Intervista a Claudio Cerati

Transcript

Intervista a Claudio Cerati
CLAUDIO CERATI E LA POLIUREA: UNA GIUSTA INTUIZIONE
Come e quando Le Sas apre le porte alla poliurea?
L’avventura della poliurea nacque da una riflessione sullo scenario che si stava profilando attorno
gli anni 2008 e 2009, a seguito della crisi generale che colpì il nostro Paese e in particolare il mondo
dell’edilizia. Il business di Le Sas a quell’epoca era incentrato soprattutto sulla vendita delle
macchine per la verniciatura degli stabili e degli infissi in legno, settori particolarmente legati
all’edilizia. Vista la preoccupante contrazione che subì tale mercato, decidemmo di “attingere” a
tutte le conoscenze acquisite in oltre 30 anni di esperienza nel mondo delle vernici, delle resine,
degli impianti di spruzzatura e applicazione dei vari tipi di fluidi, per inserire gradualmente Le Sas in
un settore nuovo, alternativo e in fase di forte sviluppo: quello dell’applicazione con macchine
speciali dei prodotti compositi e resine bicomponenti, fra le quali una in particolare, che prende il
nome di poliurea.
Quindi siete stati lungimiranti?
Si, l’intuizione di Le Sas è stata proprio quella di spostare al momento giusto il solido background di
competenze tecniche acquisite nel corso degli anni verso la crescita di un settore nuovo e altamente
tecnologico, quello appunto della poliurea, coinvolgendo sia le aziende produttrici di questi
materiali, sia gli operatori che li utilizzavano, in particolare per le impermeabilizzazioni.
Entrando nel dettaglio, quali sono gli ambiti di applicazione della poliurea?
La poliurea è un prodotto estremamente versatile che può essere utilizzato come protezione di un
elemento di arredo, un rinforzante strutturale, un impermeabilizzante, ad esempio per le piscine,
per i ponti nel settore edile ecc… Il suo impiego si ferma solo dove si ferma la capacità dei suoi
utilizzatori di vedere altri ambiti di applicazione!
Pregi e difetti di questo prodotto?
Soprattutto la grande durata e le prestazioni meccaniche mai prima d’ora riscontrate in un prodotto
a spruzzo. Il rovescio della medaglia è legato alla necessità di operatori altamente specializzati, in
quanto se si verificassero degli errori in questa delicata fase, le azioni correttive sarebbero molto
difficili da mettere in pratica. In sostanza anziché esaltare le caratteristiche uniche di questo
prodotto, con una cattiva interpretazione del ciclo se ne vanificherebbero tutti i vantaggi.
Rispetto ad altre aziende che trattano la poliurea, in cosa si differenzia Le Sas?
Sono tanti gli aspetti in cui Le Sas è diversa rispetto ai suoi competitor. Questa è una caratteristica
che da sempre si porta appresso, in quanto può vantare una conoscenza completa delle macchine
per l’applicazione della poliurea. Proprio per questo motivo Le Sas ha allestito un percorso completo
per i propri applicatori che vanno dal noleggio assistito, alla vendita, alla formazione con corsi
specifici, all’assistenza tecnica ed alle manutenzioni.
Quindi è il know how di Le Sas a fare la differenza?
Gli operatori e i tecnici di Le Sas hanno una “visione globale” del prodotto e conoscendone
esattamente tutto il ciclo applicativo, sono in grado di fornire le migliori soluzioni ai nostri clienti.
Identificarsi in un processo non significa conoscere un singolo aspetto, ma è necessario avere la
visione completa dello stesso. Se ad esempio un cliente acquista una macchina per applicare una
resina, non è detto che sia poi in grado di utilizzarla correttamente. E’ fondamentale conoscere
anche le resine.
Quali sono state le tappe che hanno segnato il percorso verso il mercato della poliurea?
Le Sas inizia i suoi investimenti nel settore della poliurea attorno il 2010-2011. Il primo è stato sulla
mia formazione, con un corso specifico tenutosi in Belgio alla Graco, in relazione alla conoscenza
tecnica e all’uso della macchine Reactor. Questo mi ha permesso di aggiungere alle competenze che
avevo già dei prodotti pluricomponenti altre importanti nozioni. Dopodiché ho invitato
costantemente in azienda gli operatori specializzati, (produttori di poliurea, tecnici, potenziali
clienti) mettendo a disposizione la struttura di Le Sas per effettuare le prove applicative.
Un’altra tappa fondamentale per Le Sas è la nascita della PDA Europe, acronimo di Poliurea
Developement Association, un comitato che raduna le più importanti aziende italiane ed europee
operanti in questo particolare settore, tra cui anche Le Sas. Nell’ottobre 2014, Les Sas ha ospitato
presso la propria sede di Collecchio la prima riunione del comitato italiano della PDA, durante la
quale è stato redatto il Manuale di Buona Pratica.
Di cosa aveva bisogno il mercato della poliurea?
Oltre a una grande esigenza di formazione, che per Le Sas è stata fondamentale per aprire nuove
opportunità, il mercato aveva bisogno di assistenza, intesa non tanto in termini meccanici, quanto
in termini di servizi forniti, in particolare quello dei noleggi.
Il noleggio delle macchine per applicare la poliurea, con operatore specializzato, è stato approntato
da Le Sas al fine di “tenere per mano il cliente” al quale era stato mostrato l’utilizzo in azienda e per
consentirgli di eseguire un lavoro in maniera corretta prima di decidere se effettuare degli
investimenti in queste macchine. Per noi è molto importante rendere consapevole il cliente affinché
i suoi investimenti siano il risultato di un progetto sicuro e non di un salto nel buio.
Le macchine utilizzate per i noleggi, che destinazione hanno dopo il loro uso?
Queste macchine hanno una vita molto lunga e qualora escano dei modelli più evoluti, Le Sas ha
una sezione speciale dedicata alle promozioni.
Quali sono i lavori più importanti con la poliurea?
Sono stati diversi. Tra quelli recenti importanti cito:
- il raddoppio del ponte a Solignano, nel tratto ferroviario Parma – La Spezia, per il quale è stato
fatto un rivestimento di 4 mm con la poliurea prima dell’asfaltatura, su 6000 mq di superficie
applicati di 14 giorni.
- Azienda Ferrero, sede di Milano, impermeabilizzazione delle terrazze.
- Stazione di Torino Porta Nuova, impermeabilizzazione della cupola, della tettoria sopra le partenze
e dei solai. In quest’ultimo caso vi erano molte difficoltà per l’applicazione della poliurea sulla
tettoria, costruita in lamiera e non in grado di supportare il peso della macchina e dei fusti. Abbiamo
così trovato la soluzione noleggiando una macchina appositamente predisposta per la spruzzatura
a 123 metri di distanza. La macchina e i fusti sono stati posizionati sul pavimento ai lati delle
partenze, coprendo così tutti i 220 metri della tettoia.
Infine, dove le piacerebbe creare nuove sinergie con la poliurea?
Penso al settore dell’arredamento di esterni, oppure l’edilizia civile come rinforzante strutturale
antisismico. E poi altre idee, che al momento ho in mente e che vorrei sviluppare a breve per aprire
nuovi utilizzi di questo straordinario prodotto con un partner di particolare importanza: l’Università
di Bologna con la quale stiamo già operando su qualche progetto innovativo.
LINK UTILI:
www.lesas.it
http://www.pda-online.org/