Associazione Italiana di Diritto Comparato (A. I. D. C.)

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Associazione Italiana di Diritto Comparato (A. I. D. C.)
Associazione Italiana di Diritto Comparato (A. I. D. C.)
[Si ritiene opportuno riprodurre integralmente la scheda predisposta nel 2003 dall’allora presidente Antonio Gambaro e pubblicata sul primo
sito dell’Associazione. La scheda costituisce l’aggiornamento della voce “Associazione Italiana di Diritto Comparato” in Digesto
delle Discipline Privatistiche- Sez. Civile - Vol. I, pag. 497 (Torino Utet, 1987) A seguire sono riportate altre notizie, successive al
2003]
L’Associazione italiana di diritto comparato rappresenta uno dei non molti esempi di organizzazione
stabile tra giuristi italiani; 1’altro esempio importante è fornito dall'Associazione dei processualisti.
L'iniziativa di costituire un’associazione di studiosi del diritto comparato risale al 1958 quando fu
espletato il primo concorso a cattedra di Diritto privato comparato. Per un certo periodo tuttavia
1’attività dell’Associazione rimase modesta sino a che non fu avvertito il desiderio degli studiosi
italiani che prendevano parte ai convegni indetti dall’Academie internationale de droit comparé, di rendere
più completa ed organica la partecipazione italiana.
D’altra parte occorreva creare una struttura italiana che fungesse da filiale locale dell’IALS la quale,
sotto l’egida del1’UNESCO, andava affermando la sua importanza sul piano mondiale.
L’incontro di questi due desideri portò a rivitalizzare l’Associazione italiana di diritto comparato che
poté giovarsi dell'impulso di Mauro Cappelletti - che ne divenne il Presidente -, Rodolfo Sacco - che
ne divenne Vice Presidente - e di Pietro Verrucoli, Giorgio Bernini, Giuseppino Treves, Vittorio
Denti, Stefano Rodotà, Gabriele Crespi Reghizzi che mano a mano furono chiamati a comporne il
Comitato direttivo. Cellula operaia dell’Associazione rimase a lungo Maurizio Lupoi, segretario
generale della stessa. Due illustri comparatisti quali Mario Rotondi e Gino Gorla, quest’ultimo in
particolare sempre partecipe alle attività dell'Associazione, furono nominati presidenti onorari.
L’Associazione si distinse subito organizzando la partecipazione italiana al Congresso internazionale
di Teheran (IX Congresso mondiale di diritto comparato). In quell’occasione 1’Associazione
promosse, affidandosi al talento organizzativo di P. Verrucoli, la stampa di tutti i contributi
nazionali italiani in un unico volume che fu distribuito al convegno.
Da allora questa tradizione è stata conservata. A Budapest, a Caracas, a Sydney-Melbourne, a
Montreal, ad Atene, a Bristol e a Brisbane, rispettivamente X, XI, XII, XIII, XIV, XV e XVI
Congresso mondiale di diritto comparato, la distribuzione anticipata del volume contenente le
relazioni nazionali italiane, redatte in francese o in inglese con sommario nella lingua non utilizzata,
è divenuta un avvenimento atteso e le singole copie del volume sono sempre non poco contese tra i
partecipanti.
La serie completa è per ora la seguente:
- Rapports Nationacix Italiens au IXe Congrès International de Droit Comparé - Italian National Reports to the IXth
International Congress of Comparative Law (Teheran, 1972), Milano, Giuffrè, 1974, pp. VII-762;
- Rapports Nationaux Italiens au Xe Congrès International de Droit Comparé - Italian National Reports to the Xth
International Congress of Comparative Law (Budapest, 1978), Milano, Giuffrè, 1978, pp. XI-800;
- Rapports Nationaux Italiens du XIe Congrès International de Droit Comparé - Italian National Reports to the Xlth
International Congress of Comparative Law (Caracas, 1982), Milano, Giuffrè, 1982, pp: VII-640;
- Rapports Nationaux Italiens au XIIe Congrès International de Droit Comparé - Italian National Reports to the
XIIth International Congress of Comparative Law (Sydney, 1986), Milano, Giuffrè, 1986, pp. VIII-422;
- Rapports Nationaux Italiens au XIIIe Congrés International de Droit Comparé - Italian National Reports to the
XIIIth International Congress of Comparative Law (Monreal 1990), Milano, Giuffré, 1990, pp. VIII-608;
- Rapports Nationaux Italiens au XIVe Congrés International de Droit Comparé - Italian National Reports to the
XIVth International Congress of Comparative Law (Athens, 1994), Milano, Giuffré, 1994, pp. IX-548;
- Rapports Nationaux Italiens au XVe Congrés International de Droit Comparé - Italian National Reports to the XVth
International Congress of Comparative Law (Bristol, 1998), Milano, Giuffré, 1998, pp. IX-672;
- Rapports Nationaux Italiens au XVIe Congrés International de Droit Comparé - Italian National Reports to the
XVIth International Congress of Comparative Law (Brisbane 2002), Milano, Giuffrè, 2002, pp. X-727.
Gli ultimi due volumi della serie sono stati pubblicati in collaborazione e con il supporto del
Consiglio Nazionale Forense. Del resto, al dialogo con i colleghi di altre nazioni è stata indirizzata
una attività intensa che si è aggiunta a quella tradizionale rappresentata dalla partecipazione
italiana ai Congressi quadriennali dell’Academie de Droit Comparé. Tale attività si è svolta su due
versanti. Un primo è stato il tentativo il cui merito va iscritto al presidente pro tempore, Alessandro
Pizzorusso, di far meglio conoscere ad un pubblico internazionale la produzione giuridica italiana.
Frutto di questo tentativo, che dovette essere interrotto per il venir meno del necessario supporto del
CNR, di due volumi di Italian Studies in Law, pubblicati in lingua inglese da Martinus Nijhoff, nel
1992 e nel 1994. Il secondo versante, inaugurato di lì appresso, è stata l’organizzazione di incontri
bilaterali, che hanno preso il nome di Giornate Italo-Israeliane (svoltesi in due tornate ad Haifa,
Rishon Lezion e Gerusalemme e, poi, a Milano) i cui esiti sono stati raccolti nel volume Towards a
New European Jus Commune (a cura di A. Gambaro e A.M. Rabello), Jerusalem, The Hebrew Univ.
Press, 1999. Sono poi seguite le Giornate Italo-Inglesi ( svoltesi in due tornate a Cambridge ed a
Bagheria) e Giornate Italo-Belghe ( Imperia 2000). Iin occasione del Congresso di Teheran, poi,
1’AIDC patrocinò anche la pubblicazione dei Somali National Reports.
Oltre che nell’organizzare la partecipazione italiana ai Congressi dell’Académie Internationale, che
hanno cadenza quadriennale; 1’Associazione ha indetto Colloqui nazionali con frequenza biennale.
Le prime di queste riunioni (Genova 1971 e Padova 1973) furono informali e riunirono i
comparatisti italiani per uno scambio di idee sui programmi di ricerca in corso. In seguito i colloqui
divennero tematici impegnando i partecipanti a discutere un tema di interesse generale sotto il
profilo comparativo, oppure un tema di interesse comparatistico in sé. Così è stato per il Colloquio
di Salerno (1975), ove fu discussa la problematica degli interessi diffusi; di Camerino (1977), ove
peraltro il Colloquio si suddivise in separate sezioni; di Torino (1979), ove il Colloquio assunse il
nome di “Giornate Gino Gorla” e fu trattato il tema dell’apporto della comparazione giuridica alla
scienza del diritto; di Firenze (1981), ove il tema fu 1’influenza del diritto europeo sul diritto
italiano, di Bari (1983), ove si discusse l’influenza dei valori costituzionali; di Palermo (1985), ove si
discusse sull’insegnamento del diritto comparato.
I successivi colloqui biennali indetti dall’AIDC hanno poi scavalcato il mutamento di secolo
inanellando una catena non interrotta di eventi culturali che hanno trovato ospitalità nelle sedi
universitarie di quasi tutte le regioni italiane. La serie dei colloqui è infatti la seguente: I - Genova
(1971); II - Padova (1973); III - Salerno (1975); IV - Camerino (1977); V- Torino (1979); VI -Firenze
(1981); VII - Bari (1983); VIII - Palermo (1985); IX - Trento (1987); X - Milano (1989); XI - Siena
(1991); XII - Sassari (1993); XIII - Cagliari (1995); XIV - Modena (1997); XV – Caserta/Capri
“Giornate Rodolfo Sacco” (1999); XVI - Messina-Taormina (2001). Il prossimo (XVII) colloquio è
previsto a Pisa nel maggio 2003.
In tutti gli ultimi colloqui biennali dell’AIDC è prevalsa la formula dell’incontro a tema, in cui in
comparatisti italiani sono stati chiamati a riflettere su un problema unitario, e naturalmente, in tale
contesto la parte del leone l’hanno avuta i diversi problemi connessi con il processo di edificazione
di un diritto comune europeo che è stato al centro dell’attenzione nei colloqui di Sassari, Cagliari e
Messina-Taormina, nonché indirettamente di quello modenese dedicato al tema delle
privatizzazioni. Contestualmente ai colloqui biennali dell’AIDC sono stati sempre più presenti
anche colleghi non italiani, trasformando così il carattere dell’incontro da assise ristretta dei
comparatisti italiani in una sede di dialogo a vocazione europea.
Di ognuno dei colloqui è rimasta traccia in un importante volume che raccoglie gli atti del
Colloquio; sì che le pubblicazioni promosse dall'Associazione italiana di diritto comparato hanno
assunto una considerevole consistenza dovendosi aggiungere alla serie dei Rapports Nationaux
Italiens le seguenti opere:
- La tutela degli interessi diffusi ne1 diritto comparato, con particolare riguardo alla protezione dell'ambiente e dei
consumatori, a cura di A. Gambaro, Milano, Giuffrè, 1976;
- I nuovi tipi contrattuali, a cura di P. Verrucoli, Milano, Giuffrè, 1979;
- L’apporto della comparazione alla scienza giuridica, a cura di R. Sacco, Milano, 1980;
-
L’influenza del diritto europeo sul diritto italiano, a cura di M. Cappelletti e A. Pizzorusso, Milano,
Giuffrè, 1982;
L’influenza dei valori costituzionali, a cura di A. Pizzorusso e V. Varano, Milano, Giuffrè, 1985, tomi
I e II.
Caratteristica della biblioteca curata dall’Associazione ed insieme indice del ruolo che essa svolge
nella cultura giuridica italiana è che le opere appena passate in rassegna sono state produttive di un
impatto significativo sulla produzione scientifica susseguente. A titolo di esempio si può dire che
nessuna opera sulla tutela degli interessi diffusi, e sono state molte, ha potuto non prendere le mosse
dai risultati raggiunti nel Colloquio di Salerno.
Per statuto l’Associazione è aperta a tutti gli studiosi italiani e stranieri che abbiano dato qualche
contributo alla comparazione giuridica e quindi anche agli studiosi giovanissimi che in effetti sono
tra i soci più entusiasti ed attivi. Coloro che non possono vantare nemmeno uno scritto
comparatistico sono però benvenuti nel ruolo degli Amici dell’Associazione ed in quanto tali
costantemente informati dell'attività associativa a mezzo di una newsletter (per le modalità di
iscrizione v. la pagina apposita di questo sito).
La struttura organizzativa ha consentito di porre a contatto tra di loro studiosi di diversa formazione
e radici culturali: privatisti, pubblicisti, processualisti, penalisti, ecc., che le attuali forme
accademiche tendono a separare, isolando ciascuno nel suo proprio gruppo disciplinare.
Poiché la ricerca comparatistica sopporta male simili cesure la presenza dell'AIDC è risultata un
antidoto efficace, e dati i risultati sin qui conseguiti, giovevole all'intera cultura giuridica italiana.
ANTONIO GAMBARO
Successivamente al 2003, i colloqui sono proseguiti con la consueta cadenza biennale: XVIII –
Brescia (2005); XIX – Ferrara (2007); XX – Urbino (2009); XXI – Venezia (2011); XXII – Salerno
(2013). Ad essi si sono aggiunti, ad anni alterni, i Colloqui dei Giovani Comparatisti, riservato ai
giovani studiosi che non hanno ancora raggiunto l’inquadramento di professore associato o
ordinario. Questa la loro sequenza: I – Macerata (2008); II – Catania/Enna (2010); III – Aosta
(2012). Il prossimo (IV) è programmato nel 2014 a Roma.
A partire dal 2009, poi, l’attività pubblicistica si è concentrata, oltre che sulle già esistenti “Diritto
pubblico comparato e europeo” e “Cardozo Electronic Law Bulletin”, sulle neo-costituite
“Comparazione e diritto civile” e “Comparative Law Review” (v. i link dalla home page).