FABRIANO Indirizzo Scientifico Classe I Primo Biennio

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FABRIANO Indirizzo Scientifico Classe I Primo Biennio
LICEO SCIENTIFICO STATALE «V. VOLTERRA» - FABRIANO
SEDE CENTRALE DI FABRIANO
SEDE STACCATA DI SASSOFERRATO
Indirizzo Scientifico
Classe I
Primo Biennio
PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE ANNUALE DI
LINGUA E CULTURA LATINA
anno scolastico 2014/2015
FINALITÀ GENERALI DELLA DISCIPLINA
Al termine del percorso lo studente ha acquisito una padronanza della lingua latina sufficiente a
orientarsi nella lettura, diretta o in traduzione con testo a fronte, dei più rappresentativi testi della
latinità, cogliendone i valori storici e culturali. Al tempo stesso, attraverso il confronto con l’italiano e
le lingue straniere note, ha acquisito la capacità di confrontare linguisticamente, con particolare
attenzione al lessico e alla semantica, il latino con l’italiano e con altre lingue straniere moderne,
pervenendo a un dominio dell’italiano più maturo e consapevole, in particolare per l’architettura
periodale e per la padronanza del lessico astratto. Pratica la traduzione non come meccanico esercizio
di applicazione di regole, ma come strumento di conoscenza di un testo e di un autore che gli consente
di immedesimarsi in un mondo diverso dal proprio e di sentire la sfida del tentativo di riproporlo in
lingua italiana.
Al termine del quinquennio lo studente conosce, attraverso la lettura in lingua e in traduzione, i testi
fondamentali della latinità, in duplice prospettiva, letteraria e culturale. Sa cogliere il valore fondante
del patrimonio letterario latino per la tradizione europea in termini di generi, figure dell’immaginario,
auctoritates, e individuare attraverso i testi, nella loro qualità di documenti storici, i tratti più
significativi del mondo romano, nel complesso dei suoi aspetti religiosi, politici, morali ed estetici. È
inoltre in grado di interpretare e commentare opere in prosa e in versi, servendosi degli strumenti
dell’analisi linguistica, stilistica, retorica, e collocando le opere nel rispettivo contesto storico e
culturale.
Fatti salvi gli insopprimibili margini di libertà e la responsabilità dell’insegnante - che valuterà di volta
in volta il percorso didattico più adeguato alla classe e più rispondente ai propri obiettivi formativi, alla
propria idea di letteratura e alla peculiarità degli indirizzi liceali – ed essenziale che l’attenzione si
soffermi sui testi più significativi.
UNA COMPETENZA INTEGRATA: TRADURRE
Tradurre è certamente una delle operazioni più difficili che uno studente sia chiamato ad affrontare:
essa presuppone infatti che sia capace sia di leggere (comprendere, analizzare, contestualizzare e
interpretare) il testo che ha di fronte sia di trasporre questo testo nella lingua d’arrivo, tenendo conto
della correttezza linguistica, della coerenza semantica, delle esigenze che una lingua diversa (l’italiano,
in questo caso) pone. Questa trasposizione realizza la competenza del comunicare, che qui significa
rendere comprensibile e ricco di senso per il lettore italiano il testo latino di partenza.
La traduzione è pertanto una competenza integrata (fatta di più competenze) e interlinguistica (fra due
lingue).
Abbiamo perciò cercato di schematizzare le operazioni cognitive che lo studente è chiamato a compiere
per realizzare questo percorso di lavoro, che ovviamente va preparato per tempo sia nel lavoro in classe
sia nel lavoro a casa. In classe, occorrono frequenti esercitazioni collettive guidate dall’insegnante,
esercitazioni a piccoli gruppi ed esercitazioni individuali seguite entrambe durante il loro svolgimento
dall’insegnante, senza voto, per vedere come lavorano i ragazzi, in quali operazioni incontrano ostacoli
e per poter dunque intervenire nel processo.
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
·
Conoscere la terminologia specifica;
·
conoscere le regole fonetiche e di pronuncia della lingua latina;
·
conoscere la morfologia della lingua latina;
·
conoscere la sintassi della lingua latina;
·
conoscere i rapporti logici che legano gli elementi del testo.
·
saper spiegare, con parole proprie, fenomeni di lingua;
·
saper usare la terminologia specifica;
·
saper consultare consapevolmente il libro di testo ed il vocabolario;
·
saper leggere un testo in lingua applicando correttamente le regole di pronuncia;
·
saper individuare i rapporti logici che legano gli elementi del testo;
·
saper ricavare regole morfo-sintattiche e di costruzione del periodo latino.
·
applicare le conoscenze e le abilità acquisite in situazioni nuove;
·
sviluppare la riflessione sui fenomeni linguistici;
·
sviluppare il senso storico utilizzando il testo latino come documento;
·
sviluppare la riflessione su alcuni temi della civiltà latina individuando analogie e differenze con il
presente;
·
saper tradurre dal latino all’italiano brani conformi alle abilità ed alle conoscenze acquisite
attivando le seguenti sequenze logiche.
In sequenza, quando un ragazzo traduce compie (o dovrebbe compiere) queste operazioni:
•
legge il testo, più volte;
•
cerca di capire in generale di che cosa si tratta, studia il titolo, guarda l’autore, cerca di capire a
grandi linee l’argomento;
•
cerca di ricordare se ha già delle conoscenze utili;
•
affronta il brano cercando di comprendere le strutture linguistiche di ciascuna frase, procedendo
dall’analisi del periodo (ricerca dei nessi di coordinazione e subordinazione) all’analisi della
singola frase. Anche qui deve riconoscere le strutture mettendole in relazione con le strutture e
le regole note: qui il problema è spesso sciogliere le ambiguità (es. qual è il valore in quel passo
di una congiunzione che di valore può averne molti?). Per risolvere problemi analoghi, il
ragazzo deve essere stato abituato a generalizzare, cioè a richiamare alla memoria tutti i valori
di quella congiunzione in modo da scartarli uno a uno man mano che vede che non sono
coerenti col suo testo. Inoltre deve fare ipotesi interpretative dei singoli sintagmi e lessemi
fondate sulle sue conoscenze.
•
Fa una prima traduzione (in mala copia), sottolineando le espressioni che capisce devono essere
riviste (o perché imprecise lessicalmente, o perché grammaticalmente non convincenti, o perché
si riferiscono a contesti culturali o modi di dire che non esistono più e nella traduzione
dovranno essere cambiati per renderli comprensibili). In questo passaggio il lavoro
interpretativo è molto duro: il ragazzo fa congetture sul senso generale e sulla coerenza fra le
parti (se è stato abituato a dividere il testo in parti o sequenze, questo lavoro sarà più facile).
•
Cerca di affrontare i problemi affrontandoli per categorie: quelli linguistici, culturali ecc. Far
fare esercizi di revisione seguendo un ordine logico è utile. Il ragazzo apporta poi le correzioni
necessarie.
•
Revisiona il suo testo cercando di curarne la correttezza (coesione), anche sul piano
morfosintattico, dell’ortografia e dell’interpunzione.
Per attuare questo percorso, sono di necessità utilizzate anche le seguenti operazioni cognitive,
rintracciabili nelle competenze generali.
OPERAZIONI
COMPETENZE
• Selezionare nel loro magazzino della memoria solo le conoscenze relative alle FORMULARE
strutture linguistiche latine utili per comprendere in profondità il testo di partenza:
IPOTESI
• Analizzare le strutture linguistiche del testo e riconoscerle come riferibili a strutture LEGGERE
e regole già studiate.
GENERALIZZARE
• Selezionare nel repertorio della memoria le conoscenze storiche e/o letterarie
FORMULARE
(relative al genere e/o all’autore) utili e le conoscenze già possedute relative IPOTESI
all’argomento (deducibili da altri testi già affrontati).
• Mettere in relazione/confronto le conoscenze reperite e il testo da tradurre.
STRUTTURARE
• Pianificare la traduzione, stendendone una corrente, evidenziando con una STRUTTURARE
sottolineatura gli elementi che necessitano di una revisione.
LEGGERE
• Controllare la coerenza semantica della propria traduzione.
STRUTTURARE
• Scegliere il registro linguistico adatto al testo e al suo genere (poesia, narrazione COMUNICARE
storica, altro).
• Revisionare lo stile, rendere il testo comprensibile, leggibile, revisionare ortografia e
punteggiatura, ecc.
Va da sé che per ottenere risultati almeno accettabili è necessario preparare le verifiche in linea con il
percorso attuato, chiamando i ragazzi a responsabilizzarsi rispetto allo studio di tutte le materie che
possono entrare in relazione con il latino (italiano, storia, ecc.). È opportuno proporre una verifica
fondata su un percorso culturale coerente e organico, che coroni un lavoro sia sulla lingua sia su
qualche aspetto di civiltà piuttosto che un testo che abbia collegamenti solo con le strutture linguistiche
studiate, ma più o meno avulso dallo studio della civiltà antica.
Per il biennio, i testi sia di esercitazione che di verifica potranno essere originali (se semplici), originali
semplificati, originali arricchiti di note. Possibilmente tutti avranno qualche nota o una brevissima
introduzione se esulano un po’ dai percorsi preparati prima.
CONTENUTI DELL’INSEGNAMENTO
Primo periodo
U. D. 1
Il sistema fonetico del latino e l’alfabeto. La pronuncia del latino. La quantità
vocalica, la sillaba, l’accento. Regole dell’accentazione.
U. D. 2
Nozioni preliminari sul verbo. Indicativo ed infinito presente di forma attiva e
passiva dei verbi delle quattro coniugazioni regolari e della coniugazione mista.
U. D. 3
Nozioni preliminari sul nome: genere, numero e caso. La I declinazione dei
sostantivi e degli aggettivi.
U. D. 4
Dalle parole alla frase. La frase minima. Il nominativo, caso del soggetto.
L’accusativo, caso dell’oggetto diretto. L’attributo e l’apposizione.
U. D. 5
Indicativo e infinito presente di sum e di possum. Uso di sum e di possum.
U. D. 6
Funzioni dei casi: genitivo di specificazione, dativo di termine e di possesso.
U. D. 7
Le funzioni dell’ablativo: ablativo di stato in luogo, causa efficiente, agente,
mezzo, modo, compagnia e unione.
U. D. 8
Il verbo fero: indicativo e infinito presente di forma attiva e passiva.
U. D. 9
La II declinazione: sostantivi e aggettivi in - us,- er; declinazione di vir; sostantivi e
aggettivi neutri in - um.
U. D. 10
Indicativo e infinito presente dei verbi volo, nolo, malo.
U. D. 11
Gli aggettivi della prima classe. Gli aggettivi possessivi.
U. D. 12
Imperativo presente e futuro di forma attiva dei verbi delle quattro coniugazioni
regolari e della coniugazione mista.
U. D. 13
Funzioni dei casi: accusativo e ablativo nelle determinazioni di luogo; il predicativo
del soggetto e dell’oggetto.
U. D. 14
Indicativo imperfetto di forma attiva e passiva dei verbi delle quattro coniugazioni
regolari e della coniugazione mista. Indicativo imperfetto dei verbi fero, volo, nolo,
malo, sum, possum.
Secondo periodo
U. D. 15
La III declinazione: sostantivi del 1° (parisillabi e imparisillabi), 2° e 3° gruppo;
particolarità.
U. D. 16
Le determinazioni di tempo e di luogo.
U. D. 17
Indicativo futuro semplice di forma attiva e passiva dei verbi delle quattro
coniugazioni regolari e della coniugazione mista. Indicativo futuro semplice dei
verbi fero, volo, nolo, malo, sum, possum.
U. D. 18
Funzioni dei casi: ablativo di materia e di argomento; ablativo e genitivo di qualità.
U. D. 19
Gli aggettivi della seconda classe.
U. D. 20
I temi verbali e il paradigma completo dei verbi attivi. Indicativo perfetto di forma
attiva e passiva dei verbi delle quattro coniugazioni regolari e della coniugazione
mista. Indicativo perfetto dei verbi fero, volo, nolo, malo, sum, possum. Il passivo
impersonale.
U. D. 21
La IV declinazione.
U. D. 22
La V declinazione.
U. D. 23
Il pronome relativo qui, quae, quod e la proposizione relativa.
METODOLOGIA E STRUMENTI DIDATTICI PER L’INSEGNAMENTO DI LINGUA E
CULTURA LATINA
Si seguirà necessariamente l’impostazione didattica del testo in adozione, che appare al momento
quello più soddisfacente. Si intende inoltre privilegiare, tra le esercitazioni proposte, la traduzione dal
latino in considerazione delle finalità specifiche che ci si ripropone di raggiungere con lo studio della
lingua latina. Ci si servirà limitatamente della traduzione dall’italiano, nell’intento di constatare la
capacità di comprensione e di applicazione delle regole linguistiche studiate. Si curerà particolarmente
la traduzione dal latino di numerosi brani (anche da testi di autori latini). Lo studio del latino sarà
accompagnato da continui riferimenti ai costrutti logici, morfologici e sintattici della frase e del
periodo, costantemente rapportati alla lingua italiana. Durante la lezione frontale non necessariamente
si partirà dall’esposizione della regola per trovarne poi l’applicazione nella frase, ma spesso si potrà
seguire il percorso inverso, induttivo, aiutando l’allievo a risalire, tramite l’analisi della frase, alla
formulazione della regola. Si eseguiranno delle esercitazioni in classe guidate dall’insegnante e poi
gradualmente più autonome per avviare o rafforzare, a seconda dei casi o delle situazioni, il metodo di
traduzione. Si insisterà sull’apprendimento del maggior numero possibile di vocaboli e si farà riflettere
l’allievo sulle strutture e sui termini più significativi anche per la comprensione di alcuni aspetti e
valori della civiltà latina. Questo verrà fatto perché la traduzione del testo latino sia per quanto
possibile finalizzata all’apprendimento non solo di regole grammaticali ma anche di informazioni
storico-culturali della civiltà romana. Come strumenti didattici si utilizzeranno, in particolar modo, i
testi in adozione, che presentano una scelta piuttosto ampia di esercitazioni, e brani letterari; si potrà
ricorrere anche a parti fotocopiate di altri testi, sempre scolastici; verranno utilizzati dizionari specifici.
VERIFICHE
Si effettuerà un controllo sistematico dell’effettivo svolgimento delle esercitazioni scritte assegnate,
che verranno sempre corrette in classe durante le verifiche orali o al di fuori di esse come momento di
controllo della comprensione degli argomenti studiati e di confronto. Alla fine dell’unità didattica o, a
seconda delle necessità, durante il suo percorso si effettueranno verifiche orali e scritte, secondo quanto
è stato stabilito dal Collegio dei Docenti. Quali strumenti di verifica si farà uso di interrogazioni, test
grammaticali, traduzioni scritte e orali.
Nelle prove orali si verificherà l’acquisizione delle seguenti competenze e abilità:
1) competenze fonologiche (livello della conoscenza e dell’applicazione);
2) apprendimento teorico delle regole morfosintattiche ed acquisizione del metodo di traduzione
(livello della conoscenza, applicazione ed analisi);
3) possesso del bagaglio lessicale (conoscenza ed applicazione).
Nelle prove scritte si verificherà l’acquisizione delle seguenti competenze e abilità:
1) traduzione adeguata del testo proposto nel rispetto delle strutture grammaticali (livello
dell’applicazione e dell’analisi);
2) capacità di cogliere il significato del testo proposto (livello dell’analisi e della sintesi);
3) individuazione di corrispondenti ed efficaci locuzioni in lingua italiana nel rispetto del testo latino
(livello dell’espressione).
CRITERI DI VALUTAZIONE
Prova orale di latino
CRITERIO A: competenze fonologiche
1.
Lettura stentata e scorretta.
2.
Lettura ancora incerta e non sempre corretta.
3.
Lettura sufficientemente corretta e sicura.
4.
Lettura discretamente precisa ed espressiva.
5.
Lettura notevolmente corretta ed espressiva.
CRITERIO B: acquisizione del metodo di traduzione e di apprendimento delle regole morfo-sintattiche
1. Incapacità di individuare i nessi logici tra gli elementi del testo, di riconoscere le regole morfosintattiche e di applicarle.
2. Scarsa capacità di individuare i nessi logici tra gli elementi del testo, di riconoscere le regole morfosintattiche e di applicarle.
3. Sufficiente capacità di individuare i nessi logici tra gli elementi del testo, di riconoscere le regole
morfo-sintattiche e di applicarle.
4. Discreta/buona capacità di individuare i nessi logici tra gli elementi del testo, di riconoscere le
regole morfo-sintattiche e di applicarle.
5. Sicura capacità di individuare i nessi logici tra gli elementi del testo, di riconoscere le regole morfosintattiche e di applicarle.
CRITERIO C: possesso del bagaglio lessicale
1. Bagaglio lessicale estremamente carente.
2. Scarso bagaglio lessicale.
3.
Sufficiente bagaglio lessicale.
4.
Bagaglio lessicale piuttosto sicuro e ricco.
5.
Bagaglio lessicale notevolmente ricco e preciso.
Prova scritta di latino
Qualora venisse proposta una prova comprendente la sola traduzione si utilizza la tabella allegata per il
cento per cento della valutazione. La medesima verrà utilizzata in percentuale preponderante per la
traduzione del brano, qualora la prova preveda, oltre alla stessa, un questionario o prova similare.
LIVELLI MINIMI RICHIESTI PER LA VALUTAZIONE DI SUFFICIENZA IN LINGUA E
CULTURA LATINA
L’allievo:
·
conosce le principali regole della fonologia e legge con sufficiente correttezza il testo latino;
·
conosce negli aspetti fondamentali la flessione del verbo (comprese le forme perifrastiche), del
sostantivo, dell’aggettivo, del pronome e la sa riconoscere ed anche riapplicare in semplici frasi
mirate pur con qualche errore non particolarmente grave;
·
conosce le principali strutture sintattiche, le sa riconoscere e riapplicare in esercizi di facile
traduzione, pur con qualche errore non particolarmente grave;
·
sa tradurre versioni dal latino individuandone il significato fondamentale e usando una
terminologia sufficientemente appropriata al contesto del brano.
Nella traduzione dal latino la quantità di errori morfosintattici e lessicali che non pregiudichino la
sufficienza è calcolata sulla base dell’apposita griglia di valutazione che è stata predisposta dagli
insegnanti di lettere e che viene di seguito riprodotta.
ATTIVITÀ DI RECUPERO
Si ritiene opportuno mettere in atto diverse strategie atte al recupero delle eventuali lacune evidenziate
nel corso dell’apprendimento. Si potranno effettuare a tale proposito:
◦
pause nello svolgimento del programma per consentire un consolidamento delle conoscenze e per
accertare la loro acquisizione;
◦
interventi mirati durante lo svolgimento delle lezioni con revisione degli argomenti che hanno
presentato maggiori difficoltà e con coinvolgimento generale della classe.
In caso di verifiche non sufficienti, ogni allievo sarà tenuto a correggere la prova stessa che poi sarà
ricontrollata dall’insegnante ed inoltre potranno essere assegnate esercitazioni aggiuntive riguardanti
l’argomento oggetto di valutazione. Tali esercizi verranno prima visionati dall’insegnante, che
evidenzierà gli eventuali errori, e poi saranno sottoposti di nuovo alla visione dell’allievo che dovrà
apportare le opportune correzioni. Tali attività di recupero verranno svolte nell’attività curricolare. Le
esercitazioni scritte assegnate a tutti gli allievi saranno particolarmente oggetto di controllo e
correzione per gli allievi che debbono recuperare. Costoro saranno anche soggetti a verifiche orali più
frequenti.
Se le verifiche continueranno ad essere non sufficienti, si potranno prevedere dei corsi di recupero
extracurricolari nel corso del secondo periodo dell’anno scolastico.
GRIGLIA DI CORREZIONE – traduzione della versione
LIVELLI
5
4
3
2
1
Comprensione
Completa
Buona, con
qualche
imprecisione
Sufficiente
Scarsa
Assente
Rispetto delle
regole morfosintattiche
Preciso
e rigoroso
Rigoroso, ma
con qualche
imprecisione
Accettabile
Scarso
Nullo
Completezza
Totale
Quasi totale
Accettabile
(non traduce
alcuni periodi
o tralascia una
riga)
Limitata (non
traduce alcuni
periodi o
tralascia diverse
righe)
Molto scarsa o
nulla (tralascia
molte parole e
interi passi)
Scelta
lessicale
Puntuale
Appropriata
Corretta
Imprecisa
Molto
scorretta
PESO x
punteggio
Punteggio Grezzo totale
P. G.
/100
Ai fini della valutazione agli indicatori sarà attribuito un diverso peso (da una scala da 1 a 10),
esplicitato agli alunni nella presentazione di ogni singola verifica, in base alla diversa tipologia delle
prove. Ogni indicatore sarà valutato in base ai livelli, con un punteggio da 1 a 5, secondo la seguente
scala:
5 (ottimo/eccellente)
4 (buono/discreto)
3 (sufficiente)
2 (mediocre/insufficiente)
1 (gravemente insufficiente)
La moltiplicazione del peso per il punteggio dei diversi livelli consentirà di ottenere il punteggio
grezzo, il massimo del quale 100/100 corrisponde al voto massimo 10.