Bastardi senza gloria - Cinema Verdi

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Bastardi senza gloria - Cinema Verdi
Cineforum G. Verdi - Breganze
35°anno
www.cineverdi.it
Bastardi senza
gloria
(UNGLORIOUS BASTERDS)
CAST TECNICO ARTISTICO
Regia: Quentin Tarantino
Sceneggiatura: Quentin Tarantino
Fotografia: Robert Richardson
Scenografia: David Wasco, SandyReynolds Wasco
Costumi: Mark Bridges
Musica: John Dykstra
Montaggio: Sally Merke
Prodotto da: Lawrence Bender, Quentin
Tarantino
(Usa/Germania, 2009)
Durata: 160'
Distribuzione cinematografica: UIP
PERSONAGGI E INTERPRETI
Ten. Aldo Raine: Brad Pitt
Col. Hans Landa: Christoph Waltz
Serg. Donnie Donowitz: Eli Roth
Bridget von Hammersmark: Diane Kruger
“ Sono il tenente Aldo Raine e sto
mettendo insieme una squadra
speciale. Mi servono otto soldati. Ci
faremo paracadutare in Francia vestiti
da civili. Faremo una cosa solauccideremo
nazisti”.
E’
la
dichiarazione
d’intenti
del
film
pronunciata da uno strepitoso Brad
Pitt che – lasciate le vesti da bel
tenebroso, star patinata – offre una
straordinaria
interpretazione
da
caratterista (con mascellone alla
“Padrino”) e che, nel finale, come una
sorta di alter ego del regista, chiude la
pellicola con un’altra significativa
battuta: “Penso che questo potrebbe
essere il mio capolavoro”. Siamo
d’accordo. Uno “sliding doors” della II
guerra mondiale, e stavolta vincono gli
indiani.
Cinema
mon
amour!
Potremmo
fermarci
qui
nel
commentare il film di Tarantino. Ci
stava pensando da dieci anni, l’ha
scritto e rivisto mille volte, aveva in
mente una serie televisiva, poi un
romanzo, ma non c’è stato nulla da
fare: Tarantino è Cinema. Cinema
puro. Una sceneggiatura mostruosa
(la regia non è da meno) che dimostra
la sua straordinaria capacità di colpire
in maniera unica sia nella scrittura, sia
nell’impatto visivo. Come pochi ci fa
toccare con mano la magia di scrivere
14° film
(in questo caso, ri-scrivere) storie,
inventare, affabulare. E’ lui stesso a
dircelo: “In un film tutto è possibile”.
Suddiviso negli immancabili capitoli
tarantiniani (ognuno dei quali con “un
look, un’atmosfera e un tono diversi”),
Inglorious Basterds si apre proprio
con il “c’era una volta” che ci avverte
dell’esordio di una storia inventata,
una “fabula”, quella che il regista
avrebbe voluto fosse vera e che, tutto
sommato, tramite la libertà di riscrittura della Storia ufficiale, diventa
anche plausibile. Cinema puro,
dicevamo, senza limiti … “In un film
tutto è possibile” ... Cinema puro e
atto d’amore per il cinema, nel
cinema,
cioè
nella
sala
cinematografica. E’ lì che i destini di
tutti i protagonisti si incontrano e si
risolvono. Il luogo in cui, secondo
Tarantino, si può attuare una giustizia
degna di questo nome, dove i cattivi
muoiono quando devono e gli eroi si
sacrificano o trionfano:“Il cinema “fa
giustizia” come lui stesso sostiene - e
fa pensare come il gesto di una
persona sola – in questo caso
Soshanna – può indirizzare o
cambiare la storia”. Ma osservando
ancor più da vicino Tarantino sembra
quasi dirci che ciò che accade sullo
schermo è importante come e quanto
ciò che accade in sala, alludendo allo
sconvolgimento che dovrebbe provare
il pubblico. Al piano individuale di
Soshanna (assetata di vendetta come
la sposa di Bill) si sovrappone quello
più complesso dei Basterds, ma il fine
è lo stesso. La vendetta individuale di
somma a quella per così dire
“collettiva” e insieme concorrono al
fine. Il meccanismo narrativo è
magistralmente orchestrato con la
rara capacità di unire il “parlato” alle
scene d’azione e soprattutto di tenere
alta la tensione con i dialoghi, senza
svelare l’azione stessa. Operazione
complessa in un film di due ore e
mezza che tuttavia passano d’un fiato.
A prescindere dalla genialità del
regista-autore la ragione va anche
indagata nella sua capacità di
metabolizzare
un
universo
cinematografico del quale si nutre
(come
si
è
sempre
nutrito)
costantemente.
Tarantino ama non solo il suo cinema
ma tutto il cinema, anche quello
lontanissimo dal suo, lo guarda lo
vive, lo assorbe e ce lo restituisce dal
suo punto di vista. Per questo motivo
13 - 14 – 15 - 16 Gennaio 2010
(è un mio parere personale) perde
di senso l’ossessiva ricerca al
famoso “citazionismo” tarantiniano
che molti cinefili pongono in qualche
modo alla base della sua opera. E’
noto che Tarantino si approvvigiona
da molto cinema italiano di genere.
L’apertura del film è un evidente
omaggio a Sergio Leone (chiave di
volta del cinema moderno, secondo
Tarantino), una citazione pura nella
tecnica
di
inquadratura,
nel
montaggio e nella musica. E allora?
Se qualcuno, per ipotesi, non se ne
fosse accorto, questo toglie o
aggiunge qualcosa alla meraviglia
della sequenza? Chi non ha visto
The dirty dozen o Il sangue degli
altri, o i precedenti film di Tarantino
è in qualche modo limitato nella
visione del film? Io direi di no. Né
risulta di indispensabile conoscere
la differenza tra “Spaghetti Western”
e
“Macaroni
Combat”.
A
quest’ultimo filone appartiene “Quel
maledetto treno blindato” di Enzo G.
Castellari, dal quale Tarantino ha
preso lo spunto per Inglorious
Basterds (niente di più, non si tratta
di un remake) e del quale ha
acquistato i diritti quindici anni fa
solo per poter usare il titolo in
inglese. Insomma, un capolavoro
come questo rimane tale a
prescindere dalle fonti, e allora
godiamocelo com’è, consapevoli
che di un film così si potrebbe dire e
scrivere mille altre cose. Ma per
questo, ci vediamo in sala.
G. Stefano Messuri
[email protected]
Il film della prossima settimana
The Informant
di David Soderbergh
Durata 105’
Mark Whitacre (Matt Damon) è un
biochimico della ADm, gigante dell’industria
agricola americana. In poco tempo ha
raggiunto la vicepresidenza, ma scopre ben
presto che la sua azienda è una
multinazionale corrotta. In seguito ad un
tentativo di estorsione da parte di una talpa
dell'azienda comincia a collaborare a
stretto contatto con l'FBI, diventando
l'informatore segreto, dotato di microfono e
registratore. Alcune rivelazioni sul suo
conto e sulle sue poco limpide operazioni
finanziarie però lo porteranno in poco
tempo a diventare da informatore ad
indagato.Tratto dall'omonimo libro di Kurt
Eichenwald, The Informant, a detta del
regista David Soderbergh, è un thriller con i
toni della commedia e Matt Damon,
ingrassato e imbruttito, è colui che ha fatto
in modo che il film riuscisse
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Scheda film
Bastardi senza gloria
La locandina
14° film
13 - 14 – 15 - 16 Gennaio 2010
IL REGISTA
L’ATTRICE
CENNI E CURIOSITA’ SUL FILM:
Presentato in anteprima assoluta al Festival
di Cannes, in un'edizione comunque non ancora
definitiva, rimaneggiata poi nel corso del
giugno 2009; selezionata per il concorso,
l'opera ha ricevuto il Premio
d'interpretazione maschile, conferito a
Christoph Waltz.
- nel film gli attori francesi interpretano i
francesi e così per gli inglesi, i tedeschi, gli
americani.. Nella versione originale (da non
perdere) ognuno recita nella propria lingua e
nel finale, Brad Pitt, recita in italiano
La colonna sonora
.
Anche Bastardi senza gloria ha una colonna
sonora composta da brani estrapolati dalle
pellicole che formano l’immaginario del
regista. E anche la soundtrack di Basterds è
un concentrato di cultura pop
cinematografica, che comprende pezzi noti e
meno noti del cinema di genere, tra cui
l’immancabile Ennio Morricone, presente con
ben quattro brani. Non manca l’”anacronistico”
David Bowie (Cat People) e il mitico Lalo
Schifrin (Tiger Tank). Come provano le
eclettiche colonne sonore dei precedenti film
quali “Pulp fiction”, “Jackie Brown” e “Kill
Bill”, Tarantino è un grande conoscitore di
musica e considera la colonna sonora come una
parte imprescindibile dei suoi film.
Nonostante Tarantino non ami rivelare in
anticipo i dettagli delle singole canzoni incluse
nelle sue colonne sonore, preferendo
sorprendere il suo pubblico, Mary Ramos, da
tempo music director di Tarantino, svela che
la colonna sonora di “Inglourious basterds” è
simile a quella di KILL BILL, poiché “contiene
rarità nel classico stile di Tarantino, che
nemmeno gli archivi della casa discografica
conservano più. Poiché la trama è incentrata
su un cinema, racchiude brani da insensate
commedie tedesche dell’era nazista, oltre a
fantastici tagli musicali, scelti in maniera
meticolosa, tratti da film di cui molto
probabilmente non avete mai sentito parlare.
NOME: Quentin Tarantino
DATA DI NASCITA: 27/03/1963
LUOGO DI NASCITA: Knoxville,
Tennessee, Stati Uniti
(2009) Bastardi senza gloria
(2007) Grindhouse - A prova di morte
(2004) Kill Bill vol. 2
(2003) Kill Bill vol. 1
(1997) Jackie Brown
(1995) Four Rooms (Episodio "L'uomo di
Hollywood")
(1994) Pulp Fiction
(1992) Le iene
NOME: Diane Kruger
ALL'ANAGRAFE: Diane Heidkrueger
DATA DI NASCITA: 15/07/1976
LUOGO DI NASCITA: Algermissen,
Germania
(2009)
(2009)
(2007)
(2007)
(2006)
(2006)
(2006)
(2006)
(2004)
(2004)
(2004)
(2003)
(2003)
(2002)
(2002)
Mr. Nobody
Bastardi senza gloria
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4,22
4,21
4,03
3,98
3,94
3,86
3,56
3,52
3,49
3,45
3,34
3,29