scheda 5 Rhine river 1

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scheda 5 Rhine river 1
Scheda n.
Tipologia di intervento
05 3, 4
Creazione canali secondari, modifiche
della sezione trasversale
THE RHINE RIVER
Olanda
OBIETTIVI
Maggior spazio per i processi fluviali per incrementare la diversità dei deflussi e la frequenza delle
inondazioni, dei processi di erosione e sedimentazione. Il tutto allo scopo di creare specifici habitat
quali zone umide dinamiche, rive sabbiose e boschi planiziali ed un gradiente più naturale tra
l’ambiente acquatico e quello terrestre
Condizioni precedenti l’intervento
Fin dall’11 secolo l’uomo ha modificato il fiume Reno in particolare lungo il suo tratto
pianeggiante..
Ha iniziato con argini principali (invernali) per difendere le costruzioni e l’agricoltura.
Poi sono stati costruiti argini secondari (estivi) più bassi, all’interno dei primi, per facilitare le
pratiche agricole con il risultato di ridurre i tempi di inondazione della piana alluvionale.
In seguito il canale è stato rettificato, ristretto, le isole e le barre sabbiose sono state rimosse e
disconnessi i meandri, le rive fissate da pennelli (vedi figura 1). Come risultato il canale principale
era inciso e confinato da una piana alluvionale elevata con bassa frequenza di inondazione. Lanche
riempite da sedimento e isolate dal canale principale. La piana alluvionale veniva sfruttata per
l’agricoltura intensiva.
Figura 1
Interventi effettuati
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Abbassamento e risezionamento dei pennelli
Rimozione di alcuni consolidamenti di sponda
Rimozione degli argini secondari
Costruzione di canali secondari
Abbassamento della piana alluvionale
Sviluppo naturale della piana
Rimozione delle aree sopraelevate
Rinforzo degli argini principali dove necessario
Spostamento degli argini principali dove possibile
Ritenzione al di fuori del letto di piena
Aumento dell’altezza degli argini
Dal 1986 anche se il progetto non è stato del tutto completato
sono stati effettuati numerosi interveti vedi figura 2 e tabella 1.
Figura 2 - Localizzazione dei progetti di
riqualificazione fluviale lungo il tratto di
pianura del fiume Reno, dai confini tra
Germania e Olanda fino al mare del Nord(in
totale 170 km).
Per i dattagli sui progetti vedi la tabella 1.
Di seguito vengono riportati alcuni dettagli del progetto n. 9 (Gamerensche Waard) che ha
interessato 128 ettari di territorio.
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(3) creazione di tre canali laterali nel 1996-99. Un canale permanente di 2 km, un canale di
1 km con portata circa 265 giorni all’anno e un canale con portata 100 giorni all’anno.
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(4)
200 metri di ripristino della zona riparia mediante la piantumazione di salici,
trasformazione di rive sabbiose in boschi planiziali
Figura 3. Panoramica della piana alluvionale, in particolare si vedono i tre canali laterali .
Valutazione dell’efficacia del progetto
Gli effetti ecologici dei progetti di riqualificazione sono stati valutati utilizzando dati del paesaggio
e delle composizioni delle specie vegetali (flora), dei macroinvertebrati, pesci e uccelli.
Analisi del paesaggio mediante ecotopi
Gli ecotopi sono unità del paesaggio che caratterizzano i tipi di paesaggio e descrivono
quantitativamente lo stato ecologico dell’intero tratto di fiume. La composizione degli ecotopi del
19990 e quella del 2000 sono state utilizzate come situazione ante e post.
Con la ricreazione di canali secondari dinamici sono ricomparsi zone umide. Spesso i canali sono
stati ricreati ex-novo invece che riaprire quelli esistenti a causa dell’insufficiente energia cinetica
del fiume in questo tratto. L’abbassamento della piana ha portato ad una più prolungata
inondazione della piana (come dato medio si è passati da 20 giorni all’anno a 50 giorni) e la
creazione di zone umide e laghi planiziali etc.
Tuttavia è stato raggiunto meno del 50% del target prefissato ma ci sono evidenze chiare che si sta
andando nella direzione giusta. Un esempio viene dato dal progetto 9 sopramenzionato di cui si
riportano di seguito alcuni dettagli.
Alcuni risultati relativi al progetto n.9 (Gamerensche Waard).
Gli habitat ripari sono stati ricreati. Specie reofile sia di macroinvertebrati che di pesci sono
avvantaggiate dalle zone umide poco profonde. I macroinvertebrati sono meno influenzati dalle
specie invasive rispetto al canale principale. Il valore floristico è migliorato grazie alla diversa
gestione della piana alluvionale. Uccelli invernali (anatre e oche) sono state parzialmente sostituiti
da specie tipicamente riparie. Anche se la piana alluvionale oggi è di qualche centinaia di metri
rispetto al periodo pre artificializzazione che era qualche chilometro il progetto è riuscito a ricreare
gli habitat tipici del fiume Reno e le specie associate a questi habitat.
Da rilevare solo una minima sedimentazione nel canale principale in prossimità del canale
secondario più grande. A causa dell’erosione degli argini principali (invernali) è stato necessario
effettuare diversi rinforzi. La perdita dell’uso agricolo è significativa per la piana alluvionale ma
non a livello nazionale.
Figura 4 Composizione ante e pre degli ecotopi nell’are del progetto n. 9.
Costo del progetto
Non è disponibile
Bibliografia
Frank Kok – RWS Directie Oost-Nederland, P.O. Box 9070, 6800 ED Arnhem, the Netherlands.
[email protected]
Molen, D.T. van der & A.D. Buijse, 2005. Assessment of the progress of the ecological
rehabilitation of floodplains along the lower River Rhine (the Netherlands). Proceedings
Lowland River Rehabilitation, Wageningen 2003, p. 443-464. In: Buijse, A.D., F. Klijn,
R.S.E.W. Leuven, H.
Middelkoop, F. Schiemer, J.H. Thorp & H.P. Wolfert [eds.] (2005) Rehabilitating large regulated
rivers. Archiv fuer Hydrobiologie Supplement 155 (Large Rivers 15). E. Schweizerbart'sche
Verlagsbuchhandlung, Stuttgart. 738 pp.
Simons, H.E.J., C. Bakker, M.H.I. Schropp, L.H. Jans, F.R. Kok & R.E. Grift, 2001. Man-made
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