Booklet tre album per approfondire
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Booklet tre album per approfondire
Editoriale www.ilperiodico.it Eur Torrino News Pubblicazione mensile ANNO VI n° 6 giugno 2008 Editrice: Service & Business 2001 Direttore Editoriale: Sergio Di Mambro Direttore responsabile: Riccardo Alfonso Redazione: Via degli Eroi di Rodi, 214 Tel. 06.5083731 Grafica: Fabio Zaccaria Eva Tarantino Stampa: Ripoli snc Hanno collaborato: Marta Cecchini, Francesca Colaiocco, Paola D’Angelo, Fabio Zaccaria, Barbara Frascà, Michele Torella. 4 Sex and the city Musica: Madonna Booklet: tre album per approfondire… Bau & Miao, la rubrica degli animali Consiglio Regionale Informa Pharma finance 2008 Il Salvagente Planet Cinema: le anteprime di luglio La storia dell’EUR: X Puntata Romalive e IFO informano La Regione informa 6 20 24 28 30 36 38 52 60 64 74 Per la pubblicità su “Eur Torrino News” telefonare al numero: 06.5083731 oppure al 380.3965716 La direzione si riserva il diritto di valutare i testi pervenuti. Il materiale non verrà restituito. Finito di stampare nel mese di: giugno 2008 6 Grafica: Romalive 28 :sommario :sommario 20 60 Editoriale: nucleare sì, nucleare no Grafica: Romalive Da pochi giorni in Italia non si parla d’altro che di nucleare, rifiuti, termovalorizzatori e cliniche dell’orrore. Vorrei soffermarmi sul nucleare e su alcuni aspetti ad esso connessi: tecnologia, scorie, inquinamento e costi. L’italia, negli anni ‘70, era all’avanguardia per quanto concerne la ricerca sul nucleare, erano attivi ben cinque centri di ricerca eccellenti, poi smantellati. Per riparlare di nucleare l’Italia deve chiedere aiuto, pagando governi e ricercatori stranieri: francesi, russi e giapponesi. Quindi ci rimettiamo all’affidabilità estera utilizzando tecnologie già vecchie: si parla di reattori di terza generazione che non risolvono nessuno dei problemi connessi al nucleare, in particolar modo quello della sicurezza. Oggi le strade di Napoli sono piene di rifiuti e intere vallate piene delle cosiddette eco-balle ottenute da essi. Vi immaginate una centrale nucleare gestita senza una ricerca all’avanguardia cosa potrebbe comportare nel settore delle scorie? Avremo ecoballe radioattive? Vorrei riportare quello che è successo negli Stati Uniti. Sono stati investiti milioni di dollari in ricerca per una soluzione al problema 4 eur:torrino: news scorie, e sembrava si fosse trovata, mettendole in contenitori adatti, depositati presso le montagne Yucca dove sarebbero rimaste al sicuro per 10 mila anni. Ma non sta andando così, infatti il terreno circostante e l’aria risultano radioattivi. Si tenga presente che gli Stati Uniti d’America non costruiscono centrali dal 1976. Come mai? È vero, in Europa ci sono 439 centrali nucleari, ma anche per questi paesi ciò non ha risolto il problema energetico. La Germania cercherà nel medio-lungo periodo di sostituire il nucleare con altre tecnologie di produzione dell’energia. Infatti l’eolico e altre forme sono in espansione. Uno studio tedesco pubblicato il 10 dicembre 2007 segnala che si registrerebbe un aumento del rischio di cancro e leucemia per i bambini da 0 a 5 anni che abitano nei pressi delle centrali nucleari in Germania. Di tale studio fa cenno un comunicato stampa della ASN (Autorité de Sûreté Nucléaire - Agenzia francese per la sicurezza nucleare). Io pongo un altro quesito: siamo sicuri che nel tempo le popolazioni che abitano nei pressi delle centrali non subiscano mutazioni del DNA? Siamo sicuri che non possano nascere bambini deformi? I costi sono elevatissimi, per costruire 5 centrali nucleari ci vorrebbero oltre 30 miliardi di euro e il tempo per avere una centrale a regime è di oltre 10, 15 anni. Vorrei riportare alcune affermazioni di Rifkin durante un’intervista a Repubblica: “Oggi sono in funzione nel mondo 439 centrali nucleari e producono circa il 5% dell’energia totale. Nei prossimi 20 anni molte di queste centrali andranno rimpiazzate. E nessuno dei top manager del settore energetico crede che lo saranno in una misura mag- ] a cura di Sergio Di Mambro [ giore della metà. Ma anche se lo fossero tutte si tratterebbe di un risparmio del 5%. Ora, per avere un qualche impatto nel ridurre il riscaldamento del pianeta, si dovrebbe ridurre del 20% il Co2, un risultato che certo non può venire da qui”. “Non c'è abbastanza acqua nel mondo per gestire impianti nucleari. Temo che non sia noto a tutti che circa il 40% dell'acqua potabile francese serve a raffreddare i reattori. L’estate di cinque anni fa, quando molti anziani morirono per il caldo, uno dei danni collaterali che passarono sotto silenzio fu che scarseggiò l’acqua per raffreddare gli impianti. Come conseguenza fu ridotta l’erogazione di energia elettrica. E morirono ancora più anziani per mancanza di aria condizionata”. “Voi siete messi meglio di tutti: avete il sole dappertutto, il vento in molte località, in Toscana c'è anche il geotermico, in Trentino si possono sfruttare le biomasse. Eppure, con tutto questo ben di dio, siete indietro rispetto a Germania, Scandinavia e Spagna per quel che riguarda le rinnovabili”. “I vecchi politici, cresciuti con la sindrome del controllo, si sentono più a loro agio in un mondo in cui anche l’energia è somministrata da un'entità superiore”. Concludo dicendo che l’Italia deve ripartire dalla ricerca e riportare in patria tutti quegli scienziati emigrati e che hanno fatto la fortuna dei paesi che li hanno accolti. Investire sulla ricerca, creare una cultura della ricerca e, con progetti mirati, ripartire. Ripartiamo dall’uomo e dalla ricerca al servizio dell’umanità. Voi cosa ne pensate? Scrivete a: [email protected] SEXCITY AND THE Cosa significa veramente: ] a cura di Paola D’angelo [ “e vissero felici e contente”? Dopo anni di vita in città, pensavo che, se io e le mie amiche avessimo avuto dei finali degni di una fiaba, avrebbero significato la conclusione della storia. Ma la vita reale riserva sempre delle sorprese. CARRIE BRADSHAW Glamour, fashion, modaiolo, chic, seductive, sono i giusti aggettivi per definire questo film, anche se in realtà sono gli stessi che hanno reso il serial così celebre. Dopo quattro anni ritroviamo Carrie, Samantha, Charlotte e Miranda all’interno di una storia che possiede tutti i clichè della commedia romantica. Carrie e Big convoleranno a nozze? Samantha può veramente essere felice con un solo uomo? Charlotte riuscirà a rimanere incinta? Miranda e Steve potranno vivere felicemente insieme per l’eternità? Ma soprattutto: cosa significa essere una donna quarantenne? Anno dopo anno, le ventenni -arriva no a New York in cerca di due cose: griffe ed amore. Venti anni fa, ero una di loro. Avendo ottenuto i tito in tempi rapidi mi sono concentrata sull?amo re . Un film di: Michael Patrick King. Con Sarah Jessica Parker, Kim Cattrall, Kristin Davis, Cynthia Nixon, Jennifer Hudson, Candice Berger e Chris Noth. Distribuzione: 01 distrbution. Prodotto da Darren Star. Colore 145 minuti. Uscita: 30 maggio Ma torniamo indietro di dieci anni, all’inizio della serie televisiva che ha reso questi quattro personaggi femminili dei simboli per gran parte delle donne del ventesimo secolo. Quattro personalità totalmente differenti: Miranda è quella sarcastica, cinica e arrabbiata; Charlotte è dolce e romantica, una giovane tradizionale di buona famiglia; Samantha è sexy (anche un po’ ninfomane) e desiderosa di potere; e poi c’è Carrie, che è difficile da racchiudere in uno standard, ma è il personaggio principale, la voce narrante è colei che “giudica”. Storie sul sesso, l’amore e le donne single di New York ossessionate dalla moda, donne che si uniscono per formare una nuova famiglia, amiche che si stringono nei momenti belli e in quelli brutti. Per dieci anni sono state le portavoce delle donne single che passano la vita da sole in una società in cui si sostiene che tutti dovrebbero stare insieme. Nel telefilm il ruolo degli uomini è stato significativo, personaggi che andavano e venivano, eroi nell’ombra la cui assenza non avrebbe creato svolte o avanzamenti nella narrazione. Il suo successo è dipeso da vari motivi, principalmente dalle sceneggiature molto intelligenti, ironiche e a volte toccanti, dimostrazione che si possono affrontare degli argomenti tabù in maniera ironica. E adesso giungiamo finalmente al film. Come ho detto precedentemente è la tipica commedia romantica americana, e a chi non ha seguito tutto il serial ne sconsiglio la visione. La cosa che principalmente colpisce del film è il fatto di essere eccessivamente classista. Le protagoniste utilizzano frasi come: “quello è l’unico bianco in questo quartiere…seguiamolo!”. Un’ostentazione di ricchezza e di griffe senza precedenti. Carrie, non solo vende e ricompra come se fosse una caramella il suo storico appartamento all’Upper East Side, ma con Mr. Big ne acquistano un altro in cui fanno costruire un enorme armadio dall’ampiezza paragonabile ad un modesto appartamento di noi comuni mortali. La bellezza del telefilm era anche di seguire le vicende di una scrittrice un po’ squattrinata, con delle difficoltà persino nel pagare l’affitto. Adesso, dopo tre libri (tre bestseller) l’unica sua preoccupazione è che le si possa rovinare un cuscino da trecento dollari. Ma sarà un successo assicurato, nel mondo sono state già create delle linee di moda ad hoc, profumi e addirirrura cocktail a tema. Tralasciando questo aspetto, il film non è male. La vita parallela di Samantha ad Holliwood è esilarante. Alcune scene del film sono molto divertenti, e le protagoniste conservano quel sarcasmo che ci ha fatto affezionare a loro. La storia d’amore tra Mr. Big e Carrie si accompagna a forti scene emozionanti che fanno riflettere sul vero rapporto tra uomo e donna, e le paure che possono caratterizzare un cambiamento in una coppia consolidata. Continuano a barcamenarsi nel lavoro e nelle relazioni, affrontano la maternità e i matrimoni, o le convivenze, sono vissuti i quattro modi differenti. Donne quarantenni ma con un anima adolescenziale, che ad arrivano al punto di dove scegliere se e come diventare adulte…ognuna prenderà la sua decisione. Cosa ti lascia questo film? Una certezza: noi donne dobbiamo smettere di cercare l’amore eterno, scendere con i piedi per terra e focalizzarci su uomini con una solida carriera e un buon conto in banca, per potere finalmente avere il famoso armadio da riempire di “Louis Vuitton”. Una curiosità: sembra che il regista, Michael Patrick King, abbia fatto firmare a tutti protagonisti un contratto per altri due film. L’intenzione è di realizzare una trilogia di Sex and the City , per motivazioni puramente eur:torrino: news 7 Grafica: Romalive Le ricette di ] a cura dello Chef Graziano della Monica [ Fettuccine scampi, zucchine, pecorino romano, pomodoro pachino Lavare bene le zucchine, asciugarle e tagliarle a cubetti, spadellarle in tegame con un cucchiaio di olio extra-vergine e cipolla tritata per 2 minuti. Togliere dal fuoco e far raffreddare. A parte, far rosolare in una padella un cucchiaio di olio extra-vergine, aglio, olio e peperoncino. Quando l’aglio sarà bruno mettere gli scampi. Cuocere per cinque minuti, mettere il pomodoro e continuare la cottura ancora per due minuti. Far bollire l’acqua salata, cuocere le fettuccine al dente, scolarle e saltare con il sugo degli scampi le zucchine e, infine, spolverare con il pecorino. Servire caldo. ingredienti per 4 persone: • 400 gr. di fettuccine • 50 gr. zucchine • 4 scampi medi • 20 gr. Pomodori pachino • 30 gr. Pecorino romano Paccheri vongole & broccoletti pugliesi Lavare bene i broccoletti, prendere solo le cime e cuocerle in padella con aglio olio e peperoncino per circa 20 minuti, finché i broccoletti saranno cremosi.A parte, cuocere con aglio olio e peperoncino le vongole, finché non sono aperte. Mettere il pomodoro e spegnere coprendo poi con un coperchio. Cuocere al dente i paccheri, scolarli e spadellarli nelle vongole. Infine aggiungere i broccoletti. Ravioli rossi burro & salvia Mettere tutti gli ingredienti in una padella e cuocere per 1 minuto. Far bollire l’acqua, mettere i ravioli, e quando saranno a galla scolarli e saltarli nel sugo fino al restringimento. Servire caldi. ingredienti per 4 persone: • 300 gr. di ravioli • 50 gr. di burro • 10 gr. di salvia • 100 gr. di panna fresca • parmigiano quanto basta 10 eur:torrino: news ingredienti per 4 persone: • 400 gr. di paccheri • 300 gr. vongole • 400 gr. broccoletti • 30 gr. Pomodori pachino Open Space La rubrica del Ardour software libero Audio professionale Open Source ] di Fabio Zaccaria [ La tecnologia moderna ha cambiato profondamente il modo di produrre musica, e ormai il fenomeno dell’home-recording (letteralmente la “registrazione fatta in casa”) è una realtà affermata, nonché un mercato in cui le principali case di software si battono a suon di novità. L’evoluzione dei processori interni ai computer e la loro sempre maggiore capacità di calcolo, i processi di miniaturizzazione, l’abbattimento dei costi delle interfacce audio professionali o semi-professionali, consentono oggi a chiunque sia dotato di buona volontà e di una sufficiente dose di creatività di organizzare in casa propria un mini-studio di registrazione, con il quale dare vita a prodotti che, pur non avendo la qualità di quelli realizzati in studio tramite materiali e tecnici di alto livello, raggiugono un livello notevolmente superiore rispetto ai “demo tape” registrati con i vecchi registratori multitraccia a cassette. Al giorno d’oggi, dunque, per attrezzare la cosiddetta DAW (Digital Audio Workstation) casalinga sono necessari un computer, un’interfaccia audio di qualità media o medio-alta (a seconda della qualità della registrazione che si vorrà ottenere), e, come gia detto, una buona dose di creatività e voglia di fare, perché per quanto la tecnologia sia oggi non più esclusivo appannaggio degli addetti ai lavori, alcuni concetti base della registrazione audio digitale devono essere appresi per ottenere risultati dignitosi, qundi occorrerà mettere in preventivo un breve periodo di “formazione”, anche gironzolando su Internet nei vari forum dedicati all’argomento e sempre pieni di gente che saprà aiutarci con la propria esperienza. Un altro elemento è atrettanto importante per la realizzazione di una DAW: il software con cui andremo a gestire il materiale audio. Come tutti sanno, e come andiamo ormai ripetendo tutti i mesi da quando questa rubrica è nata, ai blasonati, completissimi, scintillanti e costosissimi software proprietari (Pro- Tools, Cubase, Sonar, Ableton, Logic, ecc…) corrispondono sempre delle alternative meravigliosamente libere, funzionali e gratuite. In questo caso parleremo di Ardour, una piattaforma che, per la sua completezza e bontà nella scrittura del codice, si sta ritagliando uno spazio sempre più significativo nell’ambito della produzione musicale. Si tratta infatti di una workstation multitraccia per la produzione audio, ed è un progetto supportato dalla SAE, un college internazionale per la formazione professionale in ambito audio e multimedia, con sede anche a Milano. La versione 2.4.1 ha subìto diversi miglioramenti ed aggiornamenti dal punto di vista non solo grafico. È ora possibile, infatti, scegliere il “tema” che più ci piace per visualizzare al meglio la nostra area di lavoro, sulla quale la parte del leone è giocata ovviamente dalla finestra dedicata alla mappa delle varie tracce che stiamo registrando, e che potremo di volta in volta sovraincidere, cancellare, spostare, tagliare, mixare, filtrare tramite effetti e via dicendo. Ma Ardour non è solo un programma di registrazione audio, può funzionare anche come valido sequencer attraverso il quale comandare i nostri dispositivi MIDI esterni o es- serne comandato, sfruttando i vari plug-in software attraverso i quali è possible creare o emulare suoni del tutto originali. Altro punto di forza del software è l’integrazione con le superfici di controllo esterne, con le quali comandare determinati parametri a nostra scelta, assegnabili a nostro piacimento, magari durane un’esibizione live che renderebbe alquanto scomodo l’utilizzo del mouse. Anche l’automazione è stata notevolmente migliorata e, caratteristica davvero interessante, Ardour è ora compatibile con il formato dei plug-in AU, utilizzato da Logic della Apple. Per poter utilizzare il software sotto Linux sarà necessario installare Jack, un sottosistema che permette di gestire l’ingresso della scheda audio “interfacciandolo” con Ardour. Ma niente paura, non si tratta di un ostacolo insormontabile, ricordatevi che le risorse internet a livello di documentazione sono, per il free software, pressoché sconfinate. Come molti altri software recensiti in questa nostra rubrica, Ardour è in realtà un sistema multipiattaforma, non può funzionare su sistemi Windows ma può essere utilizzato su Mac OSX. Volete mettere però il gusto di avere una DAW totalmente Open Source? FISIONIR CENTRO ORTOPEDICO FISIOKINESITERAPICO CONVENZIONI S.S.N. Fisioterapia - Rieducazione Motoria - Laserterapia CO2 Magnetoterapia - Ipertermia - Tecarterapia - Onde d’Urto VISITE SPECIALISTICHE ORTOPEDICHE E FISIATRICHE Ortopedia - Fisiatria - Medicina Legale - Terapia del Dolore Fisionir s.r.l. 00144 Roma (Eur Mostacciano) - Via L. Umile, 33 Tel e Fax 06 5291983 - 06 5292776 - e-mail: [email protected] - www.fisionir.com 14 eur:torrino: news Grafica: Romalive Benzina – Italia: ] a cura di Sergio Di Mambro [ KO tecnico IL 2008 è iniziato con una serie di rincari che hanno messo le famiglie italiane KO, non ultima la notizia dell’aumento del prezzo del greggio, arrivato ai massimi storici. Per chi lavora con la propria auto e deve spostarsi più volte nell’arco della stessa giornata, mettere la benzina è diventato un vero e proprio incubo! Gli italiani non riescono più ad arrivare a fine mese perché un buon 15% del loro stipendio se ne va tra il pieno di benzina o di gasolio. Romalive ne parla in studio insieme al Dott. Benito Li Vigni, docente di Geopolitica con, alle spalle, una lunga esperienza nel settore della ricerca petrolifera. Dott. Benito Li Vigni: Oggi, il greggio ha superato i cento dollari al barile, danneggiando le famiglie e l’economia del paese, parliamo di un aumento che non dipende da tensioni geopolitiche in corso, ma da un’altissima componente speculativa. Quindi dipendiamo da speculatori finanziari senza coscienza. Commentando la Tabella A, spieghiamo ora quanto costa la produzione industriale e quanto si prende lo Stato. Il prezzo industriale della benzina e del gasolio si compone di tre elementi: il costo del greggio, la distribuzione e la raffinazione, la tassa Accisa e la tassa IVA. Se applichiamo le tasse dell’Accisa e dell’IVA al prezzo della benzina che è di 0,565 €/L, si aggiunge al prezzo finale un 58,3%. Però, anche gli altri paesi europei hanno una simile pressione fiscale che non può, quindi, giustificare l’abisso tra Italia e l’Europa. Quello che ci porta ad avere il costo finale della benzina più alto d’Europa è, invece, il prezzo industriale, su cui viene calcolato il carico fiscale. Quindi l’IVA è calcolata anche sull’Accisa? Che significa? Significa che l’Accisa, del 42%, si calcola sul prezzo industriale per poi aggiungere, a quello che si ottiene, l’IVA del 16,6 %. Quindi lo Stato prende i soldi due volte, sia sul 42% che sul 16%? Sì. Tornando al prezzo industriale, vorrei spiegare che, su di esso, incidono anche tutti i costi relativi al compenso del gestore e delle autobotti. Abbiamo il prezzo più alto d’Europa perché in Italia non si è razionalizzata la rete. Dott. Benito Li Vigni 18 eur:torrino: news Commentiamo assieme la Tabella B. Confrontiamo il prezzo industriale italiano, al netto delle tasse, che è di 0,563 rispetto alla media europea che è invece di 0,510 con uno stacco Italia di 0,053. Superiamo la media dell’Unione europea (i 25 paesi) e della zona Euro (i paesi che hanno l’Euro come moneta) anche per il gasolio. Lo stacco Italia è maggiore se confrontiamo l’Italia con i paesi che hanno già razionalizzato la rete. Passiamo ora alla Tabella C che riguarda gli impianti di distribuzione dei carburanti. Razionalizzare significa ridurre gli impianti e creare strutture grandi con servizi aggiuntivi. In Italia, solo il 20% dei punti vendita presenti, 22.400, sono selfizzati con attività che permettono al cittadino di farsi rifornimento da solo, consumare al bar e fare acquisti di ogni tipo, perché il restante 80% è costituito da piccoli impianti mal posizionati sulla strada. Quindi, il numero di impianti incide sul prezzo della benzina? Per abbattere i costi della benzina dovremmo avere pochi impianti selfizzati? Sì. Con la metà degli impianti in Italia, si abbatterebbero i costi di trasporto che oggi sono elevati a causa dei troppi punti vendita situati nei luoghi più disparati. E poi il gestore dell’impianto piccolo basa i suoi introiti solo sul carburante mentre in Europa no, perché il gestore guadagna sulle altre attività. Per abbassare il prezzo del costo industriale, dovremmo tagliare i costi eccessivi dei trasporti e quello del gestore, rimuovendo la rete italiana composta da troppi piccoli impianti che, oltre ad essere dispersiva, è vecchia e diseconomica. Parliamo ora dei punti di distribuzione GPL. In Italia abbiamo pochi punti vendita GPL perché ci basiamo ancora su una legge di sicurezza che risale al 1934, quando le tecnologie di sicurezza non erano ancora avanzate come oggi. In Germania e in Francia, invece, il GPL si può trovare in moltissime stazioni di servizio, accanto alla benzina. Investire nel GPL significa offrire al cliente un carburante che non inquina e costa, tasse incluse, solo 0,691 €/L ed evitare l’inutile strategia delle targhe alterne. Purtroppo, visto che in Italia non si può vendere il GPL come in Europa, si perde in raffineria e si brucia. Il non voler diffondere il GPL, dipende probabilmente da una volontà politica. È una volontà politica di riflesso ad una chiusura di lobby e di corporazioni che in Italia hanno segnato la storia di questo paese. Parliamo dei retisti (che possiedono le reti di distribuzione) e dei gestori che non sono interessati a modificare lo status quo. Di queste lobby fanno parte anche i petrolieri? Le compagnie petrolifere hanno un grande interesse a razionalizzare perché, creando punti vendita più moderni, possono guadagnare anche sulle attività non petrolifere. I retisti privati, che hanno la proprietà dell’impianto, sono invece interessati a guadagnare subito, con le royalty al litro. Quello che lavora alla pompa di benzina è un lobbista? No. L’impianto carburante può essere di proprietà di una compagnia o di un privato. Ipotizzando che sia di una compagnia, quello che ci lavora è un gestore che prende la percentuale sul carburante. Parliamo, ad esempio, di un personaggio come Moratti che, oltre ad essere proprietario dell’Inter, guadagna anche nel settore del petrolio. Nel caso in cui fosse ancora proprietario di impianti di carburante, sarebbe un retista, proprietario di reti (non più di 10/15 punti vendita) che non avrebbe interesse a razionalizzare perché perderebbe una rendita immediata. Esistono anche i grandi retisti che, al contrario, puntano a creare impianti integrati per guadagnare anche su tutte le attività non petrolifere. In Italia, il piccolo imprenditore si può scaricare solo l’IVA, mentre il cittadino comune che paga sia l’IVA che l’Accisa non può scaricarsi nulla. Non Le sembra un’ingiustizia? Purtroppo è il sistema che è sbagliato! Se razionalizzare significa anche eliminare i piccoli impianti, molti gestori perderanno il lavoro? No, perché un impianto carburante ha massimo 2 addetti, mentre l’impianto grande può arrivare fino a 50. Esiste poi un fondo indennizzi a cui i piccoli gestori possono attingere per consorziarsi tra loro. Si creano anche nuovi posti di lavoro per l’attività del bar e per quelle tecniche, fino ad arrivare a dare lavoro a circa 20.000 persone, con soli 10.000 punti vendita integrati. Questo vale sia per le grandi città che per i piccoli centri? Sì, certo. Purtroppo, in Italia, ridurre il numero dei punti vendita non è stato mai possibile a causa del corporativismo dei retisti e dei gestori. Per non parlare poi degli orari, dei turni e delle licenze, che non sono state mai liberalizzate come in Europa. Lei ha proposto anche di incentivare la diffusione del GPL attraverso forme di riduzione fiscale e di allineamento alle norme di sicurezza europee, come in Germania e in Francia. Purtroppo, in Italia, la diffusione del GPL si è bloccata perché le regioni e i comuni non hanno attuato una serie di piani che prevedevano aree destinate a stazioni di servizio GPL. La mia preoccupazione è che la disoccupazione possa crescere in modo spropositato, come è già accaduto per colpa della costruzione di enormi centri commerciali che hanno scavalcato il lavoro dei commercianti e dei piccoli artigiani in Italia. L’obiettivo è quello di inserire il pompista in un sistema più moderno per dare al paese la possibilità di acquistare il carburante ad un costo minore. E poi non stiamo parlando di artigiani, ma di persone sfruttate a mettere la benzina anche sotto la pioggia! Credo che uno Stato moderno, visti i prezzi del greggio alle stelle, dovrebbe agevolare i cittadini impegnandosi a ridurre la pressione fiscale, e puntare sulla diffusione del GPL con l’obiettivo di abbattere l’inquinamento e i costi. Dobbiamo disattivare una miccia pericolosa che incide sulla vita delle persone. Purtroppo, in Italia, non si avverte ancora nessun interesse a voler razionalizzare la rete distributiva. Tabella A Benito Li Vigni, di origini siciliane (Palermo), ha iniziato giovanissimo il suo percorso di lavoro nel settore della ricerca petrolifera nel 1955, con la grande compagnia americana Gulf Oil Corporation . Nel ’59 è passato all’ENI dove ha rivestito cariche di grande responsabilità come Direttore dello Sviluppo internazionale e dove ha iniziato una stretta collaborazione con Enrico Mattei. In veste di giornalista, ha diretto la Stampa aziendale, collaborando anche con diversi giornali nazionali e internazionali. Come scrittore, si è concentrato sui grandi misteri dell’Italia e della Geopolitica del petrolio, pubblicando una dozzina di libri tra i quali “Omicidi Eccellenti”, “La Grande Sfida”, “Il Caso Mattei”, “Le guerre del petrolio” e “In nome del petrolio”. Attualmente è docente universitario di geopolitica, collabora con emit- Tabella B Grafica: Romalive Tabella C eur:torrino: news 19 ] a cura di Francesca Colaiocco [ Approda a Roma il “fenomeno Madonna” derna, sognando di diventare una famosa ballerina: a soli 19 anni si trasferisce a New York, dove accumula una serie di esperienze in importanti accademie di ballo. In breve tempo entra a far Dopo l’uscita dell’ultimo album Hard Candy, in cima alle classifiche di 27 Paesi, la cantante che in assoluto ha fatto più parlare di sé nel corso di una lunga carriera sopra le righe, presenta parte dell’“ensemble disco” Patrick Hernan - la regia di Susan Seidelman. Ma la consacrazione di Madonna al ruolo di superstarnel panorama pop e dance interna- lo Sticky & Sweet Tour . I biglietti sono andati a ruba in pochi giorni, nonostante il prezzo non proprio economico (dai 60 euro per il prato ai 125 euro per la tribuna Monte Mario), e gli appassionati della staramericana attendono con trepidazione uno spettacolo che si prospetta come sempre di forte impatto visivo ed emotivo: unica data italiana, il 6 settembre allo Stadio Olimpico di Roma. Icona del pop al femminile del XX secolo, Madonna provoca e stupisce il pubblico fin dagli esordi negli anni Ottanta con travestimenti, cambi di immagine e innovazioni nello stile musicale, in- zionale è segnata dall’uscita del disco Like a dez Revuee, spinta dal manager del gruppo, si trasferisce a Parigi per approfondire lo studio del canto. Insieme a Dan Gilroy fonda il Break fast Club , gruppo pop-dance nel quale l’aspirante starè prima batterista e poi cantante solista. L’esperienza musicale non ha molto successo e nel 1980 Madonna inizia una collaborazione con l’ex fidanzato Stephen Bray, con il quale produce alcune tracce dance sotto lo pseudonimo “Emmy”, catturando l’attenzione del produttore newyorkese Mark Kamins che le fa firmare il primo contratto con una casa discografica. I singo- Virginnell’‘84, prodotto da Nile Rodgers in collaborazione con alcuni componenti degli Chic. Il primo singolo omonimo resta in cima alle classifiche per sei settimane ed è accompagnato da un video di forte impatto, nel quale la cantante indossa i panni di un’ambigua sposa, imponendo all’attenzione il suo stile caratteristico. Un anno dopo esce Material Girl , che conferma lo spirito provocatorio e il successo precedente grazie anche alla partecipazione al tourdei Beastie Boys. Madonna è ormai un’icona a tutti gli effetti e i riconoscimenti ottenuti a partire da quel momento sono innumerevoli. Torniamo allora ai nostri giorni segnalando alcu- li Everybody, Physical Attraction e fluenzando la mentalità e il lookdelle ragazzine: calze strappate, bracciali, coreografie particolari, sesso, meditazione buddista ed eclettismo musicale sono solamente alcuni degli strumenti che Madonna ha utilizzato per comunicare il proprio modo di essere, suggerendo un modello di comportamento intramontabile. Louise Veronica Ciccone nasce a Bay City (Stati Uniti) nel 1958, da un famiglia di origini italiane. Fin da ragazzina comincia a studiare danza mo- 20 eur:torrino: news ne delle tante date dello Sticky & Sweet Holidaysono dei veri e propri tormentoni e l’album omonimo di debutto (che comprende Tour , che partirà il 23 agosto dal Millennium canzoni di successo come Borderline e Stadiumdi Cardiff, in Galles: il 9 settembre al- Lucky Star ) è pubblicato nel settembre 1983. Nel frattempo la Ciccone debutta al cinema con la Commerzbank Arena di Francoforte, l’11 settembre al Wembley Stadiumdi Londra, il Cercasi Susan disperatamente , film per DOSSIER Municipio Roma XIII ] a cura di • Edoardo Mastrorilli [ Intervista ad Angelo Paletta, Vivepresidente del Consiglio Municipale, eletto nel PDL Angelo Paletta, Municipio XIII, VicePresidente del Consiglio Municipale, eletto nel PDL. Consigliere Paletta, il Presidente Vizzani ha da poco presentato la nuova Giunta, come la giudica? La Giunta è di grande esperienza, tutti quanti hanno sulle spalle numerose legislature e nello specifico il Senatore Pace ha avuto anche esperienze a livello nazionale partecipando come segretario del Senato a tutte quelle che erano le attività della Camera più alta. A febbraio è stato approvato il Nuovo Piano Regolatore, ritiene che per il XIII Municipio costituisca un’opportunità o un rischio? Il piano regolatore è sempre una definizione importante, attualmente ci sono degli aspetti su cui vogliamo aumentare la riflessione che è già stata fatta dai cittadini, dalle associazioni presenti sul territorio e dai comitati di quartiere. Il piano regolatore è una cosa importante per questo va approfondito. Uno dei problemi maggiormente sentiti dai cittadini è quello della viabilità, in particolare per quel che riguarda la Via del Mare e la Cristoforo Colombo, cosa si può fare per decongestionare queste due importanti arterie viarie? Il presidente Vizzani ha proposto una cura del ferro: aumentare la presenza del trasporto pubblico in termini di ferrovie, potenziando anzitutto la Roma-Lido prolungandola fino a Tor Vaianica; è stata inoltre proposta la realizzazione di una linea di superficie che costeggi la Cristoforo Colombo. Qual è il suo giudizio sul progetto del Corridoio Tirrenico? Il Corridoio Tirrenico è un progetto di cui si è discusso lungamente, però sono materie molto complesse, anche perché non si parla del microtrasporto, ma del macrotrasporto. Ci vuole la concordia non solo del municipio o del comune, ma anche della provincia, della Regione e dei livelli più alti. Il settore balneare è un settore che si trova da tempo in crisi, cosa si può fare per risollevarlo? Per sostenere il settore balneare bisogna fare un salto culturale e di comunicazione, inserendo il Municipio all’interno di un circuito turistico più ampio che non riguardi semplicemente Roma; questo è possibile se si offrono dei servizi ad alto valore aggiunto con un grande valore culturale. Sul territorio abbiamo gli scavi di Ostia Antica, il castello di Giulio II, numerosi beni archeologici e artistici che non sono valorizzati adeguatamente quando potrebbero creare un flusso economico in grado di portare investimenti, posti di lavoro, crescita sociale, economica e soprattutto culturale per tutto il XIII Municipio e non solo. Quali ritiene debbano essere le priorità della nuova giunta municipale e della nuova maggioranza di centrodestra? La sicurezza, la viabilità e l’avvio di un processo culturale che alzi il livello qualitativo del dibattito. Come deve intervenire il Municipio per rendere di nuovo Ostia il gioiello del turismo ? Bisogna rinforzare il senso di appartenenza al nostro territorio, valorizzando le iniziative dei singoli e delle associazioni che sono presenti sul territorio, soprattutto quando queste iniziative sono tese a ricordare la storia, la memoria e la tradizione del municipio. Allo stesso tempo il Municipio deve operare come una cabina di regia che trovi attraverso la mediazione il consenso necessario da parte di imprenditori, politici amministratori ed anche cittadini che vogliono partecipare alla crescita del nostro territorio. L’entroterra del Municipio: i quartieri di Acilia, di Ostia, dell’Infernetto sembrano essere i parenti poveri di Ostia, cosa ritiene si possa fare per portare sviluppo anche all’interno del Municipio? L’entroterra è una realtà che noi del Pdl abbiamo a cuore, difatti il primo consiglio municipale è stato fatto al centro anziani di Dragona, questo è un messaggio ben chiaro che vuole indicare la linea politica che si intende adottare da qui in avanti: dare grande attenzione all’entroterra. Non a caso rientra nel piano elettorale del presidente Vizzani la realizzazione di un ponte che colleghi Dragona con Fiumicino. Cosa ne pensa di un decentramento per i municipi senza che siano stati delegati veri poteri ai presidenti? Questo è stato il passato, io credo che con Alemanno Sindaco e Vizzani Presidente le cose possano cambiare almeno per quanto riguarda il Municipio XIII. Pongo l’attenzione sempre sul XIII Municipio non a caso, ma perché il nostro sindaco Gianni Alemanno gli ha dato particolare attenzione in quanto essendo un municipio interamente fuori dal Raccordo Anulare può essere un municipio pilota per l’abolizione delle province e la costituzione delle aree metropolitane in senso stretto. Il XIII Municipio ha avuto un’attenzione pessima da parte delle amministrazioni di centrosinistra al comune di Roma, con Alemanno Sindaco siamo invece sicuri che l’attenzione sarà massima. Per quanto riguarda gli altri municipi è auspicabile che ci sia un pari decentramento rispetto a quello del Municipio XIII, ma questo av- verrà solamente a conclusione del progetto pilota che il sindaco ha già intenzione di far partire da qui ai prossimi mesi. È notizia di due giorni fa che il Presidente della Regione Marrazzo ha ritirato la delega alla sanità all’Assessore Battaglia, come giudica questo atto del Presidente? Marrazzo ha semplicemente ratificato con questo atto politico quello che doveva già fare da tempo, ovvero intervenire energicamente per risanare il bilancio in deficit della sanità regionale. Non dimentichiamo che la sanità regionale sconta un buco di oltre 10 miliardi di euro, una cosa terrificante. È imperdonabile agli occhi dei cittadini questa mala gestione, questa malasanità. Basta andare in un qualunque ospedale, in un qualunque presidio medico, ma anche in strutture semplicemente infermieristiche per rendersi conto che se le cose vanno bene, vanno bene solo grazie al sacrificio dei singoli operatori. Il sistema sanitario regionale è fallito, ha collassato. Il Presidente Marrazzo ha fatto bene a mandare via l’assessore Battaglia, ma farebbe bene ad andare via anche lui. Ritiene che questa decisione possa portare ad una crisi in Consiglio Regionale? Questo lo devono dire loro. Si parla della possibilità che l’Udc entri nella maggioranza che sostiene Marrazzo, cosa ne pensa? Sono dinamiche di cui io non mi occupo, l’Udc saprà bene cosa fare da qui in avanti. Ragioniamo sui fatti e non sulle voci. Il suo giudizio sul piano di rientro del deficit della giunta Marrazzo è negativo? Non lo do io il parere negativo sul piano di rientro, sono i dati di bilancio. I bilanci sono documenti redatti apposta per comprendere l’andamento di un certo ente o di una certa struttura che ha finalità economiche o non economiche. Il bilancio in grande sintesi è l’espressione di un modo di operare. Il modo di operare della Regione Lazio sotto la giunta di centrosinistra è stato negativo. E questo qui non ha bisogno di commenti, è una presa d’atto. eur:torrino: news 21 Grafica: Romalive Booklet tre album per approfondire... ] di Fabio Zaccaria [ Black Francis - SVN Fingers L’anno scorso, Frank Black è tornato al suo vecchio nomignolo dell’era-Pixies: Black Francis, per la prima volta da quando ha intrapreso la carriera solista. Perché perdere tempo a sottolineare certe cose? Per il fatto che ci pare un modo di marcare un cambio di direzione, una svolta rispetto alle divagazioni “root” del passato a favore di un ritorno all’impeto del Punk-Rock. Il processo in questione era iniziato con il precedente album Bluefinger , ma è con questo EP, sette canzoni per circa venti minuti di durata, che Black, avvalendosi esclusivamente di un bassista e di un batterista per le sessioni di registrazione durate appena una settimana, ricongiunge la trama del suo discorso musicale col suo passato più glorioso. Sette colpi sparati in rapida successione, in cui riesce mirabilmente a toccare quasi tutti i variegati ambiti musicali coi quali si è via via cimentato. Il brano d’apertura, la bizzarra e irresistibile The Seus, coniuga essenzialità, crudezza Punk e sperimentazione, col pingue Black impegnato ad alternare una sorta di nevrotico rap a un ritornello in falsetto che è una sorta di ponte per il brano successivo, quel Garbage Heapche è forse una delle cose più vicine allo stile Pixies mai prodotte dall’artista nella sua carriera da solista. Si nota, tra le altre cose, l’aggiunta al proprio arsenale sonoro dell’armonica a bocca, ed è incredibile come Francone riesca a far suonare anche uno strumento del genere così inconfondibilmente Rock. L’ironia beffarda e la tensione psichica si alternano in una dialettica costante, trovando nella voce dell’autore un veicolo d’espressione quanto mai adeguato. Un breve disco che ci ricorda quanto il Nostro sia ancora in grado di porsi sul gradino più alto di un songwriting che ha ispirato generazioni di musicisti. Ad orecchie poco esperte, consentiteci la tirata saccentona, tutto questo potrebbe suonare già sentito, ma bisogna ricordare che siamo in presenza di uno dei padri assoluti di un certo sound, uno che queste cose e le ha inventate. Un attestato di sana e robusta (molto robusta, in tutti i sensi) costituzione che lascia ben sperare per propria arte di arrangiatore, meticoloso fino al maniacale e di formazione classica, in tutte le possibili sfaccettature che la tecnologia del presente e del passato rende possibili. Insomma, cinquant’anni di musica Pop serviti e cucinati in siffatta forgia, non sono davvero cosa da individui ordinari. Ma veniamo a questo Distortion : come il titolo suggerisce, stavolta Merritt si abbandona ad elucubrazioni sulla distorsione musicale. Tutto pare sia nato leggendo un libro in cui il tema affrontato fosse proprio questo, ottenere dei suoni perturbanti sfruttando il sovraccarico degli amplificatori e il feedback, un classico esempio di come sperimentazione e innovazione tecnologica abbiano contribuito a cambiare il corso della storia. E così ecco ancora una volta Merritt, che sembra ossessionato dall’indagare ogni fenomeno sotto tutti i molteplici aspetti attraverso cui esso si manifesta, incentrare un album attorno alla distorsione, al feedback. Si tratta sempre delle solite “istantanee” d’autore cui siamo ormai abituati, suonate però filtrando ogni strumento, dal pianoforte alla batteria, crendo un unico amalgama distante nel quale solo apparentemente la materia sonora è indistinta. Un ascolto attento rivelerà, infatti, ancora una volta il certosino lavoro di produzione operato dall’autore. Quando al canto non troviamo la baritonale voce dello stesso Merritt, è la già sentita in 69 Love Songs Silvia Simms a creare quelle atmosfere così elettricamente retrò, oppure si tratta della storica amica e co-fondatrice della band, nonché batterista e tastierista, Claudia Gonson, che apre i canti (non l’album) con California Girls: classico esempio di rilettura di umori Wilsoniani dell’era Surf-Rock. Canzoncine d’amore ironiche e semiserie (occhio ai testi), con quel senso di creda o no, di fatto nella musica del trio di Athens qualcosa è venuto a mancare, non solo un certo modo di suonare la batteria, indubbiamente. I dischi che vanno da UP (1998) al penultimo Around the sun(2004) altro non sono stati se non meri esercizi di stile, soprafatti dalla riproposizione svogliata di una formula nella quale gli stessi autori sembravano ormai credere ben poco. Accade però che la storia è fatta anche di prese di coscienza, di persone capaci di rinsavire e recuperare lo spirito di quanto fatto nel glorioso passato. Ecco quindi che questo Accelerate avrebbe potuto tranquillamente chiamarsi, che so… Reverse, dal momento che aspira lucidamente a ricatturare lo spirito (quando non il sound) dei REM delle origini, quelli più elettrici e spigolosi, capaci comunque di inanellare ballatone memorabili. La chitarra di Peter Buck torna prepotentemen- te alla ribalta, in brani che superano la barriera dei quattro minuti in un solo caso. Volendo fare a tutti i costi dei paragoni con “un” episodio in particolare della loro vasta discografia, potremmo senza dubbio citare Monster, del 1994, affine a questo Accelerate per il fatto di essere, anche in quel caso, un ritorno al rock successivo alle atmosfere acustiche dei successi planetari di Out of Time e Automatic for the People . In fondo del Rock’n’Roll si vuole qui recuperare più che il sound l’attitudine, proiettandosi verso una maggiore immediatezza, spontaneità e semplicità, tutte caratteristiche che, con invidiabile senso di autocritica, Michael Stipe e soci hanno riconosciuto essere l’elemento mancante delle ultime opache prove discografiche. Acceleratenon è esente da difetti, alcuni episodi mancano del giusto respiro mentre altri suonano come inconfon- The Magnetic Fields - Distortion Stephen Merritt i suoi Magnetic Fields meriterebbero un posto di riguardo nella storia della musica Pop solamente grazie a quell’operazione incredibile che fu 69 Love Songs . Ben sessantanove canzoni d’amore, come recita maliziosamente il titolo, grazie alle quali sviscerare la REM - Accelerate Secondo molti, la storia dei REM finisce con l’album New adventures in Hi-Fi , del 1996. Non è un album qualsiasi: innanzi tutto è bellissimo, in secondo luogo è stato sottovalutato, ed è, infine, l’ultimo a registrare la presenza del batterista originario Bill Berry. Lo si 24 eur:torrino: news Grafica: Romalive Grafica: Romalive The Brig ] a cura di Barbara Frascà [ Il Teatro Vascello nei giorni 20, 21 e 22 maggio ha ospitato lo spettacolo The Brig , scritto da Kenneth Brown, veterano del Corpo dei Marines, sopravvissuto al carcere statunitense negli anni ’50. È un testo che descrive, senza tralasciare nulla, una giornata tipo all’interno della prigione militare di Okinawa, nel Giappone del 1957. In queste pagine Brown racconta una realtà quotidiana fatta di violenze, soprusi e di divieti che mirano alla totale spersonalizzazione dell’individuo. Al debutto, nel 1963, lo spettacolo riscuote un enorme successo e, al contempo, provoca grande scandalo, entrando così a far parte della storia del teatro. L'attualità del dibattito apertosi nel XXI secolo con le prigioni militari americane nel mondo, da quelle in Iraq a quelle di Guantanamo, dà nuova rilevanza a questo lavoro. La perversa logica che T h e TEATRO Autore: Kenneth H. Brown Regia: Judith Malina Luci e scena: Gary Brackett Produzione: Claire Lebowitz, Hanon Reznikov, Thomas Walker Attori: Gary Brackett, Gene Ardor, Kesh Baggan, Brad Burgess, Andrew Greer, John Kohan, Tommy McGinn, Jeff Nash, Johanny Paulino, Christopher OŽBrien Spicer, Bradford Rosenbloom, Evan True, Antwan Ward, David Copley, David Markham, Morteza Tavakoli sta alla base del trattamento dei prigionieri di questi attori così straordinariamente bravi. all'interno del sistema militare U.S.A., è resa Uno spettacolo decisamente coinvolgente. molto chiaramente nel testo di Brown, scelto per la messa in scena dopo che Judith Malina lesse la traduzione inglese di M.C. Richards, non ancora pubblicata, de Il teatro e il suo - dop piodi Antonin Artaud, il cui radicale approccio nell'articolare una relazione teatrale tra crudeltà e trascendenza ha trasformato The Brigin un'esperienza fisica di dolore e liberazione in cui il giorno è scandito dalle sue ferree regole. La produzione originale ha vinto l'Obie Award come migliore pièce nel ‘63. L’anno successivo il film di Jonas Mekas, tratto dallo spettacolo, ha ottenuto il Leone d'Oro come migliore documentario al Festival del Cinema di Venezia. TEATRO VASCELLLO In The Brigsi può vedere come la disciplina e Via Giacinto Carini, 78 l’allenamento all’obbedienza sopprimano e fac00152 Roma ciano sì che giovani donne e uomini di buon info e prenotazioni : 065881021 cuore commettano le atrocità che tutti gli [email protected] citi commettono ovunque. Attraverso la biomecwww.teatrovascello.it canica dell’addestramento, lo spettatore vive prevendite: www.teatrovascello.it intensamente ogni singolo movimento e respiro In The Brig si può vedere come la disciplina e l’allenamento all’obbedienza sopprimano e facciano sì che giovani donne e uomini di buon cuore commettano le atrocità che tutti gli eserciti commettono ovunque. L i v i n g Fondata nel 1947 - da Judith Malina, allieva di Erwin Piscator, e da Julian Beck, pittore espressionista astratto della Scuola di New York - come alternativa immaginativa al teatro commerciale, la compagnia ha messo in scena un centinaio di produzioni in otto lingue e in 28 paesi, un corpus di opere che ha influenzato il teatro a livello mondiale. Negli anni '50 e nei primi anni '60 a New York la compagnia è stata pioniera di una messa in scena non convenzionale del dramma poetico americano ed europeo, da Getrude Stein a Paul Goodman, da Kenneth Rexroth a John Ashbery, da Cocteau a Lorca, da Brecht a Pirandello. Tra queste produzioni, che hanno segnato l'inizio del movimento Off-Broadway, figurano Doctor Faustus Lights the Lights, Tonight We Improvise, Many Loves, The Connection e The Brig. A metà degli anni '60 la compagnia inizia una nuova fase come ensemble nomade. In Europa evolve in un collettivo che vive e lavora insieme alla creazione di una nuova forma di recitazione non artefatta, basata sull'impegno fisico e politico dell'attore per rendere il teatro un mezzo di trasformazione sociale. Gli esiti più importanti di questo periodo sono Mysteries and Smaller Pieces, Antigone, Frankenstein e Paradise Now. Negli anni '70, il Living Theatre inizia a creare The Legacy of Cain, un ciclo di lavori per spazi non tradizionali. Dalle prigioni del Brasile ai cancelli delle acciaierie di Pittsburgh, dalle periferie di Palermo alle scuole di New York, questi spettacoli vengono offerti gratuitamente per allargare il più possibile il potenziale pubblico. Gli anni '80 vedono il gruppo tornare nei teatri, sviluppando nuove tecniche di coinvolgimento degli spettatori che prima partecipano alle prove della compagnia e poi si cimentano in scena come 'fellow performers'. Di questo periodo sono Prometheus at the Winter Palace, The Yellow Methuselah e The Archaeology of Sleep. T h e a t r e Dopo la morte di Julian Beck, nel 1985, Judith Malina e il nuovo direttore artistico Hanon Reznikov aprono un nuovo spazio nel Lower East Side di Manhattan, producendo una serie di lavori, tra cui The Tablets, I and I, The Body of God, Humanity, Rules of Civility, Waste, Echoes of Justice e The Zero Method. Dopo la chiusura dello spazio di Third Street nel '93, la compagnia lavora a Anarchia, Utopia e Capital Changes in altri spazi di New York. Nel ‘99, con finanziamenti dell'Unione Europea, il Living restaura il seicentesco Palazzo Spinola di Rocchetta Ligure per creare il Centro Living Europa che diventa spazio di residenza e lavoro per l'attività europea della compagnia. Di questi anni è Resistenza, un lavoro basato sulle vicende degli abitanti del luogo nel periodo dell'occupazione tedesca. Recentemente la compagnia ha messo in scena Resist Now!, un lavoro per le manifestazioni no global in Europa e negli Stati Uniti. eur:torrino: news 27 Bau & Miao: la Rubrica degli Animali Estate in arrivo: animali in pericolo! (II parte) ] a cura di Marta Cecchini [ L’estate è quasi arrivata e le famiglie italiane inifacile fare il simpatico con quei - moccio si che mi vengono a tirare la coda ziano e lea prenotare le vacanze estive, senza però includere orecchie e mi scambiano per un cavallo e nella ricerca delle strutture alberghiere un importante criterio che per i nostri cari amici vogliono farsi i giri in groppa arghh, fa la differenza: la voce “accoglienza/vacanza che vita da Cani!!! ”. con animali”. Oggi, infatti, per chi possiede un animale, non è che - son più un dramma organizzare la vacanza estiva. Esistono migliaia di strutture preposte all’acconecchio tranquilla e vengono a rompere glienza puntualmente le scatole con grattini e dei nostri piccoli amici, basta farsi consicarezze e io devo anche sforzarmi gliare di da un agente di viaggio, oppure per gli esperti navigatori web, cliccare sulla voce “Vafare le fusa insomma, un po? di - pri canza con animali” e selezionare il residence, l’avacy, un po? di pace, non mica facile il bed&breakfast, le case vacanza e i fare questo mestiere: l?animale-da griturismo, com campeggi che hanno le strutture idonee. pagnia, non prevista neppure la - pen sione e tantomeno le ferie anzi per Collegandovi, ad esempio, ai portali www.bedtutta risposta ti abbandonano in - auto Obiettivo 2008: relax con l’amico fido. and-breakfast.it e www.agriturismo-on-listrada, una mia amica c? rimasta secca ne.com, potete trovare una sezione specifica in l?estate scorsa fff, che vita”. da Gatti! Micia: “Ciao, lo so che io e te non - ci par Questo dialogo, tratto dalla pièce “Dialogo di alto a sinistra, facilmente identificabile dall’imcane e di un gatto sulle imminenti vacanze magine di un cagnolino. I gestori di queste strutliamo, sia perch tutti dicono che un cani ture sono ben consapevoli che gli animali fanno gatti sono nemici, sia perch , in effetti, estive…”,anche se immaginario, ci fa intuire un sempre più parte della famiglia e, per questa ranon che tu mi ispiri molta fiducia, ma problema reale che ogni anno si fa sentire come gione, sono molto attenti alle loro esigenze: sovolevo chiederti una cosa: i tuoi padroni un puntuale campanello d’allarme. Mi riferisco in no previsti anche degli speciali angoli per la prequest?anno ti portano in vacanza? ”. particolare, al pericolo in cui incorrono i cani e i parazione del cibo degli animali in appositi congatti che, da amici fedeli, in questa stagione, tenitori, che il gestore farà trovare all’arrivo degli vengono Fido: “Veramente sei tu che te la tiri un considerati solamente un impedimento ospiti con animale al seguito. Queste piccole acper trascorrere le tanto agognate vacanze. Vi ri- cortezze, fanno la differenza nella scelta del luocordo CHE OGGI L’ABBANDONO È UN REATO, e go dove alloggiare. po?, che ti metti l al sole con - piglio ari stocratico e ti pulisci i peli come - come unatale reè perseguibile con multe salatissime fino all’arresto: non lasciate che questi reati ven- Nella vostra ricerca, includete anche la riviera gina comunque... non saprei. In - effet gano insabbiati ti ho ascoltato poco fa il telegiornale e le dall’indifferenza, contattate le romagnola, che quest’anno si posiziona in prima fila, contro gli abbandoni estivi degli animali, cose che dicevano non mi sono moltoForze dell’Ordine! mettendo a disposizione box di varie metrature, piaciute n mi sono sembrate incorag Come possiamo poi definire un semplice “impe- quando si vuole lasciar riposare il proprio animagianti . dimento” un altro essere vivente che ci regala le, dopo un’interessante passeggiata tra le camgiorno dopo giorno momenti meravigliosi, gioie, pagne inesplorate e gli incontaminati percorsi amicizia e amore? Non sarebbe splendido portar- lungo i fiumi, a due passi dal mare. Micia: “Lo so, lo so, ogni anno la stessa lo con noi in vacanza, vederlo giocare tra i prati e storia. .. guarda una tragedia insom - correre spensierato in cerca di farfalle, fare foocon lui sulla riva del mare, coccolarlo sfiniti ma, non giusto. Hai sentito? Ogniting anno 150.000 animali da compagnia vengo - dopo una lunga giornata di sole, sulla sdraio dalla quale, assopiti, ci godiamo le calde sfumature no abbandonati e la maggior parte - du di un tramonto estivo? rante il periodo estivo quando i - proprie tari vanno in vacanza e hanno seri pro Vivere l’esperienza della vacanza estiva con il noblemi a trovare delle strutture dove gli animali sono ammessi ”. stro amico fedele è veramente una gioia impagabile! Lui aspetta solo questo ed è il minimo che possiamo offrirgli come ringraziamento per una vita intera Fido: “S , e lo sai che in media si tratta didedicata al nostro servizio. Proprio così, perché un cane o un gatto dedicano ogni un abbandono ogni due minuti?? Consi - istante della loro vita a noi: abbandonarli significa ucciderli! derando anche i pesci rossi e le - tartaru ghe?... assurdo e io che per tutto il tempo fatico e lavoro: insomma mica Micia: “ Non dirlo a me 28 eur:torrino: news sono l Bacheca Annunci Cagnolino abbandonato sull'Ardeatina, maschio di taglia piccola, meticcio, dovrebbe avere più o meno un anno ed è buonissimo. Cerca al più presto famiglia. Luigi Pieretti 349 5745616 [email protected] Per adozioni: 349 3686973 Apertura al pubblico, luned -sabato 10.00/14.00 BELLA:è una cagnolina davvero simpatica! È allegra e solare, ma anche stanca di stare in canile da 8 anni. Due cuccioli maremmani maschi, di circa 60 giorni, cercano urgentemente una casa. Sono stati abbandonati da un pastore in Tuscania ed ora cercano una famiglia che si prenda cura di loro. Daniela 335.24.86.87 SORRISO: Questo maschietto è estremamente affettuoso con l'essere umano e mostra gratitudine per ogni più piccola atten- CICCIO:È nato in un canile sequestrato per maltrattamenti e sono già sette anni che aspetta di essere adottato! È dolcissimo e molto affettuoso. JULIUS:Derivato doberman anziano, avrebbe diritto ad una serena pensione dopo una vita intera passata in canile. CANNELLA: È un huski dallo splendido mantello color cannella. È buono, non tira al guinzaglio e vorrebbe davvero una famiglia tutta per lui. Albicocca: è una dolcissima cucciola di 3 mesi di medio-piccola taglia. Da grande peserà più o meno 10-11 kg. È vispa, ama stare in braccio e farsi coccolare. È stata vaccinata e sverminata. 340-4036345 oppure 347-7169048 Cucciole femmine di 50 giorni cercano al piu' presto una casa. Futura taglia media. Per informazioni: Paola 340 4036345 Piri(la femminuccia) e Valentino(il maschietto) sono 2 cuccioli di 50 giorni di una dolcezza unica oltre che intelligenti e buonissimi. Di futura taglia media, sono stati salvati da un canile del centro Italia, ora stiamo provvedendo a rimetterli un po' in forma, vista la loro triste esperienza! Paola 340/4036345 - 327/2018759 oppure 347/7169048 TERRANOVA MASCHIO, PURO, ADULTO PRIVO DI COLLARI E SEGNI IDENTIFICATIVI DI PROPRIETÀ. ATTUALAMENTE VIVE IN UNA STRADA POCO TRAFFICATA, A VIA MEDIANA, ZONA DI ROCCA PRIORA, BUONISSIMO E TRISTISSIMO CERCA URGENTEMENTE ADOZIONE O SISTEMAZIONE PROVVISORIA. PER FAVORE EVITIAMOGLI IL CANILE! CONTATTO: 3290711308 Segreteria Animalisti Italiani ONLUS 06/23232569 - 0623232598 FAX INVIACI SEGNALAZIONI, SMARRIMENTI O ANNUNCI PER ADOZIONI A [email protected] E NOI PROVVEDEREMO AD INSERIRLI NELLA BACHECA ANNUNCI DEL PROSSIMO eur:torrino: news 29 CONSIGLIO REGIONALE INFORMA ] a cura di Barbara Frascà [ Avviata la discussione del T.U. sui migranti Durante la seduta del Consiglio Regionale del Lazio, presieduta da Guido Milana (Pd), è stata avviata la discussione del Testo Unificato concernente le “Disposizioni per la promozione e la tutela dell’esercizio dei diritti civili e sociali e la piena uguaglianza dei cittadini stranieri immigrati”, frutto della fusione di due proposte di legge, una licenziata dalla Giunta e l’altra di iniziativa consiliare. La consigliera Anna Evelina Pizzo (Prc), prima firmataria della proposta consiliare, ha così spiegato: “questo testo normativo è il risultato di un percorso lungo e laborioso e della partecipazione attiva di tutti soggetti coinvolti. Come indica la stessa intestazione il suo obiettivo principale è quello di attuare la piena partecipazione alle decisioni collettive, al fine di assicurare un processo di piena assunzione di cittadinanza”. “Questa legge mi sembra inutile – ha ribattuto il Consigliere Antonio Cicchetti (An) – perché nulla aggiunge a quanto già scritto e codificato. Sono altre le decisioni da prendere nei confronti di un fenomeno difficile da fermare, solo la politica può attuare operazioni di aiuto nelle terre straniere, per evitare che verso questo piccolo spazio di terra possa essere rivolta la speranza di tutti quelli che in questo spazio di terra non potranno mai essere inseriti”. “Una nuova disciplina della materia – ha poi On. Guido Milana chiarito Anna Salome Coppotelli (Sdi), assessore regionale alle Politiche sociali – è indispensabile, innanzitutto, perché la legge precedente (17/90) è ormai obsoleta e negli ultimi vent’anni si è registrato un sostanziale cambiamento qualitativo e quantitativo del processo migratorio. Dall’analisi delle stime sul fenomeno e dall’ ampia con- certazione di Istituzioni e parti sociali è scaturito un testo con cui la Regione intende ribadire il suo impegno a rimuovere tutti gli ostacoli che impediscono agli immigrati di integrarsi nel tessuto sociale e a partecipare attivamente alla vita pubblica locale”. Anoressia e bulimia, commissione sanità approva proposta di legge Il Consiglio Regionale del Lazio intenzionato a salvaguardare la salute dei cittadini più giovani, attraverso l’attuazione di interventi diretti alla prevenzione, diagnosi e cura dell’anoressia, della bulimia e degli altri disturbi del comportamento alimentare. La commissione Sanità, presieduta da Luigi Canali (Pd), ha approvato all’unanimità una proposta di legge – a firma dello stesso Canali e dei consiglieri D’Amato (Pd), Di Carlo (Pd) e Pallone (Fi) – che impegnerà la Regione Lazio ad attivare specifici programmi di ricerca per migliorare le conoscenze cliniche e di base relative ai disturbi alimentari, nonché per definire test diagnostici e di controllo per le persone che ne sono affette. Previsti anche percorsi formativi per il personale socio-sanitario e l’istituzione di campagne informative incentrate sulla prevenzione e sulla cura di anoressia e bulimia presso le giovani generazioni. In particolare, sarà istituita una Giornata scolastica di educazione alimentare. Le attività previste dalla proposta di legge sa- ranno svolte da Laziosanità – Asp. “L’esigenza di una legge regionale su questo argomento - ha relazionato Canali - è nata soprattutto dal fatto che un numero sempre maggiore di soggetti, anche di età inferiore ai dieci anni, risulta essere affetta da disturbi del comportamento alimentare. Va riconosciuto a tutti i componenti della commissione l’impegno a convergere su un unico testo, che speriamo approdi presto in aula per l’approvazione definitiva, senza alcun ritardo”. PMI: Milana - Legge giusta a sostegno dell’economia “Così il Lazio potrà reggere le sfide del mercato globale” Il Presidente del Consiglio Regionale del Lazio Guido Milana si ritiene soddisfatto per l’approvazione della legge sull’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese. “Il Consiglio ha varato oggi una legge che era attesa da tempo dagli operatori economici della nostra regione – ha aggiunto Milana – una legge che darà i suoi frutti non solo nell’immediato, ma in prospettiva, perché proietta le PMI su scala internazionale. Un passo avanti in un’epoca in cui, con la globalizzazione dell’economia, si fa sempre più agguerrita la concorrenza, specialmente da aree del mondo, in particolare i Paesi dell’Estremo Oriente, dove si producono a basso costo prodotti che poi vengono immessi nel mer- 30 eur:torrino: news cato globale”. Milana ha poi sottolineato che “in questo modo la Regione Lazio svolge un importante ruolo di sostegno alle attività di export delle piccole e medie imprese, che costituiscono il tessuto connettivo della nostra economia. Devo al tempo stesso mettere in evidenza – ha concluso Milana – che attorno a questa legge si è creato un buon clima nell’Aula del Consiglio, nei rapporti tra maggioranza e opposizione, tanto è vero che è stata approvata senza alcun voto contrario”. Lazio: Commissione lavoro - Via libera a mediazione familiare selli (Udc), Milana: una legge che aiuta le coppie in Vladimiro Rinaldi (Lista Storace) e sociali Anna Salome crisi e tutela i diritti dei figli - l’Assessore minori. alle Il Politiche La Coppotelli (Sdi). zio si pone come precursore e apripista rispetto al legislazione nazionale La .normativa istitutiva della figura del “mediatore familiare” si pone l’obiettivo di offrire un tipo La commissione Lavoro, pari opportunità, politi- di intervento, alternativo al tradizionale percorso che giovanili e politiche sociali, presieduta da giudiziale, volto alla riorganizzazione delle relaPeppe Mariani (Verdi) ha espresso parere favore- zioni familiari e alla risoluzione o attenuazione vole, a maggioranza, sulla proposta di legge con- dei conflitti in caso di separazione e divorzio. possibile. Il provvedimento, che mira a costruire un percorso di dialogo - e con fronto costruttivo per la coppia - e sopr tutto a tutelare i diritti dei minori, delle istanze delle tante associazioni volontariato che spesso sono chiamate a svolgere questa funzione senza un quadro normativo di riferimento. - In que sto senso, la nostra Regione si-pone co me punta di diamante , come apripista per sollecitare l?intervento del - legisl “La e proposta di legge che abbiamo - ap cernente “Norme per la tutela dei minori re nazionale ”. provato oggi in commissione – ha dichiala diffusione della cultura della - media “Con questa legge regolarizziamo, - rico zione familiare ”, che vede come primo firmatario il presidente del Consiglio Regionale, Guido rato il presidente Milana – servir ad accom nosciamo e normiamo, per primi tra tut Milana (Pd). te le regioni, un?attivit sino-ad ora - sepa Presenti i consiglieri Wanda Ciaraldi (Popolari per pagnare le coppie nel percorso di all?iniziativa delle associazion con Marrazzo), Luisa Laurelli (Pd), Massimiliano Ma- razione abbassandone il livello-di sciata la svolgevano in maniera totalmente vo flittualit e rendendolo meno traumatico Lazio: Al forum PA presentato rapporto su criminalità Presentato al ForumPA di Roma il primo Rapporto sulla criminalità organizzata nel Lazio, a cura dell’Osservatorio per la sicurezza e la legalità della Regione. Un documento che mette in luce con chiarezza la presenza di almeno 60 organizzazioni malavitose sul territorio, in un contesto a rischio anche per le pubbliche amministrazioni locali, con commissioni d’accesso disposte in tre Comuni (Nettuno, Ardea e Fondi), un Consiglio comunale sciolto (Nettuno) e altri tre centri (Pomezia, Formia e Minturno) in cui recenti indagini hanno individuato tentativi di infiltrazione e condizionamento del tessuto istituzionale da parte della criminalità organizzata. Un Rapporto che suona dunque come un campanello d’allarme per l’intera classe politica regionale, ben rappresentata all’incontro appena conclusosi alla Fiera di Roma. A partire dalla presidente della Commissione speciale Sicurezza del Consiglio regionale del Lazio, Luisa Laurelli (Pd), secondo la quale i dati presentati “confermano ed evidenziano quanto la nostra Commissione sta affermando da tempo con i suoi atti e le sue audizioni. Non abbiamo più a che fare con presenze sporadiche, ma con attività di rilevante interesse economico”. Sulla stessa lunghezza d’onda il consigliere di maggioranza Enrico Fontana (Verdi). “Questo rapporto colma il vuoto che finora esisteva nel processo di comunicazione tra istituzioni, forze di polizia e magistratura. Spesso ciascuno di noi viene a conoscenza delle attività altrui solo attraverso i media; ora invece condividiamo uno strumento descrittivo ed operativo, da mettere immediatamente a disposizione delle nostre rispettive azioni sul territorio. Nella prima conferenza dei capigruppo, proporrò un consiglio regionale straordinario sulle infiltrazioni malavitose nel Lazio”. Lazio: “Vie d’uscita” dal fenomeno della tratta Nel seminario conclusivo del ciclo di incontri promossi dalla Regione Lazio è stato analizzato il fenomeno dello sfruttamento e sono state individuate le strategie per uscirne: un Tavolo regionale, coordinamenti provinciali e fondi dedicati. Una via d’uscita dalla tratta e dallo sfruttamento della prostituzione va attivata con determinazione, per contrastare le nuove strategie della criminalità organizzata e per dare una opportunità di ascolto, sostegno e reinserimento alle vittime di questa moderna schiavitù. È questo il messaggio e l’azione concreta dell’Assessorato all’Istruzione della Regione Lazio, che ha aderito al progetto interregionale “Vie d’uscita”, del quale è in corso a Roma, oggi e domani, il seminario conclusivo del ciclo di incontri nelle cinque Province del Lazio. Combattere il traffico di esseri umani, dunque, è l’obiettivo di questa iniziativa, che ha approfondito la conoscenza del fenomeno ed individuato le strategie di prevenzione. Il quadro che emerge dalla ricerca “La prostituzione e la tratta a scopo di grave sfruttamento nel Lazio” è quello di un fenomeno in continua evoluzione. Roma rappresenta ancora l’area di maggiore concentrazione della prostituzione, ma ultimamente si assiste ad un progressivo spostamento dell’offerta prostituiva verso le province, soprattutto Latina e Frosinone. Ciò a causa degli interventi di contrasto da parte degli enti preposti e delle Forze dell’Ordine, che hanno indotto le organizzazioni criminali ad aumentare l’offerta nei locali e negli appartamenti ed a creare canali di raccordo con la malavita locale. Ulteriore cambiamento – stavolta più sottile e quindi più difficile da combattere – è l’aver fatto sperimentare alle vittime (donne e minori di entrambi i sessi) una certa libertà nella gestione del proprio tempo e del denaro guadagnato attraverso l’esercizio della prostituzione, dando un’impressione di “normalità” e di seppur limitato e fittizio accesso ad un mondo di consumi, ritardando o annullando la presa di coscienza della propria condizione di persona sfruttata e privata della libertà. Ma ci sono nuove modalità di sfruttamento, reclutamento e costrizione, che vedono sempre più coinvolte le persone minorenni. eur:torrino: news 31 Mese dedicato al benessere di stomaco e intestino Le piante medicinali per la stipsi F a r m a c i CITTÀ a C D’EUROPA FARMACIA Senna (Cassia angustifolia) Sono circa 700 le specie che compongono il genere Cassia che crescono spontanee nelle regioni predesertiche del Sudan, Africa Orientale, Asia Minore e territori compresi tra Arabia ed Iran. In fitoterapia si utilizza prevalentemente la Cassia angustifolia, comunemente denominata Senna, un arbusto dell’altezza di circa due metri con infiorescenze costituite da grappoli di fiori gialli. Della Senna vengono utilizzate le foglie e i frutti (follicoli) che sono dei baccelli piatti con un evidente impronta dei semi. Nella droga essiccata i componenti attivi principali sono i derivati antrachinonici (sennosidi A e B). Sono inoltre presenti nel fìtocomplesso mucillagini (7%) molto utili per la loro azione lenitiva sulle mucose dell’intestino, flavonoidi ed altri componenti che contribuiscono tutti all’azione della pianta. I sennosidi sono in grado di stimolare le contrazioni dell’intestino (peristalsi intestinale), determinando un aumento della velocità di transito delle feci e di favorire la secrezioni di liquidi che le rendono più morbide. L’effetto della droga si evidenzia in genere dopo 8-12 ore perché i sennosidi per agire devono essere attivati nel colon dalla flora batterica. L’uso della Senna è indicato nei casi di stipsi acuta e in tutti i casi in cui è desiderabile un’evacuazione con feci molli. Precauzioni d’uso: i lassativi stimolanti sono controindicati nei casi di dolori addominali, di ostruzione intestinale e di infiammazioni intestinali acute come morbo di Crohn, colite ulcerosa, appendicite. Non devono essere assunti da bambini di età inferiore a 12 anni e da donne in gravidanza e allattamento. Aloe (Aloe ferox) L’Aloe ferox o Aloe del Capo è originaria dell’Africa, insieme all’Aloe vera o Aloe delle Barbados rappresentano le due varietà officinali di questa specie. L’Aloe ferox è una pianta alta fino anche a 2-3 m con tronco ramificato che forma dei veri e propri arbusti cespugliosi che hanno foglie carnose con margine spinoso lunghe fino a 50 cm. La droga è costituita dal succo ottenuto per incisione dagli strati superficiali delle foglie. Il succo viene quindi condensato a fuoco vivo per circa 4 ore e fatto solidificare. I componenti principali della droga sono derivati idrossiantracenici (soprattutto aloina A e B) la cui struttura chimica è simile a quella dei componenti attivi della Senna e di altre droghe antrachinoniche. nei casi di stipsi acuta e ogni volta che sia desiderabile un’evacuazione con feci molli. Come già riportato per la Senna anche l’azione lassativa dell’Aloe si manifesta nel colon dopo che i principi attivi, le aloine, sono stati attivati dalla flora batterica. Il meccanismo d’azione con cui agisce è simile a quello della Senna, ovvero stimola le contrazioni dell’intestino, determinando anche un aumento della secrezione di liquidi che rendono la massa fecale più morbida. L’effetto si manifesta entro 8-12 ore dall’assunzione. Precauzioni d’uso: vedere quanto riportato per la Senna Psillio (Plantago ovata; Plantago psyllium) Il termine Psillio viene utilizzato per indicare le droghe derivanti dalla Plantago ovata e della Plantago psyllium. Lo Psillio è un “lassativo di massa” che agisce grazie al suo contenuto di mucillagini. Assunte con molti liquidi, le mucillagini contenute in queste piante formano un gel voluminoso che fa aumentare la massa fecale. La distensione dovuta all’aumento di — - volume del contenuto intestinale stimola la peristalsi e facilita la defecazione. Precauzioni d’uso: generalmente ben tollerato, possono provocare nei primi giorni di assunzione leggero gonfiore e meteorismo. Non utilizzare in caso di ostruzione intestinale. Le Fibre non devono essere assunte contemporaneamente ad altri farmaci perché potrebbero limitarne l’assorbimento. Malva (Malva sylvestris) Pianta perenne appartenente alla famiglia delle Malvaceae è originaria delle zone temperate dell’Europa e dell’Asia settentrionale: rappresenta una delle piante più utilizzate nella medicina popolare per le sue proprietà emollienti, lenitive e protettive delle mucose. In fitoterapia si utilizzano le foglie ed i fiori che, grazie al loro contenuto in mucillagini, favoriscono il transito intestinale e svolgono un’azione emolliente e lenitiva sulla mucosa. La Malva viene inoltre utilizzata per le infiammazioni delle prime vie aeree, nelle tossi, gastriti ed enteriti. Precauzioni d’uso: non sono noti dalla letteratura effetti collaterali o altre precauzioni d’uso alle dosi usualmente raccomandate. Il succo antrachinonico di Aloe viene utilizzato come lassativo IN A LC U N I C AS I L E E S IG E NZ E D I S A L UT E D I S T OM AC O E I NT E S T I N O P OS S O N O A V E R B I S O G N O D I U N A P P R OC CI O A D A M P I O R A G GI O Il nostro apparato digerente, come ogni altro apparato del nostro corpo, in determinati periodi dell'anno può aver bisogno di un supporto salutistico che gli permetta di mantenere con maggior facilità il suo fisiologico stato di benessere. Questa situazione di necessità può verificarsi sia in periodi di alimentazione meno corretta (pensiamo ai menù delle feste di Natale o ai break di lavoro a base di snack e bibite gassate), sia in situazioni di maggiore stress, durante le quali è facile mettere sottosopra l'intestino a causa di preoccupazioni dovute agli eccessivi impegni di lavoro o di studio. In questi casi, oltre a seguire un'alimentazione corretta ed equilibrata, può essere utile ricorrere all'utilizzo complementare di prodotti naturali, senza dimenticarsi di chiedere consiglio a un professionista della salute come il medico o il farmacista. L'utilizzo di diversi prodotti in grado di agire sinergicamente deve avvenire durante tutto l'arco della giornata, a partire dal mattino fino a prima di coricarsi. Considerando che lo stress può provocare situazioni di non equilibrio, oltre ad utilizzare formulazioni specifiche per questo apparato è consigliabile assumere anche prodotti le cui formulazioni siano in grado di conciliare un fisiologico sonno e aiutare il rilassamento. Una buona strategia, che permetta di affrontare quest'esigenza su più fronti, dovrebbe comprendere sia prodotti a base di piante e sostanze naturali dalle proprietà carminative, e prebiotiche come Cumino, Finocchio, Cicoria e Fermenti Lattici sia prodotti a base di piante medicinali rilassanti come Camomilla, Passiflora e Valeriana. Obiettivo di tale intervento è coadiuvare, in maniera efficace ma non aggressiva, il benessere del tratto digerente, ma allo stesso tempo contribuire a ritrovare quella tranquillità messa un po' in subbuglio dai ritmi frenetici della vita quotidiana. Nel caso in cui il medico o il farmacista di fiducia consigli il ricorso a più prodotti è bene ricordarsi che è possibile scegliere tra diverse forme di assunzione andando a prediligere ad esempio i pratici opercoli di mattina e le tisane dopo i pasti o prima di coricarsi, quando il tempo a disposizione è maggiore e siamo più predisposti a concederci qualche minuto di meritato relax. I nostri Dottori sono a disposizione per consigli e soluzioni personalizzate: transito intestinale, microflora e gas intestinale, digestione e acidità, controllo del peso. Troverai soluzioni sicure ed efficaci per ogni esigenza di benessere. QUELLA FASTIDIOSA SENSAZIONE ALLO STOMACO Spesso ti capita di avvertire delle sgradevoli sensazioni allo stomaco? Il tuo caso non è così infrequente, dato che sono circa 15 milioni gli italiani che soffrono, più o meno spesso, di problematiche relative al tratto gastrointestinale. E’ un fenomeno tipico di chi vive nel mondo occidentale, dove riguarda circa un terzo della popolazione. Le persone a rischio sono in genere più le donne che gli uomini e la frequenza aumenta con l’avanzare dell’età: infatti già dopo i 40 anni si riscontra questo problema, ma è certamente ancora più frequente tra i 55 e i 64 anni. Ma di che cosa si tratta e quali possono essere le cause? Nello stomaco sono presenti di norma degli acidi digestivi; quando la concentrazione di questi varia, si possono verificare sensazioni di disagio dovute all’alterazione del fisiologico PH dello stomaco, che solitamente si presentano con la tendenza del contenuto acido dello stomaco a risalire lungo l’esofago, con la tipica sensazione che il pasto “torni su”. Le cause non si conoscono con precisione. È certo, però, che i ritmi frenetici, emozioni e ansie, stress e stili alimentari sregolati e frettolosi possono favorire l’insorgere di tali situazioni. Inoltre, anche diete fai da te, fumo, assunzione eccessiva di alcool ed eccitanti come caffè e the e persino un abbigliamento troppo stretto, soprattutto in vita, contribuiscono ad acuire il problema. I possibili rimedi consistono in uno stile di vita più sano ed equilibrato, soprattutto nel mangiare e, nei casi in cui i sintomi si presentano più frequentemente, assumere anche prodotti naturali, dietro consiglio di un esperto. In natura tra le sostanze alcaline più comuni, cioè in grado di facilitare il ristabilimento dei fisiologici livelli di PH e ridurre quindi il caratteristico fastidio, si possono annoverare il bicarbonato di sodio, il limestone (calcio carbonato) e la nahcolite (sodio bicarbonato) oppure piante medicinali come aloe, camomilla e liquirizi,a che hanno un effetto calmante e lenitivo. COSA FARE E COSA NON FARE CONTRO PRO · Ricotta · Verdure (cotte o meglio crude). · Piatti non troppo elaborati · Condimenti leggeri · Pane · Latte · Banane · Tisane di malva e camomilla · Arance · Limoni · Pomodori · Aglio · Cioccolata · Cipolla, · Cibi grassi, fritti o troppo speziati · Alcool, caffè, the, birra, acqua e bibite gassate Azienda con Sistema di Qualità ISO 9001:2000 Viale Città d’Europa, 700 (Torrino Nord ) 00144 Roma Tel. 06.52.90.252 fax 06.52.902.39 E mail: [email protected] Internet : www.farmace.it SCEGLI LA NATURA F VIENI NELLA NOSTRA FARMACIA A SCOPRIRE TUTTI I CONSIGLI UTILI PER AFFRONTARE L’ESTATE SENZA DISAGIO, FASTIDIO O GONFIORE! 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Infatti, anche se apprezzata per essere una pianta “arbusto perenne”, dalla semplice coltivazione, senza le ottimali condizioni di crescita, tende a sfiorire in poche settimane: vi consigliamo quindi di trapiantarla in giardino o tenerla in apposite fioriere sul terrazzo. Il periodo di fioritura delle ortensie varia da specie a specie ed avviene sempre tra la primavera e l'estate. L’Ortensia deve essere collocata in una posizione luminosa, senza essere esposta direttamente ai raggi del sole, ad una temperatura che si aggira intorno ai 18°C e piantata in vasi di circa 25 cm. La temperatura gioca un ruolo fondamentale per la sua crescita: se si espone ad una temperatura superiore ai 20°C, si arresta bruscamente la fioritura. L’Ortensia è famosa perché resiste anche a temperature rigide: basta proteggerla rico- 34 eur:torrino: news prendo la porzione di terreno, vicina alle radici, con delle foglie secche. Per quanto riguarda l’annaffiatura, deve essere abbondante e frequente nel periodo primavera-estate, prestando attenzione a non inzuppare il substrato, per evitare lo sviluppo di muffe e parassiti. Nebulizzate spesso anche la chioma, con acqua non calcarea, per evitare che le foglie diventino gialle. Tra un'annaffiatura e l'altra, bisogna aspettare che il terreno sia abbastanza asciutto, e aggiungere un concime liquido all’acqua per l’irrigazione. Tornando, invece, al substrato, che deve avere un ph inferiore a 5, si consiglia di scegliere un terreno fresco e umido, possibilmente ricco di sostanze organiche, di foglie, di sabbia e di terra di brugo. Dalla scelta del substrato, dipende la gradazione e la tonalità dei fiori dell’ortensia: con terreni basici, si otterrà una colorazione rosa intenso; mentre l’aggiunta della torba bionda acida, dello zolfo o del ferro, creano tonalità tendenti all’azzurro. A primavera, per via dello sbalzo caratteristico di temperatura e delle piogge frequenti, le ortensie sono generalmente attaccate dalle muffe e dai funghi, che provocano il marciume alla radice. Trattatele con un fungicida sistemico, prima che le gemme diventino troppo grandi e per prevenire l’attacco di afidi e cocciniglie, utilizzate, a fine inverno, un trattamento insetticida, sempre quando non sono ancora presenti fioriture. ] a cura di Marta Cecchini [ Pharma Finance 2008 Congresso internazionale per le scienze della vita presentata rivoluzionaria terapia antidolore ] a cura di Cristiana Cittadini [ 23/05/08 - Si è aperta a Roma (al Radisson SAS Hotel, in via Filippo Turati 171) la seconda edizione del ‘Pharma Finance’, l’appuntamento dedicato all’incontro tra ricerca, finanza privata e imprese, promosso da Regione Lazio e Sviluppo Lazio, in collaborazione con Filas, Ministero dello Sviluppo Economico, Ice e Zangani Investor Community. Presenti oltre 300 ricercatori, 20 Fondi di investimento extra Ue e sei europei. Obiettivo del ‘Pharma Finance’ è far conoscere a finanziatori internazionali idee e brevetti dei tanti ricercatori della regione rimasti finora nel cassetto. Dopo il grande successo della passata edizione, quest’anno il ‘Pharma Finance’ oltre agli Stati Uniti si è aperto anche a investitori provenienti da Canada, Israele ed Europa. Aziende e ricercatori laziali hanno la possibilità di avviare partnership con importanti operatori esteri del settore farmaceutico e delle biotecnologie. Inoltre, è stato allestito un forum espositivo permanente che ospita aziende, istituti di ricerca e gruppi finanziari per incontri tra le diverse realtà internazionali. Tra gli altri, sono intervenuti Francesco De Angelis, Assessore regionale alle Pmi, commercio e artigianato; Claudio Mancini, Assessore regionale allo Sviluppo economico, ricerca, innovazione e turismo; Giancarlo Elia Valori, presidente di Sviluppo Lazio; Gianluca Lo Presti, direttore generale Sviluppo Lazio; Flaminia Saccà, presidente di Filas; Giuseppe Marineo, ricercatore nel campo delle biotecnologie; John Nano, presidente della CTT, Competitive Tecnologies Inc; Gianfranco Caprioli, direttore generale Divisione per la promozione degli scambi del ministero del Commercio internazionale. ”Il Pharma Finance 2008 - ha detto il presidente di Sviluppo Lazio, Giancarlo Elia Valori - è un progetto vincente. L’obiettivo è far interagire le nostre aziende con quelle affini europee, statuni- tensi, canadesi, australiane e israeliane, tenuto conto che il ‘sistema Lazio’ è leader in Italia nel campo delle tecnologie avanzate, biotech e nanotech; inoltre, vanta il comparto chimico-farmaceutico più sviluppato del Paese e la più alta concentrazione di centri di ricerca pubblici e privati, oltre al più alto livello nazionale di investimenti in ricerca e sviluppo” L’Assessore De Angelis ha sottolineato l’attenzione della Regione Lazio nei confronti di progetti di ricerca e innovazione per la salute umana. “Con la recente approvazione della legge sull’internazionalizzazione - ha detto - abbiamo creato le condizioni per dare impulso alla proiezione internazionale delle nostre imprese. Si tratta ora di favorire progetti di sistema che associno ricerca e impresa, perché la sfida della competitività si vince con la capacità di lavorare in rete e valorizzare le nostre eccellenze”. Nel suo intervento, l’Assessore Mancini ha annunciato la prossima approvazione della legge regionale sulla ricerca e l’innovazione, un ulteriore strumento per supportare i tre distretti tecnologici del Lazio: aerospazio, beni culturali e bioscienze. Durante il convegno, il professor Giuseppe Marineo ha presentato la ‘Scrambler Therapy’, la macchina che permette di applicare la rivoluzionaria terapia antidolore da lui ideata. La tecnologia è stata brevettata, finanziata e commercializzata proprio grazie all’incontro avvenuto l’anno scorso al ‘Pharma Finance’ tra Marineo e la CTT, Competitive Tecnologies Inc di John Nano, una società internazionale specializzata nel trasferimento e riconoscimento di brevetti tecnologici. La ‘Scrambler Therapy’ era rimasta per anni chiusa nel laboratorio di ricerca di Marineo. Il professore aveva presentato la sua scoperta a ospedali e case farmaceutiche, ma senza grandi risultati. Poi al ‘Pharma Finance 2007’ l’incontro con Leonardo Zangani della Zangani Investor Community e quindi con John Nano. Marineo pochi mesi fa ha firmato un accordo di commercializzazione della sua ricerca con la CTT, valutato con un potenziale commerciale di 3,5 miliardi di dollari. La ‘Scrambler Therapy’ è stata messa in produzione dalla Deyang, società della Corea del sud specializzata nella produzione di macchinari per il settore sanitario. Adesso avverrà la distribuzione a livello internazionale e così la terapia sarà finalmente a disposizione di tanti pazienti che soffrono di dolore cronico. L’esperienza di Marineo, ha detto il direttore generale di Sviluppo Lazio, Gianluca Lo Presti, “è l’esempio di una triangolazione virtuosa tra ricerca, struttura pubblica e investimento privato: un caso emblematico di come pubblico e privato possono agire insieme per il bene del territorio e della comunità tutta”. Per John Nano, è un esempio importante di cooperazione tra Europa, Stati Uniti e Asia nel nome della ricerca. Durante l’evento, si sono svolti anche incontri tra imprese e ricercatori del Lazio con gli investitori internazionali. Prof. Giancarlo Elia Valori, Presidente Sviluppo Lazio S.p.a. eur:torrino: news 35 I L PARADISO SPORTIVO DI 20.000 MQ a pochi passi dall'Eur, cen- tro di riferimento per tutti coloro che desiderano dedicare del tempo prezioso alla propria salute fisica e mentale, migliorando la qualità di vita. Un lungo passato alle spalle di benessere e passione per lo sport, che risale al lontano 1988 con il calcio a 5, guadagnandosi la fama del mitico Torrino Sporting Club vincitore di 2 campionati di serie A, rimasto nella storia per le 5 coppe Italia vinte e per due partecipazioni alla Coppa dei Campioni. Da questa esperienza vincente sono iniziati i lavori per la costruzione del Centro, gioiello al servizio degli sportivi e di tutti i cittadini, inaugurato nel 1992, data d'inizio di una nuova ed entusiasmante avventura sportiva. Personal trainer all'avanguardia, attrezzature moderne ed efficienti, un arredamento curato nel particolare per rendere il vostro soggiorno confortevole e rispondere alle esigenze diversificate dei soci. Il Centro, interamente climatizzato, è attualmente dotato di 5 palestre, di 5 campi in terra rossa con scuola SAT per bambini e adulti seguiti da maestri della Federazione Tennis, un campo di pallavolo e tre di calcio a 5. Durante l'estate la piscina del Centro sportivo diventa il centro estivo di riferimento delle famiglie della zona per i ragazzi dai 4 ai 14 anni. APERTO 7 GIORNI SU 7 dal Lunedì al Venerdì 7.30/23.00 Sabato e festivi 9.00/21.00 Non mancano grandi spazi dedicati anche all'intrattenimento, come il bar, il ristorante e le sale riunioni, dove è possibile organizzare colazioni di lavoro, feste ed eventi importanti. L'estensione del Centro, sede di rilevanti manifestazioni sportive come il Roma Challenger di Tennis, offre un carnet variegato di attività al passo con i tempi e con le esigenze di fitness dell'intera area, tra cui yoga, pilates matwork, aero kombat, total body, step toning e una seria preparazione pugilistica, con l'ausilio di insegnanti qualificati ISEF. Oltre alle lezioni di danza classica e moderna, si possono praticare le arti marziali tra cui la Capoeira, l'arte marziale brasiliana, la kick boxing, e il karate. Fra le molteplici attività, la prestigiosa scuola di ballo del maestro Toni Regano con i suoi corsi standard, latini (Rumba, Jive, Cha-cha-cha, Paso Doble), tango argentino e balli di gruppo. Si aggiungono inoltre i corsi invernali di Lazaro Martin Diaz, che tra passi di salsa cubana, insegna portamento e ritmica a uomini e a donne. Prima dell'iscrizione sono previste lezioni gratuite per farvi conoscere le diverse possibilità offerte dal Torrino Sporting Center convenzionato con Enti quali Ministeri, Banche e Forze dell'Ordine. www.torrinosportingcenter.it VIA DESERTO DI GOBI, 44 - 00144 TEL. 06/52.95.884 - 52.95.886 FAX 06/52.01.417 Il Salvagente Giornalino a cura dei ragazzi di ogni ordine e grado scolastico riceviamo e pubblichiamo: La tecnica del mosaico ] di Gabriele Focardi [ Il mosaico è una tecnica artistica che consiste nell’accostamento di tasselli di vari materiali (marmo, sostanze vetrose, pietre preziose ecc.) secondo un progetto decorativo. È un’arte antichissima che risale a 2500 anni prima di Cristo, ma, durante l’età paleocristiana e bizantina, nel IV e V sec. d.C., si ha la massima espressione di questa tecnica, con splendida fioritura del mosaico parietale cristiano, di cui detengono il primato le città di Ravenna, Roma, Venezia e la Sicilia. Le più antiche decorazioni a mosaico furono realizzate giustapponendo piccoli ciottoli di fiume o elementi cuneiformi di terracotta policroma (usati, per esempio, dai Sumeri), a creare motivi geometrici. Nel V secolo a.C. la tecnica musiva a ciottoli raggiunge l’apice del suo sviluppo, ma, dal III secolo a.C., con l’introduzione delle tessere tagliate di pietra, i ciottoli progressivamente scompaiono. Successivamente, quando la tec- nica si affermò nel mondo greco e romano, si impose l’uso di cubetti di marmo, di pietra o di terracotta, di proporzioni fisse. Per la fabbricazione di questi tasselli squadrati, detti tessere, normalmente si tagliavano sottili lastre di marmo o pietra colorata in strisce di pochi millimetri, che a loro volta venivano poi spezzate lungo linee nette a distanze regolari. Famosi in tutto il mondo sono i mosaici realizzati con tessere di vetro, diffusi dal periodo ellenistico in diverse regioni dell’area mediterranea. Su una superficie piatta viene versata la pasta di vetro fuso, alla quale sono stati opportunamente aggiunti ossidi metallici per conferire la colorazione desiderata: la lastra così ottenuta viene quindi tagliata incidendo con uno strumento appuntito un reticolo di linee perpendicolari. Le tessere d’oro e d’argento si ricavano infine applicando fogli del prezioso metallo a lastre di vetro di tinta tenue. Il blocco viene poi ricoperto con una “fritta”, un sottile Il Pop e i suoi artisti ] di Elena Sassi e Federica Spoto [ Il pop è uno stile musicale che si rivolge al pubblico di massa: il suo nome deriva proprio dall’abbreviazione del termine “popolare”. Se esiste una corrente che, insieme al rock, ha dominato la scena della musica moderna durante tutta la seconda metà del Novecento, questa è stata sicuramente la musica pop. Negli anni Sessanta si affermò un gruppo che cambiò la storia della musica. Si chiamavano Beatles, venivano da Liverpool, in Inghilterra, e 38 eur:torrino: news nei loro brani seppero unire, con una buona dose di genio e originalità, la musica pop e il rock. I “Favolosi Quattro” (cioè i Fab Fuor) divennero celebri in tutto il mondo. Scrissero canzoni che, dopo 40 anni, sono ancora ascoltate da moltissime persone. Negli anni Ottanta ebbe inizio l’epoca d’oro del pop: le case discografiche “crearono” decine e decine di fenomeni pop, che si imposero come nuove star della musica tra gli adolescenti e gli strato di vetro in polvere, e cotto in forno: ad alte temperature la polvere di vetro si scioglie formando un rivestimento trasparente. Infine la lastra viene tagliata in tasselli. Si distinguono diversi tipi di mosaico: l’opus tessellatum, a motivi geometrici semplici ottenuti con pietre o marmi prevalentemente bianchi e neri (trecce, scacchi, losanghe, meandri ecc.); l’opus vermiculatum, realizzato con minuscoli frammenti di pietre o marmo di dimensioni diverse, disposti seguendo il profilo dei soggetti rappresentati: consente complesse composizioni figurative policrome; l’opus musivum, decorazione parietale con tessere di smalto e pasta vitrea, e l’opus sectile, pavimento composto di pietre e marmi di diverse dimensioni. Le superfici destinate ad accogliere un mosaico sono preliminarmente ricoperte con tre strati di intonaco. Sul primo strato, composto da una miscela di calce, sabbia e mattoni sbriciolati, viene steso un rivestimento fatto di stucco, sabbia, paglia, di spessore variabile da 1,25 cm a 5 cm, a sua volta destinato a essere ricoperto da una miscela di calce e polvere di marmo. Quest’ultimo impasto viene posato poco per volta, a seconda della parte di decorazione che l’artista vuole realizzare nell’arco della giornata: sulla sua superficie ancora umida è riportato il disegno del motivo da mosaicare (spesso colorato), sul quale vengono applicate, con una sorta di cemento o con mastice, le tessere. I tasselli vitrei del mosaico non devono formare una superficie perfettamente regolare: le angolazioni leggermente differenti di ciascun pezzo contribuiscono infatti a riflettere e rifrangere la luce in molteplici direzioni, conferendo splendore alla decorazione. appassionati frequentatori di discoteche. Alcuni di questi “fenomeni” incisero un unico disco, ma le loro canzoni, molto ritmate e facili da ricordare, diventarono grandi successi. Tra i gruppi, celebri furono i Duran Duran, i Depeche Mode, gli Spandau Ballet, i Pet Shop Boys, i Tears for Fears, i Culture Club, i Simply Red, gli Eurythmics; tra i cantanti, Rick Astley, Jason Donovan e Terence Trent D’Arby. Sempre negli anni Ottanta iniziarono ad affermarsi artisti che il tempo ha poi definitivamente consacrato: è il caso di Prince, di Michael Jackson e di Madonna. Numerosi sono gli autori e gli interpreti italiani che, tra gli anni Settanta e gli anni Novanta, hanno scalato le classifiche discografiche, contribuendo anche a diffondere la canzone italiana nel mondo. Ad artisti come Mina e Lucio Battisti, si sono affiancati nomi come Adriano Celentano, Patti Pravo, Claudio Baglioni, Renato Zero, Eros Ramazzotti, Laura Pausini, Zucchero e Jovanotti. Da ricordare è anche l’importante presenza dei cantautori, che si contraddistinguono per unire, ad una base musicale semplice, testi “impegnati” e non “frivoli” come sono in genere i testi della musica pop. Ricordiamo solo qualche nome: Fabrizio De Andrè, Luigi Tenco, Paolo Conte, Ivano Fossati, Francesco Guccini, Lucio Dalla, Francesco De Gregori, Antonello Venditti. L’informale materico di Alberto Burri ] di Roberta Pola [ Alberto Burri nasce a Città di Castello (Perugia) il 12 marzo 1915. Nel 1940 si laurea in medicina. Come ufficiale medico è fatto prigioniero dagli alleati in Tunisia nel 1943 e viene inviato nel campo di Hereford, Texas. Qui comincia a dipingere. Rientrato in Italia nel 1946, decide di abbandonare la medicina per la pittura. In quello stesso anno si stabilisce a Roma. Fra il 1947 e il 1948 espone in alcune gallerie della capitale. Nel 1951 fonda insieme con Capogrossi, Colla e Ballocco il gruppo Origine e si propone il superamento dell’accademismo astratto. Dal 1950 i soggetti preferiti dell’artista diventano i Sacchi, esposti nelle mostre personali che, dopo Roma, si tengono anche in varie città europee e americane. Dopo il 1957 Burri presenta i Legni, le Combustioni, i Ferri nelle mostre che si tengono in alcune città statunitensi. Fra gli anni Sessanta e i primi Settanta vengono organizzate alcune importanti mostre retrospettive a L’Aquila (1962), Darmstadt, Rotterdam (entrambi nel 1967), Torino (1971) e Parigi (1972). Nel 1962 l’artista espone le prime Plastiche alla Galleria Malbourough di Roma. Agli inizi degli anni Settanta si registra una progressiva rarefazione dei mezzi tecnici e formali verso soluzioni monumentali, dai Cretti (terre e vinavil) ai Cellotex (compressi per uso industriale); si impegna inoltre nell’attività grafica: Poems di Minsa Craig (1970), Saffo di Emilio Villa (1973). Per il teatro, una delle sue grandi passioni, realizza le scenografie per Spiritualis (La Scala di Milano, 1963), per November Steps (Opera di Roma, 1972) e Tristano e Isotta (Regio di Torino, 1975). Nuove retrospettive vengono organizzate ad Assisi (1975), Roma (1976), Lisbona, Madrid, Los Angeles, Millwaukee, New York (1977) e Napoli (1978). In anni recenti Burri esegue organismi ciclici, a struttura polifonica. Il primo è Il viaggio, presentato a Città di Castello nel 1979 e passato poi a Monaco di Baviera; Orti a Firenze nel 1980, Sestante a Venezia (1983) e Annottarsi (1985 e 1988). Nel 1981 a Città di Castello s’inaugura una raccolta permanente delle sue opere a palazzo Albizzini. Nel 1984, a palazzo Citterio a Milano viene organizzata una grande retrospettiva con oltre 160 pezzi. Negli anni Ottanta Burri continua a esporre le sue opere a New York, Parigi, Nizza e Roma. Dopo l’acquisizione da parte delle Fondazione palazzo Albizzini degli ex seccatoi del tabacco a Città di Castello, nel 1990 si apre il complesso museale interamente dedicato all’artista. L’anno seguente vengono organizzate due altre importanti retrospettive, a palazzo Pepoli a Bologna e al Castello di Rivoli. Nel 1993, presso gli ex seccatoi del tabacco, viene aperto al pubblico un nuovo ciclo, dal titolo Il Nero e l’Oro. Nello stesso anno viene realizzata per Faenza un’opera in ceramica che porta lo stesso titolo, dono dell’artista alla città. Nel dicembre 1994 viene celebrata la donazione Burri agli Uffizi, che comprende oltre al quadro Bianco e Nero tre serie di opere grafiche. Alberto Burri muore a Nizza il 13 febbraio 1995. eur:torrino: news 39 Videogiochi violenti ] di Matteo Marconi [ Videogiochi con effetti collaterali. Cresce la preoccupazione nei confronti dei videogiochi. I contenuti, infatti, sono sempre più violenti e si teme che questo possa influenzare negativamente i comportamenti di bambini e adolescenti, rendendoli più aggressivi dopo il gioco. In America un gruppo di senatori ha proposto lo stanziamento di 90 milioni di dollari per studiare come i giochi elettronici influenzino gli atteggiamenti dei più giovani e l‘American Psychological Association promuove la riduzione della violenza nei videogiochi. Questo sulla base di uno studio effettuato da alcuni ricercatori della St.Leo University, i quali hanno preso in esame tutti le ricerche condotte sull’argomento negli ultimi ven- ti anni. La conclusione è stata che i videogame violenti incrementano il comportamento aggressivo in bambini e adolescenti. Gli studi presi in esame dimostrano come i videogiochi abbiano influenze negative sia a breve sia a lungo termine, infatti pare ci sia un incremento dei comportamenti aggressivi subito dopo aver giocato a un videogame violento anche per meno di 10 minuti. Inoltre tra 600 ragazzi di 13-14 anni, quelli tra loro che più degli altri giocavano a videogiochi violenti, risultavano essere quelli con atteggiamento più ostile nei confronti di insegnanti e autorità in genere. I patiti dei giochi elettronici erano anche quelli maggiormente coinvolti in litigi e risse con i compagni e che avevano un rendimento scolastico più scarso. A quanto emerge dalla ricerca i giocatori, in prevalenza maschi, tendono a imitare nella vita reale le azioni del loro alter ego virtuale, per esempio giocando con gli amici riproducono le mosse di karatè che “compiono” all’interno di un videogioco. Molti giovani preferiscono giocare a videogiochi violenti piuttosto che giocare all’aperto e perché certe personalità sono tanto attirate da questa forma di svago, infatti coloro che sono più attirati dalla violenza nei giochi elettronici sono quelli che sono più vulnerabili agli effetti dell’esposizione. Accanto a questo studio, che conferma tutte le preoccupazioni degli adulti nei confronti dei passatempi elettronici, ce n’è un altro che smentisce l’influenza dei videogiochi sul comportamento di bambini e adolescenti. Lo studio, condotto all’Università dell’Illinois, è il primo che si è occupato di valutare le conseguenze a lungo termine dell’esposizione alla violenza e ha seguito, per un mese, due gruppi di persone dai 14 ai 68 anni. Il primo gruppo nel corso del mese ha giocato per circa 56 ore a un violento gioco di ruolo online, mentre il gruppo di con- trollo era costituito da non giocatori. I ricercatori non hanno riscontrato differenze rilevanti tra i due gruppi per quanto riguarda i comportamenti aggressivi prima e dopo il mese di gioco. Il dato più sorprendente è che, mentre la preoccupazione è rivolta soprattutto ai giovani, in questo studio è emerso che i giocatori adulti erano quelli che venivano maggiormente influenzati dalla violenza nei videogiochi. Tuttavia è necessario che vengano condotti altri studi a lungo termine per poter stabilire se e in che modo la violenza virtuale influenzi effettivamente il comportamento e se succeda a tutte le età. Videogiochi violenti, dal Pentagono alla cameretta. Ma hanno un senso? All’inizio erano ‘war game’, giochi di guerra inventati dal Pentagono per far superare ai soldati la soglia di inibizione naturale ad uccidere un altro essere umano. Solamente dopo il 2000 queste simulazioni trovarono uno sbocco commerciale come videogiochi diventando un gigantesco business. Prendiamo “Counterstrike” o “Halo 3”, il loro immediato successo portò nelle tasche dei produttori circa 170 milioni di dollari solo negli Stati Uniti. Nulla di male se non fosse poi stata dimostrata una stretta correlazione tra l’utilizzo di alcuni videogiochi ‘killer’ e una serie di omicidi, stragi e suicidi messi in atto da ragazzini e adolescenti. Due diciottenni di Detroit hanno ucciso un giovane che neanche conoscevano, bruciandone i resti, per imitare “Manhunt2” (caccia all’uomo), un videogioco che poi è stato vietato in Gran Bretagna e in Italia. Il massacro dell’Istituto Tecnico della Virginia (32 ragazzi uccisi) è stato compiuto dallo studente Cho, ossessionato dal videogioco militare CounterStrike. Il 14enne Michael Carneal, Kentucky, videodipendente, appassionato di un gioco esplicitamente satanico, ha ucciso tre ragazzine. Saranno anche ‘casi limite’ ma, se c’è la possibilità di conseguenze tanto gravi, non sarebbe meglio vietare questi videogiochi? E secondo voi, con le già tante violenze e guerre di questo mondo, giochi del genere hanno ancora un senso? Le superstizioni che condizionano la nostra vita ] di Mirko Papagna [ Rompere uno specchio può portare 7 anni di guai, avere un ferro di cavallo in casa porta fortuna… queste sono solo due delle numerose superstizioni conosciute da molti di noi. Ma cosa sono in realtà le superstizioni? Personalmente le considero come parte di un bagaglio tradizionale, tramandato da padre a figlio, nel corso degli anni, perché sono legate a fatti particolari, positivi o negativi, che hanno inciso profondamente nella memoria collettiva. Del resto, se la tradizione ci dice che porta male brindare alzando il bicchiere con la mano sinistra, se non siamo mancini che ci costa alzarlo con la destra? Appendere il ferro di cavallo con i bracci verso il basso fa scappare la fortuna? E noi, se proprio vogliamo appendere un ferro di cavallo, lo appenderemo con i bracci in alto. Se, poi, il compiere un’azione in linea con la “tradizione” può farci sentire meglio, perché non farlo! Ma non sempre ci si chiede perché porta male fare una cosa in un certo modo piuttosto che in un altro, ecco svelate alcune superstizioni molto conosciute: • Porta male sedere a tavola in 13 perché si ricollega all’ultima cena di Gesù con gli Apostoli ed il primo che si alza da una tavolata di 13 persone sarà il primo a morire; • Il 17 porta sfortuna perché nel Medioevo fu il simbolo dei morti per impiccagione e ai tempi dei romani, anagrammando il numero XVII, si otteneva il verbo VIXI che in latino, vuol dire “vissi” (sono morto!); • Né di venere (venerdì) né di marte (martedì) ci si sposa e si parte perché martedì era il giorno di Marte, dio della guerra, e venerdì, secondo la credenza popolare, era il giorno propizio ai diavoli e alle streghe; • Pestare la cacca porta bene perché durante la Grande Guerra il sistema più efficace per aggirare le mine era quello di camminare saltellando sulle cacche di mucca, in effetti dove era passata la mucca poteva passare anche un uomo; • Se si incontra un carro funebre vuoto si fanno gli scongiuri perché si dice è in cerca di un morto; • Si tocca ferro per scacciare via la sfortuna perché il “ferro” nell’antichità era la spada, simbolo di difesa; • Rovesciare il sale porta male perché molto tempo fa il lavoro si pagava con una quantità di sale(salario) che era quindi la moneta di scambio; • Rovesciare l’olio porta sfortuna perché in passato i contadini lavoravano molti giorni per ottenere un goccio d’olio d’oliva e parte di questo veniva sottratto loro dai “padroni”; Due superstizioni in particolare mi hanno incuriosito: quando gli altri dormono, come la dea notturna. Con la nascita del cristianesimo qualcosa cambia. I culti pagani vengono cancellati o, se non è possibile, assimilati. Molte divinità antiche diventano dei demoni, creature maligne da allontanare e sconfiggere, Iside per prima. Il gatto nero, suo alleato, segue lo stesso destino, non più sacro ma maligno, pericoloso e menagramo! Alcuni ritenevano che facendo del bene ad un gatto nero potevano allontanare da loro stessi le malvagità del demone racchiuso nel felino. Nel medioevo i gatti neri (tutti i gatti in realtà, ma quello nero ancor di più, viste le sue pericolose “alleanze”) venivano bruciati assieme alle streghe. Anche al giorno d’oggi molte persone si lasciano coinvolgere troppo da questo pensiero di negatività, pensate che l’AIDAA, l‘Associazione Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, ha stimato in 60mila il numero di gatti neri uccisi solo nel 2006, per tenere lontana la malasorte e, per cercare di fermare l’uccisione di migliaia di felini da parte di persone superstiziose, il 17 Novembre, notate il numero non scelto a caso, è stato intitolato “Gatto Nero Day”, una giornata tutta dedicata alla salvaguardia dell’identità dei nostri amici felini color della notte. Ma noi che sappiamo che si tratta solo di un mito difendiamo i nostri amici gatti e sicuramente continueremo a vedere le nostre panterine come creature splendide e cariche di amore. Per noi non porteranno mai sfortuna, ma solo pensieri di cieli stellati sotto i quali sognare! 2. Rompere uno specchio porta sfortuna per 7 anni. Per questa superstizione ci sono due spiegazioni. Per gli orientali ogni luogo che riflette anche solo una parte del corpo umano è sacro, misterioso e perciò pericoloso poiché cattura, assieme all’immagine, anche l’anima di colui che vi si specchia. Rompere uno specchio quindi significa rompere l’anima e parte dell’esistenza, facilmente as- sociabile ad un brutto presagio. Nell’antica Roma, la rottura di uno specchio aveva il significato di “portasfortuna” per motivi molto più pratici e materiali. Gli specchi all’ epoca erano molto costosi perché la base veniva ricoperta da uno strato di oro, argento o rame puro (in seguito di piombo, stagno, mercurio, alluminio ecc.) per dare l’effetto riflettente alla lastra di vetro applicata sopra. Perciò rompere uno specchio era una perdita economica molto grande, poiché per comprarne un altro servivano circa 7 anni di lavoro. 1. Il gatto nero porta sfortuna. Questa tradizione è legata all’’antico Egitto, dove il gatto era considerato sacro poiché associato al culto di Iside, la dea che aveva il proprio regno nella notte. Durante la notte l’uomo dorme e si riposa, mentre la vita animale si sveglia e agisce nell’oscurità, è il mondo di Iside. Il gatto nero è l’animale più adatto ad affiancare la dea della notte. Nero, silenzioso e furtivo si muove nell’oscurità, ha occhi che brillano come stelle e veglia eur:torrino: news 41 Il telaio di Elena: LE DONNE CHE PARLAVANO CON GLI ALBERI NEL ] a cura di Alessia Niccolucci [ ROMANZO DI ALESSIA NICCOLUCCI di donne forti e semplici che hanno fatto Dante, che allora aveva sette anni, - parlato il se scelte di umiltà, eroine nel loro mondo, modelli greto per intendere le semplici parole di comportamento e di vita. che dicono gli alberi, la mattina quando Che tipo di libro ti senti di aver scritto? sorge il sole o la sera, quando-il tramon to invita al riposo. Filomenanon vuole essere un libro rifugio ma INTERVISTA ALL’AUTRICE ALESSIA NICCOLUCCI: simile ad un pensiero del passato vivo e positivo che, come un esempio, possa continuare e far Per chi hai scritto questo libro? Ho scritto questo libro per le mie due nonne e per pensare. le bisnonne, modelli di donne dell’Ottocento e del Novecento ma potrebbero essere le donne di INTERVISTA ALL’EDITORE ANTONIO BAGNOLI: Qual è la vostra proposta editoriale? oggi, donne che ci aiutano a scoprire chi siamo e La nostra casa editrice ha da sempre puntato a da dove veniamo. Filomenaè un libro per dire costruire un catalogo di qualità, dove alla saggi“Io sono questa”, e prima di dirlo ad “un principe stica, anche in traduzione (si veda la collana di azzurro” lo dobbiamo dire a noi stesse. Questa architettura Tecnica & tradizione o quella di sagstoria è un bagaglio da raccontare per arricchire gistica le Sfere dove spiccano titoli come “Verso gli altri perché prima di avvicinarci a noi dobbia- l’estremo”, che raccoglie lettere di R. M. Rilke a Cézanne, o “Strade a Berlino e altrove” di S. Kramo capire da dove veniamo. I personaggi di questo libro sono spesso fi- kauer), si affiancano autori di narrativa già afgure forti, da dove hai attinto per caratte- fermati ma anche esordienti. Perché Pendragon ha deciso di scommettere rizzarli? su “Filomena”? I personaggi sono persone, hanno una propria personalità autonoma che viene riportata sul fo- E quest’ultimo è proprio il caso di “Filomena”, volume che ci ha catturato per la forza espressa glio. Di loro mi è stato raccontato ed ho pensato alle dai suoi personaggi nonché per il forte e sanguipersone che mi regalano racconti ed emozioni gno legame con la natura e la terra. Fra l’altro “Filomena” dovrebbe essere il primo di una serie come bagagli da trasmettere. In questo libro di donne l’uomo è colui di di romanzi dedicati alle “Donne che parlavano cui prendersi cura, è questo il ruolo della con gli alberi” come recita il sottotitolo. Un motivo in più quindi per prestare attenzione ad donna ancora oggi? Quello del libro è un mondo matriarcale, invece un’opera il cui piano la cui ispirazione sono “amoggi la donna si traveste da maschio per prende- pi” e quindi avranno una continuità. Filomena. Donne che parlavano con gli Quanto è importante puntare sugli autori alberi è un libro autentico che risale alla sem- re il potere “alla maschio”, dimenticando il vero emergenti? plicità delle cose, sottolineando piaceri e valori potere femminile, un potere naturale nel quale la che si sono persi nel tempo, dai colori della Ma- donna è il tramite tra uomo e natura, assecon- Come nel caso di Alessia Niccolucci è per noi imremma ai legami contrastanti delle famiglie ita- dando il ciclo della natura nel nascere, crescere portante puntare sui nuovi autori, quelli che si affacciano per la prima volta al mondo editoriale liane. La Niccolucci ricama, attraverso una narra- ed accudire. Perché questo libro, nato dall’esigenza o per perché, come per questo romanzo, possono riserzione lineare ed intensa, il quadro ormai sbiadito vare ottime sorprese: ci piace citare un altro rofare letteratura? di un passato da rispolverare e custodire. Non ho scritto per fare letteratura, ho solo rac- manzo uscito negli ultimi tempi per la nostra caper non dimenticare perché nel ricordo sa editrice, “Sputasangue” di Gabriele Cremonini Una notte senza mattina si assop , contato ma c’è un filo non prima di aver insegnato alla figlia diconduttore tra passato e presente. Ho che in meno di un anno ha già esaurito la prima Pubblicato dalla Pendragon di Bologna, Filomena. Donne che parlavano con gli alberi è il primo di una serie di quattro romanzi della scrittrice Alessia Niccolucci, insegnante romana di origine toscana. Dalle proprie origini prende il via questo racconto “scritto al ritorno da un viaggio per ritrovare le radici, dovendolo fare per le altre, per quello che ci ha preceduto e perché ci si sta perdendo”, come ha spiegato l’autrice alla presentazione del libro durante la rassegna fieristica “PiùLibriPiùLiberi”, alla presenza di Guglielmo Bilancioni e dell’editore Antonio Bagnoli. Un libro che narra la vita e gli aneddoti delle donne che hanno lasciato un segno nella storia della famiglia della Niccolucci, donne forti con la terra e la passione nel cuore, figure matriarcali e portatrici di vita, un ruolo essenziale che sta svanendo offuscato da continui nuovi bisogni della donna. Filomena, bisnonna della scrittrice, è la protagonista del libro, una donna che è tutt’uno con la natura, descritta nelle faccende quotidiane e nelle lotte familiari sullo sfondo di una Maremma antica e magica, tra rimedi ancestrali e il naturale susseguirsi delle stagioni. Un racconto che si dispiega negli anni, tra i contrasti, i confronti e i silenzi, tutto per “ascoltarsi non parlando, così da arrivare al cuore delle cose”, al cuore di quegli uomini le cui personalità vengono raccontate e accudite dalle forti figure di donne che “sentono per natura”. Filomena Donne che parlavano con gli alberi Libreria Nuova Europa - Via Tazio Nuvolari 1 (I Granai) Feltrinelli Viale Marconi - Viale G. Marconi 190 su Internet: ibs - www.internetbookshop.it Olistica Odontoiatria Cefalee ricorrenti, mal di schiena, stanchezza, ronzio alle orecchie, insonnia... potrebbero essere causate da un problema occlusale. La filosofia di fondo dello Studio di Odontoiatria Olistica è la ricerca della diagnosi. Si tratta di un approccio diagnostico terapeutico innovativo, basato sull’interpretazione dei segnali del nostro corpo per individuare la causa dei disturbi più frequenti. Dalle patologie della bocca ai dolori posturali, la medicina olistica propone una terapia eziologica risolutiva che non si limita alla cura sintomatica, tipica di quella tradizionale, ma prende in considerazione l’individuo nella sua interezza, eliminandone la causa e di conseguenza la sintomatologia. Spesso i disturbi più banali quali mal di testa, mal di schiena, dolori muscolari, insonnia, vengono sottovalutati: ci si limita ad eliminare il sintomo con dei semplici analgesici e non si vanno a rimuovere le cause di tali disturbi, che nella maggior parte dei casi determinano un’alterazione della corretta postura e l’insorgenza di dolori ricorrenti. È frequente ad esempio che le cefalee o dolori cervicali possano essere una conseguenza di contratture dei muscoli masticatori, a loro volta causate da malocclusioni o parafunzioni dentali quali serramento o arrotamento dentale. Il nostro approccio olistico diagnostico consiste in un approfondimento clinico posturale ed occlusale, supportato da esami radiografici digitali, e soprattutto da una serie di esami computerizzati, quali la valutazione elettronica dell’occlusione, la stabilometria, la posturometria, e soprattutto l’esame Formetric 4D. Quest’ultimo consiste in una speciale apparecchiatura adibita alla misurazione statica e dinamica della colonna, ed elabora tridimensionalmente tutti quei parametri che ci permettono di rapportare una alterazione posturale con una problematica occlusale. In questi casi uno strumento terapeutico molto efficace è il bite: un “apparecchio” sottilissimo che viene realizzato per l’arcata dentale inferiore che “azzera” l’occlusione errata e ne ricrea un’altra corretta, permettendo così di eliminare tutti i disturbi posturali creati dall’occlusione precedente non corretta, o di compensare frequenti problematiche legate allo stress, come il bruxismo. Il bite viene realizzato spesso dal Dottor Daniele Puzzilli anche per atleti professionisti, non solo per correggere malocclusioni, ma anche per ottimizzare performance sportive e per recuperi di infortuni importanti e ricorrenti. Per eliminare la causa del problema posturale oltre al bite, può essere consigliato un plantare propriocettivo, un trattamento osteopatico, un ciclo di sedute di riprogrammazione posturale, trattamenti craniosacrali, o molto spesso l’integrazione e la collaborazione di diversi specialisti può offrire la risoluzione a frequenti disturbi. Solo con questo tipo di approccio olistico si possono fornire terapie mirate ad eliminare i disturbi. • Esame posturometrico • Formetric 4D Studio di Odontoiatria Olistica Dott. Daniele Puzzilli Info line 06.5925129 www.olisticsmile.com eur:torrino: news 43 Morti bianche ] a cura di Barbara Frascà [ I n Italia muoiono sul lavoro quattro persone al giorno. Tra le cause degli incidenti si annoverano la scarsa padronanza della macchina, l'assuefazione ai rischi (abitudine e ripetitività dei gesti), la banalizzazione dei comportamenti di fronte al pericolo, la sottostima dei rischi, la diminuzione dell'attenzione nel lavoro di sorveglianza, il mancato rispetto delle procedure e quindi la violazione delle norme sulla sicurezza, l'aumento dello stress, la precarietà del lavoro legata a una formazione insufficiente e la manutenzione eseguita poco o male, i ritmi insostenibili, i troppi straordinari. Di notevole gravità è il dato segnalato dal presidente dell'Eurispes Gian Maria Fara, il quale fa notare come in 25 anni non siano ancora stati fatti significativi passi avanti. Sul lavoro muoiono più uomini che donne, più al nord che al sud. Poi ci sono gli stranie- Si parla della necessità di tutelare e di difendere la vita, salvo poi scordarsene quando il problema riguarda il profitto, la produzione. ri (rumeni in testa) e anche i precari. La fascia di età più colpita dagli infortuni mortali è quella compresa tra i 35 e i 49 anni sia per gli uomini che per le donne, seguita dalla classe 18-34. Per i morti sul lavoro il record spetta alla Lombardia, seguita dall’Emilia Romagna, dal Veneto e dal Piemonte. Le vittime sono cresciute nel settore delle costruzioni, dove è sempre più importante il contributo degli extracomunitari che ormai rappresentano il 15% di chi muore lavorando nelle costruzioni. I dieci lavori con il maggior numero di infortuni mortali riguardano: i lavori di costruzione e cantieristica, l’impiantistica civile e industriale, opere di completamento e finitura di costruzioni, taglio, piegatura e saldatura di laminati e trafilati, impiantistica industriale, trasporti con autotreni, autoarticolati, trattori, edilizia industrializzata, strutture prefabbricate, trasporto di merci con veicoli a motore, movimenti terra, scavi archeologici, riporti neve ed infine il trattamento e affinazione ghisa, lavorazione acciaio. Le imprese negli ultimi quindici anni hanno aumentato del 90% le loro entrate mentre i salari non sono aumentati più del 10%. Eppure, sentiamo costantemente parlare della centralità della famiglia anche se i lavoratori, soprattutto i più giovani sono vittime della precarietà e dei bassi salari. Si parla della necessità di tutelare e di difendere la vita, salvo poi scordarsene quando il problema riguarda il profitto, la produzione. Si denuncia ovunque l'emergenza sicurezza, a cui si deve rispondere con controlli, verifiche e politiche di tutela soprattutto verso gli occupati più deboli, cioè i precari. Ecco perché occorre iniziare a monitorare i luoghi dell'insicurezza come i cantieri e le fabbriche. La rinnovata consapevolezza della gravità del fenomeno sembra non essere riuscita a produrre ancora una significativa inversione di tendenza. Tra i rimedi necessari indicati dall'Anmil (Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi del lavoro) ci sono un maggiore investimento sulle attività di prevenzione e controllo, l'introduzione di sanzioni adeguate alla gravità ed alle conseguenze dei comportamenti, l'organizzazione di un apparato amministrativo e giudiziario che assicuri l'applicazione certa e rapida delle sanzioni e la promozione di iniziative informative, formative e culturali che sviluppino nel medio-lungo periodo una maggiore attenzione alla prevenzione. Grafica: Romalive Grafica: Romalive EMANUS ESTETICA provate il piacere del benessere profondo …Un anno e mezzo fa è stato aperto il centro unghie Emanus, un mondo dove il fascino del bello, il gusto per l’eleganza e la fantastica professionalità delle tre sorelle: Emanuela, Stefania ed Eleonora creano un’atmosfera magica. Ora Emanus è anche armonia del corpo e della mente, infatti è operativo il nuovo centro estetico che aggiunge, oltre alla bellezza, un tocco di charme e benessere. Il centro è in via Leonardo Umile 58 e troverete ad attendervi uno staff assolutamente professionale. Professionisti specializzati per il trucco, estetica occidentale, estetica ayurvedica, terapisti specializzati, medico nutrizionista che si avvale di nuove tecnologie. Una realtà innovativa al servizio del cliente e delle sue esigenze. Il tempo corre veloce, e spesso la vita diventa frenesia: il ritmo del fare è distonico rispetto al tempo biologico. L’esterno e l’interno non si ritrovano e spesso nevrosi, impazienza, tensione e stress accompagnano le giornate. Emanus è una stella che vi guida alla ricerca del sé, riaccendendo la comunicazione tra l’essere e la sua plasticità esteriore. Armonie che riequilibrano e richiamano serenità, piacere di vivere, attimi di ascolto di se stessi, fascino, voglia di piacere e piacersi. Scoprire i veli della vita e volare di nuovo leggeri come farfalle. Questo richiamo al bello, al piacere, all’amore del proprio sé è Emanus. Il cliente è al centro del fare e del pensare di Emanus. Ascoltato, coccolato, con un unico obiettivo: personalizzare completamente qualsiasi tipo di trattamento estetico. Un esempio? Nel fare la ceretta utilizziamo il giusto materiale che si adatta alla pelle del cliente, inoltre vengono adottate essenze con il marchio di qualità Emanus! La ricerca del bello estetico associato all’armonia interiore è il nostro obiettivo. Conoscere il cliente, distrarlo, portarlo fuori dalla routine quotidiana e coinvolgerlo nel benessere profondo. Emanus omaggia la propria clientela per i mesi di giugno e luglio uno straordinario check up e scrub. Bentrovata armonia! Grafica: Romalive Grafica: Romalive l’Oroscopo Buon Compleanno Cancro! Possiamo trovarci in questo caso di fronte a due personaggi un po’ diversi. Il primo è mutevole, lunatico, irrequieto, capriccioso, instabile, nervoso, con la mentalità dello zingaro nomade; il secondo è invece inibito, portato alla vita sedentaria, insicuro nel carattere, introverso, ipersensibile, sentimentale quasi all’eccesso, pigro, amante delle pantofole. Questi due personaggi hanno in comune un curioso atteggiamento di superiorità nei confronti del loro prossimo. Tale “complesso” motiva una serie di tipici comportamenti: estrema soddisfazione nel ricevere elogi, insofferenza aperta verso le critiche, sicurezza posticcia e durezza ostentata a volte con il solo intento di mascherare la timidezza. Da tutto questo si comprende che il nativo con il Sole in Cancro è molto difficile da conoscere, perché è in una posizione di autodifesa. La convivenza con lui non è facile, richiede tanta diplomazia e continui accorgimenti per non ferire la sua suscettibilità. È permaloso, capriccioso e bisogna imparare a non dar peso alle sue giornate di mutismo, ai momenti in cui manifesta immotivate malinconie. In ogni sua manifestazione tende ad essere morboso, la spiccata emotività lo spinge a drammatizzare ogni suo sentimento ed azione. I Canterini non sembrano vivere nel presente: essendo dei sognatori trascorrono una parte del loro tempo a rimuginare sulle pagine del passato. Dedicando tanta attenzione ai ricordi, trasurano a volte le buoni occasioni del presente e si adattano male alla realtà. Piu’ che la gloria, i quattrini, il successo, inseguono la tranquillità e desiderano avere una vita serena a fianco delle persone che amano. Per tale motivo se si sanno accettare con i loro piccoli difetti, se si impara ad apprezzarli, possono essere anche dei meravigliosi compagni di vita. Amano la casa, si affezionano con facilità alle persone al loro fianco e sono fedeli anche verso le amicizie. Cosignificante del Cancro è la quarta casa che rappresenta la famiglia natale, le ] a cura di Shanty [ pareti domestiche, il bisogno di sicurezza, quello di protezione. Per estensione indica il rapporto con il paese in cui siamo nati, con l’ambiente in cui siamo cresciuti. Rappresenta la figura paterna, la sua importanza e la sua dimensione. Nella quarta casa troviamo le indicazioni riguardanti le proprità terriere, i beni immobiliari. I pianeti che si trovano nella quarta casa descrivono il nostro atteggiamento rispetto all’habitat naturale. Previsioni astrologiche per il mese di luglio ARIETE Venere dal giorno 13 colora l’atmosfera di rosa in quanto stazionerà in erigono dal Leone. Tuttavia, non tutto va come voi vorreste visto che Marte, il vostro dominatore, si sposta in Vergine. Evitate di fare progetti immediati di futuro stabile. LEONE Avete dalla vostra il Sole e Venere: negli affetti ci sono ottime possibilità di nuovi incontri o se volete di ritorni di fiamma: non è però il caso di sollecitarli, meglio averli riguardo ad un’indicazione di destino. Concedetevi un acquisto di lusso e dedicatevi all’amore. SAGITTARIO Il vostro ottimismo e la vostra capacità di mantenere solidi rapporti d’amicizia sono l’asso nella manica per vivere con successo un momento difficile che mira comunque a dimostrare quel che sapete fare quando davvero vi impegnate. L’amore riprende quota. TORO Il Sole in buon aspetto fino al 22 vi fa realizzare un progetto ambizioso nel lavoro e con gli amici. Marte dal segno della Vergine accende le passioni che vi sono più care. Ritroverete l’entusiasmo di cui siete capaci quando qualcosa vi interessa a fondo. VERGINE Saturno ancora nel vostro segno e Marte appena entrato vi incitano a realizzare pienamente i cambiamenti che attendete. Eliminate ogni ostacolo riuscendo a ripartire da zero. Soprattutto nel lavoro è tempo di sbloccare una situazione di stallo che con il tempo rischia solo di peggiorare. CAPRICORNO Contate su Giove nel vostro segno e concedetevi una pausa dagli impegni più stressanti: è il momento di dedicarsi all’amore, al sesso, allo sport e ai passatempi che più vi piacciono. Per una volta potete sacrificare il dovere al piacere. GEMELLI Mercurio nel vostro segno nella prima parte del mese valorizza fantasia e intelligenza, che vi converrà indirizzare oculatamente verso un obiettivo pratico o un progetto ambizioso che, dicono le stelle, andrà a buon fine. Avete diversi motivi di soddisfazione. BILANCIA Sensibili, portati all’armonia, non vi saranno sfuggiti i segnali che annunciano l’avvento di un nuovo equilibrio, Attenzione a non rimanere invischiati in una relazione che avete iniziato per pura disattenzione. ACQUARIO Nettuno nel segno e Venere opposta vi fanno sognare e risvegliano appetiti mai sopiti. Se l’amore è il vostro obiettivo non avete che da segnalare la vostra disponibibilità al patner. Unite amicizia e lavoro come occasione di riflessione. CANCRO Buon compleanno! Festeggiate pure con una Venere benevola nella prima parte del mese che stimola il sex-appel, rendendovi più affascinanti del solito. Potete quindi puntare in alto a patto che ne valga davvero la pena. SCORPIONE Il potente stimolo di Urano dai Pesci, che avete sicuramente percepito, vi rende capaci di prendere una nuova iniziativa che vi aiuterà a libararvi da ciò che ormei sentite superato. Punate anche nel settore degli investimenti a voi congeniale. PESCI Grazie alla presenza di Urano nel vostro segno potete permettervi di fare progetti a lungo termine. Marte e Saturno vi sono però ostili dal segno della Vergine e vi invitano alla prudenza, specialmente nella guida. Grafica: Romalive Le anteprime di luglio PLANET CINEMA ] di Francesca Colaiocco [ Funny games (dall’11 luglio al cinema) È tempo di vacanze e come ogni anno Georg ed Anna decidono di raggiungere la loro tranquilla casa sul lago, insieme al figlioletto Schorschi. Ad aspettarli sono i vicini, con i quali si divertono ogni estate a giocare partite di golf. Ma questa volta qualcosa finisce per turbare la quiete della famiglia: due ragazzi molto giovani si introducono in casa con un banale pretesto, creando scompiglio al suo interno e trasformando una tranquilla vacanza in un vero e proprio incubo. Un thriller per la regia di Michael Haneke. Tra i principali componenti del cast Naomi Watts, Tim Roth e Michael Pitt. Joshua (dall’11 luglio al cinema) New York. A casa Cain è appena nata la secondogenita Lily e i genitori Brad (Sam Rockwell) ed Abby sono al settimo cielo. Non si può dire lo stesso del fratello Joshua, ragazzino di nove anni appassionato di pianoforte piuttosto che di calcio, e solo in apparenza educato e perbene. Il pianto insistente della piccola farà crescere in Joshua il desiderio di liberarsi di lei, destando numerosi sospetti nei genitori, in particolare nel padre, combattuto tra un sentimento di amore e di indifferenza nei confronti del primogenito. George Ratliff, regista al suo secondo lavoro, affronta un tema ricorrente della cinematografia con l’intento di approfondire le dinamiche psicologiche della famiglia, senza dimenticare i colpi di scena. Hellboy 2: The Golden Army (dal 16 luglio al cinema) Film d’azione che vede protagonista Hellboy, supereroe in lotta contro uno spietato leader intento a distruggere i due mondi, quello reale e quello invisibile, sfidando la loro stirpe e scatenando contro di essi uno sfrenato esercito di creature. Causa della furia dell’Inferno sulla Terra, la rottura di un antico patto fra la razza umana e l’invisibile regno fantastico. La squadra del Dipartimento per la Ricerca Paranormale e la Difesa, formata dalla pirocinetica fidanzata Liz, dal mutante acquatico Abe e dal mistico protoplasmatico Johann, impegnerà le proprie forze per sconfiggere il male mentre Hellboy, rifiutato da entrambi i mondi, si troverà a scegliere fra un’esistenza che conosce e un oscuro destino. Il mio sogno più grande (dal 18 luglio al cinema) Gracie ha quindici anni ed è l’unica figlia femmina di una famiglia dallo stampo “maschilista”. Un giorno Johnny, fratello maggiore di Gracie e suo unico complice, perde la vita in un incidente automobilistico. Da quel momento la ragazza decide di impegnare tutta se stessa per realizzare il sogno che il fratello rincorreva da sempre: segnare il gol decisivo nella sua squadra di calcio. La determinazione di Grace, nonostante l’allontanamento dallo studio e dagli affetti, le permetterà di conquistare la stima dei genitori e di tenere unita la famiglia in un periodo molto difficile. Film drammatico per la regia di Davis Guggenheim. Rogue: Il solitario (dal 18 luglio al cinema) Uscito lo scorso anno nelle sale cinematografiche americane con il titolo “War”, il film d’azione diretto da Philip G. Atwell racconta le vicende di un coraggioso e temerario agente dell’Fbi: Jack Crawford. Al centro della storia l’assassinio di un suo amico e collega, che lo spinge ad intraprendere una caccia personale alla ricerca dei responsabili dell’omicidio, appartenenti al clan della mafia giapponese. L’indagine è complicata dalle tensioni e dai tradimenti che si scatenano all’interno della stessa organizzazione criminale e, man mano che la ricerca procede, la situazione finisce per precipitare. Con Jet Li, John Lone e Jason Statham. Il cavaliere oscuro (dal 23 luglio al cinema) Dopo il successo di “Batman begins”, nel quale si narrano le origini di Bruce Wayne e il suo desiderio di giustizia, Christopher Nolan (regista di importanti film come “The prestige”) fa ritorno sul grande schermo con le avventure dell’uomo pipistrello. Anche questa volta il cast è composto da interpreti “storici” come Gary Oldman, Michael Caine, Morgan Freeman e Heath Ledger, impegnati a difendere Gotham City dalla minaccia del “cavaliere oscuro”. Prodotto dalla Warner Bros e uscito nelle sale americane, il film ha già fatto parlare di sé per un incendio divampato nel corso delle riprese. Tra i protagonisti anche Christian Bale, Maggie Gyllenhaal, Aaron Eckhart ed Eric Roberts. 52 eur:torrino: news Grafica: Romalive Johnny B. Goode (Chuck Berry, 1958) ] a cura di Michele Torella [ naggi, a tal punto che nel 1958 decise di scriveDeep down in Louisiana, close to New Orleans , un pezzo decisamente auWay back up in the woods among the re Johnny B.Goode tobiografico. La canzone narra infatti di un raevergreens gazzo di umili origini che aveva un gran talento There stood a log cabin made of earth per la chitarra e voleva andare in città per cercaand wood re di diventare una star della musica. Nella verWhere lived a country boy named Johnny sione originale il giovane ragazzo era di colore, B. Goode ma Berry dovette intervenire sul testo originale Il fenomeno tutto americano del rock ‘n roll anni per evitare che le radio rifiutassero di far passare ’50 vide in scena ben due generazioni di rockers. la canzone nelle playlist. Il nome scelto per il Ciascuna di queste due generazioni portava al protagonista della canzone è un omaggio al piasuo interno forti distinzioni tra quella che era la nista che collaborò alle sessioni di registrazione musica performata da artisti bianchi e quella rea- del brano e che era diventato stretto collaboralizzata da artisti di colore. I due verbi non sono stati scelti a caso, visto che i primi quasi sempre tore di Berry già dall’epoca di Maybellene erano affiancati per scelta delle case discografi- (1955). Parliamo dell’indimenticato Johnnie che da autori e parolieri, mentre i secondi erano Johnson, pianista di incredibile talento che fino gli unici autori dei propri lavori. Ma non era que- ad allora aveva suonato nell’orchestra jazz che sta l’unica distinzione sostanziale fra i due filoni. accompagnò il corpo dei marines durante la seMusicalmente le canzoni risentivano del back- conda guerra mondiale e con artisti di elevato ground culturale degli artisti, il country per quel- talento come Muddy Waters, e nel corso degli anli bianchi, il blues per quelli neri. I testi invece ni accumulò importanti collaborazioni persino rispecchiavano la classe sociale d’appartenenza. con Keith Richards, Eric Clapton e John Lee HooI bianchi di solito scrivevano canzoni che descri- ker. Il nome Goode è invece un omaggio alla stravevano gli stessi sentimenti cantati nelle canzo- da nella quale Berry era cresciuto e aveva trani pop dell’epoca (e infatti il tema dell’amore, ti- scorso gli anni in famiglia. Il testo della canzone pico del gradimento dell’establishment america- la rendeva particolarmente vicina alla nuova geno, la faceva da padrone). Gli artisti di colore nerazione che portava in sé i germi di quella che raccontavano storie di tutti i giorni i cui prota- sarebbe stata la rivoluzione culturale degli anni gonisti erano operai, scaricatori di porto o tee- ’60. nagers, personaggi alla James Dean. Lo stesso Chuck Berry erano uno di questi perso- Sotto il profilo strettamente musicale, Johnny B. Goodepresenta la struttura tipica del 12bar-blues, il blues a dodici battute suonato negli States già da molti anni e diventato nel corso del tempo una sorta di standard tuttora performato praticamente in tutto il mondo. La canzone (che raggiunse il secondo posto delle charts R&B) ha portato con sé una notevole eco che nel corso degli anni ha contribuito a trasformarla in un’icona del genere rock ‘n roll. Nel 1977 la NASA decise di includere una copia della registrazione del brano nell’equipaggiamento della sonda Voyager inviata nello spazio, in quanto rappresentava uno dei simboli della cultura americana. Qualche anno più tardi, nel 1985, la canzone fu ripresa diventando così protagonista di una delle scene memorabili del film Ritorno al Futuro, diretto da Robert Zemeckis. Nel 1960 Berry realizza un sequel del brano intitolato Bye bye Johnny , seguito da un b-side del ’61 intitolato Go go go. Nell’anno in cui Johnny B. Goodefu scritta negli USA era già in atto la restaurazione pop e di fatto il declino del fenomeno del rock ‘n roll che aveva segnato l’America degli anni ’50. La re- 54 eur:torrino: news Grafica: Romalive Oxicell ESTETICA AURIGA 12 SEDUTE 2 OXI OMAGGIO NUOVE OFFERTE PER UN PROGRAMMA DI BELLEZZA PERSONALIZZATA 6 MASSAGGI 1 PEELING CORPO 1 PEDICURE 1 PIEGA 1 DEPILAZIONE 1 PEDICURE 1 MANICURE 1 PIEGA Oxchek Diagnosi ANTOPOMETRIA € 220,00 € 148,00 € 52,00 € 38,00 10 MASSAGGI PERSONALIZZATI € 250,00 2 PRESSO OMAGGIO € 190,00 4 MASSAGGI PERSONALIZZATI 2 FANGOTERAPIA 3 BENDAGGI DEPILAZIONE € 288,00 MANICURE € 190,00 PIEGA 10 MASSAGGI LINFODRENAGGIO € 350,00 € 260,00 6 MASSAGGI 3 FANGOTERAPIA 4 PRESSO 1 BENDAGGIO OMAGGIO € 380,00 € 285,00 10 THALASSOTERAPIA (CON SALE E FISOSAUNA) € 400,00 2 PRESSO OMAGGIO € 300,00 10 MASSAGGI DECONTRATTURANTI € 350,00 € 250,00 3 MASSAGGI BENESSERE € 75,00 € 50,00 TRATTAMENTI TERMALI 10 SEDUTE 3 BENDAGGI OMAGGIO € 450,00 € 310,00 2 PEELING CORPO 3 MASSAGGI € 140,00 € 110,00 10 SEDUTE ELETTRODEPILAZIONE (10 MIN. L’UNA) € 100,00 € 75,00 PROGRAMMA DIMAGRAN TE ANTICELLULITE - (DRENANTE - RASSODANTE) CENTRO AUTORIZZATO OXILINE, LA RISPOSTA PROFESSIONALE PER IL BENESSERE, IN LINEA Oxifat 10 SEDUTE 2 OXI OMAGGIO € 550,00 € 390,00 € 550,00 € 390,00 PLICOMETRIA IMPEDENZIOMETRIA COMPOSIZIONE CORPOREA TRATTAMENTI PERSONALIZZATI CONSIGLI ALIMENTARI € 400,00 10 TRATTAMENTI ADIPE 2 PRESSOTERAPIA OMAGGIO € 290,00 10 TRATTAMENTI DRENANTI € 400,00 CELLULITE 2 PRESSOTERAPIA OMAGGIO € 290,00 12 TRATTAMENTI SENO CORPO GLUTEI 2 OXI OMAGGIO € 450,00 € 360,00 SALONE BIO-NATURALE STRUMENTI STERILIZZATI IN AUTOCLAVE P A R R U C CH I E R E T R A T TA M E N TI V I S O 8 TRATTAMENTI ANTI-AGE 4 TRATTAMENTI CONTORNO OCCHI € 260,00 6 TRATTAMENTI ACIDO GLICOLICO 3 TRATTAMENTI IDRATANTI € 220,00 8 TRATTAMENTI TONIFICAZIONE IDRATAZIONE € 240,00 TRATTAMENTO EFFETTO LIFTING (PER UN’OCCASIONE IMPORTANTE) € 20,00 METODO MAX PIERRE LAPSICOSOMATICA AL SERVIZIO DEL BENESSERE E PER CURARE INESTETISMI VISO E CORPO 10 MASSAGGI MAX PIERRE € 350,00 (RIFLESSO PLANTARE € 280,00 2 PRESSO OMAGGIO 10 MASSAGGI PLANTORIFLESSOGENO € 350,00 (CARTOCCI) € 280,00 2 PRESSO OMAGGIO 10 TRATTAMENTI TENSORIFLESSOGENI 2 PRESSO OMAGGIO € 350,00 € 280,00 E C S T E C NA SCOPRI IL BENESSERE DLL NATURA PER NUTRIRE E COLORARE I TUOI CAPELLI PRODOTTI SENZA AMMONIACA 2 PIEGA COLORE MANICURE € 58,00 € 40,00 PIEGA TAGLIO COLORE MANICURE PEDICURE € 66,00 € 48,00 4 PIEGHE TAGLIO COLORE MANICURE € 86,50 € 67,00 PIEGA TAGLIO PERMANENTE MANICURE PEDICURE € 72,00 € 52,00 MECHES COLORE TAGLIO PIEGA € 95,00 € 79,00 MECHES PIEGA TAGLIO MANICURE PEDICURE € 90,00 € 69,00 4 RICOSTRUZIONI ENZIMATICHE € 74,00 PER CAPELLI SFIBRATI E € 64,00 DISIDRATATI E 4 PIEGHE N.B.: SI POSSONO EFFETTUARE IN PIU’ SEDUTE E FARE SOSTITUZIONI EQUIVALENTI (AD ES.: VISO, PIEGA, ECC...) La storia dell’EUR dalle origini ad oggi ] a cura di Elisa D’Alto [ X Puntata: Prospettive per il futuro 1 2 60 eur:torrino: news “L’idea mi è venuta in un momento particolarissimo: ero al mare, c’erano le nuvole che passavano velocemente, spinte da un vento rapidissimo. Osservando le nuvole, mi è tornato in mente un mio vecchio sogno: quello, cioè, di costruire un edificio, un'architettura che non fosse però cristallizzata in nessuna forma”. Una costruzione leggera, aerea, dalla consistenza di una nuvola: è l’idea dell'architetto Massimiliano Fuksas per il Centro congressi Italia, il progetto che nel giro di pochi anni diventerà realtà. È un momento di forte innovazione per il quartiere Eur e il Centro congressi è solo uno dei tanti progetti che riqualificheranno il quartiere. Nuove strutture futuristiche che però rispetteranno le caratteristiche architettoniche del luogo, nuovi progetti a servizio dei cittadini che proietteranno l’Eur in una dimensione sempre più internazionale. Tre i progetti più importanti: il Centro congressi di Fuksas, la riqualificazione del Palazzo della civiltà italiana, che diventerà la sede del MAV, museo dell'audiovisivo, e la ristrutturazione del Velodromo olimpico che, finalmente, dopo anni di abbandono, ospiterà una struttura polisportiva all’avanguardia. Non c’è dubbio che il Centro congressi avrà un forte impatto d’immagine grazie alla forza espressiva dell’opera progettata: l'edificio si presenterà come un grosso contenitore traslucido, alto 30 metri, al cui interno verrà costruita una nuvola d'acciaio e teflon di 3500 metri quadrati che apparirà sospesa su una superficie di 10000 mq e accoglierà un auditorium di 2000 mq, oltre a varie sale riunioni. Un progetto ambizioso, arricchito anche dalla presenza di altre sale, caffè e ristoranti. Tutta la struttura sarà illuminata, creando un'immagine di forte impatto, visibile anche da lontano. Il complesso occuperà uno spazio rimasto inedificato nell'angolo tra viale Europa e la via Colombo, esattamente a metà di un immaginario asse che lega il Palaeur e il Palazzo dei Congressi. Secondo l’intenzione dei progettisti l'Eur diventerà sempre di più una ‘città dei congressi’, assecondando così la sua vocazione espositiva originaria. Da un progetto nuovo a uno di ristrutturazione: da poco ha infatti preso il via la ristrutturazione dell'edificio simbolo dell'Eur, il Palazzo della civiltà italiana. Il ‘colosseo quadrato’, per intenderci. Grazie alla sua immagine all’avanguardia e moderna, nonostante abbia più di sessant’anni, l’edificio è stato scelto per ospitare il MAV, museo dell'audiovisivo, adibito alla raccolta, alla conservazione e alla messa a disposizione di documenti audiovisivi su diversi supporti. Inoltre accoglierà eventi, spettacoli e percorsi formativi sulla cultura e sulla storia dell'audiovisivo e della multimedialità. Il ‘colosseo quadrato’ diventerà quindi un luogo simbolico che testimonierà che Roma non è solo un ‘contenitore’ di glorie del passato, ma è una città all'avanguardia, proiettata nel futuro. Il concorso di progettazione è stato vinto da due architetti, Jean Marc Ibos e Myrto Vitart, che, come si può vedere dalle immagini del progetto, avranno cura di non stravolgere l’immagine esteriore del palazzo. Realizzato per le Olimpiadi del 1960 e abbandonato al più totale degrado per gli anni successivi, il Velo- 4 3 dromo olimpico sembra proprio che trarrà beneficio da questa stagione di innovazioni che sta investendo il nostro quartiere. Eur S.p.A., proprietaria dell’immobile, grazie al nuovo piano regolatore, ha già portato avanti un progetto di ristrutturazione dell’impianto che dovrebbe avere inizio nei prossimi mesi. La nuova struttura ospiterà una serie di spazi dedicati agli sport acquatici, palestre, oltre a un centro medico dedicato alla riabilitazione sportiva e per le persone con ridotta capacità motoria. Ma non finisce qui, perché la struttura sarà arricchita anche da un centro commerciale, spazi per uffici, parcheggi e aree verdi, oltre a 5500 mq di servizi pubblici, tra cui una biblioteca, un asilo nido, una scuola materna, una ludoteca e spazi per il municipio. Sarà prevista inoltre una pista ciclabile di circa 4200 metri che collegherà l'impianto con lo svincolo del Tintoretto, la stazione Magliana e la pista ciclabile sull'argine sinistro del Tevere, collegandosi in questo modo alla rete delle piste ciclabili già esistenti. Questo progetto, per il quale sono stati stanziati 150 milioni di euro, è stato approvato alla fine del 2003 e, stando alle previsioni, i lavori dovrebbero iniziare nel 2005. È inoltre prevista la realizzazione di una stazione della metropolitana che connetterà l’impianto sportivo con la linea B e, a sud, con i quartieri residenziali che si sviluppano verso il mare. Tanti lavori attesi da tempo, come la riqualificazione del Velodromo, e tante iniziative nuove. Sembra proprio che sia iniziata una nuova stagione per l’Eur, dopo essere stato considerato per anni solo una testimonianza di un passato scomodo. Valutato per la qualità architettonica dei suoi edifici, oggi l’Eur si prende la sua rivincita, e si accinge a diventare una delle realtà più interessanti e innovative della capitale. 1 – Il progetto degli architetti Jean Marc Ibos e Myrto Vitart vincitori del concorso 2 – Progetto dell’architetto Massimiliano Fuksas per il Centro Congressi Italia 3 – Il Velodromo Olimpico in Via della Tecnica 4 – Uno scorcio del Palazzo della Civiltà Italiana eur:torrino: news 61 Romalive e IFO informano: La ricerca al servizio dei pazienti ] a cura di Marta Cecchini [ questo caso, al momento della diagnosi si effettuerà un trattamento topico con una pomata a base di vitamina D, per due o quattro settimane per poi osservare, trascorsi diversi anni, l’eventuale riduzione del rischio di insorgenza di un tumore controlaterale. Nel secondo studio, poi, raccoglieremo prelievi sieroematici e il campione bioptico, mentre nel primo conserveremo e testeremo il campione sieroematico, effettuando anche una fotografia molecolare dei pazienti. Dott.ssa Sabrina Strano Proseguono gli appuntamenti di Romalive in collaborazione con l’IFO, dedicati all’informazione sulla ricerca oncologica: un cammino che apre le porte della speranza nella lotta contro il male del secolo. Ospite di questa puntata è la dottoressa Sabrina Strano, oncologa molecolare e responsabile dell’Unità di chemio-prevenzione, presso l’Istituto Tumori Regina Elena (IRE) di Roma. Dottoressa Strano, che cos’è la chemio-prevenzione? Per chemio-prevenzione si intende un intervento condotto da sostanze naturali o di tipo farmacologico in grado di interrompere quella catena di eventi che determina l’insorgenza del tumore, inibendo o rallentando tale processo. Si tratta quindi di un tipo di intervento che avviene non nella fase del tumore conclamato, ma nel momento in cui il tumore si trova in uno stato di quiescenza che, per alcuni tipi di tumore come quello al colon, alla prostata e in parte anche quello alla mammella, può durare dai 15 ai 30 anni: da ciò si evince quale possa essere l’importanza di un trattamento di chemio-prevenzione. I farmaci utilizzati per questo trattamento, vista la durata di parecchi mesi o addirittura anni, devono possedere alcune caratteristiche come quella di costare poco, di avere pochi effetti collaterali e di essere facilmente somministrabili (in genere per via orale), in modo tale che il paziente possa effettuare queste cure, non solo nei centri specializzati, ma anche nel proprio domicilio. A che punto sono gli studi sulla chemio-prevenzione? 64 eur:torrino: news Gli studi in atto sono stati condotti con delle sostanze naturali utilizzate per i tumori che hanno una lunga fase di latenza, come quello alla prostata che interessa un’ampia fascia di popolazione maschile. Attraverso gli studi condotti con sostanze naturali quali il the verde, l’icopene (sostanza contenuta nel pomodoro), la soia, il trattamento con le vitamine B, E e l’acido folico, si è osservato che tali sostanze, somministrate per lungo tempo, possono rallentare la manifestazione clinica di questo tipo di tumori. Presso l’IRE, cosa state facendo per la chemioprevenzione? Attualmente stiamo avviando due grossi studi, dei quali il nostro Istituto è capofila insieme all’Istituto Oncologico Europeo, all’Istituto Nazionale Tumori e ad altri centri sparsi in varie regioni italiane come la Toscana, la Sicilia e il Molise. Il primo interessa le donne di età compresa fra i 50 e i 74 anni, caratterizzate da elevati livelli di testosterone che determina un alto rischio per l’insorgenza del tumore al seno, da trattare per un lungo periodo con la metformina, un farmaco antidiabetico privo di effetti collaterali che, oltre ad abbassare i livelli di glicemia, è in grado di ridurre i livelli di testosterone, e di conseguenza anche la proliferazione di alcuni tumori come quello alla mammella o al colon. Il secondo, invece, riguarda il trattamento sul carcinoma al seno con un farmaco alla portata di tutti, ovvero la vitamina D della quale si conoscono gli effetti antitumorali. Questo studio sarà condotto su una popolazione di donne in età postmenopausale che hanno un tumore al seno. In Per quanto riguarda, invece, la sperimentazione sul tumore alla prostata, quali sostanze potrebbero essere utilizzate? Anche in questo caso, sostanze come la soia o il trattamento con la vitamina D. Esistono vari studi su queste sostanze naturali che, ingerite per uno o due anni, riducono l’insorgenza dei tumori. Allo stesso tempo però, considerato il grosso quantitativo che deve essere ingerito, possono produrre anche effetti collaterali fastidiosi (ad esempio i problemi gastrointestinali causati dal the verde). In questi casi, l’ideale della chemioprevenzione sarebbe ridurre i dosaggi di queste sostanze e associarle con farmaci chemio-preventivi, già in utilizzo nelle sperimentazioni, quali l’aspirina, gli antinfiammatori o gli inibitori delle ciclossigenasi, per ottenere un cocktail ideale che non arreca fastidi al paziente durante il trattamento e conduce solo buoni risultati. Quali sono i criteri di scelta dei pazienti per le sperimentazioni? Dipende dal tipo di studio: ognuno è basato su diversi criteri di inclusione o esclusione. Ad esempio, nel caso del trattamento con la metformina o la vitamina D, si sceglie un campione di donne tra i 50 e i 74 anni, che non sono state sottoposte ad un trattamento ormonale e che non hanno avuto una neoplasia pregressa, che non hanno il diabete. Insomma, parliamo di donne con una buona clearance urinaria e che hanno un alto livello di testosterone. Nell’utilizzo di questi farmaci, c’è un buon rapporto tra costi e benefici? Una rivista americana ha pubblicato un editoriale che ha paragonato la guerra di prevenzione del cancro alla guerra condotta in Iraq visto che, in una prima fase i costi della chemio-prevenzione potrebbero sembrare elevati rispetto al beneficio che non è immediato. Se, invece, i benefici si valutano nell’arco di alcuni anni, si capisce che questa è l’unica strada da intraprendere per la lotta al tumore. Negli ultimi 30 anni, l’approccio alla malattia neoplastica è stato in parte errato, perché veniva considerata un’alterazione della proliferazione, senza valutare i legami con la genetica e trattata, quindi, sempre con farmaci chemioterapici che anche se aggredivano il tumore, venivano utilizzati senza avere una profonda conoscenza dei meccanismi. Adesso, invece, ci stiamo spostando verso una visione del cancro quale malattia cronica dovuta anche al- l’invecchiamento della popolazione, considerato anche che alcuni tumori insorgono nella terza decade di vita. In questa visione, l’approccio chemio-preventivo che aggredisce il tumore, prima della manifestazione clinica, costituisce forse l’unica via per la soluzione del problema. Come ha potuto l’IRE effettuare queste sperimentazioni, diventando un centro all’avanguardia nella Capitale? Nel nostro Istituto verranno analizzati soprattutto quei campioni di pazienti che hanno una malattia conclamata. L’IRE si è attrezzato con l’apertura di nuovi laboratori di oncogenomica traslazionale nei quali sarà possibile effettuare il profilo trascrizionale che permette di evidenziare, a parità di profilo istopatologico, la diversa risposta alla terapia anti-neoplastica in quanto hanno una diversa fotografia molecolare (sono attivati alcuni geni piuttosto che altri). Occorre, quindi, conoscere maggiormente l’aspetto molecolare del paziente ed effettuare, di conseguenza, una terapia personalizzata. Quindi, possiamo dire che questi nuovi laboratori, insieme ad un nuovo approccio alla malattia, possono rappresentare un passo avanti nella lotta contro il cancro? Sì, grazie anche alla collaborazione entusiasta da parte dei reparti di chirurgia e delle oncologie mediche. Quarantaquattresimo Meeting annuale dell’American Society of Clinical Oncology Dal 30 Maggio al 3 Giugno, si è tenuto a Chicago il quarantaquattresimo Meeting annuale dell’American Society of Clinical Oncology (ASCO). Tale evento riunisce migliaia di oncologi clinici, tra cui anche molti specialisti dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena: è l’evento tra i più prestigiosi e rilevanti in campo oncologico. Tra i lavori di rilievo segnaliamo l’importante trial clinico illustrato dal Prof. Francesco Cognetti, Direttore dell’Oncologia Medica A, nella presentazione orale di sabato 31 Maggio alle 15,30, durante la quale ha parlato dei risultati di uno Studio multicentrico su circa 200 pazienti sottoposti a cistectomia radicale per un carcinoma muscolo invasivo della vescica e successivamente randomizzati a ricevere o non ricevere chemioterapia adiuvante. I dati finora disponibili in letteratura sull’indicazione ad eseguire chemioterapia adiuvante dopo cistectomia radicale sono attualmente scarsi e poco attendibili; inoltre la probabilità di ricaduta, soprattutto in pazienti con linfonodi positivi, è relativamente alta. Questi presupposti hanno fornito il razionale per il disegno di questo studio multicentrico di fase III che ha visto coinvolti oltre 40 centri in Italia. l’utilizzo della chemioterapia adiuvante quando confrontato con il gruppo di pazienti sottoposti a chemioterapia al momento della ricaduta. Lo Studio multicentrico ha coinvolto 46 istituzioni italiane. tribuito con i dati relativi ad oltre 1 pazienti trattati in Istituto negli ult anni. ” Il Dr Emilio Bria dell’Oncologia medica C ha presentato uno studio come poster discussion Al congresso, tra gli altri, anche il Dr Michele nella sessione dei tumori del polmone. “Si Milella dell’Oncologia Medica A, “Il nostro tratta di un?analisi retrospettiva di t contributo al Meeting ASCO di que - i casi di carcinoma del polmone non a st?anno– spiega - si concentra essenzial - piccole cellule operate presso il nostr Istituto dal 2001 al 2006, volta alla ricerca di nuove classi prognostiche. – mente sul trattamento dei tumori del pancreas in fase avanzata con uno - stu chiarisce il Dr.Bria - L?aspettativa di vita dio interamente condotto in Istituto e con la partecipazione ad uno studio dei pazienti affetti da questa neoplasi multicentrico coordinato dall?Istituto a questo stadio molto variabile, e l? San Raffaele di Milano. Nel primo caso, abbiamo condotto una revisione siste - dentificazione di quei fattori clinici molecolari che meglio aiutano a-discri matica degli studi randomizzati che minare i pazienti a pi alto rischio hanno confrontato l?aggiunta di nuovi farmaci a bersaglio molecolare allouno degli obiettivi pi attuali in ques campo; inoltre, dato il beneficio - signi standard terapeutico attuale. Pur - giun gendo ad una conclusione negativa, cativo ma minimo offerto dai tratta questo studio indica una serie di menti adiuvanti dopo chirurgia, tale processo pu essere in grado di-riser approcci metodologici che potrebbero vare il trattamento, che rimane-comun condurre ad una migliore utilizzazione que gravato da una tossiciti significa di questi farmaci nei tumori del - pan “Si tratta — sottolinea con soddisfazione tiva, a quei soggetti a prognosi - peggio creas avanzati. Nel secondo caso, si . altri di uno studio osservazionalere, chee risparmiarlo agli il Porf. Cognetti - della casisticatratta pi numerosa mai prodotta su tale patolo - ha valutato i risultati del trattamento gia a livello mondiale. Lo studio non ha dei tumori del pancreas avanzati in Il dato presentato riguarda la prima - con dimostrato un vantaggio in sopravvivenza nel- circa 1000 pazienti, cui abbiamo eur:torrino: news 65 Grafica: Romalive Grafica: Romalive Municipio XII informa ] a cura di Augusto Culasso [ Un omaggio ai cittadini del castellaccio Il Municipio è un sistema urbano caratterizzato da forti identità locali. Ogni quartiere o toponimo racchiude dei segreti che, se svelati attraverso la riscoperta dei luoghi della storia e della memoria, e dei personaggi che li vissero, darebbero un contributo importante per far crescere quel senso di appartenenza che è la “materia prima” del vivere civile di ogni comunità. Spesso si vive in un quartiere per tutta una vita incrociando segni e simboli della storia del passato senza rendersene conto. Spesso ci si dimentica dei bisogni delle persone che ci sono accanto ed a volte anche di noi stessi. Molti nomi di strade o di piazze prendono il nome da eventi o personaggi che non conosciamo. Anche se li utilizziamo spesso per indicare la via o il nome del quartiere che abitiamo, non li conosciamo. Succede come quando diciamo “grazie” o “prego”, automaticamente senza mai soffermarci a pensare che queste parole sono sostanzialmente la trasformazione nel tempo delle locuzioni “potessi ricevere tante grazie” e “prego per riceverle”. Quanti miscredenti o atei avranno pregato senza saperlo. Iniziamo dal Castellaccio, il cammino della storia e della memoria di un quartiere che dietro i palazzi delle cooperative della 167, nasconde i segreti di un passato che ci porta agli albori della storia. L’insediamento protostorico individuato sulla collina tufacea nacque probabilmente per la presenza di una sorgente di acqua minerale e la posizione strategica dominante la valle del fosso dell’Acqua Acetosa e di Vallerano, a poca distanza dal Tevere (circa 800 metri). Prima degli sbancamenti necessari alla realizzazione della attuale via Cristoforo Colombo, l’altura del Castellaccio proseguiva fino alla Laurentina costituendo un’unico fondo agricolo messo in comunicazione da un sottopasso ricavato sotto alla nuova strada. Dai dati raccolti, si può ipotizzare una decadenza del sito verso la fine del VII secolo a.C. e forse il centro a sud di Roma non lontano dagli insediamenti di Ficana (l’odierna Acilia) e di Politorium (l’odierna Castel di Decima), è l’antica città di Tellene ricordataci da Tito Livio, distrutta da Anco Marzio nel VII Secolo A.C. per realizzare l’espansione di Roma verso il mare. La posizione della valle, vicina alle strade che conducevano da Roma ad Ostia (Ostiense), Lau- rentum (Laurentina) e Ardea (Ardeatina) nonché al Tevere, arteria di traffici commerciali con l’area Etrusca di Veio e di Faleri, ove dal Porto di Claudio e poi dal Porto di Traiano si assicuravano gli approvvigionamenti di beni e mercanzie provenienti dalle provincie più lontane dell’Impero, deve aver avuto la sua influenza. Molte furono le ville rustiche di età repubblicana le cui tracce si sono riscontrate insieme a resti di fattorie ed alcune trincee e fosse, riferibili a piantagioni di epoca tardo repubblicana con cisterne e cunicoli per la raccolta di acque meteoriche. Scomparse anche le Domuscultae ideate dai Papi Zaccaria e Adriano I (ne abbiamo due nel XII Municipio), il territorio dell’Agro Romano fuori Porta san Paolo, subì il grave decadimento dovuto all’invasione di eserciti, ma soprattutto alla malaria che portò a poco a poco all’abbandono dei villaggi e dei centri abitati ed al consolidarsi del latifondo e con esso di quel triste sistema di sfruttamento agricolo che si è protratto fin quasi al periodo tra le due guerre. Il Toponimo Castellaccio deriva dall’uso comune di chiamare con un “dispregiativo“ un castello ormai in rovina del IX - X secolo d.C. (periodo dell’incastellamento) che venne edificato a scopo difensivo, incorporando una torre di avvistamento di epoca romana che subì vari riadattamenti fino al suo decadimento ed abbandono. Attualmente dell’antico castello non vi è più traccia se non nel sottosuolo, mentre esistono una serie di edifici rurali e casali fino a poco tempo fa utilizzati da famiglie dedite all’agricoltura. Oggi vi vive soltanto la famiglia di Sergio Silvi, mio amico. Situato tra la tenuta di Mostacciano il cui nome deriva dalla produzione di mosto che già verso il XII secolo si ricavava dalle vigne di proprietà ecclesiastica, L’EUR ed il Torrino, toponimo riferito ad una Torraccia posta lungo la via Ostiense al Decimo Miglio da Roma che doveva essere un antico sepolcreto, il Castellaccio di Casa Ferrata facente parte della Tenuta dell’Acqua Acetosa lo troviamo menzionato per la prima volta, grazie alle liste riferite alle “taxae viarum“ datate 1546-1568, pagate dai proprietari delle tenute alla Chiesa, per la necessaria manutenzione della strade. Questo il nome della tenuta fino al 1500. Fin da due secoli prima il fondo era appartenuto alle monache di San Sisto che la affittavano. Tra gli affittuari dalla metà del ’600 a tutto il secolo successivo vi furono i Colonna che la impiegavano per il “pascipascolo“ e il mantenimento dell’eccellente razza delle cavalle di loro proprietà (Nicolai). Nel 1903 era del Francesco Cerbilli per ha 503,86 per poi ritrovarcela di proprietà della IMEF e RIMINI IMMOBILIARE andate in fallimento liquidato dalla SICILCASSA alla EUROPARCO di cui fa parte la società PARSITALIA. Oggi quest’area è interessata alla realizzazione di un importante Centro Direzionale inserito nella Centralità Congressuale dell’EUR denominato EUROPARCO. Tale intervento vedrà la realizzazione di due Torri alte trenta piani (120 metri), poste in un’area di 60 ettari progettate dal famoso architetto Purini in un contesto moderno ed innovativo, dove troveranno la sede il Ministero della Salute e probabilmente la Provincia di Roma nonché residenze di lusso ed un grande Centro Commerciale. La storia del Castellaccio è stata caratterizzata anche da tante sofferenze, fatiche e malattie. Dallo sfruttamento dei latifondisti che imponevano ritmi di lavoro disumano ai loro dipendenti, alla malaria che in questi terreni acquitrinosi seminava febbri e morte. Molte furono le lotte per le conquiste sociali dei braccianti: dalla distribuzione statale del chinino, alla conquista delle condotte mediche, dalle scuole rurali per i contadini a tutte quelle Istituzioni Pubbliche che sin dalla unificazione d’Italia si adoperarono per l’emancipazione di quei poveri che vissero di miseria in queste terre. Tor de’ Cenci Proseguiamo con Tor de’ Cenci il cammino della storia e della memoria di un quartiere che dietro ai palazzoni dell’edilizia economica e popolare edificati sin dagli anni ‘70, nasconde oltre ad una borgata che nel dopoguerra venne lottizzata con case abusive fatte da immigrati abbruzzesi, marchigiani e ciociari, i segreti di un passato che ci porta ai Cenci: una delle più potenti famiglie Romane del XVI secolo. Infatti la Torre dei Cenci ancora visibile ed incorporata in un Casale, era utilizzata come le tante disseminate nell’ Agro Romano per l’avvistamento e la difesa delle immense tenute agricole da cui si ricavavano i generi alimentari, necessari al sostentamento delle nobili famiglie Romane. La storia di questa famiglia è la storia tragica di una giovane e bella fanciulla, Beatrice Cenci, che dopo aver confessato sotto tortura la propria par- eur:torrino:news 71 Un’idea: il Municipio ciclabile Per un terzo un sistema consolidato di buona qualità urbana, con strade parcheggi e palazzi di varie tipologie e di vari colori, dove spicca il rosso brunato della cortina stile Decima, il grigio del cemento a faccia vista stile “167 modello Laurentino” ed il bianco marmoreo dei distinti, metafisici edifici dell’Eur, per il resto una grande distesa di verde: l’Agro Romano. Un ampio polmone di ossigeno compreso tra il Tevere, il Mare, il Parco dell’Appia Antica e i Castelli Romani con il suo patrimonio storico-archeologico di inestimabile bellezza. Castelli, borghi, domuscultae, torri, casali, ville romane, città latine ma anche osterie, antiche poste, fonti minerali, santuari, fraschette ed agriturismi immersi nel verde, con acqua, ombra e sole a volontà dove è possibile passeggiare, mangiare, dormire, tra la natura ancora non aggredita dal cemento. Qui, un tempo, vivevano uomini leggendari come Enea, Latino, divinità come il Fauno e Pico ma anche Briganti e Malandrini, e tanti, tanti poveri “ascari“ che quando non morivano di malaria, spezzandosi la schiena, facevano la fortuna dei signorotti di campagna che si trasformarono durante l’inurbamento in spregiudicati palazzinari. È da questa consapevole visione e dall’amore per la bicicletta, che mi è nata l’idea di fare qualcosa di utile per i cittadini: contribuire a mettere in rete il Municipio, con i suoi Quartieri, facendo conoscere i cittadini dell’Eur con quelli di Vitinia, quelli del Torrino con quelli delle Cecchignole, quelli del Laurentino con quelli del Divino Amore, ecc… Potremmo così uscire dall’isolamento fisico e dall’autoreferenzialità culturale, dalle paure e dalle fobie che alimentano le barriere, le insicurezze i confini e “le privatizzazioni “, ricorrendo al linguaggio semplice e sano della bicicletta, delle piste ciclabili e dei sentieri naturali che oltre a Grafica: Romalive 72 eur:torrino:news consentirci di circolare più liberamente evitando traffico e smog, contribuirebbero a farci conoscere e così accrescere quel senso di appartenenza che è la materia prima della qualità urbana. Mi viene in mente una frase di Jaques Goddet, giornalista sportivo francese, patron del Tour de France, scomparso recentemente a quasi 100 anni che disse “se i pedoni si ignorano, se gli automobilisti si insultano, i ciclisti si sorridono, si salutano e si uniscono“. Allora che aspettiamo ad unirci pure Noi! La bicicletta è un veicolo che possiamo utilizzare per esplorare il Municipio. Un modo rilassante e divertente per migliorare il nostro benessere, per attraversare i nostri quartieri, ma soprattutto per aderire ad uno stile di comportamento socialmente corretto e rispettoso del prossimo e della natura. Ho sostenuto con entusiasmo, sia nel dibattito sul futuro del Velodromo dell’EUR, sia sul progetto per la Casa del Ciclista al Laurentino, che nel progetto di interconnessione dei Parchi e delle Riserve Naturali del Municipio, questo program- ma. Abbiamo cercato così di fare del nostro meglio, utilizzando, potenziando ed integrando come una vera e propria cabina di regia il lavoro, in un mix prezioso, avviato dal Comune di Roma, dal Municipio, dall’Ente Roma Natura e dal EUR Spa nonché le singole proposte presentate negli anni dalle numerose Associazioni e Comitati di Quartiere, alle quali abbiamo cercato di dare un senso più complessivo attraverso un’idea. Così è nato il progetto Municipio ciclabile. MANGUSTA 108ʼ TS 2001 + 105ʼ 2002/1998 MANGUSTA 92ʼ 2005 + 80ʼ 2000/1999 NEW MAIORA Delivery on summer 2008: MAIORA 20 / 23 / 24S / 27 / 31 / 33 / 38 m BENETTI 34.7 m 1982 General refit 2004 Euro 3.3m BENETTI 85ʼ 1973 General refit 95/2004 Euro 990.000 MotorYachts selection FALCON 100ʼ 2001/2005 5 cabins Euro 2.8/3.3m FALCON 90ʼ 1995 Only one owner. Euro 1.6m ADMIRAL Challenger 85ʼ 2004 MTU 2x2000 Hp 300 r/hrs. 32/37 knots. Leasing pending. Euro 3.6m Benetti 116 ʻ79 Ref 2004/05 - Benetti 103ʼ ʻ69/2005 2 CRN 39m 3,5/4,1m - CRN 31 m 1,4m Astondoa 102ʼ BRAND NEW DELIVERY Akhir 31m 1984 - 30m 1979 - 25m 1990/94 Tecnomar Velvet 26m 2x1570 Cv CAT ˇ 1.6m Maira 26 DP 1998 Bellissima ˇ 2.600.000 Alalunga 26 m ʻ87 – Alal.24 m ʼ96 + Alal. 18/22m Maiora 26 DP 1996 New engines O hrs ˇ 2.6m Pershing 76ʼ 2004 Man 2x2000 ASD Euro 2.8m Akhir 22.50 m ʼ89 - Akhir 20 ʼ83 /2003 AZ 74ʼ 2003 MTU 2x1300 hp US$ 1.850.000 Baia 73ʼ Magnifica + 63ʼAzzurra + 54ʼ Aqua Aicon 72ʼ 2006 CAT 2x1550 Cv 300 ore Hatteras 70ʼ 1995 Bellissimo ˇ 785.000 Pershing 65ʼ 1998 - Pershing 54ʼ Silver 1996 SanLorenzo 57ʼ 1987 GM 2x735 Cv ˇ 260.000 Gianetti 55ʼ Sport 1999/2000 Euro 480.000 Princess V55ʼ 1999 Excellent condition Sunseeker 54ʼ 19998 Euro 430.000 Bertram 510 Convertible Oct 2004 + Bertram 50ʼ Piantoni 48ʼ Open 1992 ˇ 155.000 tratt.le Mochi 47ʼ Open 1991 refit 2007 Eccellente Itama 46ʼ 2001 Tot.Ref 2006 MAN 2x800 Cv Pershing 46ʼ 2007 Man 2x800 Cv come nuova Tornado 38ʼ Classic 92/94 Tot.refit 2004/2008 TECHNEMA Rizzardi 95ʼ 2004 MTU 2x2000 Hp 27/28 knots, Cherry wood. Like New. Euro 4.3m ALALUNGA 26 m 1986 G.Refit 2005/2007 Euro 1.3m ALALUNGA 24m 1996 G. Refit 2004 4+2 cab Euro 1.1m Sail selection FALCON 86ʼ 2001 MTU 2x1850 hp 26/30 knots FALCON 76ʼ 1992 Refit 2005 Euro 850.000 negoz. Perini 40.4 m 2001 – Perini 53m – 52m – 33.5m Jongert 2900S 1991 Ref 2003 € 3.4m CNB 28m 1989 ref 2007 German Frers € 1.9 m CIM Maxi 88ʼ 1991 Ref 2006/07 Euro 1.6m Classic 25m Moreno Pujal 2001 hydr. Sails € 2.9 m G.Soleil Maxi 1994 € 680.000 + G.S.52ʼ1993 € 245.000 Sangermani 19.45m 1964 Refit 2000 € 595.000 Lagoon Royal 65ʼ 2006 Euro 840.000 Bruce Farr 65ʼ 1994 Excellentb € 900.000 RIVA 80ʼ OPERA 1999 MTU 2x1370 hp Beautiful MY 4+2 cabins Full optional. UK Flag. Euro 1.950.000 CANADOS 25 2003 2 x 1420 Hp CAT 420 hrs Fully equipped. 2 suites + 2 guests. Euro 1.850.000 MAIORA 31 DP 2002 MTU 2x2285 Hp Euro 4.6m MAIORA 24S / 86ʼ 2006+2005 US$ 4.750/4.800 MANGUSTA 72ʼ 2004 Refit 2007 Man 2x1500 hp 300 r/hrs. Full optional. Excellent cond. Euro 2.3m AB YACHTS New delivery 2008: AB 58ʼ / 68ʼ / 78ʼ / 92ʼ Grand Soleil Maxi 1994 G.Refit 2003/04: new engines, Electronics and hydraulic furling system. Euro 700.000 AICON 56ʼ 2005 CAT 2x811 Hp 120 r/hrs Euro 820.000 AICON 56ʼ 2002 Cherry interiors. Excellent. Euro 690.000 Super Yachts for Sale & Charter brochures on: www.yachting-int.com La Regione informa ] a cura di Barbara Frascà [ De Angelis: Testo unico per l’artigianato amico delle imprese e dei giovani grazie alle botteghe scuola Dopo anni di chiacchiere finalmente arriva il testo unico per l'Artigianato grazie all'Assessorato alle PMI e alla ferma volontà e determinazione dell'Assessore on. Francesco De Angelis. Il Testo unico sull’artigianato ed i giovani, quali opportunità? Il testo Unico è una legge amica delle imprese, legge studiata e promossa insieme alle associazioni di categoria. Il Testo Unico semplifica le procedure, elimina pastoie e razionalizza l’intero apparato normativo in una sola legge. La legge ha come priorità: – migliorare il sistema degli incentivi alle imprese; – tutelare la creatività e le tradizioni produttive; – favorire l’inserimento lavorativo dei giovani. Per i giovani in particolare, verrà favorita l’assunzione di apprendisti, di personale con contratto a tempo indeterminato e di portatori di handicap. Inoltre, attraverso le botteghe-scuola, le imprese avranno incentivi per assumere giovani e formarli ai mestieri artigianali. La Regione vuole cioè favorire il processo di trasferimento ai giovani delle capacità produttive dei maestri artigiani. Abbiamo migliaia di botteghe che producono secondo antichissime tradizioni manuali. Nostro obiettivo è salvaguardarne l’esistenza. Per salvare i saperi dobbiamo tramandarli. Per questo, le scuole di formazione sono fondamentali per preparare gli artigiani di domani. Cosa prevede il Testo Unico per aiutare l’artigianato artistico e tradizionale? La legge istituisce un apposito marchio di qualità per l’artigianato tipico e tradizionale. Si tratta di un contrassegno con la dicitura “Regione Lazio”. Il contrassegno verrà assegnato – dopo la verifica dei requisiti da parte di una apposita commissione – alle imprese ed alle lavorazioni che rispondono ad appositi disciplinari di produzione, che definiscono per ogni settore di attività i materiali da impiegare, le tecniche e quanto caratterizza le lavorazioni artistiche. I settori tradizionali tutelati dalla Regione sono tra l’altro: legno, ferro, vetro, pietra, oreficeria, tappezzeria, restauro, decorazioni, fotografia, pittura, strumenti musicali, tessitura, ricamo, ceramica. Il ruolo dei Comuni nell’ambito della legge. Si tratta di una importante novità introdotta dal testo Unico. I Comuni infatti potranno realizzare aree artigianali attrezzate e potranno accedere agli incentivi regionali (1 milione per il 2008) per destinare ad uso artigianale immobili ed aree dismesse. Vogliamo cioè favorire la nascita di nuovi consorzi artigianali, perché valorizzano le singole attività in un quadro di sinergie, rafforzano l’economia del territorio, ed al tempo stesso alleggeriscono la viabilità cittadina. Il Testo unico e gli incentivi alle imprese. A livello di contributi, abbiamo istituito un fondo unico in cui confluiranno tutte le agevolazioni per le imprese. Ciò ci consentirà, anno per anno, di dirigere le risorse a seconda delle esigenze che emergeranno. Ad esempio nel piano di attuazione di quest’anno, approvato nel mese di marzo, la Regione ha stanziato in totale 12 milioni e 600mila euro. In particolare oltre 6 milioni di euro verranno destinati alle imprese come incentivi e contributi (gestiti da Sviluppo Lazio). Circa tre milioni di euro per rafforzare l’accesso al credito delle imprese. Ma sono previste anche risorse importanti per sostenere l’artigianato artistico e tradizionale, per la creazione di centri servizi dell’artigianato, e per aiutare i progetti delle Amministrazioni Comunali a favore dell’artigianato. Nella foto: On. Francesco De Angelis, Assessore alle PMI della Regione Lazio FOTOGRAFIA DELL’ARTIGIANATO LAZIALE Province Botteghe artistiche Industria Costruzioni Servizi Sono 98.737 le imprese artigiane registrate nel Lazio alla fine del terzo trimestre 2006. L’aumento rispetto all’anno 2002 è pari a 2634 imprese in più (erano 96.103). Frosinone 584 4.079 5.127 3.289 1.317 82 14.478 Latina 332 2.787 4.237 3.412 1.262 90 12.120 Rieti 281 886 2.598 893 456 108 5.222 Roma 1.018 15.477 18.847 10.536 8.532 1.128 55.538 Viterbo 792 3.169 4.096 2.285 869 168 11.379 LAZIO 3.007 26.398 34.905 20.415 12.436 1.576 98.737 Il Lazio dunque conferma la sua vocazione artigianale. Il tasso di sviluppo (saldo tra imprese nate e cessate) nel 2006 è stato pari all’1,3%. La densità imprenditoriale è pari a 18 imprese artigiane per 1.000 abitanti (con 16,6 a Roma, 18,6 a Latina, 19,6 a Frosinone, 25 a Rieti e 26,6 a Viterbo). Massiccia è la presenza sul territorio delle piccole imprese, con meno di 10 addetti, che registra il 95,7%, occupando quindi il 48,5% degli addetti complessivi nel Lazio. Un dato importante riguarda la crescita anche delle botteghe di artigianato artistico e tradizionale (orafe, ferro battuto, legno, restauro, ecc.). Nel 2002 ne erano state censite 2912. 74 eur:torrino:news Servizi alla Non definiti persona Totale Valentini: PTPR – Istituzione tavolo Tecnico per norme interesse agricolo “Istituzione di un Tavolo tecnico per analizzare le norme di interesse agricolo del Piano Territoriale Paesistico Regionale e la loro eventuale modifica e semplificazione tenendo conto delle esigenze del settore. Le modifiche individuate verranno fatte nel più breve tempo possibile”. A dichiararlo è Daniela Valentini, assessore all’agricoltura del Lazio, che ieri sera, assieme all’assessore all’urbanistica della Regione, Esterino Montino, ha incontrato i rappresentanti del mondo agricolo. Il Tavolo, al quale parteciperanno i due assessorati assieme alle organizzazioni professionali e di caterigoria, il mondo della cooperazione e gli ordini professionali, si terrà la prossima settimana. “Sono molto soddisfatta dell’incontro con Montino – ha poi aggiunto la Valentini – e sono convinta che sia necessario fornire nuovi strumenti per garantire maggiore sviluppo e produttività delle aziende agricole attraverso la realizzazione del nuovo Programma di Sviluppo Rurale. E per farlo la strada migliore è quella seguita per tutti gli interventi finora adottati: concertazione e partecipazione tra istituzioni e mondo agricolo”. Nella foto: On. Daniela Valentini, Assessore allʼArgricoltura della Regione Lazio Valentini: Non abbiamo abbandonato gli allevatori “Non abbiamo abbandonato gli allevatori, ma abbiamo concordato insieme a loro precisi impegni come quello del prossimo 19 giugno per stabilire una carta di intenti e il 26 giugno per la firma che darà il via ufficiale al Consorzio dei produttori”. – Lo ha dichiarato Daniela Valentini, assesso- re all’agricoltura della Regione Lazio in risposta alla richiesta di un’interrogazione sulla crisi del settore bufalino avanzata oggi dal consigliere regionale Pigliacelli. “Per costituire un marchio di qualità – ha aggiunto l’assessore - è necessario seguire procedure che vanno dalla tracciabilità alla garanzia di qualità e salubrità. Procedure che se fatte con serietà necessitano di tempo. Noi in soli due mesi abbiamo provveduto alla stesura di un regolamento, alla costituzione di un Consorzio e del suo statuto e a tutto ciò che è necessario a mettere in pratica il nostro progetto”. Valentini: Al via la lotta per distruggere il Cinipide “Al via la lotta per distruggere il Cinipide nel viterbese. Sono state infatti lanciate all’interno dell’azienda agraria dell’Università della Tuscia di Viterbo 120 coppie di Torymus sinensis, un insetto capace di eliminare il parassita del Castagno. La sperimentazione fa parte di un Progetto della Regione Lazio con il quale sono stati stanziati circa 150 mila euro in tre anni”, lo ha dichiarato Daniela Valentini, assessore regionale all’agricoltura. Il Torymus, sperimentato in ambiente controllato, depone le uova all’interno delle galle prodotte dal cinipide, distruggendolo. Si tratta di un insetto di origine orientale già sperimentato con successo in Piemonte, mentre in Cina e in Giappone ha addirittura annullato i danni provocati dal parassita. “Una volta che la nostra azione avrà dato risultati positivi – ha proseguito l’assessore – la zona dove attualmente si svolge la sperimentazione diventerà un vero e proprio luogo di riproduzione e in questo modo il Torymus potrà essere lanciato anche negli altri territori colpiti dal Cinipide”. La Valentini ha infine reso noto che verrà convocata al più presto una riunione con i sindaci del viterbese per informarli sugli obiettivi raggiunti. Valentini: Rapporto Legambiente risultato positivo per agricoltura Lazio “Un risultato positivo che dimostra la crescita in termini di qualità e metodi di coltivazione del nostro settore agricolo. Un percorso su cui abbiamo puntato fin dall’inizio e che vogliamo proseguire con il nuovo Programma di Sviluppo Rurale”. Lo ha dichiarato Daniela Valentini, assessore regionale all’agricoltura, commentando i dati del rapporto di Legambiente Pesticidi nel piatto 2008. Per quanto riguarda l’uso di pesticidi nelle coltivazioni, il Lazio è infatti al di sotto della media nazionale per i campioni “fuorilegge”, mentre i prodotti al di sotto della soglia stabilita dalla legge sono addirittura il 99,4%. “Non solo abbiamo approvato una Legge contro gli OGM e investito con forza sul biologico, ma – ha proseguito la Valentini – con il nuovo PSR andiamo a finanziare con 20 milioni di euro le aziende che lavorano in direzione della qualità, perché maggiore qualità dei prodotti vuol dire migliore qualità della vita”. La Valentini ha concluso infine ricordando che la Regione proseguirà il monitoraggio puntuale e costante della qualità dei prodotti. eur:torrino:news 75 Combattere la mafia è veramente possibile oppure è solo un’utopia? ] a cura di Sergio Di Mambro [ Tratto da Eur Torrino News, A. VI n. 1, Gennaio 2007 A Romalive si parla di un argomento scottante: le associazioni criminali presenti nel nostro paese e le loro implicazioni con la politica e la nostra società. Una puntata in memoria di Falcone e Borsellino e del generale Dalla Chiesa per ricordare con commozione chi ha lottato con coraggio e onore, fino alla morte, contro la mafia, la ’ndrangheta e la camorra. Piaghe profonde che devastano il tessuto della nostra amata Italia, e che toccano settori specifici, lo Stato e la Pubblica amministrazione. Ma è veramente possibile sconfiggere la mafia? In studio ne parlano giornalisti e politici che con il lavoro di ogni giorno, attraverso l’informazione e le proposte di legge, cercano di spezzare la catena della criminalità organizzata. OSPITI IN STUDIO: Orfeo Notaristefano, giornalista e scrittore, autore del libro «Cocaina Connection». On. Luisa Laurelli, presidente della Commissione Sicurezza Integrazione Sociale e Lotta alla criminalità della Regione Lazio. On. Giuseppe Lumia, vicepresidente Commissione Antimafia alla Camera. On. Donato Robilotta, ex Assessore Affari Istituzionali Enti locali e Sicurezza alla Regione Lazio. Dott. Benito Li Vigni, scrittore e docente geopolitica e membro nazionale della Commissione Energia. On. Giuseppe Lumia 76 eur:torrino:news On. Lumia, lo Stato sta vincendo la guerra contro la mafia e la ’ndrangheta, oppure la sta perdendo? Nella lotta alla mafia ci troviamo davanti a un bivio. Abbiamo ottenuto risultati senza precedenti: lo scorso anno la cattura di Provenzano e quella recente dei capi di Cosa Nostra, il padre e il figlio Lo Piccolo e la cattura, con epilogo mortale, del boss Manuello, che fanno capire, assieme alla denuncia di molti imprenditori, qual è la scelta di Confindustria in Sicilia, ovvero smettere con il silenzio, perché chi paga il pizzo deve essere escluso dall’associazione e chi non denuncia deve uscire dal mercato! Un’occasione storica, che abbiamo già avuto negli anni ’60, quando eravamo ad un passo dalla sconfitta di Cosa Nostra. Dal ‘92 al ‘96, lo Stato segnava risultati straordinari che possono essere ripresi oggi, per quanto riguarda la sconfitta di Cosa Nostra, più complicato invece per la ’ndrangheta. Questo risultato lo possiamo ottenere solo se lo Stato si libera dalle collusioni al proprio interno, le classi dirigenti dentro le istituzioni devono essere libere dalle collusioni mafiose per poter sconfiggere le mafie definitivamente. Notaristefano, a Roma come in altre città, circola la cocaina, anche l’aria ne è satura. È vero che si può sconfiggere questa organizzazione? In un mio precedente libro del 2005, «Senza mafia e verso sud», avevo presentato la situazione delle cinque mafie italiche, ovvero Cosa Nostra, ‘ndrangheta in Calabria, la camorra nel napoletano e in Campania e la Sacra Corona Unita in Puglia, ma oggi la situazione è diversa: esiste una diramazione criminale della ‘ndrangheta in Basilicata, radicata all’interno della Regione. Un PM di Catanzaro, Luigi De Magistris, con tre inchieste «Toghe lucane», «Poseidone» e «Why not?» ha portato a galla una connessione pericolosa tra la ’ndrangheta, la politica e la massoneria con diramazione di una massoneria deviata a San Marino. Io sto dalla parte di De Magistris. Quando parlavamo di ‘ndrangheta, venivamo presi quasi per visionari, invece la notizia è attuale! Sono scattate infatti le prime denunce ad Anzio e a Nettuno dove si è scoperta una cosca radicata Dott. Benito Li Vigni nel territorio, per cui nel Lazio non si può più parlare di infiltrazioni, ma di radicamenti! Dott. Li Vigni, De Magistris ha qualcosa in comune con Falcone e Borsellino? Ha avuto una vicissitudine similare. Cosa Nostra è un’organizzazione diversa dalla ’ndrangheta perché ha un sistema criminale complesso. Noi solitamente conosciamo la mafia «militare», quella che dà il supporto strategico, ma si inserisce anche nel sistema finanziario e di potere. Notaristefano: Le immagini suggestive del film «I cento passi», si riferiscono ai funerali di Peppino Impastato ucciso nel ’78 su ordine di Tano Badalamenti, il boss di Cinisi. Dott. Li Vigni: Conoscevo Peppino, la sua indagine agli inizi evidenziò collusioni ambigue infinite da parte delle istituzioni, e per avere giustizia attese 20 anni grazie anche all’organizzazione antimafia e alla partecipazione popolare. On. Lumia: per la prima volta in Italia la Commissione parlamentare antimafia, dopo l’indagine sul caso Impastato, ha indicato i nomi e i cognomi delle persone coinvolte, valorizzando il contributo di Peppino. Ricordo quando consegnammo nelle mani della madre di Impastato una relazione, al tempo in cui ero presidente della Commissione nel 2000, sul lavoro prezioso del figlio e sulla potenza di Badalamenti e sull’organizzazione di Cosa Nostra. Quel giorno ci disse «oggi mi avete fatto rinascere mio figlio», perché capì che Peppino non era come gli altri parenti Orfeo Notaristefano mafiosi, ma apparteneva ai manifestanti e a quella parte dello Stato pulito che voleva liberarsi dalla mafia. Dott. Li Vigni, quando la mafia ha fatto il salto di qualità? Alla fine della seconda Guerra Mondiale. È stata legittimata varie volte anche grazie alla collaborazione della mafia americana e siciliana e diventò strategica dopo Portella della Ginestra. tare che il Lazio diventi come la Calabria, la Campania o la Sicilia, bisogna intervenire subito! On. Lumia: bisogna evitare due pericoli: il primo è quello di generalizzare; l’altro è quello di minimizzare. Perché se si minimizza, le mafie poi crescono, si radicano e iniziano a controllare i settori dell’economia, mettendo mani sulle Istituzioni: nel Lazio siamo in questa fase. Nella Lombardia e nel Lazio sono presenti tutte le mafie; la ’ndrangheta sta crescendo a dismisura, la camorra sta conquistando diversi territori del Lazio. Io sono stato tra i sostenitori dello scioglimento del comune di Nettuno, ma il punto debole, che stiamo correggendo, è che non è prevista la stessa azione che la legge attuale prevede contro i politici collusi dalla mafia per l’amministrazione e la società. Anche la burocrazia deve essere sottoposta a un rigoroso controllo di legalità. Quando infatti si scioglie un Comune, deve essere fatta una bonifica sia sul versante politico che burocratico-amministrativo! On. Laurelli: quello che ci preoccupa è quello che succederà nei partiti quando si sceglieranno i candidati per le prossime elezioni amministrative. Chi ha causato la strage di Portella della Ginestra? Dagli atti segreti sembra che abbiano partecipato elementi della CIA e della Decima Mas; un delitto in cui la mafia è diventata strategica nella lotta criminale anticomunista. On. Laurelli, lei che si sta battendo contro le infiltrazioni mafiose, cosa sta accadendo nella zona di Latina e dintorni? È da diversi anni che in questi territori sono presenti capi-clan mafiosi che hanno messo radici e allargato famiglie ed interessi economici personali, da Pomezia in giù, in diversi settori, come quello immobiliare, dell’edilizia e del traffico di stupefacenti. In questo momento, il prefetto di Roma punta su tutte le città medio-grandi del litorale laziale e sul porto di Civitavecchia, dove ci saranno a breve ingenti investimenti strutturali, che attireranno presto l’attenzione dei sistemi criminali, visto che circoleranno grossi capitali. On. Robilotta, cosa si sta facendo per evitare le infiltrazioni mafiose nel sud della Regione Lazio? Vengo dalla Basilicata, quindi conosco la mia terra e sono dalla parte di De Magistris. Credo che sia stato allontanato dall’inchiesta perché aveva toccato qualche personaggio potente di Roma e non solo per le infiltrazioni mafiose presenti a causa dei grandi investimenti che hanno interessato lo Ionio. La Regione può far funzionare la pubblica amministrazione dando un forte segnale di legalità e trasparenza, attraverso i provvedimenti legislativi già in atto. Poi questa infiltrazione mafiosa presente nella Regione Lazio, non è paragonabile a quella presente in Calabria o in Campania, non mi sembra proprio che abbia le stesse condizioni. Quando vengono sciolti i comuni, come quello di Nettuno, a causa delle infiltrazioni mafiose presenti, mi chiedo se bastino due anni per andare alle elezioni! I Commissari come riescono ad eliminarle in così poco tempo? On. Laurelli: veramente i dati del prefetto di Roma dimostrano che in due anni i commissari straordinari sono riusciti a «fare pulizia». Per evi- On. Donato Robilotta Con Notaristefano e Li Vigni vorrei sapere se l’ndrangheta è arrivata nel cuore dello Stato e come è riuscita a fare il salto di qualità dal ‘92. Partiamo dal suo fatturato per poi capire se è presente anche a Roma. Notaristefano: quando parliamo di infiltrazioni mafiose, sono d’accordo con l’On. Lumia che non bisogna sottovalutare o sopravvalutare il fenomeno. Sono calabrese e mi rendo conto che la situazione del Lazio non è paragonabile alla mia regione anche perché, in questo momento, la mia regione è una «polveriera». Faccio un esempio: il ministro Turco è intervenuto per la situazione dell’ospedale di Vibo Valentia per alcuni casi che venivano liquidati semplicemente come casi di malasanità. In quell’ospedale non comanda il direttore generale della Asl, ma comandano tre ‘ndrine che fanno capo a Mancuso, a Lo Bianco e ai Fiaré che controllavano l’assunzione dei dipendenti all’ospedale e i ruoli gerarchici. In Calabria il controllo del traffico della cocaina consente alla ’ndrangheta di avere denaro fresco da reinvestire in altre attività, anche a livello internazionale; questo è un dato di fatto emerso dalla strage ad agosto di Duisburg, quando si è scoperto che l’ndrangheta era radicata fortemente in Germania. On. Lumia: in questi anni la ’ndrangheta ha accumulato talmente tanto denaro da far crescere la voglia di istituzioni, come l’ha avuta Cosa Nostra con l’eroina, anche se poi si è scontrata con lo Stato. Questo è quello che dobbiamo evitare. Dott. Li Vigni, cosa è successo dal ’92 in Sicilia e con Cosa Nostra? Facendo un passo indietro, vorrei accennare ai rapporti di Cosa Nostra con il potere, rapporti talmente forti che hanno costretto Falcone ad andare via: lo hanno silurato! Cosa Nostra ha iniziato la sua legittimazione con la strage di Portella, è stata presente in tante operazioni di stabilizzazione, è stata strategica nella caduta del muro di Berlino e nella lotta del comunismo. Le stragi del ’92 vanno inquadrate nella volontà di fare una svolta, ma ho difficoltà ad accettare che la svolta politica l’abbia fatta la mafia militare o alcuni poteri occulti, non vogliono più intermediari, ma vogliamo fare politica. A distanza di quindici anni noi non sappiamo ancora chi sono questi poteri. On. Lumia: riguardo alle stragi le mafie, a differenza del terrorismo, non sono un nemico esterno alla società e alle istituzioni, ma sono all’interno. Quando il nostro paese attraversa una particolare fase storica, puntualmente le mafie si presentano nella scena per avere un ruolo preciso, con le buone o con le cattive, che generalmente gli viene concesso. Se il nostro sistema politico va in confusione e i due poli non riescono a modernizzare il paese, si abbassa il tasso di energia della politica democratica e si rischia di far crescere il ruolo delle organizzazioni mafiose. Notaristefano: la Commissione Parlamentare antimafia di cui l’On. Lumia è vicepresidente, ad aprile ha adottato un codice etico di autoregolamentazione per le candidature dei partiti alle elezioni, e visto che si voterà a breve, vedremo se i partiti lo adotteranno. Questo codice impedisce ai partiti di candidare persone che possono essere colluse con organizzazioni criminali. On. Lumia: nella nuova legge per i comuni sciolti per mafia, prevediamo l’incandidabilità per un mandato dei consiglieri comunali uscenti. Questo perché abbiamo notato che, spesso, alcuni consiglieri si ripresentano puntualmente. Cerchiamo in questo modo di incoraggiare il rinnovamento della politica che è necessario per il paese. On. Laurelli, cosa può fare il suo partito per evitare che ci siano gli stessi volti che convivono con il sistema mafioso? Proporremo ai partiti che candideranno le persone al comune di Nettuno di sottoscrivere il codice etico, l’ho proposto a Pomezia e anche ad Ardea, ma non tutti lo hanno sottoscritto. È un impegno morale che viene chiesto ai partiti. Il mio partito non ha candidato il sindaco di Montalto di Castro che aveva promosso un’azione per proteggere dei ragazzi che in branco avevano violentato una ragazza, questo perché era un caso di dubbia interpretazione del rispetto della legge. On. Robilotta: purtroppo, a Nettuno, nelle liste On. Luisa Laurelli eur:torrino:news 77 Gli ospiti in studio si possono trovare ancora alcuni candidati consiglieri comunali uscenti. Dobbiamo combattere questi fenomeni con grande fermezza perché quando si parla di amministrazione, ci riferiamo a un sistema complesso, che va oltre la politica ed è per questo che a volte due anni non bastano. A Roma lo spaccio della cocaina è aumentato in modo incredibile, e anche se sono presenti delle infiltrazioni, non mi permetterei mai di dire che c’è la ’ndrangheta! On. Lumia: la ’ndrangheta non la dobbiamo cercare come facciamo a Napoli o in Calabria, ma la troviamo certamente nel riciclaggio e nel traffico di cocaina! On. Robilotta: per esempio la possiamo trovare nelle zone dove nascono attività commerciali all’improvviso, come per alcuni centri commerciali. Quindi c’è riciclaggio? Sì, parlo di quelle attività che nascono e muoiono come funghi, perché molti sono convinti che queste potrebbero essere una delle tante chiavi del riciclaggio. On. Lumia: quali sono i settori che bisogna mettere maggiormente sotto controllo? I settori a rischio sono quello della portualità, dell’agroalimentare, dell’edilizia, della grande distribuzione, dei grandi centri commerciali. Notaristefano: nonché pizzerie, bar e affini. On. Lumia: questi sono i settori su cui bisogna sviluppare un’azione mirata di controllo, ad esempio quando si apre un nuovo centro commerciale e si sposta una licenza: i segretari comunali e i notai devono comunicare alle questure tutti questi spostamenti. Purtroppo queste informazioni non vengono analizzate per scoprire da dove provengono i soldi e chi ci sta dietro. Con quest’attività di controllo che stiamo finalmente mettendo in piedi, potremo evitare di sottovalutare o generalizzare il fenomeno. re che quando parliamo del libro «Cocaina connection», non parliamo di un trattato, ma di un libro di lotta alle droghe e alle mafie, perché voglio recuperare il concetto della militanza e della partecipazione cittadina per sensibilizzare al fenomeno. Il 21 Marzo scorso eravamo con l’On. Lumia a Polistena per ricordare le 700 vittime delle mafie, e lo facciamo ogni anno per affermare il valore della memoria. On. Lumia: dove vanno questi soldi? Una parte resta nel territorio in questi settori a rischio; nella recente audizione con i reparti speciali della Guardia di Finanza, abbiamo scoperto che nel settore del sostegno all’impresa si è calcolato che un miliardo di euro in tre anni sono stati dirottati verso truffe e collusioni mafiose: incentivi che dovevano essere impiegati per creare sostegno e sviluppo nelle imprese! C’è una parte che viene succhiata nel territorio, con il racket e l’usura, la sanità e il controllo degli appalti, mentre l’altra va all’estero e questi soldi raramente rientrano tutti, perché le organizzazioni mafiose si sono globalizzate. In Commissione antimafia abbiamo approvato la mia relazione che prevede nel pacchetto sicurezza la presenza di quelle norme, tanto care a Falcone e a Borsellino, in grado di colpire il patrimonio dei boss mafiosi e destinarli per finalità sociali, quali l’apertura di un centro sociale, migliorando le scuole e sostenendo le attività produttive e le aziende agricole. On. Laurelli, Lei è presidente della Commissione Sicurezza e si deve occupare anche di usura. La vera grande evasione fiscale è il sistema mafioso, non il piccolo commercio: come vi state muovendo? La Regione Lazio già da anni gestisce dei fondi per contrastare l’usura e aiutare i cittadini e le imprese vittime dell’usura. Noi vorremmo che le denunce aumentassero molto di più. Mi rivolgo ora ai cittadini: dovete affidarvi alle Forze dell’Ordine e alle istituzioni per liberarvi dall’usuraio che vi soffoca! On. Robilotta: bisogna stanziare maggiori fondi per l’usura, aprire nuovi sportelli, finanziare maggiormente l’associazione e fare una campagna sull’usura. Cosa Nostra oggi non spara. È al governo? Oggi è invisibile, tutto gli va bene e va bene soprattutto ad alcuni uomini politici! Notaristefano: l’ultimo rapporto annuale del Censis conferma quello che supponevamo noi del fronte antimafia: rivela infatti che il sud arranca sotto il peso delle mafie, che controllano l’economia di questo territorio. Noi tutti siamo convinti che l’Italia, senza il sud, non possa crescere, e che debba liberarsi dalle mafie per poter entrare in Europa. È vero che le mafie sono forti, ma si possono battere! Se si vuole combattere la mafia bisogna liberare anche le famiglie e i giovani dalla droga, come si possono sensibilizzare per farli uscire dall’uso di cocaina? È come la storia del pizzo, che finalmente oggi viene denunciato, mentre una volta veniva solo compatita la vittima; così deve essere per la droga che va denunciata, dando una mano a chi è malato a tirarlo fuori e colpire le organizzazioni mafiose che gestiscono il traffico di cocaina. On. Laurelli: abbiamo chiesto a Marrazzo che la Regione si costituisca parte civile in un processo contro il clan Mendico a testimonianza della vicinanza di questa istituzione ai cittadini, a tutela di tutti gli interessi diretti e indiretti che si vedono negati. La libertà del paese è in pericolo? La libertà del paese corre dei seri rischi. Tutto lo Stato si sta impegnando oppure solo alcuni comparti? Magari fosse tutto lo Stato, allora non ci sarebbe più la mafia! Notaristefano, il fatturato della mafia supera i cento miliardi di euro, questi soldi dove vanno a finire? Vogliamo approfondire il discorso? I dati di SOS Impresa hanno dimostrato che il fatturato complessivo delle cinque mafie italiche supera i cento miliardi e in questo vasto panorama prevale la ’ndrangheta, con il traffico internazionale di stupefacenti. A me interessa spiega- 78 eur:torrino:news Unʼimmagine tratta dal film I cento passi, dedicato a Peppino Impastato LE VILLE DI ROMA E... DINTORNI www.casalieville.com VIA PINDARO, 36 - 00125 ROMA Tel 06 50915266 - Fax 06 50915362 Roma (km 26 via Flaminia): Interessantissima villa monofamiliare su 3 livelli il tutto fuori terra, in posizione dominante (vista su Roma), composta da: salone, 4 camere, 2 cucine, 4 bagni, sala hobby, garage per 4 auto. Area scoperta mq 3000 con piscina. R/06 Infernetto: Villa monofamiliare 3 livelli: 2 saloni, 2 cucine, 4 camere, 4 bagni, solarium e portico. Giardino. Tratt. riservata. Infernetto: Villa stile casale 2 livelli: salone, studio, cucina tinello, 3 camere, 3 bagni, dependance mq 70. Giardino mq 2000. 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