Cosa si intende per grave sfruttamento - Emilia
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Cosa si intende per grave sfruttamento - Emilia
CHE COSA SI INTENDE PER GRAVE SFRUTTAMENTO LAVORATIVO LAVORO IRREGOLARE, LAVORO NERO LAVORO REGOLARE LAVORO GRAVEMENTE SFRUTTATO, PARA-SCHIAVISMO RIDUZIONE IN SCHIAVITU’, TRATTA DI ESSERI UMANI Quali sono le forme dello sfruttamento in Emilia-Romagna che si desumono dai percorsi di protezione sociale attivati dalla rete regionale dei servizi denominata Oltre la Strada? Questi rapporti di lavoro, che coinvolgono prevalentemente immigrati di origine straniera, • rientrano nella grande area del lavoro irregolare, e del lavoro nero, • con l’aggiunta di elementi di assoggettamento e coercizione, • pur senza arrivare alle caratteristiche richieste dall’ordinamento giuridico per configurare il reato di riduzione in schiavitù e tratta di esseri umani. Possono più correttamente essere definiti “para-schiavistici”. Quali sono quindi le caratteristiche per riconoscere il lavoro paraschiavistico? • Si tratta di occupazioni sommerse, mimetizzate tra altri fenomeni di “minore gravità sociale” (ad esempio lavoro precario) e quindi non immediatamente visibili o identificabili in quanto tali; • ha durata limitata nel tempo; • è caratterizzato da un lavoro intensivo e da scarsa retribuzione; • prevede forme di assoggettamento come il ritiro del passaporto, o dei documenti, o la promessa di essere messi in regola; • può esservi il vincolo della restituzione di un debito; • vi è la minaccia di denuncia del lavoratore alle autorità per la sua condizione di irregolarità; • solo nelle forme estreme implica l’impossibilità di staccarsi dal rapporto assoggettante, nonché il lavoro in luoghi chiusi a chiave dall’esterno, il ricorso la violenza fisica o sessuale o minaccia di tale violenza ALTRI FATTORI CHE INCIDONO SUL FENOMENO 1. La normativa: non esistono norme specifiche che aiutino ad individuare i casi, proprio per le caratteristiche che assume il fenomeno nella realtà italiana ed emiliano-romagnola in particolare.1 Il delitto di riduzione o mantenimento in schiavitù o servitù previsti dall’articolo 600 del codice penale presuppone infatti la totale privazione della libertà della persona. 2. La condizione di irregolarità delle persone straniere sfruttate La condizione di irregolarità rappresenta l’elemento di base di vulnerabilità che rende i lavoratori gravemente sfruttati ricattabili e soggiogabili. 3. I lavoratori stranieri che vivono condizioni di grave sfruttamento spesso non si percepiscono come vittime del lavoro: • perché migrano con l’idea di dover affrontare un lavoro molto duro, quindi sono portati a considerare la loro condizione lavorativa come una condizione normalmente legata al fenomeno migratorio; • perché provengono spesso da contesti socio-politici ed economico-culturali nei quali i diritti dei lavoratori non hanno livelli elevati di tutela e garanzia, e quindi non trovano differenze nelle condizioni vissute nel nostro paese rispetto a quelle che avevano in patria; • perché, di fronte all’unica preoccupazione, quella di mantenere il lavoro, tutto ciò che può mettere in discussione tale rapporto è considerato fuorviante e lontano dai propri interessi materiali; • perché spesso lo sfruttamento avviene all’interno dei circuiti economici costruiti dai rispettivi connazionali; • perché oltre al lavoro viene proposto un posto-letto, la possibilità di parlare al telefono della ditta con i parenti, la possibilità di avere amici nelle stesse condizioni. La XI Commissione della Camera ha svolto un'ampia ed articolata indagine conoscitiva sul lavoro nero, il caporalato e lo sfruttamento di manodopera straniera. Il documento finale, presentato dal Presidente della Camera lunedì 14 giugno, individua una serie di possibili interventi volti a fronteggiare tali fenomeni, tra i quali l’introduzione di fattispecie specifiche di reato. Nella stessa direzione vanno diversi disegni di legge presentati nei due rami del Parlamento. 1