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Mitsubishi L200 178 CV
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Claudia Armanni
PICK UP and the city
Un candido esemplare del nuovo Limited Edition ed una tester d’eccezione per
viverne la duplice personalità, raccontandone l’aspetto modaiolo, confrontato con le
esperienze vissute da Claudia a bordo di L200 in giro per il mondo.
nI
n casa Mitsubishi c’è voglia di potenza: il marchio corsaiolo, dopo aver portato Pajero a duecento cavalli tondi, rilancia con 178 per L200, la cui ultima serie è stata gradita da
oltre 12mila italiani dal 2006 ad oggi. Non più versione pepata a
richiesta, è ora disponibile a listino, seppur con l’intrigante nome
di Limited Edition in allestimento Intense.
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Mitsubishi L200 178 CV
nStoria di un amore
Rosso, scattante, sportivo ma allo stesso
tempo curato, imponente e robusto, adatto
ad ogni situazione e ambientazione. Potrebbe
sembrare la descrizione di un fidanzato ideale
ed effettivamente Billy è una sorta di compagno, ma non di vita, bensì di avventura!
Un “amore” nato sotto il caldo sole brasiliano
e continuato attraverso Venezuela, Colombia,
Panama, Costa Rica, Nicaragua ed Honduras.
Una storia da far invidia ad una telenovela se
non fosse che “lui” è un pick up Mitsubishi
L200 ed io la Donnavventura che l’ha guidato,
o meglio, che da lui s’è fatta guidare lungo
questi 25mila chilometri.
Billy è il nome del secondo veicolo della colonna: solo pochi minuti al volante sono stati
sufficienti per capire che per quattro mesi avrei
rinunciato volentieri alla mia vita e alla mia
auto, entrambe decisamente più “cittadine”.
alla fine degli Anni ’80 per la novità introdotta
da King Cab, una seconda con la Legge Tremonti, che ne esaltava la convenienza fiscale.
Poi sono rimasti nel cuore a molti, resistendo
per coloro che professionalmente o per sport,
fanno un uso legato alle potenzialità di trasporto e mobilità fuoristrada.
n L’ultimo motore
Stanno però tornando, sostenuti da linee eleganti, interni confortevoli, colori
ammiccanti e - soprattutto - da motori
sempre più potenti. Il nuovo Double
Cab Limited Edition ha sempre
motore da 2.477 cc, profondamente rivisto per erogare 131 kW178 CV (+31%), coppia di 400 Nm
(+27%), velocità massima di 179 km/h (+7%),
accelera da 0 a 100 in 11”6 (+23%), riprende da
80 a 120 in 9”4 (+30%) e conferma i consumi del
136 CV (8,6 l/100 km). Numeri da record: sono
i migliori della categoria, con solo un ex-aequo,
per la coppia massima, con Navara.
Disponibile con solo cambio manuale al prezzo
di 31.400 euro, offre in più airbag laterali e a
tendina, Esp con sistema Masc-Matc, cerchi in
lega da 17”, radio-Cd con Mp3, Power Sound
System da 420W con otto altoparlanti, vetri
privacy e cruise control.
Invariata la pregevole trasmissione Super Select, con trazione posteriore,
integrale, blocco del differenziale longitudinale e
riduttore.
nL’ultima tendenza
Eppure, eccomi qui, oggi a provare per La mia
4x4 la più recente versione di Billy, un L200
ultimo modello da 178 CV, oltretutto bianco e
con una vezzosa copertura del cassone in alluminio mandorlato. Elementi che fanno tanto
eleganza e avventura, come l’immagine che
dovrei interpretare io, rappresentando lo
spirito di Donnavventura: per l’occasione
eccomi in duplice look, abitino nero e abbigliamento d’ordinanza della spedizione.
Perché lo spazio ai sedili posteriori è
accogliente al punto che posso utilizzarlo per cambiarmi rapidamente e
senza nemmeno dover cercare una
cabina del telefono come Clark
Kent quando doveva indossare il
suo costumino e trasformarsi in
Superman.
I pick up sono stati al vertice della moda automobilistica, una prima volta
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nA pieno carico
nIn città
Funzionalità, comfort a bordo, dinamicità e ampi
spazi a disposizione; sono questi gli ingredienti che
nel corso degli anni hanno indirizzato la scelta verso
questo veicolo da parte della produzione di Donnavventura. Come avremmo potuto altrimenti guidare sui
più diversi fondi stradali con il cassone straripante di
attrezzatura e il vano posteriore, privato appositamente dei sedili, colmo di telecamere, macchine fotografiche, accessori e vestiario? Perché nonostante
la femminilità sia accantonata in favore
dell’avventura, non si può certo risparmiare sull’attrezzatura indispensabile per il
viaggio, soprattutto se sullo sfondo si ha la
foresta Amazzonica!
È proprio qui che il pick up e il suo capiente cassone diventano l’ideale compagno. Se la fuoristrada poi risulta anche
semplice da guidare quanto un’autovettura, diventa un gioco da ragazzi,
o - meglio - da ragazze!
Essere a bordo di un pick up non significa
necessariamente aver difficoltà nella guida in
città. Se siamo riuscite a farci strada nel caotico traffico di metropoli come San Paolo e Rio
de Janeiro e ad addentrarci nelle viuzze acciottolate di antiche e storiche cittadine coloniali
come Diamantina, è indice che il Mitsubishi
L200 è maneggevole e pratico anche in contesti meno brulli e selvaggi. I percorsi saranno
forse meno avventurosi e il parcheggio più
impegnativo, ma lo sterzo viene in aiuto con il
raggio minore per la sua categoria. Se aggiungiamo il rivestimento degli interni in pelle, il
lettore cd-rom dotato anche di chiavetta Usb,
l’aria condizionata e i vani porta-bibita nella
portiera laterale, ecco che la nostra avventura diventa più “soft”. E se ancora non siamo
soddisfatti, per la città un L200 bianco ci darà
anche un tocco di eleganza, che per noi donne
non guasta mai.
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nFuoristrada per il mondo
Donnavventura è sinonimo di anni ed anni di
viaggi tra gli aridi deserti australiani, le strade
fangose dell’umido clima malese, le bianche
spiagge del nord-est brasiliano e le rigide temperature canadesi. È qui che non si può far altro che
abbandonare le strade e l’asfalto per cimentarsi
sullo sterrato e nella fuoristrada! Le tranquille vie
della mia città diventano quindi un vago ricordo,
quando sotto i pneumatici non vedi altro che
calda e fine sabbia intervallata da guadi in cui
purtroppo è anche facile infangarsi (ahimè parlo
per esperienza). Ma superato l’impatto timoroso,
l’adrenalina si trasforma in puro divertimento nel
portare più di 2.000 kg sulla cima di una duna che
mai avrei pensato di riuscire a raggiungere. Vorrei
aggiudicarmene tutto il merito ma credo che Billy
avrebbe da ridire!
Per il fratellino di Billy ci siamo sbizzarriti in un’ambientazione aperta, con spazi dove scatenare la
maggior potenza, provando anche a due sole ruote
motrici per qualche abbondante traverso, ma a
cassone scarico è indispensabile inserire la trazione. Allora tenere giù il piede è più semplice, ma
gestire la nuova cavalleria in tratti tortuosi su ghiaia
richiede un certo impegno, prevalentemente per la
lentezza dello sterzo, congenita in una categoria
pensata per il lavoro e il pieno carico.
nIn sintesi
Erogazione possente, buona prontezza al di sopra
dei duemila giri, senso di sicurezza e controllabilità: fuoristrada siamo su una Mitsubishi, e non ci
sono dubbi.
Su strada le prestazioni sono da apprezzare con
il piede leggero, per galleggiare sulla coppia.
Oppure sfruttare divertendosi, con la gestione
della trasmissione su “integrale” ed agendo rapidi
sullo sterzo.
Polivalenza, funzionalità e mobilità ben conosciute, alle quali si uniscono la nuova potenza e il
fascino modaiolo di questo Billy in bianco, eppure
prontissimo all’avventura.
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