L`importanza dei libri per i bambini

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L`importanza dei libri per i bambini
"Ogni visita, al di là del mio ruolo di dottore,
mi aiuta in quanto persona,
perché anch'io mi sento confortato,
amato e rispettato in questa relazione.
E' il momento di riunirci e di riscoprire i tesori straordinari
della medicina di tutti i giorni" (Patch Adams)
23/07/2010
L’importanza dei libri per i bambini
Sin da quando il neonato entra in casa fatevi vedere leggere di tutto: giornali, libri, riviste. Tenete
molti libri in casa; trattateli con cura, metteteli a posto, "accarezzali". Lui è attratto da quello che
fate: amerà i libri perché ama voi e questo renderà più stretti e solidi i vostri legami.
Questa lettera comincia con un messaggio scritto da una mamma e pervenuto nel mese di aprile
2010 sul Blog dell'Associazione Culturale Pediatri 1 .
Più che un messaggio è una testimonianza molto forte.
Forte perché esce dal cuore di una mamma.
Forte perché testimonia quanto può incidere realmente un pediatra di famiglia nella storia di un
bambino e della sua stessa famiglia attraverso un lavoro certosino - sempre che ci creda! - giorno
dopo giorno, senza mai stancarsi di parlare e ricordare loro le cose che fanno veramente bene ai
figli.
E’ una testimonianza forte perché mi aiuta a ricordare che se saremo stati in grado di incidere nella
storia anche di un solo bambino avremo realizzano a pieno la nostra missione di medici pediatri.
Ritorni così belli come quello che leggerete aiutano a ricordare a noi medici che probabilmente
quasi mai ci sarà dato di conoscere se il nostro operato avrà consegna to frutti, perché la vita scorre e
a noi non sempre è concessa la gioia e la soddisfazione della mietitura; solo l’impegno a seminare,
certi però che i frutti ci saranno.
1
L’Associazione Culturale Pediatri http://www.acp.it/acp.htm
1
Non mi stancherò mai di dire che non si è pediatri solo per curare malattie, ma per affiancarci
ai bambini e ai loro genitori in questo cammino sempre più complicato e viziato che è la nostra
vita oggi; la vita nelle nostre nevrotiche città, tra una corsa ed un’altra, a coprire tutti i buchi
apparentemente vuoti nella giornata dei nostri figli; una vita che appare sempre più sopravvivenza e
meno esistenza; organizzazione e programmazione e meno libertà e fantasia di viverla.
Sono la mamma di Matteo. Il dott. Pasquale Causa era il pediatra di mio figlio. Lui mi incitava a
leggere libri a Matteo da quando il piccolo aveva tre mesi. Mi sembrava una cosa buffa, mi sentivo
ridicola, ma per fiducia nei suoi confronti (e per timore, perché mi chiedeva sempre se glieli
leggevo) ascoltavo il suo "consiglio"... Mio figlio così ha cominciato a parlare presto e sin da
piccolo ha avuto una proprietà di linguaggio invidiabile. Ogni giorno ancora oggi ascoltandolo
resto senza parole e così torno con il pensiero alle mille raccomandazioni che il dott. Causa mi
faceva in merito all'importanza dei libri per i bambini sin dalla più tenera età. Ed ora che il dottore
non c’è più 2 mi ritrovo spesso a ringraziare il Signore d'aver fatto sì che mio figlio venisse affidato
a una persona così speciale... per poco, purtroppo... ma ci ha lasciato tanto.
Questa sulla storia dei libri e della lettura ad alta voce con i bambini è ormai cosa acclarata nel
mondo scientifico. L’hanno chiamato Progetto Nati per leggere 3 . Un progetto che ha investito il
mondo intero e che quest’anno ha ricevuto un premio di prestigio al XXIII Salone Internazionale del
Libro di Torino, un riconoscimento che è andato ai migliori progetti di promozione alla lettura ad
alta voce ai bambini dalla nascita a sei anni. Lo scorso febbraio lo stesso progetto ha meritato anche
la medaglia del Presidente della Repubblica Napolitano, come riconoscimento al valore
dell’iniziativa. 4
Cosa sappiamo oggi? Sappiamo che leggere con un bambino vuol dire contribuire in modo
determinante alla crescita delle sue capacità cognitive e relazionali; in poche parole, leggere con
un bambino significa farlo crescere bene sia intellettivamente sia nella sua personale sfera
relazionale.
Sembra impensabile, ma un bambino piccolo ha fame di conoscenza così come di affetto e di
tenerezza. Il caldo abbraccio che lo avvolge, l'intimità che si crea condividendo la lettura di un
libro rappresentano il terreno ideale su cui far crescere il suo amore per le parole e per le storie
oltre che le sue capacità di comprendere meglio il mondo che sta dentro e fuori di lui.
Tutto questo - continueremo a ricordarlo all’infinito! – non avviene con la televisione e in particolar
modo con la televisione-babysitter 5 !
2
Pasquale Causa ci ha lasciati… http://quaderniacpnews.blogspot.com/2008/01/pasquale-causa -ci-ha-lasciati.html
Progetto Nati per leggere http://www.natiperleggere.it
Comunicato Stampa al Premio Nazionale Nati per leggere e la medaglia del Presidente della Repubblica
http://www.natiperleggere.it/index.php?id=97&tx_ttnews[tt_news]=10&cHash=c989ea740a7d667d8a243ac6a038a497
5
D’Errico R. Decalogo per un buon uso della TV http://www.pediatric.it/tv.htm
3
4
2
Lo stile di vita attuale piuttosto frenetico e le necessità economiche lavorative condizionano i
genitori alla fretta, favorendo l’uso di tecnologie sostitutive dell’attenzione che essi dovrebbero al
bimbo: giocattoli, televisione, videogiochi e via dicendo. Il piccolo viene così privato
dell’attenzione viva con una persona, interazione riconosciuta come essenziale perché le cosiddette
cure materne siano positive. Anzi spesso oppresso da giochi, giocattoli, iniziative, distrazioni in
modo che quivi sia occupato e non “dia fastidio”, anziché in interazioni coi genitori. Ma
soprattutto lo stile di vita attuale, non semplicemente sottrae l’educatore al bimbo, ma induce nei
genitori disattenzione emotiva verso quella compartecipazione affettiva intelligente e oculatamente
dosata che è vitale per il suo sviluppo (Intelligenza emotiva, Greenspan 1981, 1997; Goleman,
1995 - Intelligenza del cuore, Greenspan, Benderly, 1998).
Potremmo dire che il bambino è stressato e lo sarà più grandicello immesso in sequenze continue
di scuola, sport, giochi organizzati e via dicendo. L’etichetta stressato è però generica e
riduzionista. In realtà questo bimbo è deprivato dell’alimento psichico essenziale ad un buon
sviluppo della sua mente. 6
La lettura, allora, ad alta voce con i bambini potrebbe rappresentare – tra l’altro – anche un’ottima
occasione per creare quel contatto emotivo positivo tra il genitore e il bambino così importante
soprattutto nei primi anni di vita. Nel caso contrario ci si domanda: quali futuri individui avremo se
questa tendenza sociale si accrescerà? E quale società? O meglio, quale Umanità?7
Leggere poi si declina bene con altri verbi come parlare e cantare. Prima del libro il bambino
“legge” la voce di sua madre.
Cosa dovrei consigliare, allora, vivamente a voi genitori? 8
Che fin dalla gravidanza parliate e cantiate per il vostro bambino.
Non vi fermate mai! Proseguite anche dopo. Commentate sempre con frasi semplici e brevi quello
che state facendo. La vostra voce (anche la tua papà!) è un abbraccio che lo aiuta a crescere, tanto
quanto ciò che gli fate mangiare. E lui vi ode bene sin dal grembo materno. Conosce e dimostrerà di
riconoscere la vostra voce e ciò che gli avrete raccontato, letto, cantato durante la stessa gravidanza.
Antony DeCasper, professore di psicologia dell’Università del North Carolina effettuò un
esperimento in cui dimostrò che il piccolo nato non solo dimostra di riconoscere la voce della
mamma (e anche quella del papà!), ma addirittura di ricordare le parole ascoltate durante la
gravidanza. La vita e lo sviluppo del bambino, il suo rimaneggiamento iniziano già in epoca
prenatale.
Leggete, allora! Leggete ad alta voce! L’uomo che legge ad alta voce eleva chi ascolta all’altezza
del libro. Dà veramente da leggere!9
6
7
8
9
Imbasciati A. Bambini “stressati” fin dalla nascita! Psychomedia 3, 2008 http://www.psychomedia.it/pm/lifecycle/perinatal/imbasc6.htm
Ibidem
Manetti S. Un decalogo per leggere con i bambin i. Quaderni ACP 2010 17(3) 137
Pennac D. Come un romanzo, Ed. Feltrinelli, pag.76
3
Non preparategli troppe cose soprattutto inutili prima che il nuovo nato arrivi in casa. Lascia te
che le cose crescano assieme con lui, giorno dopo giorno, perché è di ben altro che il vostro piccolo
ha bisogno. E tra queste non dimenticare di lasciare spazio per libri e riviste.
Sin da quando il neonato entra in casa fat evi vedere leggere di tutto: giornali, libri, riviste. Tenete
molti libri in casa; trattateli con cura, metteteli a posto, "accarezzali". Lui è attratto da quello che
fate: amerà i libri perché ama voi e questo renderà più stretti e solidi i vostri legami.
Magari era tempo che non leggevate più. Ma si sa: per i figli si fa di tutto! E in questo tutto,
ricominciate a leggere: servirà a voi, ma non sarà solo per voi. Sì, perché i libri danno struttura
alla nostra vita e ci aiutano a comprenderla e ad allungare l’esistenza. Non solo, ma leggere davanti
ai bambini, leggere con i bambini, leggere ai bambini è una forte azione benefica. Direbbe Daniel
Pennac, Il tempo per leggere, come il tempo per amare, dilata il tempo per vivere10 .
Il sesto mese è una svolta storica. Il piccolo ora sta seduto; mangia con voi a tavola11 . Tenetelo
sulle ginocchia, apritegli un libro con figure di volti che spicchino bene sul fondo. Lui ora le vede
bene e ama le facce a cominciare dalla vostra. Potete addirittura fabbricargli un libro con le foto
dei vostri volti e del suo. Raccontate ciò che vedete con parole semplici e indicateglielo col dito.
Guardatelo negli occhi. Lui vi seguirà e vedrete le stesse cose: un modo per essere e crescere
insieme. Non preoccupatevi del tempo: basterà un minuto, ma ricordate che, quando leggete, potete
fare solo quello.
Proseguite così, lentamente. A un anno terrà il libro in mano per qualche momento. Sarà una
conquista. Non preoccupatevi del tempo: bastano pochi minuti. Non abbiate fretta. Introducete ogni
giorno una due parole nuove. Le parole lo aiuteranno dopo, nella scuola.
Quando capirete che è maturo per ascoltare una storia con il libro aperto, raccontategli le figure e
le azioni, segnate con il dito le illustrazioni e anche i caratteri, sempre guardandolo.
Fate le voci dei personaggi e chiedetegli: "E ora che succederà?". Vi interrogherà! Se non capite
una sua parola, fatevi indicare la figura. Ripetete la parola. La curiosità lo farà crescere.
Usate libri adeguati. 12
Libri per i piccolissimi da 6 a 12 mesi.
Ai bambini di questa età piacciono i libri che possono essere manipolati senza difficoltà, con
disegni che rappresentano bambini e piccoli animali; le rime e le filastrocche.
Piace sentirsi leggere e rileggere più volte la stessa cosa.
Teneteli in braccio mentre leggete e indicategli con il dito le figure.
10
11
12
Pennac D. Come un romanzo, Ed. Feltrinelli, pag.99
D’Errico R. Dottore, non mi mangia www.pediatric.it/lettere100120.htm
Nati per leggere: una guida per genitori e futuri lettori http://www.aib.it/aib/npl/libri01.htm3
4
Lasciatevi coinvolgere dalla storia che leggete: trasmetterete il piacere della lettura.
AL TUO BAMBINO PIACERANNO I LIBRI PERCHE' GLI PIACI TU!
Libri per i piccoli da 12 a 24 mesi.
Ai bambini di questa età piace sentire leggere e rileggere lo stesso libro; la lettura all'ora della
nanna; libri che parlano di animali, di bambini, delle cose di ogni giorno (la pappa), con poche
parole. Libri dalle forme insolite da accarezzare, stropicciare, portare in bagno, nel lettino e nel
passeggino ; libri a forma di telefono per chiamare la nonna, di morbido cuscino per addormentarsi
sulle ninne nanne e di zainetto per passeggiare con le storie in compagnia di un tenero orsacchiotto.
Tieni in braccio il tuo bambino mentre leggi e indica con il dito le figure.
Lasciati coinvolgere dalla storia che leggi: trasmetterai il piacere della lettura.
AL TUO BAMBINO PIACERANNO I LIBRI PERCHE' GLI PIACI TU!
Libri per bambini che stanno crescendo, tra i 2 e i 3 anni.
Ai bambini di questa età piace girare le pagine da soli; completare la frase di una storia che hanno
sentito molte volte; indicare le figure e dire che cosa rappresentano; scegliere il libro che vogliono ;
tenere il libro in mano e raccontare la storia a modo proprio. Ascoltare le storie divertenti con buffe
voci, rumori o versi di animali. È vero, i libri non sono di cioccolata. Sono di carta, stoffa, cartone.
Ma i libri hanno parti magnetiche, pupazzi in peluche, finestrelle, alette, strappattacca, buchi. Chi
più ne ha più ne metta. Ci sono anche pagine in cui i bambini e le bambine vanitose possono
specchiarsi assieme alle stelle. E se fossero le storie a essere buone come la cioccolata? Perchè
buffe e curiose, perché fanno squick e si possono cantare come una canzone, perché si può giocare a
nascondino tra le pagine con piccoli mostri che spaventano solo un po', perchè si possono fare
piccole/grandi scoperte? L'avventura sta per cominciare, chi deve ancora salire sul treno delle
storie?
Ai bambini piace sentirsi leggere e rileggere più volte la stessa cosa.
Tieni in braccio il tuo bambino mentre leggi e indica con il dito le figure.
Lasciati coinvolgere dalla storia che leggi: trasmetterai il piacere della lettura.
AL TUO BAMBINO PIACERANNO I LIBRI PERCHE' GLI PIACI TU!
Libri per bambini grandi, dai 3 anni.
Ai bambini di questa età piace ascoltare storie classiche e popolari, libri fantastici, trasgressivi,
avventurosi; guardare libri con i numeri e le lettere dell'alfabeto; leggere con te libri che parlano
delle situazioni di ogni giorno come la vita in casa, i giochi con gli amici, la scuola; fare e sentirsi
fare delle domande sulle storie; completare una storia o raccontarne una.
Nuovi amici, buffe storie, colorate immagini per scoprire il mondo, gli animali e i colori, per
burlarsi dei propri difetti e piano piano diventare un po' più grandi. Libri da leggere e rileggere
5
lasciandosi coinvolgere dalle storie: ridendo, divertendosi, emozionandosi assieme ai bambini. Un
modo per conquistare il loro affetto. Provare per credere: una storia vale quanto un caldo
abbraccio... e forse anche di più.
Ai bambini piace sentirsi leggere e rileggere più volte la stessa cosa.
Tieni diversi libri in casa, lasciaglieli scegliere, portalo in biblioteca.
Lasciati coinvolgere dalla storia che leggi: trasmetterai il piacere della lettura.
AL TUO BAMBINO PIACERANNO I LIBRI PERCHE' GLI PIACI TU!
Dedicate alla lettura un momento della giornata. Un'attesa, un viaggio, una panchina al giardino,
perfino una piccola malattia, sono straordinari momenti. Ma se siete troppo stanchi fateglielo
capire: non gli piacereste come lettori.
Non deludetelo. Vi chiederà di leggere o rileggere molte volte una frase o un’intera storia. È segno
che vuole ripetere un’emozione e vuole entrare di più nella storia e fare suo il libro.
Rileggete, rileggete. Non vi stancate, perché rileggere non è ripetersi, ma dare una prova sempre
nuova di un amore instancabile. 13
Frequentate con lui la biblioteca o una libreria, un luogo con uno spazio adatto ai bambini.
Mettete libri nella loro cameretta. Vedrà la grande varietà di libri di colori e forme diverse. Magari
venite nel mio studio e mettetevi a leggere in sala d’attesa coinvolgendo i bambini presenti. Ci sono
libri disponibili ma potete portate anche i vostri e se ne avete in sovrappiù lasciateli perché altri ne
possano beneficiare. I più grandi iscriveteli alla biblioteca. Date a loro la tessera. I libri non sono
tutti uguali. Fate scegliere a loro.
Evitate, quando leggete, le fonti di distrazione: specialmente la Tv. Un leggero sottofondo
musicale senza parole può essere di aiuto. Assocerà il piacere della musica 14,15 a quello della
lettura. Tenete in casa un solo televisore, magari nel salone e lasciate libere tutte le altre stanze.
Libri invece dappertutto!
Parla, canta, sorridi al tuo bambino,
fin da quando viene al mondo:
la tua voce lo accarezza, lo conforta, lo circonda.
Aspetta, con calma, che lui ti risponda.
Viaggia con lui, tra parole e colori,
trasforma il suo mondo in piccole storie:
fagli capire, con gesti e parole,
13
14
15
Pennac D. Come un romanzo, Ed. Feltrinelli, pag.45
Progetto Nati per la musica http://www.natiperlamusica.it
Pizzo M. Bambini più intelligenti dopo le lezioni di musica www.ilmiopsicologo.it/pagine/bambimi_piu_intelligenti_dopo_lezione_musica.aspx
6
la tenerezza dell' essere insieme.
Le storie che ascolta lo portano in volo,
gli danno parole che non conosceva,
gli mettono in fuga i mostri più cupi,
rispondono quiete a mille perché.
Leggi ogni giorno con il tuo bambino.
Digli così quanto bene gli vuoi,
fagli un regalo che dura per sempre 16 .
Leggere con un bambino è dunque importante, ma perché? Molte cose le abbiamo già
farfugliate fra le righe. Potremmo riassume rle così.
Fin da quando nasce (e anche prima di nascere) il bambino è in grado ed è contento di ascoltare la
voce umana, sia che questa gli parli, gli canti, gli racconti o gli legga una storia;
leggere e raccontare a un bambino significa creare con lui un rapporto di speciale intimità e
intensità; attraverso il libro gli si offre la possibilità di aumentare la durata dei suoi tempi di
attenzione, si crea l'abitudine all'ascolto, si sollecita la sua capacità immaginativa;
nei primi anni di vita le capacità di apprendimento linguistico del bambino sono straordinariamente
elevate, ma lo sviluppo del linguaggio è tanto più ricco quanto più numerose, variegate e
interessanti sono le occasioni di scambio verbale che gli sono offerte. Attraverso il libro il bambino
è invogliato a ripetere le parole che ascolta, a memorizzarle e a farle entrare nel suo lessico abituale;
le storie ascoltate rafforzano nel bambino la capacità di riconoscere nessi logici tra gli avvenimenti,
le relazioni tra causa ed effetto e la capacità di ampliare i propri orizzonti assumendo il punto di
vista altrui;
attraverso le storie il bambino impara a creare collegamenti tra il proprio vissuto e gli avvenimenti
raccontati e capisce quindi (precocemente e inequivocabilmente) che i libri e le storie lo riguardano
molto da vicino;
il rapporto quotidiano con il libro, la familiarità con il tempo lento e quieto della lettura
costituiscono la premessa ideale per la lettura individuale che verrà in seguito;
il contesto fortemente affettivo in cui avvengono i primi incontri con il libro induce il bambino a
desiderare e a richiedere che l'esperienza sia ripetuta, favorendo la creazione di un’abitudine che
migliora di per se stessa le capacità di ascolto e di comprensione e motiva l'adulto ad approfondire
la conoscenza dei libri, a migliorare il modo di proporli e a creare nuove possibilità di incontro fra
bambino e libro (ad esempio attraverso frequenti escursioni in biblioteca o in libreria);
condividendo libri e storie l'adulto cresce insieme al bambino.
16
Rita Valentino Merletti
7
Ieri una mamma mi diceva:
«Sa’ dottore, quando lei mi diceva di leggere al bambino così piccolo io ero molto scettica; ma
qualcosa mi diceva che dovevo crederci… Certo, è difficile pensare che leggere a un bambino di
pochi mesi potesse servire a qualcosa… Oggi che ho tre figli mi accorgo che amano molto i libri e
– pensi! – il primo apre e legge lui i libri all’ultimo arrivato che adesso ha solo un anno! Sì, io
credo veramente che questa cosa sia molto bella, anche per l’aspetto relazionale…
Mi sarei aspettata di tutto ma non di vedere che il fratello di cinque anni prendesse i libri e
svolgesse lui quel lavoro così bello ma anche talvolta impegnativo di stare con loro assieme ai
libri…»
Prima di terminare vorrei dire due parole al volo sulla questione dei figli grandi che non leggono.
La prima è che se noi non leggiamo difficilmente loro leggeranno. La seconda, se vogliamo che i
giovani leggano è tempo di concedergli tutti i diritti che accordiamo a noi stessi:
1) il diritto di non leggere
2) il diritto di saltare le pagine
3) il diritto di non finire un libro
4) il diritto di rileggere
5) il diritto di legge re qualsiasi cosa
6) il diritto al bovarismo
7) il diritto di leggere ovunque
8) il diritto di spizzicare
9) il diritto di leggere a voce alta
10) il diritto di tacere. 17
Alla fine di questa lettera mi viene alla mente una bella esperienza vissuta la scorsa primavera a
scuola di mio figlio Simone, 8 anni, un incontro di lettura genitori- figli.
Lo riprendo tale e quale dalle pagine del mio diario.
Sai Simo, è stato proprio bello stamani mollare lo studio e correre a scuola tua per ascoltarvi
leggere e leggere anche noi genitori con voi! E’ stato proprio bello!
Rigorosamente cinque righi ciascuno. Prima è partito il vostro cerchio: frettolose strofe che
uscivano da piccoli e grandi libri colorati; poi noi, i genitori, con i loro libri sotto il braccio, lì,
tutti uguali, tutti allo stesso livello a decantare quei pochi versi di autori noti e meno noti…
Tu hai scelto “Nicolò e la luna” di Roberto Pavanello. Sei stato bravo, mi hai emozionato e anche i
righi letti con grande attenzione e in modo austero sono stati belli:
Ma quella sera c’era qualcosa di più grande e
di più bello là in alto: c’era una luna piena e tonda
17
Pennac D. Come un romanzo, Ed. Feltrinelli, pag.116-139
8
come una frittata e luminosa come un lampione.
Con una luce speciale, né gialla né rosa:
era una luce… d’argento!
Io, invece, ho letto qualcosa tra i tanti versi toccanti di quel magnifico libro che è “Il piccolo
Principe”:
Disse il piccolo principe al Re: «Vorrei tanto vedere un tramonto... Fatemi questo piacere...
Ordinate al sole di tramontare...»
«Se ordinassi a un generale di volare da un fiore all'altro come una farfalla, o di scrivere una
tragedia, o di trasformarsi in un uccello marino; e se il generale non eseguisse l'ordine
ricevuto, chi avrebbe torto, lui o io?»
«L'avreste voi», disse con fermezza il piccolo principe.
«Esatto. Bisogna esigere da ciascuno quello che ciascuno può dare», continuò il re.
Sai Simo, è stato proprio bello incontraci per scambiarci pezzi di libro, frasi che abbiamo letto e
riletto, perché ci avevano lasciato dentro qualcosa di così bello che scoppiavamo dal desiderio che
anche l’altro potesse ascoltarle, così da far vibrare anche per un solo attimo le corde del proprio
cuore all’unisono. Non sempre si trovano tempi per momenti così magici!
E allora? Tra i tanti consigli che mi chiedete alla vigilia delle vacanze estive 18 direi quest’anno di
aggiungere anche questo: nella valigia buttateci dentro qualche buon libro. Libri belli per noi19 , libri
belli per loro 20 . Leggiamo e con una matita sottolineiamo frasi e parole che avranno illuminato il
nostro cuore, per poi donarle, senza commenti e remore, a tutti coloro che amiamo, compresi i
nostri figli.
E lancio lì un’idea. In quelle serate che si svolgono nei villaggi estivi dove ognuno presenta
qualcosa, noi con i nostri bambini potremmo presentare versi e rime tratte da libri letti o in lettura.
Perché no!? Un’occasione per incontrare e comunicare emozioni, ma soprattutto per avvicinarci
assieme al magico mondo dei libri.
Serena estate!
Raffaele D’Errico, pediatra
SE VUOI RILEGGERLA CHIEDI UNA COPIA IN SEGRETERIA
OPPURE SCARICALA DAL SITO www.pediatric.it/parliamo_di.htm
18
19
20
D’Errico R. Speciale estate www.pediatric.it\speciale_estate.htm
D’Errico R. Leggere… www.pediatric.it\leggere.htm
Nati per leggere: una guida per genitori e futuri lettori http://www.aib.it/aib/npl/libri01.htm3
9