Il Polo Industriale Italiano delle Due Ruote a Manaus

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Il Polo Industriale Italiano delle Due Ruote a Manaus
Il Polo Industriale Italiano
delle Due Ruote a Manaus
Relazione del Gruppo di Lavoro
Ministero dello Sviluppo Economico
Giugno - Settembre 2010
DUE RUOTE ITALIANE A MANAUS
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Introduzione
A seguito della sottoscrizione avvenuta presso il Ministero dello Sviluppo
Economico, in data 22 aprile 2010 del Memorandum d'Intesa per l'incentivazione
dello sviluppo economico e produttivo delle imprese italiane del settore delle Due
Ruote nel polo industriale di Manaus, da parte del Vice Ministro Adolfo Urso, del
Presidente della SIMEST Spa e del Presidente della Associazione Nazionale
Costruttori Moto ciclo ed Accessori - ANCMA, per parte italiana e, da parte del Vice
Ministro dello Sviluppo, dell'Industria e del Commercio Estero della Repubblica
Federativa del Brasile, Ivan Ramalho e della Sovrintendente di SUFRAMA, Dr.ssa
Flavia Grosso, da parte brasiliana, è stato costituito un gruppo di lavoro misto, italo
brasiliano, avente ad oggetto l'esplorazione della possibilità di realizzare in Manaus,
Brasile, un parco industriale dedicato ai costruttori di moto, componenti e caschi
italiani.
Questa iniziativa si colloca nell'ambito del più generale Piano d'Azione sottoscritto
dal Presidente del Consiglio On. Berlusconi e dal Presidente del Brasile, Dr. Lula, in
Washington lo scorso 12 aprile e ribadito in occasione della visita compiuta dal
Presidente Berlusconi a Sao Paulo lo scorso mese di Luglio, volto ad incentivare e
favorire gli investimenti delle Aziende italiane in Brasile con particolare attenzione
alle medie e piccole realtà industriali.
Il presente lavoro è il frutto della missione svoltasi in Brasilia e Manaus dal 14 al 18
giugno da parte del Gruppo Tecnico composto dai seguenti componenti:
Dr. Benedetto Licata, in rappresentanza del MiSE
Dr. Roberto Morone, in rappresentanza di Ancma
Dr. Gianluca Berti, in rappresentanza di Ancma
Dr. Arch. Stefano de Angelis-Effrem in rappresentanza di Ancma
Dr. Marco Rosati, in rappresentanza di Simest Spa
Dr. Avv. Massimo Casini, in rappresentanza di Ancma.
Da parte brasiliana hanno dato un fondamentale contributo il Dr. Joào Luis Rossi del
Ministero dello Sviluppo, dell'Industria e del Commercio Estero Brasiliano ed i Dr.
Luca Senesi e Dr. Aberardo Costa e, sopra tutto, la Dr.ssa Flavia Grosso,
Sovrintendente di Suframa che ha saputo creare le condizioni affinché nei pochi
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giorni della missione fosse possibile reperire una mole di informazioni altrimenti
insperabile.
Deve essere dato, inoltre, un particolare ringraziamento al Ministero dello Sviluppo
Economico, nella persona del Direttore Avv. Amedeo Teti, ed al Capo della
Segreteria Tecnica del Vice Ministro Urso, Dr. Alberto Castronovo, senza i quali la
missione non avrebbe potuto avere luogo.
In ultimo corre ringraziare l'Ambasciata d'Italia a Brasilia il cui Addetto Diplomatico,
Dr. Antonio Alessandro e la Dr.ssa Donatella Di Virgilio hanno permesso che le
difficoltà logistiche della Missione potessero essere superate senza difficoltà.
Un ultimo pensiero deve andare all'Ambasciatore Gherardo La Francesca per il
caloroso supporto, non solo morale, che ha voluto e saputo dare alla importante
iniziativa.
Il presente lavoro non intende aggiungersi o sostituirsi alla numerose "guide" esistenti
riguardo all'investire in Brasile, ma è dedicato allo specifico settore delle Due Ruote
ed ai vantaggi ed alle peculiarità proprie degli investimenti nella Zona Franca di
Manaus.
In questo senso costituisce, indubbiamente, una novità.
Il Quadro Economico
Negli ultimi 15 anni il Brasile ha compiuto notevoli progressi nella stabilizzazione
macroeconomica ed ha perseguito efficaci politiche sociali volte alla redistribuzione
del reddito, tra cui l'introduzione di un "salario basico" che ha permesso di
conquistare al ruolo di "consumatori" circa 30 milioni di Brasiliani.
Il Brasile, sotto la guida del Presidente Lula, ha saputo conquistarsi una posizione di
leadership per tutta l'America del Sud, contribuendo con la propria economia, a
trainare buona parte di questi Paesi verso un futuro certamente migliore del loro
passato.
Nel 2009 il Brasile è definitivamente uscito dalla fase recessiva che lo aveva colpito a
causa della nota crisi mondiale, ma a differenza di altre economie lo ha fatto con uno
slancio non comune: per il 2010 le previsioni sono per un aumento del PIL superiore
al 5%.
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Merito di ciò è stata la creazione di oltre 30 milioni di nuovi consumatori che con la
loro richiesta di consumi hanno sostenuto la fase espansiva.
A questo si aggiunga la indipendenza energetica raggiunta dal Brasile, che grazie agli
investimenti nella energia idroelettrica oggi è in grado di soddisfare con questa fonte
di energia ecologica oltre il 70% della domanda, utilizzando solo il 30% di
potenzialità derivanti dall'utilizzo delle acque interne.
In un Paese che presenta importanti possibilità di business, l'Italia è presente con una
quota di mercato decisamente modesta, oscillante tra il 2,79% del 2006 al 2,96% del
2009.
Motivo di ciò è la peculiare caratteristica di "economia protetta" adottata dal Brasile,
in virtù della quale l'importazione in Brasile di merci prodotte all'estero deve
soggiacere a pesanti dazi doganali che rendono, sostanzialmente, tali prodotti non
competitivi sul mercato interno.
I soli prodotti che non risentono (o risentono meno) di tale situazione sono i prodotti
"made in Italy" di grandi marchi, tipicamente quelli del lusso, che rivolgendosi ad
una clientela di nicchia, possono permettersi di superare la non competività
economica grazie all'elevato valore emozionale intrinseco.
La "ricetta" fornita dal Brasile per aumentare l'interscambio commerciale è semplice:
le Aziende vengano a produrre in Brasile i loro prodotti.
I principali concorrenti esteri delle Aziende Italiane hanno da tempo compreso che la
via per vendere in Brasile passa attraverso la realizzazione di siti produttivi in loco,
anche attraverso partenariati più o meno stretti con Aziende brasiliane.
Purtroppo la media dimensione delle Aziende appartenenti al Sistema Produttivo
Italiano ha sinora rallentato il programma degli investimenti in Brasile, stante
l'incapacità, specie in questi ultimi anni, di reperire i fondi necessari ad
internazionalizzare l'impresa.
Solo grossi gruppi industriali hanno trovato le capacità per investire in Brasile,
ottenendo risultati assolutamente positivi (si pensi a Fiat, Pirelli, Telecom Prysmian,
ENI/Saipem, Ferrero, Campari, Impregilo, Marcegaglia, Finmeccanica).
Solo a titolo di esempio si ricordi che la Fiat, nonostante la crisi, ha deciso di
mantenere inalterato il piano degli investimenti in Brasile di circa 2,5 miliardi di
euro, conscia delle opportunità che il mercato brasiliano dell'auto offrirà nei prossimi
anni.
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Il Quadro Istituzionale
Dal 2006 è operativo il Consiglio Italo-Brasiliano di Cooperazione economica,
Industriale, Finanziaria e per lo Sviluppo che costituisce il principale strumento di
consultazione intergovernativa tra Italia e Brasile per promuovere e monitorare la
cooperazione bilaterale.
Tale organismo, coordinato dal Ministero degli Esteri con il coinvolgimento delle
altre Amministrazioni Pubbliche interessate, si è finora riunito, a cadenza annuale,
alternativamente in Italia (I e III sessione, rispettivamente del 28 settembre 2006 e
del 16 ottobre 2008) ed in Brasile (II e IV sessione, rispettivamente del 26 novembre
2007 e del 9 novembre 2009), articolando le sue attività nei tre Gruppi di lavoro
tematici: economico, scientifico-tecnologico, di cooperazione allo sviluppo. Ad esso
è stato da ultimo affidato il compito di coordinare l’attuazione del Piano D’Azione
per il Partenariato Strategico firmato a Washington il 12 aprile scorso dal Presidente
Lula e dal Presidente Berlusconi.
In concomitanza con la IV sessione del Consiglio di Cooperazione si è svolta la
prima riunione del Meccanismo di Monitoraggio del Commercio e degli Investimenti
Bilaterali.
Questo ulteriore strumento istituzionale, presieduto dai Vice Ministri dello Sviluppo
Economico dei due Paesi, risponde all’esigenza di creare un canale di dialogo diretto
tra le due Amministrazioni tecniche competenti per il commercio estero, il quale, pur
se inquadrato nell’ambito del Consiglio di Cooperazione, sia in grado di riunirsi con
maggiore elasticità e frequenza anche in connessione con specifici casi. Tra gli
obiettivi del meccanismo figurano, infatti, lo scambio di vedute sulle modalità per
promuovere il commercio e gli investimenti e facilitare le transazioni bilaterali,
nonché la trattazione di specifiche questioni che incidono sugli scambi.
La seconda riunione del Meccanismo di monitoraggio ha avuto luogo a Roma il 22
aprile scorso.
I rapporti economico-commerciali tra Italia e Brasile sono altresì caratterizzati dalla
presenza di molteplici Accordi e Memorandum in vigore ed in fase di conclusione,
dalla periodica attivazione di incontri istituzionali, di missioni di sistema e dallo
svolgimento di fiere, esposizioni ed eventi che coinvolgono le realtà imprenditoriali
dei due Paesi.
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Il Settore delle Due Ruote
Il mercato brasiliano delle due ruote trova il suo sito produttivo quasi esclusivo a
Manaus (circa il 95%).
La ragione è di natura economica e risiede, come vedremo, negli incentivi fiscali che
per legge federale vengono riconosciuti alle Aziende che sono ammesse a produrre
all'interno della Zona Franca di Manaus.
Il Mercato Brasiliano è passato da 1.007.131 immatricolazioni nel 2005 a 1.609.649
nel 2009, passando nel 2008 per 1.918.192 immatricolazioni.
Il totale dei veicoli in circolazione è passato da 8.155.166 nel 2005 a 14.695.247 nel
2009 con un tasso medio di crescita annua ponderato (crisi inclusa) pari al 15,88%.
Attualmente a Manaus sono presenti, limitandosi ai produttori di moto finite, Honda,
Yamaha, Kawasaki, Harley Davidson, Kasinski, Dafra e Bramont, nonchè
prossimamente BMW.
Il fatturato delle aziende produttrici di veicoli a 2 ruote presenti a Manaus è passato
da 11,5 miliardi di USD del 2007 ai 13,5 miliardi del 2008 ed ai 10,3 miliardi del
2009, con un fatturato stimato 2010 intorno ai 11,6 miliardi di USD (al mese di
giugno il fatturato già comunicato ammontava a 5,9 miliardi di USD).
Ad oggi a Manaus vi sono 12 stabilimenti operativi nella produzione di motoveicoli
finiti ed altri 10 in corso di realizzazione, mentre vi sono 56 stabilimenti operativi per
la produzione di componenti per moto.
Di queste aziende nessuna è italiana.
La Zona Franca di Manaus
La Zona Franca di Manaus (ZFM) è stata creata con la legge 28.2.1967 e trova la sua
fonte legale negli artt. 40 e 92 della Costituzione Federale Brasiliana.
E' un'area di libera importazione ed esportazione costituita con l'obiettivo di creare
nella regione Amazzonica un centro industriale, commerciale e agro zootecnico
sottostante a condizioni economiche che ne consentano lo sviluppo a fronte delle
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grandi distanze che separano Manaus dai mercati. Per favorire l'investimento
d'imprese nazionali ed estere nella regione sono stati fissati alcuni speciali incentivi
fiscali la cui validità è stata recentemente prorogata fino al 2023 grazie alla modifica
costituzionale n. 42/03.
Per permettere questo sviluppo, la Sovrintendenza della zona franca di Manaus
(SUFRAMA), il governo statale dello Stato di Amazonas (SEPLAN) ed il governo
federale (SUDAM) mettono a disposizione delle imprese che volessero impiantare un
unità produttiva all’interno della zona franca diversi incentivi fiscali ed extra-fiscali.
Situazione generale
Il Brasile è una Repubblica Federale che richiede dei tributi a livello dell'Unione
Federale, degli Stati e dei Municipi. Gli incentivi fiscali ottenibili nella ZFM a tutti
questi livelli sono particolarmente rilevanti per quanto riguarda l'esenzione totale dai
dazi e l'esenzione parziale del corrispondente dell'IVA italiana (Sia a livello Federale
che Statale)
Inoltre è pure prevista una riduzione dei contributi per il finanziamento
dell'assicurazione sociale PIS/COFINS ("Programma d'Integrazione Sociale" e
"Contributo per il Finanziamento della Sicurezza").
Alcune altre esenzioni, meno importanti, sono previste a livello del Municipio di
Manaus: esenzione del corrispondente dell'ICI italiana oltre ad alcuni altri tributi per i
servizi comunali.
Nella relazione settoriale sulla progettazione e realizzazione dell'impianto industriale
(sezione D) è trattata la possibilità d'incentivo sull'acquisto di un terreno nel Parco
Industriale di Manaus e relative infrastrutture messe a disposizione.
Alcune condizioni devono essere soddisfatte al fine di accedere agli incentivi fiscali,
queste riguardano:
• la creazione di posti di lavoro nell'area tramite il rispetto del Processo Produttivo
Basico (PPB);
• la formazione continua della forza lavoro e l'investimento nello sviluppo
scientifico e tecnologico dell'area;
• il reinvestimento di parte dei profitti nell'area.
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Gli incentivi fiscali si suddividono, a loro volta, in incentivi Federali, Statali e
Comunali.
Incentivi Federali
PIS (Contributi per il Programma di Integrazione Sociale) e
COFINS (Contributi per il Finanziamento della Sicurezza Sociale)
Aliquota zero per i ricavi e nelle vendite interne inter-industriali e del 3,65% nelle
vendite di prodotti finiti, nel resto del paese.
Sono azzerati anche con riferimento ai macchinari, materiali e componenti importati
nell'ambito di un progetto approvato da Suframa.
Nel caso di cessione futura a terzi dell'attività industriale impiantata nella ZFM, le
suddette imposte sono calcolate con ratei speciali favorevoli rispetto al regime
ordinario.
IPI (Tassa sulla Produzione)
Sono esentati sia i prodotti brasiliani che i prodotti importati nella ZFM al fine di
produrre altri prodotti, nonché i prodotti realizzati nella ZFM destinati ad una
qualunque area del Brasile, Manaus compresa. E' paragonabile alla nostra IVA (in
Brasile l’IVA non viene pagata dal consumatore finale, ma direttamente dal
produttore)
II (Tassa sulla Importazione)
Sono esentati i macchinari, le materie prime ed i componenti destinati ad essere
utilizzati per la produzione di prodotti nella ZFM a loro volta destinati alla medesima
ZFM.
Riduzione dell'88% per le materie prime ed i componenti destinati ad essere utilizzati
per la produzione di prodotti nella ZFM, nell'ambito di un progetto approvato da
Suframa, destinati ad essere commercializzati nel resto del Brasile.
È possibile importare, usufruendo della riduzione di imposta, anche macchinari e
stampi nuovi, purché sia possibile dimostrare che questi non possano essere reperiti
sul mercato Brasiliano.
Non è possibile importare macchinari e stampi usati in esenzione di imposta.
IE (Tassa di Esportazione)
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Esenti tutti i prodotti realizzati nella ZFM
IOF (Tassa sulle operazioni Finanziarie)
Esentati gli investimenti diretti alla realizzazione di stabilimenti produttivi nella ZFM
approvati da Suframa
IR (Tassa Generale sui Profitti)
Riduzione del 75% per le Aziende che svolgono azioni di modernizzazione di attività
già esistenti nella ZFM reinvestendo in loco.
Incentivi Statali
ICMS (Tassa sulla Circolazione dei Beni)
Si tratta di una sorta di IVA statale, che si affianca all'IVA federale (IPI).
Con legge del 29.9.2003, il Governo di Amazonas, ha stabilito una riduzione del 55%
della imposta in oggetto a favore dei produttori di motociclette.
Per i produttori di biciclette questa riduzione è del 100%.
Tuttavia, la stessa legge prevede che la riduzione salga fino al 68% laddove i
materiali ed i componenti utilizzati per la produzione delle motociclette siano prodotti
nel medesimo stato.
La riduzione della ICMS ha effetto, inoltre, sui contributi che tutte le Aziende
debbono versare allo Stato di Amazonas per la costituzione di una serie di fondi di
sostegno a favore delle micro imprese, dell'Università di Amazonas e dello sviluppo
delle infrastrutture.
Incentivi Comunali
IPTU (Tassa sulla Proprietà Urbana)
Esenzione per 10 anni
ISS (Tassa Generale sui servizi)
Esenzione per 10 anni
ALVARA' (Tassa sulla Autorizzazione ad Esercitare Imprese)
Esenzione per 10 anni
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Altri Incentivi
PEXPAM (Programma speciale per l'Export nell'Amazonia dell'Ovest)
Si tratta di un programma speciale, gestito da Suframa, diretto ad incentivare
l'esportazione di prodotti regionali, che permette alla Aziende ammesse di avere
l'esenzione dall'IPI, IE, ICMS, TAS (La Tassa Amministrativa di Suframa) e la
sospensione della II.
MERCOSUL
I prodotti realizzati nella ZFM sono soggetti alla TEC (Tariffa Esterna Comune),
valida per il commercio di prodotti all'interno del Mercosul.
Per L'Argentina e l'Uruguay valgono accordi bilaterali che prevedono l'esenzione
bilaterale della TEC o di altre tasse di importazione nazionale.
EIZOF (Area di Stoccaggio Extradoganale)
I beni prodotti nella ZFM od i beni importati per essere utilizzati nella produzione
nella ZFL, possono essere stoccati fino a 5 anni in speciali magazzini in sospensione
di imposta.
Distretti Industriali di Manaus (DI)
Si tratta di aree speciali (su cui vedi infra) che possono essere richieste dalle Aziende
interessate e concesse da Suframa per la realizzazione di impianti industriali i cui
progetti siano stati approvati.
Le aree vengono cedute al prezzo speciale di R$ 1/m2 e possono essere pagate in 12
mesi ad un tasso di interesse del 1% al mese.
Requisiti
Per poter usufruire di questi incentivi, l’impresa deve soddisfare determinati requisiti
e attendersi a delle particolari condizioni:
• Essere un impresa Brasiliana
• Rispettare il PPB (Plano Produtivo Básico)
• Presentazione di un progetto tecnico-economico compatibile con il PPB approvato
per quel determinato prodotto
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• Approvazione del disegno industriale (con limiti annuali di importazione di
componenti dall’estero)
• Iniziare l’attività produttiva entro 36 mesi dall’approvazione del progetto e dalla sua
pubblicazione sul Diário Oficial da União
• Creazione di occupazione nella regione
• Concessione di benefici sociali per i lavoratori
• Incorporazione di prodotti tecnologici e dei processi di produzione compatibili con
lo stato dell'arte
• Aumento dei livelli di produttività e competitività
• Reinvestimento di parte degli utili nella regione (per beneficiare della riduzione
della IR)
• Investimenti nell'istruzione e nella formazione delle risorse umane per lo sviluppo
scientifico e tecnologico
In breve
Gli incentivi fiscali a livello dell'Unione Federale e dello Stato di Amazonas, previsti
per il settore delle due ruote, possono essere riassunti nella tabella di seguito.
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Fonte: SUFRAMA
Osservazioni
È particolarmente interessante simulare il costo di produzione di una moto prodotta in
un'ipotetica fabbrica a San Paolo e confrontarlo con quello dello stesso veicolo
prodotto a Manaus approfittando degli incentivi fiscali.
Sulla base delle simulazioni del gruppo tecnico di lavoro si evidenzia una differenza
di circa il 30% del prezzo di produzione.
Il Reperimento delle Risorse Finanziarie
Situazione generale
L'azienda italiana che apre un progetto nella Zona Franca di Manaus (ZFM) deve
prima di tutto esistere come entità giuridica brasiliana, per questo si dovrà costituire
in società secondo il diritto locale. Da quel momento l'impresa potrà accedere a tutti i
prodotti e servizi offerti dalle banche brasiliane.
Il settore bancario e finanziario brasiliano si compone di privato (le banche principali
sono "Itaù", "Bradesco", "Santander") e pubblico nel quale gli istituti più importanti
sono il "Banco do Brasil" (BdB), il "Banco National do Desenvolvimento" (BNDES)
e, per quanto riguarda la zona di Manaus, il "Banco do Amazonia" (BASA).
Mentre il comparto privato è più interessante per quanto riguarda la gestione
patrimoniale o il private equity, quello pubblico offre sia degli interessanti prodotti di
credito specifici per gli importatori dall'estero sia delle linee di credito dedicate agli
investimenti nella regione amazzonica.
I prodotti e i servizi offerti sono paragonabili a quelli di una banca italiana (mentre
differiscono in alcuni casi le operatività) e vanno da linee di finanziamento
all'importazione di prodotti, a lettere di credito, fino a garanzie internazionali.
Secondo le necessità delle imprese, sono offerte varie possibilità di prestiti oppure di
capitale di giro.
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BASA, BNDES e SIMEST
Il gruppo tecnico di lavoro ha incontrato i rappresentanti sia di BNDES a Brasilia sia
di BASA a Manaus: per un’operazione in loco il "Banco do Amazonia" appare come
il partner più interessante per la strutturazione di un finanziamento per l'azienda
italiana che apre un progetto a Manaus.
Sono da considerare i seguenti aspetti principali:
• BASA, tramite il "Fondo Costituzionale di Finanziamento Del Nord" (FNO), è il
finanziatore principale degli investimenti nella ZFM;
• di tutta evidenza l'istituto è ben inserito nell'ambiente;
• gli importi minimi finanziati da BASA sono minori rispetto a quelli finanziati da
BNDES;
• le condizioni generali di BASA sono migliori di quelle di BNDES (vedi la tavola
comparativa di seguito).
• In questo ambito si pone SMEST SpA che è disponibile ad affiancare le Aziende
italiane con una serie di strumenti finanziari miarti alle varie fasi dell’investimento:
• Finanziamento a tasso agevolato, erogato direttamente da SIMEST, per la
realizzazione dello studio di fattibilità;
• Partecipazione fino al 49%1 del capitale sociale delle imprese che saranno
costituite in Brasile dalle aziende italiane (anche in Joint Venture con imprese
locali). La suddetta partecipazione, a valere sia sulla Legge 100/90 sia sul Fondo di
Venture Capital del Ministero dello Sviluppo Economico gestito da SIMEST, ha
una durata massima di 8 anni, con patto di riacquisto delle quote/azioni SIMEST da
parte dell’azienda italiana. In virtù della partecipazione SIMEST al capitale sociale
l’azienda italiana può finanziare la propria quota di capitale sociale versato in
Brasile tramite il sistema bancario italiano usufrendo da parte di SIMEST di un
contributo in conto interessi che taglia il tasso praticato dalla banca italiana;
• Finanziamento a tasso agevolato, erogato direttamente da SIMEST, per la
realizzazione di un programa di assistenza tecnica e formazione del personale
assunto in Brasile.
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La partecipazione SIMEST prevede come tetto massimo la quota detenuta dall'Azienda italiana promotrice del
progetto.
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In un ipotetico schema, tenendo conto che sia BASA che BNDES erogano la somma
deliberata in unica soluzione (od al massimo una/due tranches) e, pertanto, richiedono
garanzie immediate pari al 100% dell'erogato, il capitale della Newco di diritto
brasiliano dovrebbe assommare almeno al 50% dell'investimento complessivo del
progetto e, pertanto, il contributo minimo dell'impresa italiana dovrebbe non essere
inferiore al 26% del valore del progetto stesso (potendo il restante 24% essere
finanziato da SIMEST ed il 50% da BASA o BNDES).
PPB (Plano Produtivo Básico) e costi aziendali
Situazione generale
All’interno della ZFM esiste già un “polo” delle due ruote, che comprende 12
produttori di moto e 56 aziende di componenti (l’elenco delle aziende presenti a
Manaus può essere reperito al punto 7.1 della documentazione allegata alla presente
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relazione) e che fattura mediamente 11B R$/anno (pari al 20% del fatturato
dell’intera ZFM).
Il 100% della produzione di moto del Brasile è prodotto all’interno della Zona Franca
di Manaus.
PPB (Plano Produtivo Básico)
Il punto cardine da rispettare per poter avere accesso agli incentivi è il rispetto del
PPB (Plano Produtivo Básico).
Il PPB è un documento, redatto da Suframa specificatamente per ogni singolo tipo di
prodotto da industrializzare all’interno della zona franca di Manaus, che elenca le
condizioni da rispettare nel processo industriale di produzione di quel determinato
prodotto (in particolare, il numero minimo di operazioni da effettuare in loco e che
non possono essere effettuate all’esterno della ZFM e/o importate).
Per le motociclette, ogni singolo modello di ogni Casa avrà, quindi, il suo specifico
PPB che determinerà puntualmente quali e quanti componenti potranno essere
importati e quali e quanti componenti dovranno invece essere reperiti sul mercato
locale della ZFM; il numero minimo di operazioni/componenti che dovranno essere
approvigionati all’interno della ZFM sarà differente a seconda della cilindrata della
moto e del numero di pezzi prodotti all’anno.
Per quanto attiene al motore, il suo montaggio, a partire da parti e pezzi, dovrà essere
effettuato all’interno della ZFM; il livello di disaggregazione delle parti e dei pezzi in
relazione al motore sarà stabilito da norme complementari decise modello per
modello da SUFRAMA.
Il PPB in vigore per il settore del motociclo (e che comprende “ciclomotores,
motonetas, motocicletas, triciclos e quadriciclos”) può essere consultato ai punti 6.1
(in inglese) e 6.2 (in portoghese) della documentazione allegata alla presente
relazione.
Secondo il PPB vigente, ogni impresa deve effettuare una quantità minima di
operazioni di industrializzazione (che varia a seconda della cilindrata della moto e del
numero di pezzi prodotti all’anno) all’interno della zona franca di Manaus:
• Fino a 100cc: 45 operazioni (ridotte a 30 se non si producono più di
20.000pcs/anno)
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• Da 100cc a 450cc: 90 operazioni (ridotte a 60 se non si producono più di
20.000pcs/anno)
• Oltre 450cc: 30 operazioni
• Tricicli e quadricicli: 30 operazioni
La descrizione dei componenti per motociclette può essere reperita ai punti 6.5 (per
moto da 100cc a 450cc) e 6.6 (per moto oltre 450cc) della documentazione allegata
alla presente relazione.
Costi Aziendali
Per quanto riguarda i principali costi che un’azienda deve sostenere, le tariffe che
possono essere reperite all’interno della Zona Franca di Manaus sono le seguenti:
Elettricità:
1kW: R$46,533321 (pari a circa 21,14€)
1kWh: R$0,2251599 (pari a circa 0,102€)
Traffico oltre soglia viene calcolato come segue:
Soglia: 200kW + 10% = 220kW --> oltre tale soglia: 1kW: R$139,599963
Gas:
R$1,80 per m3 (pari a circa 0,817€/ m3), comprese le imposte
Acqua:
Fino a 10m3: R$2,0189 (pari a circa 0,92€/m3)
Da 11m3 fino a 20m3: R$3,9120 (pari a circa 1,77€/m3)
Da 21m3 fino a 30m3: R$5,9728 (pari a circa 2,71€/m3)
Da 31m3 fino a 40m3: R$8,1361 (pari a circa 3,69€/m3)
Da 41m3 fino a 60m3: R$9,3866 (pari a circa 4,26€/m3)
Oltre a 60m3: R$10,7257 (pari a circa 4,87€/m3)
Salari & Stipendi:
In Brasile lo stipendio viene calcolato come “numero X di volte del salario básico”
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Il salario básico è 450R$/netto mese (pari a circa 204€/netto mese), pari ad un costo
aziendale di circa 950R$/mese (pari a circa 431€/mese)
La fasce salariali sono:
Fino a 1,5 volte il salario básico
Da 1,5 a 2,0 volte il salario básico
Da 2,0 a 4,0 volte il salario básico
Da 4,0 a 6,0 volte il salario básico
Da 6,0 a 10,0 volte il salario básico
Da 10,0 a 15,0 volte il salario básico
Oltre 15,0 volte il salario básico
Grazie agli incentivi fiscali e ad un’architettura dei costi come qui sopra esposto si
può considerare come una moto che, se esportata “finita” in Brasile verrebbe venduta
a 130 (con le tasse di importazione ed i dazi doganali) può essere prodotta all’interno
della Zona Franca di Manaus (anche con determinati componenti importati, sempre
seguendo il PPB) e venduta sul mercato brasiliano a 100, con quindi una maggiore
competitività ed una maggiore penetrazione sul mercato del Sudamerica (i principali
mercati delle imprese della ZFM sono: Brasile, Argentina & Venezuela).
Il confronto tra importazione diretta e produzione locale di un motociclo può essere
reperito al punto 7.3 della documentazione allegata alla presente relazione.
Opportunità
In questi mesi Suframa ed i produttori di motocicli della ZFM stanno discutendo la
revisione del PPB ed i cambiamenti che devono essere apportati a tale documento per
tutelare ancora maggiormente i produttori che decidessero di installarsi nella ZFM.
Vanno in questo senso le proposte di riduzione a 10.000 pcs/anno (dai
20.000pcs/anno del PPB attuale) come limite massimo di pezzi producibili con un
numero ridotto di operazioni effettuate nella ZFM, ed il cambiamento da un
conteggio “ad operazioni” ad un conteggio “a punti + pezzi”.
Con questo nuovo metodo, ad ogni componente della motocicletta verrà assegnato un
punteggio (che sarà più alto quanto maggiore sarà la complessità del componente
stesso) ed il punteggio finale per ogni singolo modello di moto sarà ottenuto dalla
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somma dei punti dei componenti prodotti all’interno della ZFM, fatto salvo anche un
numero minimo di componenti che dovranno essere prodotti all’interno della ZFM.
Il numero minimo di componenti e di punti ricavati dal montaggio di componenti
industrializzati all’interno della ZFM varierà, poi, a seconda della cilindrata della
moto e dal numero di unità/anno prodotte.
Questa nuova proposta di PPB può essere riassunta nella seguenti tabelle:
I – a partir de 1º de janeiro de 2011 (1º de janeiro de 2012), deverão ser cumpridos
os seguintes números mínimos de pontos e peças por cada produto especificado:
Produto
Até
10.000
unidades
Entre
10.000 e
100.000
unidade
s
Acima
de
100.000
unidade
s
Pontos
Peças
Pontos Peças Pontos Peças
30
10
90
30
135
45
b) motonetas e motocicletas
60
acima de 100 cm³ até 450 cm3
20
180
60
270
90
c) motonetas e motocicletas
acima de 450 cm3
30
10
90
30
135
45
d) triciclos e quadriciclos,
independente de cilindrada
30
10
90
30
135
45
a) ciclomotores, motonetas e
motocicletas até 100 cm³:
DUE RUOTE ITALIANE A MANAUS
18
II – a partir de 1º de janeiro de 2012 (1º de janeiro de 2013), deverão ser cumpridos
os seguintes números mínimos de pontos e peças por cada produto especificado:
Produto
Até
10.000
unidades
Entre
10.000 e
100.000
unidade
s
Acima
de
100.000
unidade
s
Pontos
Peças
Pontos Peças Pontos Peças
30
10
60
20
90
30
b) motonetas e motocicletas
60
acima de 100 cm³ até 450 cm3
20
120
40
180
60
c) motonetas e motocicletas
acima de 450 cm3
30
10
60
20
90
30
d) triciclos e quadriciclos,
independente de cilindrada
30
10
60
20
90
30
a) ciclomotores, motonetas e
motocicletas até 100 cm³:
La proposta di nuovo PPB per il settore del motociclo può essere consultata al punto
6.3 (in portoghese) della documentazione allegata alla presente relazione.
Con l’entrata in vigore del nuovo PPB i produttori di motocicli della ZFM saranno,
quindi, maggiormente incentivati all’acquisto di componenti provenienti dalla ZFM,
con una maggiore tutela dei produttori di componenti situati nella ZFM e con
premesse ancora migliori per la realizzazione di una filiera delle due ruote italiane
all’interno della Zona Franca di Manaus.
Compiti preliminari
Ogni singola impresa, per valutare la possibilità di implementare una sede produttiva
nella Zona Franca di Manaus, dovrà valutare il mercato Sudamericano potenziale per
il proprio prodotto, ma anche i requisiti specifici richiesti dal PPB per ogni proprio
specifico prodotto, per verificare quali attrezzature e quali componenti potranno
essere importati e quali, invece, dovranno essere acquistati/realizzati in loco.
DUE RUOTE ITALIANE A MANAUS
19
Osservazioni
L’implementazione di un “polo delle due ruote italiane”, inteso come filiera
completa, all’interno della Zona Franca di Manaus aprirebbe interessanti prospettive
per le aziende Italiane, sia costruttrici di moto sia costruttrici dei relativi componenti.
In primo luogo, verrebbe finalmente “attaccato” un mercato che, fino ad oggi, è stato
lasciato nelle mani dei costruttori Giapponesi (Honda, Yamaha e Kawasaki sono
infatti già presenti in Brasile), cosa che non può essere fatta (viste le altissime tasse di
importazione ed i dazi doganali) se non con una presenza in loco.
I principali investitori (valori in R$) nella ZFM sono infatti i seguenti (dai quali
manca l’Italia):
In secondo luogo, le aziende costruttrici di moto e le aziende di componenti si
aprirebbero un mercato che, con le leggi vigenti (tasse, dazi & PPB), non è di facile
penetrazione da parte dei costruttori del Far East, contribuendo quindi, anche se
“dall’estero”, al miglioramento della situazione economica delle Case madri Italiane.
DUE RUOTE ITALIANE A MANAUS
20
ORIGINE DEGLI 2005
INVESTIMENTI
2006
2007
2008
2009
PART%
2009
GIAPPONE
1.048.425.389,74 1.218.004.754,37 1.585.913.004,69 1.902.702.418,4 2.417.990.410,08 47,55
0
USA
644.132.868,25
595.019.103,92
667.862.338,62
793.392.014,61 733.829.857,42
14,43
PAESI BASSI
308.321.618,19
348.331.121,16
532.757.709,19
554.627.386,69 514.172.694,69
10,11
FINLANDIA
307.820.469,45
336.306.369,00
396.385.393,68
437.299.594,24 404.470.269,74
7,97
GERMANIA
140.939.749,36
74.431.497,28
180.225.798,66
194.174.032,05 190.109.265,89
3,74
COREA
95.478.535,86
137.178.414,38
178.248.382,36
244.579.828,04 168.751.030,85
3,32
FRANCIA
65.397.631,19
136.802.862,86
176.454.559,28
147.802.038,66 138.138.938,73
2,72
URUGUAY
26.793.299,66
28.366.317,49
56.345.771,56
73.254.053,89
81.740.041,17
1,61
CANADA
28.331.598,72
26.700.712,00
68.849.531,66
75.959.063,01
70.256.600,07
1,38
ISOLE VERGINI
25.669.588,50
31.929.933,35
43.162.784,65
47.885.108,44
57.757.414,19
1,14
CINA
34.850.706,65
40.287.611,80
59.881.876,31
89.180.837,14
57.275.620,22
1,13
DUE RUOTE ITALIANE A MANAUS
21
L'Aspetto Urbanistico
Situazione macrourbana attuale
La città di Manaus è in fortissima evoluzione: la popolazione è decuplicata negli
ultimi 30 anni. L’area industriale gestita da SUFRAMA è stata occupata in
brevissimo tempo da aziende operanti nei diversi settori previsti dalla pianificazione.
Situazione macrourbana – sviluppi
Si è provveduto a reperire e ad analizzare tutti i dati inerenti alle infrastrutture
esistenti e al loro potenziamento previsto:
• potenziamento infrastruttura viaria (anello viario principale 6 corsie previsto
operativo per l’anno 2012)
• nuovo porto commerciale (previsto operativo per l’anno 2012) e conseguente
riassetto dell’attuale sistema portuale (foto 1)
• opere pubbliche in relazione ai campionati di calcio 2014
• rete del gas
• altre infrastrutture.
Tali informazioni ed analisi permettono di verificare l’idoneità dei fondi in relazione
al loro utilizzo previsto.
Fondi a disposizione per l’insediamento di nuove industrie
• Zona Distrito Industrial 1 (DI 1)
• Zona Distrito Industrial 2 (DI 2)
• Zona aeroporto
• Zona Nord, lungo le strade principali BR174 e AM010
• Altre aree della città
DUE RUOTE ITALIANE A MANAUS
22
Zona Distrito Industrial 1 (DI 1) - programma Suframa al costo di R$ 1/m2
Nella zona DI 1 i fondi da assegnare da parte di Suframa al costo di RS 1/m2 sono di
fatto esauriti. L’unica possibilità per ottenere un fondo edificabile in tale area è quella
di subentrare a un progetto approvato che non venga realizzato (foto 2).
Zona Distrito Industrial 2 (DI 2) – programma Suframa al costo di R$
1/m2 Nell’area DI 2 i fondi nella zona più a sud che offrono buone caratteristiche di
accessibilità a partire dalla rete viaria attuale sono già occupati e/o attribuiti. Nella
zona centrale vi sono due aree di superficie limitata che presentano caratteristiche tali
da consentirne eventualmente l’edificazione in tempi medi (foto 3 - 6).
- area edificabile 220'000 m2 - costo RS 1/m2 - molto accidentato - diverse aree edificabili tot. 1’000'000 m2 - costo RS 1/m2 - di difficile accessibilità
-
Zona aeroporto
Nelle adiacenze dell’aeroporto vi sono ancora dei fondi, in parte preparati e pronti per
l’edificazione (disboscamento e livellamento eseguito) (foto 7).
- aree edificabili < 250'000 m2 - costo RS 120-170/m2 A nord dell’aeroporto vi sono attualmente alcune aree interessanti in vendita in buona
posizione e già pronte per l’edificazione (foto 8).
- aree edificabili < 200'000 m2 - costo RS 60-100/m2 -
Zona Nord, lungo le strade principali BR174 e AM010
Vi sono numerosi fondi a disposizione lungo le 2 strade principali a nord della città.
I fondi sono in piena foresta ma lungo le strade principali stesse, e si prestano
all’insediamento di edifici industriali. Tali aree vanno però individuate sulla base di
un eventuale interesse effettivo, disboscate e livellate. Inoltre per un eventuale
insediamento in queste aree, a causa della mancanza di collegamenti pubblici, deve
essere previsto da parte dell’azienda un trasporto collettivo quotidiano della
manodopera da e per la città (foto 9, 10).
- aree edificabili < 1’000'000 m2 - costo RS 10-15/m2 DUE RUOTE ITALIANE A MANAUS
23
Altre aree della città
Vi sono altre aree idonee all’insediamento industriale nell’area attigua al tratto estovest del futuro anello viario principale, che attualmente sono occupate da
popolazione abusiva, che potrebbero essere recuperate in tempi medi con azioni
puntuali.
A est del confine fra il DI 1 e il DI 2 attualmente è a disposizione un fondo già
disboscato e livellato, che si presterebbe ottimamente all’insediamento industriale.
Per la vicinanza al futuro porto commerciale e all’anello viario principale, è uno dei
siti più interessanti visitato, anche per il rapporto qualità-prezzo (foto 11).
- area edificabile < 220'000 m2 - costo RS 35/m2 -
Procedure amministrative e progetto
La licenza edilizia viene rilasciata dal Comune di Manaus entro 30 giorni dalla
presentazione dell’incarto completo secondo le direttive del Piano Direttore
comunale.
Le norme del Piano Direttore sono da rispettare imperativamente anche nei DI 1 e DI
2.
Durante i sopralluoghi effettuati e in occasione delle varie riunioni presso il
Municipio, presso Suframa e gli ulteriori uffici amministrativi competenti, è stato
reperito tutto il materiale grafico-normativo necessario alla scelta del luogo più
idoneo ad un eventuale insediamento industriale e all’elaborazione del progetto
tecnico-costruttivo per l’approvazione da parte degli organi competenti.
La normativa impone dei parametri precisi per l’edificabilità del fondo, le altezze, le
distanze dai confini ecc.
Abbiamo individuato dei partner operativi referenziati ed accreditati in loco che ci
permettono lo sviluppo del progetto in Italia direttamente con le aziende interessate,
fungendo da struttura di appoggio per la presentazione della documentazione
necessaria.
Costi
Sono stati reperiti e analizzati i costi di riferimento per la preparazione del terreno,
urbanizzazione e allacciamenti, eventuali fondamenta speciali, platea ed edificio di
produzione con accessori.
DUE RUOTE ITALIANE A MANAUS
24
Il costo di costruzione finale di un edificio produttivo a Manaus è comunque
fortemente legato alla situazione planimetrica del fondo, alle caratteristiche
geologiche del terreno e alla sua accessibilità; l’analisi di tali fattori è indispensabile
per un preventivo dei costi attendibile.
Tempistica
Disponendo di un progetto secondo PPB approvato da parte di Suframa e di un
progetto edilizio basato sulle esigenze del produttore, verificato con il nostro partner
locale, i tempi prevedibili per la realizzazione di un nuovo insediamento produttivo
sono:
• Licenza edilizia: 2 mesi
• Offerte e appalto: 2 mesi
• Edificazione: circa 6 mesi
Le caratteristiche meteorologiche di Manaus (stagione delle piogge di circa 5-6 mesi)
vanno valutate attentamente in sede di progetto in quanto possono avere influenze
importanti sulla tempistica dei lavori di costruzione.
Contatti
Dr. Benedetto Licata, Ministero dello Sviluppo Economico, V.le Boston 25, Roma
[email protected]
Dr. Roberto Morone, Adler Spa, C.so Buenos Aires 64, Milano
[email protected]
Dr. Gianluca Berti, Bazil Vision Ltd, 7 Lanark Square, London, UK E14 9RE
[email protected]
Arch. Stefano de Angelis - Effrem, Alzaia Naviglio Grande 42, Milano
[email protected]
Dr. Marco Rosati, Simest Spa, C.so Vittorio Emanuele II 323, Roma
[email protected]
DUE RUOTE ITALIANE A MANAUS
25
Avv. Massimo Casini, Via Zorzi, 18, 6900 Lugano CH
[email protected]
Dr. Luca Senesi, Suframa, Manaus
[email protected]
Dr.ssa Donatella Di Virgilio, Ambasciata d'Italia a Brasilia
[email protected]
Documenti allegati
0. Polo delle Due Ruote nella Zona Franca di Manaus - Presentazione del
Ministerio do Desenvolvimento, Industria e Comercio Exterior del 22.6.2010
1. Investiment potential in the State of Amazonas - Amazonas State Government
del giugno 2010
2. Resolucao n. 202, 17 maggio 2006 in ordine alla presentazione di Progetti di
Investimento nella Zona Franca di Manaus
3. Apresentacao / Analise / Aprovacao / Acompanhamento de Projetos Presentazione del Ministerio do Desenvolvimento, Industria e Comercio Exterior
del giugno 2010
4. Incentivos fiscais estaduais concedidos a sociedades empresarias produtoras
de motocicletas - Seplan
5. Piano Produttivo Basico (PPB) per veicoli a due, tre e quattro ruote (quad)
del 5.3.2009 (inglese e portoghese)
6. Lista componenti per moto da 100 a 450 cc con codici doganali
7. Lista componenti per moto superiori a 450 cc con codici doganali
8. Progetto di Nuovo Piano Produttivo Basico (nuovo PPB) per veicoli a due, tre
e quattro ruote (quad) del 17.6.2010
9. Reuniao Duas Rodas del 17 de junho de 2010 - Presentazione di Suframa
relativa al progetto di nuovo PPB
DUE RUOTE ITALIANE A MANAUS
26
10. Plano diretor urbano e ambiental de Manaus - areas de especial interesse
social
11.
Plano diretor urbano e ambiental de Manaus - mobilidade urbana
12.
Mappa generale DI di Manaus
13.
Mappa con quote di livello ed idrografia delle DI di Manaus
14.
Documentazione fotografica (12 foto)
DUE RUOTE ITALIANE A MANAUS
27