle parole e per non lasciarsi trasportare
dai venti delle emozioni passeggere che permettono ai più furbi
e spregiudicati di avere mani libere. GpM
proprietà. Manca il fiato. Amen.
Ancora: di qua una costruzione
giallastra tirata a marmorino
con arcate e porticati andalusi;
di là un condominio con le falde dei tetti appuntiti come nelle città scandinave; all’angolo
della via una raffinata palazzina borghese ristrutturata è diventata una specie di caserma.
Per finire tre casette degli anni
Sessanta: una ha le pareti di
malta grigia e uno chalet di legno pseudo-austriaco vicino all’entrata, l’altra le tapparelle acquamarina tipiche dei villini
fronte-mare, la terza è sepolta
sotto pini da alta montagna. Amen.
Un gruppo di muratori, oltre la
stradina, sta recintando di arancione un vasto appezzamento. È in arrivo la gru. La
questione è seria. Altri schiaffi
in arrivo. Amen.
Allarmante questo disordine edilizio.
In una situazione così è facile
che arrivi la depressione. Troppi sono gli amen
a conclusione di
gesti sbagliati, evitabili e non evitati, e si sa come lo spaesamento
possa
rendere fragili i
nervi, mettendoci in bilico tra
rabbia e rassegnazione.
Eppure si continua a devastare:
a volte sono le fucilate di un assassinio vero e proprio, a volte
lo stillicidio di dettagli impossibili, più spesso sono creazioni
malmostose e stonate, prive di
significati.
Eppure le case sono paesaggio;
esattamente come lo sono i prati, i torrenti, l’edera, il crinale…
Lo sappiamo tutti. Appartengono a chi, magari con fatica, le
ha sognate e fatte; ma sono di
tutti, perché le vediamo dentro
contesti di abitudine, sono i primi orizzonti intimi, oggetto di
sguardi affettuosi e di possibile
riposo, parte vivente di una storia e di una cultura speciali, anche se maltrattate.
Non occorre essere esteti o specialisti per capire che molte cose non vanno: troppe discrasie
e troppe fratture, troppa casua-
lità. Ma quello che fa rabbrividire è la consapevolezza che gli
errori del passato non servono
ad aggiustare il presente. Ben
vengano facciate di vetro e titanio e inclusioni creative di nuovi materiali e forme inconsuete; ben vengano la ricerca e l’invenzione. Ci mancherebbe! Ma
che tutto trovi giustificazioni
plausibili di estetica e funzione,
nasca da un’idea globale sui come e sui perché motivati di un
paesaggio che viene da lontano
e che chiediamo armonico e armonizzante. I cambiamenti sono connaturati alla vita degli uomini, ma nell’evoluzione verso
il futuro non calpestiamo, dove
ancora resistono, le tracce impresse nel tempo. Sono queste
ultime, crediamo, i segnali delle vie da seguire.
Elvira Fantin
I disordini di Parigi o di Londra
ricordano un po’ la “battaglia” di
Seattle del 1999, e altre manifestazioni estreme, talvolta violente, con cui esponenti no-global hanno contestato e costretto a ripensare profondamente
certe forme della globalizzazione. Allora veniva contestata la
globalizzazione economica,
l’ottimismo tronfio e miope dei
fautori del mercato globale. Gli
orrori della globalizzazione economica – accanto alle sue potenzialità – venivano brutalmente opposti alle magnifiche
sorti e progressive decantate
dall’Organizzazione mondiale
del commercio. Da allora, due
visioni della
globalizzazione si fronteggiano e non si
risparmiano
colpi. La Cina –
membro dell’Organizzazione mondiale
del commercio
dal 2001, a proposito – pretende di potersi affacciare sul
mondo solo con i propri prodotti industriali, mantenendosi
al di fuori delle polemiche, delle lotte, delle critiche, del pluralismo che la globalizzazione
implica. Allo stesso modo, i
membri della comunità degli affari si illudevano, a Seattle, di
tenere i traffici commerciali e
finanziari al di fuori della critica delle popolazioni. Illusione.
Le informazioni corrono; la ricerca indipendente è alla portata di molti; le idee circolano,
anche in Tibet. Nemmeno lo
sport è una riserva incontaminata in cui coltivare “armonia”.
Forse i governanti cinesi hanno
fatto bene i conti, correndo
per ospitare i giochi olimpici.
Ma forse no. Non auspico certo lo scoppio di conflitti violenti, ma le pressioni a cui la
popolazione cinese è sottoposta non possono non trovare vie di sfogo – che dovranno tradursi in cambiamenti sociali e politici.
A differenza di altri grandi
paesi (India, Usa, Brasile, e
dell’Unione europea), la superpotenza cinese ha una
struttura rigida, imperniata
sul nazionalismo del gruppo
nazionale prevalente, quello
degli Han, veicolato da un partito unico. È un po’ simile alla vecchia Unione sovietica.
Come l’Urss, anche la Cina
dovrà affrontare la sua perestrojka, diventare trasparente, rinunciare ai suoi miti politici. La crisi olimpica di questi giorni e dei prossimi mesi
potrebbe indurre anche per la
Cina la fine di quel che resta
del mito imperial-comunista e
la sua entrata nella modernità.
Paolo De Stefani
TROPPE CASUALITÀ NELLA COSTRUZIONE DELLE CASE,
A DANNO DI ESTETICA ED ARMONIA
Il paesaggio è morto. Amen
S
opra la collina il rudere
continua a perdere pezzi;
sembra un cranio vuoto;
forse aspettano che cada del tutto. Era una delle casère più belle del circondario, facilmente
raggiungibile, spaziosa, al centro dei quattro punti cardinali,
sospesa sopra una nuvola verde.
Agonizza. A breve la morte. Amen.
Nella valletta sottostante un
paio di ruspe hanno finito da
poco il lavoro: schiacciata la
vecchia abitazione contadina,
spianato un dosso fastidioso,
aggiunta una spalla al pendio
verso est, estirpato un lenzuolino di bosco dove nidificava
qualche poiana, piantate, a coppie inseparabili, decine e decine di pali e viti. Amen.
I nipoti l’hanno ricevuta in eredità. Piccola, ma slanciata, sembrava una ballerina in punta di
piedi; gli scuri a scomparsa e un
intonaco caldo di cui si percepiva la profondità; un cancello
quasi invisibile in direzione di
una legnaia che ospitava i geranei sbucanti da barattoli di latta. Pochi mesi e lo strazio. Adesso è un’apoteosi di ferraglia,
plastica simil-legno, spessi lastroni di pietra calcati su un cortiletto microscopico e la conseguente pinguedine che la
schiaccia verso il basso. Amen.
Attorno a un borgo rurale, con
i muri di sasso del Piave e mattonelle di cotto, alleggerito dai
pieni e i vuoti dei fienili e i ricoveri per le bestie, ma già sbeffeggiato da inserti di eternit, travi finto antico e bovindi di alluminio cimiteriale, hanno appena finito di costruire alcune casette a schiera. Vi si intuisce il
tentativo di simulare la corte,
ma il ritmo architettonico è serrato, gli elementi ornamentali
inspiegabili: giardini millimetrici, portoncini con vetri a motivi floreali, ringhiere carcerarie; tra un po’ la capote a righe
e reti elettrosaldate a separare le
LE POLEMICHE ATTORNO AI GIOCHI CINESI
La scommessa olimpica
ome previsto, la parata oClimpica
che sta attraver-
sando l’Europa e che tra poche
ore sbarcherà in California,
sta mettendo a dura prova la
faccia di bronzo di Pechino.
Ad ogni tappa, le manifestazioni anticinesi e pro-Tibet si
intensificano e si fanno clamorose. Il massimo si è finora raggiunto a Parigi, con la
fiaccola olimpica tristemente
spenta e trasportata in camioncino, invece che sbandierata dal tedoforo.
Il potere evocativo e simbolico della fiaccola olimpica è decisamente in ribasso. Lo sport
nel mondo attuale è una co-
stola del più colossale business
del secolo, quello dello spettacolo (meglio: dell’entertainment). Dei cosiddetti valori dello sport non c’è traccia nel mondo del professionismo. Lo sport
professionistico è al confine tra
industria e divismo. Le manifestazioni anticinesi non svelano
soltanto la insopportabile ipocrisia del regime cinese, che
predica pace e armonia, ma calpesta spietatamente i diritti umani di qualunque oppositore;
esse contribuiscono anche a
mettere in soffitta la fiaba olimpica, strumentalizzandola a
fini politici. Senza false ipocrisie.
Attualità
13 aprile 2008
L’ape
di Alessandro Toffoli
Servono pene certe
è agitazione nel mondo
C
’
dei baristi veneti: da martedì non si possono più vendere alcolici dalle 2 alle 6 di
notte, in base alla nuova norma che cerca di limitare gli incidenti stradali causati dalla
guida in stato di ebbrezza. Al
di là della sorpresa, sociologi-
camente preoccupante, per la
loro agitazione (ma davvero di
notte in Veneto si beve così
tanto?), resta l’amara prassi
della legge contro tutti per colpa di qualcuno. Io che non
guido non posso bere per colpa di qualche ubriacone; io
che amo il calcio devo andare
allo stadio tre ore prima per
fare la fila e farmi perquisire
per colpa di qualche scatenato ultras; io che pago le tasse
devo pagarne di più per quelli che non le pagano, e via co-
sì.
La colpa di questo perverso sistema, si badi bene, non è dell’ubriacone, dell’ultras, dell’evasore. Ma di chi non ha il coraggio di applicare dure sanzioni. L’incidente, la tragica fatalità può sempre capitare: ma
se sei ubriaco non deve capitare. Allora cominciamo,
quando capita, a metterli in
galera per sempre: così, primo
li togliamo di mezzo, secondo
gli altri ci penseranno un po’
di più, prima di bere.
IL 13 E 14 APRILE SI VOTA PER CAMERA,
SENATO, TRE COMUNI E LA REGIONE FRIULI
URBANISTICA
ADDIO LASTRE
abato 19 aprile nel municipio
di Rua di Feletto, dalle 9.30
alle 12, si svolge un convegno
sulla legge urbanistica della Regione Veneto. Intervengono il
difensore civico della Regione
Vittorio Bottoli, il magistrato del
Tar Friuli Rita Depiero, il presidente della terza sezione del Tar
Veneto Angelo De Zotti, e il magistrato del Tar Veneto Fulvio
Rocco. Tra i temi: accordi di programma tra pubblico e privato,
perequazione e compensazione
urbanistica, credito edilizio.
avora a pieno regime la nuoL
va Tac installata all’ospedale
Santa Maria dei Battuti di Co-
S
ATTENZIONE
AL SEGNO CHE FATE
Si torna alle urne
D
omenica 13 e lunedì 14
aprile gli italiani torneranno alle urne per il
rinnovo dei due rami del Parlamento italiano, a seguito della
conclusione anticipata della XV
legislatura, con lo scioglimento
delle Camere avvenuto il 6 febbraio 2008.
Saranno chiamati al voto più di
47 milioni di elettori per la Camera e più di 43 milioni per il
Senato, più circa 2 milioni e
mezzo di elettori all’estero.
In diocesi tuttavia ci sono anche elezioni regionali e comunali: la Regione Friuli Venezia
Giulia infatti vota per il rinnovo del Consiglio regionale,
mentre tre comuni eleggeranno il loro nuovo Consiglio comunale: Mareno di Piave, Moriago della Battaglia e Motta di
Livenza.
Quando si vota
Le operazioni di voto si svolgono domenica 13 aprile, dalle 8
alle 22, e lunedì 14 aprile, dalle
7 alle 15.
La tessera elettorale
Per votare l’elettore dovrà esibire
al seggio, oltre a
un documento di
riconoscimento
valido, la tessera
elettorale. Chi l’avesse smarrita
potrà chiederne il
duplicato agli uffici comunali, aperti da martedì 8
a sabato 12 aprile, dalle 9 alle 19,
e per tutta la durata delle operazioni di voto di
domenica 13 e lunedì 14 aprile.
I colori delle
schede elettorali
Scheda rosa per
l’elezione della
Camera; scheda
gialla per l’elezione del Senato;
scheda azzurra
per le elezioni comunali e per le elezioni del Consi-
glio regionale friulano.
Come si vota
Camera e Senato. La legge elettorale prevede, per l’elezione
della Camera e del Senato, un
sistema proporzionale con premio di maggioranza e soglie di
sbarramento.
Sia per l’elezione della Camera
sia per l’elezione del Senato, l’elettore esprime il voto tracciando con la matita un solo segno (ad esempio una croce o una barra) sul solo contrassegno
della lista prescelta. Dunque: un
solo segno su un solo simbolo.
È vietato, a pena di annullamento, scrivere sulla scheda il
nominativo dei candidati e
qualsiasi altra indicazione.
È importante ricordare che, anche nel caso di liste collegate in
coalizione, il segno va sempre
posto solo sul contrassegno della lista che si vuole votare e non
sull’intera coalizione. Se il segno invade altri simboli il voto
viene comunque assegnato, si
intende infatti riferito al con-
trassegno su cui insiste la parte
prevalente del segno stesso. Si
raccomanda comunque di non
invadere gli spazi dei simboli vicini a quello che si è scelto.
Comuni. Nei tre comuni l’elettore potrà esprimere il proprio
voto: tracciando un solo segno
di voto sul nominativo di uno
dei candidati alla carica di sindaco; oppure voto sul contrassegno di una delle liste di candidati alla carica di consigliere;
oppure sia sul contrassegno di
lista che sul nominativo del candidato alla carica di sindaco collegato alla lista votata. In tutti i
predetti casi, il voto si intenderà
attribuito sia in favore del candidato alla carica di sindaco sia
in favore della lista ad esso collegata. L’elettore potrà anche indicare solo una preferenza per
un candidato alla carica di consigliere comunale, scrivendone
il nominativo sull’apposita riga
stampata sotto il contrassegno
della lista di appartenenza del
candidato consigliere medesimo. In tal modo, il voto si in-
Le schede per Camera e Senato
5
tenderà attribuito, oltre che al
singolo candidato consigliere,
anche alla lista cui il candidato
stesso appartiene, nonché al
candidato alla carica di sindaco
collegato con la lista medesima.
Regione. Per l’elezione del presidente della Regione e del Consiglio regionale friulano è possibile: fare il segno sul nome del
negliano, affiancata alla nuova
risonanza magnetica attiva dal
dicembre scorso: la nuova tecnologia permette di produrre
non più lastre fotografiche, ma
immagini digitalizzate ad alta
definizione, che si possono anche inviare in tempo reale via Internet per essere consultate da
specialisti. Tali immagini verranno conservate, e consegnate
agli interessati, in un cd-rom.
candidato presidente; oppure
fare il segno su una delle liste
che sostengono un candidato
presidente; oppure scrivere il
nome di un candidato al Consiglio regionale vicino al simbolo della lista a cui appartiene.
È possibile esprimere anche un
voto disgiunto, cioè votare un
candidato a presidente della Regione e una lista o un candidato al Consiglio regionale a lui
non collegati.
Niente telefonini in cabina
La novità di quest’anno è il divieto di introdurre all’interno
delle cabine elettorali telefoni
cellulari o altre apparecchiature in grado di fotografare o registrare immagini. Tali telefonini andranno depositati prima
di entrare in cabina e verranno
presi in consegna dal presidente del seggio unitamente al documento di identificazione e alla tessera elettorale, e saranno
restituite dopo l’espressione del
voto.
Chiunque violi tale divieto è
passibile di denuncia con sanzioni detentive e pecuniarie.
Scrutini
Le operazioni di spoglio delle
schede inizieranno immediatamente dopo la chiusura dei seggi (lunedì 14 alle 15) cominciando dalla scheda per il Senato e a seguire con quelle per la
Camera. Gli scrutini per le elezioni regionali e comunali cominceranno martedì 15 alle 14.
DOMENICA 13 A NOVE DI VITTORIO
“Famiglione” in festa
omenica 13 aprile a Nove
D
(Vittorio Veneto) si celebra la prima Festa interpro-
CAMERA
colore
ROSA
Le schede per le votazioni in Veneto: sopra quella per la Camera, sotto per il Senato
SENATO
colore
GIALLO
vinciale di Treviso e Belluno
dell’Associazione famiglie numerose (che recentemente ha
scelto come suo ambasciatore per i diritti dei bambini delle famiglie numerose, Cino
Tortorella, il noto Mago Zurlì,
padre di 4 figli). Si comincia
alle 9.30 con un dibattito cui
prendono parte il
presidente nazionale
dell’associazione Mario Sberna, don Roberto Camilotti, responsabile della Pastorale familiare della diocesi, Giancarlo
Scottà sindaco di Vittorio Veneto, Alessandro
Soprana
coordinatore regio-
nale Veneto Anfn, Marco Da
Rin Zanco assessore per la Famiglia di Belluno, Andrea Piva presidente regionale del Forum famiglie, Francesco Gallo responsabile dell’Ufficio regionale per la famiglia, e Luigi Barbiero vicepresidente di
Banca Etica.
Alle 12 viene celebrata la messa. Dopo il pranzo, intorno alle 15, è previsto un concerto di
musica spiritual.
Alle 16 interviene il
vescovo Corrado e
alle 17.30 ci sarà
l’arrivederci.
Per informazioni rivolgersi a Luca e
Laura Zottini: telefono e fax 0438486081, e-mail lucalaurazottini@aliCino Tortorella ce.it.
6
Attualità
13 aprile 2008
DICHIARAZIONE DEI REDDITI
TRA DETRAZIONI E BONUS FISCALI...
Si può pagare
un po’ meno
È
tempo di pensare alle tasse. Incombono infatti le
scadenze: il 30 aprile se il modello 730 è presentato al sostituto d’imposta (il datore di lavoro) o il
3 giugno se il modello è presentato a un Caf o a un professionista abilitato.
Il 4 aprile l’Agenzia delle entrate ha divulgato una circolare che chiarisce i dubbi in merito alla corretta compilazione del 730, in particolare rispetto a detrazioni
(che in molti casi sostituiscono precedenti deduzioni) e
bonus, più le novità introdotte dalla Finanziaria 2008.
IN AIUTO ALLE SPESE PER LA FAMIGLIA
Detrazioni per figli a carico
Non è più possibile suddividere
arbitrariamente la detrazione tra
i coniugi. La detrazione deve essere di norma ripartita al 50%. I
genitori possono tuttavia decidere di attribuire al genitore con
il reddito più alto l’intera detrazione nel caso l’altro non abbia
sufficiente imposta per sfruttare tutta la sua quota di detrazione. Nel caso in cui uno dei
due sia a carico dell’altro la detrazione spetta interamente a
quest’ultimo.
In caso di separazione legale ed
effettiva o di annullamento,
scioglimento o cessazione degli
effetti civili del matrimonio la
detrazione spetta, in mancanza
di accordo tra le parti, nella misura del 100% al genitore affidatario ovvero in caso di affidamento congiunto nella misura
del 50% ciascuno. Tuttavia, anche in questo caso, i genitori
possono decidere di comune accordo di attribuire l’intera detrazione al genitore con reddito
complessivo più elevato per evitare che la detrazione non possa essere fruita in tutto o in parte dal genitore con il reddito inferiore.
LO SCONTRINO PARLANTE
zioni: non va ragguagliata al periodo dell’anno in cui la condizione è verificata.
In caso di genitori separati o divorziati la detrazione spetta in
proporzione agli affidamenti
stabiliti dal giudice. In caso di
coniuge fiscalmente a carico dell’altro la detrazione compete a
quest’ultimo per l’importo totale. In caso di incapienza è riconosciuto un credito di ammontare pari alla quota di detrazione che non ha trovato capienza.
Detrazioni per famiglie numerose
In presenza di almeno 4 figli ai
genitori è riconosciuta una ulteriore detrazione di 1.200 euro,
ripartita al 50% fra i genitori. La
cifra è fissa e scatta al momento in cui si verificano le condi-
Detrazioni asili nido
Si può detrarre il 19% delle spese per le rette per l’asilo nido: si
può detrarre al massimo 632 euro all’anno per ogni figlio da 6
mesi a 3 anni. L’asilo nido può
essere pubblico o privato.
NON AUTOSUFFICIENTI
ono detraibili le spese per gli
So peraddetti
all’assistenza propria
un familiare in caso di non
autosufficienza certificata fino
ad un massimo di 399 euro (pari al 19% di un limite massimo
di spesa di 2.100 euro), purché
il reddito complessivo del con-
tribuente non superi i 40 mila
euro. Sono detraibili anche le
spese per ricoverati in casa di
riposo.
In caso di figli disabili, la detrazione si somma a quelle comunque riconosciute per figli a
carico.
CASA DOLCE CASA, QUANTO MI COSTI!
Affitto universitari. Gli studenti universitari che affittino
una casa/stanza, purché la sede universitaria sia almeno a
100 km dal comune di residenza possono detrarre il 19% dai
redditi, con un tetto massimo
di 500 euro annui. La detrazione d’imposta spetta anche nel
caso in cui il contratto di locazione sia intestato al genitore
che sostiene la spesa e non allo studente stesso. Resta comunque fermo il limite massimo anche nell’ipotesi in cui i figli universitari a carico siano
più di uno.
Affitti non convenzionali. Per
chi paga l’affitto per l’abitazione principale secondo contratti non convenzionali (ossia a
costi bassi per situazioni difficili) è prevista una detrazione
di 300 o 150 euro a seconda se
il reddito non supera i
15.493,71 o i 30.987,41 euro.
Affitti di giovani. I giovani tra
i 20 e 30 anni che affittano la
prima casa hanno una detrazione per i primi tre anni:
991,60 euro o 495,80 a seconda se il reddito non supera i
15.493,71 o i 30.987,41 euro. La
detrazione introdotta spetta
per i contratti stipulati a partire dal 2007. L’abitazione deve
essere diversa da quella principale dei genitori. In caso di incapienza viene riconosciuto un
credito d’imposta.
Mutuo prima casa. È confermato a 3.615,20 euro il limite
massimo degli interessi passivi per mutui contratti per l’acquisto della prima casa, di cui
si può detrarre il 19%. C’è una
Ricordiamo, per chi non sapesse, la differenza tra deduzione e detrazione: dedurre significa togliere dalla
somma (imponibile) di reddito su cui si calcolano le tasse da pagare, detrarre significa sottrarre direttamente
dalle tasse da pagare. Scopriamone i contenuti.
er le detrazioni delle spese
P
per i medicinali (effettuate
dal 1º luglio al 31 dicembre
2007) il Fisco aveva introdotto
lo “scontrino parlante”, ossia
prevedeva l’obbligo di allegare
alla dichiarazione dei redditi gli
scontrini fiscali o le fatture nei
quali erano impressi diversi elementi identificativi del soggetto acquirente e del prodotto.
Si doveva infatti indicare nello
scontrino il codice fiscale del
destinatario, o del soggetto che
aveva intenzione di dedurre o
detrarre le spese, la natura, la
qualità e la
quantità dei
prodotti acquistati.
In realtà sono
sorte diverse
difficoltà di attuazione della
norma, sia per
l’adeguamento
dei registratori
di cassa delle
farmacie, sia
per l’impegno
di dover acquisire dal farma-
cista la documentazione ad hoc,
alternativa allo scontrino parlante.
Allora, con una circolare del 28
marzo scorso l’Agenzia delle entrate ha stabilito che verranno
accolte anche le spese non certificate da scontrino parlante,
purché l’acquirente autocertifichi di proprio pugno, su un foglio a parte, il suo codice fiscale nonché la natura, la qualità e
la quantità di farmaci acquistati.
UN BONUS PER GLI INCAPIENTI
casistica particolare per estinzioni anticipate dei mutui, legati alla data di stipula... Dal
prossimo anno (dichiarazione
2009 per i redditi 2008) il limite sale a 4 mila euro.
Spese di intermediazione. Si
può detrarre il 19% delle spese
per i compensi ad intermediari immobiliari per l’acquisto
dell’abitazione principale, per
un massimo di mille euro.
Detrazioni Ici. Oltre alla ordinaria detrazione di 103,29 euro, è prevista una detrazione
sull’abitazione principale pari
all’1,33 per mille dell’imponibile Ici con un massimo di 200
euro.
Riqualificazione energetica edifici. Per le spese di riqualificazione energetica (pannelli
solari, fotovoltaico, climatizzazione, ma anche adeguamento
pavimenti, infissi...) si detrae il
55% delle spese.
Ristrutturazioni. Prosegue la
possibilità di detrarre il 36%
delle spese occorse per la ristrutturazione della casa.
chi ha un reddito complessiA
vo non superiore a 50 mila euro (per redditi di lavoro dipendente, da pensioni, lavoratori autonomi, imprese in contabilità
semplificata) e una imposta netta
pari a zero (ovvero è “incapiente”,
e non può godere delle detrazioni perché non paga tasse) nel 2006
viene attribuita una somma di 150
euro (+ altri 150 per ogni familiare a carico). Il bonus (cosiddetto
“incapienti”) dovrebbe essere stato dato in busta paga in dicembre
o gennaio, viceversa il contribuente potrà richiederlo presentando la dichiarazione dei redditi
e compilando il quadro R.
TV, SPORT, COMPUTER E FRIGORIFERI
Tv digitale. I contribuenti in regola con il pagamento del canone Rai che abbiano acquistato una televisione con sintonizzatore
digitale possono detrarre il 20%
della spesa, con un massimo detraibile di 200 euro.
Pratica sportiva. I genitori possono detrarre il 19% delle spese
per la pratica sportiva dei figli dai
5 ai 18 anni, purché regolarmente documentata, e fino ad un massimo di 210 euro per ogni figlio.
Computer agli insegnanti. Gli insegnanti che abbiano acquistato
un computer nuovo nel 2007 possono detrarre il 19% della spesa,
relativamente ad una spesa massima di mille euro.
Frigoriferi e congelatori. Chi ha
acquistato un frigorifero o congelatore che favorisca il risparmio
energetico (classe A+ o superiore) può detrarre il 20% della spesa, fino ad un massimo di 200 euro per apparecchio.
Previdenza complementare. I lavoratori che hanno versato contributi di previdenza complementare a fondi aperti senza essere iscritti a fondi di categoria,
possono usufruire della deduzione dal reddito per un massimo di
5.164,57 euro.
Economia
13 aprile 2008
7
DA UN’IDEA DELL’ENOLOGO VITTORIESE LUIGI MAZZER
In Burundi brindano
col vino di ananas
L
uigi Mazzer da un decennio collabora con
l’abbé Gérard Ngendahayo, direttore e instancabile animatore del Centre agropastoral de Mutwenzi, della diocesi di Muyinga che si
trova nel distretto di Bujumbura, in Burundi.
Mettendo assieme la sua
competenza (è enologo) e la
sua generosità di volontario,
ha deciso di affiancare padre
Gérard nella realizzazione di un
programma mirato alla trasformazione degli ananas, frutta
prodotta della locale comunità
di agricoltori, in derivati di varia natura, e in particolare in
spumante.
Con sedici macchinari integralmente finanziati dalla Federazione nazionali pensionati
Cisl trevigiana, attraverso il fattivo contributo dello staff dirigenziale e di moltissimi associati, e dopo un impegnativo
corso di istruzione del personale locale svolto da alcuni tecnici coneglianesi, l’impianto è
entrato in piena attività, e produce, oltre allo spumante, succo di ananas e acqua minerale
frizzante sterile.
Padre Gérard ha ricevuto Mazzer qualche giorno fa, in canonica a Stevenà, con un sorriso
d’orgoglio, tenendo in mano una bottiglia di spumante: una
bottiglia di spumante di ananas.
«Scusami Luigi – ha esclamato
–, ho potuto portarti solo questo campione perché la dogana
LA NUOVA SFIDA
Con i semi di una
pianta perenne
inutilizzata padre
Gérard Ngendahayo fa
marciare il suo
fuoristrada e funzionare
il generatore di
corrente
non mi ha permesso altro»; e
rivolto al parroco don Ugo Cettolin: «Ecco lo spumante africano!».
«Sono felice di vedere che il seme piantato parecchio tempo
fa – dice Luigi Mazzer – finalmente sta dando frutti interes-
santi. Padre Gérard è un personaggio eclettico, poliglotta,
sempre alla ricerca di qualcosa
di nuovo per i tanti bisogni dei
suoi concittadini/parrocchiani».
Padre Gérard ha appena ultimato dei lavori nella cantina,
portandola ad uno standard igienico di livello occidentale,
bella e funzionale. Ora guarda
al sole.
«Sono alla ricerca di pannelli
solari – dice all’amico Luigi –.
I miei contadini non hanno più
legna per cucinare la pasta. Dalle mie parti presumo che, con i
pannelli, si possa ottenere dell’acqua anche a 100 gradi».
«Oltre ai pannelli solari – sor-
IL FORNO SOLARE DI OTTORINO SACCON
Cucinare col sole
all’inventiva di Ottorino
D
Saccon, pensionato di Santa Lucia di Piave, è nata la prima cucina solare made in Veneto, presentata all’ultima fiera
di Santa Lucia. Con la sola forza del sole è in grado di cuocere qualsiasi tipo di cibo.
La cucina solare riflette i raggi
su un unico punto, generando
energia termica per una temperatura che supera i 220°. Si compone di tre semplici elementi:
una struttura portante e rotan-
te, ideata dagli studenti dell’Itis
Galilei di Conegliano, che insegue il sole; una parabola riflettente; un supporto centrale in
grado di accogliere una pentola.
Non impiegando alcun tipo di
idrocarburo, la struttura non emette nell’aria alcuna sostanza
inquinante. Può ospitare una
pentola da 40 centimetri di diametro, è capace di portare ad ebollizione 5 litri d’acqua in 40
minuti. La versione per pentole
A VINITALY DUE VINI DIOCESANI PREMIATI.
PER LA PRIMA VOLTA C’ERA ANCHE CENETAE
Kerner e Mina da medaglia
n Vinitaly in crescendo,
U
quello concluso lo scorso 7
aprile. Insomma, una 42ª edizione che ha registrato la presenza a Verona di oltre 4 mila
300 espositori provenienti da oltre 30 paesi e visitatori da più di
100. Su tutti, il Veneto che s’è
(ri)confermato la terra dei vini,
il luogo dei vini più buoni. Lo
confermano le 7 “gran medaglie
d’oro” attribuite dopo una severa analisi sensoriale dalla Giuria
internazionale su un totale di 22
assegnate ai produttori di tutto
il mondo.
Grandi e meritati allori quindi
per i due Amarone della Valpolicella, il Prosecco Cartizze spumante dry 2007 de “Le Bertole”
di Valdobbiadene, il “Fior d’arancio” spumante dolce 2007
Giorgio Polegato (Astoria)
Rosanna Carpenè
della Cantina Colli Euganei di Vò
(Pd) e il Moscato spumante dolce 2007 delle Cantine dei Colli
Tramonte di Teolo (Pd). Completano le 7 “gran medaglie d’oro” venete le due conquistate nel
nostro territorio diocesano dalla famiglia Carpenè di Conegliano col “Kerner” spumante
brut e dai fratelli Polegato (Astoria vini) col Colli di Conegliano doc bianco “Mina” 2007
ricavato nel vigneto di Crevada
in comune di Refrontolo.
«Il Kerner è un vitigno di storia
recente. È infatti il risultato –
spiega Rosanna Carpenè, pronipote di Antonio Carpenè senior,
L’interno della cantina dove si produce lo spumante d’ananas
ride Mazzer –, padre Gérard
magari cerca anche chi glieli
possa fornire, quanto meno a
prezzo di fabbrica, oppure in omaggio. Ma ciò che mi ha lasciato interdetto è la notizia riguardante il gasolio di origine
biologica. Padre Gérard mi ha
parlato della Jatropha Curcas,
la pianta perenne che vive ai
margini del deserto: produce
dei semi che, spremuti, danno
un olio molto particolare. È venuto a sapere che una comunità di suore africane ha utilizzato quest’olio per far marciare il loro fuoristrada. Allora ha
voluto sperimentare anche lui
questo speciale derivato, facendo raccogliere da alcuni
da 2 metri di diametro porta invece a
bollore 30 litri d’acqua in un’ora e 50
minuti.
La cucina solare ha
una struttura d’ingombro da 1,42 metri di diametro, può
essere smontata per
il trasporto e pesa 17
chili. La calotta riflettente è di alluminio. La cucina solare è venduta
a 250 euro Iva compresa: i proventi della vendita finanziano la
costruzione delle cucine solari
nell’ambito dei progetti di aiuto
ai Paesi in via di sviluppo, come
Eritrea, Etiopia e Kenya. «L’idea
– ha spiegato Saccon – mi è ve-
contadini una discreta quantità
di questi semi, che nessuno
vuole perché tossici. Spremendoli nel suo piccolo oleificio,
dopo aver filtrato l’olio due volte, con il filtro sterilizzante della cantina, ha ottenuto un risultato stupefacente. Ha viaggiato con la sua Toyota per
quattro giorni senza problemi
ed ha fatto funzionare il generatore di corrente per una settimana.
Se conosco bene padre Gérard,
fra qualche anno sentiremo
parlare molto di questo olio/gasolio».
Che l’Africa ci stia per dare una bella lezioni di eco/ambientalismo?
Saccon con il forno solare
nuta andando a fare volontariato in Africa con l’Avi di Montebelluna. Insegnando ai giovani
di quelle zone come realizzare
questo impianto, permettiamo a
quelle popolazioni di evitare di
tagliare i pochi alberi che hanno per scaldare i pasti».
nonché creatore nel
1868 del Prosecco
spumeggiante – di
un incrocio fra i vitigni Riesling renano e la Schiava, fatto in Germania nel
1929 da Herold».
Il Kerner è stato
spumantizzato per
la prima volta dai
Carpenè di ConeRaffaello Tolot, direttore Idsc, con gli studenti dell’Enologico
gliano, ancora una
volta innovatori, ma
con l’antico metodo di casa Carpremiato con l’Oscar del Gampenè.
bero Rosso. Oltre al suo buon
Bella e grande anche la soddiProsecco, Cenetae verrà senz’alsfazione per Paolo e Giorgio Potro ricordata in particolare dagli
legato, che portano così per la
studenti dell’Enologia di Coneprima volta ai vertici mondiali il
gliano, per essere stata a Vinitaly
Colli di Conegliano doc bianco
anche con la sorprendente “Hocostituito di uve Chardonnay, Inra prima”, un bianco Igt dei Colcrocio Manzoni 6.0.13 e Sauvili trevigiani frutto di una indognon.
vinata mescolanza di Prosecco,
Al 42º Vinitaly era inoltre preVerdiso, Bianchetta, Perera e
sente per la prima volta anche
Chardonnay. Affinata in barri“Cenetae”, l’azienda agricola delque, Hora Prima che ha 13 gral’Istituto diocesano per il sodi e mezzo, si beve semplicestentamento del clero di Vittorio
mente da sola, ma accompagna
Veneto, che ha presentato il Proegregiamente anche formaggi
secco di Conegliano-Valdobbiafreschi e stagionati, biscotti secdene extra dry “Maso di Ronche”,
chi e crostate di frutta. MS
13 aprile 2008
CORRO PE
MESSAGGIO DEL VESCOVO CORRADO
V EG LIA E ADO R AZIO N E
Dono che la Chiesa
invoca ogni giorno
I
l tema suggerito da papa Benedetto XVI per l’annuale
Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni – “Le
vocazioni al servizio della Chiesa-missione” – ci spinge a rimettere a fuoco la realtà di quella famiglia dei battezzati che è
la Chiesa.
Come ci ricorda il Papa, la Chiesa è una comunità di “chiamati” e di “mandati”. “Chiamati” a
sperimentare l’amore fedele e
misericordioso di Dio che ci viene comunicato in Gesù Cristo;
“mandati” a testimoniarlo e ad
annunciarlo a tutti.
In questa comune missione, che
riguarda tutta intera la Chiesa,
a un certo numero di battezzati è rivolta una specifica vocazione: quella di dedicarsi totalmente al servizio della missione evangelica. Si tratta di una
legge, non scritta, ma presente
fin dall’inizio dell’esperienza
cristiana: ciò che nella Chiesa è
chiesto a tutti, a qualcuno viene domandato in modo tutto
particolare e singolare, come segno per tutti. Come avviene per
la povertà evangelica, per la castità e, per certi aspetti, anche
per la preghiera, così è anche
per la missione: a un certo numero di battezzati il Signore domanda di donarsi interamente
alla missione evangelizzatrice.
Non si tratta di una delega che
esoneri gli altri a vivere questo
aspetto essenziale della vita cristiana. Ma di una vocazione a
servizio della Chiesa, in modo
che tutti siano richiamati a ricordare e a vivere questo particolare punto dell’esperienza cristiana.
Parlando di queste “vocazioni
al servizio della Chiesa-missione” il Papa ricorda anzitutto “i
sacerdoti chiamati a dispensare la Parola di Dio, amministrare i sacramenti, specialmente
l’Eucaristia e la Riconciliazione,
votati al servizio dei più piccoli, dei malati, dei sofferenti, dei
poveri e di quanti attraversano
La Chiesa è una
comunità di “chiamati”
e di “mandati”.
“Chiamati” a
sperimentare l’amore
fedele e
misericordioso di Dio
che ci viene
comunicato in Gesù
Cristo; “mandati” a
testimoniarlo e ad
annunciarlo a tutti
momenti difficili in regioni della terra dove vi sono, talora,
moltitudini che ancora oggi non
hanno avuto un vero incontro
con Gesù Cristo e alle quali i
missionari recano il primo annuncio del suo amore redentivo”.
In secondo luogo Benedetto XVI richiama tutti coloro “che,
mossi dall’azione dello Spirito
Santo, scelgono di vivere il Vangelo in modo radicale, professando i voti di castità, povertà
ed obbedienza. Questa schiera
di religiosi e di religiose, appartenenti a innumerevoli istituti
di vita contemplativa ed attiva,
ha tuttora una parte importantissima nell’evangelizzazione
del mondo”.
Le vocazioni particolari richia-
mate dal Papa sono certamente chiamate e risposte che riguardano i singoli individui. E
tuttavia, più profondamente,
sono espressione e frutto dell’intera comunità cristiana. “Solo in un terreno spiritualmente
ben coltivato fioriscono le vocazioni al sacerdozio ministeriale e alla vita consacrata” precisa infatti Benedetto XVI. Tali vocazioni sorgono infatti nel
contesto della comunità cristiana e sono a servizio della sua
anima missionaria.
Per questo è necessario che l’intera comunità cristiana si metta in atteggiamento di preghiera, perché lo Spirito susciti e sostenga in essa numerose e sante vocazioni di speciale consacrazione. “Quello delle vocazioni è il dono che la Chiesa invoca ogni giorno dallo Spirito
Santo. Come ai suoi inizi, raccolta attorno alla Vergine Maria, Regina degli Apostoli, la comunità ecclesiale apprende da
lei ad implorare dal Signore la
fioritura di nuovi apostoli che
sappiano vivere in sé quella fede e quell’amore che sono necessari per la missione”.
Alla luce di queste parole del
Papa, invito tutti i cristiani della nostra diocesi a farsi sensibili alle iniziative di preghiera che
saranno proposte in questa
Giornata. In particolare mi rivolgo agli ammalati e agli anziani: sono certo che la loro preghiera e l’offerta delle loro sofferenze vissute nella fede e nella carità hanno un valore tutto
particolare di intercessione anche in favore del dono delle vocazioni per la Chiesa.
+ Corrado Pizziolo
Venerdì 11 aprile, in Cattedrale, il vescovo Corrado presiede la Veglia vocazionale in preparazione alla 45ª Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni. Al termine processione con il Santissimo Sacramento fino in Seminario, dove ci sarà la “Rinnovazione dell’impegno di preghiera continua” attraverso l’esperienza del Monastero Invisibile e l’adorazione per tutta la notte nella cappella. Adorazione che terminerà alle 7.30 con la preghiera liturgica delle lodi a
cui sono invitate le persone consacrate.
INIZIATIVE ESTIVE DEL CENTRO VOCAZIONI
Il Centro diocesano vocazioni segnala ed invita alle seguenti iniziative estive.
Campiscuola per
ragazzi e giovani
Gruppo Samuel (4ª e 5ª ele mentare): 2-8 luglio.
Gruppo Giona (1ª e 2ª me dia): 8-15 luglio.
Gruppo David (3ª media-2ª
superiore): 15-18 luglio.
A Pozzale di Cadore, nella casa alpina della parrocchia di
Motta di Livenza.
Informazioni e iscrizioni: don
Andrea Dal Cin telefono
0438-948432 o don Alessandro Ravanello telefono
0438-948411.
Gruppo Tabor (3ª e 4ª supe riore): viaggio a Siena (data
da definire).
Gruppo Diaspora (dai 18 an ni in su): camposcuola a Lorenzago di Cadore, dal 26 luglio al 2 agosto.
Per informazioni rivolgersi a
don Gianluigi Papa telefono
0438-260008.
Ragazze
Di 4ª e 5ª elementare e 1ª
media: campo Ester a Spert
dal 7 al 13 luglio.
CORSO PER MINISTRI STRAORDINARI DELLA COMUNIONE
u richiesta di alcuni parroci, inizierà
Sstraordinari
tra poco un corso per nuovi ministri
della Comunione, aperto a
tutta la diocesi, con questo calendario:
lunedì 14, 21 e 28 aprile e 5 e 12 maggio.
Tutti gli incontri verranno guidati dal
responsabile dell’Ufficio liturgico diocesano e si terranno di lunedì sera dalle 20.30 alle 22 con sede nella Casa di
accoglienza “Toniolo” di Conegliano
(dietro la chiesa di San Pio X).
Per poter partecipare al corso (nel quale tutti gli incontri sono obbligatori ai
fini di ricevere il ministero) è necessario venire alla prima riunione muniti di
una lettera del parroco, indirizzata al
Vescovo, in cui si presentano i requisiti
del candidato (fede e pratica cristiana e
morale esemplari, buona reputazione
nella comunità, buon inserimento ecclesiale e pastorale).
Il corso prevede anche un incontro di
adorazione eucaristica che, però – per
questa volta – per motivi di tempo, si
propone di realizzare in parrocchia: esso ha lo scopo di prepararsi con la preghiera al futuro servizio, ma anche di insegnare ai candidati la modalità con cui
condurre una simile celebrazione.
Prima di partecipare si prega gentilmente di informare il sottoscritto allo
0438-940894 o in Curia allo 0438-9481.
Don Adriano Dall’Asta
Dalla 2ª media alla 1ª supe riore: campo Sirio a Spert dal
2 al 7 luglio.
Dalla 2ª alla 4ª superiore: viaggio a Roma, tema “Dove porta il cuore”, dal 20 al 26 luglio.
Del gruppo Sicar (dai 19 an ni in su): tre giorni di spiritualità in agosto (data da definire).
Ragazze e ragazzi
Campo per ragazzi e ragazze
della cresima, a Spert dal 27
giugno al 2 luglio.
Esperienza di servizio al carcere di Venezia, per giovani
dai 20 anni in su, dall’8 al 19
agosto, tema “La tua carità è
anche la mia!”.
Informazioni e iscrizioni: Silva
De Luca.
Alcuni animatori vocazionali
partecipano, dal 27 luglio al
2 agosto, al convegno nazionale sul tema “Un unico Spirito che opera in tutti” (1Cor
13, 11) Chiesa di vocazioni,
visione e creatività, guidato da
padre Marko I. Rupnik sj ed
équipe, nella Casa Incontri
Cristiani di Capiago a Como.
Si tratta di una settimana di
formazione.
Chi volesse aggiungersi può
avere informazioni da Silva De
Luca allo 0438-585553.
Chiesa
13 aprile 2008
9
R LA VIA DEL TUO AMORE
la Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni
PROFESSIONE TEMPORANEA PER LA 30ENNE DI ANZANO
ORA VIVE A SANTA
GIUSTINA IN COLLE
COMMENTO AL TEMA DELLA GIORNATA
Alessandra Uliana
suora di Maria Bambina
Il mio cammino
vocazionale è stato
un percorso
graduale segnato da
provocazioni ad una
radicalità più forte,
ad una presa di
posizione più netta
per il Signore
È l’Amore
che ci mette in moto
uattro anni fa AQ
lessandra Uliana
faceva la dentista e animava un gruppo di
giovani.
Ora, Alessandra Uliana fa la dentista e anima un gruppo di giovani.
In mezzo, però, c’è
stata una rivoluzione.
E non solo perché
quel che prima faceva
nella natia Anzano e
dintorni ora lo fa a
Santa Giustina in Colle, diocesi e provincia
di Padova.
Ma perché domenica 30 marzo la trentenne Alessandra ha
fatto la professione temporanea tra le suore di Carità delle Sante Capitanio e Gerosa,
le suore di Maria Bambina.
Insomma, è suor Alessandra.
Raggiunge quindi una prima
meta il cammino iniziato con
un periodo di orientamento
vocazionale, poi proseguito –
lasciando il lavoro di dentista, quello per cui si era laureata in Odontoiatria a Padova – con un anno di postulato a Osio Sotto (Bergamo) e
poi due anni di noviziato a
Roma.
E adesso?
«Adesso – risponde suor Alessandra – il mio cammino
continua nella comunità (di
suore di Maria Bambina) di
Santa Giustina in Colle. Qui
dentro la vita comunitaria, il
IL 13 GRUPPI
VOCAZIONALI
IN SEMINARIO
cammino formativo, la frequentazione di uno studio
dentistico, lo studio e le attività con i giovani della parrocchia cercherò di crescere
nella mia vocazione e discernere sempre meglio la volontà del Signore».
Sono state le sue superiori
stesse a proporle di riprendere l’attività di dentista, anche
per non perdere le capacità e
nozioni per cui ha studiato.
Come hai capito quello a cui
ti chiamava il Signore?
«Il mio cammino vocazionale è stato un percorso graduale, segnato non tanto da
eventi eclatanti, quanto da
provocazioni a una radicalità
più forte, a una presa di posizione più netta per il Signore».
E perché proprio nelle suore
di Maria Bambina?
omenica 13 aprile si inDcontrano
in Seminario i
ragazzi dei gruppi vocazionali dalla quarta elementare alla
seconda media. Al termine
della giornata ci sarà la pre-
«Quando nel mio cammino
di ricerca mi sono decisa a
confrontarmi con la scelta
della vita religiosa, il sacerdote che mi accompagnava
mi ha indirizzata verso una
suora di Maria Bambina e così ho cominciato piano piano
anche a conoscere questo istituto. Conoscenza ed esperienza si sono approfondite
poi durante postulato e noviziato».
Oltre al Signore, quali persone senti di dover ringraziare
in modo particolare?
«Tante persone. Dalla mia famiglia, a coloro che nel mio
cammino mi hanno accompagnata e guidata, a quelle
con cui ho condiviso il cammino, a quelle che ho incontrato sporadicamente, ma mi
hanno lasciato una parola o
una testimonianza significativa, oppure una provocazione, a tutte quelle che mi sostengono con la preghiera e
l’affetto».
Quanto ti senti cambiata adesso rispetto a quattro anni
fa?
«In una consapevolezza un
po’ maggiore di me e nel desiderio che cresca ancora, insieme alla capacità di accogliermi e donarmi nella verità
di me e per amore del Signore».
Tommaso Bisagno
miazione del concorso: “Sulle
spalle dei giganti per vedere
più lontano!”.
I ragazzi presenteranno i loro
lavori di ricerca sulla vita di alcuni santi.
ievoca il versetto del SalR
mo 118 – “Corro per la via
dei tuoi comandamenti perché hai dilatato il mio cuore”
(v. 32) – lo slogan della Giornata per le vocazioni. La tematica di quest’anno ci ricorda come il cristiano sia chiamato a rinnovare continuamente la giovinezza e la freschezza del suo spirito: il cammino è come quello di un atleta che tende verso la meta
da raggiungere, anche se questo domanda sforzo, impegno,
abnegazione… e anche (ma
questa è una parola impopolare da pronunciare, oggi), rinuncia! L’essere in corsa è
sempre legato a una mèta da
raggiungere, a un traguardo da
tagliare. Tutti siamo chiamati
a correre per le strade del
mondo per annunciare il Vangelo, ma è l’Amore che ci mette in moto, solo l’Amore dilata il cuore. Solo l’esperienza di
sentirsi amati personalmente
da Dio può mettere le ali ai
piedi e farci correre per le strade del mondo a condividere
con ogni fratello la gioia di
questo incontro. Come la Vergine Maria, dopo l’annuncio
della sua maternità, si mette
“in fretta” in viaggio per raggiungere sua cugina Elisabetta, come la Maddalena “corre”
ad annunziare agli apostoli
che il sepolcro è vuoto, come
Pietro e Giovanni “corrono” al
sepolcro, così il cristiano, se
veramente ha incontrato il
Cristo, non può più star fermo. Non può tenere per sé la
Parola di vita: di questa Parola egli si sente debitore nei
confronti di ogni uomo. Come Paolo, egli sente che la carità lo rende responsabile:
“Guai a me se non predicassi
il vangelo!” (1Cor 9, 16). “Chi
ama corre, e la corsa è tanto
BANGLADESH LA CARITAS NON HA DIMENTICATO LE VITTIME DEL CICLONE SIDR
are ormai dimenticato il ciclone Sidr, che il 15 noP
vembre in Bangladesh (a est dell’India) uccise
3.448 persone, ne ferì 40 mila e causò guai a 8 milioni e 700 mila persone.
Non lo ha certamente dimenticato la Caritas, che con
la sua rete in tutto il mondo già il 17 novembre era presente, a portare aiuto, in Bangladesh. La sua opera sta
continuando in questi mesi: dopo l’emergenza con la
prima distribuzione di aiuti alimentari, si è impegnata
nella ricostruzione e ripulitura di case e scuole – che
è anche un’occasione per creare lavoro –, nel ridare
ad agricoltori e allevatori gli strumenti per il loro la-
voro. Inoltre, verranno costruiti rifugi anticiclone,
che costano 100 mila euro l’uno, possono ospitare
1.300 persone: dove c’erano già, Sidr ha ucciso meno.
A questi progetti di soccorso, ricostruzione e prevenzione partecipa anche la Caritas italiana, che è attiva nella regione di Khulna ed ha finora stanziato
400 mila euro.
E la Caritas diocesana? Grazie alla generosità di tanti che hanno fatto una donazione per le persone colpite dal ciclone in Bangladesh, ha raccolto 14.857,08
euro che martedì 1 aprile sono stati consegnati a Caritas internationalis.
più alacre quanto più è
profondo l’amore. A un amore debole corrisponde un cammino lento, e se addirittura
manca l’amore, ecco che uno
si arresta sulla via” (sant’Agostino). La fede, come l’amore,
o cresce oppure muore lentamente. È indispensabile, inoltre, verificare non solo se stiamo camminando, ma anche se
siamo sulla via giusta, che è
Cristo. Qual è il segreto per
non sbagliare strada? Non
camminare da soli. Portare
Cristo con noi, ma, soprattutto, lasciarci portare da Lui. Lasciarsi guidare da Lui verso la
Croce e dalla Croce percorrere la via del suo amore, che
porta a non vivere più per se
stessi. Nella vita di ogni chiamato la Croce non è un incidente di percorso, ma punto
“cruciale”, che dà senso e valore a tutta l’esistenza: è di lì
che si deve partire se si vuole
comprendere il senso della vita; è lì che bisogna tornare per
verificare e purificare il modo
di amare; è lì che è necessario
arrivare se, come Cristo, si
vuole fare della propria vita un
dono totale nella vita sacerdotale, consacrata, religiosa,
missionaria. È a partire dalla
contemplazione del Crocifisso e dall’Eucaristia che il chiamato trova la via del suo vivere e del suo amare con fedeltà.
Alessandro Ravanello
10
Chiesa
13 aprile 2008
IL RICORDO DI PAPA BENEDETTO A TRE ANNI DALLA MORTE
CONSIGLIO PRESBITERALE
Giovanni Paolo II
grande mistico
Non ci sono
soluzioni facili
«U
n segno e una testimonianza della Risurrezione di Cristo». Così papa Benedetto ha
definito il pontificato di Giovanni Paolo II, nella messa di
suffragio celebrata il 2 aprile in
piazza San Pietro per il terzo
anniversario della morte. «Possiamo leggere tutta la vita del
mio amato predecessore, in
particolare il suo ministero petrino, nel segno del Cristo Risorto. Egli nutriva una fede
straordinaria in Lui, e con Lui
intratteneva una conversazione intima, singolare e ininterrotta. Tra le tante qualità umane e soprannaturali, aveva infatti anche quella di un’eccezionale sensibilità spirituale e mistica. Bastava osservarlo quando pregava: si immergeva letteralmente in Dio e
sembrava che tutto
il resto in quei momenti gli fosse estraneo. La messa
era per lui il centro
di ogni giornata e
dell’intera esistenza».
“Non abbiate paura, voi!”. Le parole
dell’angelo della risurrezione, rivolte
alle donne presso il
sepolcro
vuoto,
«sono diventate u-
na specie di motto sulle labbra
del papa Giovanni Paolo II, fin
dal solenne inizio del suo ministero petrino. Le ha ripetute più
volte alla Chiesa e all’umanità
in cammino verso il 2000, e poi
attraverso quello storico traguardo; e ancora oltre, all’alba
del terzo millennio», ha ricordato il Papa: «Le ha pronunciate sempre con inflessibile fermezza, dapprima brandendo il
bastone pastorale culminante
nella Croce e poi, quando le energie fisiche andavano scemando, quasi aggrappandosi ad
esso, fino a quell’ultimo Venerdì
Santo, in cui partecipò alla Via
Crucis dalla cappella privata
stringendo tra le braccia la Croce. Non possiamo dimenticare
quella sua ultima e silenziosa
testimonianza di amore a Gesù», quando il Papa
«in quell’ultimo
Venerdì Santo, indicava ai credenti e
al mondo il segreto
di tutta la vita cristiana».
Come Gesù
Il suo “Non abbiate
paura”, ha spiegato
il Santo Padre,
«non era fondato
sulle forze umane,
né sui successi ottenuti, ma sola-
PAPA BENEDETTO NEGLI STATI UNITI
enedetto XVI sarà negli Stati Uniti dal 15 al 20 aprile per
dare speranza al Paese e soprattutto ai cattolici locali, secondo
quanto ha annunciato egli stesso in un videomessaggio diffuso questo martedì. «Insieme con
i vostri vescovi, ho scelto come
tema del mio viaggio tre semplici ma essenziali parole: “Cristo nostra speranza”» sottolinea
nel video il Pontefice, che visiterà le città di Washington e
New York.
La visita ha luogo dopo che la
Chiesa nel Paese ha attraversato anni difficili, soprattutto a
causa degli scandali attribuiti ad
abusi da parte di sacerdoti.
«Sulle orme dei miei venerati
predecessori, Paolo VI e Giovanni Paolo II, per la prima volta verrò da Pontefice negli Stati
Uniti d’America, portando con
me questa grande verità: Gesù
Cristo è la speranza per gli uomini e le donne di ogni lingua,
razza, cultura e condizione sociale», spiega il Papa.
«Sì, Cristo è il volto di Dio apparso tra noi - conferma -. Grazie a Lui la nostra vita trova la
sua pienezza e insieme possiamo formare una famiglia di persone e di popoli che vivono in
B
fraternità, secondo il perenne
disegno di Dio Padre. So bene
quanto nel vostro Paese questo
messaggio evangelico sia radicato! Porterò il messaggio della
speranza cristiana anche nella
grande Assemblea delle Nazioni Unite, ai rappresentanti dei
popoli del mondo», ha detto riferendosi alla visita al Palazzo di
Vetro in programma per il 18 aprile.
«Il mondo infatti ha più che mai
bisogno di speranza: speranza
di pace, di giustizia, di libertà.
Ma non potrà realizzare questa
speranza senza obbedire alla
legge di Dio, che Cristo ha portato a compimento nel comandamento di amarci gli uni gli altri. Fate agli altri ciò che volete
facciano a voi, non fate ciò che
non volete che essi vi facciano.
Questa “regola d’oro” si trova
nella Bibbia ma vale per tutti,
anche per i non credenti. È la
legge scritta nella coscienza umana, e su questa possiamo tutti ritrovarci, così che l’incontro
delle differenze sia positivo e costruttivo per l’intera comunità
umana».
Dei quasi 300 milioni di abitanti degli Stati Uniti, i cattolici sono 67,5 milioni.
mente sulla Parola di Dio, sulla
Croce e sulla Risurrezione di
Cristo. Come accadde a Gesù,
pure per Giovanni Paolo II alla
fine le parole hanno lasciato il
posto all’estremo sacrificio, al
dono di sé. “Lasciate che vada
al Padre”: queste furono le sue
ultime parole, a compimento di
una vita totalmente protesa a
conoscere e contemplare il volto del Signore».
La “chiave” della misericordia.
«La misericordia di Dio è una
chiave di lettura privilegiata del
suo pontificato», come disse lo
stesso Giovanni Paolo II, che
«voleva che il messaggio dell’amore misericordioso di Dio
raggiungesse tutti gli uomini ed
esortava i fedeli ad esserne testimoni. Il servo di Dio Giovanni Paolo II aveva conosciuto e vissuto personalmente le
immani tragedie del XX secolo,
e per molto tempo si domandò
che cosa potesse arginare la marea del male», le parole del Santo Padre. Che ha così commentato: «La risposta non poteva
trovarsi che nell’amore di Dio.
Solo la Divina Misericordia - ha
ammonito il Pontefice - è in grado di porre un limite al male;
solo l’amore onnipotente di Dio
può sconfiggere la prepotenza
dei malvagi e il potere distruttivo dell’egoismo e dell’odio».
opo un anno di sospenD
sione dell’attività, per la
nomina di monsignor Zenti a
vescovo di Verona, il Consiglio presbiterale si è riunito
martedì 11 marzo ed è stato
presieduto per la prima volta
dal vescovo Corrado, che ha
riconfermato tutti membri del
Consiglio. Il Vescovo ha aperto l’incontro con una riflessione sostanziosa sul senso del
“consigliare” e sul “consiglio
presbiterale”. Ha suggerito che
il Consiglio presbiterale deve
continuare un cammino già iniziato, senza soluzione di
continuità con il passato, perché non si tratta di «rifondare la Chiesa». Il Vescovo si è
interrogato poi sul significato
delle attese, anche pressanti
ma indeterminate, che spesso
il cambio di un pastore porta
con sé. Le attese sono originate dalla complessità della situazione, in cui viviamo, ma
di fronte alla complessità non
ci sono soluzioni «facili». L’attesa pressante talvolta nasce
da una forma di sofferenza e di
disagio, che vive chi si trova in
un contesto problematico.
Forse, è necessario mettere i
piedi per terra, con grande umiltà e fiducia, e guardare con
speranza questa situazione
nuova, dentro un cammino da
affrontare insieme. Le soluzioni, che qualcuno auspica
repentine, non sono facili e
vanno cercate insieme, nella
comunione. L’umiltà e la fidu-
CONSIGLIO PASTORALE DIOCESANO
Proposta un’esperienza
di comunione
l vescovo Corrado ha incontrato
Istorale
venerdì scorso il Consiglio padiocesano, quello nominato nel 2006 e scaduto con il trasferimento del vescovo Zenti a Verona. Mons. Pizziolo lo ha innanzi
tutto confermato. È stato un incontro dedicato alla conoscenza dei
consiglieri da parte del vescovo, ma
anche a riflettere su come riprendere il cammino interrotto a giugno dello scorso anno. Opportunamente il segretario don Paolo
Cester ha ricordato le cose fatte in
questi due anni, quindi il vescovo
ha espresso alcune riflessioni sul
Consiglio che ha il compito di affiancare il vescovo nella guida della diocesi, almeno per quanto riguarda gli orientamenti più generali. Perché realisticamente, ha affermato, è impossibile che il Consiglio segua passo passo lo svolgimento di tutte le attività pastorali.
Ed è proprio su come muoverci nel
prossimo futuro che sono stati in-
terpellati i consiglieri.
Ci avviamo verso la conclusione
dell’anno pastorale impegnato, come il precedente, nell’ascolto: ascolto di Dio, dell’uomo e della storia. Ora è necessario tirare le somme. Gli interventi hanno insistito
sui seguenti concetti: bisognerebbe pensare ad un momento forte
per partire insieme con slancio e
in maniera più unitaria. Si sente l’esigenza di fare un’esperienza di comunione tra tutte le componenti
della nostra chiesa per vivere insieme in maniera più convinta i
contenuti fondamentali della nostra fede e tradurli in pratiche pastorali. Si nota infatti un andamento in ordine sparso che crea
sfiducia e stanchezza. Ci vorrebbe
un convegno o qualcosa del genere. È stato anche sottolineato che da
più di mezzo secolo non si celebra
un sinodo diocesano.
Il vescovo, però, ha fatto osservare
che per uno, come lui, che è appe-
cia devono tradursi in un cammino di ricerca, vissuto nella
consapevolezza della presenza dello Spirito nella Chiesa.
Il Consiglio presbiterale ha
quindi affrontato gli argomenti all’ordine del giorno, ribadendo l’inopportunità di celebrare, per quest’anno, l’assemblea del clero. Si privilegerà, invece, come occasione
di incontro del Vescovo con il
suo clero, la Giornata di fraternità sacerdotale, che sarà
celebrata il 15 maggio, magari valorizzando i contributi
dell’assemblea del clero del
2007. Dal Consiglio presbiterale è emersa anche una certa
convergenza nel ritenere opportuno un momento di verifica del Piano pastorale 20072008, prima di procedere alla
preparazione del Piano pastorale 2008-2009.
La valutazione e l’eventuale
individuazione dei temi, sui
quali il Consiglio presbiterale
è chiamato a riflettere nei
prossimi due anni, saranno esaminate nel prossimo incontro. Approfitto di questo spazio, per ricordare nuovamente che se qualche sacerdote
non avesse ancora ricevuto il
“Tra noi” con i contributi dell’assemblea del clero del 2007,
è pregato di richiederlo al proprio vicario foraneo oppure alla portineria della Curia.
Don Alessio Magoga
Segretario
del Consiglio presbiterale
na arrivato, è difficile pensare ad eventi straordinari prima di conoscere meglio la diocesi. Allora, ha
proposto qualcuno, perché non
preparare la strada a questo obiettivo, dedicando un anno alla ricerca del modo migliore di lavorare
insieme a tutti i livelli? Sarebbe una maniera molto concreta di fare esperienza di comunione di cui
sentiamo bisogno. Altri hanno ricordato che è appena iniziato il
processo di riordino delle nostre
comunità attraverso la costituzione delle unità pastorali: bisognerebbe continuare con decisione su
questa strada che è anch’essa di comunione. È stata anche sottolineata l’opportunità di costituire nel
consiglio delle commissioni che affianchino quelle esistenti nei principali settori pastorali. Il discorso è
rimasto sospeso su queste varie esigenze.
Intanto si cercherà di raccogliere
le conclusioni di questo secondo
anno di ascolto, attraverso una serie di incontri del vescovo con le
parrocchie in cinque zone della
diocesi, conclusioni da sommare
con quelle dello scorso anno. Poi
la segreteria del Consiglio, tenendo conto di tutto questo, formulerà una prima proposta, in vista
del prossimo anno pastorale, che
sarà presentata al Consiglio nell’incontro del 23 maggio. GpM
Chiesa
13 aprile 2008
DIBATTITO AL DINA ORSI SU INIZIATIVA DEGLI IRC
Quattro grandi
religioni a confronto
I
n un tempo come il nostro
in cui il dialogo tra nazioni, culture, generazioni e
anche tra religioni non gode
di buona salute e forti venti
autunnali rischiano sovente di
spegnerne l’esile fiammella, c’è
chi oltre tutto e nonostante
tutto non si arrende e continua a crederci con caparbia e
passione, trasmettendo questo valore alle nuove generazioni. Lunedì 7 aprile tra le
mura dell’auditorium comunale “Dina Orsi” di Parè è avvenuto un “piccolo miracolo”:
quattro credenti delle grandi
religioni storiche si sono confrontati con una nutrita platea
di giovani delle classi seconde
dell’Isiss Cerletti e con una
rappresentanza di studenti
dell’Isiss Fanno di Conegliano. Ero presente anch’io come
moderatrice della tavola rotonda, a nome della commissione “Ecumenismo e dialogo”
della diocesi di Vittorio Veneto.
Un’insolita lezione in cui i ragazzi sono stati protagonisti
assieme ai relatori, ascoltando le loro testimonianze e dialogando attraverso alcune domande. L’iniziativa, che fa parte del progetto “Percorsi verso Dio” è stata ideata e coordinata con entusiasmo e grande professionalità dai docenti
Irc delle due scuole: Sara Lorenzon, Sabrina Bellin, Manuel Faccin e Gian Paolo De
Vecchi. I nostri ospiti erano:
Elia Enrico Richetti, rabbino
capo della comunità ebraica di
Venezia e docente di ebraismo; Federico Citron, cattolico, giornalista del settimanale diocesano L’Azione; l’islamico senegalese Thiam Massamba, mediatore linguistico
culturale, presidente dell’associazione “Mondo insieme”
e responsabile dello sportello
immigrati di Conegliano; Atula De Zoysa Thiramuni dello Sri Lanka, presidente del
Centro culturale buddhista
veneto, residente a Verona.
Le suggestioni da condividere
sarebbero tante... proverò a
riassumerle in poche battute.
Il dialogo ha bisogno di alcune parole: silenzio, ascolto e
rispetto, benevolenza e misericordia. Un dialogo autentico esige conoscenza di sé e
dell’altro, la consapevolezza
della propria identità intrecciata al discernimento e all’accoglienza dell’altro. Ha scritto
a proposito il teologo cristiano peruviano G. Gutierrez: “Avere convincimenti fermi (non
rigidi e difensivi) non è di ostacolo al dialogo ma ne è
piuttosto la condizione necessaria...”.
Da dove partire? Quasi tutti i
relatori hanno sottolineato
l’urgenza di partire dall’interiorità, da se stessi, dal “cuore” inteso nel senso biblico di
volontà, sede delle decisioni
umane. È lì che si annidano le
ostilità e le diffidenze, che si elevano muri e barricate verso
l’altro, soprattutto, il diverso.
Infine, perché dialogare? Perché il mondo di oggi ne ha un
estremo bisogno, soprattutto
negli ambiti della pace, giustizia e salvaguardia del creato.
Ma non basta. Il dialogo fa
parte della nostra identità più
profonda, è iscritto nel nostro
dna di creature. Con l’ebreo
Martin Buber potremmo affermare: “In principio c’è la relazione” e concludere: “Senza
le cose l’uomo non può vivere, ma colui che si accontenta
delle cose non è un uomo”; infatti, abbiamo bisogno di aprirci all’alterità per divenire
noi stessi.
Se non costruiremo ponti, non
avremo futuro! È un imperativo rivolto a tutti: giovani e adulti, bambini e anziani, genitori e figli, docenti e studenti,
chiamati ciascuno ad offrire e
condividere la propria “goccia”
di impegno e disponibilità.
Sr. Maria Michela Marinello
suore Serve di Maria
Riparatrici di Vidor
INCONTRO SULLA SCUOLA CATTOLICA
critiche è quella italiana. Dopo la
legge sulla parità formale nel
2000, non si è più intervenuti nel
settore, lasciando discriminati
coloro che decidono un percorso formativo nella scuole cattoliche. Il dibattito è rimasto bloccato, affermando che lo Stato ha
sufficienti strutture, che i cattolici non devono chiudersi nei
ghetti e che solo lo Stato può garantire un non meglio precisato
pluralismo educativo.
«Non dimentichiamo che la
scuola cattolica è un soggetto ecclesiale - ha detto - dove si evangelizza e si fanno crescere
persone autentiche. Per questo
con la Chiesa locale ci deve essere
sintonia e coinvolgimento, ad esempio nella stesura del piano
pastorale diocesano».
Concludendo i lavori, mons.
Corrado Pizziolo, vescovo di Vittorio Veneto, ha insistito proprio
su quest’ultimo punto.
«Le nostre scuole devono avere
il coraggio della propria identità
- ha detto Pizziolo - vivendo in
stretto rapporto con le comunità
locali. Oggi diventa importante
mettere in rete le diverse istituzioni scolastiche e della chiesa locale: lo abbiamo fatto anche con
le diocesi di Treviso e Vittorio
Veneto proprio sul tema della
formazione».
Apprezzata nel mondo
soffre proprio in Italia
ista da una prospettiva monV
diale la scuola cattolica è una realtà straordinaria, in cresci—
ta e stimata da tutti. I dati e le testimonianze sono state portate
da Zenon Grocholewschi, cardinale polacco e Prefetto per l’educazione cattolica all’incontro organizzato dalle diocesi di Treviso e di Vittorio Veneto dal titolo
“La scuola cattolica oggi, identità e missione ne cuore dell’educazione”, che si è svolto il 4 aprile presso nell’auditorium San
Pio X a Treviso.
Ha aperto i lavori don Edmondo
Lanciarotta, dell’Ufficio scolastico della Conferenza episcopale
triveneta. Sono intervenuti docenti e dirigenti della scuole cattoliche delle due diocesi. Il vescovo di Treviso, mons. Andrea
Bruno Mazzocato, ha focalizzato l’attenzione sull’emergenza educativa che stiamo vivendo con
la scuola, che va sui media solo
per episodi di violenza o di droga.
La relazione del card. Grocholewschi ha ricordato che nel
mondo sono circa duecentomila le scuole cattoliche a cui sono
affidati quarantacinque milioni
di ragazzi. «Durante i miei viaggi, ambasciatori e capi di stato ha detto il card. Grocholeschi più volte hanno manifestato apprezzamento per le nostre scuole. Resta una criticità in alcuni
paesi del Nord Africa dove le
scuole cattoliche sono state messe di fronte al divieto di parlare
di Cristo. In questi casi abbiamo
preferito comunque restare, perché educare al dialogo, al rispetto degli altri, è già evangelizzazione e prepara il terreno a sviluppi futuri».
Purtroppo, ha sottolineato il cardinale, una delle situazioni più
11
GLI INSEGNANTI SPIEGANO IL PERCORSO
verso Dio” è il tito“modulo
Ploercorsi
che abbiamo dato a un
didattico della nostra
che sono diventati l’oggetto del
dialogo e dell’incontro con esponenti di quattro tradizioni
diverse, Cristianesimo, Islam, Ebraismo e Buddismo. Il progetto ha raggiunto il momento culmine nell’incontro con i testimoni, una lezione diversa, come gli studenti l’hanno definita,
durante la quale i ragazzi sono
stati “rapiti” dal processo che
stava avvenendo: potevano vedere e sentire l’esperienza religiosa vissuta nel quotidiano,
scoprire come un mussulmano
prega 5 volte al giorno, o cosa
significa ogni giorno vivere l’ottuplice sentiero per il buddista,
oppure come esprimono ebrei e
cristiani il senso del mistero e
della meraviglia di un Dio che
parla e tace, che si rivela e si nasconde. Concetti difficili, ma
non troppo per i ragazzi che
hanno riconosciuto l’importanza di queste esperienze in una
società materialistica che uccide il sogno, la speranza e disseca la sete di mistero. Pensieri alti che i relatori hanno tradotto
con coraggio e generosità in un
caldo incontro tra amici. Una
lezione riuscita.
programmazione. Ogni volta
che affrontavamo in classe i temi relativi alle religioni mondiali raccoglievamo dai nostri
ragazzi una certa diffidenza,
chiusura e spesso toni intolleranti. Per questo abbiamo ideato un progetto che ci permettesse di smuovere gli studenti
sulle capacità di confronto, di
dialogo e del rispetto. Riteniamo che queste non siano termini tecnici da inserire come da
routine nella programmazione
didattica, ma il contributo fattivo che la scuola e l’Irc deve dare alla crescita dei ragazzi e di una cultura di pace. Non si trattava solo dunque di conoscere
le religioni presenti nel mondo
ma di mettere in gioco i ragazzi, far loro sperimentare relazioni umane, esperienze, vissuti. Il percorso rivolto alle classi
seconde ha visto gli studenti impegnati in ricerche di gruppo
sulle religioni mondiali, ma anche in discussioni su aspetti critici del rapporto delle religioni
con la cultura contemporanea
e nella rielaborazione del lavoro attraverso domande, riflessioni e prodotti multimediali
Sara, Sabrina,
Gianpaolo, Manuel
Incontro interreligioso ad Assisi nel settembre 2006
BREVI
Padova: “Preti in comunità vive”, giornata di
studio alla Facoltà teologica
Martedì 15 aprile, dalle 9.30 alle 12.30 nella sede della Facoltà teologica del Triveneto in largo del Seminario a Padova, Paul Michael
Zulehner, docente di teologia pastorale alla Katholisch-Theologische Facultat di Vienna, proporrà un approfondimento sul tema
“Preti in comunità vive”. Si tratta della prima delle due giornate di
studio, promosse dal biennio di specializzazione in Teologia pastorale, dedicate al tema “Preti e parrocchie nella società e nella
Chiesa che cambiano”. La seconda si terrà giovedì 15 maggio con
il professor Jean Marie Donegani. La partecipazione è gratuita.
Bambuì: suor Carmela religiosa da 60 anni
Suor Maria Carmela Lombardi, direttrice del centro sociale “San
Francesco d’Assisi” di Bambuì
(Brasile), celebra quest’anno i 60
anni di vita consacrata, 56 dei quali trascorsi accanto agli hanseniani di don Mario Gerlin. La religiosa
ha di recente inviato all’associazione pievigina “Amici di don Mario Gerlin” una richiesta di aiuto per
far fronte al quotidiano impegno di
assistenza di un centinaio di ragazzi.
Bassano: esercizi spirituali
Dal 30 aprile al 4 maggio a Villa San Giuseppe di Bassano del Grappa suor Gabriella Mian, AdGB, Cristopher Vella e padre Mario Marcolini, gesuita, guidano un ritiro vocazionale per giovani. Tema: “Emmaus: sui passi del Risorto”. Per informazioni telefonare al 3470975675.
12
Chiesa
13 aprile 2008
Tante chiavi,
ma una sola porta!
Domenica 13 aprile - 4ª di Pasqua - anno A
At 2, 14a. 36-41; Sal 22; 1Pt 2,
20b-25; Gv 10, 1-10
Il Signore è il mio pastore: non
manco di nulla
Quarta settimana del Salterio
N
el Vangelo di questa
domenica (Gv 10, 110), Gesù mette in
guardia i suoi discepoli dai
“falsi salvatori”, dalle “false guide”, da coloro che spacciano le
loro idee e teorie come verità,
ma in realtà sono “ladri e predoni” (Gv 10, 1). Il maestro per
farsi capire da coloro che l’ascoltavano usa un’immagine
assai significativa per il tempo:
quella dell’ovile. Lì le pecore
stanno al sicuro... e chi le cura entra per la porta, ossia senza sotterfugi o modi loschi,
poco chiari. Oggigiorno di pe-
core se ne vedono ormai poche,
ma di falsi pastori – ahimè! – ce
ne sono ancora tanti! Essi girano – potremmo dire parafrasando il Vangelo – con un grosso mazzo di chiavi. Sembrano
avere la combinazione giusta
per ogni porta: quella che fa accedere alla felicità, quella che
permette di entrare nel mondo
del successo e quella... che permette di fuggire dai problemi
della vita di ogni giorno. In
realtà questi individui sono disonesti individui alla ricerca dei
propri interesssi. Essi sanno abbagliare, ma appena parlano, la
loro voce li tradisce. Le pecore,
tuttavia, sanno ascoltare e sono
in grado di seguire colui che le
chiama per nome o, detto in altri termini, rispettando il testo
greco, colui che “parla secondo
il nome” (Gv 10, 3), che parla
personalmente, che parla al
cuore. Si chiama solo chi si co-
nosce e si conosce veramente
solo chi si ama. Infatti, come
prosegue il Vangelo “le pecore conoscono la voce (del pastore)” (Gv 10, 4). Le pecore
hanno fatto esperienza di
quella voce. Noi cristiani invece stiamo nell’ovile della
Chiesa, ma spesso ascoltiamo
mille altre voci; sappiamo che
esiste una sola porta, ma ci appesantiamo la vita con un sacco di chiavi, trascorrendo la
nostra esistenza a trovare la
chiave giusta! Il risultato lo descrive chiaramente Gesù stesso attribuendolo a se stesso:
chi entra attraverso di Lui sarà
salvo (Gv 10, 9) e troverà pascolo, ossia troverà nutrimento alla sua vita, senso alla sua
esistenza. È giunto il momento anche per noi di varcare
quella porta senza tentare
scorciatoie, senza scendere a
compromessi, senza aprire
nuovi ingressi, piccoli e talvolta malfatti. L’ovile ha una
sola porta: Cristo. È Lui il vero pastore e anche noi preti,
pastori collaboratori, dobbiamo avere il coraggio di indicarlo, specie nei momenti nei
quali qualche pecora si avvicina all’ovile per chiedere i sacramenti. La porta è una e solo attraverso di essa si giunge
alla salvezza. La fede... non
conosce surrogati!
Don Federico De Bianchi
Domenica 13 aprile: Celebra messa e cresime a Grassaga (ore 9.30),
Ceggia (ore 11) e Refrontolo (ore 18). Porta il saluto all’associazione Famiglie Numerose riunita a Nove di Vittorio Veneto (ore 16).
Lunedì 14 aprile: Incontra i docenti del collegio Balbi Valier di Pieve
di Soligo (ore 17).
Mercoledì 16 aprile: Impegnato tutto il giorno alla Casa Stella Maris
di Lentiai con un gruppo di giovani preti della diocesi.
Giovedì 17 aprile: Nella Casa di spiritualità a Vittorio Veneto propone la meditazione agli studenti di teologia del Seminario per il loro ritiro (ore 9). A seguire partecipa al ritiro dei preti in Seminario. Nel pomeriggio incontra personalmente studenti di teologia del Seminario.
Al Centro studi biblici di Sacile tiene una lezione (ore 20.30).
Venerdì 18 aprile: Incontra i preti della forania Opitergina (ore 10).
Celebra la messa all’istituto Botteselle di Col San Martino (ore 16.30).
In vescovado incontra la segreteria del Consiglio pastorale diocesano (ore 20.30).
Sabato 19 aprile: Celebra messa e cresime a Sernaglia (ore 17) e
Col San Martino (ore 19).
Domenica 20 aprile: Celebra messa e cresime a Faè (ore 9), Sacile
(ore 11) e Soligo (ore 17.30). A Visnà per la Festa diocesana degli
incontri Acr (ore 14.30).
BREVI CHIESA DIOCESANA
Usmi: lodi in Seminario
La mattina di sabato 12 aprile, alle 8, le religiose e i religiosi della diocesi si troveranno nella cappella del Seminario per la celebrazione delle lodi con il Vescovo a conclusione dell’adorazione eucaristica notturna per le vocazioni.
San Vendemiano: “Estate con”
Una redenzione laica
non è possibile
nizia ora la trattazione di una parte piuttosto impegnativa dell’enciclica “Spe Salvi”
(nn 16-25). Il Papa si impegna,
infatti, ad andare alla ricerca
delle radici, e dunque dei motivi, che, agli albori del pensiero moderno, cioè agli inizi del
Seicento, hanno portato alla separazione tra fede e ragione, tra
testimonianza cristiana e vita
civile, finendo per relegare l’atteggiamento credente a un
qualcosa di privato, personale
e solo così tollerato.
Un fatto decisivo fu, in questo
senso, la rivoluzione scientifica. Da quando si è meravigliosamente sviluppata la scienza,
afferma il Papa, gli uomini hanno davvero creduto di poterle
affidare le proprie speranze.
Ora la redenzione, la restaurazione del paradiso perduto, non
si attende più dalla fede, ma dalle capacità umane in grado di
indagare, attraverso la scienza,
in maniera precisa la realtà e di
impegnarla per il proprio bene.
Il progresso scientifico, cioè, ha
preso qui il posto di Dio. Il discorso religioso viene considerato di secondo piano mentre
davanti a tutto viene posta la
I
ragione scientifica, soprattutto la
tecnica, che ne è la sua espressione più evidente, che oggi comanda nel mondo.
Quando si sente dire che la scienza ha tutto il diritto di progredire, anche con sperimentazioni
particolari, quando si dice che
non si possono mettere dei limiti al suo sviluppo si fa proprio della scienza un nuovo dio e delle sue
realizzazioni un nuovo regno di
dio. Perciò tutto le deve essere sottomesso. Se la scienza è divina,
allora non vi è nulla che le sia superiore.
Si tratta però di una speranza tutta umana, annunciata nel nome
della ragione e della libertà, che
più volte nella nostra storia ha illuso gli uomini.
C’è infatti nel cuore dell’uomo
qualcosa che lo porta a compiere
il male, a fare uso della scienza e
della tecnica solo per il proprio
tornaconto. Se non si guarisce
questa mala pianta non vi potrà
mai essere un mondo nuovo. Le
stesse grandi speranze di rinnovamento, di protesta contro le ingiustizie, hanno perso la loro forza perché non hanno sconfitto la
radice di tutto.
Il Papa fa prima l’esempio della
rivoluzione francese, poi quello
del marxismo che nella sua visione materialistica non è stato
capace di portare quel bene all’uomo che pure era nelle sue intenzioni iniziali.
La conclusione è che una redenzione laica non è possibile,
nonostante le grandi scoperte e
le grandi capacità della ragione
dell’uomo. L’unico vero salvatore è Gesù Cristo.
La ragione è dono di Dio e la sua
vittoria sull’irrazionalità è una
grande cosa per l’uomo. Ma non
basta. La ragione del potere e del
fare, afferma il Papa, va accompagnata dalla morale che discerne tra bene e male e, dunque, dalla fede che àncora la morale alla verità di Dio e della sua
parola. Solo così la ragione è autenticamente umana e opera per
il vero bene dell’uomo.
Senza Dio l’uomo da solo va alla rovina e si spengono tutte le
speranze. In mani sbagliate il
progresso può portare al male
ed essere terribile.
Si sollevano qui domande inquietanti circa la ragione e la libertà, e si denuncia l’incapacità
dell’uomo di compiere il bene di
tutti quando opera da solo.
Ne consegue che “la ragione ha
bisogno della fede per arrivare
ad essere totalmente se stessa
(cioè al servizio dell’uomo): ragione e fede hanno bisogno l’una dell’altra per realizzare la loro vera natura e la loro missione” (n. 23).
Senza Dio che illumina la ragione umana non vi è progresso, non vi è speranza di redenzione, non è la scienza da sola,
dunque, a redimere l’uomo.
Quanto siano vere e attuali queste parole del Papa, non occorre certo argomentare.
Don Alberto Sartori
Sabato 12, alle 16 nei locali della parrocchia di San Vendemiano, si ritrovano i giovani che si stanno preparando a un’esperienza estiva in
terra di missione. Organizzano il Centro missionario, la Pastorale giovanile e la Caritas. Piergianna Carnelos approfondisce il tema “Una questione di giustizia”. Dopo cena Ezio Tonon parlerà della sua esperienza in Colombia.
Ac: cammino fidanzati
Domenica 13 aprile a Casa Toniolo in Conegliano dalle 15 alle 18 si
incontrano i fidanzati che stanno seguendo il cammino diocesano proposto dall’Azione cattolica.
Sacile: lezione del vescovo Corrado
al Centro studi biblici
Lunedì 14 aprile, alle 20.30 a palazzo Ovio-Gobbi in Sacile, prosegue
il corso di aggiornamento biblico. “Dove c’è
lo Spirito del Signore, c’è libertà (2Cor 3,
17)” è il tema affrontato dal professor don
Rinaldo Fabris della diocesi di Udine.
Giovedì 17 aprile il vescovo Corrado concluderà il percorso formativo con un commento sul versetto “Santo, santo, santo è
il Signore Dio... colui che era, che è e che
viene” (Ap 4, 8b). Sempre con inizio alle
20.30.
Ritiro del presbiterio
Giovedì 17 aprile, alle 9 in Seminario a Vittorio Veneto, si terrà il ritiro
mensile per il presbiterio.
Scuola di preghiera
Venerdì 18 aprile, alle 20.30, nella Comunità vocazionale di
Castello Roganzuolo appuntamento mensile con la scuola di preghiera in compagnia del beato Charles de Foucauld.
Gruppo “Se vuoi”
Sabato 19 aprile si concluderà il cammino che il gruppo “Se vuoi” ha
proposto a giovani che desiderano approfondire il senso della propria
vita. In questo ultimo incontro le Piccole Apostole e padre Bruno Pilati si soffermeranno sulla Maddalena ovvero “l’amore che svela”. Dalle
16 alle 21, con cena condivisa, a La Nostra Famiglia di Conegliano.
Operazioni di straordinaria amministrazione
I parroci che hanno in programma operazioni di straordinaria amministrazione, per le quali è richiesta l’autorizzazione dell’Ordinario diocesano, presentino domanda all’Ufficio amministrativo diocesano entro
mercoledì 23 aprile.
13
BELTRAME PER L’AUSTRIA E
FABRIS PER LA REPUBBLICA
l 22 marzo 1848 venne firICuriosamente
mata la resa di Venezia.
la trattarono
22 marzo 1848:
due coneglianesi
trattano la resa
di Venezia
due personaggi originari di
Conegliano: Francesco Beltrame e Pietro Fabris. Beltrame, nato nel 1796, già
consigliere di Governo a Venezia nel 1843, rappresentava l’Austria, e Fabris, nato
nel 1805, aveva combattuto
per la liberazione della città
lagunare. La formazione e
gli sviluppi successivi al
1848 dei due furono radicalmente diversi.
Beltrame, infatti, figlio di un
giurista, aveva studiato al
collegio dei Barnabiti di
Serravalle, diventando impiegato del governo asburgico. Nel 1823 venne nomi-
nei quali i cambiamenti dell’adolescenza tra fine ed inizio millennio hanno segnato le maggiori criticità. Il “gruppo” è sempre di più l’elemento principale
nell’equilibrio di vita degli adolescenti, tanto che il sano e naturale desiderio di trascorrere
del tempo con gli amici si trasforma sempre più spesso in una sorta di pericolosa amico-dipendenza. L’accettazione-non
accettazione da parte del gruppo è la leva che muove ed orienta
i comportamenti ed induce ad
una omologazione che appare
più una necessità che una scelta. In questo terreno trova spazio facilmente la cultura del bullismo, che riguarda sia maschi
che femmine. Ciò che cambia è
il modo di essere “bullo”. Più fisico il bullismo maschile (scherzi, dispetti, botte), più psicologico, ma non per questo meno
dannoso, quello femminile (iso-
lamento, denigrazione).
Un dato sicuramente sorprende
e fa riflettere sulla effettiva presenza della famiglia. Dall’indagine emerge che i genitori, di fatto, intervengono nelle scelte dei
loro figli meno di quanto gli stessi ragazzi riterrebbero corretto
che facessero. I genitori, quasi
intimoriti, rinunciano o attenuano troppo facilmente il ruolo di controllo e indirizzo che
competerebbe loro; negli anni si
osserva una preoccupante e crescente rarefazione del rapporto
genitori-figli. Naturale conseguenza è che se un adolescente
ha un problema si rivolge per essere aiutato, in grandissima
maggioranza, agli amici. L’indagine conclude chiedendosi se genitori così “sfumati” siano una
risposta adeguata alle reali esigenze di un’età così difficile come quella adolescenziale o se
questa eccessiva libertà lasciata
da una famiglia “leggera” non
possa essere un viatico a comportamenti a rischio. Il rischio è
che gli adolescenti si formino una identità avendo come modello la rappresentazione virtuale della realtà offerta dai media, dove l’apparenza diventa sostanza. Per evitare ciò è essenziale che soprattutto la famiglia
riacquisti la funzione educativa
e formativa e possa rappresentare un concreto modello di riferimento autorevole e convincente.
Dott.ssa Nadia Padoin
pei, come in Germania, le stesse multinazionali ammettono
di doversi adeguare a standard
più elevati di garanzia di tutela della salute per il consumatore finale”.
I tre capi con problemi di sicurezza segnalati al ministero dello Sviluppo economico e alla
Camera di Commercio di Milano, luogo dell’acquisto, sono:
il pigiamino Blukids di Upim, il
pigiamino Texbasic di Carrefour e il pigiamino Tezenis.
In seguito alle segnalazioni di
Altroconsumo, Upim e Carrefour hanno deciso di ritirare
i loro prodotti dal mercato
mentre Tezenis si è riservata di
svolgere degli accertamenti,
anche se il prodotto non è più
in vendita perché appartiene
alla collezione autunno-inverno 2007.
“L’industria tessile utilizza
massicciamente sostanze nocive e per questo è considerata
una delle più inquinanti – avverte ancora Altroconsumo –.
Detergenti, coloranti e fissanti
lasciano le proprie tracce sui
tessuti. Nonostante la delicatezza del problema, non esiste
in Italia nessuna legge che imponga regole severe ai produttori. Molte sostanze tossiche
potrebbero essere sostituite
con altre più sicure per la salute. La riprova: sul mercato e dal
nostro test emergono prodotti
sicuri, senza alcuna traccia di
sostanze pericolose. Il luogo
comune associa il rischio del
pericolo al luogo di provenienza del capo: la realtà è più variegata e il “made in…” non è
di per sé sinonimo di garanzia
e sicurezza per il consumatore”.
Altroconsumo indica alcuni
consigli utili per trattare i capi
e prendere precauzioni, come
lavare sempre il capo prima
dell’uso (elimina l’eventuale
formaldeide presente) o evitare di acquistare pigiamini o magliette con stampe plastificate
e di colore scuro, dove le sostanza nocive sono più frequentemente rintracciabili.
LO HA VERIFICATO L’OSSERVATORIO DELLA SOCIETÀ ITALIANA DI PEDIATRIA
Gli adolescenti di oggi dipendono
sempre di più dai mass media
U
n’indagine della Società
italiana di pediatria su
“Abitudini e stili di vita
degli adolescenti”, attraverso la
somministrazione di questionari strutturati e la realizzazione
di focus group, ha permesso agli adolescenti di descriversi in
modo diretto, fotografando così la realtà adolescenziale. Il
campione di riferimento è costituito da ragazzi fra i 12 e i 14 anni. Questa indagine viene svolta
annualmente dal 1997 e ha consentito di creare un osservatorio permanente sull’adolescenza italiana. La prima considerazione evidenzia che gli adolescenti di oggi, rispetto a quelli di
dieci anni fa, hanno una sempre
maggior dipendenza dai media.
Crescono costantemente il consumo di televisione e alcune cattive abitudini connesse: visione
della televisione durante i pasti
o a letto prima di addormentar-
si. È cresciuto esponenzialmente il consumo di Internet che avviene senza che vi sia, nella maggioranza dei casi, alcun controllo da parte dei genitori. Infine il
ruolo del telefono cellulare che
è in assoluto l’oggetto intorno al
quale ruota tutto il loro sistema
di relazioni e che si conferma come uno strumento fortemente
ambivalente. Da un lato rappresenta per l’adolescente il tassello principale del suo sistema relazionale attraverso il quale comunicare costantemente e liberamente con il “gruppo”, ed è
quindi percepito come elemento di indipendenza e “adultità”,
dall’altro è apprezzatissimo anche dai genitori, tanto che sono
frequenti i casi nei quali sono i
genitori stessi a dotare il figlio
del cellulare anche prima che
questi lo rivendichi.
I rapporti con il “gruppo” e con
la famiglia sono però gli ambiti
3 SU 15 CONTENGONO SOSTANZE NOCIVE PER LA SALUTE
Troppa chimica nei
tessuti per l’infanzia
roppa chimica negli induT
menti per bimbi. L’associazione Altroconsumo ha sottoposto a test di laboratorio
quindici pigiamini: tre capi sono risultati positivi a sostanze
chimiche che, sul lungo periodo, possono risultare nocive
per la salute. “In due dei capi
sono state riscontrate quantità
eccessive di ftalati, sostanze già
bandite nella produzione di
prodotti destinati all’infanzia;
in uno è stato trovato un colorante cancerogeno, il cui uso è
da tempo limitato da una di-
rettiva europea – ha comunicato Altroconsumo –. I pigiamini sottoposti a test sono stati scelti tra i più comuni, prevalentemente destinati ai bimbi da zero a due-tre anni, venduti nella grande distribuzione, nei negozi per l’infanzia, in
catene d’abbigliamento e di intimo. Il problema è che ci troviamo in presenza di un vuoto
legislativo: il settore della produzione tessile in Italia è privo
di paletti normativi e regole che
tutelino la sicurezza del consumatore. In altri Paesi euro-
nato aggiunto alla regia delegazione di ,Vicenza mentre nel 1824 assunse il ruolo di vice delegato a Treviso
e quindi di ispettore scolastico. Membro dell’Ateneo
Veneto e dell’Accademia di
belle arti a Venezia, pubblicò versi e prose, promuovendo l’opera di Walter
Scott e difendendo il genere del romanzo storico.
Morì nel 1865.
Fabris era uno dei sei deputati inviati dalla Deputazione comunale al governatore
per chiedere la fine del dominio asburgico su Venezia.
Caduta la Repubblica Veneziana retta da Daniele Manin nel 1849, dovette riparare in esilio fino al 1858. Al
rientro in patria fu sindaco
di Conegliano per 20 anni.
Politico apprezzato venne eletto in Parlamento per due
legislature, appoggiando il
governo della Destra. Riuscì a distinguersi anche professionalmente. A Conegliano, infatti, gestiva una filanda di seta. Morì nel 1878.
È STATO PRESENTATO CON
SUCCESSO A VINITALY
Il Raboso Piave
passito dei
Cecchetto di
Tezze di Piave
l vino Raboso era un tempo il
Imettersi
vino di chi non poteva perdi meglio. Aspro, duro,
rosso come il sangue, era un vino che durava nel bottiglione.
Lungo il Piave, sua terra madre,
c’è stata perciò attorno agli anni
Sessanta e Settanta del secolo
scorso una certa furia d’espianto
in favore di “neri” più gentili quali Cabernet, Merlot e Pinot nero.
Ma il Raboso delle terre del Piave non morì, ed oggi è soprattutto per gli americani addirittura il “vino della salute” per le
tante virtù del suo altissimo contenuto in resveratrolo. Rabbonito nelle sue asperità genetiche,
c’è oggi il Raboso Piave passito,
una vera delizia per il palato, pur
con tutto il suo resveratrolo intatto. Lo ha presentato a Vinitaly
2008 come novità Giorgio Cecchetto di Tezze di Piave. Il Raboso Piave passito dei Cecchetto è il frutto dell’assemblaggio di
quattro grandi annate (in questo
caso 2000, 2002, 2003 e 2005)
con resa dell’8% su 100 chili dei
migliori grappoli raccolti, e poi
conservati in cassette e su graticci fino al mese di aprile, dunque con un appassimento di oltre 6 mesi. Quindi una macerazione di 20 giorni in contenitori
d’acciaio e successiva fermentazione in barrique. Infine, conservazione delle varie annate separatamente in barrique e tonneau fino all’assemblaggio in percentuali decrescenti delle 4 grandi annate. Il Raboso Piave passito dei Cecchetto è alla vista di
colore rosso rubino intenso con
riflessi granati, “con sentori –
spiega Giorgio Cecchetto, diplomato enologo a Conegliano – di
marasca sotto spirito e frutta appassita come datteri, fichi e uva
sultanina”.
Mario Sanson
14
13 aprile 2008
SPETTACOLI
La pianista
Jin Ju
mercoledì a
Conegliano
er la stagione di teatro in
P
lingua, martedì 15 alle
10.30 al teatro Accademia le
classi quarta e quinta delle
scuole elementari, e le medie
inferiori sono invitate a un
viaggio fantastico nel mondo
di Oz insieme a Dorothy e ai
suoi amici, per superare paure e ostacoli con i valori dell’amicizia, del coraggio, dell’astuzia. Dadaumpa presenta
“The wizard of oz”. Pensato
dal punto di vista linguistico
per i bambini, questo spetta-
colo unisce però le musiche
del celebre film con Judy Garland. Le scuole interessate
possono prenotare al teatro
Accademia (telefono 043822880) o alla direzione della
multisala Meliès (telefono
0438-418592). Ingresso studenti: 6,50 euro.
Per gli amanti della grande
musica, una pianista d’eccezione sempre sul palco dell’Accademia: Jin Ju, docente
all’Accademia internazionale
di Imola. Si esibirà a Cone-
IL NUOVO FESTIVAL A CONEGLIANO E VITTORIO
Città impresa
S
i candida a diventare il fenomeno culturale di primavera il nuovo “Festival delle
città impresa”. Si tratta di un evento inedito, organizzato dalla
rivista Nordesteuropa.it, che
coinvolgerà sette città fra le più
attive per il tessuto sociale e produttivo del Nord-Est.
Dal 18 al 20 aprile a Conegliano,
Maniago, Montebelluna, Rovereto, Schio, Valdagno e Vittorio
Veneto, centri rappresentativi
della trasformazione industriale
e della capacità imprenditoriale
nordestina, in contemporanea si
terranno incontri e dibattiti per
riflettere sui distretti, le aziende,
il territorio delle quattro province e le tre regioni coinvolte nella
manifestazione. Ogni città, su indicazione del comitato scientifico presieduto da Enzo Rullani,
sarà dedicata ad un grande tema:
la culla dei servizi (Conegliano),
l’economia e il territorio in un’apposita sezione nell’ambito di Pordenonelegge.it (Maniago), le radici e il futuro dei distretti (Montebelluna), la cultura e l’innovazione come motori dell’economia
(Rovereto), le frontiere della pro-
Dal 18 al 20 aprile
sette città,
rappresentative del
modello Nord-Est,
ospitano iniziative di
riflessione sull’attualità
culturale, economica e
sociale. Per conoscere
il Nord-Est “come non
si era mai visto”
duzione (Schio), le trasformazioni del tessuto urbano in relazione al mutamento del sistema produttivo (Valdagno) e la nascita di
una nuova cultura (Vittorio Veneto).
Lo slogan del festival (Perché la
città torni ad essere città) verrà
coniato da accademici, giornalisti, imprenditori, manager, politici e uomini di cultura fra i quali Franco Bernabé (amministratore delegato di Telecom Italia),
Innocenzo Cipolletta (presidente di Ferrovie dello Stato), Enrico
Marchi (presidente della Save),
Pietro Marzotto, Mario Moretti
Polegato (presidente della Geox),
Andrea Tomat (presidente Unin-
“Godeg... a
fumetti” per due
giorni celebra
Cocco Bill
abato 12 aprile dalle 14.30
S9.30alle
20 e domenica 13 dalle
alle 20 nell’area fiera di
Godega di Sant’Urbano debutterà “Godeg...a fumetti”. La
rassegna, promossa dal gruppo “Immagine” del dopolavoro ferroviario,
dal Comune e dalla Pro loco, è dedicata al mondo del
fumetto, del gioco
e dell’immaginazione con incontri
con
l’autore,
proiezioni di car-
CONEGLIANO, ex convento San
Francesco
Sabato 19, alle 15, conferenza
“Multiutility: tra nani e giganti
verso il polo del Nord-Est” con il
docente di economia e gestione
delle imprese alla Bocconi Andrea Gilardoni, l’amministratore
delegato di Acegas-Aps Cesare
Pillon e il presidente di Ascopiave Gildo Salton.
Domenica 20, alle 10, conferenza “Il paesaggio e la tradizione: la
cultura del vino. Bollicine made
in Nord-Est: storie di paesi, tradizioni regionali e famiglie” con
Elvira Bortolomiol, co-titolare
della Bortolomiol spa, Giampietro Comolli, direttore del forum
Canti alpini
Fumetto
TANTE INIZIATIVE NEL
QUARTIERE FIERISTICO
dustria Treviso) per il mondo dell’imprenditoria, Gianfranco Bettin, Ferdinando Camon, Mauro
Corona, Mauro Covacich, Gabriele Salvatores e Gian Antonio
Stella per quanto riguarda la cultura e il giornalismo. Vediamo in
sintesi alcuni degli appuntamenti più significativi del ricco programma organizzato per Conegliano e Vittorio Veneto.
toni animati, un laboratorio
creativo per ragazzi, la sfilataconcorso per cosplayer, varie
aree espositive di tavole e disegni originali, l’esposizione di
giochi da tavolo e miniature,
la mostra-mercato. Il clou è
rappresentato dalle mostre
personali di Luca Salvagno (disegnatore attuale dei personaggi di Jacovitti) e Giuliano
Piccininno (disegnatore di
Dampyr) e dalla partecipazione di autori come Romanini,
Del Vecchio, Cossi, Corazza e
molti altri. L’ingresso è libero.
IL CORO CONEGLIANO IN
CONCERTO SABATO 12
“Era una notte
che pioveva”,
dvd di canti sulla
Grande Guerra
al monte Canino al fiume
D
Piave. È la tragica rotta
percorsa dall’esercito italiano
in fuga dal fronte orientale dopo il rovescio di Caporetto.
Non è a caso, allora, se il Coro Conegliano ha deciso di incidere un dvd di cori alpini
proponendo dieci famosi brani della Grande Guerra. I pezzi riproposti sono “Monte Canino”, “Monte Nero”, “Bombardano Cortina”, “Era sera”,
“Era una notte che pioveva”,
“Monte Pasubio”, “Dove sei
stato mio bell’alpino”, “La cima del Montello”, “La canzone
del Piave” e “Il testamento del
capitano”. La presentazione ufficiale del dvd è in programma sabato 12 al teatro Accademia di Conegliano. Alle 21,
infatti, il Coro Conegliano, diretto da Diego Tomasi, si esibirà in concerto aprendo il calendario delle iniziative dedicate dalla Città di Conegliano
al 90º anniversario della fine
della prima guerra mondiale.
L’ingresso al concerto sarà di
5 euro.
CONEGLIANO
“Boomerang”
A
ccompagnato da un buon
successo di critica e di
vendite, venerdì 18 si presenta
ufficialmente a Conegliano
“Boomerang”, il libro d’esordio di
Alberto Rosa, collaboratore de
L’Azione. Alle 18.45 nella sala
conferenze di piazzale F.lli
Zoppas presso il “Biscione”
interverranno la giornalista
Angela Pederiva e lo studioso
Luigi Floriani.
Le letture saranno curate da
Serena Zampolli, le musiche da
Davide Galassi. Protagonista
del romanzo, edito dalla Dario
De Bastiani Editore, è Max
Legweak, pubblicitario di
successo che dalla vita ha avuto
tutto, tanto da non ricordarsi
più come si riesce a vivere anche
fuori dagli schemi moderni che
decidono il tempo.
15
13 aprile 2008
gliano mercoledì 16, alle 21,
con il suo primo recital pianistico per il Veneto. Figlia di
padre musicologo, Jin Ju è nata a Shangai nel 1976 e ha iniziato lo studio del pianoforte all’età di quattro anni. Prevendita biglietti: Istituto Michelangeli (telefono 043821190), librerie Canova (telefono 0438-22680) e Quartiere Latino (telefono 0438411989). Ingresso: platea e
galleria 20 euro, loggia 12.
Marta Raminelli
TEATRI
CODOGNÈ Sabato 12, alle
20.45 nelle ex scuole Ancillotto, va in scena “Terapia di
gruppo” di Cristhoper Durang. Ingresso 5 euro, gratuito per i minori di 16 anni.
CONEGLIANO Sabato 12, alle 21 nella sala Venturin della
parrocchia Immacolata di
Lourdes, la compagnia teatrale dell’Università degli adulti e
anziani presenta “Sor Todero
brontolon” di Carlo Goldoni.
spumanti-osservatorio nazionale economico, e Matteo Lunelli,
vicepresidente delle Cantine Ferrari.
VITTORIO VENETO, teatro Da
Ponte
Sabato 19, alle 10, conferenza sul
tema “Architettura e qualità a
Nord-Est” con lo storico dell’architettura Giovanni Damiani, il
rettore dello Iuav di Venezia Carlo Magnani, gli architetti Guglielmo Monti e Maria Alessandra Segantini, il docente dello
Iuav Chiara Tosi con la moderazione del giornalista Paolo Pierotti.
Alle 21 ritratti di Mario Rigoni
Stern, Andrea Zanzotto e Luigi
Meneghello attraverso “Il viaggio
di Carlo Mazzacurati e Marco
Paolini nella memoria di alcuni
degli autori più significativi del
Novecento italiano” (Regione del
Veneto e Vesna Film, 2000-2002).
Domenica 20, alle 9.30, conferenza “Dal metalmezzadro all’imprenditore innovativo” con il
ricercatore universitario Marco
Bettiol, il docente di sociologia
Ulderico Bernardi e il vicedirettore del Gazzettino Edoardo Pittalis. Alle 15 riflessioni filmate
(archivio di Rai Teche) di Pier
Paolo Pasolini e la forma della
città, Goffredo Parise e piazza
San Marco, Floris Ammannati e
il teatro La Fenice, Andrea Zanzotto e il Quartier del Piave.
Giacinto Bevilacqua
Ingresso: 5 euro, gratis per i
ragazzi fino ai 12 anni.
SACILE Giovedì 17, alle 21 al
teatro Zancanaro, per la rassegna “Palcoscenico aperto”
l’attore comico Giobbe Covatta (nella foto) è protagonista
dello spettacolo “Seven”, commedia sui sette peccati capitali. Ingresso: platea 20 euro intero, 16 ridotto; galleria intero 16, ridotto 14.
PRATA DI PORDENONE Venerdì 18 e sabato 19 alle 21 al
teatro Pileo va in scena “Meraviglia nel paese delle alici” i-
deato e scritto da Marco Galliazzo. Ingresso libero.
L’associazione “Noi della Pieve” ha organizzato un corso
per formare persone in grado
di fornire un’accoglienza consapevole al visitatore della Pieve di Sant’Andrea a Vittorio
Veneto. I prossimi incontri si
terranno il 15, 22 e 29 aprile
alle 20.30 all’oratorio della Pieve. L’iscrizione è gratuita.
FINO AL 4 MAGGIO A SOLIGHETTO C’È “ESPOSIZIONE PRIMA”
A villa Brandolini è in mostra
la creatività dei giovani artisti
elle nostre zone si possono
N
visitare una miriade di mostre, dall’arte antica fino al contemporaneo, passando per eventi di carattere documentario.
La lacuna più evidente a questo
complesso di eventi, è quella fase che gli addetti al settore chiamano il lavoro di “scouting”.
Molto spesso i giovani autori, finito il periodo di studi accademici sono “abbandonati” al sistema. Questo perché manca
un’azione incisiva di ricognizione sulle giovani tendenze. Porre l’attenzione a quella fase di
passaggio, in cui l’artista si crea
una propria identità e un proprio mercato. Le gallerie, i critici tendono a focalizzarsi sugli
autori che hanno già passato
questo periodo, riproponendo
sempre i nomi consolidati. Per
questo è da guardare con grande favore iniziative come “Esposizione prima. Ecco i giovanissimi” la rassegna in atto a Solighetto a villa Brandolini. Curata da Francesco Michielin, si
pone come uno stato dell’arte attuale. In mostra i lavori di 18 artisti di età compresa tra i 18 e 28
Un’opera esposta a villa Brandolini
anni. Visitando la mostra non si
evince una corrente o un unico
modo di concepire la creatività
contemporanea. La rassegna è
una pluralità di stili e linguaggi.
Inoltre molteplici i linguaggi espressivi: dai più classici come
l’incisione, il disegno e la pittura, fino alla fotografia e il video.
Una vetrina privilegiata per alcuni dei più interessanti giovani del panorama veneto, sotto il
segno di una cultura ibrida che
CONEGLIANO Fino al 2 giugno nella Ca-
CONEGLIANO
Omaggio a Bordin
A
lla galleria Linea d’ombra
quadri di Conegliano va di
scena un pregiato omaggio a
Manuela Bordin, scomparsa
recentemente. La sua carriera era
cominciata sul finire degli anni
Ottanta quando era stata la più
giovane espositrice della rassegna
“Incisori trevigiani del Novecento”
svoltasi a palazzo Sarcinelli. In quella
sede la Bordin aveva partecipato a
“Sacro contemporaneo” nel 2006,
mostra che celebrava il novantesimo
di fondazione de L’Azione. L’artista in
quell’occasione aveva creato dei lavori
suggestivi e intimi, avvolti di
spiritualità. La rassegna appena
inaugurata, invece, propone
un’accurata scelta di quadri e
incisioni, tecnica nella quale
esprimeva appieno le sue istanze
creative, con un segno carico di
emozionalità. Orari (fino al 4
maggio): martedì-domenica 15.3019.30, chiuso 25 aprile e 1 maggio.
Carlo Sala
MOSTRE
CONEGLIANO Chiude domenica 13 a
palazzo Da Collo la mostra collettiva del
gruppo pittori “Caffè al teatro” intitolata “Il
calore del colore”. Orario: sabato-domenica 10-12 e 16-19.
PADOVA Chiude domenica 13 al Museo
diocesano la quarta rassegna internazionale di illustrazione per l’infanzia “I colori
del sacro. Dal fuoco alla luce”. Orario: martedì-domenica 9-18.
BRUGNERA Chiude domenica 13 a villa Varda la collettiva d’arte “Pittura, scultura, poesia” del gruppo Civiltà Altolivenza. Orario: lunedì-sabato 15-19, domenica 10-12 e 15-19.30. Ingresso gratuito.
BRUGNERA Si inaugura venerdì 18 alle 18 a villa Varda la mostra d’arte “Matilde Santin. Opere”. Intervento critico di Filberto Ganzer, direttore dei Civici Musei di
Pordenone. Orario (fino al 27 aprile): ogni
giorno 15-18.
PORDENONE Fino al 20 aprile negli spa-
LA PIEVE
D I S. AND R EA
zi espositivi provinciali di corso Garibaldi
è aperta la mostra “35 anni di pubblicità
progresso”. Orario: martedì-venerdì 15.3019.30, sabato 10-19.30, domenica 1519.30.
TREVISO Fino al 20 aprile nel battistero
del Duomo è aperta la mostra personale
dello scultore Sandi “L’immagine e la materia del sacro”. Orario: lunedì-venerdì 1620, sabato-domenica 9-13.30 e 16-20.30.
BADOERE Fino al 27 aprile nell’ex chiesetta di Sant’Antonio è aperta la mostra
“Ascension” di Annalù. Orario: sabato 1518, domenica 10-13 e 15-19.
sa Museo G. B. Cima è aperta la mostra
“L’armonia della forma” dello scultore Gianfranco Paulli. Orario: lunedì-venerdì 15.3019, sabato-festivi 10.30-12.30 e 15.30-19.
nella sede della Banca di credito cooperativo delle Prealpi è aperta la mostra personale di Maurizio Armellin “Faces&Faces”.
Orario: lunedì-venerdì 9-13 e 15.45-16.45.
PADOVA Fino al 3 agosto nel Palazzo
SACILE Martedì 15, alle 21 nella sala Ca-
della ragione è aperta la mostra “Gioielli
d’autore. Padova e la scuola dell’oro”. Orario: martedì-domenica 9-19. Chiuso 1º
maggio e 6-9 maggio. Ingresso: intero 8 euro, ridotto 5, ridotto speciale 3.
pitanio di palazzo Carli, per la rassegna
“...e musica è...” concerto di Marco Martino al pianoforte, Stefano Semproni al violino e al pianoforte e Giulia Causero al pianoforte. Ingresso libero.
ALTRI APPUNTAMENTI
CONEGLIANO Giovedì 17, alle 18 nella sala conferenze di piazzale F. lli Zoppas, Sandro Buzzatti legge “Il barone rampante”. Ingresso libero.
ODERZO Venerdì 11, alle 10.30 nell’auditorium della scuola media Amalteo, “Mille giorni e una notte”, incontro con Fabian
Negrin.
CONEGLIANO Venerdì 11, alle 20.45
PORTOBUFFOLÈ Fino al 5 maggio a
Casa Gaia da Camino è aperta la mostra
sui primi 20 anni di Civiltà Altolivenza.
bliotEqua della Bottega del Mondo, le socie volontarie Licia e Rossella parleranno
di “Mille splendidi soli” di Khaled Hosseini.
CONEGLIANO Martedì 15, alle 15 nell’aula magna dell’Itt Da Collo, Isabella Gianelloni tiene un incontro sul tema “Sudditi
in armi. Nelle trincee della prima guerra
mondiale gli italiani scoprono per la prima
volta di avere una patria”.
VITTORIO VENETO Fino al 12 giugno
TREVISO Fino al 4 maggio, a Casa dei
Carraresi, è aperta la mostra “Gengis Khan
e il tesoro dei Mongoli”. Orario: martedìgiovedì 9-19, venerdì-domenica 9-20. Ingresso: intero 9 euro, ridotto 7 e 6 (per minori di 18 anni).
porta alle più svariate modalità
espressive.
La rassegna è stata pensata come un appuntamento biennale,
che negli anni a venire diventi
un vero e proprio punto di vista
sull’arte delle generazioni recenti. Bisogna sperare che l’iniziativa continui sulla strada intrapresa, aiutando a crescere gli
artisti meritevoli.
La mostra è visitabile fino al 4
maggio. Orari: venerdì 18-21
con visita guidata alle 18; sabato 16-20; domenica e giorni festivi feriali (25 aprile, 1 maggio)
10.30-13 e 16-20.
Tutte le domeniche alle 16, inoltre, sono previsti degli intrattenimenti musicali dal vivo.
Domenica 13 l’appuntamento è
con lo Jooklo duo composto da
Virginia Genta (sax tenore e baritono) e David Vanzan (batteria e percussioni) con il contrabassista finlandese Tero Kemppainen. Dopo il duo freejazz si
esibirà Maurizio Abate, che propone un set acustico freefolk di
chitarra acustica e strumenti a
corde indiani.
Carlo Sala
nell’ex convento di San Francesco, incontro con il poeta Luciano Cecchinel.
TREVISO Sabato 12, alle 17 nella Bi-
VITTORIO VENETO Venerdì 18, alle 18
nella chiesa di San Paoletto, inaugurazione della mostra fotografica dedicata al comandante partigiano “Pagnoca”. Una sezione contiene i manifesti realizzati dall’istituto d’arte “B. Munari” di Vittorio Veneto.
RAITRE, RETE 4, LA7 E MTV IN CRESCITA
In tivù rivincita per i
canali “marginali”
S
otto i riflettori della televisione generalista, canali all’apparenza marginali come
Raitre, Rete 4, La7 o Mtv, vengono illuminati in rare occasioni. Eppure una grossa fetta di pubblico
è dedita alla visione dei programmi che quotidianamente vengono
trasmessi su queste reti, tanto che
l’esempio di Raitre risulta essere
particolarmente significativo: partita nel 1979 e dedicata a trasmissioni di servizio e di carattere regionale, negli ultimi anni ha sbaragliato più volte le sorelle Rai negli ascolti, diventando una delle reti più gradite dagli italiani. Il merito è da attribuire a una programmazione ricca di trasmissioni interessanti e stimolanti, sotto tutti i
punti di vista. Dalla
denuncia giornalistica di “Report” alle elucubrazioni notturne di Enrico Ghezzi
a “Fuori Orario”, al
cordiale intrattenimento di Fabio Fazio
a “Che tempo che fa”; dalla “Melevisione” dei più piccoli, alle “Falde del Kilimangiaro” e “Per un pugno di libri”, succose alternative al
sempre più squallido palinsesto
presente negli altri canali la domenica pomeriggio. Sono state, invece, le telenovelas sudamericane
degli anni Novanta a fare di Rete
4 l’emittente preferita dagli over
50. Oggi sono telefilm storici come “Walker Texas Ranger” e “Colombo” a riscuotere sempre grandi consensi di pubblico, grazie a
una formula semplice e mai imprevedibile. Tra gli show più visti
fa capolino il sempreverde “Stranamore”, a cui nessuna polemica
sulla veridicità degli amori raccontati ha potuto scalfire il successo che dura da quasi quattordici
anni, partiti nel 1994 con il fu Al-
berto Castagna. Il variegato universo enogastronomico e folkloristico del Bel Paese è ottimamente
rappresentato da “Melaverde”,
condotto dal paffuto Edoardo Raspelli, mentre l’appetito dei cinefili è saziato da una programmazione in seconda serata di tutto rispetto, che annovera tra i suoi titoli pellicole d’autore raramente
visibili in chiaro. Un plauso anche
al palinsesto cinematografico di
La7, spesso definito in vere e proprie rassegne create allo scopo di
omaggiare un determinato attore
o regista: una scelta che si allontana dai film dal retrogusto vanziniano o dalle americanate scelte
dai soliti canali. Ma La7 offre anche il talk show di Daria Bignardi (nella foto)
“Le invasioni barbariche” e i programmi di
approfondimento sociale come “Otto e
mezzo” e “L’infedele”
di Gad Lerner. Da non
tralasciare i simpatici
reality show targati
Magnolia direttamente importati
dal satellite, come “Chef per un
giorno” e “SOS Tata”. Arricchire il
palinsesto con format di stampo
americano, spesso riportando le
trasmissioni in lingua originale,
aggiungendo solamente i sottotitoli, è la scelta che da diversi anni
caratterizza Mtv, la rete giovanile
per eccellenza. Non più solo musica quindi ma, oltre ai reality made in Usa, una serie di offerte mirate per ogni esigenza: per gli amanti dei telefilm “Scrubs”, “Little
Britain” o il nuovissimo “Greek”,
per gli appassionati del Giappone
i cartoni animati “Full Metal Panic” o “Inuyasha”, per chi preferisce gli show anticonvenzionali,
“Very Victoria”, condotto da una
brillante Victoria Cabello.
Silvia Albrizio
GLI APPUNTAMENTI CINEMATOGRAFICI
PIEVE DI SOLIGO Al cinema
Careni venerdì 11 alle 21, sabato 12 alle 21 e domenica 13
alle 20.30 si proietta “Onora il
padre e la madre” di Sidney Lumet (Usa, 2007). Sabato 12 alle 15 e alle 17.30 e domenica 13
alle 15.30 e 18 tocca a “La volpe e la bambina” di Luc Jacquet (Francia, 2007).
BARBISANO Sabato 12, alle
20.30 nella sala parrocchiale,
per il cineforum “Dal bambino
all’educatore” si proietta la
commedia “Papà sei una frana” di Arthur Miller (Usa,
1982). Ingresso libero.
CONEGLIANO Mercoledì 16,
alle 20.30 al bar Radio Golden
in piazza San Martino, per la
rassegna
cinematografica
“Sguardi di registe” si proietta
“Ti dò i miei occhi” di Iciair
Bollain (Spagna 2003). Ingresso libero.
CONEGLIANO Venerdì 18,
alle 20.45 nell’auditorium del
collegio Immacolata, l’Acgs
“Laura Vicuna” proietta “A
beautiful mind” di Ron
Howard (Usa, 2001). Ingresso
libero.
ANZANO Venerdì 18, alle
20.45 al centro sociale, si
proietta “I recuperanti” di Ermanno Olmi (Italia, 1970). Ingresso libero.
VITTORIO VENETO Venerdì
18, alle 20.45 in biblioteca civica si proietta “L’imbalsamatore” di Matteo Garrone (Italia, 2003). Ingresso 3 euro.
LE ALTERNATIVE DELLE ACLI A “IN FAMIGLIA”
Servizi alle famiglie
ircoli di mamme che si occupano di bambini, ma anche propoC
ste alle famiglie formative, culturali o aggregative e servizi di attività ricreative, sportive e turistiche per le famiglie. Sono solo alSABATO 12
Raitre, 15.55, Tennis. Coppa Davis: Croazia-Italia.
La 7, 18, Il barone rosso.
Film di guerra di Roger
Corman.
La 7, 21.10, L’ispettore Barnaby. “Morte e polvere”. Telefilm.
DOMENICA 13
Radiotre Rai, 9.30, Uomini
e profeti. “I Salmi, la preghiera di Gesù” con Enzo
Bianchi.
Raitre, 15.30, Ciclismo. Parigi-Roubaix.
Raitre, 21.30, Report. “Buon
appetito” di Michele Buono
e Piero Riccardi. Attualità.
LUNEDÌ 14
Radiodue Rai, 13.40, Viva
Radio 2. Varietà con Fiorello e Marco Baldini.
Raitre, 15.15, Geni per caso.
“Fame di successo”. Telefilm.
Italia 1, 21.10, Buona la prima. Sit-com con Ale e Franz.
MARTEDÌ 15
Raidue, 8.05, L’albero azzurro. Varietà per i più piccoli.
Raitre, 21.05, Ballarò. Attualità con Giovanni Floris.
Raitre, 0.10, Gargantua. Attualità, conduce Giovanna
Zucconi.
MERCOLEDÌ 16
Radiotre Rai, 13, Il Dottor
Djembè. Fuori dal solito tam
tam, con Stefano Bollani e
Davide Riondino.
Retequattro, 21.10, True
Lies. Film d’azione di James
Cameron.
Raitre, 23.30, In Justice. “Innamorati”. Telefilm.
GIOVEDÌ 17
Telechiara, 21, Insieme a
teatro. “Il tacchino” di Georges Feydeau.
Retequattro, 21.10, Era mio
padre. Film drammatico di
Sam Mendes con Tom
Hanks e Paul Newman.
Raitre, 23.40, Sfide. “Antonio Cassano” di Simona Ercolani.
VENERDÌ 18
Radio 24, 16, Jefferson Ming
e l’arte del sorpasso. Oriente e Occidente a confronto
con Stefano Pistolini.
Raidue, 21.05, Senza traccia.
“Il brutto anatroccolo”. Telefilm.
Raidue, 22.55, Premi David
di Donatello. 52ª edizione
dell’Oscar italiano. Presenta Tullio Solenghi.
cune delle proposte “alternative” che lanciano le Acli a favore dei bambini e delle famiglie e che verranno presentate nella puntata di giovedì 17 di “In famiglia”. Alle 18.15, in replica sabato 19 alle 23.30, sono ospiti Elisabetta Mastrosimone, vicepresidente delle Acli di Padova e delegata alle politiche familiari, e Raffaella Maioni, referente
settore lavoro domestico Acli Padova. Nella seconda parte della trasmissione si parlerà del progetto “Grandi passi” per l’inserimento dei
bambini nati pretermine all’asilo nido e alla scuola dell’infanzia, lanciato dall’associazione Pulcino. Ospiti il presidente Elisabetta Ruzzon, e una psicologa che ha partecipato attivamente al progetto. Numerosi anche gli appuntamenti dedicati ai genitori e ai bambini che
verranno segnalati in “Educando”, la bacheca degli appuntamenti
che “In famiglia” propone ogni settimana.
“IL CACCIATORE DI AQUILONI” DI MARC FORSTER
L’Afghanistan di Amir
l cacciatore di aquiloni” di Khaled Hosseini è da anni ai vertici del“LaIstoria
le classifiche dei libri più venduti grazie al passaparola fra lettori.
dei due bambini afgani, Amir e il suo amico e servo Hassan,
è fatta di affetto ma anche di gelosie e tradimenti che il protagonista
sente di dover scontare a distanza di anni. A sceneggiarla è stato David Benioff (“La venticinquesima ora”), l’ha girata Marc Forster (“Neverland”) in una regione cinese. Diciamolo subito, il film è riuscito solo nella prima parte che si svolge nella Kabul del 1978. L’amicizia tra i
bambini di etnia diversa, hazara e pashtun, ma “fratelli”, è un simbolo
della condizione di lotta interna dell’Afghanistan, così come gli aquiloni parlano di capacità di muoversi a piacere e lottare per conquistare la propria libertà. Quando la vicenda si sposta negli Stati Uniti il
film diventa prevedibile; il ritorno e il finale sono stati eccessivamente semplificati: a soffrirne è proprio la ricchezza di allusioni simboliche che dà sapore al romanzo. Si può aggiungere che il film lascia un
senso di distacco perché non c’è la voce fuori campo a commentare la
storia, mentre il romanzo è scritto in prima persona. GDR
UNA TESTIMONIANZA A “SETTIMANA RPC”
La “Mamma Coraggio”
SETTIMANA RPC
Ritorna, dopo una pausa, “Settimana Rpc”, in onda sabato 12 alle 10.30
e domenica 13 alle 9.30. Don Giuseppe Nadal, parroco di Pieve di Soligo, testimonia su “Mamma Coraggio”, la signora sua parrocchiana
che ha scelto di far nascere il figlio a costo della sua stessa vita. Padre
Salvini, direttore di “Civiltà Cattolica” commenta l’enciclica “Populorum Progressio”, al centro di un convegno della Facoltà teologica.
Francesco Piani, responsabile della lotta contro l’alcol in Friuli Venezia Giulia spiega le iniziative di prevenzione che la Regione sta realizzando.
IL GIORNO DEL SIGNORE
Il programma, in onda ogni sabato alle 9 e, in replica, alle 15.30, è condotto da don Alessio Magoga, insegnante al Seminario vescovile e amministratore della parrocchia di Fratta di Caneva. Si propone un approfondimento della liturgia della domenica, prendendo spunto dalle letture bibliche, i testi liturgici, le preghiere o il tema principale.
LA RAGIONE E LA FEDE
Venerdì 18, alle 14.30, il tema della puntata è “Il ruolo dell’educatore”. Ospiti della trasmissione condotta da Rudy Milanese e Luigi Floriani sono Federica Brescancin e Sara Grotto, studentesse del liceo
“Casagrande” di Pieve di Soligo.
18
L’Azione - Libri
13 aprile 2008
SCELTI I GIURATI DELLA KERMESSE LETTERARIA DE L’AZIONE
Ultimi giorni
per il concorso
C
hi va a fare un esame all’università, s’informa su
chi lo interrogherà.
Chi deve operarsi, cerca di farsi operare dal primario.
Chi gioca o tifa calcio si preoccupa ossessivamente di sapere
chi sarà l’arbitro della prossima partita.
È quindi assolutamente comprensibile che anche ai partecipanti al nostro concorso letterario “Raccontiamo la montagna delle Prealpi bellunesi e
trevigiane” interessi sapere chi
le giudicherà.
Talmente comprensibile che
provvediamo subito a saziare
questa curiosità.
A presiedere la giuria sarà, come di consueto, il direttore de
L’Azione don Giampiero Moret.
Con lui ci saranno:
- Donata Gai, di Col San Martino, medico in pensione, laureata in lettere moderne. Anche lei scrive racconti, stavolta spetterà a lei giudicarli.
- Arturo Pellizzon, di Azzanello di Pasiano (Pn), presidente
del Gruppo studi storici e sociali Historia di Pordenone, appassionato di Grande Guerra,
laureato in storia, capo scout.
- Vitalino Vendrami, di Villa di
Villa di Mel, fratello di don Amedeo, insegnante di italiano
in pensione, volontario del
Museo di Serravalle, località di
Cesiomaggiore (Bl).
- Lois Bernard, di Trichiana,
da poco in pensione dopo aver
fatto a lungo il bibliotecario a
Santa Giustina Bellunese, appassionato di storia locale e
C’È TEMPO FINO AL 12 MAGGIO
el frattempo, mentre a L’Azione affluiscono racconti, vi riN
cordiamo che il tempo stringe!
C’è tempo infatti solo fino al 12 maggio per inviare i propri
racconti sul tema “La Piave, fiume di guerra e di pace” a [email protected] (o se preferite mandate un cd col file del racconto a L’Azione, via Stella 8, 31029 Vittorio Veneto).
I testi non devono superare le 8 mila battute; scrivete in fondo nome, cognome, indirizzo e telefono. E indicate la categoria: Bambini (quinta elementare e prima media), Ragazzi
(seconda e terza media) e Adulti.
Il regolamento completo è su www.lazione.it; per maggiori
informazioni potete anche chiamare L’Azione allo 0438940249.
di tradizioni agricole locali.
Questa settimana vi facciamo
conoscere due giurati.
LOIS BERNARD
Ha già fatto il
giurato a concorsi letterari?
«Solo in due
concorsi di poesia. Quindi sono
un neofita. In
passato ho dovuto anche rifiutare
proposte di partecipare a giuria,
perché troppo impegnato col lavoro.
Ma ora che sono in
pensione, ho tempo per questo. Mi
sono anche messo a
leggere il volume “Il
Piave” della Cierre
proprio pensando al
concorso de L’Azione».
Nel giudicare i racconti, a quale aspetto
darà più importanza?
«Prima di tutto si
guarda il contenuto,
ma dando per sconta-
VITALINO VENDRAMI
Qualche consiglio per i partecipanti?
«Mantenere una forma piana.
A volte si vedono periodi che
non finiscono più, con troppe
subordinate. Poi l’importante
è avere fantasia. Quando c’è la
fantasia di solito arriva anche
l’originalità».
Quali sono i suoi scrittori preferiti?
«Preferisco la letteratura classica, quella dell’Ottocento, e
la letteratura storica. Sono
molto attaccato a Mario Rigoni Stern».
Come è vissuto il Piave dalle
sue parti?
«Fino a 30-40 anni fa segnava davvero un confine
tra Sinistra Piave e Destra
Piave: gli stessi contatti umani, tra le due sponde, erano meno vivi rispetto ad
oggi. Per gli anziani, poi,
Piave significa zona di pesca, e di giochi di quando
erano piccoli. Inoltre adesso c’è molta attenzione al Piave dal punto di
vista della salvaguardia
ambientale».
VITA DI UN ALPINO
IL 90º A NERVESA
artigliere Guido Granello,
reduce della seconda guerra
mondiale, è il protagonista del
racconto di vita vissuta. Granello, arruolato nel marzo 1940,
dapprima viene impiegato sulle
Alpi occidentali nel IV Reggimento contraerei, con il compito di difendere il porto di Genova dai bombardamenti francesi
e britannici. Successivamente è
spedito in Libia, dove viene catturato
nel 1941 e trasferito per la
detenzione, in
condizioni di
estrema durezza, prima
ad Alessandria d’Egitto e, quindi, in Sudafrica. Granello ritorna
a Treviso soltanto l’11 marzo
1946, 72 mesi dopo la partenza
per le armi.
CAMILLO PAVAN, Al fronte e
in prigionia. La seconda guerra
mondiale nel racconto di Guido
Granello, Csc Edizioni, 62 pagine,
9 euro.
opera –
L
’
presentata nell’am-
L’
L’INQUISIZIONE A ORSAGO E CORDIGNANO (1557-1798)
Storie di stregoneria
uscito il quarto dei quaÈ
derni di storia locali curati dal Circolo culturale “Don
Giuseppe Zago” di Orsago.
Dopo “Passa Bonaparte” del
1998, “Livio e Libera” del
2000 e “Aspetti della giustizia e della criminalità nel Seicento” del 2002, nel nuovo libro di Cauz, edito da De Bastiani, viene approfondita
l’attività del Sant’Officio di Udine a Orsago e Cordignano
attraverso undici processi che
si tennero dal 1587 al 1790
per lettura di libri proibiti,
magia e disprezzo dei sacramenti, culto del demonio,
magia amorosa, stregoneria,
uso di cibi proibiti, proposizioni ereticali. Parte dell’opera è, invece, dedicata al culto
della Madonna del Carmine e
alle guarigioni operate per
sua intercessione grazie alla
presenza di una sua immagine portata nel 1641 da Spilamberto (Modena) da un
carrettiere di Ponte della Muda al seguito dei marchesi
Rangoni, feudatari di Cordignano. Si parla quindi del
processo canonico condotto
dal pievano di Sacile don Pietro Businelli per accertare i
fatti e dell’autorizzazione alla devozione da parte del patriarca di Aquileia Marco
Gradenigo. Il doge di Venezia, Francesco Erizzo, intervenne per ordinare la traslazione dell’immagine da Ponte della Muda alla chiesa di
Cordignano (nella foto) dove
fu costruita un’apposita cappella con altare ligneo dei fratelli Ghirlanduzzi di Ceneda.
Gerda De Nardi
ANTONIO CAUZ, Trasgressione e devozione. Orsago e
Cordignano nei processi dell’Inquisizione udinese (15571798), a cura del circolo culturale “Don Giuseppe Zago”.
to che la forma sia adeguata.
Poi, conta l’espressione di valori, concetti, idee. Come anche la fantasia, sia pur entro
certi limiti: perché la fantasia
va imbrigliata, altrimenti porta troppo distante. Poi bisogna
evitare gli stereotipi».
Ad esempio?
«L’immagine del Piave-fiumesacro-alla-patria è già stata
molto sfruttata. Anche se questo fatto non lo dequalifica».
Uno spunto da suggerire?
«Il Piave come risorsa-acqua.
E quest’acqua era fonte di vita
sotto molti aspetti: veniva
sfruttata come forza motrice,
come irrigazione. Ma era anche un ostacolo, specialmente
in passato quando non c’erano ponti e il Piave era un fiume di una certa portata, non
come adesso. Tra Destra e Sinistra Piave bellunese ci sono
differenze sia lessicali che di
tradizioni, dovute anche alla
barriera costituita dal fiume».
bito delle celebrazioni
per il novantesimo anniversario della Battaglia del Solstizio – è un
bel libro di 120 pagine, che conduce il lettore prima attraverso
un excursus storico documentato da foto d’epoca e raccontato dal poeta Paolo Ruffilli, poi
tra pagine di foto inedite a colori curate dal fotografo Clive
Handerson, autore di immagini che esasperano e costringono la luce, attraverso l’uso di filtri ed aggiuntivi, immagini mosse, distorsioni ottiche, messa a
fuoco diversa su piani diversi ed
effetti visivi specifici.
Paola Fantin
A CURA DI ANTONIO BARZAGHI E MARIA ROSARIA
NEVOLA, Nervesa della Battaglia. I luoghi della memoria, Veneto Comunicazione, 25 euro.
Vittorio Veneto
PER IL NUMEROSO GRUPPO VITTORIESE LA PRIMA
NECESSITÀ È UN NUOVO MAGAZZINO. MA NON SOLO...
Date spazi agli scout
BREVI VITTORIO VENETO
SS PIETRO E PAOLO: raccolta ferro
Sabato 19 aprile la parrocchia di Santi Pietro e Paolo
organizza una raccolta ferro nel territorio parrocchiale.
I volontari passeranno casa per casa. Chi avesse grandi quantitativi di ferro è pregato di avvisare la parrocchia allo 0438-556235.
SANTI PIETRO E PAOLO: pranzo pro
microcredito in Burundi
Domenica 13 aprile, alle 12.30 all’oratorio della parrocchia di Santi Pietro e Paolo “La Tenda”, si svolgerà
un pranzo di solidarietà, con specialità italiane e burundesi, organizzato dall’associazione “I fiori della vita”. Il ricavato servirà a finanziare un progetto di microcredito
nella diocesi di Muyinga in Burundi. Per informazioni:
0438-553871, 0438-940113, 0438-580208.
G
li scout vittoriesi
stanno bene. Lo
dicono i numeri:
hanno una tale abbondanza di ragazzi – quanto meno in proporzione
ai capi in servizio – che
fanno fatica ad accogliere tutte le richieste di iscrizione, che pure arrivano anche da fuori città,
dal Vittoriese, dalla Vallata, dal Quartier del Piave.
Gli scout vittoriesi stanno bene, e fanno anche
del bene: come nelle esperienze di servizio che
alcuni ragazzi della comunità Rover e Scolte
(dai 16 ai 21 anni) svolgono in casa di riposo a
Villa delle Rose, o al Piccolo Rifugio, o con i ragazzi della comunità La
Porta, o a La Nostra Famiglia di Conegliano. Si
occupano anche della
manutenzione del sentiero 1043 e sono attivi in altre realtà presenti nel territorio locale.
Gli scout vittoriesi stanno bene, ma non stanno
comodi. Hanno cioè dei
problemi di sede per le
attività. In spirito scout,
non si lamentano. Ma
lanciano anche un appello per trovare soluzioni
migliori, a tutto beneficio
dei ragazzi e della loro educazione scout.
Le sedi per le attività
La tabella che correda
questo articolo già rende
l’idea. Gli scout vittoriesi sono sparsi: gli altri
gruppi scout della diocesi hanno molto spesso la
fortuna di utilizzare una
sede unica per tutte le
branche, dai lupetti ai capi. Loro si accontentano
e si adattano. Anche se i
lupetti e le guide stanno
in una stanza senza riscaldamento, anche se il
magazzino è senza elettricità.
Va aggiunto che, rispetto
ad altre realtà, gli scout
hanno qualche necessità
in più: serve spazio per
attività esterne (brevi
giochi o manutenzione
materiali da campo) serve avere la stanza a proprio uso quasi esclusivo,
perché le unità si costruiscono mobili, custodiscono le attrezzature, e
così via. Serve, o meglio
servirebbe, perché in
21
MESCHIO: torte per Anna
A Meschio domenica la messa delle 10.30 sarà animata dal gruppo giovani; seguirà vendita di torte per raccogliere fondi per l’adozione a distanza di Anna, la bambina nigeriana adottata grazie a quanto raccolto in occasione della castagnata dello scorso ottobre.
Consulenza alimentare per donne
operate di tumore al seno
APPELLO SCOUT
Vorremmo più
sinergie tra le
associazioni per
condividere le
strutture... a noi
servono per le
uscite!
questi anni gli scout vittoriesi hanno dovuto per
lo più far senza.
Il problema delle sedi e
del magazzino era stato
garbatamente posto dagli
scout già nel 2004, quando vescovo Zenti e sindaco Scottà erano andati a
trovarli al loro campo estivo di gruppo a Campone di Tramonti di Sotto (Pn).
L’urgenza primaria è senza dubbio quella di reperire uno spazio (circa 30
mq, piano terra) per il
magazzino in quanto la
struttura attuale non sarà
più disponibile tra qualche tempo.
Non una soluzione, ma
comunque una risorsa,
arriva dall’area Fenderl,
che già da tempo è per gli
scout un punto di riferimento. Il parco Fenderl è
infatti una palestra ideale per l’educazione al rispetto e alla cura della natura, un’occasione unica
di incontro con altre
realtà associative vittoriesi e di servizio verso gli
altri e soprattutto verso i
più deboli.
I locali e i luoghi per le uscite
Ma l’attività scout non si
svolge solo in sede. Tassello fondamentale sono
anche le uscite. Si parte il
sabato, si dorme fuori, si
torna la domenica: lo fanno i lupetti, gli esplorato-
CINQUESEDIPERGLISCOUT VI
TTORIESI
Lupetti Fiore Rosso
Lupetti Croce del Sud
Esploratori
Guide
Clan
Capi
Magazzino
ri e le guide, i rover e le
scolte. Una porzione del
cammino, quasi sempre,
è fatta a piedi. Posti da
camminare, qui intorno,
non ne mancano; ma posti in cui stendere i propri sacchi a pelo, nelle
stagioni più fredde? Non
è sempre facile trovare le
disponibilità.
“A Tovena – scrivono gli
scout a L’Azione – sabato
5 e domenica 6 aprile,
nella sede del gruppo Alpini di Tovena c’era il
Clan/Fuoco di Vittorio
Veneto. Attorno al fuoco
acceso, ci si sente più amici, le parole sono più
sincere e il canto insieme
diventa la maniera per
comunicare agli altri la
propria gioia. Da sempre
è nello stile degli scout
Patronato Santa Giustina
Patronato Salsa
Patronato Cattedrale
Patronato Santa Giustina
Canonica Sant'Andrea
Patronato Cattedrale
Casa Studente
partire a piedi e raggiungere un rifugio, una sede
di associazione, una stanza messa a disposizione
dalle parrocchie o da
qualche privato. E questa
stanza diventa il luogo
dove svolgere l’attività,
dove cenare, dove dormire e dove pregare. Questo modo di utilizzare le
strutture diventa un esempio di collaborazione
spontanea e sincera fra
gruppi di volontariato e
fra associazioni. È un esempio di solidarietà e al
tempo stesso una maniera di fare sinergia, di unire cioè non solo gli sforzi e la buona volontà delle persone, ma anche le
stesse cose materiali. Ci
piacerebbe che queste sinergie aumentassero”.
Da mercoledì 16 aprile a Vittorio Veneto la Lega tumori offre un servizio individuale e gratuito di consulenza
alimentare per donne operate di tumore al seno. La dottoressa Elena Fabro, di Schio, specialista in alimentazione naturale, già collaboratrice dell’Istituto nazionale
dei tumori di Milano, sarà a disposizione una volta al
mese, il mercoledì dalle 15 alle 19, nella sede della Lega tumori in via Antonello da Serravalle, per aiutare a
capire quali cibi aiutano a evitare le recidive e quali invece al contrario rischiano di rendere più probabile una
nuova malattia. Gli incontri con Fabro vanno prenotati:
chiamare la Lega tumori allo 0438-554048. La sede è
aperta martedì e mercoledì dalle 10 alle 12, giovedì dalle 15 alle 18.30.
Corsi per tutti i gusti al Dante
Corsi in abbondanza e per tutti i
gusti sono organizzati dall’associazione Officine per lo spettacolo al
collegio Dante. Scadono lunedì 21
aprile i termini per iscriversi a
“Happy knit... sferruzziamo?”, corso di lavoro a maglia tenuto da Rina Paolini, e “6 corde”, corso base
di chitarra con Stefano Maroelli: entrambi si svolgono di giovedì sera
per 8 incontri dal 24 aprile. Tempo fino al 28 aprile per
iscriversi a “Dal taumatropio a Shrek”, corso per imparare a creare un video di animazione tenuto da Viviana
Carlet (nella foto) del Lago Film Fest, alle lezioni di fotografia per principianti di Roberto Bandiera, e ai laboratori creativi per bambini “Arte&Gioco” di Corinne Zanette: per tutti e tre 8 incontri da 2 ore il sabato pomeriggio dal 3 maggio. A maggio il via anche ai sabati pomeriggio per ragazzi delle medie “Boomerang”; sempre
attivo il team di insegnanti per recuperi e ripetizioni di
“Più o meno scuola”. Per informazioni: [email protected], 347-2281692.
Agenda Vittorio Veneto
VENERDÌ 11
Alle 18.30, in biblioteca, conferenza di Loredana Imperio su
“Veronica Franco: cortigiana e
poetessa nella Venezia del Cinquecento”
Alle 20.30, alla scuola media Da
Ponte, per le serate “Storie ed immagini di altri mondi” Dino Stefani presenta “Sudan del sud: dopo 20 anni di guerra finalmente
la pace”. Organizza il Centro territoriale permanente.
Alle 20.30, al monastero di San
Giacomo, incontro di preghiera
per coppie e famiglie in difficoltà.
Alle 20.30, in Cattedrale e in Seminario, Veglia vocazionale diocesana con adorazione notturna.
Alle 20.45, in biblioteca, visione
del film Un’ora sola ti vorrei (documentario, A. Marazzi, Italia,
2002). Ingresso 3 euro.
Alle 21, al GandS, concerto tributo a Elisa dei Rock your Soul.
Alle 21.30, in Bar Duomo, suonano i Contatto.
Alle 18.30, al bar Le Maschere, inaugurazione della personale di
Fiorella Pilato.
Alle 21, al GandS, Absolution tributo ai Muse.
DOMENICA 13
In centro città mostra e mercato
di fiori e piante ornamentali, bonsai e mostra di pittura a tema “La
città e il fiore”. A cura di Gruppo
Arti Visive e Pro Vittorio.
MARTEDÌ 15
SABATO 12
tini, per il progetto “Una chiesa in
ascolto di Dio, dell’uomo e della
storia - Bioetica: vita, nascere,
morire, soffrire” si terrà l’incontro
“La morte e il morire”, tenuto da
Daniela Latino.
Alle 20.30, al patronato Costan-
GIOVEDÌ 17
Alle 20.30, all’osteria Alla Salute,
menù musicale con la partecipazione di Claudio Rossella.
Farmacia di turno: Pancotto,
piazza Flaminio 10, telefono
0438-53365.
22
Dai nostri paesi Vittorio Veneto
“PIPPO BAU SHOW” DOMENICA A CISON
Macedonia e Storia
rima di andare a dorP
mire, una bambina
chiede alla nonna di raccontarle una storia, anzi
tre. Sono i tre atti del “Pippo Bau Show”, lo spettacolo realizzato dalla Compagnia Macedonia, che sarà
replicato domenica 13 alle
17.30 a Castelbrando a Cison.
Presentata dal conduttore
Pippo Bau (Stefano Tonon)
e dalle sue vallette, la rappresentazione ha raccontato del passato, del presente e del futuro della nostra
società.
All’inizio il dramma della
prima guerra mondiale che
irrompe in una famiglia in
cui una nuova vita è appena sbocciata, ma la gioia
per la nascita si contrappone all’improvvisa morte
del capofamiglia. «Che storia triste», sbotta la nipotina di fronte al racconto della nonna, che la sera dopo
decide allora di narrarle il
presente. Due giovani ambiziosi sognano il successo
in un mondo in cui la l’esistenza è dettata dall’appa-
13 aprile 2008
rire. «Non hanno capito
che quello che conta è qui
dentro al cuore», commenta la piccola ascoltatrice. La sera successiva, la
nonna le mostra il futuro di
chi ha deciso di percorrere
la strada più facile, ma dal
risultato incerto e quello di
chi invece sceglie il tragitto più duro ma dal finale
soddisfacente. Due città: la
Grande, in cui la droga è
l’unico mezzo per non soffrire senza accorgersi però
del pericolo mortale che
TIROCINIO ALL’ESTERO PER STUDENTI E NUMERO
CHIUSO ALLE SUPERIORI: IL FUTURO PASSA DA VITTORIO
La scuola che cambia
S
e ancora credi che scuola significhi solo svogliati alunni forzatamente seduti in una classe ad ascoltare un professore che parla o se sei convinto
certo che ciascuno ha diritto
sempre e comunque alla scuola
superiore che più gli aggrada,
senza se e senza ma, fatti una passeggiata dalle parti di via del Carso. L’alberghiero Beltrame è
pronto a far vacillare le tue convinzioni.
BREVI VITTORIO VENETO
Passeggiata intorno al lago Morto
Per il programma di passeggiate “Camminiamo in salute - il benessere dell’adulto”: è previsto per sabato 12
il Giro del Lago Morto. Il ritrovo è alle 14 in Piazza Giovanni Paolo I - oppure a Porta Cadore alle 14.15 o Borgo Piccin a Nove (spiaggia del Lago Morto) alle 14.30.
Accompagnatori: Maria Teresa Nardari, tel.
333.6689553 e Diego Tomasi - cell. 347-5631865.
Il lavoro spiegato ai giovani
Come cambierà il Marco Polo?
120 STUDENTI DI 4 SCUOLE
25 ASPIRANTI PRIMINI
DA 4 A 6 SETTIMANE IN EUROPA RESPINTI DALL’ALBERGHIERO
A
maniche tornando poi a
sorridere davvero.
Silvia Albrizio
Sabato 12 alle 17.30 in biblioteca si terrà il secondo incontro previsto dall’iniziativa “Giovani nella società moderna” organizzato dal Rotaract Club Conegliano – Vittorio Veneto. Interverrà Giovanni Martinengo, docente
di Diritto del Lavoro a “Cà Foscari”, sul tema: “Com’è
cambiato il mondo del lavoro: prospettive e scenari.”
La sede dell’alberghiero Beltrame
ltro che solo in aula:
la scuola si fa anche
all’estero e gli studenti
sono disposti a spendere soldi o sacrificare vacanze per imparare.
Tutto ciò succede grazie
a “Europe is calling for
new training experiences”, cioè “L’Europa richiede nuove esperienze
formative”.
È il progetto che alberghiero e ragioneria Beltrame, istituto d’arte e turistico Da Collo hanno presentato all’Unione
Europea che, nell’ambito del suo
programma Leonardo, destinato
alle attività di formazione a ogni
età, ha elargito alle scuole consorziate 250 mila euro. Serviranno a finanziare 120 periodi di tirocinio all’estero
per gli studenti.
Si svolgeranno a maggio,
giugno, luglio e settembre:
in alberghi francesi, in studi grafici spagnoli, in scuole di lingua in Inghilterra e
Irlanda del Nord, e ancora
in Germania, in Finlandia.
Gli insegnanti accompagneranno e seguiranno gli
alunni. Circa 115 dei centoventi tirocinanti sono
studenti di quarta superiore: il tirocinio avrebbero
dovuto farlo lo stesso nel-
comporta e la Piccola, in
cui, al contrario, quando si
sta male ci si rimbocca le
INVESTIRE
IN FORMAZIONE
Selezionati i più
motivati di
alberghiero,
ragioneria, arte e
turistico di
Conegliano
l’ambito del programma
scolastico; per andare all’estero sono stati scelti i migliori, per motivazioni o
per pagelle. «Abbiamo
guardato anche il
voto in condotta»,
precisa la professoressa Susanna
Picchi (nella foto),
del Beltrame, che
dell’intero “Europe is calling” è l’ideatrice.
Prima della partenza, corsi di lingua e di cultura del
paese in cui i selezionati si
recheranno.
Quattro o 5 dei 120 partenti, invece, sono studenti di quinta superiore, che
a inizio luglio termineranno la maturità, e il 13 luglio partiranno per sei settimane di tirocinio, cioè lavoro. Nessuno li obbliga, è
una loro scelta. E per giunta, al pari dei cento e oltre
colleghi di quarta, devono
anche sborsare 250 euro
per il tirocinio europeo.
Tommaso Bisagno
ltra novità di cui il
Beltrame è esempio: anche la scuola superiore può essere a numero chiuso. Succede
all’alberghiero.
Una
scuola in costante aumento di iscrizioni: 167
iscritti in prima per il
2006/2007, 180 l’anno
dopo, 195 iscritti in prima per il 2008/2009. O
meglio, 195 aspiranti iscritti. Solo che la scuola
non ha più spazi. E se si
può adattare a classe
un’aula che era, supponiamo, dei docenti, una
cucina industriale non si
può improvvisare né acquistare su due piedi e una delibera.
E se pensate che si poteva
ricorrere a una succursale (impresa già di per sé
scomoda) avete fatto i
conti senza l’oste chiamato Ministero: aumentare
le classi significa aumentare gli insegnanti, ma serve che il Ministero assuma
e paghi. Cosa non più possibile.
E allora? E allora, seppure a malincuore, il consiglio di istituto dell’alberghiero ha scelto di privilegiare chi abita più vicino, e chi abita in provincia.
Si farà una prima classe in
meno: circa 25 alunni sono rimasti fuori. Più di
qualcuno, senz’altro, dal-
A
SCELTA FORZATA
La scuola è in
continuo aumento
di iscritti: ma non è
possibile avere
nuovi spazi nè,
soprattutto, nuovi
insegnanti
la provincia di Pordenone. In cui istituti alberghieri non ce ne sono. Oltretutto, secondo quanto
riferisce l’assessore provinciale all’edilizia scolastica, anche gli altri due
alberghieri della Marca,
l’Alberini a Treviso e il
Maffioli a Castelfranco,
sono gettonatissimi. Può
quindi succedere che alcuni studenti di terza media intenzionati a frequentare l’alberghiero
non possano farlo.
È giusto che accada questo per la scuola pubblica? Supponiamo pure di
accettare quest’amaro calice.
Ma se consideriamo poi,
come fa notare il preside
Di Nunno, che l’alberghiero è per giunta una
scuola che garantisce
spesso sbocchi professionali immediati e di soddisfazione, davvero è giusto
impedire, di fatto, di frequentarlo? Però non prendetevela con l’eccessiva licealizzazione, dopo....
Sabato 12 alle 10 a palazzo Piazzoni si terrà la premiazione del concorso di idee “Resort Marco Polo”, promosso dall’impresa titolare del Marco Polo Sporting
Center per raccogliere suggerimenti per il completamento del centro. Un centinaio le proposte giunte: tutte saranno in mostra al Piazzoni dopo la premiazione.
Festa per Maria, Luigia
e Ida al Cesana Malanotti
Tripla festa in programma al Cesana Malanotti per altrettante ospiti che arrivano a cento anni...e
anche di più. Martedì 8 ha raggiunto questo traguardo Maria
Biz (nella foto), di Sarmede; domenica 13 la festeggiata - con
anche le figlie, di ritorno dall’Inghilterra, sarà Luigia Segat. Entrambe le centenarie risiedono a
Casa Arcobaleno. Si prepara invece festa martedì 29 aprile a
Villa delle Rose: Ida Feltrin compirà 103 anni.
CRISPI E ST BEDE’S
AMICI DA DIECI ANNI
a circa dieci anni con- Prova tangibile che il proD
tinuano gli scambi di getto avviato porta i suoi
amicizia tra la scuola pri- frutti, a lungo termine, è il
maria Crispi di Vittorio
Veneto e l’Istituto cattolico St. Bede’s di Weaverham, Cheshire, in Inghilterra. Per Pasqua 18 alunni e 5 insegnanti inglesi hanno fatto visita agli amici italiani, e hanno anche giocato alla righea.
fatto che anche al di fuori
dell’esperienza scolastica,
quando i ragazzi hanno
completato il corso di studi alle elementari, l’amicizia continua e famiglie vittoriesi e famiglie inglesi
mantengono vivi i rapporti
Dai nostri paesi Vittoriese / Vittorio Veneto
13 aprile 2008
BIMBI IN BUS
MESSA DEI POPOLI SABATO 13 A CORDIGNANO
ovità per i bus vittoriesi: i bambini fino ai
10 anni potranno viaggiare gratis, a condizione che
siano accompagnati da un
adulto parente, cioè il
nonno o la nonna, un genitore, gli zii. Potranno usufruire gratuitamente del
trasporto pubblico fino ad
un massimo di due bambini, se accompagnati da
un adulto di famiglia.
abato 13 aprile alle 19 si terrà a
Cordignano la Messa dei Popoli. L’iniziativa, proposta periodicamente in forma itinerante nelle diverse parrocchie, è organizzata a livello foraniale. La celebrazione sarà
animata dal Coro Missionario della Consolata Tata Nzambe che conta tra i suoi membri diversi giovani della Forania Pedemontana. Tema della messa dei popoli è “Solidali per una cultura più umana e
più cristiana”.
N
Jazz, blues
e Costituzione
L
a Pro Loco di Colle
Umberto in questo
nuovo anno di attività ha messo in cantiere
diverse iniziative da un lato rivolte alla valorizzazione delle tradizioni e
dall’altro caratterizzate da
alcune interessanti novità.
Cultura e musica sono due
degli ingredienti da sempre presenti nel menù dell’associazione guidata da
Emiliano Basei. Un esempio? È iniziata giovedì 10,
in villa Lucheschi Valforte, la rassegna jazz&blues
“Variazioni - Altre musiche a Colle Umberto”, con
concerti seguiti da degustazioni di prodotti locali.
I prossimi appuntamenti
sono giovedì 1 maggio alle 16.30 con gli Improvvirusoundexperience e domenica 11 maggio alla
stessa ora con l’Andrea
Massaria trio.
Inoltre la Pro loco, in collaborazione con la biblioteca comunale, ha indetto
un concorso in coincidenza con i sessant’anni della
Costituzione italiana e
della Carta dei diritti dell’uomo. Agli studenti dalla terza media alla quinta
superiore è richiesto di
scrivere un racconto su
“La Costituzione italiana
e la carta dei diritti dell’uomo: libertà, giustizia,
pace”. La prova si terrà domenica 11 maggio presso
la scuola media di Colle;
l’8 giugno le premiazioni,
il primo premio è una fine
settimana a Roma.
Tra la novità del 2008 della Pro loco c’è poi la rassegna teatrale che anticipa
la stagione teatrale estiva:
una serie di appuntamenti in cui sul palcoscenico
saliranno i giovani delle
scuole del territorio.
Se infatti la tradizionale
"Colle Umberto va a teatro", continuerà ad essere
Leo Virgili degli Improvvirusoundexperience, a Colle Umberto il 1 maggio
proposta a partire dal 7
giugno, ci sarà una pre stagione riservata alle
compagnie amatoriali che
operano nell’ambito dei
laboratori teatrali delle
scuole superiori di Vittorio Veneto, Sacile e Conegliano. Già tre hanno dato la propria adesione.
Già invece è stato anticipato che protagonisti al
FREGONA / ESTATE DI LAVORI
ALLA SCUOLA MATERNA
arà un’estate
Sscuola
di lavoro alla
materna
e nido Sinite
Parvulos (nella
foto) della parrocchia di Fregona. A luglio
ed agosto, si interverrà per rifare il tetto, ridipingere
lo
stabile ed eseguire alcuni interventi di bonifica del radon; nell’estate
2009 la seconda parte dei
lavori, riguardante l’adeguamento dei servizi igienici dei bambini.
L’importo complessivo
dei lavori è di 147 mila euro, di cui 49 mila concessi dalla Regione. Diretto-
re dei lavori sarà l’ingegner Oscar Marin. I lavori estivi non impediranno
comunque il funzionamento del nido e lo svolgersi del tradizionale centro estivo per i bambini
della materna.
BREVI VITTORIESE
CAPPELLA MAGGIORE: morto
il segretario comunale
S
PRO LOCO DI COLLE, PROGRAMMA PIÙ RICCO
23
Si è spento improvvisamente Giuseppe
Carbone di 53 anni, da alcuni mesi segretario comunale a Cappella Maggiore
oltre che a Casier ed a Casale sul Sile.
Carbone, figlio di un ufficiale della Benemerita, che era stato in passato anche
comandante del Nucleo Carabinieri di Vittorio Veneto, è stato colto da un infarto in
piena notte. Lascia la moglie Emilia e la
figlia Laura, studentessa universitaria.
CORDIGNANO: l’addio
a Norge Malagola
concerto di Natale saranno i cori delle tre parrocchie di Colle Umberto,
San Martino e Menarè,
mentre un terzo incontro
musicale è fissato in occasione della festa di Santa
Cecilia.
La Pro Loco sarà infine
impegnata nelle manifestazioni di aggregazione
quali la sagra di San Sebastiano e dell’Addolorata rispettivamente a agosto e
settembre. Infine continuerà la collaborazione
per il Festival Internazionale del Teatro di Figura
Omaggio a Fausto Braga
che verrà organizzato a
San Martino nella prima
settimana di settembre.
Tutti i dettagli sulle attività della Pro loco nel sito
www.prolococolleumberto.it.
È mancato improvvisamente Norge Malagola di 81 anni,
padre dell’assessore Guerrino Malagola di Cordignano.
Venerdì scorso, nella sua abitazione in Via Bradolini, a
Cordignano, un malore improvviso ha colto l’ex sottoufficiale della Guardia di Finanza, che aveva servito lo Stato in diverse sedi d’Italia per ben 35 anni e da ultimo in
quella di Vittorio Veneto. Norge Malagola lascia la moglie
Elvira, i figli Guerrino, Claudio, e Roberto.
FREGONA: anche Chiara Opalio
al concerto pro Fiorot
Sabato 12 alle 20.30 in palestra a Fregona concerto
a favore dell’associazione Fiorot: suonano i Pink Size, i
Trifase, la Citter’s band e la pianista vittoriese Chiara Opalio, che si esibirà al violino.
MONTANER: letture con Vianello
Prosegue il ciclo “Il piacere di leggere e ascoltare” organizzato da Livio Vianello. Venerdì 18 alle 20.30 in biblioteca a Montaner l’attore/lettore vittoriese leggerà
“L’Italia spensierata” di Francesco Piccolo: un saggio critico, nato dalla visione del “Natale a Miami” di Boldi e
De Sica. L’autore è lo sceneggiatore del film “Il caimano”.
24
Dai nostri paesi Quartier del Piave
13 aprile 2008
IL VESCOVO AL FUNERALE DI PAOLA BREDA MAMMA-CORAGGIO
RIFLESSIONE
“Un fatto di Vangelo”
Morte e Vita
in prodigioso duello
«S
ono qui per indicare, additare
un fatto di Vangelo, di vita cristiana. Abbiamo bisogno di questi
fatti perché altrimenti la
nostra fede rischia di essere fatta di parole». Con
queste parole il vescovo
Corrado ha cominciato
l’omelia al funerale di
Paola Breda, celebrato
mercoledì 9 aprile nel
Duomo di Pieve di Soligo. Paola è mancata lunedì 7 a soli 38 anni. Era
malata di cancro da due
anni. Il male le era stato
diagnosticato al sesto mese di gravidanza. Ma Paola rifiutò di curarsi per
salvaguardare la nascita
del secondo figlio. «Non
c’è amore più grande di
questo: dare la vita per i
propri fratelli – ha commentato il Vescovo nell’omelia –. Quello che ha
fatto Paola è uno dei modi concreti di come si realizza questa indicazione
di Gesù, quello che Gesù
ha fatto. Paola ha dato la
priorità alla vita della propria creatura, la creatura
che portava in grembo, rispetto alla propria, stessa vita. Possiamo dirlo senza
mezzi termini: ha sacrificato la propria vita a favore della vita
della propria creatura». Per il Vescovo, la
vicenda di Paola «dimostra come il Vangelo è possibile viverlo concretamente».
«Siamo qui anche per
ringraziare il Signore
– ha proseguito monsignor Pizziolo –. Ci
sembra paradossale e
assurdo rendere grazie in un momento di
dolore. Siamo qui a
rendere grazie non
ovviamente della sua
morte, ma della sua vita,
che è stata un dono. E di
questo rendiamo grazie.
Un dono per tante persone, i suoi cari, il marito, i
figli, a cui ha dato la vita.
E lo sarà ancora. La nostra speranza è che la vita della nostra sorella
Paola non sia finita. Sarà
ancora un dono. Unito all’amore stesso di Gesù,
orte e Vita si sono
“digioso
Maffrontate
in un produello”. Le parole
—
Paola Breda con il marito Loris e i figli Nicola e Ilaria
continuerà misteriosamente ma realmente a
portare frutti».
Infine un pensiero ai familiari e alla comunità:
«Siamo qui per pregare
insieme ai suoi familiari e
per i suoi familiari, i figli,
il marito, i genitori. Questa comunità cristiana di
cui Paola ha condiviso i
valori – e li ha condivisi
fino a mettere in gioco la
sua stessa vita fisica – ecco, questa comunità cristiana non può rimanere
soltanto spettatrice. Deve star vicina ai familiari
di Paola con la preghiera,
con l’affetto, con la solidarietà».
Paola, che era originaria
di Falzè di Piave, lascia il
marito Loris Amodei e i
figli Nicola, di 17 mesi, e
Ilaria di 3 anni.
IL RICORDO DEL PARROCO DI PIEVE
on Giuseppe Nadal,
parroco di Pieve, è stato vicino alla famiglia di
Paola. Ecco la sua testimonianza.
D
«Quattro anni fa sono passato per la benedizione
della famiglia, di questa
coppia Paola e Loris, e ho
fatto i complimenti per
tutta la bellezza della loro
casa. Però Paola mi ha detto: “Abbiamo una tristezza: da tanto tempo aspettiamo dei figli, da nove anni siamo sposati e non arrivano i bambini”. E abbiamo pregato.
L’anno successivo sono
tornato per la benedizione
e li ho trovati gioiosi, per-
ché stavano aspettando il
primo figlio: quindi, la
gioia era immensa. Poi, mi
comunicano anche la gioia
dell’attesa di un altro bambino. Però, dopo alcuni
mesi, Paola viene in chiesa con le lacrime agli occhi
PIEVE / È MANCATA A 80 ANNI
Clorinda Tomasi
una perla preziosa
a Clorinda
«taneo
Pmiensando
è tornato sponalla memoria un
passo del libro dei Proverbi, nel quale vedo quasi un
ritratto di questa donna:
sposa, madre e nonna amatissima. Si chiede l’autore sacro: “Chi mai potrà
trovarla una donna forte?
Il suo valore supera quel-
lo delle perle preziose!”.
Conobbi così Clorinda:
donna forte e serena». È
un passaggio dell’omelia di
monsignor Giuseppe Nadal al funerale di Clorinda
Tomasi, scomparsa il 3 aprile scorso a 80 anni. Clorinda era nata a Nogarolo
di Tarzo. Cinquantaquattro anni fa aveva sposato
e mi dice: “Mi hanno diagnosticato un tumore, mi
propongono la chemio,
ma questo danneggerà il
bambino e io non voglio
assolutamente, perché ho
sempre chiesto il dono
della maternità, il dono di
avere dei figli; ho sempre
pregato, e adesso che il Signore me lo dà non ho la
minima idea di perderlo”.
Lei è stata generosissima
nel dire: voglio portare avanti questo dono che il
Signore mi ha dato. Nel
momento in cui è nato il
bambino, ha fatto di tutto
per essere curata in modo
adeguato. Ha avuto attorno a sé tante persone che
l’hanno aiutata. Questo
caso ha mobilitato tante
persone, anche personale
infermieristico, i medici...
Ci sono dei racconti commoventi che vanno al di là
del loro dovere, proprio
perché era una persona
molto cara, molto affettuosa, molto buona, e
quindi loro si sono dati da
fare tantissimo. E lei era
cosciente, ormai, che avrebbe terminato la sua esistenza: si raccomandava
al suo sposo di prestare attenzione ai bambini! La
sua unica preoccupazione
era per i bambini, ma era
preparata anche a lasciare
questa vita».
Giuseppe (Nino) Sforza e
dal loro amore sono nati
Fabio, commercialista e
presidente dell’Istituto
diocesano per il sostentamento del clero, e Paolo,
medico. Ha insegnato ai
bambini delle scuole elementari per 40 anni, 20
dei quali trascorsi nel plesso di Solighetto. Coltivava
la passione per la pittura e
amava riempire le aule
scolastiche e la propria casa di disegni vivaci e giocosi. Ha ricordato ancora
monsignor Nadal nell’omelia: «Lavorò con le sue
mani perché la sua casa
fosse sempre aperta e accogliente, non solo per i
figli, i carissimi nipoti e i
parenti, ma per le necessità di tante persone: flotte di ragazzi del Nicaragua sono stati accolti nella sua casa, e, trascinata
dallo zelo missionario del
marito, si è recata lei stessa in quel Paese bisognoso, per portarvi soccorso
con i suoi mezzi e le sue
forze... I frutti delle sua
mente e del suo cuore sono anche le generazioni di
ragazzi da lei educati nella scuola a Refrontolo, Villanova, Colbertaldo, Solighetto. Era maestra professionalmente preparata,
sensibile e piena di umanità». E così ha concluso:
«Non possiamo non fare
riferimento al tempo li-
che il giorno di Pasqua risuonano in tutte le chiese,
Paola le ha vissute sul proprio corpo. Mentre nel suo
grembo stava crescendo un
figlio, un cancro stava minando il suo corpo. Lei lo sapeva. Sapeva che portare a
termine la gravidanza avrebbe potuto portarla alla
morte. Le era stato spiegato
che per la morale cattolica,
in una situazione del genere, è lecito curare la malattia della madre anche se indirettamente danneggia la
vita del figlio. Ma lei non si
è mossa dalla prima decisione, presa con il cuore, una di quelle scelte che solo
le donne – stupende, coraggiose creature di Dio – sanno prendere. Avrebbe portato avanti la gravidanza a
qualsiasi costo. Sapeva già
cosa vuol dire, per una donna, ascoltare i primi gemiti
e abbracciare la creatura tutta infreddolita appena uscita dal proprio corpo. Nel
2005, infatti, aveva dato alla
luce Ilaria.
Ritornano alla mente le parole di Pietro Molla, il marito di Gianna Beretta, la cui
vicenda umana ricorda
quella di Paola. In attesa del
quarto figlio le venne diagnosticato un cancro. Gianna, che era medico, non volle saperne di rinunciare al
figlio. Racconta il marito:
«Un mese e mezzo prima
della nascita di nostro figlio
è successa una cosa che mi
ha sconvolto. Dovevo uscire per andare in fabbrica e avevo già infilato il cappotto.
Gianna – mi pare ancora di
vederla – era appoggiata al
mobile dell’anticamera della nostra casa. Mi è venuta
vicino. Non mi ha detto:
“Sediamoci”, “fermati un
momento”,
“parliamo”.
Niente. Mi è venuta vicino
così come succede quando
si debbono dire cose difficili, che pesano, ma alle quali
si è tanto meditato, e su cui
si vuole “tornare”. «Pietro –
mi ha detto –, ti prego... Se
si dovrà decidere tra me e il
bambino, decidete per il
bambino, non per me. Te lo
chiedo». Così. Nient’altro.
Sono stato incapace di dire
qualunque cosa. Conoscevo benissimo mia moglie, la
sua generosità, il suo spirito
di sacrificio. Sono uscito di
casa senza dire una parola».
Per due mesi Paola ha convissuto con i due più grandi
misteri dell’uomo, la Vita e
la Morte. Chissà quante volte avrà chiesto a Dio perché
le avesse dato un tale peso da
portare, proprio a lei che il
bambino l’aveva fortemente desiderato. Chissà quante volte ha pensato alla sua
esistenza futura, a come crescere, malata, un neonato e
una figlia di pochi anni.
Chissà come sono state le
sue notti, quando nella casa
cala il silenzio e si resta soli
con i propri dubbi, le sofferenze, le speranze, che vengono ingigantiti nella veglia
notturna.
Diciassette mesi fa tutte le
preoccupazioni sono state
sopraffatte dalla felicità per
la positiva conclusione della gravidanza. La Vita, almeno per il momento, aveva vinto. Subito sono cominciate le cure. Il duello è
ricominciato. Purtroppo
sappiamo come è finito.
Paola non ce l’ha fatta. Il
cancro ha avuto la meglio.
Ma non ha vinto la Morte.
Ha trionfato la Vita. Non solo perché Nicola è nato. Ma
anche perché sappiamo che
Paola è passata di vita in Vita. Non può più accarezzare, abbracciare, baciare i suoi
cari, ma è loro ancor più intimamente legata. In quella
comunione che Dio riserva
a coloro che tanto hanno amato.
Federico Citron
Clorinda Tomasi con il marito Nino Sforza
turgico nel quale si è conclusa la vita terrena di
Clorinda. Ha cominciato
a sentire la gravità del suo
male nel bel mezzo della
Quaresima, e l’ha accolto
come una chiamata ad essere partecipe della pas-
sione del Signore. Era serena, non solo perché aveva medici in famiglia
che avrebbero fatto tutto
ciò che umanamente è
possibile, ma per la grande fiducia che aveva nel
Signore».
Dai nostri paesi QDP - Vallata
13 aprile 2008
PIEVE / 100 ANNI DI ELENA DE VITTOR
Cent’anni di moltitudine
uando vai a una festa
Q
di complesecolo ti
senti un bambino ai piedi
dell’Everest, i tuoi primi
capelli bianchi diventano
fiocchi di primavera e
qualche acciacchetto come un normale segno di
crescita; mia nonna, a novant’anni diceva di essere
“nel fiore della vecchiaia”.
La storia della triestina Elena De Vittor (detta Lina) è romantica, somiglia
a quella di Maria, che tiene tutti insieme appassionatamente con una fortunata canzone, My favourite things. Alla fine della guerra viene chiamata
a Pieve di Soligo come istitutrice nella grande famiglia del farmacista Giuseppe Schiratti, rimasto
vedovo con otto figli, dai
quindici ai cinque anni di
età. Si sposano e due figlie si aggiungono alla famiglia. La sua vita testimonia che si può vivere
REVINE / DALLA COMMISSIONE REGIONALE
No definitivo
alle cave
I
l sindaco di Revine Lago
Battista Zardet si è sempre detto tranquillo sull’esito positivo della vicenda
della paventata apertura di
nuove cave di carbonato di
calcio, e ampliamento di
quelle esistenti, nella montagna sopra il paese. Tranquillità e sicurezza che ha mantenuto anche dopo l’inatteso
parere tecnico di modifica al
Piano d’area (che aveva scatenato preoccupazioni e proteste in paese, raccolte di firme, sit-in...): «Tranquillo sì –
spiega Zardet – ma anche
consapevole che oltre al Piano da riportare alla versione
originale, attraverso una mediazione politica che ho sempre seguito, rimaneva giacente in Regione un contenzioso da risolvere, a proposi-
to di due richieste di cavatori ferme dal 1995 e 1999. In
questi mesi ho avuto frequenti contatti politici e con
gli uffici della commissione
regionale cave cui spettava
di “fare un riesame e dare una risposta” alle citate richieste.
Qualche giorno fa l’assessore regionale Chisso mi ha
convocato perché la com-
molto a lungo anche essendo pesantemente impegnati, basta riuscire a
prendere le cose per il
verso giusto, anche accettando il dolore atroce per
la perdita di una figlia.
Nella Casa per anziani,
fondata dal marito e presieduta da Antonio, come
un figlio suo, domenica 6
aprile è stata concelebrata la messa dal cappellano monsignor Mansueto,
che si sentiva un giovanotto con i suoi ottanta-
tré anni suonati, e dal
parroco, alla presenza del
sindaco. La festeggiata era attorniata dalla schiera dei famigliari e dagli amici. La musica di Vivaldi, Bach, Mozart e Viezzer (un’Ave Maria ancora
fresca d’inchiostro), eseguita da Loredana Zanchetta con il quartetto
d’archi Lot, Nadai, Zigoni e Carraro, ha riscaldato i cuori e comunicato il
momento di gioia.
Auguri per i prossimi re-
missione era pronta per il riesame delle due domande: ho
ribadito la nostra posizione
e le ragioni della nostra ferma opposizione ad aperture
di nuove cave, portando l’adeguata documentazione, le
osservazioni già a suo tempo
depositate e la delibera della
Provincia di Treviso contro
le cave».
La Commissione ha accolto
tali motivazioni e all’unanimità lunedì 31 marzo ha dato parere negativo alle richieste, giudicandole incompatibili con il paesaggio della Vallata, per la conformazione del terreno e le caratteristiche infrastrutturali dell’area. Per coincidenza, la
stessa sera era convocato il
consiglio comunale di Revine Lago, cui Zardet ha comunicato per primo la notizia.
Scongiurato questo pericolo
rimane il Piano d’area, sulla
cui questione si è tanto parlato.
«La Giunta regionale il 4
marzo scorso ha accolto all’unanimità le osservazioni di
noi sindaci amministrazioni e associazioni, ripristinando il testo del Piano d’area che avevamo votato e
portato a Venezia. Ora la palla passa alla seconda commissione consiliare, dove mi
sono assicurato che sarà presto esaminato, quindi ci sarà
il voto definitivo (e scontato)
in consiglio regionale. Ora c’è
un momento di pausa per le
elezioni politiche, ma prima
dell’estate il voto arriverà».
Aveva pubblicamente annunciato che si sarebbe dimesso da sindaco se non si
fosse arrivati a questo risultato. Preoccupato?
«No, l’ho detto più volte: anche se continuo a seguire attentamente tutti i passaggi
burocratici, ho già avuto tutte le garanzie politiche necessarie. E sono contento di
guidare l’amministrazione
che porterà a casa il no definitivo alle cave».
Eppure sulle cave l’avevano
attaccata.
«La dialettica politica fa parte del gioco. Come amministratore cerco di fare del mio
meglio per il bene del territorio e dei cittadini, a prescindere dai risultati che poi
vengono, e mettendo in conto anche critiche giuste o di
parte. Di sicuro io metto a disposizione tutto il mio impegno, entusiasmo e determinazione».
Alessandro Toffoli
BREVI VALLATA
25
gali (un amico mi diceva
che dopo i settanta “sono
tutti regalati”).
Marco Peretti
CISON: don Severino De Pieri
Martedì 15 aprile don Severino De Pieri, direttore del
Cospes, terrà una lezione all’Università Don Bosco Terza Età di Cison di Valmarino. Dalle 10 alle 12 nell’ex latteria Buffon.
CISON: incontro con Alberto Fiorin
Venerdì 11 aprile terminano gli incontri con scrittori viaggiatori proposti dall’assessorato alla Cultura del Comune di Cison e dal Cai di Pieve. Alle 20.45 al teatro
La Loggia di Cison Alberto Fiorin presenta il libro “Il
vento dei fiordi” ovvero da Venezia a Capo Nord in bicicletta sulle rotte del baccalà. È prevista l’esibizione del
gruppo musicale “Nosse balenghe”, quartetto di Guido
Rigatti, voce Valerio Conte.
TARZO: via al recupero della Tarsu
L’amministrazione comunale di Tarzo ha affidato alla ditta Computer Center srl di Silea il servizio di recupero
della Tarsu. In particolare la società aggiornerà la banca dati del Comune e curerà il recupero delle annualità
pregresse dal 2005 al 2007.
BREVI QUARTIER DEL PIAVE
PIEVE: pellegrinaggio a Follina
Domenica 13 aprile i catechisti e gli animatori Ac della
parrocchia di Pieve di Soligo si recano in pellegrinaggio
a Follina. È un’occasione per condividere un cammino fisico e spirituale sul tema “Gesù e i discepoli di Emmaus”.
Partenza alle 7.30 dal patronato Careni.
PIEVE: celebra mons. Stella
Domenica 13 aprile, Giornata di preghiera per le vocazioni, la messa delle 10.30 a Pieve di Soligo viene celebrata dall’arcivescovo Beniamino Stella.
SOLIGO: assemblea ass. Viezzer
Domenica 13 aprile, alle 15 al Ceod di Soligo, si tiene
l’assemblea annuale dei soci dell’associazione Viezzer.
Verranno riassunte le attività svolte nel 2007 e quelle in
programma nel 2008.
SOLIGHETTO: ai seggi con il pulmino
A causa dei lavori in corso nelle scuole di Solighetto, gli
elettori dei seggi 6 e 7 dovranno recarsi alle scuole medie Toniolo di Pieve di Soligo, dove sono allestiti anche i
seggi 1, 2 e 3 del capoluogo. Per venire incontro alle difficoltà dei cittadini di Solighetto privi di mezzi di trasporto o non autonomi, il Comune offre il servizio di trasporto “Prontobus” nei giorni 13 e 14 aprile. Chi intende usufruire del servizio di trasporto deve contattare l’Ufficio
elettorale del Comune al numero 0438-985340.
REFRONTOLO: è morto Antoniazzi
È mancato a Refrontolo Giuseppe Antoniazzi, 67 anni,
agricoltore, molto attivo nel gruppo Alpini del paese. Lascia la moglie e la figlia Serena.
FARRA: Incontri della memoria
Nell’ambito degli eventi per la cerimonia di conferimento della medaglia di bronzo al merito civile al Comune di
Farra di Soligo, martedì 15 aprile alle 20.30 all’auditorium Santo Stefano, si tiene il primo dei due Incontri della memoria: Fulvio Salimbeni, docente all’università di Udine, parlerà di “Il fenomeno dell’esodo istriano dopo la
seconda guerra mondiale”.
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Dai nostri paesi Conegliano
ESPOSE ALLA MOSTRA DE L’AZIONE
13 aprile 2008
gliano, curata da Marco
Goldin. In quell’occasione
era stata la più giovane espositrice accanto ai maestri storici del secolo passato. Il suo percorso la aveva portata a Londra dal
1996 al 2003, dove aveva
conseguito il master in
tecniche dell’incisione.
Nella città inglese aveva
anche partecipato ad esposizioni in prestigiose
sedi, come la Royal Academy, la Mall Galleries e
la Camberwell College of
Arts. Nel 2006, Manuela
aveva partecipato a “Sacro
contemporaneo” una bella esposizione a Conegliano, che celebrava i novanta anni di attività de L’Azione. In quell’occasione erano visibili dei toccanti
disegni che in modo minimale e diretto rappresentavano la corona di
spine. Inoltre erano esposti dei suggestivi dipinti
raffiguranti miriadi di candele e lumini, avvolti di
spiritualità. Due peculiari
modi di interpretare il sacro mediante una figurazione contemporanea.
La scomparsa di
un’artista ancora
così giovane addolora particolarmente. È da sperare che i suoi lavori
continuino a parlare per lei. Proprio in questi giorni è in
atto una sua mostra a Conegliano. Visitarla di cer-
AREA EX ZANUSSI, SI DILATANO I TEMPI DEL RECUPERO
Pittoni e la stazione dei
treni? Verrà mai realizzato il nuovo municipio? E
la piazza? E il famoso parco “grande sette volte
quello di piazzale Santa
Caterina”? Visto che i cronoprogrammi sono “indicativi”, che tempi reali ci
sono per la bonifica ambientale e il recupero urbanistico di quest’area?
C’è il rischio che rimanga
per anni, forse per sempre,
così come oggi la vediamo?
L’assessore all’Urbanistica, Alessio Casagrande,
non ne parla volentieri.
«Non ci sono novità per il
nuovo municipio – taglia
corto –, al momento c’è la
foto (il pannello fotografico ben visibile da via Battisti, ndr). Non ci sono
tempi certi per il recupero dell’area nord, ma il privato finora ha rispettato i
termini previsti in convenzione». Quali siano
questi termini però non si
dice.
Nessuno in città, ovviamente, si augura che un
intervento ambientale e
urbanistico tanto importante si areni. Aprire un
dibattito, rompendo il silenzio attorno al futuro
dell’area Zanussi (in particolare della parte di interesse pubblico), sembra
quanto mai urgente. L’Azione, a partire dal prossimo numero, stimolerà
protagonisti e osservatori
a intervenire e prendere
posizione sul tema.
Francesca Nicastro
BREVI CONEGLIANO
Addio Manuela
l 17 marzo è scomparsa
IteManuela
Bordin, valenartista delle nostre terre. Nata nel 1963 a Maser,
aveva compiuto i suoi studi all’Accademia di Venezia, seguendo i corsi di pittura del maestro Carmelo
Zotti. Nella sua carriera a-
veva partecipato a numerose rassegne personali e
collettive, sia in Italia che
all’estero. La prima mostra
che le aveva dato una certa notorietà era stata “Incisori trevigiani del Novecento” svoltasi nel 1988 a
Palazzo Sarcinelli a Cone-
Bonifica
al rallentatore
P
rocede a rilento la
bonifica dei terreni
inquinati in area ex
Zanussi, oggetto quest’ultima dell’imponente piano
di recupero “Setteborghi”.
La questione è stola sollevata in consiglio comunale, ai primi di febbraio, dai
consiglieri di minoranza
che hanno chiesto la revisione del progetto di bonifica (richiesta respinta
dalla maggioranza).
Secondo tale progetto, infatti, l’intervento di risanamento con asportazione e smaltimento del terreno inquinato nell’area ex
mensa (dove sono state
costruite le torri verdi) e
in buona parte dell’area
nord (escluse le zone Ruio,
parco e fonderia) avrebbe
dovuto essere effettuato
entro il 31 dicembre 2007.
Le tre zone rimanenti andavano quindi bonificate
entro settembre 2008.
Ma ad oggi solo l’area ex
mensa è stata bonificata,
per poter lasciare posto al
centro direzionale Piaz-
zaffari. Tra le azioni di bonifica non effettuate ci sarebbe anche quella intorno al pozzo per la captazione dell’acqua potabile,
aperto in area nord. E sarebbero stati disattesi pure i monitoraggi delle acque sotterranee e superficiali, finalizzati a verificare la presenza di metalli pesanti. Parte del terreno inquinato, inoltre, deve ancora essere smaltito
e si trova stoccato, pur isolato e in condizioni di
sicurezza, dentro i capannoni della zona nord.
Lo slittamento dei tempi
ha messo in allarme anche gli uffici comunali,
che hanno inviato sollecitazioni e richieste di chiarimento alla Conegliano
iniziative immobiliari, titolare del recupero, secondo la quale, però, «lo
schema temporale contenuto nel progetto non è da
ritenersi vincolante ma
indicativo, in quanto i
tempi di effettiva realizzazione (della bonifica, n-
dr) saranno comunque in
funzione dell’evoluzione
del Piruea».
In parole povere, la bonifica verrà effettuata quando, e se, le nuove aree verranno edificate, a prescindere dal cronoprogramma indicato nel piano. Posizione comprensibilissima dal punto di visto del privato che, per
poter investire in nuovi
interventi, deve prima aver “realizzato” con i vecchi (borgo Porta e Piazzaffari). E “realizzare” non
è facile, in questo momento di forte stagnazione del mercato dell’edilizia.
Alla preoccupazione di
carattere
ambientale,
dunque, se ne aggiunge
un’altra, forse ancor più
grave ma che in città nessuno sembra voler affrontare apertamente (e pubblicamente): quale sarà il
destino della parte nord
dell’area ex Zanussi, quella compresa, per intenderci, tra via Battisti, via
to è un bel modo per mantenere vivo il suo ricordo.
Carlo Sala
Cuamm: serata sulla scuola
realizzata nel sud Sudan
Venerdì 11 alle 18 all’ex convento di San Francesco
viene proiettato il filmato “Reportage dal sud Sudan”, in
cui si racconta come il Cuamm ha riaperto l’ospedale
di Yirol, in sud Sudan. Con anche il contributo fondamentale del medico missionario coneglianese Rinaldo
Bonadio, che a Yirol è il direttore. Dopo la proiezione
del filmato seguiranno le testimonianze di don Dante
Carraro, medico e vicedirettore del Cuamm; Massimo
La Raja, primo responsabile del progetto “Yirol: un’ospedale da riaprire”; Roberto Rambaldo, che a Yirol è
responsabile di logistica e riabilitazione; Giannino Busato, referente del servizio di anestesia e rianimazione
a Yirol, e Nicola Berti e Linda Previato, che hanno ideato
il reportage. Con loro, naturalmente, anche Rinaldo Bonadio. In chiusura, saluti delle autorità.
Serata con Cecchinel
Il secondo ospite della rassegna “Per altri versi. Letture di poesia 2008” è il poeta Luciano Cecchinel che leggerà e commenterà i suoi versi venerdì 11 aprile alle
20.45 all’ex convento San Francesco. Organizzano il
Comune e l’associazione Altrestorie. L’ingresso è libero.
Musica per l’Ovci
Nell’aula magna della Nostra Famiglia di Conegliano un
evento di musica e solidarietà su iniziativa dell’Ovci (Organismo di volontario per la cooperazione internazionale).
Per far conoscere l’Ovci venerdì 11 aprile alle 20.30 è
stato programmato un concerto dell’ensemble “Bohémien”, neonata formazione musicale, e del gruppo “Settimanona” che propone in versione acustica il meglio del
pop e del rock mondiale.
La riabilitazione nella sclerosi
Mercoledì 16 aprile alle 20.45 nella sede dell’Informacittà di piazzale San Martino a Conegliano secondo incontro sulla sclerosi multipla promosso dall’Aism cittadino. La dottoressa Paparella della Nostra Famiglia si
soffermerà sulla riabilitazione nella sclerosi. Nella stessa sede ogni mercoledì alle 18.30 si ritrova un gruppo
di persone affette da questa patologia insieme ad amici: tutti possono partecipare.
Giovani politici a confronto
Agenda Conegliano
VENERDÌ 11
Alle 17.20, nella sala San Rocco, “Musica come espressione dell’anima”,
conferenza della dottoressa Laura
Spinazzè organizzata dall’Università
degli adulti e anziani ma aperta a tutti.
SABATO 12
Alle 21, nella sala Venturin della parrocchia Immacolata di Lourdes, la
compagnia teatrale dell’Università adulti e anziani di Conegliano mette in
scena “Sior Todero Brontolon” di
Carlo Goldoni. Ingresso: biglietto unico 5 euro, ragazzi fino ai 12 anni gratis.
DOMENICA 13
Alle 9, nella saletta attigua alla sala
Informagiovani, mostra scambio collezionismo filatelico e numismatico.
Ingresso libero.
Alle 15.30, stadio comunale di rugby,
per la serie C Conegliano-Montereale. Ingresso: 5 euro.
MARTEDÌ 15
Alle 20.30, nell’aula magna de La Nostra Famiglia, conferenza “Lo sviluppo adolescenziale tra patologia e
creatività, tra bisogno di appartenere e di diventare unico”. L’iniziativa si inserisce nel Progetto Con-fine.
Relatrice Betty Conte, psicologa e psicoterapeuta. Partecipazione libera.
MERCOLEDÌ 16
Alle 18, nella sede della Dama Castellana in viale Spellanzon, gare di
dama aperte a tutti, ma in particolare
ai ragazzi dagli 8 ai 15 anni.
Alle 20.30, bar Radio Golden in piazzale San Martino 3, “Sguardi di… re-
NEONATO
giste”, lo sguardo femminile sul mondo attraverso il cinema. Approfondimenti critici e individuali. Proiezione
del film “Ti do i miei occhi”, regia di Iciair Bollain (Spagna 2003). Ingresso
libero.
Alle 21, al teatro Accademia, per la
rassegna “I grandi solisti” recital pianistico di Jin Ju, tra i più emozionanti giovani pianisti della scena concertistica internazionale. Ingresso a pagamento.
GIOVEDÌ 17
Alle 18, nella sala conferenze in piazzale F.lli Zoppas, lettura del romanzo
“Il barone rampante” di Italo Calvino
a cura di Sandro Buzzatti. Ingresso libero.
Farmacia di turno: Carli, via Matteotti 13/A, telefono 0438-24134.
econdo maschietto
in casa Pusca. Sabato 5 aprile è nato Niccolò, che ora farà compagnia ad Alessandro.
Congratulazioni a papà
Cristiano e a mamma
Stefania Pedriali che
lavora alla Tipse, la tipografia che stampa il
nostro giornale.
S
Con un dibattito a più voci termina il percorso di avvicinamento alla politica intrapreso da alcuni giovani del
Coneglianese che hanno raccolto l’invito del Gruppo Interfaccia Giovani. Il confronto, in calendario giovedì 17
aprile alle 20.45 al Ridotto del teatro Accademia, vedrà
protagonisti giovani politici espressione di diversi partiti: Vito Giacino (Forza Italia), Nicola Atalmi (Pdci), Andrea Causin (Pd), Elena Donazzan (An) e Luca Volontè
(Udc) (manca ancora il nominativo del rappresentante
della Lega). Modera il giornalista della Tribuna Roberto
Borin.
Inaugurazione centro infanzia Isp
Giovedì 17 aprile alle 17.30
si svolgerà la cerimonia di inaugurazione e benedizione
del centro infanzia (asilo nido e scuola materna) “Il Giardino” della cooperativa Insieme Si Può in via XXVIII Aprile (di fronte alla chiesa di
San Pio X). Durante la cerimonia il centro infanzia sarà
intitolato al giornalista Giorgio Lago.
Dai nostri paesi Coneglianese
13 aprile 2008
VAZZOLA / TANTI TESTI E FOTO INEDITI
L’occupazione
in un libro
L
a Grande Guerra a
Vazzola e dintorni
raccontata 90 anni
dopo nel bel libro “Siamo
passati. Luoghi della memoria e testimonianze
sulla Grande Guerra a
Vazzola, Visnà e Tezze”.
Scritto da Veruska Agoloni, Enrico Bellussi, Vinicio Cesana, Mirca Dal-
l’Ava, Andrea De Vido,
Raffaella Furlan e Gianluca Zaia, il volume ricco di
foto d’epoca, anche inedite, e di quasi 400 pagine,
è stato voluto e incentivato dall’amministrazione
comunale giacchè “è storia che ci riguarda da vicino ed ecco perché commenta il sindaco
Gli autori del libro sulla Grande Guerra a Vazzola
IL 12 CONCERTO
Vazzola le iniziative in memoria dei 90 anni dalla
Aconclusione
della Grande Guerra proseguono saba-
to 12 aprile con una serata dedicata alla lettura di scritti
di persone che hanno vissuto la drammatica esperienza
bellica e a canti dell’epoca presentati dal coro Col di Lana. Alle 20.30 nell’aula magna della scuola media.
Maurizio Bonotto - abbiamo voluto ricordarla
con un libro che potesse
raccogliere le testimonianze, le foto e i racconti dei protagonisti”. Quella di Vazzola è dunque
“storia che ci riguarda da
vicino”, giacché è stato anche col raggiungere il Comune di Vazzola dal Piave che le truppe italo-inglesi hanno finalmente
aggirato, in quella fine ottobre del 1918 gli AustroUngarici, mica tanto decisi ad arrendersi! A ricordare il sacrificio inglese in questa parte di terra
veneta c’è a tutt’oggi il cimitero di guerra inglese
di Tezze, che raccoglie
355 salme. Sulla dura occupazione dei militari nemici, giunti qui a Vazzola
dopo la disfatta italiana di
Caporetto del 24 ottobre
1917 il libro riporta 4 testimonianze, «importantissime- spiega Andrea
De Vido - da diversi punti di vista: sono quelle di
due sacerdoti, don Giovanni Dal Poz, parroco di
Cimadolmo, don Amerigo Garbuio, parroco di
San Michele di Piave, entrambi ospiti nei primi
PONTE PRIULA MESSA PER CAMERUNESI
abato 19 Aprile, alle 15, nella chiesa
parrocchiale di Ponte della Priula verrà
celebrata una messa da don Francesco
S
Toffoli per un gruppo di camerunesi che
poi trascorreranno la serata in oratorio.
L’incontro terminerà alle 23.
BOCCA DI STRADA FESTA PER I 90 ANNI DI GINA FIORIN BOTTOLO
l 12 aprile la cara Gina Fiorin Bottolo
IPerfesteggia
il novantesimo compleanno.
questa occasione gli amici del gruppo della ginnastica Auser di Santa Lucia
di Piave porgono tantissimi auguri.
La messa di ringraziamento verrà celebrata in parrocchia domenica 13 aprile alle 10.30.
SUSEGANA A 33 ANNI È MANCATO DENIS CATTELAN
on curerà più l’immaN
gine del Consorzio
delle Pro Loco del Quartier del Piave Denis Cattelan, 33 anni, di Colfosco,
strappato alla vita da una
malattia con cui conviveva dall’età di 3 anni. La fibrosi cistica lo ha stroncato il 5 aprile in un centro ospedaliero specializzato di
Verona dove Denis era ricoverato da circa 3 mesi.
Collaborava con il Consorzio delle Pro Loco da una decina d’anni, prima
grazie a una borsa di studio-lavoro e poi come vo-
lontario, impostando la
grafica di tutti gli opuscoli, i libri, i manifesti dell’organizzazione presieduta
da Roberto Franceschet.
Un giovane con tanta voglia di vivere, Denis, ma affetto da una malattia dall’aggravamento progressivo e invalidante. Si era diplomato al liceo artistico di
Treviso e fino allo scorso
mese di settembre lavorava in una importante tipografia. Il computer era la
sua passione, diventata
strumento di lavoro. I funerali si sono svolti l’8 a-
prile nella parrocchiale di
Colfosco.
Lascia il papà Sergio, la
mamma Elsa che gli è stata a fianco fino alla fine e la
sorella minore Morena.
mesi dell’invasione in canonica a Vazzola, due ragazze, Maria Nardi di
Vazzola ed Elisabetta Fagnol di Visnà». Ernest
C.Crosse combattente
della 7ª Divisione Britannica ci racconta poi la battaglia finale e la liberazione di Vazzola avvenuta all’una del 29 ottobre 1918.
Desiderio Tomasin e Battista Gava ci narrano invece quella Grande brutta Guerra vissuta a Vazzola e dintorni con la disarmante sincerità di
bimbi qual’erano all’epoca. «I Germanici quando
avevano sete, entravano
in una cantina, sparavano
alla botte e - ricorda Tomasin - bevevano il vino
fino a ubriacarsi. Nel primo mese d’invasione fecero uno sperpero di cibo
impressionante». Battista
Gava è rimasto invece
colpito dalla distruzione
del campanile di Vazzola:
«Io ero in piazza, poco distante. I tedeschi lo hanno minato. I tedeschi si
distinguevano per il cappello,che era diverso. La
maggior parte di quelli
che lo hanno fatto saltare
erano tedeschi!». “Siamo
passati” è stato presentato a Vazzola sabato scorso, 5 aprile, dagli autori in
un’affollata aula magna
della scuola media.
Mario Sanson
27
S. LUCIA L’ADDIO A BRUNELLO
a capiente arcipretale di
L
S. Lucia di Piave non è
bastata ad accogliere la folla che ha gremito l’ampia navata per dare l’ultimo saluto
all’indimenticabile Flavio
Brunello, classe 1950, strappato improvvisamente e
troppo presto alla moglie, ai
figli e ai nipotini, il primo aprile. Molti, all’esterno, hanno assistito alla messa in suffragio. La manifestazione corale dell’affettuoso addio
conferma che Flavio era caro a tutto il paese e che ognuno lo sentiva suo amico. Figura stimata ed esemplare di lavoratore instancabile e di cristiano, ha vissuto
per la famiglia, fedele ai valori civili e religiosi, disponibile sempre ad offrire il suo aiuto e la sua amicizia.
Militante nel Gruppo Alpini e in altre associazioni di
volontariato, si è distinto come collaboratore e sostenitore insigne del Comitato Antica Fiera. Sorridente
operatore di aggregazione offrì a molti l’occasione di
gustare la gioia della più autentica convivialità e dello
stare insieme in amicizia. All’uscita della chiesa lo attendeva una carrozza al tiro di quattro cavalli bianchi,
la sua passione, che l’hanno trasportato nell’ultimo
viaggio verso la Gerusalemme celeste. Giustamente,
come ha affermato all’omelia padre Mario - che trent’anni fa ha benedetto il matrimonio di Flavio con Gianna
Venturin - dobbiamo ringraziare il Signore per avercelo
dato.
Innocente Soligon
28
Dai nostri paesi Coneglianese
SAN FIOR / AL CENTRO MEDINFIOR SEI MEDICI DI BASE
Medici insieme,
si parte
U
n’associazione che
mette a disposizione la propria casa,
tre comuni e sei medici di
base. Nasce così il Centro
di Medicina Generale Medinfior, ovvero l’Utap (Unità territoriale di assistenza primaria) che ha
trovato collocazione nella
sede dell’associazione Lotta Contro i Tumori Renzo
e Pia Fiorot a San Fior.
Per dodici ore al giorno,
dal lunedì al venerdì dalle
8 alle 20, e per due ore al
sabato mattina e nei prefestivi, è garantita la presenza del medico, coadiuvato
da una segretaria che accoglierà i pazienti, organizzerà gli appuntamenti,
sbrigherà le faccende burocratiche. Un’infermiera
effettuerà medicazioni, elettrocardiogrammi, prelievi, vaccinazioni. Sono
poi previsti, in base alle necessità della popolazione e
alla richiesta dei medici
stessi, eventuali interventi
di specialisti.
Continueranno parallelamente a funzionare gli studi periferici dei membri
dell’Utap.
Potranno accedere al Centro Medinfior i pazienti
delle dottoresse Villani e
Dal Borgo e del dottor Dalla Torre di San Fior. Per
Godega hanno aderito i
medici Pizzolon e Ricciardi e per Orsago la dottoressa Gratino.
La nuova realtà è stata presentata martedì scorso ai
rappresentanti dei Comuni, delle parrocchie e delle
associazioni del territorio,
alla presenza del presidente del Tribunale del Malato.
«È questo - ha affermato la
dottoressa Elena Villani,
coordinatrice del progetto
- un modo nuovo di vedere la medicina di famiglia.
Siamo i pionieri e auspichiamo che in seguito altri
colleghi si uniscano a noi.
L’Utap è un insieme di medici di famiglia che garantiscono assistenza in una
sede unica. Inoltre i computer sono collegati in rete con l’ospedale, con il distretto, con la direzione
dell’azienda e ciò porterà
diversi vantaggi quali la
possibilità di prenotare le
visite o di accedere alle cartelle cliniche in caso di ri-
ORSAGO CONVEGNO, BIVACCO E MESSA
roseguono a Orsago le iniziative per
P
il 40° di fondazione del gruppo scout.
Venerdì 11 aprile alle 20.45 al cinema Cristallo si tiene una tavola rotonda sul tema: “L’educazione oggi della famiglia, della fede, dell’Agesci”. Intervengono Gian
Antonio Dei Tos, don Francesco Marconato e don Andrea Sech. Modera Pino
Marconato. Sabato 12 alle 20.30 nella
piazza di Orsago ci saranno canti, danze,
bans e storie intorno al fuoco di bivacco.
Infine domenica 13 nel corso della messa delle 10.30, cui sono stati invitati tutti gli ex assistenti del gruppo, vi saranno
le promesse e il rinnovo. Dopo il pranzo
comunitario i festeggiamenti si concluderanno con il lancio di un messaggio di
gioia e di speranza.
S. FIOR: CHIUSURA MATERNA, SOLUZIONE
amministrazione coL
’
munale di San Fior, valutando che i bambini che
frequentano la scuola materna paritaria del capoluogo subiranno dei disagi
nel periodo di transizione
tra la sua chiusura (nel
2009) e la costruzione di
un nuovo plesso scolastico, ha ritenuto opportuno
prevedere l’erogazione di
un contributo rivolto alle
loro famiglie. Contributo
che servirà per coprire in
parte la retta della scuola
dal momento che i bimbi
dovranno frequentare i
plessi o di Castello Roganzuolo, o di San Fior di Sotto oppure di Comuni limitrofi. A questo si aggiungerà la possibilità, attualmente in fase di verifica, di
riorganizzare il trasporto
all’interno del Comune in
modo tale da permettere
anche ai piccoli del capoluogo di usufruire del pulmino nel caso in cui si debbano recare nelle scuole
delle frazioni. Il sindaco
prenderà inoltre contatti
con le realtà educative dei
Comuni limitrofi in modo
tale da chiedere la disponibilità e cercare di far sì
che gli alunni che abitano
nelle zone poste al confine
del territorio comunale
possano utilizzare il trasporto della scuola materna in cui sono iscritti anche
se essa è situata in un altro
Comune. Se ciò sarà fattibile l’amministrazione comunale sanfiorese parteciperà alla spesa con un contributo economico. Il tutto è stato spiegato in un incontro tenutosi in municipio al quale erano invitati
i genitori dei bambini interessati all’argomento.
«Riteniamo - afferma il
sindaco Cesare De Martin
- che sia opportuno dare
un contributo alle famiglie
per i disagi economici che
dovranno sopportare nel
periodo di transizione successivo alla chiusura della
scuola paritaria. È impossibile per noi realizzare subito una struttura, ci vuole il tempo tecnico di due
o tre anni».
Nel constatare che la nuova scuola materna costruita dal Comune non sarà inaugurata dai loro figli, i
genitori intervenuti all’incontro hanno tuttavia sollecitato l’amministrazione
ad attivarsi perché il nuovo edificio venga realizzato il più velocemente possibile. GDN
13 aprile 2008
covero».
«Questa struttura - ha sottolineato il responsabile
del Distretto Sud dell’Ulss
7, dottor Tabaccanti - è innovativa e la Regione ha
fatto suo il progetto. È
un’esperienza bella tra Azienda Sanitaria e Comune alla quale collabora anche un ente no profit come
l’associazione Fiorot che
ha messo i suoi spazi a disposizione. Qui verrà attuato il sistema di telemedicina permettendo ad esempio di effettuare in loco un prelievo e tramite il
collegamento con il laboratorio avere il risultato in
tempo reale».
«Credo - ha espresso il
presidente dell’associazione, Silvano Fiorot - che
questa sia una conquista
attraverso la quale vengono date risposte immediate all’utente. È un seme che
è stato posto nel terreno,
ora dobbiamo coltivarlo».
L’ultimo ostacolo da superare è dato dal trovare un
accordo tra l’associazione
e il direttore generale dell’Ulss 7 in merito alla convenzione per l’utilizzo da
parte dell’Utap dei circa
500 metri quadrati della
struttura di via Mel a San
Fior. Dopo di che tutto sarà
pronto per l’apertura del
Medinfior.
Gerda De Nardi
BREVI PONTEBBANA
GAIARINE: Tomasi in consiglio
Fabio Tomasi, 42 anni, sostituisce Masih Asharaf nel
ruolo di consigliere comunale a Gaiarine per il gruppo
di opposizione “Insieme” guidato da Mirella Giust.
ORSAGO: Bevilacqua illustra il
patrimonio artistico della parrocchia
Il patrimonio artistico della parrocchia di Orsago verrà illustrato
da Silvia Bevilacqua, membro della Commissione Arte Sacra della
diocesi, nel corso di un incontro aperto a tutti che si terrà giovedì 17
aprile alle 20.30 al cinema Cristallo. La bella iniziativa è del Circolo Culturale “Don Giuseppe Zago”.
ORSAGO: iscrizioni funerarie
Martedì 15 aprile alle 15 al cinema Cristallo di Orsago
Roberta Zorzetto illustrerà le iscrizioni funerarie opitergine. Organizza il Circolo Culturale Don Zago.
SAN FIOR: incontro con Nicola Pin
Venerdì 11 alle 20.30 in canonica a San Fior di Sotto
incontro con Nicola Pin, giovane vittoriese, casco bianco Caritas in Rwanda, che racconterà la sua esperienza di servizio civile nel Paese africano.
CODOGNÈ: Colonna Infame
Sabato 12 aprile alle 20.30 alle ex scuole Ancilotto di
Codognè la compagnia teatrale Colonna Infame propone
la commedia “Terapia di gruppo” di C. Durang. Nell’ambito della rassegna “Codognè a teatro” che terminerà sabato 19 con l’interpretazione della Locandiera
di Goldoni da parte della compagnia Tremilioni. Organizza il Comune. Ingresso 5 euro, gratuito per gli under
16.
Dai nostri paesi Friuli
13 aprile 2008
FESTA DELLA FAMIGLIA A FRATTA DI CANEVA
Ancora amore
embra aumentare semSseparazioni
pre più il numero delle
e dei divorzi,
che rompono l’unità familiare e creano non pochi
problemi ai figli, spesso
vittime innocenti di tali situazioni. Succede a volte
che le coppie non fanno
tempo a promettersi amore eterno, che già “scoppiano”. Tuttavia, ci sono
molte altre coppie che,
senza fare troppo rumore,
riescono a testimoniare un
amore che dura nel tempo.
Per dare voce a queste testimonianze positive ed
incoraggianti, anche quest’anno, domenica 20 aprile si terrà la “Festa della famiglia”, organizzata
dalla Pro loco di Fratta, in
collaborazione con la parrocchia. La festa è una delle occasioni per creare dei
lieti momenti nella comunità frattese e per rafforzare rapporti amichevoli
tra i suoi membri. La giornata inizierà alle 11 con la
messa per tutte le famiglie
della comunità, ricordando in particolare gli anni-
DOMENICA 20
Durante la messa
le coppie
rinnoveranno le
promesse fatte nel
giorno del
matrimonio
versari di matrimonio.
Sarà animata dal coro di
Fratta e Fiaschetti e presieduta dal parroco don
Alessio Magoga. Durante
la celebrazione religiosa, il
parroco inviterà le coppie,
270 KM E IL PAVÈ PER 19 CICLOAMATORI DEL GC MESCHIO
“Fantastico inferno”
In bici nelle Fiandre
D
a Caneva all’inferno del nord, stavolta non nelle miniere di carbone, ma sul
pavè del Giro delle Fiandre. L’esperienza probante l’hanno vissuta sabato 5
aprile 19 cicloamatori tesserati per il Gruppo cicloturistico Meschio di Fratta. Il gruppo, capitanato
dal vicepresidente Vito
Corbanese, socio fondatore del Meschio, ha percorso l’intera “Ronde”, il campionato mondiale dei belgi, per un totale di 277 chilometri, diciamo così, indimenticabili.
«Non pensavamo di vivere un tale inferno – ha raccontato Corbanese –. Abbiamo trovato la neve e una temperatura prossima
agli zero gradi. Il pavè, poi,
è terribile, qualcosa di
molto diverso da quello
che siamo abituati a vedere nei centri storici come
Vittorio Veneto. Abbiamo
corso su un’autentica pietraia, con il continuo rischio di cadute. La gran
parte dei 20 muri distribuiti sul percorso l’abbiamo affrontata a piedi con
la bicicletta alla mano. Nonostante tutte queste difficoltà, siamo riusciti tutti a concludere la gara.
L’importante era non farci male».
Come è nata l’idea di assaporare il Grammont e gli
altri muri che hanno fatto
la storia del ciclismo?
«A novembre ci siamo decisi di partecipare alla gran
fondo sul percorso del Giro delle Fiandre. Un nostro tesserato, Mario Feltrin, l’aveva già disputata,
così ci ha convinti a provare. Di sicuro non ripeteremo l’esperienza che è
stata durissima dal punto
di vista agonistico, però
nel 2008 saremo al via del-
che festeggiano l’anniversario, a rinnovare le promesse fatte nel giorno del
loro matrimonio. La festa
proseguirà poi con il pranzo nel salone della Casa
29
della gioventù. Sempre in
quest’occasione, sarà ricordato anche il trigesimo
dalla morte di don Antonio Baccichetti, mancato
il 20 marzo scorso. Don
Antonio è stato parroco
della nostra piccola comunità per trent’anni ed
ha aiutato a crescere e sposato molti dei nostri parrocchiani. Per molti fidanzati e sposi, don Antonio è stato un maestro di
vita e una guida preziosa.
Valentina Vecchiato
BREVI FRIULI
GHIRANO: cena per il restauro
dei registri parrocchiali
Sabato 19 aprile, alle 20, si terrà una cena di beneficenza alla Casa famiglia di Ghirano. Servirà a raccogliere
fondi per il restauro dei registri parrocchiali. Organizzano Azione cattolica, parrocchia di Ghirano, Ghirano
Porte Aperte e Conti Prata. Per prenotare: 0434626055.
SACILE: concerto in Duomo
Sabato 12 aprile, alle 21 in Duomo a Sacile, “Concerto per il dono” del coro Ruffo accompagnato dall’orchestra Akroama. Dirige Alberto Pollesel.
SACILE: inaugurazione centro Zanca
Venerdì 11 aprile, alle 17, si tiene l’inaugurazione del centro giovani Zanca dopo i lavori. Nell’occasione la sala
incontri verrà dedicata al professor Paolo Brugnacca.
SACILE: premio al coro Livenza
Sabato 12 aprile, alle 10 nella chiesa di San Gregorio,
si tiene il convegno “Sacile e la Livenza: approdi, accessi, difese” organizzato dal Lions Club. Nell’occasione il Lions consegnerà al coro Livenza di Sacile il Premio Livenza.
TAMAI: incontro sull’infarto
DICIANNOVE “LEONI DELLE FIANDRE”
uesti i protagonisti dell’impresa in
Q
Belgio: Walter Bonaldo, Luciano Bit,
Roberto Brocchetto, Fausto Cadorin, Vito Corbanese, Fabio Faldelli, Mario Feltrin, Sergio Ghirardo, Bruno Giust, Luciano Maiutto, Giancarlo Manfè, Andrea
Pivetta, Giovanni Pizzinat, Stefano Poser,
David Robinson, Roberto Santin, Renato
la Liegi-Bastogne-Liegi».
Che accoglienza avete trovato?
«Sotto questo punto di vista fantastica. In tutto abbiamo partecipato in 16
mila da tutto il mondo con
una notevole cornice di
pubblico. Certo il maltempo non ha permesso di
vedere le scene alle quali
abbiamo assistito il giorno dopo al Fiandre dei
professionsiti: basti pensare che alla partenza c’erano 30 mila spettatori, ogni paese è imbandierato,
è uno spettacolo indescrivibile».
In occasione del Giro delle Fiandre, inoltre, una delegazione del Gc Meschio
ha visitato Waterloo e ha
incontrato gli emigranti originari di Caneva.
Giacinto Bevilacqua
Tacerbi, Hermes Tavian e Gianni Vallin.
Per la presentazione del Gruppo ciclistico Meschio formazione per il 2008, forte
di 140 iscritti, l’appuntamento è domenica 13 alle 9.45 in piazza a Fratta di Caneva, per partecipare alla messa delle 10. A
seguire la foto sociale in divisa, poi il rinfresco.
Venerdì 11, alle 20.30 nella sala parrocchiale di Tamai,
serata di informazione medica sull’infarto miocardico acuto organizzata dall’Afds (Associazione donatori friulani di sangue). Parlerà Matteo Cassin, medico dell’Unità operativa cardiologica dell’ospedale di Pordenone.
Assistere chi soffre di demenza
Si chiudono il 15 aprile le iscrizioni al corso di formazione “L’assistenza alle persone affette da demenza”
organizzato a Sacile da cooperativa sociale Itaca e Codess Fvg, in collaborazione con il Comune di Sacile. Il
corso si svolge tutti i martedì (14.30-17.30) dal 29 aprile al 27 maggio alla Casa anziani di Sacile. La partecipazione è gratuita. Informazioni: 0434-366064, [email protected].
CANEVA / CONSIGLIO COMUNALE
STRAORDINARIO SULLA CAVA CAPRIOLI
Non cambiano idea
ava Caprioli: conferC
mata la riapertura con
bonifica ambientale ma
cambia l’iter amministrativo. È questa la sostanziale
novità emersa al consiglio
comunale di Caneva riunitosi in seduta straordinaria
su richiesta delle opposizioni. Quattro ore di accese discussioni non hanno
spostato il parere dell’amministrazione comunale,
sulla quale sono piovuti gli
strali delle minoranze consiliari e del comitato spontaneo sorto per contrastare
la riapertura della cava. Il
sindaco Renato Mirto
Monte, infatti, ha confermato il progetto di rimuovere circa 500 mila metri
cubi di materiale e la realizzazione di opere pubbliche
per 600 mila euro. L’introito complessivo per le casse
comunali si aggirerà sul milione di euro. Per effetto dell’entrata in vigore di una
nuova normativa nazionale,
va, invece, riformulato l’iter
amministrativo. Sarà ora
necessario richiedere la Valutazione d’impatto am-
bientale semplificata, il
cosiddetto “screening”. A
breve il consiglio comunale si riunirà per approvare la necessaria variante urbanistica. Da parte loro le minoranze rimangono arroccate sulle loro posizioni: no all’apertura di
una terza cava, per di più
non servita da una viabilità adeguata e contestata
dai residenti. GB
PROGETTO
CONFERMATO
500 mila
nuovi metri cubi di
scavi
in cambio di
600 mila euro
di opere pubbliche
30
Dai nostri paesi Opitergino
13 aprile 2008
ODERZO / NUOVA SEDE ADVAR
FONTEGO AGIBILE (UN PO’...)
omenica 20 l’Advar (AsD
sistenza Domiciliare
Gratuita Alberto Rizzotti) i-
stata dichiarata parÈ
zialmente agibile la sala del Fontego a Porto-
naugura la sua nuova sede a
Oderzo. Si trova in via Roma
86/1 (nella foto Longhi). Il
taglio del nastro sarà alle
17.30; a precederlo, alle 15.30
in piazza Grande, lo spettacolo di teatro danza “Ereminio”. Alle 19.30 presso la cantina Opitergium ci sarà la cena pro-Advar preparata dagli Alpini. Si richiede un contributo di 15 euro; per prenotare chiamare 0422 202155 o 349 7668934.
buffolè. Dunque le sedute
del consiglio comunale
possono continuare a tenersi lì. Il pavimento aveva
subito un cedimento la seconda domenica di marzo.
Il soffitto sotto la loggia è
stato puntellato per evitare guai peggiori. «Non abbiamo ancora deciso che
tipo di intervento attuare -
dice il sindaco Diego De
Marchi - perché stiamo attendendo il sopralluogo
della
Soprintendenza.
Molto dipenderà dalle prescrizioni che la stessa ci
darà. Si potrebbe ad esempio intervenire con dei sostegni in acciaio affiancati
alle travi, una soluzione
tecnologica non troppo costosa, ma che forse è troppo "moderna" per un soffitto di questo tipo».AF
RUSTIGNÈ, RAPPORTI TESI TRA LE ASSOCIAZIONI
SEI MESI SENZA
ALTALENA
L’altalena
della discordia
Polemiche
a mezzo stampa
tra Gruppo
Sportivo e
Fontana. Chi ci
rimette? I bambini.
E Rustignè.
A
ncora una volta a
Rustignè una polemica di paese finisce sui giornali. Nella
frazione opitergina da
qualche anno l’impegno e
la competizione tra due
associazioni ricreative, il
Gruppo Sportivo e l’Associazione La Fontana, ha
fatto in modo che nel paese attualmente si svolgano un numero di iniziative notevole per un paese
di appena cinquecento anime; l’altra faccia della
medaglia è che la convivenza tra i due gruppi non
è stata sempre pacifica.
Fin qui, purtroppo, niente di anormale: lavorare
in armonia tra gruppi che
operano nello stesso paese o città, laici e/o parrocchiali, non è facile. Già
a novembre 2006, ad esempio, un malinteso tra
i due gruppi fece sì che
fossero organizzate due
feste degli anziani lo stesso giorno nello stesso
luogo.
Questa volta il pomo della discordia è l’altalena
presente nel giardino del
centro ricreativo La Fontana. Questa, a settembre
2007, è stata tolta dalla
sua sede originale, demolendo i plinti in cemento
che la ancoravano al suolo, perché intralciava il
capannone della festa delle castagne, organizzata
dagli sportivi. A distanza
di più di sei mesi non è
stata ancora risistemata
dal Comune e giace, transennata ed inagibile, di
fianco all’edificio. Secondo quanto dichiarato da
Policarpo Pezzutto, vicepresidente del Gruppo
Sportivo, il gioco non è
stata ancora sistemato in
quanto l’associazione La
Fontana, durante una riunione svoltasi pochi giorni fa ha chiesto di aspettare poiché non ha anco-
ra deciso dove collocarla. Michele Narder, presidente dell’Associazione
La Fontana, ha voluto rispondere nel forum online del paese (www.rustigne.forumfree.net) ,
sostenendo che tale riunione non c’è mai stata e
denunciando il comportamento del Gruppo
Sportivo che avrebbe
spostato l’altalena, bene
pubblico, senza autorizzazione. Infine Narder ricorda che «nemmeno
l’amministrazione comunale», pur essendo a conoscenza del problema
da novembre, «ha fatto
nulla per sistemare la cosa».
Chi ha ragione? Ai lettori, e agli interessati l’ardua
sentenza.
Ma come mai a Rustignè
l’impegno gratuito di due
gruppi di volontari anzichè collaborare per il bene comune, o quantomeno coesistere pacificamente, porta scintille? E
come mai anche un’altalena puo’ diventare un affare di Stato, pardon, di
paese?
Andrea Pizzinat
BREVI OPITERGINO
BASALGHELLE: Mostra dei vini
Al via venerdì 18 a Basalghelle la trentunesima “Mostra dei vini”. Tra gli appuntamenti di rilievo: mercoledì
23 alle 20 la messa in onore del patrono San Giorgio
con il coro “Armonia in spirito libero”; sabato 26 alle
14.30 la prima marcia non competitiva di 6 km “Camminano insieme famiglie di tre comunità”; domenica
27 alle 20.30 concerto con il coro Monte Peralba e il
coro Contrà Camolli.
COLFRANCUI: incontri per genitori
Il centro infanzia Piccolo Principe di Colfrancui organizza
il ciclo di incontri dal titolo “Vitamine per genitori” con
la pedagogista e coordinatrice di asili nido Laura Loffredi rivolti a coppie con figli fino a 7 anni. Questi i titoli degli incontri: “Ci vuole tempo per imparare a volere
bene ad un figlio“ (giovedì 17 aprile), “Comportamento aggressivo: prevenire e risolvere il problema” (giovedì
8 maggio); “La battaglia della pappa” (15 maggio). Gli
incontri inizieranno alle 20.30: è previsto il versamento
di una quota di iscrizione di 10 euro
FONTANELLE: Gian Antonio Dei Tos
parla del valore della famiglia
Martedì 15 alle 20.30 presso la sala Marcuzzo a Fontanelle Gian Antonio Dei Tos tratta il tema “Famiglia:
valore e risorsa per la società”. Organizzano le parrocchie di Lutrano e Fontanelle.
ODERZO: in bici in Senegal
Giovedì 17 alle 15 presso l’aula magna dell’istituto
Sansovino presentazione del libro “Buongiorno Senegal, in bicicletta da Dakar a Podor”. Sarà presente l’autrice Cecilia Gentile, giornalista di Repubblica.
ODERZO: incontri con l’autore
Prosegue il circolo “La biblioteca incontra l’autore” a
Oderzo. Venerdì18 alle 18 Giorgio Fontana presenterà a Palazzo Foscolo “Il buio addosso” di Marco Missiroli.
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A FRATTA LITE SUL SEGGIO
aese che vai, diatriba
P
che trovi. A Fratta lo
spostamento del seggio elettorale dall’ex scuola elementare alla sede recentemente ampliata dell’associazione Fratta Unita ha
provocato qualche malumore tra questi ultimi. In
un articolo apparso nell’ultimo numero del giornalino "Il filo", che viene recapitato gratuitamente a tutti gli opitergini, Maurizio
Sarri dell’associazione Fratta Unita, (che è anche consigliere comunale per la Lega Nord), sostiene che la
decisione è stata presa unilateralmente dal Comune,
senza chiarezza e senza
consultare l’associazione,
con danno al regolare svolgimento delle proprie attività. L’articolo sostiene i-
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I DEI
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noltre che anche a Fratta,
come pure a Rustignè, Piavon e con la Protezione Civile, l’amministrazione avrebbe fatto pressioni per
escludere persone a lei politicamente avverse.
Il sindaco Dalla Libera (nella foto), da parte sua, così
commenta: «sono accuse
totalmente prive di fondamento, e anche di cattivo
gusto: l’amministrazione ha
altro a cui pensare. Chi sostiene queste ipotesi dovrebbe fare nomi e cognomi, non lanciare accuse generiche sui giornali». AP
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Dai nostri paesi Opitergino - Mottense - Veneziano
13 aprile 2008
180 MAZZAROTTO RADUNATI A TORRE DI MOSTO
GAINIGA / LADRI IN CANONICA,
MA IL PARROCO LI FERMA
uova visita dei ladri in
N
canonica a Gainiga.
Questa volta però è anda-
rano in 180 domeniE
ca scorsa a Torre di
Mosto (nella foto di Toni Chies) i discendenti
di Luigi Mazzarotto e
di Giovanna Pasquon.
Il gruppo ha partecipato alla messa nella chiesa arcipretale, ed ha poi
fatto visita al cimitero
ricordando i nonni e gli
altri congiunti. Ne è se-
guito il pranzo al ristorante Melidissa, scelto
in quanto luogo di provenienza della nonna
Giovanna. E per dirla
con Giuseppe “Cici”
Pochi ma grandi
S
Si interverrà anche in via Garibaldi con i 450 mila euro extra pagati dagli imprenditori
dere la testa sotto la sabbia».
“Realtà” significa che
mentre in Oderzo la vicenda del parco commerciale si trascinava nei tribunali amministrativi a
suon di carte bollate, nelle zone limitrofe - periferia di Treviso, di Pordenone, di San Donà di Pia-
Mazzarotto: “Senza la
Storia la terra è come il
deserto. Per fermarla
bisogna piantare alberi. Gli alberi sono le famiglie”.
Per gli imprenditori
ingrandire le
attività è una
necessità per
contrastare la
concorrenza dei
centri commerciali
dei dintorni
AI MASOTTI I NEGOZI SI AMPLIANO
IN CAMBIO OPERE PUBBLICHE
i ampliano le superficie dei negozi del
parco commerciale
che sta sorgendo nell’area
Masotti. I negozi diventano più grandi, potendo oltrepassare la dimensione
che era stata stabilita in
2500 mq, pur se la superficie commerciale totale
non cambia. Lo ha stabilito il consiglio comunale
nella sua ultima seduta,
approvando l’accorpamento delle licenze, che da
13 passano a 7. Il supermercato previsto, tanto
per fare un esempio, passa da 2500 a 5mila mq di
superficie di vendita, più
magazzini e locali di servizio.
«Le esigenze del commercio sono cambiate rispetto a dieci anni fa - ha detto il vice sindaco Bruno De
Luca nel motivare la modifica -. Bisogna affrontare la realtà e non nascon-
ve - in poco tempo sono
sorti degli shopping center di ampie dimensioni,
che attraggono anche i
consumatori opitergini.
Dunque l’ampliamento
delle superfici di vendita è
uno strumento per contrastare la concorrenza,
sempre più agguerrita in
questo settore.
Le attività che si trasferiranno al parco commerciale sono già presenti in
Oderzo. Si tratta del supermercato Europa, dei
negozi di abbigliamento
Smart e Remix, di un Brico Center (bricolage/giardinaggio). Si aggiungono
un bar/tavola calda e una
sala giochi per bambini.
Quale contropartita per
l’accorpamento delle licenze, gli imprenditori del
parco commerciale hanno
offerto al Comune l’esecuzione di opere pubbliche
per 450mila euro. Si va
dalla sistemazione del sagrato del Duomo, a vari
interventi migliorativi della viabilità (vie Maddalena, Garibaldi, Martiri della Libertà, Frassinetti…),
alla costruzione di un piccolo tratto della futura pista ciclabile di Camino. Il
parco commerciale dovrebbe aprire nell’autunno del 2008.
Annalisa Fregonese
ta male, nessuna refurtiva, grazie all’intervento del
parroco don Guido Giotto (nella foto), che con i suoi
74 anni ha messo in fuga i
malviventi.
«Paura tanta... ma
sono scappati!»,
sintetizza il parroco.
I ladri sono entrati in azione di notte. Il loro “lavoro”
è stato più lungo e
più rumoroso del
previsto, tanto
che don Guido,
non senza paura, si è svegliato e li ha aspettati. Fino a spaventarli e convincerli alla fuga. Del loro
passaggio è rimasto tanto
disordine nell’abitazione
del parroco e un po’ di timore, considerando che
non è la prima
visita che i topi
d’appartamento
fanno in canonica a Gainiga.
Anni fa vennero,
e purtroppo ebbero successo:
«rubarono centomila lire di offerte», ricorda
don Guido.
CEGGIA / BATTEZZANDI DI IERI
E DI OGGI S’INCONTRANO
omenica 20 aprile alle 15.30, si terrà alla Casa delD
la Dottrina di Ceggia un ritrovo per i genitori che
hanno battezzato i loro bambini tra aprile 2006 e il fine
2007. L’iniziativa, organizzata dalla parrocchia di Ceggia, sarà anche l’occasione per conoscere le nuove coppie che preparano ed accompagnano le famiglie a questa importante scelta per i loro figli. Durante l’incontro,
i piccoli saranno accuditi da alcune animatrici.
BREVI MOTTENSE
MOTTA: incontri per la famiglia
con mons. Luciano Padovese
Venerdì 11 alle 20.30 in patronato a Motta conferenza
“Ritmi del quotidiano nella famiglia - Tempo, lavoro, denaro”; venerdì 18, stesso luogo e stessa ora, il tema
sarà “Abitare il mondo in coppia e in famiglia - Relazioni interpersonali e sociali”. Relatore è sempre mons. Luciano Padovese, per l’organizzazione di parrocchia di
Motta e centro La Pira.
MOTTA: mostra del libro
e laboratorio di Erika De Pieri
Aperta fino a domenica 13 a Motta di Livenza alla Castella la mostra del libro “Un libro conquista il mondo”:
venerdì, sabato e domenica dalle 16.30 alle 18.30, sabato e domenica anche dalle 9 alle 12. Venerdì 18 alle
17 in biblioteca laboratorio per bambini con la fumettista mottense Erika De Pieri.
CESSALTO / DOPO L’INCENDIO, CANONICA MESSA IN SICUREZZA
NAVOLÈ DOPO IL FURTO IN CHIESA
opo la grande paura, a Cessalto
D
si guarda al futuro. Scampato il
pericolo costituito dall’incendio di
Tristezza e speranza
grosse dimensioni che ha rischiato di
distruggere la cinquecentesca canonica, si fa la conta dei danni. «Ci è
giunto - spiega il sindaco Giovanni
Artico – un verbale dei Vigili del fuoco con la relazione dettagliata dell’intervento. Da quello che posso dire, la conclusione della relazione non
è incoraggiante. Nel senso che parte
dei locali della canonica deve ritenersi non agibile, visto che l’incendio
ha minato la sicurezza del luogo». E
dunque cosa farete? «Al momento
abbiamo emesso un’ordinanza ur-
gente perché venga messa in sicurezza l’intera area, per evitare che la
gente passi nella zona. Inoltre so che
la parrocchia ha attivato una perizia
specifica per valutare l’entità del danno».
Devono quindi fermarsi i lavori di sistemazione della canonica, iniziati
qualche tempo fa e finalizzati al rinnovo dei locali che avrebbero ospitato attività parrocchiali. La scintilla
che ha provocato l’incendio di sabato scorso è scoccata a causa di un cortocircuito del quadro elettrico; solo
il pronto intervento dei Vigili del Fuoco di Motta, Mestre e Treviso ha evitato il peggio. GR
coramento e speranza:
Schesono
i due sentimenti
prova la gente di Na-
Il sindaco Artico scruta l’incendio alla canonica
Agenda Opitergino
DOMENICA 13
A Portobuffolè in centro storico si tiene il mercatino dell’antiquariato.
È di scena oggi a Rustignè la fiera degli osei.
Ore 13.30 al Palasport: pallamano femminile, Oderzo-HC Malo.
Ore 15.30 : rugby, Oderzo-Hercole
Monselice.
31
Ore 16: calcio, Fontanelle - Libertas
Ceggia.
Ore 18: basket, Pmp Oderzo-Banca
Marche Ancona.
“Donna impegnata a costruire il proprio
progetto di vita: l’ideale femminile tra
crisi e tappe maturatice". Relatrice la
dottoressa Elisa Rivaben.
sana. Tema: “La rete dei servizi sociali
quale risposta ai bisogni sul territorio”,
relatore: Cristina Giandon, coordinatrice servizi sociali disabilità Ulss 7.
MERCOLEDÌ 16
GIOVEDÌ 17
Ore 17 presso la sala concerti di Palazzo Moro: incontro organizzato dal
Centro Italiano Femminile sul tema
Ore 21 presso la biblioteca di Fontanelle: secondo incontro dei Cantieri della scuola di formazione sociale dioce-
Farmacie di turno: Oderzo, Favero,
via Garibaldi, 18 - Tel. 0422-712241.
Portobuffolè: Grande, via Settimo, 7
- Tel. 0422- 850044
volè, che sta vivendo la triste esperienza della chiesa parrocchiale derubata
dei suoi tesori. Lo scoramento è nel vedere come
la chiesa di una piccola e
ridente comunità, già funestata nel 2006 da un grave incendio, sia stata bersaglio da parte di malviventi senza scrupoli che
non hanno esitato a spogliarla di quadri e oggetti
che erano stati acquistati
con i sacrifici di tutta la comunità, in tempi in cui la
povertà dilagava. La speranza è che il clamore mediatico, a ben ragione suscitato da questo furto,
faccia sentire i ladri sotto
pressione e faccia loro
comprendere che non sarà
così facile per loro rivendere le opere. È certo che
ad avere agito sono stati
degli esperti in materia,
che certo prima del furto
hanno compiuto dei sopralluoghi sul posto. Perché tutto è stato organizzato con cura: lo dimostra
il fatto che i ladri si siano
addirittura recati nel vicino cimitero per prendere
una scala grazie alla quale
riuscire a staccare i quadri
dal muro. Eppoi il fatto
che abbiano tolto le tele
dalle cornici, per trasportarle in modo più agevole.
Le foto delle opere rubate
sono state consegnate alle Forze dell’Ordine e tutto il mondo dell’antiquariato verrà tenuto sotto
controllo. AF
32
Dai nostri paesi Veneziano - Memorie
13 aprile 2008
PREMIATO L’IMPEGNO DI INSIEME PER L’AFRICA
PRONTA LA SCUOLA SAMBÙ IN GUINEA BISSAU
“Ce l’abbiamo fatta”
Bambini e ragazzi di Caboxangue. A destra: la scuola Sambù
I
timo gruppo di volontari è
rientrato a fine febbraio.
Tra di essi, una delle “nuove forze” coinvolte per la
prima volta, Pietro Doretto, che a Caboxangue, il 13
febbraio, ha festeggiato i
70 anni. Certo, solo qualche mese fa non avrebbe
mai immaginato di trascorrere così il suo compleanno, di volare a Lisbona, cambiare aereo per
Dakar e poi avventurarsi
in terra africana per una
decina di ore con il fuoristrada. Ma se tornasse indietro, nonostante l’inevitabile nostalgia per i propri cari, lo rifarebbe. «L’immagine che mi è rimasta
più impressa nel cuore –
racconta Doretto – è la
nuvola di bambini che corrono avanti e indietro, senza mai piangere. E poi le
donne. Veri angeli della famiglia, instancabili, con
secchi d’acqua in testa e u-
no o due figli in braccio o
sulla schiena, sempre al lavoro, molto di più dei mariti».
Padre Gianfranco intanto,
dall’Italia, continua a far
sentire la sua partecipazione ai progetti di Caboxangue. E dalle pagine
dell’ultimo numero del periodico dell’associazione
lancia un appello a tutti i
soci: “Adottiamo a distan-
za la scuola Sambù”. L’adozione non di singoli alunni, ma di tutta una scuola,
frequentata da circa 200 alunni. «L’adozione è un
aiuto per tutti gli alunni
della scuola – spiega padre
Gianfranco –. Siamo già
riusciti a consegnare un
grembiule verde a ciascun
alunno e uno zaino per
trasportare i libri e quaderni». BD
volontari dell’associazione Insieme per l’Africa ce l’hanno fatta.
La scuola di Caboxangue,
villaggio della Guinea Bissau, è praticamente finita e
già da questo mese di aprile dovrebbe iniziare ad
essere utilizzata da ragazzi e insegnanti.
«Cinque delle sei aule sono agibili, così come i bagni – spiega il presidente
dell’associazione Silvio
Florian – manca solo l’intonaco esterno e la recinzione».
Un risultato importante,
ottenuto dopo tre anni di
sensibilizzazione e di sacrifici da parte di molte
persone da Ceggia, Gainiga e da tutto il Veneto. Anche quest’anno, nel periodo natalizio è partito un
gruppo di volontari per
trascorrere un periodo a
Caboxangue e terminare i
lavori. Il loro contributo è
stato fondamentale.
«Inizialmente temevamo
di non farcela – racconta
Florian – perché eravamo
in forze ridotte, ma poi siamo riusciti a trovare la disponibilità di altri amici,
che sono arrivati in Africa
dopo il nostro rientro,
dandoci il cambio». In tutto dodici persone, tra cui
alcuni veterani e altri alla
prima esperienza, accomunati dall’entusiasmo e
dalla serenità che ricevono da questa terra lontana.
Per Florian, Caboxangue è
ormai una seconda casa:
sono ben otto anni che con
la moglie Giancarla torna
S. PIETRO DI FELETTO
COSTA DI CONEGLIANO
VALLONTO
RUA DI FELETTO
BIBANO
S. GIACOMO DI VEGLIA
PIETRO BATTISTON (Bocci)
n. 26.6.1905 - m. 15.4.1992
GIULIA FOLTRAN
n. 9.8.1905 - m. 18.5.1987
DOMENICO CELOTTI
n. 8.7.1923 - m. 8.4.2007
GIOACCHINO ZANELLA
n. 27.3.1920 - m. 11.4.2002
CECILIA POL in VAZZOLA
n. 20.11.1919 - m. 11.4.2001
ROSI BIDOGGIA
in BATTISTELLA
n. 17.5.1945 - m. 16.4.1994
mons. PIETRO ZAROS
sacerdote diocesano
n. 5.1.1909 - m. 17.4.1998
Nel 1º anniversario della tua
chiamata al Signore, sei
sempre nei nostri cuori, nei
pensieri e nella preghiera.
Sentiamo viva la tua presenza e siamo certi che continuerai a starci vicino e a
guidarci nel cammino della
vita. Tua moglie, sorelle, cognato e nipoti.
Nel sesto anniversario della
tua scomparsa, viviamo nell’eredità dei tuoi insegnamenti e del tuo amore.
Con affetto e nostalgia, i tuoi
cari.
Con l’affetto di sempre ti ricordano il marito Luigi, le figlie, i generi, i nipoti e tutti i
tuoi cari. Nel settimo anniversario della scomparsa
sarà celebrata una messa domenica 13 aprile, alle 9.25,
nella chiesa di Nogarolo.
Ricordandoti sempre sorridente, tenendoti un posto tra
i nostri cuori,
marito e figli.
Parenti e amici nel decimo
anniversario lo ricordano
con l’affetto di sempre.
Cari papà e mamma, 16 e
21 anni sono trascorsi dalla
vostra scomparsa, ma siete
sempre nei nostri pensieri.
I vostri figli e parenti tutti.
regolarmente al villaggio.
Dagli inizi, quando è iniziata l’avventura di Insieme per l’Africa per dare un
sostegno alla missione del
compaesano padre Gianfranco Gottardi, ad oggi,
per finire l’ambizioso progetto della scuola primaria. Quest’ultimo soggiorno in Guinea Bissau è stato il primo senza padre
Gottardi, attualmente a
Gemona per ristabilirsi in
salute, mentre nella missione sono stabilmente
impegnati padre Joaquim,
indigeno, e padre Casal
Martin, portoghese. L’ul-
ASSEMBLEA ASSOCIATIVA
abato 19 aprile alle
Srocchiali
18.30, nei locali pardi Gainiga, è prevista l’assemblea annuale
dei soci di Insieme per l’Africa, che attualmente
conta circa 180 tesserati.
Tra i temi che saranno affrontati, la possibile mo-
difica dello statuto per diventare Onlus (Organizzazione non lucrativa e di
utilità sociale). Chi desidera associarsi può versare 10 euro sul conto corrente postale 49627565
intestato a Insieme per
l’Africa.
CAPPELLA MAGGIORE
FRANCO GAVA
n. 11.4.1935
m. 17.4.1999
SECONDO ROMANO GAVA LETIZIA SECCO in GAVA
n. 13.3.1912
n. 22.3.1914
m.10.7.1979
m. 25.1.1996
Sono già passati degli anni dalla vostra scomparsa, ma sembrano pochi istanti, tanto è grande l’amore che ci lega. La vostra presenza è sempre forte, e ci guida nella vita. Amarvi è
stato facile, dimenticarvi impossibile.
Rosy, Paola e Romano.
CORDIGNANO
EMILIO ZARPELLON
n. 18.6.1921 - m. 18.3.2008
Nel trigesimo della tua scomparsa, ti ricordiamo con affetto.
Moglie, figlie e tutti i tuoi familiari.
Oro in Marocco
per Sara Cardin
con successo l’attività
Prosegue
di Sara Cardin, la karateka di
Ormelle, portacolori del Ponte
di Piave. Nelle ultime settimane,
infatti, Cardin, punta della na-
zionale italiana, ha vinto la medaglia d’oro alla Coppa del Re
“Mohammed IV” in Marocco. A
Rotterdam, invece, difendendo i
colori della sua società di club si
è classificata terza agli open d’Olanda. Sara nel 2007 si era laureata campionessa del Mediterraneo a squadre juniores ed aveva vinto il bronzo agli europei ju-
niores a squadre e il tricolore juniores individuale e a squadre.
PODISMOLA MARCIA DEL REFRONTOLO
omenica 13 ritorna una
D
della classiche del podismo non competitivo. A Refrontolo, infatti, si corrono
la 26ª edizione della Marcia
del Refrontolo passito doc e
la Caminada a coppie “Lui &
Lei”.
LA DISCIPLINA È IN ESPANSIONE FRA I GIOVANI, MA NEI
PALASPORT PORDENONESI MANCANO GLI ATTREZZI
Ciclismo
opo la spettacolare edizione
D
del 60° Trofeo Piva, classicissima per elite e under 23, vinta
Povera ginnastica
di Calderano che è attrezzata. Nel Pordenonese, invece, mancano proprio le
strutture essenziali: nelle
palestre non ci sono le travi o i buchi per le parallele».
L
a ginnastica artistica è
uno sport che a livello
giovanile è in continua
espansione. Il movimento,
tuttavia, dimostra delle notevoli differenze sui due versanti della nostra diocesi,
quello veneto e quello friulano. In provincia di Pordenone, infatti, si avverte un
paradosso: crescita di società e di atleti ma nelle palestre mancano gli attrezzi
necessari alla pratica. Come
può succedere? Lo abbiamo
chiesto a Linda Cella, residente a Gaiarine, tecnico
della società Ginnastica
Moderna di Sacile e delegato provinciale di Pordenone
della Fgi. «La grossa difficoltà per le 13 società della
provincia di Pordenone sta
nell’organizzare le gare- ha
spiegato Linda, 26 anni, laureata in scienze motorie-. Il
problema è rappresentato dall’assenza di strutture adeguate: le palestre, anche le più
grandi, come il Palamichelet-
Le società di ginnastica artistica attive in diocesi:
to di Sacile o il Forum di Pordenone o il palasport di Spilimbergo e San Vito al Tagliamento non sono fornite degli
attrezzi. Le società, che già devono sobbarcarsi tutti gli oneri dell’organizzazione, dovrebbero recuperare gli attrezzi e
portarli nella palestra dove si
GLI APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA
l Cai di Conegliano organizza per domenica 13 la gita su
La Crosetta-Monte Pizzoc, una facile e bella escursione in
buona parte nel bosco, su terreno aperto e panoramico, con
partenza da La Crosetta. la partenza è prevista per le 8.30 e il
rientro verso le 18. Il Cai di Sacile giovedì 17 presenta le attività 2008 presso la sede sociale di San Giovanni del Tempio.
La serata ha inizio alle 20.45. Il
Cai di Vittorio Veneto organizza per domenica 13 l’escursione ad anello delle colline di Conegliano; la partenza è prevista
alle 9 dal parcheggio del supermercato Cadoro con mezzi
propri. Il percorso comincerà
a Conegliano alle spalle del teatro Accademia. Attraverso via
Madonna della Neve si sale a
Porta di Ser Bele e si prosegue
per il Borgo di Costa, fino ad arrivare al torrente Ruio e giungere a Costa Bassa. Salendo
verso destra si arriva al torrente Ferrera e poi Collalbrigo, si
I
perviene alla Guizza e raggiunta Rua di Feletto si ritorna
verso Costa ed in breve a Conegliano. La stessa sezione per
la serie di incontri “L’ambiente
glaciale - tra conservazione e
degrado” vi aspetta per la serata “Islanda 2006 - Oltre il silenzio”. Venerdì 18 presso l’aula magna dell’Itis i relatori saranno Mariano Storti e Andrea
Sartori. L’ingresso è libero. Ritornano anche le escursioni invernali del Gruppo Amici della montagna - Nino Lot di Cordignano. La metà di domenica
13 è Palcoda in Val Tramontina. La partenza è alle 8 da Cordignano, il dislivello previsto è
di 500 metri. Le guide sono Egidio Lot e Dino Piovesana. Venerdì 11 alle 21 nella sede del
Cai di San Polo di Piave (retro
del patronato Don Bosco) Flavio Zanet presenta “Ultra trail
du Mont Blanc” film sulla corsa in montagna più impegnativa al mondo.
Mara Campaner
ARTISTICA 98 S. STINO
S.G. CONEGLIANO
CENTRO COLIBRI’ di
Vittorio Veneto
NUOVA REALTA’ di
Francenigo
MAGGIOLINA di San
Fior
GINNASTICA PIAVE di
Giovani ginnaste impegnate in una gara e, sopra, Linda Cella San Donà
VEGA di San Fior
gareggia. La naturale conseMODERNA SACILE di Saciguenza è che, pur presentanle
do la provincia di Pordenone
NUOVA LIBERTAS SACILE
numerose e valide società, per
di Sacile
la maggior parte delle gare deARTISTICA BRUGNERA
vono trasferirsi a Gorizia». E
2004 di Brugnera
in Veneto come va? «La situaFLIC FLAC di Motta di Lizione è diversa. Risiedo a Gaiavenza
rine e conosco bene la palestra
Giacinto Bevilacqua
L’UNDER 17 DEL BASKET ODERZO
Campione regionale
un momento d’oro per il setÈ
tore giovanile del Basket Oderzo. L’under 17 allenata da Carlo Tison (nella foto) e Luca Tonussi
si è laureata campione regionale,
mentre i ragazzi dell’under 19 di
coach Maurizio Toniolo si sono
qualificati per le final four regionali che si terranno a Castelfranco Veneto il 24 e 25 aprile. «E va
ricordato che i “Tison boys” hanno partecipato al campionato nonostante fossero l’unica squadra
formata interamente da ragazzi
del ’92, a fronte di nessuno nato
nel ‘91- segnala la società.- Due
risultati che fanno molto piacere
e che soprattutto premiano l’impegno da sempre rivolto al proprio settore giovanile. Si ricorda
inoltre che quattro ragazzi dell’under 19, Matteo Cescon, Giovanni Baratella, Steven Germignani e Paolo Lorenzon, stanno
La marcia è organizzata dal
Gruppo marciatori Refrontolo ed è inserita nel calendario del circuito Trevisando. I percorsi prescelti dagli
organizzatori misurano 6,5
oppure 12 chilometri. La
partenza è alle 9.
anche ben figurando anche con la
prima squadra. Puntare sui giovani è da sempre prerogativa del
Basket Oderzo come dimostrano anche i tanti giocatori ex-opitergini (Matteo Raminelli, Francesco Basei e Luca Sottana solo
per citarne alcuni) che ad oggi
giocano ad alto livello».
domenica scorsa a Col San Martino dal russo (ma residente a Caneva) Roman Maximov del Cycling team Friuli, il prossimo sarà
un week end particolarmente intenso per le due ruote a pedali. Sabato 12, per inizio, a Colle Umberto si corre il 20° Circuito di Colle Umberto - 8° Gran Premio Italimmobiliare per under 23 ed elite. L’organizzazione della Frare De
Nardi ha previsto la disputa di 42
giri di un circuito locale di 2,150
chilometri per un totale di 90,300
chilometri. La partenza è alle
14.30. Domenica 13, invece, a Castello Roganzuolo sono protagonisti i giovanissimi nel 12° Gran
Premio De Marchi organizzato
dalla Sanfiorese. La partenza è alle 14.30. A Miane è di scena la
mountain bike. Il Miane Bike
Team organizza la Prosecchissima
Mtb Gran Fondo con partenza dal
centro polifunzionale della pro loco alle 10 seguita, alle 15, dalla mini Prosecchissima promozionale
per giovanissimi. A Mel, infine, sabato 12 alle 15 si disputa la gara nazionale giovanile di cross country
per esordienti organizzata dalla
Dolomiteam per esordienti e allievi, mentre domenica 13 alle 10
dalla Zelant Mtb Race, sempre nazionale di cross country, per junior, elite/under 23 e master.
Mareno in A/2
l Gruppo Fassina, squadra di
IPiave,
calcio a cinque di Mareno di
ha conquistato la promozione in serie A/2. I ragazzi
del tecnico Giuseppe Mungo
hanno tagliato il prestigioso
traguardo con una giornata di
anticipo rispetto alla conclusione del campionato dando
continuità ad una stagione che
li ha visti giocare sempre ad alto livello e ai vertici della classifica.
Per la società, sorta nell’estate
del 2006 dalla fusione del Gruppo Fassina Conegliano e il Mareno Calcio a cinque con ripartenza dalla serie B, è una
grande soddisfazione che segue
al raggiungimento delle final
four di Coppa Italia ospitate
proprio al palasport di Mareno
di Piave lo scorso febbraio.
Questa la rosa dei neopromossi: Arregui, Bearzi, Correa, De
Jesus, Maia, Martinez, Mattiuzzo, capitan Rogerio Ribeiro, Saldanha, Scocchera e Silvestrin.
13 aprile 2008
IL NOSTRO VINO
È BUONO
In merito alle notizie di infrazioni
compiute da alcune aziende vitivinicole interviene il presidente della
Confederazione italiana agricoltori
di Treviso, Denis Susanna.
ome al solito per colpa di poC
chi può andarci di mezzo un
intero comparto e questo non è
accettabile per migliaia di produttori agricoli onesti che hanno
fatto della salubrità, dell’igiene e
della qualità la bandiera della
propria azienda. Sono criminali
coloro che hanno prodotto vino
utilizzando sostanze non auto-
rizzate: industrie - laboratori che
nulla hanno a che fare con il
mondo agricolo ma al quale rischiano di far pagare il conto delle proprie attività criminose.
Il vino prodotto dagli agricoltori trevigiani è fatto con l’uva e le
nostre cantine sono delle vere
cantine, non laboratori industriali. I clienti e i consumatori
UN PRESIDENTE DI SEGGIO DIFENDE LA SERIETÀ E
L’IMPEGNO DI CHI LAVORA NEI SEGGI ELETTORALI
Non ci sono brogli
C
on la consultazione elettorale alle porte, vorrei
scrivere, in qualità di
presidente di seggio, alcune
considerazioni sollecitate da alcune dichiarazioni apparse sulla stampa.
Ho cominciato la mia esperienza come segretario di seggio invitato da un amico presidente;
col tempo venne la nomina a
presidente, incarico mai cercato. La nomina è di competenza
della Corte d’appello di Venezia, dietro segnalazione degli uffici comunali. Il presidente ha
la responsabilità di tutto ciò che
accade all’interno della sezione
elettorale, con risvolti penali per
eventuali errori suoi e degli altri componenti. Per questo, la
legge gli consente la facoltà di
nominare il primo collaboratore che è il segretario e gli attribuisce pieni poteri nello svolgimento delle sue mansioni. In ogni caso è solo il presidente a rispondere penalmente dell’operato della sezione. A fronte di
questo servizio di alto valore civile il compenso economico orario è la metà del compenso di
una donna delle pulizie. L’incarico è irrinunciabile, a meno di
gravi motivi; è quasi
sempre accettato per
l’alto significato sociale e civile che riveste.
Alla luce di queste
premesse, mi permetto di scrivere a chi avanza ipotesi di brogli
elettorali e semina
fango generalizzato su
tutti i fedeli servitori
dello Stato quali sono
i presidenti di seggio nell’esercizio del loro incarico. Perché
agitare e intorbidire le acque
con ipotesi di falsificazione dei
risultati, anziché attendere fiducioso il responso delle urne
come hanno fatto fin qui tutti i
grandi governanti dall’inizio
della repubblica?
Mi permetto di suggerire due
cose.
Se si conoscono casi certi di
brogli elettorali, si passino i nominativi dei responsabili alla
magistratura: ci guadagneranno la società che condannerà disonesti e furbastri e la legalità
A VITTORIO VENETO DIVAMPA LA POLEMICA
Vergognoso passante
eggendo i giornali di questi
L
giorni rimango basito dalle
dichiarazioni in merito al progetto di passante di Ceneda e
al suo finanziamento. Il signor
Da Re, capogruppo della Lega
Nord, afferma che “Vittorio
Veneto attendeva una risposta
che è giunta per garantire un
progetto che alleggerirà il traffico e lo smog per la comunità
del Vittoriese”.
Mi chiedo: si può essere così
ipocriti da pensare che i cittaPotete inviare le vostre
LETTERE AL DIRETTORE
per posta elettronica all’indirizzo:
[email protected]
per posta all’indirizzo:
L’Azione - via Jacopo Stella, 8
31029 Vittorio Veneto
oppure per fax allo 0438.555437
dini di Vittorio Veneto credano ad una cosa del genere? Ma
il signor Da Re pensa forse che
la comunità vittoriese sia solo
quella che vive attorno ai palazzi del Comune? Oppure
pensa che a sud la città di Vittorio Veneto finisca all’altezza
delle vie del Lavoro, Canova, e
Grazioli? Come si può pensare di liberare la comunità dallo smog e dai mezzi pesanti,
spostando il problema di 500
metri a sud? Lo capirei solamente se non ci fossero alternative, si veda ad esempio
quello che si fa con la nuova
circonvallazione di Pieve di
Soligo, scelta obbligata non essendoci autostrade disponibili.
Il “passante” non è altro che una parallela delle strade esistenti, che insiste sempre sul
cuore del territorio comunale,
che acquistano i nostri prodotti
possono stare tranquilli: sfido
chiunque a trovare nel mercato
bottiglie di vino prodotte dalle aziende agricole dei nostri associati a prezzi di 40-50 centesimi
l’una.
Con quei prezzi è matematicamente impossibile che ci sia vino bevibile all’interno della confezione. Una selezione la deve fare anche il consumatore ponendo attenzione all’origine del prodotto e al rapporto qualità-prezzo.
Ad ogni modo i controlli vanno
fatti, se vogliamo tutelare il consumatore e i produttori onesti,
pertanto chi utilizza sostanze
dannose alla salute umana per adulterare gli alimenti deve risponderne personalmente. Inoltre una volta scontata la pena va
assolutamente vietata la possibilità a questi personaggi di intraprendere o continuare una qualsiasi attività che abbia attinenza
con il settore agroalimentare.
Denis Susanna
Presidente Cia Treviso
ELEZIONI / L’APPELLO DELLE ACLI PROVINCIALI
Un voto di speranza
appuntamento elettorale del
L
’
13-14 aprile rappresenta una
forte incognita che dovrà essere
perché vincerà il valore del diritto.
Se si è, altrimenti, così convinti di una disonestà diffusa tra i
presidenti delle varie sezioni elettorali (circa 90 mila) e della
mancata speranza di un loro recupero, ci si rivolga alla Comunità europea o all’Onu per chiedere l’invio di osservatori internazionali per il controllo del
corretto svolgimento della consultazione elettorale. Ho visto,
direttamente, fare così in un
Paese africano nell’ottobre 2006.
Mario Gava
Colle Umberto
affrontata con quel senso di responsabilità civica che si è reso
necessario nei passaggi storici più
importanti della nostra nazione.
È importante, per la vita democratica del nostro Paese, andare
ad esprimere il proprio voto anche all’interno di un sistema elettorale che non ci piace, perché
non consente ai cittadini di scegliere liberamente i propri rappresentanti. Le riforme istituzionali che servono per far ripartire
l’Italia richiedono coraggio e autentica volontà politica per essere realizzate. Noi proponiamo
che, al più presto possibile e qualunque sia la maggioranza espressa dal voto, ci si accordi per
una convenzione costituente che
coinvolga oltre alle forze politiche anche le parti sociali e il terzo settore.
Queste secondo noi le priorità.
Un lavoro sicuro e dignitoso. Va
ribadita la centralità del lavoro e
del suo valore a fronte di alcune
problematiche quali infortuni sul
lavoro, precarietà, ritmi e tempi
del lavoro.
Sapere è libertà. La formazione
costante e il suo riconoscimento
quindi andrà ad inquinare con
le polveri sottili dei terreni destinati all’agricoltura, senza
contare l’impatto acustico.
Possibile che non ci si voglia
rendere conto che abbiamo la
fortuna di avere a portata di
mano la vera soluzione per togliere completamente lo smog
e il traffico pesante dalla città,
cioè quella di aprire un accesso autostradale in zona industriale? Così facendo i mezzi
pesanti (vero tumore della viabilità, per inquinamento, dissesto stradale e pericolo per la
sicurezza dei cittadini) non arriverebbero più in città e allora ne trarrebbero beneficio
tutti, in primis gli stessi trasportatori che percorrerebbero meno chilometri per raggiungere le fabbriche.
Le associazioni sindacali vogliono mobilitarsi perché i lavoratori sono esasperati? Ebbene, posso essere d’accordo
sulla rotatoria all’uscita dalla
zona industriale sulla statale di
Alemagna che è difficoltosa;
non capisco invece la necessità
del passante. Ricordiamoci che
le auto che dalla città vogliono
raggiungere la zona industriale (e viceversa) hanno ben
quattro possibilità: 1) la statale Alemagna passando per San
Giacomo, 2) via Bressana, via
Aleardi e via Cal Grande, 3) via
Cal de Prade, 4) via sotto le Rive. Queste arterie, a mio avviso, sono più che sufficienti per
smaltire il traffico di sole auto
che si recano e tornano dal posto di lavoro.
Si tenga inoltre presente che a
causa del passante si sta costruendo un nuovo asilo a pochissimi metri da quello già esistente che verrà dismesso; a
causa del passante si è ampliata e si mantiene una fabbrica di
materie plastiche in zona impropria a pochi metri dalle abitazioni. Se sono intervenuti
degli ostacoli alla realizzazione del passante, è perché, meno male, c’è ancora qualcuno
che ragiona sul rispetto del territorio in presenza di alternative concretissime e molto più
efficaci.
Danilo Perin
Comitato Vendran
sono fondamentali per l’occupabilità dei lavoratori. Va realizzato un sistema integrato tra formazione e istruzione. In particolare la formazione professionale
deve saper rispondere alle necessità del tessuto produttivo locale.
Un welfare promotore di sviluppo. È necessario un sistema sociale non assistenziale ma capace di stabilire legami con e fra i cittadini, sia per consentire loro di
affrontare situazioni di disagio o
di vulnerabilità sociale (mancanza di formazione, lavoro, casa, sicurezza) accedendo ai servizi offerti. In una società con una maggioranza di anziani è richiesta una maggioranza di solidarietà,
quindi un welfare che oltre ad essere espressione di solidarietà sia
anche espressione di giustizia. È
indispensabile, quindi, una più
forte assunzione di responsabilità nei confronti del “care” familiare, inteso come capitale sociale su cui rinforzare nuovi e possibili investimenti.
Famiglia attore di coesione sociale. Dobbiamo sforzarci di pensare a tutte le politiche a partire
dalla famiglia: il lavoro, l’abitazione, l’assistenza sociale per la
cura dei non autosufficienti, l’attenzione per le famiglie immigrate. Il fisco deve essere a misura di famiglia.
Serve una politica della famiglia
capace d’interventi strutturali,
per favorire fattivamente la nascita di nuove famiglie, il sostegno
e l’educazione dei figli, invertire
il fenomeno della denatalità.
Immigrazione. La via italiana all’integrazione. Chiediamo una
nuova legge per affrontare i processi migratori come un’opportunità di sviluppo e accoglienza,
accettando la sfida della piena integrazione e della convivenza civile. Una nuova legge che dovrà
essere in grado di coniugare un equilibrato principio di sicurezza,
che non sia frutto di reazioni emotive, con una forte cultura della solidarietà e della coesione sociale. Il fenomeno migratorio va
saggiamente governato se non
vogliamo che da risorsa per il nostro Paese si trasformi in una delle tante zavorre che lo attanagliano. Un’attenzione particolare
meritano le seconde generazioni:
questi giovani di una nuova Italia, che ha allargato i suoi confini, chiedono un futuro fatto di
pari opportunità e diritti.
Le Acli di Treviso