010 LIBRI - maggi 2009 - Facoltà di Scienze della Comunicazione
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010 LIBRI - maggi 2009 - Facoltà di Scienze della Comunicazione
Libri – Novità Servizio di aggiornamenti bibliografici - FSC X (31/05/2009) A cura del prof. Emiro Cepeda • • • I seguenti sono nuovi acquisti già catalogati nel settore comunicazione sociale della Biblioteca centrale dell’UPS: http://biblioteca.unisal.it/ Gli abstract sono stati pubblicati originalmente nei siti web delle diverse case editrici o in quelli d’alcune librerie on-line. L’obiettivo di queste pagine è quello di far conoscere le novità bibliografiche del settore comunicazione sociale della nostra biblioteca e promuovere la loro consultazione. Acocella Ivana, Il focus group: teoria e tecnica, Milano, F. Angeli, 2008. Collocazione: UPS 33-C-316(16) Tanti sono i meriti attribuiti negli ultimi anni al focus group e tanti i campi in cui è stato applicato. Recentemente tuttavia si è diffusa una vera moda di questa tecnica ma, delle migliaia di focus condotti, solo pochi sono stati usati dopo un accurato esame della loro idoneità ad affrontare un dato problema cognitivo. Questo testo, una guida esaustiva al focus group, propone una riflessione epistemologica e metodologica sulla tecnica per esplorare quando è opportuno ricorrervi, quali obiettivi possono essere raggiunti applicandola e come massimizzarne i vantaggi e minimizzarne gli svantaggi. Il volume illustra inoltre una serie di accorgimenti da seguire nella preparazione e nella conduzione della discussione, mostrando anche come il lungo processo preparatorio cambia a seconda del motivo per il quale si ricorre al focus group (funzione esplorativa, di approfondimento/interpretativa di un fenomeno, etc.), del tema che si vuole indagare, del target al quale ci si rivolge. Il testo fornisce informazioni utili sulla tecnica, dal punto di vista teorico e operativo, agli studiosi di metodologia e sociologia, ma anche agli psicologi e a chi lavora nel campo del marketing. Alexander Victoria D., Sociology of the arts: exploring fine and popular forms, Malden, Massachusetts, Blackwell, 2003. Collocazione: UPS 20-C-4768 Sociology of the Arts is a comprehensive overview of the sociology of art and an authoritative work of scholarship by a leading expert in the field. The book synthesizes the various theoretical models of art sociology, and provides empirical examples as well as stimulating exemplars of sociological work on the arts. Case studies of art works are from both ends of the cultural spectrum: fine arts (theatre, dance, symphony, opera) and popular arts (Hollywood movies, pop music, pulp fiction, TV drama and comedy, advertising). These studies, combined with the book's considerable theoretical breadth and insight, explore how art is created, distributed, received, consumed, and used by people who experience it. The book also discusses the newly emerging question of the art object itself, and the meaning of art works "In the twenty-five years that I have worked and taught in the field of sociology, this is the first textbook that I can remember enjoying and learning a lot from. Alexander's Sociology of the Arts brings to life both cutting-edge research and classic works in the sociology of literature, music, art, and popular culture. Students will discover what fascinating things researchers have learned by studying the arts sociologically. And specialists will know what is happening in the forefront of the field." Ann Swidler, University of California at Berkeley "Sociology of the Arts is a most welcome addition to the field. With a high level of sophistication, but without unnecessary jargon, Dr. Alexander clearly lays out the different frameworks of analysis that have emerged in recent years." Vera Zolberg, New School for Social Research "This is an informative and thoughtful text for courses in the sociology of art." D. Harper, Univesity of Rochester 1 Allegretti Elisa - Giancarlo Giraud, Ermanno Olmi: l'esperienza di Ipotesi cinema, Genova, Le Mani, 2001. Collocazione: UPS 32-B-1944 Ermanno Olmi non è mai stato un regista arrabbiato, contestatore, rivoluzionario; non è mai stato un uomo di spettacolo, di pubbliche relazioni; gli dà fastidio la pubblicità, non possiede barche, non fa parlare i giornali, vive molto in montagna. È un regista che ha il coraggio di essere un uomo normale, di portare avanti un discorso semplice e caparbiamente attaccato al quotidiano. Qualcuno dice che questo è un suo limite; ma sembra invece segno di anticonformismo e di carattere. La figura di Ermanno Olmi si distingue nell’universo del cinema italiano per la capacità di guardare i moti invisibili dell’animo umano, l’attenzione al vissuto quotidiano e la disponibilità a seguire il cammino formativo di giovani registi.Il volume, corredato dalla filmografia completa, dell’opera cinematografica di Olmi, arricchito da un contributo di Morando Morandini, presenta uno studio e una serie di interviste a Maurizio Zaccaro, Mario Brenta, Toni De Gregorio, Giacomo Campiotti, sull’esperienza del laboratorio Ipotesi Cinema, che Olmi creò a Bassano del Grappa. Anderson Chris, La coda lunga: da un mercato di massa a una massa di mercati, Torino, Codice, 2008. Collocazione: UPS 32-B-572 Nato come articolo, e proseguito su uno dei blog più visitati della rete (www.thelongtail.com), "la coda lunga" rappresenta la teoria del mercato del futuro, in grado di sovvertire le leggi che regolano il tradizionale meccanismo distributivo (produzione/stoccaggio/vendita al dettaglio). La diffusione di internet, il non-luogo dove chiunque in qualunque momento può consultare infiniti elenchi di prodotti, ha permesso di abbattere i costi di distribuzione e magazzino, spezzando il legame che vincolava il successo alla visibilità. La possibilità di gestire un catalogo virtuale pressoché illimitato ha rivoluzionato il modello economico dominante: semplicemente, vendere anche solo poche copie al mese di migliaia di titoli è più redditizio che vendere migliaia di copie di pochi titoli. Google, Amazon, iTunes, MySpace: in un momento critico in cui l'economia mondiale si sta interrogando sul proprio futuro, Anderson dimostra che applicando la teoria della coda lunga il mercato potenziale può più che raddoppiare. Balzola Andrea - Anna Maria Monteverdi, Le arti multimediali digitali: storia, tecniche, linguaggi, etiche ed estetiche delle arti del nuovo millennio, Milano, Garzanti, 2007. Collocazione: UPS 33-B-467(15) "Le arti multimediali digitali" offre una ampia e approfondita panoramica dell'impatto delle nuove tecnologie elettroniche sulle diverse arti, sul ruolo e la funzione dell'artista e del pubblico, oltre che sulle moderne teorie estetiche e della comunicazione. Il processo di digitalizzazione dei dati, a partire da uno standard condiviso da creatori, utenti e macchine, non porta solo a una integrazione tecnica tra i vari media, ma permette e suggerisce anche una contaminazione estetica tra le varie forme espressive. Le inedite possibilità offerte dalla tecnologia rilanciano l'interazione creativa tra le diverse arti cercata da molte utopie estetiche moderne, dalle performance intermediali alle varie declinazioni dell'arte elettronica. Barbagiovanni Giusy, Le identità del corpo: viaggio nell'antropologia della danza, Torino, Ananke, 2006. Collocazione: UPS 32-B-1916 Un viaggio attraverso l'antropologia della danza, alla scoperta delle identità del corpo, che nella sua metamorfosi manifesta tutta la potenza del mito, "anima"dei popoli del mondo. L'autrice, addentrandosi nella sfera del mito e del rito, esplora il territorio del teatro e del teatro-danza nelle diverse culture del mondo, in un percorso che, attraverso Nord-America, Egitto, Africa nera, India, Medio ed Estremo Oriente, ci conduce fino alle evoluzioni coreografiche delle danze delle spade in Europa. 2 Barisione Mauro, Comunicazione e società: teorie, processi, pratiche del framing, Bologna, Il Mulino, 2009. Collocazione: UPS 32-B-1942 UPS 65-083-B-103 Il concetto di "frame" è ormai tra i più diffusi nelle scienze sociali contemporanee, dalla sociologia alle comunicazioni di massa. Applicato al mondo sociale, il frame può essere inteso come una cornice di senso, una rete di significati interconnessi. Un frame dell'informazione, ad esempio, sarà dato dagli elementi di sfondo e di contesto con cui viene "incorniciata" una notizia, tali da favorire una certa sua interpretazione rispetto a un'altra. Questo volume si propone come testo introduttivo agli usi teorici del frame e alle pratiche di framing nella vita sociale, specie nei suoi ambiti più specificamente comunicativi. Berger John - Maria Nadotti, Sul guardare, Milano, B. Mondadori, 2003. Collocazione: UPS 32-A-81 Guardare, vedere, osservare. Per il grande critico John Berger, l’attenzione e le prospettive dei nostri sguardi cambiano di continuo: di fronte a un’opera d’arte del passato, a una foto di guerra, a un animale malinconico rinchiuso nella gabbia di uno zoo, «le nostre esperienze visive sono sempre più universali delle circostanze». Guardare non è solo un atto percettivo; si intreccia con il vissuto, la storia e la memoria dell’uomo dando luogo a un’esperienza complessa, dove non esistono regole e dove vedere significa essere costantemente sorpresi da qualcosa. È il caso della pala d’altare di Grünewald che, rivista a dieci anni di distanza, modifica il giudizio di Berger in virtù delle sue personali attese rivoluzionarie; oppure dei dettagli di una foto di Paul Strand «in grado di rivelarci l’intero corso di una cultura», o ancora, della sorprendente analogia tra la solitudine angosciosa dell’uomo che pervade le tele di Francis Bacon e l’ironia sentimentale di Walt Disney. In questo testo, presentato in una nuova e accurata traduzione, Berger propone percorsi alternativi, che scartano dalle interpretazioni ufficiali della critica d’arte ed esplorano l’enigma del guardare nel suo stretto legame con la storia delle idee e con il ruolo dell’immagine nella storia. Boorstin Daniel J., The image: a guide to pseudo-events in America, New York, Vintage Books, 1992. Collocazione: UPS 20-B-3569 First Published In 1962, This Wonderfully Provocative Book Introduced The Notion Of "pseudo-events" -- Events Such As Press Conferences And Presidential Debates, Which Are Manufactured Solely In Order To Be Reported -- And The Contemporary Definition Of Celebrity As "a Person Who Is Known For His Well-knownness." Since Then Daniel J. Boorstin's Prophetic Vision Of An America Inundated By Its Own Illusions Has Become An Essential Resource For Any Reader Who Wants To Distinguish The Manifold Deceptions Of Our Culture From Its Few Enduring Truths. Bresson Robert, Note sul cinematografo, Venezia, Marsilio, 2008. Collocazione: UPS 32-B-363(4) La ripetizione e la sovrabbondanza di immagini hanno fatto progressivamente impoverire il linguaggio audiovisuale. Occorre allora, oggi più che mai, recuperarne le originarie possibilità espressive, riflettendo sui modi in cui l'immaginazione si pone di fronte alla realtà. Robert Bresson è una tappa obbligata in questa direzione, per i film realizzati ma anche per le sue intuizioni teoriche. Il regista di "Un condannato a morte è fuggito", di "Pickpocket", di "Au hasard Balthazar", di "Lancillotto e Ginevra", de "L'argent" ha raccolto in questo volume le note di lavoro, scritte in circa venticinque anni, che testimoniano come il suo mestiere sia sempre stato una ostinata e coerente ricerca. Ne esce un quadro straordinariamente ricco nel quale al 'cinema' quale è, teatro filmato, si oppone il 'cinematografo', nuovo modo di scrivere e quindi di sentire. La rigidità e l'indifferenza delle 3 forme garantite deve trasformarsi nell'invenzione di nuovi rapporti (tra l'immaginazione dell'occhio e quella dell'orecchio, innanzi tutto) e nella riduzione all'essenziale, nella capacità quindi di rendere col minimo dei mezzi sensibili il massimo delle nostre impressioni. L'economia della forma porta - per Bresson - all'ampliamento del segno. Questa raccolta di aforismi lapidari, di considerazioni depurate fino alla sostanza, di riflessioni stese durante la lavorazione dei film, costituiscono un contributo fondamentale, nato dalla passione e dall'intelligenza, sia per il lettore attento al cinema sia per chiunque voglia capire l'enigma dell'immagine e la natura complessa della riproduzione. Bruni Luigino, Il prezzo della gratuità, Roma, Città Nuova, 2006. Collocazione: UPS SL-20-B-747(2) È convinzione comune, e lo confermano anche le più diverse teorie economiche, che il principio di gratuità rimandi più alla sfera privata che non a quella pubblica, dell’economia o della politica. Il presente studio intende contrad-dire tale prospettiva dimostrando che tale principio deve trovare spa-zio di espressione ovunque, anche in economia. È quanto già avviene nell’esperienza dell’Economia di Comunione. Nata da un’ispirazione originale di Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari, tale teoria economica dà vita ad imprese che, pur restando tali (dunque efficienti e competitive), trasformano la loro vita economica in un luogo e strumento di solidarietà e di condivisione. Lo studio di Luigino Bruni, coniugando economia, filosofia, antropologia e storia, rilegge tale esperienza, offrendo nuovi e stimolanti spunti di riflessione. Bupinder Zuthsi, Education for street and working children in India, Paris, Unesco, 2005. Collocazione: UPS Camillo Furio - Silvia Mucci, Focus group per il marketing: casi e metodologie di analisi di dati non strutturati, Milano, F. Angeli, 2008. Collocazione: UPS 32-C-2938(80) Si è soliti distinguere tra ricerche di mercato di natura quantitativa e ricerche di natura qualitativa. Le prime, finalizzate alla raccolta e all'analisi statistica di dati di tipo numerico, le seconde basate sulla raccolta di informazioni destrutturate e poco rappresentative, più rivolte all'approfondimento di fenomeni complessi che alla generalizzazione. E possibile trovare momenti in cui analisi qualitativa e le tecniche quantitative non sono distinte, ma collaborano e si fondono per trovare risposte, più complete alle questioni aziendali? Questa è la domanda all'origine di libro. Il volume nasce infatti dalla voglia di raccontare alcune esperienze, in cui strumenti di analisi qualitativa come i focus Group e metodologie di analisi quantitativa sono utilizzati congiuntamente in operazioni di marketing, al fine di valorizzare il grande numero di informazioni destrutturate raccolte nella ricerca qualitativa. I dati risultanti da un focus group sono infatti un patrimonio informativo complesso che le moderne tecniche di data mining che possono contribuire a strutturare. Il volume si rivolge non solo a studiosi e ricercatori di mercato, ma si propone di essere uno strumento operativo anche per chi si occupa di marketing in strutture private o pubbliche. Carroll Lewis - Rossella Rizzo - Brassaï, Sulla fotografia, Milano, Abscondita, 2007. Collocazione: UPS 32-B-1534 Una grande affinità legò Lewis Carroll e il suo fantastico universo alla fotografia. La morte del soggetto, la sua resurrezione al di là del reale, l'arresto del tempo, la presenza di ciò che è assente e l'assenza di ciò che è presente, tutti questi paradossi Carroll li visse un'infinità di volte dietro il suo obiettivo. La fotografia svolse un'altra funzione per il grande poeta: quella di essere la camera di compensazione della sua vita amorosa frustrata. Noi fotografi siamo una genia di bricconi, di guardoni e di ladri. Ci troviamo ovunque non siamo desiderati; tradiamo segreti che nessuno ci confida; spiamo senza vergogna ciò che non ci riguarda e ci appropriamo di cose che non ci appartengono. E, a lungo andare, ci ritroviamo possessori delle ricchezze di un mondo che abbiamo depredato. Fu dunque la fotografia che permise a Lewis Carroll, a questo pastore tentato dal maligno, 4 di esorcizzare i demoni che lo perseguitavano. Grazie alla fotografia, la cattura dell'immagine poteva surrogare il possesso. "Era fatale" scrive André Bay, uno dei suoi più profondi conoscitori, "che Carroll facesse intervenire questo schermo tra l'inaccessibile fanciulla e la sua brama di averla. Egli la possedeva attraverso l'obiettivo". (Dallo scritto di Brassai). Il volume raccoglie una serie di scritti sulla fotografia usciti su diversi periodici tra il 1855 e il 1899 e un saggio di Brassai sulla fotografia dell'autore di Alice. Casalegno Federico, Le cybersocialità: nuovi media e nuove estetiche comunitarie, Milano, Il Saggiatore, 2007. Collocazione: UPS 33-B-50(619) La tecnologia delle comunicazioni evolve e progredisce in modo costante, entra nelle case e accompagna l'uomo quotidianamente. La diffusione di nuove forme di comunicazione contribuisce a modificare le dinamiche e le architetture comunitarie: nei nuovi contesti comunicativi si cristallizzano forme emergenti di quella che l'autore definisce "cybersocialità". I "tecno-pessimisti" profetizzano un'epoca oscura in cui gli internauti, ridotti alla totale immobilità fisica, finiranno per "sconnettersi" dal mondo. I "tecno-ottimisti", da parte loro, teorizzano che una vita in rete possa essere quasi autosufficiente, sottraendo l'uomo al peso del reale. L'autore propone una approccio olistico, una "via di mezzo" che privilegi la coevoluzione tra reale e virtuale, spazio fisico e cyberspazio: la cybercultura racchiude in sé un aspetto vitale e anarchico che favorisce la creazione di gruppi di discussione e nuove agorà elettroniche capaci di restituire respiro democratico agli scambi d'esperienze. Alla radice di queste nuove realtà collettive ci sono sempre l'elemento umano e passioni sociali condivise. Chatterjee Aroup, Mother Teresa: the final verdict, Kolkata, Meteor Books, 2003. Collocazione: UPS 12-C-3082 Dr. Aroup Chatterjee has presented meticulously researched uimpeachable evidence (photograph, videograph, recorded telephone conversations, etc.) exposing the enormous lie behind the Mother Teresa myth (soon to be declared saint by the Vatican!). MT was more interested in missionary (religious) activity than in charity, and played a big role in promoting the myth that sorrounded her. Amidst the unquestioned acceptance of this "mother of all myths" at least one person has stood up and exposed the lie. The book also illustrates how the media can create extraordinary myths (and equally well shatter lives) leaving truth far behind. Chawla Navin, Mother Teresa, Boston, Shaftesbury, Melbourne, Element Books, 1998. Collocazione: UPS 12-C-3417 First published in Great Britain in 1992, this biography--"hagiography" is a more appropriate term--includes many letters and rare photographs which provide a graphic and moving portrait of the Albanian nun whose work among the poorest of the poor in Calcutta has earned her worldwide acclaim, along with the Nobel Peace Prize. The order founded by Mother Teresa, the Missionaries of Charity, now operates 456 centers in more than 100 countries, feeding half a million families each year. The book does not probe Mother Teresa's theology or question the order's priorities, but it does provide a full account of this remarkable woman's devotion. Chomsky Noam, Democrazia e istruzione: non c'è libertà senza l'educazione, Roma, EdUP, 2005. Collocazione: UPS 6-B-8976 Chomsky si interroga sul rapporto tra democrazia e istruzione e, soffermandosi sulla tradizione libertaria di sinistra radicata nei valori dell'illuminismo, individua nell'istruzione una leva di cambiamento sociale. Non c'è democrazia senza educazione, non c'è società realmente libertaria e illuminata fin quando il fine della produzione è una produzione di beni e non di esseri umani liberi, reciprocamente associati in condizioni di uguaglianza, in cui non si è solo spettatori ma partecipi. 5 Clair Jean, Henri Cartier-Bresson tra ordine e avventura, Milano, Abscondita, 2008. Collocazione: UPS 32-B-1532 Henri Cartier-Bresson (1908-2004) viene unanimemente considerato uno dei più grandi fotografi del Novecento. Negli ultimi dieci anni della sua lunga vita smise di fotografare, dedicandosi al disegno e alla pittura: "Ho così ritrovato" scrisse "la mia vocazione originaria e chiuso definitivamente la "parentesi" della fotografia". Una parentesi che è durata cinquant'anni e i cui risultati, nel campo del reportage e della ritrattistica, gli hanno valso una straordinaria fama mondiale. Il patrimonio delle sue immagini rappresenta ormai una pietra miliare: dopo Cartier-Bresson non si può essere fotografi senza rapportarsi - per imitazione o contrapposizione - alla sua opera. Questi tre saggi del grande critico Jean Clair, suo amico e ammiratore, sono un commosso omaggio all'uomo e all'artista. Nel secondo di essi, Clair approfondisce il rapporto tra la grande opera fotografica di Cartier-Bresson e la sua produzione di disegni a cui, come si è detto, consacrò gli ultimi anni della propria vita, e in tal modo affronta e illumina il grande e controverso problema del rapporto tra fotografia e pittura. Il libro è corredato dalle riproduzioni delle fotografie di Cartier-Bresson - alcuni dei suoi capolavori -, che Jean Clair analizza. Codeluppi Vanni - Roberta Paltrinieri - Romana Andò, Il consumo come produzione, Milano, F. Angeli, 2008. Collocazione: UPS SL-20-C-709(108) Il "consumo come produzione" è una categoria trasversale nella quale convergono le più recenti proposte teoriche e di ricerca nel campo dei consumi, come dimostrano i saggi che compongono questo numero di Sociologia del lavoro dedicato ai consumi. L'ipotesi che esista un ruolo produttivo del consumatore conduce gli osservatori del sociale a cogliere le plurime vesti che esso può assumere. Capacità cognitive, relazionali e competenze tecnologiche sembrano connotare il crescente potere del consumatore alla ricerca di nuovi equilibri rispetto al potere del consumo e della marca. Non va però dimenticato che processi antitetici e coesistenti sono in atto nel sistema del mercato e nel rapporto tra consumatori ed imprese. Così il prosumerismo, come forma estrema della esternalizzazione da parte delle imprese, va di pari passo con il crescere di una cultura partecipativa, che può avere risvolti proattivi nelle nuove forme di partecipazione mediata dal sistema del consumo. Su questo e molto di più si confrontano le voci interpellate alla ricerca di un quadro complessivo. Crevola Andrea - Cristina Gena, Web design: la progettazione centrata sull'utente, Milano, CittàStudi, 2006. Collocazione: UPS 32-C-3052 Come si costruisce un sito web? Quali sono le accortezze da seguire perché sia un sito facilmente fruibile dagli utenti? Web design affronta le tematiche fondamentali per una progettazione web centrata sull'utente. Viene infatti proposto un modello di applicazione necessario allo sviluppo di un sito web ispirato ai principi della portabilità, della multicanalità e dell'accessibilità, senza trascurare i concetti chiave come semantic web e web services. Particolare rilievo viene dato anche ai temi legati all'interazione uomo-macchina e all'usabilità. Un intero capitolo è dedicato alle problematiche di accessibilità dei siti web, così come alla personalizzazione dell'interazione e dei sistemi adattativi. Infine viene affrontato il tema della valutazione (le principali metodologie di valutazione preliminari e i metodi di valutazione che prevedono l'interazione con gli utenti finali), fase essenziale della vita di un progetto web, che ne certifica in modo definitivo la qualità. Debray Régis, Lo stato seduttore: le rivoluzioni mediologiche del potere, Roma, Editori Riuniti, 2003. Collocazione: UPS 32-B-1411(5) Tra i primi a comprendere e segnalare l'avvento di una democrazia mediatica, nella quale l'enorme sviluppo dei mass media è destinato a cambiare profondamente i meccanismi della vita pubblica, 6 Debray analizza il modo in cui i messaggi simbolici si iscrivono, si trasmettono e si sedimentano nella società. L'ingresso nella videosfera e la metafora sportiva, il ruolo dei corpi mediali e i nuovi linguaggi, lo stravolgimento dei concetti di destra e sinistra e le inedite modalità assunte dallo Stato pubblicitario, la perdita di ruolo della politica e la ridefinizione del concetto stesso di cultura sono gli elementi con cui l'autore delinea la mappa per comprendere il piano su cui si gioca oggi la partita politica. Denquin Jean-Marie, La politique et le langage, Paris, M. Houdiard, 2007. Collocazione: UPS 20-C-4576 La politique existe par la rencontre de deux séries de faits : l'existence d'un pouvoir qui mène une politique, effectuant des choix au nom de la collectivité, et l'existence de politiciens, avec ou contre le pouvoir. La synthèse de ces deux séries ne se fait que dans et par le langage. Il crée des catégories politiques qui structurent les oppositions entre les acteurs. Doyle Gillian - Giuseppe Richeri, Introduzione all'economia dei media, Milano, Hoepli, 2008. Collocazione: UPS 32-C-3062 Lo studio dei media si è concentrato tradizionalmente sugli aspetti politici, sociali e culturali dell'attività comunicativa. Ma negli anni recenti il settore dei media ha assunto una particolare rilevanza dal punto di vista economico industriale e oggi qualsiasi tipo di formazione universitaria e di attività professionale competente deve tenerne conto. Questo volume offre una chiara e precisa introduzione all'economia dei media a tutti coloro che sono direttamente o indirettamente coinvolti nel settore. L'attenzione è focalizzata in particolare sugli aspetti più rilevanti che riguardano l'attività di produzione e distribuzione delle imprese mediali, la struttura dei mercati e le strategie che hanno caratterizzato negli anni recenti l'attività degli operatori di successo. Sono inoltre affrontati i principali campi dell'attività mediale dalla televisione al cinema, dall'editoria stampata ai nuovi media e alla pubblicità. Infine una sezione specifica è dedicata all'impatto che gli aspetti economici dei media hanno sull'attività di regolazione delle istituzioni pubbliche. Fabbri Paolo - Gianfranco Marrone, Semiotica in nuce, Roma, Meltemi, 2000. Collocazione: UPS 32-C-2773(1); UPS 32-C-2773(5) Questo secondo volume dell'antologia dei testi semiotici fondamentali offre al lettore una visione nuova della scienza della significazione: non più la semiologia strutturalista che era di moda negli anni Sessanta e Settanta, e nemmeno la semiotica cognitiva che s'è affermata successivamente, ma lo studio approfondito della dimensione - al tempo stesso sociale e linguistica - del discorso. Nozioni e problemi come quelli dell'enunciazione, delle tipologie discorsive, della figuratività, dell'aspetto, del valore, delle passioni, della sensorialità hanno portato gli studi semiotici a una vera e propria svolta. Ed ecco autori ormai classici come Austin, Benveniste, Greimas, Lévi-Strauss, Leroi-Gourhan, Lotman, Merleau-Ponty intrattenere un proficuo dialogo con studiosi di generazioni successive come Bastide, Bertrand, Coquet, Courtés, Fabbri, Fontanille, Geninasca, Keane, Landowski, Latour, Zilberberg. Il risultato di questo dialogo non è solo la conferma di una disciplina ormai matura, ma l'immagine di un cantiere tuttora in costruzione, in cui fervono lavori, progetti, rilanci. Faggiano Maria Paola, Stile di vita e partecipazione sociale giovanile: il circolo virtuoso teoria-ricerca-teoria, Milano, F. Angeli, 2007. Collocazione: UPS SL-20-C-653(12); UPS 65-011-C-271 Il libro nasce da una duplice esigenza, quella di gettare le basi per la costruzione di un paradigma nell'accezione mertoniana del termine - per lo studio dello stile di vita giovanile e quella di giungere all'elaborazione di uno schema analitico-procedurale per lo studio della partecipazione sociale giovanile. La scelta di concentrarsi sulla condizione giovanile poggia sul desiderio di mettere ordine 7 in un panorama di studi teorici ed empirici che appare, specie con riferimento agli ultimi decenni, ricco e variegato, ma anche scarsamente sistematizzato ed organizzato. Si è, a tal proposito, individuato nel concetto di stile di vita il mezzo più adeguato per pensare ad un numero considerevole di studi condotti sui giovani nell'ultimo cinquantennio, non più come ad un insieme di elementi slegati ed in ordine sparso, ma come ad un nucleo organico di contributi riferiti tutti ad un unico filo conduttore. Il testo costituisce un vero e proprio percorso, che parte dallo stile di vita genericamente inteso, passa per lo stile di vita giovanile - quindi, per l'applicazione del concetto ad un target definito - ed in seguito per lo stile di partecipazione sociale dei giovani, per culminare, attraverso l'applicazione di una serie di modelli messi a punto in itinere ai dati di alcune ricerche, nell'individuazione di specifici profili di partecipazione sociale. Ferrero Adelio - Nuccio Lodato, Robert Bresson, Milano, Il Castoro, 2004. Collocazione: UPS 32-A-29(25a) Robert Bresson (Bromont-Lamothe 1907 - Parigi 1999), forse il più schivo uomo di cinema del secolo scorso, intento a misurarsi con se stesso - e le questioni espressive e produttive - nel modo più libero e intransigente. Analista incomparabile dell'interiorità e dei temi più alti per l'umana presenza (il male, la sofferenza del vivere, l'inesplicabilità del Tutto), ha condotto su di sé e la sua opera un lavoro progressivo di selezione e spoliazione stilistica, unico e inconfondibile nel panorama mondiale. Foa Marcello, Gli stregoni della notizia : da Kennedy alla guerra in Iraq: come si fabbrica informazione al servizio dei governi, Milano, Guerini, 2006. Collocazione: UPS 32-C-2936 Una rassegna di bugie costella la politica internazionale. Foa elenca i misfatti perpetuati sopratutto negli Stati Uniti e in Gran Bretagna dagli "spin doctor", personaggi quasi sconosciuti perché, appunto, il loro lavoro si svolge lontano dalle telecamere. Si scopre così come l'opinione pubblica internazionale sia stata "guidata" a condividere scelte azzardate e a volte disastrose: dalle famose "armi di distruzione di massa" irachene alla guerra nei Balcani motivata da una "pulizia etnica" mai interamente dimostrata. Si scopre inoltre che la "fanciulla kuwaitiana" volontaria in ospedale, che testimoniò sulla strage di neonati gettati fuori dalle incubatrici dai soldati di Saddam, era in realtà la figlia dell'ambasciatore del Kuwait all'ONU. García Luis Alonso, Historia y praxis de los media : elementos para una historia general de la comunicación, Madrid, Laberinto, 2008. Collocazione: UPS 32-C-2748(21) Historia y Praxis de los Media intenta dar respuesta a un solo interrogante: ¿qué debe poseer la historiografía como disciplina y la comunicación como objeto para que una Historia General de la Comunicación sea un saber útil a un hacer consciente en las praxis comunicacionales, tal como éstas son enseñadas y aprendidas en los estudios de Bellas Artes, Comunicación Audiovisual, Diseño, Periodismo o Publicidad? La respuesta a este interrogante pasa por el análisis de una serie de conceptos y principios demasiadas veces entendidos como indiscutibles: la historiografía y la comunicología, lo audiovisual y lo hipermedial, el arte y la estesis, las clasificaciones y taxonomías de los medios expresivos, la comunicación y la tecnología, el proceso de surgimiento de la novedad y el dilema del determinismo, o, finalmente, los media y las semiotecnias. Sobre dichos elementos, se construye una interpretación del devenir histórico de las formas expresivas y las prácticas comunicativas —con especial atención a las canonizadas por la alta modernidad de los siglos XIX y XX— tal como deben ser repensadas en el aprendizaje y ejercicio de la comunicación del siglo XXI. Gennari Mario, L'apocalisse di don Milani, Milano, Scheiwiller, 2008. Collocazione: UPS 12-B-6042 L' opera è un'antologia di articoli pubblicati nel corso degli anni sui principali quotidiani nazionali. Un cinquantennio nel quale molti tra i più importanti intellettuali italiani, attraverso rapidi interventi 8 apparsi in giornali e riviste, hanno fornito commenti, critiche, analisi, osservazioni, chiarimenti e interpretazioni. Ciascuno di questi contributi si situa in un contesto storico specifico e precisato, ma si pone anche nel solco di un dibattito fertile intorno a Lorenzo Milani, al suo essere contemporaneamente ebreo, convertito, prete, scrittore, maestro, educatore, intellettuale e uomo. Ne emerge un quadro complesso di prese di posizione, di distanziamenti, di interconnessioni, di indagini anche rapide, ma mai superficiali. Ghioni Fabio - Roberto Preatoni, Ombre asimmetriche: la guerra cibernetica e i suoi protagonisti, Roma, Robin, 2005. Collocazione: UPS 40-B-140(2) In questo volume, due dei massimi esperti mondiali di sicurezza informatica delineano il profilo di tutti coloro che hanno scelto la Rete come proprio campo di battaglia, definendo, una volta per tutte, la loro natura e le loro motivazioni: dagli hacker ai terroristi, passando per gli ancora poco conosciuti "mercenari cibernetici", gli autori aprono finalmente il discorso a un livello più ampio, scegliendo uno stile divulgativo che possa coinvolgere anche i non addetti ai lavori, senza lasciare da parte gli aspetti più squisitamente tecnici. Giménez Armentia Pilar - M. Rosa Berganza Conde, Género y medios de comunicación: un análisis desde la Objetividad y la teoría del Framing, Madrid, Fragua, 2009. Collocazione: UPS 32-B-1926 La reflexión sobre la cobertura que realizan los medios de difusión sobre los temas de género empieza a calar entre la profesión periodística y entre la ciudadanía en general. Al menos, es un asunto que cada vez resulta menos extraño a la opinión pública. Esta obra pretende sumarse a la reflexión académica y social sobre cómo los medios retratan los temas de género. Dos son los ejes temáticos de la obra. El primero, la teoría del Framing o teoría del Enfoque y su relación antagónica con las corrientes objetivistas de la información. El segundo toma como punto de partida el análisis que realizaron los principales diarios españoles de los planteamientos del la IV Conferencia sobre la Mujer de Naciones Unidas celebrada en Pekín en 1995. Giovagnoli Max, Cross-media: le nuove narrazioni, Milano, APOGEO, 2009. Collocazione: UPS 32-B-1918 Le nuove narrazioni sono come i pollini, sono dovunque. Passano da un mezzo di comunicazione all'altro e contaminano il cinema con i videogames, la pubblicità con il mobile, la letteratura con la tv e i social network, i fumetti con il Web e le performance spettacolari. I nuovi narratori sono utenti, scrittori e player, individui o communities che reinventano i brand mondiali dell'intrattenimento (da Star Wars a Harry Potter, World of Warcraft ecc.) per mezzo di forme alternative di racconto diffuse in tutto il mondo. E la Generazione X-Media, la generazione dei "media incrociati" che si esprime attraverso fanfiction e web-serial, romanzi collettivi e d-cinema, spot e games ambientati in universi reali e virtuali. Le Nuove Narrazioni di oggi e di domani, esplorate in questo saggio con decine di esempi, mostrano agli studiosi e agli appassionati della comunicazione e del racconto come i new media ci stanno chiamando a sperimentare modi sempre più interattivi per narrare, nell'intrattenimento come nella pubblicità, nella comunicazione d'impresa come nell'"edutainment", nell'informazione e nella scrittura creativa. Sembra un'istantanea scattata nel futuro. E, invece, il ritratto di un nuovo habitat in cui abbiamo già iniziato a raccontare diversamente le nostre storie. Godeau Éric, Le immagini che ci raccontano il mondo, Roma, Contrasto, 2007. Collocazione: UPS 32-C-2940 Come capire il mondo di oggi senza conoscere la sua storia recente? Come trasmettere alle nuove generazioni lo spirito dei decenni trascorsi dopo la Seconda Guerra mondiale, il susseguirsi dei conflitti, le rivoluzioni tecnologiche, il cambiamento di mentalità? Per raccontare questa storia, Magnum, l'agenzia internazionale di reportage fotografico, apre i suoi archivi. Ogni immagine 9 selezionata, collocata nel suo contesto, a volte commentata dallo stesso fotografo, diviene un luogo di scambio, uno stimolo alla riflessione, l'occasione per osservare e comprendere un modo in cui si incontrano tre generazioni. Questo volume è nello stesso tempo uno strumento di conoscenza, una raccolta di ricordi e un libro di fotografia. Guarasci Roberto - Eduardo De Francesco, Linguaggi di descrizione documentaria e teledidattica, Rende (CS), Centro Editoriale e Librario, 2000. Collocazione: UPS 32-B-1915 Gubitosa Carlo, Elogio della pirateria: dal Corsaro Nero agli hacker, dieci storie di ribellioni creative, Milano, Napoli, Terre di Mezzo ; Altra economia, 2005. Collocazione: UPS 32-B-1812 Chi sono i pirati? Gli 'eroi' come il Corsaro Nero per cui facevamo il tifo da piccoli, oppure soggetti che - ci dicono da grandi - sono sovversivi perché condividono musica e software? Questo libro racconta dieci storie di "eretici postmoderni"che si oppongono al dio-profitto: dai pirati dell'etere agli 'hacker' americani da cui è nato l''open source', dai pirati della salute contro i brevetti sui farmaci ai 'writer' urbani: dieci pratiche per salvare la nostra cultura da una precoce morte cerebrale. Hassan Robert, The information society, Cambridge; Malden, Massachussets, Polity Press, 2008. Collocazione: UPS 32-B-1902 What are we to make of the information society? Many prominent theorists have argued it to be the most profound and comprehensive transformation of economy, culture and politics since the rise of the industrial way of life in the 18th century. Some saw its arrival in a positive light, where the dreams of democracy, of 'connectivity' and 'efficiency' constituted a break with the old ways. But other thinkers viewed it more in terms of the recurrent nightmare of capitalism, where the processes of exploitation, commodification and alienation are given much freer rein than ever before. In this book Robert Hassan, a prominent theorist in new media and its effects, analyses and critically appraises these positions and forms them into a coherent narrative to illuminate the phenomenon. Surveying the works of major information society theorists from Daniel Bell to Nicholas Negroponte, and from Vincent Mosco to Manuel Castells, The Information Society is an invaluable resource for understanding the nature of the information society - as well as the meta-processes of neoliberal globalisation and the revolution in information technologies that made it possible. Karaganis Joe, Structures of participation in digital culture, New York, Social Science Research Council, 2007. Collocazione: UPS 32-C-1983 Digital technologies are engines of cultural innovation, from the virtualization of group networks and social identities to the digital convergence of textural and audio-visual media. User-centered content production, from Wikipedia and YouTube to Open Source, has become the emblem of this transformation, but the changes run deeper and wider than these novel organizational forms. Digital culture is also about the transformation of what it means to be a creator within a vast and growing reservoir of media, data, computational power, and communicative possibilities. We have few tools and models for understanding the power of databases, network representations, filtering techniques, digital rights management, and other new architectures of agency and control. We have even fewer accounts of how these new capacities have transformed our shared cultures and our understanding of and capacities to act within them. This volume addresses these issues and supplies the demand for a comprehensive critical framework that places these developments in context. Katz Elihu - Paul Felix Lazarsfeld, Personal influence: the part played by people in the flow of mass communications, New Brunswick, N.J.; London, Transactions Publishers, 10 2006. Collocazione: UPS 32-C-2941 Peter Simonson of the University of Pittsburgh has written that :Personal Influence was perhaps the most influential book in mass communication research of the postwar era, and it remains a signal text with historic significance and ongoing reverberations "more than any other single work, it solidified what came to be known as the dominant paradigm in the field, which later researchers were compelled either to cast off or build upon." First published in 1955, Personal Influence reports the results of a pioneering study conducted in Decatur, Illinois, validating Paul Lazarsfeld's serendipitous discovery that messages from the media may be further mediated by informal "opinion leaders" who intercept, interpret, and diffuse what they see and hear to the personal networks in which they are embedded. This classic volume set the stage for all subsequent studies of the interaction of mass media and interpersonal influence in the making of everyday decisions in public affairs, fashion, movie-going, and consumer behavior. The contextualizing essay in Part One dwells on the surprising relevance of primary groups to the flow of mass communication. Peter Simonson of the University of Pittsburgh has written that "Personal Influence was perhaps the most influential book in mass communication research of the postwar era, and it remains a signal text with historic significance and ongoing reverberations...more than any other single work, it solidified what came to be known as the dominant paradigm in the field, which later researchers were compelled either to cast off or build upon." In his introduction to this fiftieth-anniversary edition, Elihu Katz discusses the theory and methodology that underlie the Decatur study and evaluates the legacy of his coauthor and mentor, Paul F. Lazarsfeld. Kee Howard Clark - American Bible society., American Bible Society symposium papers on the Bible in the twenty-first century, Philadelphia, Trinity Press International, 1993. Collocazione: UPS 7-B-2722 American Bible Society. Bible — History — Congresses. Bible — Translating — Congresses. Bible — Study and teaching — Congresses. Kezich Tullio, Ermanno Olmi: il mestiere delle immagini : diario in pubblico di un'amicizia, Alessandria, Falsopiano, 2004. Collocazione: UPS 32-B-1928 Il ritratto di un regista italiano tra i più rappresentativi, Ermanno Olmi, così come scaturisce dal dialogo con uno dei maggiori critici cinematografici: Tullio Kezich. Una conversazione che si snoda lungo oltre quarant'anni di vita, tra incontri, visioni, riflessioni sul cinema e sull'arte e considerazioni sul nostro Paese. Krauss Rosalind - Elio Grazioli, Teoria e storia della fotografia, Milano, B. Mondadori, 2000. Collocazione: UPS 32-B-1922 Questo libro costituisce un approccio alla fotografia in aperta rottura con le teorie dominanti che la riconducono ai canoni estetici propri della storia dell'arte. Questo testo si pone accanto a opere come la Piccola storia della fotografia di Walter Benjamin, La camera chiara di Roland Barthes e Sulla fotografia di Susan Sontag. Le Guay Damien, La faccia nascosta di Halloween: come la festa della zucca ha sostituito Tutti i Santi, Leumann (TO), Elle Di Ci, 2004. Collocazione: UPS 32-B-1909 Oggi con Halloween ci si mettono tutti: la televisione, i giornali, anche gli insegnanti a scuola. Ma 11 perché accogliere con tanto entusiasmo questa festa proveniente da un altro paese e da un altro universo religioso? Abbiamo valutato tutte le conseguenze che può avere sui nostri bambini? Questo volume propone una "indagine d'impatto" di natura psichica e spirituale sulla diffusione in Italia di una festa che si contrappone alla tradizione cristiana. Lee Hyangjin, Il cinema coreano contemporaneo: identità, cultura e politica, Milano, O Barra o edizioni, 2006. Collocazione: UPS 32-B-1908 Un'analisi dei film più significativi prodotti in Corea del Nord e del Sud svela le motivazioni culturali e ideologiche sottese alle singole opere. "Un film è un testo culturale prodotto nella società" e una fonte a cui attingere per comprenderne i valori. L'autrice si avvale di materiali inediti provenienti sia dal Nord che dal Sud e osserva cinema e cultura nei loro rimandi continui evidenziando le antiche radici comuni, la fondamentale unità culturale e le profonde divergenze nate nella Corea politicamente divisa. Il testo ripercorre nella sua interezza lo sviluppo del cinema coreano, dagli esordi nel 1903 al consolidamento avvenuto durante il periodo coloniale giapponese (1910-45) fino all'affermazione dei giorni nostri, mettendo in luce la diversificazione dei film seguita alla divisione tra Nord e Sud. La realtà dell'industria cinematografica è osservata in termini di produzione, distribuzione e ricezione. Lo studio, allo stesso tempo affascinante e approfondito, si pone nel solco dei Cultural Studies. La ricchezza dei contenuti risponde al crescente interesse di critica e pubblico per il cinema coreano contemporaneo. Il volume è corredato di filmografia, bibliografia e indice analitico. Levi Strauss David, Politica della fotografia, Milano, Postmedia, 2007. Collocazione: UPS 32-B-1921 David Levi Strauss era sul punto di cominciare un seminario alla New York University l'11 settembre 2001 quando alcuni suoi studenti sono stati testimoni del crollo delle Twin Towers. L'autore scrive: "I saggi compresi in questo libro sono stati scritti in un periodo in cui il ruolo sociale della fotografia, usata come arte o come propaganda, è cambiato drammaticamente. Il mio modo per cercare di capire questi cambiamenti è stato scriverne". L'autore affronta temi socialmente rilevanti sull'utilizzo della fotografia da parte dei media quali "La fotografia come propaganda" o il capitolo dedicato alla frenesia dei media dopo l'11 settembre "Il più alto livello di illusione". "Fotografia e propaganda" analizza il lavoro di due fotoreporter che hanno perso la vita in America Centrale negli anni ottanta - Richard Cross e John Hoagland, reporter che hanno ispirato film come Sotto tiro di Roger Spottiswoode e Salvador di Oliver Stone - e il modo in cui i media hanno utilizzato le loro immagini. Anche la storia di Sebastiao Salgado non racconta soltanto il lavoro di un maestro, ma le difficoltà e le incomprensioni a cui il fotografo è andato incontro nel corso della sua carriera. Anche il ruolo sociale della fotografia è affrontato da Levi Strauss, ma (come John Berger) esprime e auspica chiaramente un maggiore senso di responsabilità comune all'artista come al reporter nell'epoca in cui il singolo individuo sembra privato del diritto all'informazione. Liggeri Domenico, Musica per i nostri occhi: storie e segreti dei videoclip, Milano, Bompiani, 2007. Collocazione: UPS 33-A-140(363bis) L'appassionante storia dei video musicali raccontata come un avventuroso romanzo del più sorprendente prodotto della creatività audiovisiva. Dal sogno di Wagner per un'arte totale alla sua concreta attuazione nella più eccitante forma di comunicazione mai vista e sentita, l'unica capace di unire cuori, occhi e orecchie dei ragazzi del mondo intero, senza più barriere. I primi esperimenti nel tempo del pre-cinema, le intuizioni delle avanguardie degli anni '20, la rivoluzione del jazz e la ribellione del rock, fino al trionfo degli anni '60: insomma, tutto quello che non vi hanno mai detto sul video musicale e che nessuno prima d'ora aveva mai cercato, scoperto e narrato. Una rivoluzione copernicana che stravolge tutto quello che fino a oggi si era detto sulla videomusica. 12 Linn Susan - Mirella Pagani, Il marketing all'assalto dell'infanzia : come media, pubblicità e consumi stanno trasformando per sempre il mondo dei bambini, Milano, Orme, 2005. Collocazione: UPS 32-B-1917 Malizia Enrico - Hilde Ponti, Halloween: storia e tradizioni: divertimenti e travestimenti, Roma, Edizioni Mediterranee, 2002. Collocazione: UPS 32-B-1679 Manghi Bruno, Fare del bene: il piacere del dono e la generosità organizzata, Venezia, Marsilio, 2007. Collocazione: UPS SL-20-B-546(15) Come mai "fare del bene" è un fenomeno così diffuso? Non solo per il bisogno di riconciliarci con i mali del mondo, ma anche perché la società del benessere ha moltiplicato le sue ricchezze e la disponibilità all'offerta e perché si è molto sviluppata una soggettività consapevole che prova piacere e autorealizzazione nel gesto filantropico. Bruno Manghi, sociologo, dagli anni novanta collabora come sindacalista e formatore con istituzioni e imprese. Ha fatto parte del primo governo Prodi, attualmente è direttore del Centro studi CISL a Firenze. Con Marsilio ha pubblicato "Il tempo perso" (1995). Markale Jean, Halloween: storia e tradizioni, Torino, L'Età dell'Acquario, 2005. Collocazione: UPS 32-B-1910 Già da diversi anni, in Italia come nel resto d'Europa, zucche, maschere di vampiri e fantasmi, scope da strega e altri attrezzi consimili, occupano le vetrine dei negozi durante l'intero mese di ottobre; e la sera del 31 adulti e bambini, in un'atmosfera carnevalesca, festeggiano Halloween. Ma di quale ricorrenza esattamente si tratta? Molti pensano, a torto, che questa festa arrivi dagli Stati Uniti. In realtà Halloween - una parola inglese che significa 'notte sacra' - riprende gli antichi rituali druidici di Samain, le cui origini risalgono all'antica Irlanda. Durante la notte di Samain - nel corso del plenilunio più vicino al 1° novembre - il mondo dei morti si ricongiunge con quello dei vivi e viceversa, poiché secondo un detto celtico "la morte non è che il mezzo di una lunga vita". In seguito, questa festa pagana fu trasformata dalla Chiesa in quella di Ognissanti. Jean Markale - un autore molto amato dal pubblico italiano - ricostruisce la storia di Halloween a partire dai tempi più remoti, analizza le sue successive metamorfosi, per arrivare al modo in cui si celebra nella nostra società, che, curiosamente, sembra ignorarne il senso e l'importanza. Martínez Nicolás Manuel - Javier Callejo, Para investigar la comunicación: propuestas teórico-metodológicas, Madrid, Tecnos, 2008. Collocazione: UPS 32-B-1925 El desarrollo continuado que vienen experimentando desde hace aproximadamente una década los estudios sobre comunicación (y en concreto los referidos a lo que tradicionalmente se ha denominado comunicación de masas y de forma más reciente comunicación mediática) autoriza a tenerlos como uno de los campos de investigación más dinámicos en el ámbito de las ciencias sociales y las humanidades en España. El reto que ahora debe afrontar la comunidad científica de los investigadores de la comunicación, prolífica por el volumen de su producción académica y ahora ya abiertamente pluridisciplinar, es el de alcanzar un estado de madurez que haga del campo algo no sólo dinámico, sino dotado también de una progresiva solvencia científica. Es éste, y no la cantidad de lo que se publica, el único criterio epistemológico válido para valorar el vigor de cualquier ámbito particular del conocimiento científico. Los trabajos reunidos en este volumen pretenden contribuir a esa maduración de los estudios sobre comunicación en España ofreciendo sendos estados de la cuestión relativos a dominios u objetos con una fuerte presencia en la investigación española actual. Los textos están planteados, insistimos, como estados de la cuestión; es decir, trabajos que 13 sintetizan los conocimientos más recientes sobre una cuestión determinada; valoran los resultados que se han obtenido señalando, si es el caso, limitaciones, deficiencias o errores; y proponen enfoques teóricos y procedimientos metodológicos para avanzar o mejorar los saberes sobre aquellas cuestiones. Con esta idea, en el volumen se aborda el estado del conocimiento científico en cinco áreas o dominios: historia de la investigación sobre comunicación en España; investigación de audiencias; historia de la comunicación y del periodismo; comunicación política; sociedad de la información y economía política de la comunicación; y profesión periodística. CAPÍTULO I. LA INVESTIGACIÓN SOBRE COMUNICACIÓN EN ESPAÑA. EVOLUCIÓN HISTÓRICA Y RETOS ACTUALES, por Manuel Martínez Nicolás (Universidad Rey Juan Carlos) CAPÍTULO II. AUDIENCIAS MULTIMEDIA: MÚLTIPLES PROBLEMAS, MÚLTIPLES INTERESES, por Javier Callejo Gallego (Universidad Nacional de Educación a Distancia) CAPÍTULO III. HISTORIA DE LA COMUNICACIÓN E HISTORIA DEL PERIODISMO: ENFOQUES TEÓRICOS Y METODOLOGÍAS PARA LA INVESTIGACIÓN, por Josep Lluís Gómez Mompart (Universitat de València) CAPÍTULO V. LA ADOLESCENTE INVESTIGACIÓN EN COMUNICACIÓN POLÍTICA: ESTRUCTURA DEL CAMPO Y TENDENCIAS PROMETEDORAS, por José Luis Dader (Universidad Complutense de Madrid) CAPÍTULO VI. INVESTIGACIÓN SOBRE COMUNICACIÓN POLÍTICA EN BRASIL, por Vera Chaia (Universidade de São Paulo) CAPÍTULO VII. SOCIEDAD DE LA INFORMACIÓN Y COMUNICOLOGÍA: UNA CRÍTICA ECONÓMICO-POLÍTICA, por Francisco Sierra Caballero (Universidad de Sevilla) CAPÍTULO VIII. PERIODISTAS: ENTRE LA PROFESIONALIDAD Y EL AVENTURERISMO, por Félix Ortega (Universidad Complutense de Madrid) Mitnick Kevin D. - William L. Simon - Marco De Seriis, L'arte dell'intrusione, Milano, Feltrinelli, 2006. Collocazione: UPS 32-C-2584 Mitnick offre con questo libro un sequel all'ormai celebre "L'arte dell'inganno", questa volta intervistando una serie di gruppi hacker che hanno messo in atto alcune delle intrusioni più incredibili degli ultimi anni. Ogni capitolo (dieci in totale) si apre con una "computer crime story" che si legge come un romanzo. Certo, è sicuramente sconcertante capire quanto sia vulnerabile il proprio conto in banca o vedere all'opera un gruppo di hacker innamorati del gioco d'azzardo che in pochi minuti fanno man bassa delle slot machine. Come nell' "Arte dell'inganno", nel raccontare queste storie, Mitnick illustra minuziosamente i passi tecnici utilizzati nel mettere a segno i diversi colpi. Un libro che si legge con facilità e che, al contempo, ci proietta nel mondo della sicurezza, l'altra faccia della dimensione informatica in cui Mitnick è ormai impegnato come uno dei maggiori esperti mondiali. Morresi Enrico, L'onore della cronaca: diritto dell'informazione e rispetto delle persone, Bellinzona, Casagrande, 2008. Collocazione: UPS 32-B-1919 Essere all'onore della cronaca può far piacere e può far dispiacere. Ma l'opinione personale conta poco: chi decide se pubblicare i nomi degli individui, se pubblicare le loro foto? Ma perché poi le notizie vanno pubblicate? Per soddisfare la curiosità dei lettori? O perché si giudica il fatto di interesse pubblico? Le leggi si occupano di proteggere la sfera privata dei cittadini dalle intrusioni indebite, anche dei media. La deontologia dei giornalisti si è mossa soprattutto a protezione dei minori. Ma né le leggi né la deontologia sono univoche, e la cultura dei giornalisti è in ritardo nel riflettere sulle conseguenze talora drammatiche del mancato rispetto dovuto specialmente alle persone in difficoltà. Il saggio indaga le origini dell'interesse dei mass media per la vita delle persone, celebri e meno celebri, descrive il tentativo delle legislazioni d'Europa e d'America di garantire il rispetto della privacy, propone un metro di applicazione del grado di interesse pubblico di una notizia, e infine riserva all'etica alcuni casi-limite in cui la coscienza dei giornalisti e la sensibilità del pubblico sono messi alla prova. 14 Olmi Ermanno, Ragazzo della Bovisa, Milano, Mondadori, 2004. Collocazione: UPS 33-A-71(367) Tra la Milano buia dei rifugi del 1943 e la Milano luminosa dei balli nei cortili del 1945, passando per le strade di periferia, il borgo contadino di Treviglio e una colonia estiva sul Lago Maggiore, in queste pagine Ermanno Olmi racconta la vita di un ragazzo lombardo che molto gli somiglia. Rievoca gli anni del passaggio dall'infanzia all'adolescenza, segnati dalle amicizie di quartiere, le inquietudini del periodo bellico, l'ardore e il tremore dei primi amori, il dolore per la morte del padre, le incursioni al luna park, le prime malizie vissute nei cinemini di periferia. Con uno stile che alterna folgoranti accensioni liriche a disincantate sfumature ironiche, Olmi ricostruisce un perfetto quadro d'epoca, tra scorci d'ambiente e gustosi aneddoti, dando vita a una piccola commedia umana del Novecento milanese. Un romanzo intenso, vibrante, bellissimo, in cui la grande Storia si intreccia e diventa tutt'uno con le piccole storie degli uomini. Olmi Ermanno - Olimpia Pallavicino, Centochiodi: un film di Ermanno Olmi, Milano, Motta, 2007. Collocazione: UPS 32-C-1982 In questo volume, l'introduzione di Claudio Magris presenta il nuovo film di Ermanno Olmi come un Vangelo contemporaneo. Protagonista della storia è un giovane ebreo, interpretato nella pellicola da Raz Degan, professore universitario di filosofia delle religioni: ricco, bello, intelligente e colto, ma inappagato dalla vita. Abbandona la città, arriva sulle rive del Po e inizia ad indagare su strani eventi. Intorno a lui scorre la vita quotidiana di gente semplice, con la quale il giovane instaura un forte legame spirituale che lo accompagna lungo un percorso di salvezza personale. Un'intensa conversazione tra monsignor Ravasi e il regista offre al lettore uno strumento di approfondimento sull'operare artistico e sulla poetica cinematografica di Olmi, mentre le foto di Olimpia Pallavicino e una serie di disegni originali dello stesso regista illustrano le principali fasi di costruzione del film. In chiusura Maurizio Porro intervista un inusuale Raz Degan, icona del mondo pubblicitario, che ha accettato la sfida del regista lombardo cimentandosi in un ruolo intimo e sofisticato. Ong Walter J., Ramus: method, and the decay of dialogue: from the art of discourse to the art of reason, Chicago; London, University of Chicago Press, 2004. Collocazione: UPS 5-C-9429 Renaissance logician, philosopher, humanist, and teacher, Peter Ramus (1515-72) is best known for his attack on Aristotelian logic, his radical pedagogical theories, and his new interpretation for the canon of rhetoric. His work, published in Latin and translated into many languages, has influenced the study of Renaissance literature, rhetoric, education, logic, and—more recently—media studies. Considered the most important work of Walter Ong's career, Ramus, Method, and the Decay of Dialogue is an elegant review of the history of Ramist scholarship and Ramus's quarrels with Aristotle. A key influence on Marshall McLuhan, with whom Ong enjoys the status of honorary guru among technophiles, this challenging study remains the most detailed account of Ramus's method ever published. Out of print for more than a decade, this book—with a new foreword by Adrian Johns—is a canonical text for enthusiasts of media, Renaissance literature, and intellectual history. Ortoleva Peppino, Il secolo dei media: riti, abitudini, mitologie, Milano, Il Saggiatore, 2009. Collocazione: UPS 33-B-50(650) Da dove viene la domanda inesauribile di apparecchi, canali, reti? Cosa differenzia e cosa lega l'esperienza dell'età ipertecnologica in cui viviamo con il secolo scorso, segnato da passioni e ossessioni per media come cinema, radio, televisione e computer? Perché, letteralmente, la comunicazione non basta mai? Peppino Ortoleva getta il suo sguardo sull'emergere di miti e riti a bassa intensità nell'apparente banalità di molti consumi; sulla caduta di tabù che sembravano 15 incrollabili con il diffondersi quasi illimitato della pornografia; sulla lunga durata di generi e forme culturali nati con il Novecento, ma che sembrano rispondere a bisogni "naturali" della persona: dalla passione collettiva per gli sport di massa alla musica leggera, ormai colonna sonora dello svago, dei viaggi e, per molti, anche del lavoro. Il secolo dei media è un'autentica guida alla comprensione dei molti cambiamenti generalmente inavvertiti che stanno trasformando il nostro ambiente e le percezioni che ciascuno ha del mondo e di se stesso. Owens Charlie, Ermanno Olmi, Roma, Gremese, 2008. Collocazione: UPS 32-D-278 Il ritratto del regista si delinea nel volume attraverso le lunghe conversazioni avute con l'amico e allievo Owens, nelle quali Olmi racconta di sé e del cinema che ama fare: allora scopriamo, al di là della naturale riservatezza dell'uomo, le scelte di un regista apprezzato in tutto il mondo, capace di cantare con poesia il mondo contadino come nell'Albero degli zoccoli, vincitore a Cannes nel 1978, ma anche di sottolineare con la stessa intensità le mediocri convenzioni della società borghese, come ad esempio in Lunga vita alla signora!,piuttosto che ne La leggenda del santo bevitore, vincitore a Venezia nel 1988. Film indimenticabili, riproposti nel volume attraverso numerose foto di scena, che negli anni più recenti hanno ceduto il passo agli impegni televisivi legati alla grandiosa Bibbia della rai. Tutti insieme, essi rivivono nelle parole del loro creatore, intrecciandosi ai suoi ricordi personali e suggerendo un universo di volti e storie magicamente sospeso tra ruralità, osservazione dei caratteri e senso del sacro, fino all'ultimo capolavoro del maestro Olmi, Il mestiere delle armi. Pecora Norma - Enyonam Osei-Hwere - Ulla Carlsson, African media, African children, Göteborg, Nordicom, 2008. Collocazione: UPS 32-D-389(2008) African Media, African Children is the title of the tenth Yearbook of the International Clearinghouse on Children, Youth and Media. Over the years, we have focused attention on a wide range of topics, but this is the first Yearbook with a geographical focus, and a vast continent at that. A focus on Africa seems both timely and important. When issues about children and media are discussed, all too often the frame of reference is the media culture of the Western world. There is an urgent need for the agenda to become open to non-Western thoughts and intercultural approaches to a much higher degree than is the case at present. Pieroni Augusto, Leggere la fotografia: osservazione e analisi delle immagini fotografiche, Roma, Edup, 2006. Collocazione: UPS 32-B-1533 Un percorso attraverso la multiforme famiglia delle immagini fotografiche. Un itinerario che aiuta a impostarne la lettura fornendo metodi di analisi e occasioni di crescita critica. Il testo include varie sezioni tematiche e utili strumenti quali il glossario, le schede di esercitazione e gli esempi di lettura tratti dalla vita quotidiana. Grazie anche alle immagini di supporto, questo libro aiuta a gestire le variabili del linguaggio fotografico: un linguaggio che, proprio perché sentito come quotidiano e familiare, raramente si lascia affrontare criticamente. Piromallo Gambardella Agata, Violenza e società mediatica, Roma, Carocci, 2004. Collocazione: UPS 32-C-2588 Il volume affronta il tema della violenza, che oggi è al centro di dibattiti che coinvolgono sia i comportamenti dei soggetti in età evolutiva sia l'escalation della macro e microcriminalità, soprattutto nelle regioni del Sud d'Italia. Oggi, però, essa è diventata fortemente pervasiva, in quanto si riflette ad infinitum sui miliardi di schermi televisivi e di monitor a nostra disposizione, generando, così, un effetto inquietante di moltiplicazione progressiva. Pitasi Andrea, Webcrimes: normalità, devianze e reati nel cyberspace, Milano, Guerini, 16 2007. Collocazione: UPS 32-B-1927 C'era una volta il cracker avverso: solitamente un adolescente con buone conoscenze informatiche, poco abile nei rapporti sociali ma capace di introdursi nei sistemi informativi di un'azienda per curiosità o, meno spesso, per danneggiare qualcuno. Da allora se ne è fatta di strada e oggi si pone maggiore attenzione a ciò che si nasconde dietro un crimine informatico. Da qui parte Webcrimes. Il team di esperti che ha lavorato a questo progetto analizzando diverse forme di criminalità, dal terrorismo alla pornografia, dalle truffe on line ai reati mafiosi - concorda nel sottolineare che conoscere le personalità e i tratti dei criminali informatici può aiutare anche a catturarli, anche se, attualmente, non sono ancora disponibili sufficienti informazioni per arrivare a definire una mappa precisa e affidabile di chi commette un crimine al computer. Come accade per i reati tradizionali, è importante capire cosa ha spinto una persona a commettere un crimine IT. E possibile trasporre alcuni metodi delle investigazioni classiche al mondo del cybercrime? Quanto le "vittime" sono davvero propense a denunciare i crimini che le hanno colpite? Un ampio orizzonte di temi cui il testo risponde con competenza ed efficacia. Ronzon Francesco, Sul campo: breve guida pratica alla ricerca etnografica, Roma, Meltemi, 2008. Collocazione: UPS 27-B-423(45) Per quanto sia ora impiegata da numerose discipline - sociologia, psicologia, ergonomia - l'etnografia nasce e si sviluppa all'interno dell'antropologia culturale come metodo chiave per indagare gli "usi e costumi" locali dei vari gruppi sociali. Si tratta di una pratica complessa, che necessita di un training, di una riflessione e di una formazione specifica. Questo testo, che nasce dall'individuazione di un vuoto editoriale in proposito, intende offrire una breve introduzione all'etnografia come metodo di ricerca. L'idea alla base del volume è quella di presentare le logiche, le pratiche e le tecniche dell'etnografia come un insieme di attrezzi da lavoro, un kit di utensili di ordine generale mediante il quale rilevare e monitorare le varie realtà socio-culturali. Non si vuole legare l'etnografia a specifici temi, luoghi, agende teoriche o prospettive documentarie ma contribuire a formare un habitus di ricerca aperto alla varietà di ipotesi analitiche e di prospettive interpretative presenti all'interno delle discipline etno-antropologiche. In particolare, il volume è stato pensato come una preziosa risorsa didattica per l'attuale formazione universitaria, alla quale si offre come un'agile guida alla disciplina, che non cade nel ghetto dello specialismo disciplinare e nemmeno eccede in troppo astratte o banali semplificazioni. Rosenblum Naomi, A world history of photography, New York; London, Abbeville Press, 2007. Collocazione: UPS SL-32-D-42 A World History of Photography encompasses the entire range of the medium, from the camera lucida to the latest computer technology, and from Europe and the Americas to the Far East. It investigates all aspects of photography - aesthetic, documentary, commercial, and technical - while placing it in historical context. Included among the more than 800 photographs by men and women are both little-known and celebrated masterpieces, arranged in stimulating juxtapositions that illuminate their visual power. Dr. Rosenblum's chronicle of photography is authoritative and unbiased, tracing both chronologically and thematically the evolution of this young art. Exploring the diverse roles that photography has played in the communication of ideas, Dr. Rosenblum devotes special attention to topics such as portraiture, documentation, advertising, and photojournalism, and to the camera as a medium of personal artistic expression. Profiles are provided of individual photographers who made notable contributions to the medium or epitomized a certain style. Sánchez Carrero Jacqueline, Pequeños directores: niños y adolescentes creadores de cine, video y televisión: un recorrido por experiencias de producción, lectura crítica y alfabetización audiovisual, Sevilla, Aconcagua, 2008. 17 Collocazione: UPS 32-C-2945 Esta publicación está dedicada a analizar los procesos de creación de productos audiovisuales llevados a cabo por niños y adolescentes. En la parte inicial se hace una revisión del trabajo que diversos autores han desarrollado en torno al concepto de alfabetización audiovisual. A continuación se indaga en las relaciones entre la televisión con el niño y la escuela y la televisión con el niño y la familia. Luego se analiza la industria televisiva y su papel en la educación audiovisual y se describen procesos de educación en medios llevados a cabo en varios países. Por último, se presentan documentos audiovisuales realizados por niños y adolescentes en distintas partes del mundo, se explican los detalles técnicos y de producción necesarios para trabajar convenientemente con los niños y se analizan casos de proyectos audiovisuales infantiles y juveniles que han servido de centro o motivación para ser emitidos por cadenas de televisión. Simonelli Giorgio, Speciale TG: forme e tecniche del giornalismo televisivo, Novara, Interlinea, 2005. Collocazione: UPS 32-C-3044 Il telegiornale rappresenta, in Italia e non solo, un momento molto importante della vita nazionale. Per la maggior parte dei cittadini è la fonte principale di conoscenza degli avvenimenti del mondo ed è diventato, da molti anni, il genere televisivo che raccoglie i più alti livelli di ascolto, un punto di riferimento per il successo, il prestigio, l'identità delle emittenti. Questo volume osserva le tecniche, le strategie comunicative e gli sviluppi dei telegiornali italiani e propone confronti con varie situazioni europee ed extraeuropee. Taylor Paul A., Hackers: crime in the digital sublime, London; New York, Routledge, 1999. Collocazione: UPS 32-C-2946 Freedom fighers or anarchists? In Hackers, Paul A. Taylor looks at these characters and the perennial battle between computer hackers and the security industry. He talks to computer scientists, security experts, and the hackers themselves about the practicalities, objectives, and the wider implications of what they do. In astonishingly frank interviews, Taylor provides a revealing and richly sourced account of the debates that surround this controversial practice. He reveals that extreme conciliation and antagonism from the computer industry toward hackers creates potentially dangerous outcomes and argues that a new middle way must be found if we are to make the most of society's high-tech meddlers. Valtorta Roberta - Giovanna Calvenzi, Il pensiero dei fotografi: un percorso nella storia della fotografia dalle origini ad oggi, Milano, B. Mondadori, 2008. Collocazione: UPS 32-C-2583 Il volume è un percorso storico-critico attraverso le molte trasformazioni che l'idea di fotografia e la pratica della fotografia, talvolta coincidenti con veri e propri movimenti, hanno vissuto dalle origini ottocentesche fino all'attuale svolta digitale. Il libro trova il suo punto di forza in un'impostazione agile e intende porsi come testo di orientamento e di riferimento nello stabilire una possibile periodizzazione della storia della fotografia e delle sue idee. Ciascun capitolo non indugia in descrizioni ed elencazioni di nomi o dati, non "racconta" la storia della fotografia, ma analizza criticamente un momento storico nel quale si manifesta e prende forma un prevalente concetto di fotografia attraverso le produzioni degli autori più rilevanti, in connessione con gli sviluppi sociali e culturali che caratterizzano il momento. Ogni capitolo è completato da una sintetica antologia di scritti di fotografi, esperti della disciplina o intellettuali che ne hanno trattato, le cui idee hanno caratterizzato il periodo preso in esame. Così che le diverse idee e riflessioni sulla fotografia possano essere ascoltate dalla voce stessa dei protagonisti. Con una forte attenzione alla contemporaneità, lungo tutto lo svolgersi del discorso l'accento è posto sulla fotografia come forma d'arte, poiché l'assunto del testo è che la fotografia sia una forma d'arte in fieri. 18 Verger Pierre - Antonella Annovazzi - Carybé, Orixás, Roma, Edizioni Associate, 2005. Collocazione: UPS 26-B-3901 World Press Photo Foundation., World press photo, Roma, Contrasto Due, 2007. Collocazione: UPS 32-D-408(07); UPS 32-D-408(08) World Press Photo è un'organizzazione indipendente senza fini di lucro fondata nel 1955 in Olanda allo scopo di promuovere e sostenere il fotogiornalismo professionale nel mondo. Nel corso degli anni, World Press Photo si è trasformato in un virtuale luogo d'incontro indipendente per fotogiornalisti e per un libero scambio di informazioni. Per realizzare i propri obiettivi, World Press Photo organizza un concorso annuale di fotogiornalismo. Le immagini premiate sono raccolte in una mostra itinerante che gira ogni anno in 40 paesi. Questo volume contiene tutte le fotografie premiate e viene pubblicato ogni anno in sette lingue. Wright Melanie J., Religion and film: an introduction, London; New York, I.B. Tauris, 2007. Collocazione: UPS 32-B-1943 Studies of religion and film have long been dominated by the question of a film's fidelity to a religious text or worldview, or its value as a tool in ministry and mission. Religion and Film seeks to redress this balance, and will have strong appeal to students as well as general readers interested in all aspects of the inter-relationship of religion and the cinema. Drawing on cultural studies approaches, and focusing on such films as La Passion de Jeanne D'Arc, Lagaan, My Son the Fanatic, The Wicker Man and The Passion of the Christ, Melanie Wright looks at varied screen representations of religion; at films shaped by strong convictions about the place of religion in society; and at the roles that people play as consumers of film. 19