il caso 1° Bridgestone Region Event - Formazione
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il caso 1° Bridgestone Region Event - Formazione
marzo 2012 L’importanza delle metodologie esperienziali nel Kick Off: Il caso 1° Bridgestone Region Event di Elio Zoccarato Il Kick Off “Kick-Off” è un’espressione presa dal football americano e significa il calcio d’inizio della partita. Il meeting kick-off annuncia l’avvio ufficiale del progetto a tutte le persone coinvolte: il responsabile dell’iniziativa, il project team e i partecipanti. Quali sono gli obiettivi di un meeting kick-off? * * * * * * * trasmettere le stesse informazioni a tutti i partecipanti definire la collaborazione comunicare a tutti i ruoli dei singoli motivare i partecipanti a realizzare il progetto elaborare una pianificazione dettagliata definire le aspettative, gli obiettivi discutere i diversi punti di vista, i ruoli e le competenze all’interno del team Si gettano le basi per un progetto condiviso, un concetto comune di collaborazione. Con un meeting kick-off si crea chiarezza, un vincolo tra i partecipanti, gettando così una base solida per il vostro progetto. Con quale intervento creativo e motivazionale è possibile appoggiare con successo l’avvio del progetto? Io un'idea ce l'avrei: le metodologie esperienziali L’azienda Bridgestone Corporation, con sede a Tokio, è il più grande produttore di pneumatici e prodotti in gomma al mondo. Produce un’ampia gamma di prodotti diversificati, inclusa gomma industriale, prodotti chimici e articoli sportivi. I suoi prodotti sono venduti in più di 150 nazioni in tutto il mondo. Bridgestone Europe con sede a Bruxelles- Belgio, è una divisione di Bridgestone Corporation e impiega oltre 13.000 persone tra un centro di Ricerca e Sviluppo, 8 impianti produttivi e uffici in oltre 30 paesi europei. La mission del Gruppo si basa sulle parole del suo fondatore: “Servire la società con qualità superiore”. Per adempiere a questa mission, il Gruppo Bridgestone ha utilizzato il concetto 1 www.formazione-esperienziale.it [email protected] marzo 2012 di "fondazione" per dimostrare il costante impegno da parte del personale nel garantire ai consumatori prodotti e servizi di elevato valore. La cultura aziendale integrata e la diversità che il Gruppo ha ereditato sono state ridefinite nel concetto "Essenza Bridgestone” e in un senso comune di valori che vengono condivisi dal personale Bridgestone nel mondo. Gli obiettivi Le varie nazioni dell’Europa del sud nel 2012 diventano un’unica, grande regione. Scopo del kick off è quello di sviluppare nei partecipanti lo spirito Bridgestone e il senso di appartenenza, di rendere ognuno motivato, pronto al cambiamento, flessibile ed entusiasta. Il Gruppo Bridgestone intende coinvolgere tutti i suoi dipendenti in un’unica filosofia aziendale e vuole lavorare per creare una nuova ‘cultura’ aziendale in linea con l’Essenza Bridgestone, valorizzando le peculiarità di ciascun dipendente. Sunny Way è chiamata dalla Merlo s.p.a., coordinatrice dell’intero evento, a collaborare per la parte motivazionale. Il concept di partenza per il team building è proprio “l’essenza Bridgestone” con i quattro pilastri fondamentali: “Integrità e lavoro di squadra”, “Avanguardia creativa”, “Processi decisionali basati su osservazioni verificate sul campo”, “Azione concrete a seguito di una pianificazione meticolosa”. Il target Responsabili organizzazione vendita Regione Sud Est Europa. Programma e metodologie S’inizia con gli ice breaker, dove? Sul treno! Uno speed date per 150 partecipanti sul Frecciarossa Milano- Roma è l’occasione giusta, sfruttando la vicinanza di tutti e la facilità d’approccio, per far conoscere tra loro persone di una decina di nazioni diverse. L’attività culmina la sera a cena con un gioco sullo stile de “I Soliti Ignoti” in cui bisogna riconoscere con pochi indizi le persone conosciute durante il viaggio. Attività leggere, ma essenziali per la conoscenza reciproca in questa giornata dedicata al “warm up”. E il giorno dopo? Alla fine dei lavori della mattina iniziamo un’attività di painting: ogni squadra contribuisce con il proprio colore, la propria immaginazione, la propria capacità organizzativa, a un grande progetto. 20 team da 10 persone ricreano su tela l’immagine che loro hanno dei “pillars”, i pilastri, i valori portanti dell’azienda (già enunciati negli obiettivi), cinque team per ogni “pilastro”. Il gruppo inizia a lavorare con la mappa mentale per facilitare il confronto, permettendo di accelerare il passaggio dalla fase di elaborazione a quella esecutiva. Il passaggio dal pay off all’immagine è veloce: ogni quadro diventa un’interpretazione diversa, un apporto creativo per far propri i valori fondamentali. Abbiamo svolto il lavoro attraverso queste fasi fondamentali: 1. La fase di “riscaldamento” relazionale: creazione di un micro-contesto sociale in cui ognuno si sente libero di esprimere e sottoporre al team qualunque idea. 2 www.formazione-esperienziale.it [email protected] marzo 2012 2. La fase creativa: l’importanza dell’ascolto e la sospensione del giudizio. 3. L’ideazione dell’opera d’arte come frutto della condivisione: la capacità organizzativa. 4. Dimostrazione ed assegnazione degli strumenti : i mezzi operativi, la negoziazione. 5. La preparazione dell’opera d’arte: ruoli e responsabilità individuali, interdipendenza, time management, flessibilità. 6. Esposizione in pubblico: mettere in luce il risultato dei team. La comunicazione efficace. 7. Analisi dell’esperienza e condivisione dei valori Nel reveal finale uniamo le tele in un unico mosaico racchiuso da una cornice con un significato particolare perché composta dai nomi di tutti i paesi costituenti la regione del Sud Europa. Il significato del kick off “One Team” raccontato da un’opera con tanti contributi diversi all’interno di un’unica realtà. Nel finale, un’orchestra di 200 elementi accompagna con un ritmo trascinante la caduta del telo e lo svelamento dei quadri uniti in un’unica opera. Ma chi sono i musicisti? Sempre loro! 3 www.formazione-esperienziale.it [email protected] marzo 2012 I partecipanti uniscono la loro energia in una performance di body percussion accompagnata dai tubi musicali durante una lezione-incontro (breve, ma intensa) con Nando Citarella, uno strepitoso musicista, trainer e facilitatore. Tutta l’energia che accompagna il momento clou dell’evento è creata da un’unica squadra che tira fuori tutta la motivazione e l’entusiasmo che gli si chiedeva. Al termine dell’attività il debriefing dove le persone sono state invitate a riflettere sui comportamenti adottati, sui punti di forza e sulle aree di miglioramento. Punti di forza e difficoltà Punti di forza: Il team work, la flessibilità, la collaborazione, l’interdipendenza, la creatività, l’identificazione alla vision e ai valori alla fine dell’attività, il divertimento e il coinvolgimento. Punti di difficoltà: Le diverse nazionalità e culture hanno reso più difficile l’integrazione di pensiero, le diverse interpretazioni dei concetti da sviluppare hanno inizialmente dato luogo a conflittualità e incomprensioni Risultati ottenuti Il gruppo si è confrontato sui valori aziendali e sulle dinamiche di teamworking attraverso la creatività e l’espressione artistica. I partecipanti, nel corso dell’attività, hanno dimostrato una straordinaria capacità di adattarsi alla situazione, ai luoghi e ai tempi. La metafora dell’arte come linguaggio e l’utilizzo della creatività hanno generato una forte carica emozionale lasciando un ricordo indelebile dell’evento. L’esperienza ludica ha consentito una partecipazione consapevole al progetto divertente e divertita. Il debrief ha chiarito alcuni aspetti e problematiche ancora inespressi. Note sull’autore Elio Zoccarato, si diploma al Liceo classico G. Mameli di Roma, prosegue gli studi nell’Accademia Teatrale di Dominique de Fazio (Actor’s Studio metodo Stanislavskij). Ancora giovanissimo diventa artista di strada, clown, giocoliere. Allievo dei fratelli Colombaioni (i clown di Fellini) Esperto in team building e outdoor training, docente in diversi master per l’Università di Roma e IATF Member (International Association of Teamwork Facilitators) Da 15 anni direttore creativo della Sunny Way crea concept innovativi ed emozionali, progetti in grado di trasformare i meeting e le convention più tradizionali in eventi di comunicazione. Specializzato in coinvolgimento, emozioni, pensiero laterale, contaminazione tra generi, metodi, arti, idee. [email protected] 4 www.formazione-esperienziale.it [email protected]