il comune non fa più niente? colpa del patto di stabilità!
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il comune non fa più niente? colpa del patto di stabilità!
IL COMUNE NON FA PIÙ NIENTE? COLPA DEL PATTO DI STABILITÀ! di Stefano Simoncini - Sindaco di Osimo Cari Concittadini, vi scrivo perchè so che molti di voi si stanno chiedendo : "Perché il Comune non asfalta alcune strade? E perché non si fanno più sfalci d'erba nei parchi? E ancora: "Perché non si realizza ancora quel marciapiede di cui anche il Sindaco ci aveva fatto vedere il progetto?".Qualcuno di voi potrebbe pensare che questo accade perché il nostro Comune non ha più soldi per farlo. Non è così e voglio spiegarvelo. Perché è giusto che, sulla base del principio di trasparenza della nostra amministrazione, gli osimani sappiano cos’è che ci impedisce di fare tante di queste cose. Gran parte della colpa di questa limitata azione del Comune è dovuta al PATTO DI STABILITA' INTERNO. CHE COS'E' IL PATTO DI STABILITA' INTERNO? E' l'accordo che lo Stato Italiano ha assunto con gli altri Stati Europei, in sede comunitaria, in base al quale anche i Comuni devono contribuire alla riduzione del debito pubblico nazionale, osservando, di anno in anno, regole sempre più restrittive. Regole che mettono in difficoltà gli stessi Comuni nella realizzazione della programmata attività a favore della cittadinanza. E PERCHE' IL PATTO DI STABILITA' BLOCCA IL COMUNE? Il Patto di stabilità, in sostanza, impone un limite tassativo nei pagamenti, soprattutto per quanto riguarda i lavori pubblici. Per l'anno 2010 tale limite e' del tutto inadeguato per noi, tenuto conto dei lavori da pagare, già finanziati ed appaltati prima dell'entrata in vigore delle nuove disposizioni e taluni persino conclusi. E il Governo, nonostante le richieste di tutti i Sindaci italiani, non ha voluto considerare gli impegni contrattuali già assunti dai comuni negli anni 2007/2008. Oggi Il nostro Comune, paradossalmente, ha i soldi per finanziare nuove opere, ma di fatto, non può farle eseguire in quanto, successivamente, non potrebbe pagarle per rispettare quel limite dettato dal patto di stabilità. Questo sistema restringe l'autonomia del Comune impedendogli sia di realizzare nuove opere pubbliche, sia di effettuare quei sacrosanti interventi di manutenzione straordinaria che le infrastrutture richiedono in maniera sempre più urgente. Specialmente quest'anno nel quale abbiamo subito un inverno straordinariamente piovoso che ha devastato gran parte della viabilità del territorio. COSA SUCCEDEREBBE AL COMUNE E, DI RIFLESSO AI CITTADINI, SE NON RISPETTASSIMO IL PATTO DI STABILITA'? Se non rispettassimo il patto di stabilità incorreremmo in una serie di sanzioni molto pesanti, fra le quali: riduzione dei trasferimenti ordinari dovuti dal Ministero al Comune per circa 200 mila euro (cioè soldi che lo Stato versa al Comune annualmente). Una conseguente forte riduzione delle spese correnti. Nell'anno 2011, in caso di mancato rispetto del patto, il Comune dovrà azzerare le spese per le manutenzioni ordinarie (strade, verde pubblico, ecc.) e ridurre drasticamente l'erogazione dei servizi assistenziali o il sostegno a tante iniziative associative. Il divieto di assunzione di personale a qualsiasi titolo e con qualsivoglia tipologia di contratto o la risoluzione di alcuni contratti in essere che comporterebbe un pesantissimo rallentamento dell'attività amministrativa anche in termini di risposte alle legittime istanze dei cittadini. Il divieto di ricorre all'assunzione di qualsiasi mutuo per la realizzazione di nuove opere pubbliche (strade, scuole, marciapiedi, ecc.). E COSA POTREMMO FARE INVECE SE SI ALLENTASSERO I VINCOLI DI QUESTO PATTO? Il Comune potrebbe innanzitutto: Accogliere, più prontamente di quanto riusciamo a fare ora, le richieste che ogni giorno il cittadino rivolge all'Amministrazione anche per esigenze conseguenti all'attuale crisi economica; potenziare i servizi socio-assistenziali utilizzando interamente l'avanzo di amministrazione (quasi 800.000 euro immediatamente utilizzabili, ad esempio, per lavori pubblici) oggi escluso dal computo per la determinazione del limite sopra detto; effettuare il pagamento di tutti i lavori commissionati prima dell'entrata in vigore dei nuovi limiti imposti dal Governo, risollevando le sorti di molte piccole aziende artigianali e commerciali locali e contribuendo fattivamente alla ripresa dell'economia locale. Effettuare lavori e manutenzioni del territorio amministrato dando nuove opportunità di lavoro in città. CHE FARE ALLORA? Come reagire per superare questo momento di empasse? Sindaco e giunta hanno deciso di ridursi i compensi per liberare risorse economiche da destinare a iniziative sociali, di cui oggi molti cittadini disoccupati hanno bisogno. Non sarà molto, ma è un piccolo gesto che ci si augura possa essere imitato anche dai c.d.a. delle società partecipate dal Comune. Abbiamo deciso di sospendere e rinviare la spesa di una parte di fondi comunali (che pure restano a bilancio), così da poter affrontare altre spese più urgenti, come la manutenzioni delle scuole, delle strade e del verde che, altrimenti, non potremmo fare senza sforare il Patto di stabilità. Il Consiglio Comunale ha approvato all'unanimità, una delibera con la quale chiediamo al governo nazionale di rivedere le regole del patto. Iniziative analoghe sono state prese da tantissimi altri comuni e Sindaci in Italia. Come Amministrazione Comunale intendiamo aprire un confronto con tutti voi cittadini, tramite i consigli di quartiere, ma anche con le categorie produttive e con le associazioni della città. Attraverso incontri pubblici vorremmo spiegare le difficoltà del momento, fare un bilancio del primo anno di amministrazione e scegliere insieme le priorità dell'azione amministrativa. Chiedo infine la collaborazione di tutti per ritrovare una solidale unità di intenti, senza paraocchi ideologici, per fare sì che possiamo superare, insieme e da vera comunità civica, questo difficile momento. Nella speranza di poterVi incontrare ad una delle riunioni riportate qui sotto nel calendario degli incontri pubblici, Vi invio i miei più cordiali saluti. CONVOCAZIONE CONSIGLI DI QUARTIERE Martedì 15 Giugno 2010 Mercoledì 16 giugno 2010 Giovedì 17 giugno 2010 Venerdì 18 giugno 2010 Martedì 22 giugno 2010 Mercoledì 23 giugno 2010 Giovedì 24 giugno 2010 Venerdì 25 giugno 2010 Martedì 29 giugno 2010 Mercoledì 30 giugno 2010 Giovedì 1 luglio 2010 Venerdì 2 luglio 2010 Martedì 6 luglio 2010 Mercoledì 7 luglio 2010 Giovedì 8 luglio 2010 Martedì 13 luglio 2010 Mercoledì 14 luglio 2010 San Paterniano – Centro Sociale Casenuove - Centro Sociale Villa - Locali Acli Passatempo - P.le Centro Sociale Osimo Sud-ovest - Scuola El. Borgo San Biagio - Centro Sociale Padiglione - Centro Sociale S. Stefano - Locali Parrocchiali Osimo centro - Locali santuario S. Giuseppe da Copertino Osimo Stazione - Locali Circolo ANSPI Abbadia - Locali Circolo Endas Osimo est - Locali Astea Osimo est - P.le Sacra Famiglia Campocavallo - Centro sociale San Sabino - Locali parrocchiali Aspio - Campo polivalente Osimo sud-ovest - Scuola El. Marta Russo Associazioni, istituzioni, associazioni ed enti sociali possono sempre contattare la segreteria del Sindaco 071.7249221 per eventuali incontri tematici sulle loro esigenze speciali.