piano della manutenzione

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piano della manutenzione
Casa di Riposo “G. Garibaldi”
Piano di Manutenzione
Edificio
Denominazione
Indirizzo
Città
Via
32032 Milano
Piano di manutenzione dell'opera
e delle sue parti
(art. 40 D.P.R. 21 dicembre 1999, n.554
IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE
Dott. Ing. Paolo rossi – Milano
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Casa di Riposo “G. Garibaldi”
Piano di Manutenzione
Indice
Contenuto.............................................................................................................4
Documentazione che compone il piano di manutenzione..........................................4
SCHEDA ANAGRAFICA DELL’EDIFICIO .......................................................................6
Proprietà ...........................................................................................................6
Soggetti ............................................................................................................6
Dati dimensionali ...............................................................................................6
Dati generali ......................................................................................................6
Progetto ............................................................................................................6
MANUALE D'USO ......................................................................................................7
Rappresentazione grafica .......................................................................................8
Descrizione dell’impianto di climatizzazione .............................................................9
Riepilogo dati funzionali.................................................................................... 13
Unità esterne di climatizzazione ........................................................................ 13
Unità interne di climatizzazione ......................................................................... 15
Reti tecnologiche di distribuzione dei fluidi refrigeranti R 410a ............................ 15
Reti tecnologiche di scarico condensa................................................................ 16
Sistema elettronico di regolazione e di controllo................................................. 16
Modalità di uso corretto dell’impianto di climatizzazione ......................................... 17
Descrizione delle risorse necessarie per l'intervento manutentivo............................ 21
Livello minimo delle prestazioni ............................................................................ 22
Anomalie riscontrabili .......................................................................................... 22
Manutenzioni eseguibili direttamente dall'utente.................................................... 23
Manutenzioni da eseguire a cura di personale specializzato (qualificato) ................. 23
Richiamo degli interventi di manutenzione ......................................................... 24
Interventi su richiesta – la manutenzione straordinaria ....................................... 24
Sottoprogramma delle prestazioni ........................................................................ 26
Impianti di climatizzazione ................................................................................ 26
Unità esterne di climatizzazione ........................................................................ 26
Unità interne di climatizzazione ......................................................................... 26
Sistema elettronico di regolazione e di controllo................................................. 26
Sottoprogramma dei controlli e degli interventi di manutenzione ........................... 27
Impianto di climatizzazione al piano interrato (cella mortuoria) ........................... 27
Impianto di climatizzazione al piano giardino lato zona est.................................. 27
Impianto di climatizzazione al piano giardino lato zona ovest .............................. 28
Impianto di climatizzazione al piano terra lato zona est ...................................... 28
Impianto di climatizzazione al piano terra lato zona ovest ................................... 29
Impianto di climatizzazione al piano primo lato zona est ..................................... 29
Impianto di climatizzazione al piano primo lato zona ovest ................................. 29
Impianto di climatizzazione al piano sottotetto lato zona est ............................... 30
Impianto di climatizzazione al piano sottotetto lato zona ovest............................ 30
Unità esterne di climatizzazione ........................................................................ 31
Unità interne di climatizzazione ......................................................................... 32
Sistema elettronico di regolazione e di controllo................................................. 33
Schede di manutenzione ...................................................................................... 34
Elenco delle attrezzature, macchine e mezzi d’opera soggetti a manutenzione ..... 34
Schede di verifica ................................................................................................ 41
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Unità esterne di climatizzazione ........................................................................ 43
Unità interne di climatizzazione ......................................................................... 44
Sistema elettronico di regolazione e di controllo................................................. 45
Definizioni........................................................................................................... 46
Manutenzione .................................................................................................. 46
Affidabilità di un bene ...................................................................................... 46
Guasto ............................................................................................................ 46
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Contenuto
Il presente documento denominato “Piano di manutenzione dell’opera e delle sue parti”,
di seguito denominato Piano di manutenzione, contiene le informazioni utili ai fini della
pianificazione e programmazione, tenendo conto degli elaborati progettuali esecutivi
effettivamente realizzati, dell’attività di manutenzione al fine di mantenerne nel tempo
la funzionalità, le caratteristiche di qualità, l’efficienza ed il valore economico
dell’impianto di climatizzazione realizzato per la Casa di Riposo “G. Garibaldi” di Milano.
Il Piano di manutenzione è stato realizzato in conformità alle indicazioni in merito
previste dall’art.40 del DPR 21 dicembre 1999 n.554, Regolamento di attuazione della
legge quadro in materia di lavori pubblici 11 febbraio 1994 n. 109 e s.m. e in conformità
all’art.35 del medesimo DPR è un documento complementare del Progetto esecutivo per
la realizzazione degli interventi di posa in opera dell’impianto di climatizzazione.
Obiettivo della documentazione è quello di coordinare gli interventi di gestione e di
manutenzione dell’impianto di climatizzazione quindi garantire l’utilizzo del bene,
mantenendone il valore patrimoniale e le prestazioni iniziali entro limiti di accettabilità
per l’intero ciclo di vita, favorendone l’adeguamento tecnico e normativo alle iniziali o
nuove prestazioni tecniche scelte dal gestore o richieste dalla legislazione vigente Da
Norma UNI 10604/97 (si rimanda alla definizioni).
Tutta la documentazione che compone il Piano di manutenzione è a disposizione
degli Organismi di Vigilanza e verrà custodito presso la Direzione Aziendale della Casa di
Riposo di Milano.
Documentazione che compone il piano di manutenzione
Il Piano di Manutenzione, oltre al presente documento, è composto dai seguenti
documenti:
1. Libretti di uso delle apparecchiature installate:
a. Unità di Climatizzazione Esterne;
b. Unità di Climatizzazione Interne;
c. Unità di controllo e comando elettronico
2. Libretti di manutenzione delle apparecchiature installate:
a. Unità di Climatizzazione Esterne;
b. Unità di Climatizzazione Interne;
c. Unità di controllo e comando elettronico.
3. Registro di manutenzione contentente la raccolta dei rapporti di manutenzione
eseguiti in conformità del Programma di manutenzione;
4. Certificato di conformità alle regole dell’arte, secondo le indicazioni in merito
previste dalla Legge 46/90 completo degli allegati obbligatori:
- schemi funzionali;
- disegni di installazione;
- certificazione dei prodotti;
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- ecc.
NOTA
Le misure di gestione, di controllo e di mantenimento in efficienza dell’impianto di
climattizzazione installato, di seguito riportate, sono da considerare quindi integrative e
complementari ai documenti redatti dai costruttori delle varie apparecchiature e
componentistiche installate.
Inoltre, le indicazioni riportate nel presente documento non sostituiscono e non
annullano gli interventi manutentivi ordinari e straordinari e le verifiche periodiche
previsti dal fabbricante ed indicati nei libretti di manutenzione ed uso delle
apparecchiature installate.
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SCHEDA ANAGRAFICA DELL’EDIFICIO
Proprietà
Proprietario
Comune di Milano (BL)
Soggetti
Progettista
Dott. Ing. Paolo Rossi
c/o studio tecnico
via Garibaldi
10110 Milano
Dati dimensionali
Piani
numero piani totali
numero piani fuori terra
5
4
numero piani entro terra
1
Dati generali
Anno di costruzione dell’impianto di climatizzazione
Da definire
Potenza Elettrica Assorbita
Ca. 50 kW
Potenza Frigorifera Prodotta
126 kW
Progetto
reperibile presso
Direzione Aziendale della Casa di Riposo
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MANUALE D'USO
Il manuale d'uso si riferisce all'uso delle parti più importanti del bene, ed in particolare
degli impianti tecnologici. Il manuale contiene l’insieme delle informazioni atte a
permettere all’utente di conoscere le modalità di fruizione del bene, nonché tutti gli
elementi necessari per limitare quanto più possibile i danni derivanti da un’utilizzazione
impropria, per consentire di eseguire tutte le operazioni atte alla sua conservazione che
non richiedono conoscenze specialistiche e per riconoscere tempestivamente fenomeni
di deterioramento anomalo al fine di sollecitare interventi specialistici.
Il manuale d'uso contiene le seguenti informazioni:
a) la rappresentazione grafica;
b) la descrizione;
c) le modalità di uso corretto.
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Rappresentazione grafica
Si riporta lo schema funzionale e le planimetrie …….. omesso…
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Descrizione dell’impianto di climatizzazione
(da Capitolato Speciale d’Appalto – Parte Tecnica)
PARTE 1a - DESCRIZIONE DELLE LAVORAZIONI
INTERVENTO DI PROGETTO RELATIVO AGLI IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE
L’intervento di progetto relativo all’impianto di climatizzazione a servizio della nuova
Casa di Riposo “G. Garibaldi” di Milano, volto a determinare all’interno dei locali della
struttura le corrette condizioni di comfort ambientale anche nel periodo estivo, prevede
l’installazione di apparecchi condizionatori autonomi ad espansione diretta, nelle camere
degli ospiti e nelle parti comuni, definiti in relazione “unità interne”, in grado di lavorare
in estate in qualità di produttori d’aria refrigerata mentre in inverno come produttori di
aria calda operando in pompa di calore.
Queste unità interne dotate di un triplo sistema di filtrazione, elettrostatico, anti-muffa e
deodorante, in grado di realizzare un ampio movimento dei deflettori sia orizzontali sia
verticali, saranno in grado di diffondere uniformemente l’aria climatizzata nell’ambiente
ed impedire la stratificazione della temperatura.
Il pannello frontale di semplice rimozione permetterà una perfetta pulizia sia dello
stesso sia dei filtri.
Le unità interne troveranno posizionamento a parete sopra gli ingressi alla camera in
prossimità delle bocchette di diffusione dell’aria di rinnovo dell’impianto di ventilazione
esistente, nei punti che in fase esecutiva saranno ritenuti i più idonei in relazione anche
alla migliore opportunità di alimentazione elettrica delle unità medesime ma sempre
tenendo conto dell’orientamento e posizione dei letti in maniera da non recare
assolutamente fastidi agli ospiti con uno scorretto invio dell’aria di raffrescamento.
Verranno posizionate unità interne anche nelle parti comuni ai piani giardino, terra,
primo e sottotetto del tipo sempre a parete come riportato sulle tavole progettuali.
Le potenze installate all’interno degli ambienti relativamente ai carichi estivi fanno
riferimento ad una situazione di mantenimento della temperatura ambiente di 25-26 °C
con una umidità del 50-55% ed alle potenze erogate dai modelli delle unità interne più
comunemente reperibili in commercio che soddisfacentemente si ritiene garantiscano le
condizioni di comfort desiderate.
Tutte le unità interne saranno dotate di tubazione scaricatore di condensa che
troveranno possibilità di scarico dell’acqua di condensa a monte dei sifoni dei lavabi nei
bagni delle camere o dei servizi comuni a seconda dell’ubicazione della unità interna.
Sarà quindi necessario sostituire tutti i sifoni interessati alla funzione di scarico delle
condense con sifoni in PP bianco dotati di derivazioni per scarico tipo lavatrice o
lavastoviglie, opportunamente adattati alle esigenze specifiche incontrate in fase
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esecutiva dovendo lo scarico essere prolungato a partire dalla piletta con saltarello sotto
i lavabi oggetti di intervento.
Le tubazioni di scarico delle condense dovranno inizialmente correre entro i
controsoffitti dei bagni delle camere (realizzate in materiale plastico flessibile spiralate
e lisce internamente) per poi scendere tramite tubazioni rigide in PVC di colore bianco
fissate con apposite clips al muro sino all’innesto a monte dei sifoni dei lavabi dei bagni
interessati.
Tutte le unità interne saranno alimentate con gas frigorifero R 410a che sarà “veicolato”
alle macchine entro tubazioni apposite per trasporto fluido refrigerante a norme EN
12735, in rame ricotto e in verghe, opportunamente coibentate con guaina in polietilene
espanso e reticolato a celle chiuse con pellicola superficiale antistrappo.
Tali tubazioni saranno del tipo singole di diametro differente, dovendo trasportare il
fluido una tubazione in fase liquida e l’altra in fase gassosa avvenendo la
trasformazione dall’una all’altra fase entro l’unità interna a seconda del tipo di
funzionamento della macchina in raffrescamento o in riscaldamento.
Allo scopo di favorire l’installazione delle tubazioni adduttrici il fluido frigorifero, in
maniera da ridurre al minimo l’impatto visivo determinato dalla presenza degli impianti
suddetti, è previsto lo smontaggio ed il successivo rifacimento dei controsoffitti in
cartongesso che si ritrovano negli ingressi delle camere e nei bagni e in alcune parti dei
corridoi ai piani. Il successivo ripristino della controsoffittatura verrà realizzata mediante
posatura in opera di pannelli rimovibili di gradevole aspetto estetico, al fine di rendere
ispezionabili tutti i percorsi delle reti tubiere del gas refrigerante e dello scarico
condense e inoltre anche i canali esistenti dell’aria di rinnovo .
La rete di distribuzione del fluido refrigerante, composta dalle due tubazioni parallele in
rame, nei luoghi ove non è possibile nasconderla alla vista nel controsoffitto, sarà
installata esternamente a parete, entro una canalina di protezione in PVC
autoestinguente di colore bianco e di gradevole impatto estetico.
Tale soluzione si presenta necessaria soprattutto nella risalita delle colonne afferenti i
gas frigoriferi dal piano interrato sino al piano sottotetto, rimanendo comunque le
tubazioni concentrate nella loro risalita in soli due punti strategici nei corridoi per
l’alimentazione delle unità interne nell’ala nord-est, denominata nelle tavole ZONA “A”,
e nelle camere confinanti con la sala pranzo soggiorno nell’ala sud-ovest denominata
nelle tavole ZONA “B”.
Viene prevista la realizzazione di quattro reti di distribuzione indipendenti tra loro,
suddivise la prima al servizio dei PIANO GIARDINO E TERRA ZONA “A”, la seconda al
servizio dei PIANI PRIMO E SOTTOTETTO ZONA “A”, la terza al servizio dei PIANI
GIARDINO E TERRA ZONA “B” e la quarta al servizio dei PIANI PRIMO E SOTTOTETTO
ZONA “B”, il percorso di ciascuna delle quali viene riportato nelle tavole di progetto.
Ciascuna delle quattro reti di distribuzione prenderà origine dalle macchine di unità
esterna in numero di quattro, a ciascuna delle quali, in relazione alla potenza nominale,
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è possibile collegare fino a sedici unità interne per le 10HP, venti unità interne per la
12HP e 14HP , (le quali possono lavorare sia simultaneamente che separatamente).
Le unità esterne, del tipo a tecnologia inverter, tecnologia che consente una perfetta
modularità nell’erogazione della potenza tale da garantire un ottimo rendimento sia nel
caso risultino funzionanti tutte le macchine gestite da una unità esterna sia che venga
richiesto il funzionamento di una sola unità interna, troveranno posizionamento
all’esterno sui terrazzini confinanti con la cucina del piano giardino sul lato sud est
dell’edificio, sopra la centrale termica della Casa di riposo.
Tale posizionamento delle macchine garantisce un basso impatto visivo non essendo sul
lato principale dell’ingresso ed un inquinamento acustico ridotto poiché la porzione di
edificio sovrastante la zona interessata dal posizionamento delle stesse ha come
destinazione d’uso le cucine di piano, il vano scale e, qualche metro a sud, le sale
pranzo soggiorno. Le camere degli ospiti risultano protette sul lato nord dalle strutture
murarie del vano scale mentre a sud da una distanza superiore a dieci metri e dal muro
di perimetrazione delle terrazze delle camere stesse su lato nord.
Tutto l’impianto così concepito verrà regolato mediante un sistema centralizzato in
abbinamento con comando a filo individuale, uno in ogni camera in prossimità del
centralino di camera e anche uno per ogni unità interna installata nelle parti comuni con
in aggiunta, per ogni piano, di una pulsantiera in grado di poter fornire il solo consenso
di funzionamento o di spegnimento di ogni macchina presente sul piano in cui è
installata la pulsantiera medesima.
Sarà quindi possibile effettuare dalla centralina la programmazione oraria relativamente
all’accensione e lo spegnimento di ogni singola unità all’interno della Casa di Riposo,
visualizzarne lo stato di funzionamento impostando le temperature ecc.; dal modulo di
comando interno singolo sarà però possibile variare l’impostazione di funzionamento
dell’unità comandata risultando comunque prioritario l’ultimo comando inviato. Dal
comando centralizzato comunque potrà essere possibile forzare gli imput di regolazione
inibendo qualunque impostazione dal modulo di comando individuale il quale, data la
peculiarità dell’ambientazione in cui tali apparecchiature verranno installate, sarà
protetta da una struttura a pannello di cui una parte ad anta mobile con chiave di
apertura tale da consentirne l’utilizzo solamente a soggetti ritenuti idonei dalla Direzione
della struttura sanitaria.
In aggiunta sarà poi possibile fornire il consenso di accensione o spegnimento di ogni
gruppo di unità interne ad ogni piano (max 16 per piano) mediante la pulsantiera di cui
sopra, tramite la quale la responsabile di piano potrà non tanto modificare i parametri di
funzionamento delle unità interne ma permetterne l’accensione o lo spegnimento in
funzione delle esigenze specifiche.
L’intervento di progetto comprende inoltre l’installazione di una ulteriore unità esterna
di potenza 2,5kW in freddo, sempre da installare in prossimità delle altre macchine e
sempre funzionante con gas R 410a, in grado di alimentare l’unità interna installata
nella cella mortuaria come riportato nelle tavole progettuali, per la sola produzione del
freddo.
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Sarà necessario, causa l’elevata potenza elettrica assorbita dalle unità esterne per il loro
corretto funzionamento, circa 50 kW, aumentare la potenza elettrica da erogare
all’intero edificio ed alimentare il gruppo di macchine “Unità esterne” mediante una
nuova linea elettrica appositamente realizzata a partire derivandosi dal quadro generale
della Casa di Riposo nel piano interrato con l’installazione di un nuovo quadro sempre
installato nel locale consegna ENEL per l’intero edificio, ed un nuovo quadro esterno, in
prossimità delle macchine esterne, con le cinque protezioni per ciascuna unità.
Internamente alle camere verranno effettuati i collegamenti elettrici alle unità interne
tramite una nuova linea elettrica che dovrà correre nel controsoffitto mentre i comandi
a filo individuali posti nell’ingresso delle camere per il comando individuale dell’unità
interna della camera, troverà collocazione vicino il centralino di camera e verrà nascosto
da una apposita protezione con portello chiudibile mediante chiave.
Tutte le unità interne saranno collegate tra loro sino al comando centralizzato mediante
collegamento elettrico di comunicazione con cavo seriale; così come tra loro mediante
altri collegamenti elettrici di comunicazione segnali saranno collegate le unità interne
alle unità esterne sempre mediante cavi non schermati ma posti ad adeguata distanza
dalle linee elettriche. I percorsi di tali cavi seguiranno i percorsi delle tubazioni di rame
entro i controsoffitti ove possibile e entro canaline esterne in PVC di colore bianco se
non risulta possibile il passaggio di tali cavetti entro le tubazioni corrugate sottotraccia
esistenti per gli impianti elettrici in opera.
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Riepilogo dati funzionali
L’impianto di climatizzazione risulterà composto da:
- unità esterne di climatizzazione (suddivise per zone e per piano);
- unità interne di climatizzazione (una per ogni singolo locale e/o zona di piano);
- reti tecnologiche di distribuzione dei fluidi refrigeranti R 410a;
- reti tecnologiche di scarico condensa;
- sistema elettronico di regolazione e di controllo.
Unità esterne di climatizzazione
Descrizione
Unità esterne VRV alimentate con Refrigerante R 410a
(suddivise per piano)
PIANO GIARDINO E TERRA ZONA “A” unità esterna della
potenza di 14HP pari a 40 kW nominali in raffreddamento con T
esterna 35°C e 45kW in riscaldamento con T esterna 6°C, 14,3
kW elettrici in raffrescamento e 12,9 kw in riscaldamento
assorbiti con alimentazione 380 V, 3 fasi, 50Hz, 33,4A di
amperaggio minimo nel circuito, in grado di fornire un COP di
2,80 in raffreddamento e 3,49 in riscaldamento, per posa a
pavimento su spazi tecnici aperti (Outdoor), ad elevate
prestazioni e relativo rendimento, con refrigerante di nuova
generazione tipo R410a aventi campo di lavoro compreso tra
43°C e –5°C d’estate e 15,5°c e – 20°C in inverno.
PIANO PRIMO E SOTTOTETTO ZONA “A” unità esterna della
potenza di 12HP pari a 33,5 kW nominali in raffreddamento con
T esterna 35°C e 37,5kW in riscaldamento con T esterna 6°C,
10,6 kW elettrici in raffrescamento e 10,8 kw in riscaldamento
assorbiti con alimentazione 380 V, 3 fasi, 50Hz, 23,3A di
amperaggio minimo nel circuito, in grado di fornire un COP di
3,16 in raffreddamento e 3,47 in riscaldamento, per posa a
pavimento su spazi tecnici aperti (Outdoor), ad elevate
prestazioni e relativo rendimento, con refrigerante di nuova
generazione tipo R410a aventi campo di lavoro compreso tra
43°C e –5°C d’estate e 15,5°c e – 20°C in inverno.
PIANO GIARDINO E TERRA ZONA “B” e PIANO PRIMO E
SOTTOTETTO ZONA “B” unità esterna, una per ogni abbinata di
piano, della potenza di 10HP pari a 28 kW nominali in
raffreddamento con T esterna 35°C e 31,5kW in riscaldamento
con T esterna 6°C, 9 kW elettrici in raffrescamento e 9,31 kW
in riscaldamento assorbiti con alimentazione 380 V, 3 fasi,
50Hz, 22,8A di amperaggio minimo nel circuito, in grado di
fornire un COP di 3,11 in raffreddamento e 3,38 in
riscaldamento, per posa a pavimento su spazi tecnici aperti
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Piano di Manutenzione
(Outdoor), ad elevate prestazioni e relativo rendimento, con
refrigerante di nuova generazione tipo R410a aventi campo di
lavoro compreso tra 43°C e –5°C d’estate e 15,5°c e – 20°C in
inverno.
Ogni macchina dovrà essere dotata di compressori Scroll ad
alta pressione a doppio avvolgimento in grado di consentire una
modulazione in continuo dal 14 al 100% in virtù della
tecnologia ad inverter.
Lo scambiatore di calore dovrà essere ad elevata efficienza del
tipo in tubi di rame ed alette in alluminio, gli elettroventilatori,
dovranno essere del tipo assiale a livello sonoro contenuto non
superiore a 60 db(A), e controllo di velocità da dispositivo
elettronico alimentato a 230 V, dovrà essere dotata di piedini
antivibranti con supporto metallico e collegamento in gomma
elastomerica resistente agli agenti atmosferici.
L’unità esterna dovrà essere inoltre dotata di sistema di
autodiagnosi e tutti i messaggi sia di funzionamento che stato e
allarme dovranno apparire sul pannello di controllo con display
a cristalli liquidi su quadro interno, ed assicurare il
funzionamento delle unità interne in numero come previsto dal
progetto (P.G.P.T.A n. 20, P.P.P.ST.A n.17, P.G.P.T.B n.14 e
P.P.P.ST.B n.13), utilizzando la tecnologia del tipo inverter,
consentire una perfetta modularità nell’erogazione della
potenza tale da garantire un ottimo rendimento sia nel caso
risultino funzionanti tutte le macchine gestite da una unità
esterna sia che venga richiesto il funzionamento di una sola
unità interna.
Le macchine dovranno essere collocate all’esterno sui terrazzini
confinanti con la cucina del piano giardino sul lato sud est
dell’edificio, sopra la centrale termica della Casa di riposo, in
maniera tale che le tubazioni di collegamento tra le unità
esterne e le tubazioni di impianto interne effettuino i percorsi
più brevi, razionali ed arrecanti il minimo intralcio alle consuete
operazioni di scarico delle immondizie da parte del personale
della struttura nei recipienti allocati sul terrazzino medesimo.
norme legislative
specifiche
norme volontarie
specifiche
L. 46/90 - DPR 447/91
UNI 5104 - UNI 8062 - UNI ENV 307 - UNI 6552 - UNI 8125 UNI CEI 103-1 - UNI 10339
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Unità interne di climatizzazione
descrizione
Unità esterne VRV alimentate con Refrigerante R 410a
Collegate alle unità esterne, tramite apposite tubazioni, saranno le
unità interne, scaldanti e raffrescanti da parete, funzionanti con gas
frigorifero R410a, che dovranno essere a ridotta emissione acustica
(non superiore a 29/37 min/max db(A)) e della potenza di 2,2kW in
raffrescamento e 2,5 kW in riscaldamento nelle camere e agli ingressi
dei corridoi delle camere ai piani, di 2,8kW e 3,6kW in raffrescamento
e 3,2 kW e 4,0 kW in riscaldamento nei locali comuni come riportato
nelle tavole progettuali esecutive. Dovranno essere dotate di valvola
di espansione elettronica a portata variabile montata sul retro
dell’unità; ventilatore tangenziale capace di movimentare una portata
di 270/450 mc/h per le unità di potenza minore, 300/480 mc/h per le
unità di potenza intermedia, 330/540 mc/h per le unità di potenza
maggiore, alimentato con 230 V monofase 50Hz corrente assorbita
0,3/0,4/0,4 A e potenza assorbita 16/22/27 W; il mobiletto esterno
sarà del tipo verniciato a forno del colore di base bianco RAL 9010 con
polveri epossidiche con relative griglie di mandata e di ripresa, viti
inossidabili e tasselli ad espansione, bacinella raccogli condensa,
raccordi speciali, imballo protettivo, guarnizioni idonee, quadro
elettrico cablato bordo macchina, documentazione tecnica con
specifiche ed istruzioni d’uso.
norme legislative L. 46/90 - DPR 447/91
specifiche
norme volontarie UNI 5104 - UNI 8062 - UNI ENV 307 - UNI 6552 - UNI 8125 - UNI CEI
specifiche
103-1 - UNI 10339
Reti tecnologiche di distribuzione dei fluidi refrigeranti R 410a
descrizione
norme legislative specifiche
Trattasi della rete di distribuzione dei fluidi refrigeranti R
410a, realizzata a mezzo di tubazione in rame nudo
isolato termicamente con isolante a celle chiuse, che
collega ogni singola Unità di Climatizzazione Esterna
(suddivisa per piano e zona, a tal proposito si rimanda
agli schemi funzionali e alle planimetrie) alle varie Unità
di Climatizzazione Interne.
Le dimensioni delle tubazioni installate (in ordine
decrescente) sono: diam. 28,6x1 mm; diam. 22,2x1 mm;
diam. 15,90x1; diam. 12,70x1 mm; diam. 9,52x1 mm;
diam. 6,35x1 mm.
L. 46/90 - DPR 447/91 L. 10/91 - DPR 412/93 L. 615/66
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norme volontarie specifiche
Piano di Manutenzione
- DPR 1391/70 DM 01.12.75 DM 21.11.72 (Raccolte
ISPESL: VSG - VSR - M - S - E - F - H - R)
UNI 8065 UNI 10202 UNI ENV 1397 UNI EN 442-2 EN
12735
Reti tecnologiche di scarico condensa
unità tecnologica
descrizione
norme legislative specifiche
norme volontarie specifiche
Reti tecnologiche di scarico della condensa prodotta dalle
singole Unità di Climatizzazione Interne
Trattasi delle reti tecnologiche di scarico della condensa
realizzate in tubazioni in plastica DN 16 mm spiralato nel
controsoffitto e in tubazioni rigide in PVC a vista DN 21
mm nei bagni
L. 46/90 - DPR 447/91 L. 10/91 - DPR 412/93 L. 615/66
- DPR 1391/70 DM 01.12.75 DM 21.11.72 (Raccolte
ISPESL: VSG - VSR - M - S - E - F - H - R)
UNI 8065 UNI 10202 UNI ENV 1397 UNI EN 442-2
Sistema elettronico di regolazione e di controllo
descrizione
norme
legislative
specifiche
norme
volontarie
specifiche
Sistema elettrico regolazione e controllo
La regolazione delle apparecchiature verrà realizzata secondo tre
modalità di intervento, agenti sui parametri di funzionamento del
sistema, tra loro compatibili, ovvero:
1. direttamente nelle camere e nei locali individuati nelle tavole
progettuali,
2. da comando pulsantiera centralizzato posto uno per piano entro
la cucina di ogni livello, in prossimità del quadro elettrico.
3. da postazione centralizzata, in cucina al piano terra, mediante
sistema centralizzato di gestione dell’intero impianto dotato di
schermo “Touch Screen”, display a colori, a cristalli liquidi
utilizzabile tramite un’apposita penna a sfioramento.
Si rimanda alla descrizione riportata nella modalità di utilizzo corretto
dell’impianto
L. 46/90 - DPR 447/91
CEI 64-8
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Piano di Manutenzione
Modalità di uso corretto dell’impianto di climatizzazione
L’impianto di climatizzazione è completamente automatizzato.
Il controllo e comando realizzabile dall’utenza è solo possibile mediante l’attivazione di
comandi gestiti da una “centralina” che verrà installata al Piano Terra.
La regolazione delle apparecchiature verrà realizzata secondo tre modalità di intervento,
agenti sui parametri di funzionamento del sistema, tra loro compatibili, ovvero:
1. direttamente nelle camere e nei locali individuati nelle tavole progettuali,
mediante un modulo di comando base per unità interna in grado di
effettuare il controllo e la visualizzazione dell'apparecchio consistente nella
possibilità di effettuarne l’accensione e lo spegnimento sincronizzato, il
riconoscimento e controllo della modalità operativa, della velocità
dell’elettroventilatore, il controllo dello stato dei filtri, l’autodiagnosi con
visualizzazione del codice errore, l’impostazione della temperatura
ambiente, la direzione del flusso d’aria. Il modulo individuale dovrà essere
collegato all’unità interna mediante cavo non schermato per effettuare la
comunicazione dei comandi remoti, ed il modulo dovrà essere protetto in
un’apposita struttura di contenimento realizzata mediante pannello ad
anta mobile in prossimità dei centralini elettrici di camera, dotata di chiave
per consentirne l’utilizzo solo al personale autorizzato.
2. da comando pulsantiera centralizzato posto uno per piano entro la cucina
di ogni livello, in prossimità del quadro elettrico. Il modulo di comando
pulsantiera centralizzato, dovrà essere collegato a tutte le unità interne di
piano mediante cavo non schermato, e dovrà essere in grado di garantire
il controllo di messa in funzione o di arresto di ogni singola unità interna e
la visualizzazione del sistema complessivo riferito al piano gestito dal
modulo, con accensione e spegnimento sincronizzato, selezione del
numero di unità interne per un massimo di 16 gruppi unità, , impostazione
modalità Timer, controllo stato filtri, autodiagnosi, certificato di garanzia.
3. da postazione centralizzata, in cucina al piano terra, mediante sistema
centralizzato di gestione dell’intero impianto dotato di schermo “Touch
Screen”, display a colori, a cristalli liquidi utilizzabile tramite un’apposita
penna a sfioramento. Il dispositivo dovrà consentire anche, mediante
opportuna scheda hardware, l’interfacciamento con un sistema di
contabilizzazione del consumo energetico. Tale sistema consentirà di
calcolare e visualizzare la quantità di energia elettrica utilizzata dal
condizionatore per ogni singola unità interna, quantificabile fino ad un
massimo di 128 unità interne. Dovrà inoltre consentire, mediante
opportuno software caricato sul pannello, il controllo e monitoraggio da
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Piano di Manutenzione
remoto con accesso ai dati da pagina web senza necessità di un software
aggiuntivo sul pc di controllo. Il sistema dovrà essere dotato di uno slot
per scheda PCMCIA e di uno sportello per la regolazione del contrasto e
della luminosità del display LCD; di terminali per la comunicazione via
modem (dedicato per un servizio di monitoraggio a distanza), adattatore
del telecomando collettivo remoto, collegamento con un contaore per la
funzione della ripartizione della potenza, linea di comunicazione dedicata,
messa a terra e alimentazione di rete (100-240 V ca, 50/60 Hz) e di
software d’interfaccia in italiano. Dovrà quindi presentare le seguenti
funzioni principali:
• funzioni di avvio/arresto collettivo, per zona o per singolo
gruppo;
• impostazione dettagliata del condizionatore, regolazione
della temperatura, commutazione della direzione e della
velocità dell’aria e l’impostazione della modalità tramite
telecomando per gruppo, per zona o collettivamente;
• monitoraggio delle varie informazioni sulle unità interne,
modalità di funzionamento, impostazioni di temperatura
delle unità interne, informazioni di manutenzione incluso il
segnale di pulizia del filtro o dell’elemento, informazioni di
ricerca guasti con relativi codici per gruppo o per zona;
• modalità di funzionamento diversificate, il funzionamento
dovrà essere controllato sia tramite l’unità principale sia
tramite il telecomando. L’impostazione tramite l’unità
principale dovrà consentire le seguenti impostazioni tramite
telecomando per gruppo, zona o collettivamente.
• controllo di zona/collettivo: dovrà essere possibile
consolidare più di un gruppo in una zona, che potrà essere
registrata per consentire le impostazioni per zona o collettive
di tutto il sistema;
• controllo dettagliato del funzionamento programmato per
gruppo, zona o collettivamente potendo impostare fino ad 8
opzioni per il programma annuale. Ogni programma dovrà
potere includere diciassette tipi di piano: per giorni
settimanali (lunedì – domenica), per giorni speciali (1-10)
Ogni piano potrà consentire di impostare fino a 16
operazioni.
• Commutazione automatica della modalità di funzionamento
del sistema di condizionamento
(Raffreddamento/Riscaldamento).
• Avvio e arresto automatico dell’impianto settando opportuni
limiti di temperatura per evitare l’abbassamento eccessivo
della temperatura nei locali.
• Funzione di ottimizzazione del riscaldamento.
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Piano di Manutenzione
MANUALE DI MANUTENZIONE
Il manuale di manutenzione si riferisce alla manutenzione delle parti più importanti del
bene ed in particolare degli impianti tecnologici. Esso fornisce, in relazione alle diverse
unità tecnologiche, alle caratteristiche dei materiali o dei componenti interessati, le
indicazioni necessarie per la corretta manutenzione nonché per il ricorso ai centri di
assistenza o di servizio.
Il manuale di manutenzione contiene le seguenti informazioni:
a) la descrizione delle risorse necessarie per l'intervento manutentivo;
b) il livello minimo delle prestazioni;
c) le anomalie riscontrabili;
d) le manutenzioni eseguibili direttamente dall'utente;
e) le manutenzioni da eseguire a cura di personale specializzato.
Codice identificativo
Ogni apparecchiatura, una volta installata, dovrà essere identificata con un codice
univoco, già assegnato in fase di progettazione.
L’installatore dovrà incollare sulla carcassa esterna dell’apparecchiatura (sistemi di
comando inclusi) una targhetta di plastica non rimovibile) con l’indicazione del codice
assegnato.
L’elenco delle apparecchiature da sottoporre a manutenzione, con il codice macchina
assegnato, è il seguente:
Apparecchiatura
codice
1. unità esterna
2. unità interna
3. sistema di controllo
4.
5.
6.
7.
8.
All’impianto di climatizzazione che è composto da più impianti singoli, suddivisi
costruttivamente per piano e per lato vengono assegnati come codici identificativi le
seguenti sigle:
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Piano di Manutenzione
L’elenco degli impianti di climatizzazione da sottoporre a manutenzione, con il codice
impianto assegnato, è il seguente:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Impianto
Impianto
Impianto
Impianto
Impianto
Impianto
Impianto
di
di
di
di
di
di
di
Impianto
climatizzazione piano interrato
climatizzazione piano giardino lato est zona A
climatizzazione piano giardino lato ovest zona B
climatizzazione piano primo lato est zona A
climatizzazione piano primo lato ovest zona B
climatizzazione piano sotottetto lato est zona A
climatizzazione piano sottotetto lato ovest zona B
codice
IMP INT 001
IMP GIA A
IMP GIA B
IMP PRI A
IMP PRI A
IMP SOT A
IMP SOT B
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Piano di Manutenzione
Descrizione delle risorse necessarie per l'intervento
manutentivo
La manutenzione degli impianti e delle attrezzature deve essere riservata al personale
qualificato.
Il termine QUALIFICATO, indica che il lavoratore interessato è qualificato1 in maniera
specifica per svolgere tali compiti di riparazione, di trasformazione e di manutenzione. Il
personale deve essere opportunamente addestarto, formato ed informato.
Inoltre, i lavoratori devono avere conoscenze tecniche od esperienza in relazione a
determinate operazioni da condurre in condizioni specifiche.
Il personale qualificato deve avere a sua disposizione gli schemi generali e di montaggio
degli impianti e delle apparecchiature.
Gli schemi degli impianti devono essere tenuti aggiornati e devono contenere tutte le
indicazioni sulle caratteristiche tecniche e funzionali dei diversi elementi che
costituiscono l’impianto e la loro reale posizione nei diversi ambienti.
Il personale qualificato deve avere a sua a sua disposizione gli strumenti necessari di
misura, di lavoro e di controllo.
IMPORTANTE.
Nel caso che, durante uno dei controlli di seguito descritti, dovessero riscontrarsi
delle anomalie, dovranno essere attuati nel minor tempo possibile gli interventi
atti a ripristinare la funzionalità degli impianti verificati.
Prima di procedere all’impiego od a qualsiasi intervento sull’impianto di climatizzazione
l’addetto incaricato deve:
- leggere attentamente tutte le norme contenute nel manuale di manutenzione
dell’apparecchiatura e/o del componente;
- leggere e rispettare tutte le targhette ed istruzioni riguardanti la sicurezza, poste
sull’apparecchiatura e/o sul componente.
1
Comma 5, art.35 Obblighi del datore di lavoro, D. Lgs. 626/94
Qualora le attrezzature richiedano per il loro impiego conoscenze o responsabilità particolari in relazione
ai loro rischi specifici, il datore di lavoro si assicura che:
a) l'uso dell'attrezzatura di lavoro è riservato a lavoratori all'uopo incaricati;
b) in caso di riparazione, di trasformazione o manutenzione, il lavoratore interessato è qualificato in
maniera specifica per svolgere tali compiti.
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Piano di Manutenzione
Livello minimo delle prestazioni
Si rimanda alle dscrizioni riporate nel capitolo Descrizione dell’impianto di
climatizzazione.
Anomalie riscontrabili
Le anomalie riscontrabili sono le seguenti:
- elevata condenza sulle tubazioni di scarico;
- presenza di muffe e/o polvere sulle bocchette di mandata e di ripresa dell’aria
ambiebte sulle unità internbe;
- rottura delle tubazioni di distribuzione del fluido refigerante;
- rumorosità elevata delle unità interne ed estere;
- erroneo controllo della temperatura interna;
- erroneo controllo dell’umidità relativa interna;
- erroneo funzionamento dei comandi e controlli centrali e periferici.
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Piano di Manutenzione
Manutenzioni eseguibili direttamente dall'utente
Non esistono operazioni di manutenzione direttamente eseguibili dall’utente.
Le uniche attività di manutenzione possibili da parte dell’utenza sono ESCLUSVAMENTE
gli interventi di controllo visivo esterno delle apparecchiature (unità esterne ed interne)
installate.
Manutenzioni da eseguire a cura di personale specializzato
(qualificato)
Il personale specializzato incaricato di eseguire le attività di manutenzione, di seguito
riportate nel Programma di manutenzione, dovrà essere composto da tecnici
appositamente qualificati, appartenenti ad organizzazioni lavorative in possesso di
adeguata professionalità acquisita in analoghe lavorazioni anche in conformità alla
Legge 46/90 e s.m.
Gli interventi manutentivi di tipo semplice, quali le pulizie giornaliere sono effettuate da
addetti alle lavorazioni, gli interventi più complessi vengono effettuati da tecnici
specializzati provenienti da ditte esterne specializzate - essenzialmente le stesse ditte
fornitrici delle apparecchiature installate - che intervengono secondo il programma di
manutenzione di seguito riportato.
Il controllo dei tempi di intervento è stato realizzato mediante l’utilizzo di una tempistica
in giorni, settimane, mesi, ecc. di lavoro, come riassunti nella seguente tabella:
1. ogni giorno
Intervento che deve essere eseguito dall’utente
dopo che l’impianto di climatizzazione e/o la
singola apparecchiatura è stata utilizzata per un
periodo di 8 ÷ 10 ore.
2. ogni mese
Intervento che deve essere eseguito dopo che
l’impianto di climatizzazione e/o la singola
apparecchiatura è stata utilizzata per un periodo di
200 ore.
3. ogni tre mesi
Intervento che deve essere eseguito dopo che
l’impianto di climatizzazione e/o la singola
apparecchiatura è stata utilizzata per un periodo di
600 ore.
4. ogni sei mesi
Intervento che deve essere eseguito dopo che
l’impianto di climatizzazione e/o la singola
apparecchiatura è stata utilizzata per un periodo di
1000 ore.
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Piano di Manutenzione
Richiamo degli interventi di manutenzione
L’attività dovrà essere condotta direttamente dall’utente. A tal proposito la Direzione
Aziendale della Casa di Riposo dovrà incaricare un addetto, che rivestirà l’incarico di
Responsabile della Manutenzione che avrà il compito di eseguire dette verifiche
con periodicità costante.
Il Responsabile della Manutenzione verifica periodicamente il rispetto dei tempi di
esecuzione degli interventi manutentivi, mediante controlli periodici eseguiti in loco.
Il Responsabile della Manutenzione alla consegna dell’impianto e della documentazione
allegata (libretti di uso, ecc.) realizza un REGISTRO DI MANUTENZIONE dove verranno
archiviati – a sua cura – tutti gli interventi di manutenzione e controllo e di verifica
sistematica eseguiti sull’impianto e sulle apparecchiature.
Sono esclusi da tale procedura gli interventi di manutenzione giornaliera.
Interventi su richiesta – la manutenzione straordinaria
Gli interventi manutentivi in seguito a guasto – manutenzione straordinaria - vengono
comunicati dal Responsabile della Manutenzione.
A fine intervento le richieste di intervento e i rapporti di intervento vengono inviati al
Responsabile della Manutenzione che si incarica di archiviarli e vengono annotati
all’interno del Registro di manutenzione.
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Piano di Manutenzione
PROGRAMMA DI MANUTENZIONE
Il programma di manutenzione prevede un sistema di controlli e di interventi da
eseguire, a cadenze temporalmente o altrimenti prefissate, al fine di una corretta
gestione del bene e delle sue parti nel corso degli anni.
Esso si articola secondo tre sottoprogrammi:
1) il sottoprogramma delle prestazioni, che prende in considerazione, per classe di
requisito, le prestazioni fornite dal bene e dalle sue parti nel corso del suo ciclo di
vita;
2) il sottoprogramma dei controlli, che definisce il programma delle verifiche e dei
controlli al fine di rilevare il livello prestazionale (qualitativo e quantitativo) nei
successivi momenti della vita del bene, individuando la dinamica della caduta
delle prestazioni aventi come estremi il valore di collaudo e quello minimo di
norma;
3) il sottoprogramma degli interventi di manutenzione, che riporta in ordine
temporale i differenti interventi di manutenzione, al fine di fornire le informazioni
per una corretta conservazione del bene.
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Piano di Manutenzione
Sottoprogramma delle prestazioni
Il sottoprogramma delle prestazioni, che prende in considerazione, per classe di
requisito, le prestazioni fornite dall’impianto di climatizzazione e dalle sue parti nel corso
del suo ciclo di vita.
Impianti di climatizzazione
Per le prestazioni si rimanda al capitolo Descrizione dell’impianto di cliamatizzazione.
Unità esterne di climatizzazione
Per le prestazioni si rimanda al capitolo Descrizione dell’impianto di cliamatizzazione.
Unità interne di climatizzazione
Per le prestazioni si rimanda al capitolo Descrizione dell’impianto di cliamatizzazione.
Sistema elettronico di regolazione e di controllo
Per le prestazioni si rimanda al capitolo Descrizione dell’impianto di cliamatizzazione.
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Piano di Manutenzione
Sottoprogramma dei controlli e degli interventi di
manutenzione
Il sottoprogramma dei controlli, che definisce il programma delle verifiche e dei controlli
al fine di rilevare il livello prestazionale (qualitativo e quantitativo) nei successivi
momenti della vita del bene, individuando la dinamica della caduta delle prestazioni
aventi come estremi il valore di collaudo e quello minimo di norma.
Il sottoprogramma degli interventi di manutenzione, che riporta in ordine temporale i
differenti interventi di manutenzione, al fine di fornire le informazioni per una corretta
conservazione del bene.
Impianto di climatizzazione al piano interrato (cella mortuoria)
Interventi di manutenzione
1. Controllo visivo dello stato generale
2. Controllo temperatura di esercizio.
3. Controllo velocità dell’aria uscita della bocchette di
mandata
4. Verifica umidità relativa
5. Controllo tenuta idraulica della rete di scarico
condense
6. Controllo connessioni meccaniche della rete di
scarico condense
7. Controllo tenuta idraulica della rete di distribuzione
dei fluidi refrigeranti
8. Controllo connessioni meccaniche della rete di
distribuzione dei fluidi refrigeranti
Ogni tre
mesi
si
si
Ogni sei
mesi
si
si
si
si
si
si
Impianto di climatizzazione al piano giardino lato zona est
Interventi di manutenzione
1. Controllo visivo dello stato generale
2. Controllo temperatura di esercizio.
3. Controllo velocità dell’aria uscita della bocchette di
mandata
4. Verifica umidità relativa
5. Controllo tenuta idraulica della rete di scarico
condense
6. Controllo connessioni meccaniche della rete di
scarico condense
Ogni tre
mesi
si
si
Ogni sei
mesi
si
si
si
si
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Piano di Manutenzione
7. Controllo tenuta idraulica della rete di distribuzione
dei fluidi refrigeranti
8. Controllo connessioni meccaniche della rete di
distribuzione dei fluidi refrigeranti
si
si
Impianto di climatizzazione al piano giardino lato zona ovest
Interventi di manutenzione
1. Controllo visivo dello stato generale
2. Controllo temperatura di esercizio.
3. Controllo velocità dell’aria uscita della bocchette di
mandata
4. Verifica umidità relativa
5. Controllo tenuta idraulica della rete di scarico
condense
6. Controllo connessioni meccaniche della rete di
scarico condense
7. Controllo tenuta idraulica della rete di distribuzione
dei fluidi refrigeranti
8. Controllo connessioni meccaniche della rete di
distribuzione dei fluidi refrigeranti
Ogni tre
mesi
si
si
Ogni sei
mesi
si
si
si
si
si
si
Impianto di climatizzazione al piano terra lato zona est
Interventi di manutenzione
1. Controllo visivo dello stato generale
2. Controllo temperatura di esercizio.
3. Controllo velocità dell’aria uscita della bocchette di
mandata
4. Verifica umidità relativa
5. Controllo tenuta idraulica della rete di scarico
condense
6. Controllo connessioni meccaniche della rete di
scarico condense
7. Controllo tenuta idraulica della rete di distribuzione
dei fluidi refrigeranti
8. Controllo connessioni meccaniche della rete di
distribuzione dei fluidi refrigeranti
Ogni tre
mesi
si
si
Ogni sei
mesi
si
si
si
si
si
si
Dott. Ing. Paolo rossi – Milano
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Piano di Manutenzione
Impianto di climatizzazione al piano terra lato zona ovest
Interventi di manutenzione
1. Controllo visivo dello stato generale
2. Controllo temperatura di esercizio.
3. Controllo velocità dell’aria uscita della bocchette di
mandata
4. Verifica umidità relativa
5. Controllo tenuta idraulica della rete di scarico
condense
6. Controllo connessioni meccaniche della rete di
scarico condense
7. Controllo tenuta idraulica della rete di distribuzione
dei fluidi refrigeranti
8. Controllo connessioni meccaniche della rete di
distribuzione dei fluidi refrigeranti
Ogni tre
mesi
si
si
Ogni sei
mesi
si
si
si
si
si
si
Impianto di climatizzazione al piano primo lato zona est
Interventi di manutenzione
1. Controllo visivo dello stato generale
2. Controllo temperatura di esercizio.
3. Controllo velocità dell’aria uscita della bocchette di
mandata
4. Verifica umidità relativa
5. Controllo tenuta idraulica della rete di scarico
condense
6. Controllo connessioni meccaniche della rete di
scarico condense
7. Controllo tenuta idraulica della rete di distribuzione
dei fluidi refrigeranti
8. Controllo connessioni meccaniche della rete di
distribuzione dei fluidi refrigeranti
Ogni tre
mesi
si
si
Ogni sei
mesi
si
si
si
si
si
si
Impianto di climatizzazione al piano primo lato zona ovest
Interventi di manutenzione
1. Controllo visivo dello stato generale
2. Controllo temperatura di esercizio.
Ogni tre
mesi
si
si
Ogni sei
mesi
Dott. Ing. Paolo rossi – Milano
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3. Controllo velocità dell’aria uscita della bocchette di
mandata
4. Verifica umidità relativa
5. Controllo tenuta idraulica della rete di scarico
condense
6. Controllo connessioni meccaniche della rete di
scarico condense
7. Controllo tenuta idraulica della rete di distribuzione
dei fluidi refrigeranti
8. Controllo connessioni meccaniche della rete di
distribuzione dei fluidi refrigeranti
Piano di Manutenzione
si
si
si
si
si
si
Impianto di climatizzazione al piano sottotetto lato zona est
Interventi di manutenzione
1. Controllo visivo dello stato generale
2. Controllo temperatura di esercizio.
3. Controllo velocità dell’aria uscita della bocchette di
mandata
4. Verifica umidità relativa
5. Controllo tenuta idraulica della rete di scarico
condense
6. Controllo connessioni meccaniche della rete di
scarico condense
7. Controllo tenuta idraulica della rete di distribuzione
dei fluidi refrigeranti
8. Controllo connessioni meccaniche della rete di
distribuzione dei fluidi refrigeranti
Ogni tre
mesi
si
si
Ogni sei
mesi
si
si
si
si
si
si
Impianto di climatizzazione al piano sottotetto lato zona ovest
Interventi di manutenzione
1. Controllo visivo dello stato generale
2. Controllo temperatura di esercizio.
3. Controllo velocità dell’aria uscita della bocchette di
mandata
4. Verifica umidità relativa
5. Controllo tenuta idraulica della rete di scarico
condense
6. Controllo connessioni meccaniche della rete di
scarico condense
7. Controllo tenuta idraulica della rete di distribuzione
Ogni tre
mesi
si
si
Ogni sei
mesi
si
si
si
si
si
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Casa di Riposo “G. Garibaldi”
Piano di Manutenzione
dei fluidi refrigeranti
8. Controllo connessioni meccaniche della rete di
distribuzione dei fluidi refrigeranti
si
Unità esterne di climatizzazione
Interventi di manutenzione
1. Controllo visivo dello stato generale
della sezione esterna.
2. Controllo efficienza scambiatore.
3. Controllo visivo delle tubazioni interne
e della scheda elettronica con
segnalazione di eventuali anomalie
4. Verifica degli assorbimenti elettrici del
compressore, del ventilatore e della
pompa
5. Pulizia dello scambiatore di calore. In
presenza di formazioni resistenti, si
provvederà ad una pulizia mediante
spruzzamento di preparato chimico
emolliente e successivo lavaggio con
acqua
6. Controllo e serraggio di tutti i morsetti
elettrici, con particolare attenzione ai
collegamenti di potenza.
7. Verifica dei cablaggi elettronici
8. Controllo delle pressioni di lavoro e dei
collegamenti frigoriferi dell'unità
esterna in modo da individuare
eventuali anomalie nella carica del
refrigerante
9. Controllo dell'efficienza dei cuscinetti
del motore con eventuale
ingrassaggio, bilanciamento e
controllo dei serraggi
Ogni
giorno
si
Ogni
mese
Ogni tre
mesi
Ogni sei
mesi
si
si
si
si
si
si
si
si
si
Dott. Ing. Paolo rossi – Milano
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Casa di Riposo “G. Garibaldi”
Piano di Manutenzione
Unità interne di climatizzazione
Interventi di manutenzione
1. controllo visivo del buono stato di
conservazione (previo smontaggio
della controsoffittatura)
2. Estrazione dei filtri e pulizia degli
stessi con acqua sino alla completa
rigenerazione
3. Controllo dell'efficienza dello scarico
per verificare eventuali ostruzioni
4. Controllo dell'assorbimento elettrico
del motore ventilatore e suo
funzionamento
5. Pulizia della bacinella con
l'eliminazione di eventuali sedimenti
6. Controllo e serraggio di tutti i morsetti
elettrici, con particolare attenzione ai
collegamenti di potenza. Verifica dei
cablaggi elettronici
7. Controllo visivo dello stato dello
scambiatore in modo da individuarne
l'eventuale necessità di pulizia
8. Verifica di eventuali rumorosità
anomale ed individuazione dell
stesse al fine di porvi rimedio
9. Controllo dell'efficienza dei cuscinetti
del motore con eventuale
ingrassaggio, bilanciamento del
supporto
10. Verifica delle temperature di lavoro
11. Lavaggio e pulizia dello scambiatore
Ogni
giorno
Ogni
mese
Ogni tre
mesi
Ogni sei
mesi
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
Dott. Ing. Paolo rossi – Milano
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Casa di Riposo “G. Garibaldi”
Piano di Manutenzione
Sistema elettronico di regolazione e di controllo
Interventi di manutenzione
1. controllo visivo esterno
2. controllo visivo delle condutture di
alimentazione, ove accessibili
3. controllo visivo del buono stato di
conservazione delle protezioni
4. verifica del rispetto delle
caratteristiche elettriche di progetto
5. verifica dell'efficienza delle protezioni
magnetotermiche
6. controllo di tutte le connessioni
elettriche in arrivo e in partenza delle
apparecchiature e nella morsettiera e
verifica di eventuali surriscaldamenti
7. verifica della continuità dei conduttori
di messa a terra delle strutture
metalliche
8. verifica della corretta applicazione sul
quadro o sulle apparecchiature di
targhette identificatrici del circuito
Ogni
giorno
Ogni
mese
si
Ogni tre
mesi
Ogni sei
mesi
si
si
si
si
si
si
si
si
Dott. Ing. Paolo rossi – Milano
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Casa di Riposo “G. Garibaldi”
Piano di Manutenzione
Schede di manutenzione
Le schede di manutenzione, di seguito riportate, devono essere utilizzate al fine di
annottare tutti gli interventi di manutenzione eseguiti sulle singole apparecchiature
installate e sull’impianto di climatizzazione.
Elenco delle attrezzature, macchine e mezzi d’opera soggetti a manutenzione
L’elenco delle apparecchiature da sottoporre a manutenzione, con il codice macchina
assegnato , è il seguente:
Apparecchiatura
1. unità esterna
2. unità interna
3. sistema di controllo
4.
5.
6.
7.
8.
codice
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Casa di Riposo “G. Garibaldi”
tipo marca, modello
UNITA’ ESTERNA
data
firma del
manutentore
Piano di Manutenzione
codice
A 001
descrizione dell’intervento e/o riferimento Fattura
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tipo marca, modello
UNITA’ ESTERNA
data
firma del
manutentore
Piano di Manutenzione
codice
A 001
descrizione dell’intervento e/o riferimento Fattura
Dott. Ing. Paolo rossi – Milano
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Casa di Riposo “G. Garibaldi”
tipo marca, modello
UNITA’ ESTERNA
data
firma del
manutentore
Piano di Manutenzione
codice
A 001
descrizione dell’intervento e/o riferimento Fattura
Dott. Ing. Paolo rossi – Milano
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Casa di Riposo “G. Garibaldi”
tipo marca, modello
UNITA’ ESTERNA
data
firma del
manutentore
Piano di Manutenzione
codice
A 001
descrizione dell’intervento e/o riferimento Fattura
Dott. Ing. Paolo rossi – Milano
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Casa di Riposo “G. Garibaldi”
Piano di Manutenzione
(si riporta un’unica scheda)
tipo marca, modello
UNITA’ INTERNA
data
firma del
manutentore
codice
A 001
descrizione dell’intervento e/o riferimento Fattura
Dott. Ing. Paolo rossi – Milano
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Casa di Riposo “G. Garibaldi”
Piano di Manutenzione
Dott. Ing. Paolo rossi – Milano
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Casa di Riposo “G. Garibaldi”
Piano di Manutenzione
Schede di verifica
Le schede di verifca, di seguito riportate, devono essere utilizzate al fine di verificare se
sono stati eseguiti i previsti interventi di manutenzione singole apparecchiature
installate e sull’impianto di climatizzazione.
In fase di progettazione viene stabilito che è necessario un intervento di verifica
semestrale.
Dott. Ing. Paolo rossi – Milano
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Casa di Riposo “G. Garibaldi”
Piano di Manutenzione
Per ogni singolo impianto
impianto
codice
………….
……………………….
Interventi di manutenzione
1. Controllo visivo dello stato generale
2. Controllo temperatura di esercizio.
3. Controllo velocità dell’aria uscita della bocchette di
mandata
4. Verifica umidità relativa
5. Controllo tenuta idraulica della rete di scarico
condense
6. Controllo connessioni meccaniche della rete di
scarico condense
7. Controllo tenuta idraulica della rete di distribuzione
dei fluidi refrigeranti
8. Controllo connessioni meccaniche della rete di
distribuzione dei fluidi refrigeranti
E’ stato
E’ stato
eseguito
eseguito
alla
alla
scadenza
scadenza
dei tre mesi dei sei mesi
si
si
10. In archivio è presente la documentazione di progettazione
11. In archivio è presente la dichiarazione di conformità
12. In archivio è presente il Registro di Manutenzione
13. Se sì, il Registro è direttamente compilato?
si
si
si
si
si
si
SI’
SI’
SI’
SI’
NO
NO
NO
NO
Note ed osservazioni
Dott. Ing. Paolo rossi – Milano
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Casa di Riposo “G. Garibaldi”
Piano di Manutenzione
Unità esterne di climatizzazione
tipo marca, modello
codice
UNITA’ ESTERNA
Interventi di manutenzione
14. Controllo visivo dello stato generale della sezione
esterna.
15. Controllo efficienza scambiatore.
16. Controllo visivo delle tubazioni interne e della
scheda elettronica con segnalazione di eventuali
anomalie
17. Verifica degli assorbimenti elettrici del
compressore, del ventilatore e della pompa
18. Pulizia dello scambiatore di calore. In presenza di
formazioni resistenti, si provvederà ad una pulizia
mediante spruzzamento di preparato chimico
emolliente e successivo lavaggio con acqua
19. Controllo e serraggio di tutti i morsetti elettrici, con
particolare attenzione ai collegamenti di potenza.
20. Verifica dei cablaggi elettronici
21. Controllo delle pressioni di lavoro e dei collegamenti
frigoriferi dell'unità esterna in modo da individuare
eventuali anomalie nella carica del refrigerante
22. Controllo dell'efficienza dei cuscinetti del motore
con eventuale ingrassaggio, bilanciamento e
controllo dei serraggi
23. In archivio è presente libretto di uso
24. In archivio è presente il libretto di manutenzione
E’ stato
E’ stato
eseguito alla eseguito alla
scadenza
scadenza
dei tre mesi dei sei mesi
SI’
NO
SI’
NO
SI’
NO
SI’
SI’
NO
SI’
NO
SI’
NO
SI’
NO
SI’
NO
NO
SI’
SI’
NO
NO
Note ed osservazioni
Dott. Ing. Paolo rossi – Milano
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Piano di Manutenzione
Unità interne di climatizzazione
tipo marca, modello
codice
UNITA’ INTERNA
Interventi di manutenzione
1. controllo visivo del buono stato di
conservazione (previo smontaggio della
controsoffittatura)
2. Estrazione dei filtri e pulizia degli
stessi con acqua sino alla completa
rigenerazione
3. Controllo dell'efficienza dello scarico per
verificare eventuali ostruzioni
4. Controllo dell'assorbimento elettrico
del motore ventilatore e suo
funzionamento
5. Pulizia della bacinella con
l'eliminazione di eventuali sedimenti
6. Controllo e serraggio di tutti i morsetti
elettrici, con particolare attenzione ai
collegamenti di potenza. Verifica dei
cablaggi elettronici
7. Controllo visivo dello stato dello
scambiatore in modo da individuarne
l'eventuale necessità di pulizia
8. Verifica di eventuali rumorosità
anomale ed individuazione dell
stesse al fine di porvi rimedio
9. Controllo dell'efficienza dei cuscinetti
del motore con eventuale
ingrassaggio, bilanciamento del supporto
10. Verifica delle temperature di lavoro
11. Lavaggio e pulizia dello scambiatore
12. In archivio è presente libretto di uso
13. In archivio è presente il libretto di manutenzione
E’ stato
E’ stato
E’ stato
eseguito eseguito
eseguito
alla
alla
alla
scadenza scadenza
scadenza
dei tre
dei sei
del mesi
mesi
mesi
SI’
NO
SI’
NO
SI’
SI’
SI’
NO
SI’
NO
SI’
NO
SI’
NO
SI’
NO
SI’
NO
NO
NO
SI’
NO
SI’
SI’
NO
NO
Note ed osservazioni
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Piano di Manutenzione
Sistema elettronico di regolazione e di controllo
tipo marca, modello
codice
A 001
SISTEMA ELETTRONICO DI REGOLAZIONE E CONTROLLO
Interventi di manutenzione
9. controllo visivo esterno
10. controllo visivo delle condutture di alimentazione, ove accessibili
11. controllo visivo del buono stato di conservazione delle
protezioni
12. verifica del rispetto delle caratteristiche elettriche di progetto
13. verifica dell'efficienza delle protezioni magnetotermiche
14. controllo di tutte le connessioni elettriche in arrivo e in partenza
delle apparecchiature e nella morsettiera e verifica di eventuali
surriscaldamenti
15. verifica della continuità dei conduttori di messa a terra delle
strutture metalliche
16. verifica della corretta applicazione sul quadro o sulle
apparecchiature di targhette identificatrici del circuito
14. In archivio è presente libretto di uso
15. In archivio è presente il libretto di manutenzione
E’ stato
eseguito alla
scadenza dei
sei mesi
SI’ NO
SI’ NO
SI’
NO
SI’
SI’
NO
NO
SI’
NO
SI’
NO
SI’
NO
SI’
SI’
NO
NO
Note ed osservazioni
Dott. Ing. Paolo rossi – Milano
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Piano di Manutenzione
Definizioni
Manutenzione
La manutenzione è la combinazione di tutte le azioni tecniche ed amministrative, incluse
le azioni di supervizione, volte a mantenere o a riportare un'entità in uno stato in cui
possa eseguire la funzione richiesta. Norma UNI 9910
Attività predisposta per mantenere equipaggiamenti e altri beni dell'opera a livelli di
affidabilità, di efficienza secondo standard di sicurezza prefissati
Definita anche: strategia immobiliare. Essa deve consentire di determinare per ogni
immobile le specifiche di prestazione e di servizio applicabili, anche al fine di garantire il
valore patrimoniale dell'immobile. La strategia immobiliare deve essere modificata
periodicamente, e comunque, se si raggiungono risultati incompatibili con quanto
previsto. Norma UNI 10604/97.
Affidabilità di un bene
L'affidabilità di un bene è la probabilità matematica che esso adempia alla sua funzione
specifica, in un dato ambiente, per un periodoi di tempo o un numero di cicli assegnati
Le norme tecniche di riferimento (le principali per il manufatto edilizio) sono state:
- Norma UNI 10604 - Manutenzione. Criteri di progettazione, gestione e controllo
dei servizi di manutenzione di immobili
- Norma UNI 10604 - Manutenzione. Terminologia sulla fidatezza e sulla qualità del
servizio
- Norma UNI EN 378-4. Impianti di refrigerazione e pompe di calore - Requisiti di
sicurezza ed ambientali - Esercizio, manutenzione, riparazione e riutilizzo
Guasto
Evento che cambia un prodotto operativo in non operativo.
Cessazione dell'attitudine di un'entità ad eseguire la funzione richiesta - Norma UNI
9910
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