Derivato da tecnologia NASA, il filtro per l`acqua

Transcript

Derivato da tecnologia NASA, il filtro per l`acqua
Derivato da tecnologia NASA, il filtro per l'acqua Aquaspace ha ricevuto i più prestigiosi riconoscimenti: Certicato dello Stato della California (solo il 10% dei filtri riescono ad ottenerlo),
Golden Seal della AWA (American Water Associaton), etc. Nell’ampio panorama dei vari sistemi di filtraggio e depurazione delle acque, esso si presenta con caratteristiche veramente uniche:
• Maneggevole ed estremamente economico, il filtro Aquaspace fornisce prestazioni certificate,
rimuovendo le sostanze inquinanti nelle seguenti percentuali: Minerali e metalli tossici (cloro,
piombo, mercurio etc.) 95-99%. VOC, cloroformio e pesticidi chimici 95-99%. Nitrati e fertilizzanti agricoli 95-98%.
• A differenza dei ben più costosi ed ingombranti depuratori ad osmosi, Aquaspace lascia una
quantità sufficiente di quei minerali importanti e benefici per il nostro organismo naturalmente
contenuti nell'acqua.
• Queste prestazioni sono garantite dal primo all'ultimo litro d'acqua filtrata. Il filtro è composto
da una formulazione di oltre cento tipi di materiali mineraIi, vegetali ed organici e si cambia
una volta all’anno.
• Leggerissimo, chiunque lo può montare in pochi secondi al rubinetto della propria cucina senza interventi o manutenzioni specialistiche, ed è anche facilmente trasportabile in altri luoghi.
• Pur fornendo prestazioni superiori a depuratori ben più costosi, Aquaspace ha un costo estremamente contenuto. Con una minima spesa per il ricambio annuale potrete avere tutta l'acqua
che volete per bere, cucinare, etc. ad un costo di gran lunga inferiore e ad una qualità superiore
a quella delle stesse acque minerali. Inoltre esso consente un ulteriore risparmio sia economico
che ecologico. I depuratori a osmosi inversa consumano 7 litri per ogni litro di acqua depurata.
Con Aquaspace non si spreca neppure una goccia!
Riportiamo di seguito:
1. I risultati di uno studio sulle acque in Italia condotto dalle riviste “Altroconsumo” e “Newton”.
2. Le analisi italiane del depuratore effettuate dal Dr. Stante e la sua relazione conclusiva
sull’eccezionale capacità ed efficienza di depurazione di Aquaspace anche quando sottoposto a prove
“estreme”: altissima concentrazione di contaminanti e variazioni brusche dei medesimi nel mezzo acquoso.
3. Il certificato dello Stato della California che attesta l’efficacia del filtro nell’eliminazione sia di contaminanti inorganici come il piombo (Lead), sia organici: pesticidi e THMs (trihalometani).
4. Le analisi americane dei National Testing Laboratories che attestano la massima efficacia del filtro
Aquaspace nell’eliminazione del piombo (Lead) e del cloroformio (Chloroform) anche dopo 2.000
galloni (oltre 7.000 litri). Da sottolineare che il cloroformio, essendo una delle sostanze chimiche più
diffilcili da rimuovere, è usato come indicatore per i contaminanti inorganici. In pratica se un filtro
riesce a eliminare il cloroformio – e Aquaspace è uno dei pochissimi filtri che riesce a farlo – ciò vuol
dire che sicuramente anche tutti gli altri saranno eliminati..
5. La sintesi dei più importanti studi scientifici sulla depurazione delle acque potabili, con un’importante
dichiarazione del Dr. M. Fox, uno dei massimi esperti in questo campo, sulla superiorità della tecnologia filtrante Aquaspace.
1
PROBLEMI DELLE ACQUE IN ITALIA
Piemonte
Marche
Presenza di antiparassitari, metalli pesanti e vari composti chimici. Alte concentrazioni di ammoniaca, ferro e manganese ad Asti e Novara
Presenza di nitrati, cloruri, idrocarburi e
tensioattivi
Lazio
Problemi di infiltrazioni marine
Lombardia
Falde contaminate da antiparassitari e
agenti chimici inquinanti
Abruzzo, Molise e Basilicata
Trentino Alto Adige
Campania
Alta concentrazione di fluoro naturale
Presenza di fluoro, manganese e composti artificiali
Possibili contaminazioni batteriologiche
Veneto
Presenza di nitrati, antiparassitari, metalli pesanti
Puglia
Friuli Venezia Giulia
Calabria
Presenza di ammoniaca e ferro
Presenza di elevate quantità di cloro per
il pericolo di contaminazione batterica
Problemi di infiltrazioni marine
Liguria
Problemi di infiltrazioni marine
Sicilia
Emilia Romagna
Frequente e diffuso l’inquinamento da
batteri
Alti valori di nitrati e metalli pesanti
Sardegna
Toscana
Deve essere sottoposta a trattamento
perché conservata in cisterne artificiali
Presenza di cadmio e cromo
Umbria
Presenza di nitrati, ammoniaca, ferro e
manganese
2
RISULTATI ANALITICI
PROVA N.1
TABELLA I
PARAMETRI CHIMICI
Parametro ed unità di misura
pH
Conducibilità elettrica
specifica a 200C (uS/cm)
Cloruro residuo libero (mg/L) [1]
Solfati (mg/L)
Azoto ammoniacale (mg/L di NH4+)
Azoto nitrico (mg/L di N03-)
Azoto nitroso (mg/L di N02-)
Ferro (mg/L)
Zinco (mg/L)
Rame (mg/L)
Cromo totale (mg/L)
Piombo (mg/L)
Valore a monte
dell’impianto
Valore a valle
dell’impianto
Valore guida
(*)
6,95
443
6,93
43
6,5-8,5
400
Valore
massimo
ammissibile(*)
6-9,5
-
0,10
4,2
0,004
1,89
<0,005
0,026
0,021
0,024
<0,001
<0,05
0,6
<0,001
0,24
<0,005
<0,001
<0,001
<0,001
<0,001
25
0,05
5
0,05
0,1
0,1
-
250
0,5
50
0,1
0,2
3
1
0,05
<0,001
<0,001
-
0,05
(*) Valori guida e valori massimi ammissibili come da D.P.R. 24/05/1988, N.236
[1] Il cloro che normalmente viene aggiunto per la disinfezione delle acque potabili
3
RISULTATI ANALITICI
PROVA N.2
TABELLA II
PARAMETRI CHIMICI
Parametro ed unità di misura
Valore a monte
dell’impianto
Valore a valle
dell’impianto
Valore guida
(*)
pH
Conducibilità elettrica specifica a 20°C (uS/cm)
7,23
2143
7,64
2750
6.5-8,5
400
Valore
massimo
ammissibile (*)
6-9,5
-
Cloruro residuo libero (mg/L) [1]
2,10
0,291
-
-
Solfati (mg/L)
Azoto ammoniacale (mg/L di
NH4+)
Azoto nitrico (mg/L di N03-)
Azoto nitroso (mg/L di N02-)
Ferro (mg/L)
Zinco (mgJL)
Rame (mg/L)
Cromo totale (mg/L)
Piombo (mg/L)
183,6
0,431
13,4
0,053
25
0,05
250
0,5
53,13
10,34
0,598
2,231
0,835
0,456
0,121
6,43
0,010
0,063
0,081
0,091
0,015
0,016
5
0,05
0,1
0,1
-
50
0,1
02
3
1
0,05
0,05
1,86
<0,1
-
0,5
in totale
0,16
0,13
0,17
0,22
0,26
<0,1
''
''
''
''
-
0,1
''
''
''
''
0,18
0,16
0,25
0,19
0,14
''
''
''
''
''
-
0,1
''
''
''
''
Antiparassitari e prodotti
assimilabili: (mg/L)
organoclorurati:
Aldrin (mg/L)
Dieldrin (mg/L)
Lindano (mg/L)
Esaclorobenzene (mg/L)
p,p' DDT (mg/L)
Carbammati:
Carbaryl (mg/L)
Carbofuran (mg/L)
Carbosulfan (mg/L)
Methiocarb (mg/L)
Propoxur (mg/L)
(*) Valori guida e valori massimi ammissibili come da D.P.R. 24/05/1988, N.236
[1] Il cloro che normalmente viene aggiunto per la disinfezione delle acque potabili
4
CONCLUSIONI
Il depuratore fornitoci dalla Ditta ALGOVIT è stato sottoposto a due differenti prove di efficienza:
La prima si è svolta analizzando, a monte e a valle del depuratore, i principali parametri chimici
della normale acqua proveniente dall’acquedotto.
La seconda è consistita nell’analisi degli stessi parametri ma utilizzando un’acqua dai noi preventivamente preparata, nella quale sono state aggiunte sostanze inorganiche e organiche in concentrazioni di gran lunga superiori a quelle normalmente consentite dalla legge. Quest’ultima prova
è stata determinante come dato teorico per l’individuazione della capacità di depurazione protratta nel tempo.
Si è notato che malgrado le ripetute e stressanti prove effettuate, il depuratore ha mantenuto una
costanza dì funzionamento buona.
Infatti la maggior parte dei depuratori sono costituiti da due settori filtranti: uno a base di carboni
attivi, l’altro a base di resine a scambio ionico. Sono queste ultime che subendo un decremento
funzionale, determinano un limitato potere depurante nel tempo. Il depuratore dell'ALGOVIT
mantiene più a lungo il suo iniziale potere depurante probabilmente per il giusto rapporto tra
quantità dì carbone e resina ed al loro opportuno impaccamento, inoltre pur sembrando molto
piccolo, sfrutta un percorso a serpentina, che se completamente steso renderebbe. doppia la sua
lunghezza
Questa particolarità anche se banale a prima vista rende ragione della particolare efficienza;
poiché è il percorso più lungo che ottimizza i processi di filtrazione e di scambio ionico.
È importante fare delle considerazioni sui seguenti dati analitici:
a) Nella tabella I il rapporto percentuale dei valori presi a monte e a valle dei nitrati (N03-),
mostrano una efficienza di depurazione di circa 87%
b) Nella tabella II il rapporto percentuale dei valori presi a monte e a valle dei nitrati (N03-),
mostrano una efficienza di depurazione di circa 87%
Il confronto tra questi due risultati analitici sarebbe banalmente ovvio se non si specificasse
che la concentrazione a monte dei nitrati, nella tabella II, è circa trenta volte più grande dì quello
riscontrato nella tabella I.
Questo paragone mostra molto bene la capacità e la costanza di efficienza di depurazione anche per variazioni brusche di concentrazione di inquinanti nel mezzo acquoso.
5
6
7
8
Studi scientifici sulla depurazione delle acque potabili
DUREZZA E TDS
Dopo più di trent'anni di ricerche sulla depurazione delle acque potabili, gli scienziati hanno concluso che vi è una sicura relazione tra il grado di durezza dell'acqua, la percentuale di TDS (Totale dei Solidi Disciolti) e l'incidenza di varie malattie.
TDS è la misura di tutti minerali contenuti nell'acqua. TDS include non solo calcio e magnesio (il
fattore di durezza), ma anche zinco, rame, cromo, selenio, ecc. Normalmente quando il grado di
durezza è elevato, anche il TDS è alto.
Sauer nel 1974 analizzò le caratteristiche delle acque di 92 città e trovò che dove si beveva acqua
con più alto grado di TDS v'era una minore incidenza di morti per infarto, cancro e malattie cronico-degenerative in genere.1 Comstock, successivamente, dopo aver riesaminato cinquanta studi,
concluse che "non c'è alcun dubbio che vi sia una precisa associazione tra grado di durezza del2
l'acqua e percentuale di mortalità per malattie degenerative".
Questi studi hanno messo in evidenza come non sia sufficiente isolare singole componenti o
concentrarsi solo sugli effetti di alcuni minerali per comprendere i fattori benefici presenti
nell'acqua potabile, i quali dipendono dalla combinazione di più elementi come grado di
durezza, TDS e pH.
CARDIOPATIE
In Gran Bretagna il British Regional Heat Study analizzò 253 città tra il 1969 e il 1973 e scoprì
che vi erano il 15% in più di morti per cardiopatie nelle aree in cui l'acqua presentava una minor
grado di durezza. Fu suggerito, come grado ideale di durezza, circa 170mg/L.3
Negli Stati Uniti furono studiati 4.200 adulti, di età compresa tra 25 e 74 anni, in 35 differenti aree geografiche. Di nuovo si riscontrò una minore mortalità per malattie cardiovascolari nelle zone con una maggiore grado di durezza dell'acqua.4 Una controprova fu effettuata nelle città inglesi di Scunthrope e Grimsby. In entrambe vi era lo stesso tasso di mortalità per patologie cardiache. Quando l'acquedotto di Scunthrope abbassò il livello di durezza dell'acqua, nel giro di qualche anno aumentò drasticamente il numero dei decessi, mentre a Grimsby la percentuale rimase
costante.5 Stessa cosa avvenne nelle città italiane di Crevalcore e Montegiorgio 6 e nella regione
Abruzzo.7
L'Accademia Nazionale delle Scienze americana, dopo numerose ricerche analoghe, concluse che il mantenimento di gradi di durezza e TDS ottimali nell'acqua può ridurre il tasso di
8
mortalità per malattie cardiovascolari di almeno il 15%.
IPERTENSIONE
Molti studiosi ritengono che una riduzione di sale nella dieta aiuti a prevenire l'ipertensione sanguigna. Alcuni dati sperimentali confermano questa ipotesi, tuttavia diversi fattori, oltre al sodio,
sono implicati nell'eziologia dell'ipertensione. Diete, ricche in potassio, vegetali e con basso consumo di cibi animali, si sono dimostrate efficaci nel ridurre o prevenire l'ipertensione arteriosa.
Anche un'adeguata introduzione di calcio e magnesio contribuisce a regolarizzare la pressione del
sangue. Sembra che non il sodio di per sé, ma il cloruro di sodio, cioè il comune sale da cucina,
9
sia responsabile, se assunto in quantità eccessiva (oltre 5 grammi al giorno), del problema. Il 90%
del sodio che consumiamo proviene degli alimenti; solo il 10% dall'acqua.
Benché comunemente si pensi che alti livelli di sodio nell'acqua potabile favoriscono l'ipertensione, nessuno studio ha mai dimostrato questa correlazione. Al contrario alcune ricerche indicano che più alti livelli di sodio sono connessi con una diminuzione della mortalità per malattie dell'apparato cardiocircolatorio.9
Alcuni sistemi di addolcimento aggiungono sodio all'acqua rimpiazzando significative quantità di
calcio e magnesio. Altri procedimenti non aggiungono sodio ma comunque riducono la durezza
dell'acqua. L'acqua addolcita non è salutare, non tanto per il sodio in sé, ma a causa della
carenza di calcio e magnesio. Se si usa un addolcitore, è consigliabile avere una linea separata per l'acqua potabile alla quale si applicherà un'appropriata unità di depurazione.
Normalmente le acque con alto contenuto di sodio, hanno anche un'elevata durezza e TDS. Sappiamo che alti livelli di durezza e TDS ci proteggono da sostanze potenzialmente dannose e ci
aiutano a prevenire le malattie degenerative. Se vogliamo ridurre il sodio dobbiamo correggere la
dieta. Il 90% del sodio lo assumiamo infatti attraverso gli alimenti.
CANCRO
Si ritiene che il 60-80% dei tumori abbia un'origine ambientale.10 Numerosi studi hanno dimostrato la presenza di composti chimici cancerogeni nelle acque potabili.
Degli oltre duemila contaminati presenti nell'acqua, 190 di essi hanno mostrato effetti negativi
11
sulla salute: cancerogeni, mutageni, teratogeni o tossici. Particolarmente preoccupante, in alcune zone, è la presenza di amianto, i cui effetti, accumulandosi nel tempo, possono generare tumori.12
Solo appropriati sistemi di filtrazione possono rimuovere questi contaminanti dall’acqua
che beviamo.
CLORO
La maggior parte delle acque potabili contiene cloro, normalmente usato per la disinfezione. Alla
fine degli anni '60, il Dr. Price affermò che una delle principali cause dell'arteriosclerosi è il cloro. Egli basò questa conclusione su un esperimento nel quale, aggiungendo cloro all'acqua precedentemente declorata che dava da bere ai polli, rilevò che gli animali si ammalarono di arteriosclerosi nel giro di pochi mesi.13
Il cloro si combina anche con sostanze organiche, derivata dalla decomposizione dei vegetali,
producendo sostanze fortemente cancerogene tra cui cloroformio, bromoformio, ecc. In molte acque potabili la quantità di queste sostanze eccede i livelli minimi ammessi dalla legge.14 I composti derivati dal cloro favoriscono la produzione di radicali liberi nel nostro organismo. I radicali
liberi danneggiano le cellule e sono all'origine sia dell'arteriosclerosi, sia del cancro.15
Poiché l'acqua usata per bere e per cucinare è addizionata con cloro, e necessario usare un
depuratore adatto che rimuova il cloro e i suoi derivati.
10
ACQUE OLIGOMINERALI
Le acque demineralizzate contengono pochi o nessun minerale. Ciò si ottiene mediante distillazione, osmosi inversa, scambio ionico o una combinazione di questi metodi.
Le ricerche sulle cardiopatie e sul cancro dimostrano che l'acqua demineralizzata, carente di calcio e magnesio, e con basso grado di durezza e TDS, non è salutare da bere.
Non è vero che i minerali contenuti nell'acqua sono inutili e inassorbibili. Il Dr. John Sorenson, un'autorità nel campo del metabolismo minerale, ha dimostrato che i minerali essenziali non solo vengono ben assorbiti, ma favoriscono anche l'eliminazione di quelli non
essenziali.16
Se, ad esempio, una buona quantità di calcio e magnesio e una piccola quantità di piombo sono
presenti nell'acqua, l'organismo selezionerà gli elementi essenziali (calcio e magnesio) ed eliminerà quelli non essenziali (piombo). Se, invece, vi sono bassi livelli di calcio e magnesio, le cellule selezioneranno il piombo tossico.
I distillatori e le unità a osmosi inversa forniscono acqua addolcita e demineralizzata, senza l'efficacia protettiva dei minerali essenziali. In tal modo gli effetti negativi delle sostanze dannose
vengono ulteriormente amplificati. Una piccola quantità di sostanze nocive in un'acqua demineralizzata può avere effetti molto più dannosi sulla salute che non una maggiore quantità in un'acqua
più dura.
Perciò, per ragioni differenti, sia l'acqua inquinata, sia quella demineralizzata, possono essere nocive per la nostra salute.
ACQUE MINERALI
Molte acque minerali in bottiglia subiscono processi di filtrazione, distillazione e osmosi inversa.
Si calcola che soltanto il 20% sia acqua realmente sorgiva. Non sempre inoltre sono esenti da sostanze contaminanti.
Se si sceglie di acquistare acqua minerale in bottiglia, è importante assicurarsi che si tratti
effettivamente di acqua di sorgente e che contenga un'adeguata quantità di minerali e un
sufficiente grado di durezza e TDS.
DEPURATORI DELL'ACQUA
Un'alternativa alle acque minerali sono i metodi di filtrazione o depurazione casalinga. Naturalmente questi sistemi dovrebbero garantire che i giusti criteri, per una acqua veramente salutare,
come minerali, durezza, TDS, pH, vengano mantenuti, ma ciò raramente accade.
Un altro problema, in molti depuratori, è la progressiva perdita o diminuzione del potere filtrante
nel tempo. Quasi nessuno riesce a garantire una regolare e costante capacità di filtrazione, dalla
prima all'ultima goccia, in tutto l'arco di tempo corrispondente alla durata del filtro. Spesso il fatto che l'odore e il sapore rimangano gradevoli inganna, poiché questo effetto permane anche dopo
che la rimozione di sostanze chimiche dannose ha perso la sua efficacia.
Fondamentalmente i sistemi di trattamento dell'acqua potabile sono di quattro tipi: Carboni Attivi, Miscele Speciali (carboni attivi più altre sostanze), Osmosi Inversa, Distillazione.
11
Purtroppo sia la distillazione, sia l'osmosi inversa rimuovono i minerali essenziali, come calcio e
magnesio, mentre quelli a carboni attivi, seppur efficaci per la rimozione del cloro e degli odori
sgradevoli, sono meno efficaci nella eliminazione di agenti chimici contaminanti. Maggiormente
affidabili sono, da questo punto di vista, quelli con miscele speciali, ma è sempre bene comunque, prima dell'acquisto, comparare i dati analitici dei vari filtri proposti sul mercato.
I principali problemi, nell'acqua che beviamo, sono rappresentati dal cloro, dai composti
chimici organici e dal piombo. Il filtro ideale è quello che si dimostra efficace nell'eliminazione di queste sostanze e contemporaneamente lascia nell'acqua quelle benefiche come il
calcio e il magnesio (Dr. Martin Fox “Healty Water”, Healty Water Research, Portsmouth,
1996).
CARATTERISTICHE DEL FILTRO AQUASPACESAVER
Il depuratore AQUASPACESAVER® è un prodotto efficiente, compatto e attraente grazie a due
innovative tecnologie, il composto brevettato AQUASPACE® e la cartuccia brevettata AQUASPACE®. Derivata direttamente dalla tecnologia NASA utilizzata per sterilizzare l’acqua
all’interno delle navicelle Apollo, il composto AQUASPACE® è un filtro che miscela vari tipi di
carboni attivi con altri ingredienti e attivi e inerti capaci di rimuovere piombo e altri metalli tossici, pesticidi, fertilizzanti, cloro e altri agenti usati per processare l’acqua, sapori, odori e colori
sgradevoli. La cartuccia AQUASPACE® si serve del supporto dei Generatori Vortex, speciali canalizzatori che indirizzano continuamente il flusso d’acqua attraverso il filtro. L’acqua è costretta
dai Generatori Vortex a passare attraverso tutta la lunghezza del composto AQUASPACE®, fuoriuscendo così filtrata in maniera completa.
Il Dr. Martin Fox, nutrizionista e tra i maggiori esperti nel campo della ricerca ambientale e della
depurazione delle acque, autore, tra gli altri, di “Healty Water For A Longer Life”, giudicato come il miglior libro sull’argomento, ha recentemente dichiarato:
“Il cloroformio è uno dei più comuni prodotti chimici presenti nell'acqua trattata con cloro. Quando
il cloro viene aggiunto all'acqua, esso interagisce con le sostanze inorganiche naturali contenute
nell'acqua. Il risultato è la sintesi di sostanze chimiche dannose chiamate trialometani. Il cloroformio è uno di questi. Se un filtro rimuove il cloroformio, esso rimuove tutti gli altri trialometani, così
come numerosi prodotti chimici, erbicidi e pesticidi. Molti produttori di filtri, invece di fornire analisi sul cloroformio, preferiscono effettuare i loro test su altri agenti chimici come il lindano e l'alacloro, molto più facili da rimuovere. Ciò inganna l'acquirente, il quale, se ben informato, dovrebbe accertarsi di quanto il depuratore è efficace nei confronti degli agenti chimici più difficili da eliminare,
non dei più facili. Si sa anche quanto il piombo, presente nelle acque potabili, sia nocivo per la salute. L'AQUASPACESAVER nei test di laboratorio ha dimostrato di poter rimuovere fino alla il 99%
del cloroformio e fino al 98% del piombo. È estremamente importante notare che questi eccellenti
risultati sono stati ottenuti senza eliminare minerali, come il calcio e il magnesio, essenziali per la
nostra salute. L'efficacia di questi depuratori nell'eliminare i prodotti chimici dannosi, e al contempo
conservare i minerali benefici, mantenendo questa capacità per volumi d'acqua molto elevati, dalla
prima all'ultima goccia, e veramente unica. Trovo che questi risultati e queste caratteristiche siano
davvero rilevanti e fuori del comune. Non conosco nessun altro filtro che riesca a fare meglio. Sicuramente ciò è dovuto alla tecnologia superiore e alla speciale miscela di ingredienti che costituiscono il composto AQUASPACE”.
12
NOTE
1) Sauer HA. Relationship of Water to Risk of Dying. In: Manners DX ed. 1nt’l Water Quality
Symp: Water, Its Effects on Life Quality. Wash., D. C.: Water Quality Research Council.
1974: 76-79.
2) Comstock GW. Reviews and Commentary: Water Hardness and Cardiovascular Diseases.
Am. J. Epidemelogy 1979; 110 (October): 375-400.
3) Shaper AG. Pocock SJ, Walker M, Cohen NM, Wade CJ, Thomson AG. British Regional
Heart Study: Cardiovascular Risk Factors in Middle-aged Men in 24 Towns. British Medical
J. 1981; 283(JuIy): 179-186.
4) Greathouse DG. Osborne RH. Prelirninary Report on Nationwide Study of Drinking Water
and Cardiovascular Diseases. J. Environmental Pathology and Toxicology 1980; 3: 65-76.
5) Shaper AG. Pocock SJ, Walker M, Cohen NM, Wade CJ, Thomson AG. Cit.
6) Lee G. Reports Say 53 Million-P1us Drink Contaminated Water, month date, year: page.
7) Leoni V, Fabiani L, Ticchiarelli L. Water Hardness and Cardiovascular Mortality Rate in
Abruzzo, ltaly. Archives of Environmental Health 1985; 40: 274-278.
8) National Research Council. Drinking Water and Health. Vol. 1: 477. Wash, D. C.: National
Academic Press, 1977.
9) Puddu V., Signoretti P. Drinking Water and Cardiovascular Disease. Am. Heart J. 1980;
99(April): 539-540. // Robertson JS, Slattery JA, Parker V. Water Sodium, Hypertension and
Mortality. Community Medicine 1979; 1: 295-300.
10) Epstein SS, Zavon M. Is There a Threshold for Cancer? In: Manners DX ed. Int’l Water
Quality Symposium: Water, Its Effects on Life Quality. Wash, D. C.: Water Quality Research Council, 1974: 54-62.
11) Conacher D. Troubled Waters on Tap: Organic Chemicals in Public Drinking Water Systems
and the Failure of Regulation . Wash., D. C.: Center for Study of Responsive Law, 1988:
114.
12) Donsbach KW, Walker M. Drinking Water. Huntington Beach, CA: Int’l Institute of Natural
Health Sciences, 1981. // Conforti PM, Kanarek MS, Jackson LA, Cooper RC, Murchio JC.
Asbestos in Drinking Water and Cancer in the San Francisco Bay Area: 1969-1974 Incidence. J. Chronic Diseases 1981; 34:211-224.
13) Price JM. Coronaries/Cholesterol/Chlorine . NY: Pyramid, 1969.
14) Maugh TH. New Study Links Chiorination and Cancer. Science 1983; 211(February 13):
694.
15) Page T, Harris RH, Epsteìn SS. Drinking Water and Cancer Mortality in Louisiana. Science
1976; 193: 55-57.
16) Sorenson J. Personal Communication. November 3, 1983.
13
Acquaspacesaver sta agevolmente appoggiato sul bordo posteriore
del lavandino, avendo uno spessore di pochi centimetri e si pu€ spostare facilmente ogni volta che serve. I due tubicini che fuoriescono
terminano in una valvola che si avvita al rubinetto sostituendo la sua
parte terminale che, quindi, nella maggior parte dei casi, va svitata (se
il rubinetto • fuori standard, o • un modello molto vecchio usare gli
adattatori forniti). Il tutto • molto pratico e semplice e si fa da soli,
senza bisogno dell'idraulico, in pochi minuti. Per usare l'acqua depurata aprire l'acqua fredda e tirare il pomellino della valvola verso l'esterno. Per chiudere la valvola non spingere il pomellino, ma semplicemente chiudere il rubinetto. Usare solo con acqua fredda. Con la
valvola chiusa il rubinetto invece funzioner‚ normalmente, erogando
acqua calda o fredda, a seconda del bisogno. Tutte le istruzioni sono
contenute nella confezione. Il filtro • gi‚ incluso nel depuratore e non
c'• bisogno di cambiarlo prima di un anno.
Dall'immagine, che riprende il filtro appoggiato su un lavello standard, si pu€ avere un'idea abbastanza precisa della forma e dell'ingombro. Le misure esatte comunque sono: cm
3
35,5 x 12,7 x 5 (spessore). Peso/Volume del filtrante: 115 cm .
INSTALLAZIONE - TRE SEMPLICI PASSI
1.
Svitare il rompigetto
2.
Avvitare Aquaspace
3.
Aprire l'acqua fredda e tirare il pomellino della valvola
Se il rubinetto non fosse standard, vengono forniti degli adattatori
Note supplementari
Aquaspace consente di eliminare in modo efficace le sostanze inquinanti e tossiche, incluse quelle piƒ pericolose e
difficili da filtrare con altri depuratori. Questa • la sua funzione. Per i problemi di durezza • necessario invece un
addolcitore (che nel caso andrebbe sistemato a monte del sistema idrico). Occorre comunque fare attenzione poich„, secondo le piƒ recenti ricerche, ridurre la durezza dell'acqua potrebbe avere effetti negativi sulla salute (vedi
"Depurazione delle acque potabili" nelle pagine precedenti). Inoltre, da un punto di vista tecnico, per evitare, con l'uso di un addolcitore, danni all'impianto idrico • indispensabile che il grado di durezza dell'acqua in ingresso sia
sempre costante. Variazioni brusche o frequenti, come in diverse localit‚ italiane avviene, potrebbero danneggiare
irreparabilmente tubazioni o elettrodomestici. In tal caso • preferibile far ripulire il sistema da incrostazioni di calcare, una volta all'anno circa, da un idraulico competente.
-------------------------------------------------SPECIFICHE TECNICHE
CAPACITA’
1 ANNO o 3.000 litri.
VELOCIT† Dl FLUSSO
2 litri al minuto
PRESSIONE OPERATIVA
0-125 psi 0-8.8 kglcm
2
Da usare con acqua microbiologicamente sicura e secondo le specifiche di cui sopra. Per acqua microbiologicamente impura, • possibile
aggiungere una unit‚ antibatterica (chiedere al produttore). Il filtro Aquaspacesaver • da cambiare una volta l’anno, o prima se si consumano almeno tremila litri d’acqua.
14