Diapositiva 1 - Istituto Regionale per la Floricoltura

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Diapositiva 1 - Istituto Regionale per la Floricoltura
Che cosa contraddistingue
le piante grasse ?
Questa denominazione è commerciale e non botanica , meglio si
dovrebbe dire piante succulente, e in questo grande gruppo
afferiscono piante di molte famiglie diverse e distanti dal pv
filogenetico.
Hanno in comune l'essersi nella loro storia evolutiva fortemente
specializzate, attraverso un forte adattamento morfologico e
fisiologico, per sopravvivere in ambienti diversi, spesso aridi.
Ricche di tessuti parenchimatici in grado di trattenere molta acqua,
originarie di zone in genere aride con foglie, fusti e radici spesso
trasformati in contenitori di acqua.
Occupano quasi ogni tipo habitat terrestre: deserti caldi, deserti
freddi, praterie, boschi ombrosi, foreste pluviali, e zone alpine e
possiedono un'alta resistenza alle condizioni avverse sia dei
terreni che del clima.
I tessuti parenchimatici, in questo
caso parenchimatici acquiferi, cioè i
tessuti che si trovano al di sotto dei
tessuti tegumentali esterni e
circondano tutti gli altri tessuti
(specialmente meccanici e conduttori)
si sono adattati e nelle piante
succulente sono costituiti da cellule
con una cuticola molto spessa, di
dimensioni molto grandi, che hanno la
capacità, grazie alla presenza nel
vacuolo di materiali mucillaginosi allo
stato colloidale, di trattenere l’acqua.
Solo alcune di loro provengono realmente da climi desertici in
quanto la maggior parte proviene da altri ambienti, quali ad
esempio savane e steppe, ambienti situati ai margini dei deserti
veri e propri. Sono ambienti caratterizzati da precipitazioni annue
più elevate dei veri e propri deserti. Le precipitazioni però
avvengono con una elevata stagionalità, in un ambiente
caratterizzato da temperature elevate e da forte irraggiamento
solare, in presenza di scarsa vegetazione arborea. Siamo in
presenza di una stagione piovosa seguita però da una stagione
secca più prolungata e ciò ha spinto ugualmente le piante ad un
forte adattamento ambientale per consentirne la sopravvivenza.
Alcune specie provengono invece dalle foreste tropicali,
dove la siccità è un problema sconosciuto, ma l'acqua, pur
se disponibile in abbondanza, non può essere assorbita con
regolarità dalla pianta perché la stessa non viene
trattenuta a lungo dal suolo oppure perché le piante non
hanno apparati radicali sufficientemente estesi per
assicurarle una idratazione costante.
A livello commerciale si dividono in :Piante grasse o “spine” per
semplicità ma scorrettamente spesso definite Cactaceae
A propagazione sessuata, quasi tutte provenienti dalle Americhe.
Arrivate qui nel 1500. Fino a 20/30 anni fa rappresentavano la
totalità della produzione. Ancora oggi molto apprezzate
soprattutto nel sud.
2) Succulente ( senza spine, “morbide”)
Con spessa cuticola idrofoba e “morbide” Si propagano per via
vegetativa. In realtà è una divisione approssimativa in quanto tra
le succulente abbiamo delle cactaceae . In netta crescita oggi;
probabilmente da almeno 3-4 anni hanno superato
numericamente le prime. Sono apprezzate in particolare al Nord.
Famiglie e Generi più comuni
Agavaceae (Agave, Sansevieria)
Aizoaceae
(Mesembryanthemum,
Lampranthus, Lithops,
Conophytum))
Aloaceae (Aloe, Gasteria, Haworthia)
Apocynaceae (Pachypodium, Adenium e
Plumeria )
Asclepiadaceae (Stapelia, Orbea)
Asteraceae (Kleinia,
Othonna, Senecio)
Cactaceae (Aporocactus, Cereus,
Echinopsis, Epiphyllum,
Mammillaria, Rebutia,Opuntia,
Pereskia, Echinocactus )
Crassulacae (Adromischus, Crassula,
Aeonium, Cotyledon, Sempervivum,
Echeveria, Kalanchoe e Sedum)
Euphorbiaceae (Euphorbia)
Liliaceae ( Gasteria)
Specie più importanti dal punto di vista commerciale :
Piante “spinose “
- Cereus
- Echinocactus
- Mammillaria
(Pluralità di specie senza netta prevalenza )
Piante succulente
- Haworthia
- Opuntia
- Gasteria
- Crassula
- Aloe
- Echeveria
- Sedum
Senza considerare Schlumbergera e Kalaanchoe,
tecnicamente succulente anche se probabilmente seguono
più il canale distributivo delle piante fiorite ( prodotte in
nord Europa, Danimarca in numeri imponenti)
Il mercato
Entrano nel comparto vaso e non vengono gestite in modo
autonomo per cui non ci sono dati.
All’inizio pianta in orti e giardini botanici e da amatori, poi inizia il
circuito commerciale. Ora l’attività amatoriale sembra in
contrazione perché ormai questa tipologia è diventata di massa.
Difficile dare numeri perché una filiera completa ha oltre a
vivaisti anche persone che ricoltivano piante acquistate da altre
aziende, c’é una grande variabilità nella tipologia delle produzioni.
Abbiamo contenitori alveolati, vasi dal Ø 3.5 al Ø 30 e più senza
considerare la produzione di esemplari particolarmente
importanti e “vecchi”.
I ragionamenti derivano da contatti
commercianti della filiera nazionale.
con
produttori
e
Produzione in Europa
Danimarca
Olanda
Belgio
Spagna
Italia
Olanda
Naturalmente grande polo commerciale ma anche produttivo. Sicuramente
insieme ad Italia il maggior produttore con poche aziende molto grandi
(4/5) e una moltitudine di aziende relativamente più piccole satelliti. Hanno
contatti privilegiati ( ditte fornitrici in esclusiva e in qualche caso di
proprietà ) con Spagna ed in particolare Canarie.
Differenza fondamentale con il ns sistema produttivo – La grande
specializzazione su poche varietà per azienda. L’estremo è ad es. una ditta
come OVATA che fa solo varietà diverse di Crassula lattea
Danimarca
Coltivazioni di Schlumbergera e Kalanchoe , da vaso fiorito. Numeri enormi
che seguono il canale del vaso.
Spagna
Produzioni importanti in Canarie e non solo. Produzioni in pien’aria. Alcune
ditte lavorano solo per Olanda . Fornisce anche molti coltivatori italiani.
Belgio
Nell’area di Lo Christi grandi coltivazioni di succulente da freddo
( Sedum e Sempervivum)
Situazione Italiana
Il grande polo produttivo italiano è caratterizzato da quello
in cui è iniziata la produzione , la nostra area ed altre ,
poche realtà.
• Liguria
• Abruzzo
• Lazio
• Sicilia e Puglia
Lazio
Polo interessante con almeno 3 aziende
importanti ( qualche ha cadauna )
Abruzzo
Una sola azienda tra le più importanti in
Italia , circa 5 ha di superficie,
in parte robotizzata.
Ha un catalogo estesissimo e notevoli
contatti commerciali con la Liguria.
Sicilia e Puglia
Acquistano vasi da ingrossare dal centro- nord Italia. In
difficoltà attualmente perché il mercato sta andando verso
una riduzione di taglia.
E la Liguria ?
“…La coltivazione delle piante grasse, coltivazione per
cui Bordighera, ancor più di Sanremo, andava e va
famosa, risale piuttosto ai primi anni del Novecento
piuttosto che non agli ultimi dell’ottocento. Anche di
questa coltura l’antesignano fu l’onnipresente Winter
che aveva acquisito notevole esperienza specifica
dirigendo il giardino della Mortola ove le “succulente”
… avevano raggiunto un ragguardevole sviluppo. …” da
Ludwig Winter
Filippi, Le radici dei fiori, 1998.
(Heidelberg, 9 agosto 1846 –
Mannheim, 12 luglio 1912)
Nel suo catalogo :
92 specie di Cereus, 40 di Echinocactus,
28 di Echinocereus, 19 specie di Echinopsis,
40 specie di Mammillaria, 141 di Opuntia,
40 Agave,32 Aloe, 32 Mesembrianthemum,
" il settore delle piante grasse, così ricco di forme variate
acquista sempre più interesse. E’ un piacere vedere come il
gruppo delle Cactaceae ed altre riscuotono il favore degli
amatori di piante. Infatti vi sono poche piante che con esigenza
di cura così minime diano tanta soddisfazione. .. Sui pendii
della Liguria trovano una seconda patria dove prosperano
allegramente e si sviluppano in esemplari imponenti. Ma pure
per il nord queste piante grasse sono altamente raccomandabili.
Portano in loro stesse la forza del sole meridionale, che non
perdono neanche al nord …". L. W. Citato da Viacava, 1996
Dopo di lui :
•
•
Alcuni suoi collaboratori che hanno dato luogo a dinastie importanti che
hanno mantenuto viva la coltivazione delle Piante Grasse :
Giacomo e Bartolomeo Pallanca , bisnonno e nonno dell’attuale sindaco
di Bordighera.
Giovanni Allavena
Il nipote Antonio Ronco.
3 importanti aziende tra Sanremo e Bordighera , gestite da tedeschi o
svizzeri di lingua tedesca :
• Hermann Stern, Roberto Diem e Gualtiero Herrfeldt.
• Le prime due erano ditte che producevano e vendevano molte specie
diverse tra cui le piante grasse .
• Herrfeldt (azienda Primores) era specializzato in succulente e grasse e
aveva una ricca collezione di Opuntia… Di origine ebraica dovette
smettere l’attività per evitare di essere perseguitato.
Da lì una storia che prosegue oggi.
All’inizio piante importanti e possibilità solo da parte di
pochi di acquistare e piantare esemplari di piante grasse.
Sono gli anni del colonialismo e grande è l’interesse per le
piante dell’emisfero sud ( Africa e Sud America )
Da lì anche un attivo collezionismo che è sempre proseguito
ed è vivo tuttora con suoi canali espositivi e per acquisti e
scambi.
In seguito si è sviluppato il consumo di massa derivante da
coltivazioni sempre più industrializzate .
Liguria (Oggi)
In realtà la produzione è concentrata in Provincia di Imperia
ed in particolare tra Sanremo e Ventimiglia.
Settore isolato, non semplice tentare di dimensionarlo.
Poco noto anche all’interno del comparto. Tra l’altro è
passato da una fase pionieristica ad una piena fase
industriale da circa 25 anni.
N° produttori 60/70 con superfici da molto modeste ai 5 ha
.
La media è naturalmente sotto l’ha. Il n° di aziende negli
ultimi anni si è andato probabilmente riducendo e le sup.
aumentando. Il dato che forse si avvicina di più al reale è
quello di una indagine UCFLOR del 2006
(In totale 44,2 ha tra pien’aria e serra)
Anno
1984
1990
2000
2005
Superficie
18 ha
23.5 ha
32.3 ha
44.2 ha
79.84
77.68
88.24
% sotto serra 68.88
N° vasi molto difficile da sapere. Probabilmente vicino ai 15
milioni.
Filiera complessa: Produttori di piante da ricoltivare, di
piante finite, esemplari, produttori/commercianti
Quello che caratterizza le ns aziende il gran numero di
varietà prodotte anche in piccoli quantitativi da ogni
produttore.
Vasi standard 5.5 ( circa 75 %
della produzione globale ), 10.5
Complice la crisi si è cominciato
a fare il 3.5 che ha costi
paragonabili al 5.5 ma viene
venduto a meno.
Margini risicatissimi.
Il nostro sistema è abbastanza
integrato o meglio più integrato
di altri.
La crisi morde anche questo settore con difficoltà nelle
vendite, tendenza alla riduzione dei diametri dei vasi,
maggiore competitività ( almeno da 2/3 anni a questa
parte)
In generale le caratteristiche che va assumendo la
nostra filiera:
•
•
•
•
Numero minore di aziende di maggiori dimensioni.
Maggiore % superficie in serra
Maggiore differenziazione produttiva.
Specializzazione, intensificazione e superamento di
vecchi modelli produttivi.
• Produzioni di massa, d’élite, esemplari. Innovazione
continua.
• Sistema interconnesso con alcune ( 4/5) aziende di
maggiori dimensioni che si occupano anche di
commercializzazione ed hanno aziende satellite o
acquistano in zona e rivendono.
Canali di vendita ( sia export che verso il mercato nazionale)
Secondo dati ISMEA le p. grasse rappresentano circa il 15 % del
totale delle piante in vaso vendute. Numeri comunque significativi.
• Fioristi
• Garden Center ( In grossa difficoltà causa GDO ma in Italia, per le
abitudini dei nostri consumatori, ancora importantissimi ). Sono i canali
di vendita di “alta” gamma e per chi oltre il prodotto cerca un servizio.
• GDO – Comincia a diventare importante per fiori e piante e richiede un
servizio accuratissimo da parte delle aziende commerciali che li
riforniscono
• Promozioni ( Landgard), margini ridotti, grandissimi numeri; in
contrazione .
Ed ora:
Innovare sempre. Prima domanda dell’acquirente .
Innovazione di prodotto. Molte varietà nuove (
protette con COV) soprattutto in Olanda. Non
abbiamo attività di qs tipo in Italia.
Echeveria Hercules by
Handelskwekerij Ubink B.V
NL) UNDER PROCEDURE
Adenium obesum (Forssk.) Roem. et Schult.
Adenium Roem. et Schult
Contate 102 varietà protette
Aloe aristata Haw.
con COV ( escluse
Aloe variegata L.
Schlumbergera e Kalanchoe)
Aloe vera (L.)
Crassula arborescens (Mill.) Willd.
Crassula L.
Crassula muscosa L.
Crassula ovata (Mill.) Druce
Crassula schmidtii Regel
Crassula swaziensis Schönland
Echeveria agavoides Lem.
Echeveria DC.
Echeveria elegans Rose x E. pulidonis E. Walther
Gymnocalycium mihanovichii (Fric et Gürke) Britton et Rose
Hatiora gaertneri (Regel) Barthlott (syn. Rhipsalidopsis gaertneri (Regel) Moran)
Hatiora x graeseri (Werderm.) Barthlott
Haworthia fasciata (Willd.) Haw.
Haworthia limifolia Marloth
Pachyphytum hookeri (Salm-Dyck) A. Berger
Rhipsalis ewaldiana Barthlott & N. P.Taylor
Rhipsalis teres (Vell.) Steud.
Sansevieria cylindrica Bojer ex Hook.
Sansevieria trifasciata Prain
Sedum makinoi Maxim.
Sedum spectabile Boreau
Alcuni spunti di riflessione :
• Arrivare a far rapidamente numeri importanti a partire da novità iniziali.
• Innovazione tecnologica. (Il progetto IRF mi pare uno dei primi esempi di
approccio tecnologico nel nostro paese ).
• > Dimensioni aziendali e > sfruttamento degli spazi per consentire
economie di scala.
• Incrementare la capacità di fare sistema anche nella fase commerciale.
• > Investimento nel packaging e nella presentazione del prodotto.
( Non vendiamo solo piante ma un territorio e una idea ).
• Qualità e servizio personalizzato.
Grazie per l’attenzione e buon lavoro ed in bocca al lupo a tutti
noi.
Dott. agr. Fiorenzo Gimelli
Coordinatore tecnico del Centro Regionale Servizi per la
Floricoltura (CSF) della Regione Liguria - Sanremo - Tel.0184 –
5151056 ; Fax. 0184-5151077 ; [email protected]