linee guida gestione urgenze

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linee guida gestione urgenze
INFORMAZIONI
AI REPARTI
Documento realizzato a cura del Dott. Filippo Molinari
Laboratorio Analisi - Osp. S. Lazzaro – Alba
.
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Verifica di conformità ed
emissione
2.0 del 02/0172008
Dott. F. Molinari
Direttore del Dipartimento Area
Diagnostica Dott. M. Toppino
Direttore Presidi Ospedalieri
ALBA-BRA
Dott.ssa M.C.. Frigeri
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1)
2)
3)
4)
Come è organizzato il Laboratorio
Competenze del Personale addetto
Livelli di urgenza
Costo degli esami urgenti
1. ORGANIZZAZIONE DEL LABORATORIO .Il Laboratorio di Analisi dispone di un Settore
Urgenze operativamente autonomo, dotato di strumenti dedicati. Ogni
strumento ed ogni metodica sono sottoposti ad un Controllo di Qualità plurigiornaliero.
Attualmente è garantita tutti i giorni dalle ore 6,00 alle ore 22,00 la presenza fisica di un
Tecnico, che opera sotto la supervisione del Personale Laureato.
Nelle ore notturne sono attive la pronta disponibilità del Tecnico, come prima reperibilità, e
del Laureato, per esigenze di sua competenza.
Il Laboratorio della sede di Alba riceve abitualmente la registrazione delle richieste direttamente
per via informatica mediante il collegamento con l’applicativo denominato “Hospital Web”; può
comunque generare richieste interne.
Il referto è visualizzabile per via informatica dal Reparto che ha inoltrato la richiesta, previa
validazione dei risultati da parte del Laboratorio.
2. COMPETENZE DEL PERSONALE. Il Tecnico effettua le operazioni di accettazione dei campioni
biologici, esecuzione delle analisi, verifica e validazione dei risultati, invio o stampa dei
referti. Il Laureato valuta sistematicamente l’accuratezza dei Controlli di Qualità,
interviene attivamente nella fase analitica e/o di validazione dei risultati in caso di
necessità, interagisce col Medico di Reparto in risposta a specifici quesiti clinici o per
segnalare prontamente risultati di particolare rilevanza. Effettua inoltre più volte al giorno
una revisione critica con supervalidazione di tutti i risultati già inviati, verificandone la
congruità tecnica e clinica.
3. LIVELLI DI URGENZA. Le richieste urgenti che pervengono al Laboratorio sono
schematicamente suddivisibili in:
URGENZE REALI: Esami preoperatori
Esami intraoperatori
Emergenza clinica
Esami per Pronto Soccorso
URGENZE DIFFERIBILI : Monitoraggi plurigiornalieri
Day Hospital
Controllo di dimissione
Il canale delle urgenze non deve essere utilizzato per altre tipologie di esami, compresi il
semplice monitoraggio giornaliero della terapia anticoagulante orale ed i controlli periodici
effettuati nell’ambito di studi clinici.
Pag.
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4. COSTO DEGLI ESAMI URGENTI. Il costo di esecuzione di un esame urgente è circa il doppio
del costo del corrispondente esame eseguito in regime di routine, per i seguenti
motivi:
Il turno del Personale Tecnico dedicato alle urgenze è più lungo del normale turno di
lavoro e comporta il riconoscimento di una quota di straordinario recuperabile
La strumentazione dedicata alle urgenze richiede particolari procedure di
manutenzione, calibrazione e controllo. Inoltre la tipologia di lavoro tipo “batch”
comporta maggiori consumi ed è economicamente più onerosa del lavoro in serie.
I reattivi sono spesso in confezione “monotest”, gravate da un costo maggiore rispetto
alle confezioni multitest.
Maggior frequenza di ricontrolli rispetto alla routine, a causa della maggior incidenza
di risultati patologici e dell’assenza od indisponibilità di precedenti risultati in archivio
storico.
La scadenza dei reattivi ricostituiti comporta un margine di spreco dei reagenti per gli
esami di esecuzione meno frequente.
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1) La richiesta per via informatica
2) L’etichetta barcodata
3) Esami in previsione di espianto di organi
LA RICHIESTA INFORMATIZZATA. Fare riferimento al Manuale dell’Utente Hospital Web, reperibile
sul sito dell’ASL nella sezione “Notizie”, tipologia “Laboratorio Analisi”.
Il menu degli esami eseguibili in regime di urgenza è stato concordato con i Responsabili
dei Reparti e la Direzione Sanitaria. Gli esami urgenti possono essere richiesti a qualsiasi ora del
giorno o della notte. Il sistema propone automaticamente la data del giorno, ma la data è
modificabile, per permettere di pianificare alcune richieste il giorno prima.
Il campo “Quesito Diagnostico” per il momento è facoltativo; si prega
comunque di compilarlo. Quando si vuole che nel referto compaia l’ora del prelievo,
prenotare l’esame Prelievo delle ore. Quando si andrà ad inoltrare la prenotazione, comparirà
automaticamente una casella nella quale inserire l’ora, che passerà direttamente sul referto.
Ad alcuni esami sono associate delle AVVERTENZE (compaiono al passaggio del cursore o al
click del mouse): si raccomanda di rispettare le indicazioni in esse contenute.
Per motivi medici e legali, è richiesta una precisione assoluta circa i dati identificativi dei
Pazienti. Essa è assicurata dall’utilizzo della ricerca Ricoverati/Popolazione.
Si raccomanda di verificare attentamente l’identità del Paziente prima di confermare la
scelta dell’Anagrafica.
In caso di guasto dell’ applicativo Hospital Web, sono disponibili schede per richiesta
manuale, reperibili sul sito dell’ASL nella sezione “Notizie”, tipologia “Laboratorio Analisi”.
IL BARCODE COMPOSTO. Per motivi medici e legali, è richiesta una tracciabilità assoluta del
campione inviato. Essa è assicurata dall’utilizzo dell’etichetta barcodata, per la quale
esiste una corrispondenza biunivoca con i dati anagrafici del Paziente poichè contiene un
barcode composto dalla data, intesa come giorno progressivo nell’anno e dal numero
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assegnato in automatico dal sistema alla creazione della richiesta.
PREVISIONE DI ESPIANTO. Il laboratorio di urgenza non è attrezzato per l’esecuzione degli esami
finalizzati alla prevenzione del rischio biologico in caso di previsione di espianto d’organo.
Tali esami possono comunque essere prontamente eseguiti dal lunedì al venerdì nella fascia
oraria compresa tra le 8,00 e le 16,00 previa telefonata ad un Laureato del Laboratorio. Se
l’eventualità di espianto è prevedibile con un certo anticipo, si prega di provvedere alla
richiesta anche prima che si realizzino le condizioni di coma irreversibile. Dopo le ore 16 dei
giorni feriali, di sabato e nei giorni festivi si può fare riferimento direttamente al Dr. Micca,
responsabile della sezione RIA-Immunometria-Sierologia. Qualora non fosse rintracciabile è
necessario rivolgersi alla Direzione Sanitaria che provvederà all’invio dei campioni presso un centro
trapianti.
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1) Provette e quantità
2) Prelievi pediatrici
3) Errori da evitare
1. LE PROVETTE . In urgenza sono utilizzabili le seguenti provette:
VERDE CHIARO EPARINATA
CON GEL SEPARATORE
N.B. : livello di
riempimento:
4 ml esatti (riempire
bene e miscelare).
Da usare per tutte le
URGENZE Escluso
coagulazione, emocromo,
mioglobina, troponina,
CK-MB, litio, acido lattico
GEL
PROVETTE AZZURRE
con citrato (miscelare)
1. da 4,5 ml esatti
livello di riempimento
(bordo etichetta)
QUICK / PTT / FIBRINOGENO
ANTITROMBINA III / DDIMERO
T.DI TROMBINA
2. CON SOVRATAPPO
BIANCO da 1,8 ml esatti
Come la precedente, per
prelievi pediatrici,
indaginosi, scarsi)
CORTA SOVRATAPPO
GRIGIO da 2 ml (con ossalato e
fluoruro)
Specifica per ACIDO
LATTICO
(livello riempimento)
CORTA SOVRATAPPO
BIANCO (tappo
mattone)
(5 ml ; almeno 4)
LITIEMIA
CORTA SOVRATAPPO
LILLA CHIARO (con
EDTA)
(3 ml - minimo 2 miscelare)
EMOCROMO
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Per i campioni di urina si utilizza una normale provetta di plastica da 10 ml.
Il liquor cefalorachidiano va prelevato in provette di vetro sterili; vanno bene le provette grandi
con tappo rosso-mattone per chimica clinica. Evitare le provette eparinate.
Ogni provetta inviata in Laboratorio deve essere correttamente identificata col cognome e nome
del Paziente;
Il prelievo per emogasanalisi arteriosa va effettuato con l’apposita siringa eparinata, rispettando
le seguenti procedure :
a) rimuovere il tappo nero dal collo della siringa
e inserirlo nel pistone
b) inserire l’ago per avvitamento
c) eseguire il prelievo
d) tappare la punta dell’ago utilizzando il cappuccio
con gel
e) ruotare più volte la siringa per miscelare
f) apporre sulla siringa un’etichetta col nome del
Paziente
g) portare subito in laboratorio
h) chiedere al Tecnico che effettui subito l’analisi e attendere il risultato.
Il campione di sangue può essere mantenuto a temperatura ambiente se l’esame
viene effettuato entro 15-20’ dal prelievo, altrimenti va refrigerato in ghiaccio
(senza congelare).
Problema etichette per richieste urgenti. In urgenza, per i prelievi di sangue, in generale vanno
prelevate al massimo tre provette, a seconda degli esami richiesti: una tappo lilla per esami su
sangue intero (es. emocromo), una tappo azzurro per gli esami coagulativi, una tappo verdino
per gli esami di chimica clinica.
Fanno eccezione l’alcoolemia, l’acido lattico ed alcuni esami riservati all’Ostetricia, che
richiedono provette dedicate.
Anche in urgenza Hospital Web stampa le etichette di routine, e quindi ci potrà essere una
ridondanza di etichette disponibili.
In pratica:
se esce più di un’etichetta LILLA : utilizzarne una sola e scartare le altre
se esce più di un’etichetta AZZURRO : utilizzarne una sola e scartare le altre
le etichette LUNGBIANCA e BIANCORTA possono essere utilizzate per la provetta tappo
verdino
se escono sia l’etichetta LUNGBIANCA che la BIANCORTA : utilizzarne una sola e scartare
l’altra.
2. PRELIEVI PEDIATRICI . Per i prelievi del settore Neonatologia sono disponibili due tipi di
Microprovette (non sottovuoto).
TAPPO VERDE CHIARO CON LITIO-EPARINA E GEL SEPARATORE
Utilizzare per tutti i dosaggi chimico-clinici (glicemia, creatinina, calcio, bilirubuna,
elettroliti, PCR ecc.). Contiene al massimo 600 microlitri di sangue.
Dopo il prelievo miscelare per inversione 8-10 volte.
Poiché l’ematocrito del neonato è alto, una provetta ben piena permette di ottenere
al massimo 250 microlitri di plasma per le analisi.
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Di conseguenza, per eseguire fino a tre analisi è sufficiente una provettina piena. Per eseguirne
più di tre ne servono due. Se sono richiesti gli elettroliti è necessaria una provetta a parte. Se
sono richiesti molti esami utilizzare la provetta normale (da 4 ml).
In caso di prelievo capillare è importante evitare l’emolisi da disinfettante: asciugare con garza
asciutta sterile la prima goccia di sangue fuoriuscita.
TAPPO LILLA CON EDTA per emocromo.
Contiene fino a 500 microlitri di sangue; quantità sufficiente: 300 microlitri (circa 6 gocce).
Rispetto alla provetta grande ha il vantaggio di contenere l’anticoagulante in forma di
polvere, minimizzando l’effetto diluizione, ma (per lo stesso motivo) necessita di una
miscelazione più accurata (capovolgere 15-20 volte).
Per l’emocromo è necessario effettuare un prelievo venoso, poiché il prelievo
capillare tende a provocare una sottostima delle piastrine, dovuta alle caratteristiche di adesività
e aggregabilità loro proprie; inoltre può interferire imprevedibilmente con i conteggi strumentali
a causa di possibile presenza di microcoaguli. Solo nell’impossibilità di reperire una vena si può
ripiegare sulla puntura cutanea, avendo cura di far defluire il sangue rapidamente e valutando
criticamente i risultati ottenuti. In caso di controllo per sospetta piastrinopenia solo un prelievo
venoso correttamente eseguito è da considerare idoneo allo scopo.
Per i tests coagulativi si può utilizzare la PROVETTA TAPPO AZZURRO CON SOVRATAPPO BIANCO da
1,8 ml descritta al punto 1. ; trattandosi di esami particolarmente soggetti ad interferenze
preanalitiche, il prelievo deve essere necessariamente venoso e poco traumatizzante; riempire
esattamente fino al livello indicato per rispettare l’esatto rapporto sangue/anticoagulante.
L’emogasanalisi capillare richiede un prelievo particolarmente accurato: si raccomanda di
riscaldare la cute del tallone prima della puntura in modo da accelerare la fuoriuscita di sangue e
di evitare la formazione di bolle d’aria all’interno del capillare. Il capillare, ben tappato, deve
essere subito portato in Laboratorio: chiedere al Tecnico che effettui subito l’analisi e attendere il
risultato. Il campione di sangue può essere mantenuto a temperatura ambiente se l’esame viene
effettuato entro 10-15’ dal prelievo, altrimenti va refrigerato in ghiaccio (senza congelare).
3. ERRORI DA EVITARE . Tra le principali cause di risultato errato vi sono gli Errori
Preanalitici, i quali avvengono generalmente nella fase di prelievo. Trattandosi di
errori casuali sono di difficile individuazione e devono essere prevenuti mediante
buone regole organizzative.
In urgenza i più comuni sono i seguenti:
- scambio di persona
- prelievo non corretto o indaginoso
- uso improprio od errato degli anticoagulanti
- errori di compilazione della richiesta
SI RACCOMANDA IN MODO PARTICOLARE DI:
•
•
•
•
•
•
•
verificare attentamente l’identità del Paziente prima di confermare la scelta
dell’Anagrafica.
verificare costantemente la corrispondenza dei dati anagrafici sul computer
e sulle provette;
evitare i prelievi dai tubicini delle fleboclisi;
evitare il travaso di sangue da una provetta all’altra;
verificare il livello di riempimento delle provette;
ripetere, quando possibile, i prelievi troppo lunghi o traumatizzanti; in
alternativa avvisare il Laboratorio delle difficoltà incontrate e valutare
criticamente i risultati delle analisi ;
effettuare un ricontrollo su di un nuovo prelievo per tutti quei risultati che
sono in apparente contrasto con le osservazioni e/o le aspettative cliniche.
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1) I risultati in urgenza
2) I tempi di risposta
3) Alcune differenze urgenze-routine
I RISULTATI IN URGENZA . Lo scopo dell’esame in urgenza è quello di consentire in tempi brevi la
conferma dell’ipotesi diagnostica e la corretta condotta terapeutica in situazioni cliniche
gravi. Il livello di accuratezza delle analisi eseguite in urgenza è pienamente adeguato a
tale obiettivo. Tuttavia l’esame urgente non deve mai essere considerato un’alternativa
all’esame di routine od una comoda “corsia preferenziale”, in quanto l’esame routinario,
eseguito da un’equipe specializzata e soggetto a vari livelli di controllo, offre generalmente un
grado di precisione maggiore e si presta meglio al raffronto dei risultati prodotti in differenti
serie analitiche.
I TEMPI DI RISPOSTA . Dopo l’inoltro, la prenotazione sarà aquisita dal laboratorio dopo circa
7’ ed il referto sarà disponibile su HW (visualizzabile e stampabile) nei tempi tecnici di
esecuzione (nella notte, i tempi di risposta sono comunque condizionati dai tempi di
reperibilità del Tecnico).
Ogni urgenza richiede al Tecnico le seguenti operazioni:
eventuale centrifugazione delle provette;
esecuzione delle analisi;
controllo e validazione dei risultati .
a) Gli esami eseguibili con strumentazione automatica necessitano di tempi tecnici
relativamente brevi (in media 30’, in condizioni ottimali, dall’accettazione alla risposta).
Quelli eseguiti con metodi semiautomatici o manuali richiedono tempi anche sensibilmente
più lunghi.
b) In casi di emergenza e per alcune analisi che non necessitano di centrifugazione
(emogasanalisi, emocromo) è comunque possibile richiedere al Tecnico l’esecuzione e la
consegna immediata di un referto (anche parziale).
c) Il numero delle richieste e la quantità di esami richiesti hanno un’influenza rilevante sui
tempi di risposta. Si raccomanda vivamente di utilizzare il canale delle urgenze solo se
effettivamente necessario e di richiedere solo gli esami strettamente necessari.
d) In caso di risultati molto patologici il Tecnico effettua abitualmente la ripetizione
dell’analisi per controllo. Quando il risultato eccede i limiti di linearità strumentale l’esame
viene ripetuto dopo diluizione manuale del campione. Quando esistano dubbi di artefatti
preanalitici il Tecnico richiederà un nuovo prelievo sul quale eseguire i ricontrolli. Tali
procedure, volte a garantire l’accuratezza dei risultati, rallentano inevitabilmente i tempi
degli esiti definitivi. L’indicazione sulla richiesta della eventuale diagnosi già conosciuta
aiuta il Laboratorio a razionalizzare le suddette procedure di controllo dei risultati.
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ALCUNE DIFFERENZE TRA ESAMI IN URGENZA ED I CORRISPONDENTI ESAMI IN ROUTINE .
L’emocromo urgente, a differenza degli emocromi routinari, non è soggetto a
supervisione medica, né all’eventuale controllo microscopico. Viene fornita una formula
leucocitaria strumentale che ha un valore puramente indicativo e andrebbe ricontrollata in
regime di routine. Il ricontrollo in routine è doveroso in caso di rifiuto strumentale della formula (da
imputarsi ad anomalie qualitative oppure ad interferenze analitiche).
Per motivi riconducibili alla diversa tecnologia strumentale, alcuni parametri ematologici come
l’ematocrito, il volume eritrocitario e talora le piastrine (specie in pazienti microcitemici) possono
risultare non del tutto sovrapponibili a quelli riscontrati in routine. Più raramente possono sfuggire casi
di pseudopiastrinopenia da EDTA: il dubbio è risolvibile ripetendo l’esame su prelievo citratato
(provetta dedicata).
Per questi motivi, al di fuori dei casi di emergenza, si ribadisce l’insostituibilità dell’esame
ematologico di routine.
L’esame delle urine in urgenza viene eseguito mediante strisce reattive a lettura reflettometrica, come
il corrispondente esame di routine, ma non viene eseguito l’esame microscopico del sedimento.
La ricerca delle droghe d’abuso in urgenza non è quantitativa bensì esclusivamente qualitativa; il
metodo è comunque molto sensibile e supporta validamente una diagnosi di esclusione.
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La microbiologia del liquor
LA MICROBIOLOGIA DEL LIQUOR CEFALORACHIDIANO rappresenta l’unica vera urgenza batteriologica.
Il prelievo del liquor, anche per il semplice esame chimico-fisico, deve sempre essere
effettuato in provette sterili, in modo da permettere l’eventuale estensione delle indagini
all’esame batteriologico.
L’esame batteriologico del liquor non è previsto espressamente sulla scheda ottica perché
non può essere richiesto come gli altri esami: per la sua esecuzione è necessario contattare
direttamente un Laureato del Laboratorio (rivolgendosi al settore Microbiologia se in orario
di servizio, oppure al Laureato Reperibile), in modo da fornire le opportune notizie cliniche. Il
protocollo operativo prevede l’esame microscopico del preparato colorato col Gram (tempo
tecnico: circa 30’), la ricerca degli antigeni batterici solubili per i principali patogeni in causa
(Neisseria meningitidis, Diplococcus pneumoniae, Haemophylus influenzae, Streptococco di
gruppo B ed Escherichia coli nei casi pediatrici; tempo tecnico: circa 90’), l’allestimento della
coltura (eventualmente anche per Bacillo di Koch), con esito a seguire.
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1) Rapporti del Reparto richiedente col tecnico DEA
2) Rapporti del Reparto richiedente col Laureato del Laboratorio
3) Richieste di modifiche al menu delle urgenze
RAPPORTI DEL REPARTO RICHIEDENTE COL TECNICO D.E.A. Il Tecnico assegnato al D.E.A. è tenuto
ad eseguire esclusivamente le analisi previste dal protocollo di urgenza e non ha la
facoltà di operare deroghe. Dovendo svolgere da solo un compito impegnativo e di alta
responsabilità, non deve essere distratto con richieste che esulino dalle sue mansioni o
competenze, né assillato per sveltire o variare le procedure. Il Tecnico è tenuto a rifiutarsi di
eseguire esami al di fuori di quelli compresi nel menu delle urgenze, salvo espressa
autorizzazione da parte di un Laureato del Laboratorio.
In casi particolari è comunque possibile chiedere telefonicamente che siano eseguiti (sul
campione di sangue già inviato) eventuali altri esami presenti nell’elenco e non richiesti in prima
battuta. Poiché le modifiche non sono agevoli e creano un sensibile rallentamento del lavoro, non
si deve abusare di tale opportunità.
E’ opportuno segnalare al Tecnico eventuali casi di particolare urgenza, per i quali è lecito
chiedere l’esecuzione immediata, compatibilmente con la metodologia, e la consegna anticipata
di un referto parziale.
E’ utile segnalare anche eventuali difficoltà incontrate in fase di prelievo, specie per gli esami
più soggetti a interferenze preanalitiche (emocromo, tests coagulativi, elettroliti).
Al Tecnico compete anche la valutazione dei criteri di accettabilità dei campioni, che può portare
al rifiuto dell’intero prelievo o del risultati di alcuni esami; il rifiuto può essere motivato da:
a)
inadeguata identificazione del campione;
b)
prelievo insufficiente o non coretto in relazione all’anticoagulante;
c)
inadatte modalità di trasporto;
d)
coaguli nelle provette da emocromo o coagulazione;
e)
campioni fortemente emolizzati, itterici, lattescenti.
La decisione è insindacabile; qualora esistano fondati motivi di discussione occorre coinvolgere un
Laureato del Laboratorio.
1.
2. RAPPORTI DEL REPARTO RICHIEDENTE COL LAUREATO DEL LABORATORIO Per ogni necessità che esuli
dal normale protocollo di urgenza è necessario far capo ad un Laureato del Laboratorio.
Un Laureato è sempre presente nelle seguenti fasce orarie :
dal lunedì al venerdì : dalle ore 7,00 alle ore 18
il sabato : dalle ore 8,00 alle ore 13,00
nei giorni festivi : dalle ore 9,30 alle ore 12,00
Al di fuori di tale orario, è attivo il servizio di pronta disponibilità.
La chiamata del Laureato può essere effettuata direttamente dal Medico di Reparto oppure può essere
mediata dal Tecnico di Laboratorio quando ne ravvisi l’opportunità.
L’intervento del Laureato è previsto nei casi seguenti:
• per l’esecuzione di analisi di sua stretta competenza, quali la conta cellulare sul liquor,
l’analisi batteriologica in caso di sospetta meningite, il dosaggio dell’ HBSAg per la
profilassi neonatale;
• per discutere e concordare l’esecuzione di eventuali analisi non previste nel protocollo
d’urgenza, ivi compresi la ricerca del parassita malarico ed il controllo della formula
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leucocitaria (limitatamente al sospetto clinico di leucosi acuta); l’esecuzione di analisi non
previste, qualora richieda l’utilizzo di macchinari complessi, non è comunque possibile nel
periodo notturno e/o festivo;
• per discutere il caso clinico alla luce degli esami di laboratorio; si fa presente che il
Patologo Clinico è il solo che può valutare i risultati tenendo conto dei limiti e delle
peculiarità delle metodiche analitiche utilizzate e dovrebbe essere interpellato ogniqualvolta
sorgano problemi interpretativi; anche il consulto con Specialisti in campo clinico non può
prescindere dal coinvolgimento del Patologo;
• per valutare criticamente il risultato quando esista il sospetto di errori preanalitici o analitici,
di interferenze farmacologiche o alimentari, di variabili metaboliche o cronobiologiche;
• per eventuali discussioni relative ai criteri di accettabilità dei campioni.
• I Medici del Laboratorio sono disponibili a collaborare col Reparto anche in caso di prelievi
particolarmente difficoltosi, sia attivamente (se richiesto) sia per soppesare le possibili
variabili legate al prelievo.
In ogni caso, ogni Laureato del Laboratorio è pronto a mettere a disposizione dei Colleghi le sue
specifiche competenze in campo diagnostico. L’organigramma del Personale Laureato è riportato, a
titolo informativo, in coda al presente documento.
RICHIESTE DI MODIFICHE AL MENU DELLE URGENZE. L’attuale repertorio degli esami urgenti è stato
concordato con la Direzione Sanitaria e con i Responsabili dei Reparti interessati, in base a
criteri di ordine clinico (esami indispensabili alla rapida formulazione di una diagnosi ed
alla corretta impostazione terapeutica), tecnico (risorse strumentali a disposizione e
metodologie alla portata del Laboratorio) ed organizzativo (numero e tipologia di esami
tali da non appesantire il settore allungando i tempi di risposta).
La continua evoluzione in campo medico può comunque portare ad aggiornamenti nella scelta degli
esami in repertorio.
Eventuali proposte di modifiche al menu delle urgenze devono essere presentate per iscritto alla
Direzione Sanitaria ed al Capo Dipartimento di Patologia Clinica. Le proposte saranno valutate e
discusse con i Responsabili dei Reparti o Servizi interessati, in base ai criteri di cui sopra.
Alcuni reparti hanno occasionalmente l‘esigenza di eseguire prelievi non urgenti ma al di fuori del
normale orario di servizio del Laboratorio. Dovendosi attuare una corretta preparazione e/o
conservazione dei campioni fino al giorno dopo, si può in questi casi configurare la condizione di
Urgenza Tecnica, per la quale il laboratorio di emergenza può essere impiegato limitatamente a
procedure di centrifugazione e stoccaggio delle provette. Anche in questi casi, trattandosi di
evenienze pianificabili, è necessario inoltrare richiesta al Capo Dipartimento di Patologia Clinica. In
base alle reciproche esigenze e tenendo conto della tipologia degli esami richiesti la fattibilità
dell’operazione sarà valutata caso per caso.
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PERSONALE LAUREATO DEL LABORATORIO ANALISI
LAUREA
SPECIALIZZAZIONI
FUNZIONI SPECIFICHE
TOPPINO Mario
Medicina e
Chirurgia
1)
2)
Microbiologia medica
Settore e Laboratorista
Apicale laboratorio Alba
Direttore del Dipartimento di Area
Diagnostica dell’ASL CN2
MOLINARI Filippo
Medicina e
Chirurgia
1)
2)
Patologia Generale
Settore e Laboratorista
Vicario laboratorio Alba
Responsabile SOS Ematologia-Coagulazione
Coordinatore aspetti informatici del
Laboratorio
MICCA Gianmatteo
Biologia
Biochimica Clinica
Responsabile SOS RIA-ImmunometriaSierolgia
MOLINARI Giuseppe
Medicina e
Chirurgia
Igiene e Medicina Preventiva
(orientamento laboratorio)
Responsabile SOS Microbiologia
MAGLIANO Giuseppe
Chimica
BENATI Laura
Medicina e
Chirurgia
Responsabile SOS Chimica Clinica
Biochimica e Chimica Clinica
Ematologia