dedica - Direzione Didattica di Vignola

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dedica - Direzione Didattica di Vignola
IQBAL ha quattro anni quando suo padre lo vende come schiavo a un fabbricante di tappeti per
12 dollari. Inizia a lavorare per più di dodici ore al giorno. E' uno dei tanti bambini che tessono
tappeti in Pakistan. Un giorno del 1992 decide che non vuole più tornare a lavorare in fabbrica e
un avvocato lo aiuta a preparare una lettera di "dimissioni" da presentare al suo ex padrone.
Non ho più paura di lui - dice riferendosi al suo padrone –
è lui che ha paura di me, di noi, della nostra ribellione.
Da grande voglio diventare avvocato
e lottare perché i bambini non lavorino troppo.
IQBAL comincia a studiare senza interrompere il suo impegno di piccolo sindacalista. Sarebbe diventato un
avvocato, ne aveva la stoffa. Ma la storia della sua libertà è breve. Il 16 aprile 1995 gli sparano a bruciapelo
mentre corre in bicicletta nella sua città. Due raffiche di proiettili gli tolgono la vita e IQBAL si accascia sulla
bicicletta con cui stava finalmente giocando.
IQBAL e la sua storia: SPERANZA di avere un futuro migliore,
DESIDERIO di avere una penna tra le mani, lo stesso di MALALA.
Accade sempre in Pakistan quasi vent’anni dopo. Un proiettile le cambia la vita, trasformando
una bambina di 14 anni in un'attivista per i diritti umani e per il diritto all'istruzione.
MALALA adesso ha sedici anni e due anni fa ha rischiato di morire per difendere il diritto dell'istruzione delle bambine nel suo paese. Il 9 ottobre del 2012 è stata ferita al collo e alla testa,
mentre tornava da scuola su un bus, da un miliziano dei talebani che non ne poteva più di colei
che da anni raccontava come un’assurda legge impedisse alle bambine e alle ragazze di studiare. All'ospedale di Birmingham ha subito una delicata ricostruzione del cranio ed è stata dimessa solo l'8 febbraio dello
scorso anno.
Nel marzo successivo MALALA è potuta tornare a scuola. Da allora ha scritto un libro e tenuto un discorso
alle Nazioni Unite nel 2013, dove il giorno del suo compleanno, ha detto ai talebani:
"Pensavate di zittirmi con una pallottola, ma non ci siete riusciti …
Un bambino, un insegnante e un libro possono cambiare il mondo.
Impugniamo i nostri libri e le nostre penne,
che sono loro le nostre armi più potenti”.
A Ottobre ha vinto il premio Nobel della PACE ma lei dice di non meritarlo, “perché non ha fatto ancora abbastanza!”
Poi ci sono FODE e YAGUINE 14 e 15 anni, vogliono partire dal loro paese la Guinea Equatoriale per l’Europa. Sono accomunati da una grande AMICIZIA e hanno come unico SOGNO
quello di poter studiare. Così una mattina del giugno 1999 si nascondono in una stiva di un
Boeing diretto a Bruxelles. Non avevano calcolato, non potevano sapere che un aereo di linea
in volo raggiunge e supera gli 11.000 metri e che a quella distanza da terra la temperatura esterna è di 50-55 gradi sotto zero.
Vengono ritrovati morti di freddo da un inserviente dell'aeroporto di Bruxelles. Nella tasca di uno dei due c’è
una lettera ai governanti d'Europa, in cui traspare una FIDUCIA tenera e ingenua che non andrebbe mai disattesa. Nella lettera si legge:
I governanti europei non possono sapere quello che accade qui,
altrimenti non lo permetterebbero!
Stesso amaro destino toccato in epoche e circostanze diverse a ANNA che durante la Seconda
Guerra Mondiale è costretta a nascondersi per sfuggire ai nazisti, per un’assurda odiosa legge
che la considera
DIVERSA, inferiore, solo perché ha avuto la “colpa” di nascere ebrea.
Insieme ad altri sette compagni vive in clandestinità nella cantina di un appartamento di Amsterdam. Dopo
più di due anni vengono scoperti e deportati nei campi di concentramento. Scrive nel suo diario:
”A dispetto di tutto quanto credo ancora
che la gente abbia davvero un buon cuore”
In questo messaggio c’è AMORE per tutto il genere umano nonostante tutto. In ogni pagina,
in ogni riga e in ogni lettera che ci ha lasciata c’è voglia di vivere, la stessa di quella di ZLATA,
che quasi cinquant’anni dopo nella sua Sarajevo martoriata dai bombardamenti si chiede perché una terribile guerra le stia portando via il DONO più prezioso: la sua infanzia.
E’ d’infanzia negata è anche la storia di NOJOUD, sposa a 10 anni in Yemen, venduta dal padre per pochi spiccioli ad un uomo di trent’anni più grande. NOJOUD è solo una bambina, ma
da sola arriva fino in tribunale e diventa la più giovane divorziata del mondo. Oggi da Parigi
lavora ogni giorno affinché tutte le spose bambine tornino a vivere libere per passare il proprio tempo a studiare e a giocare come ora fa lei.
Anche GRACE che oggi ha 30 anni, dopo essere stata rapita e costretta a 15 anni a diventare
una ragazza soldato, viaggia in tutta l’Africa per tentare di salvare chi ha avuto il suo stesso amaro destino.
NOJOUD e GRACE storie di bambine che c’è l’anno fatta, impegnate oggi nella SOLIDARIETA’
verso chi come loro ha avuto un destino avverso e crudele.
E infine c’è ANNALISA. Ha 14 anni, va a scuola, ama la sua FAMIGLIA anche se dice di non
“dimostrarlo” e vuole diventare una parrucchiera.
Scrive sul suo diario.
”Le strade mi fanno paura. Sono piene di scippi e rapine.
Quartieri come i nostri sono a rischio … A Napoli ho paura.
Mi piacerebbe volare via, aprire la finestra e
raggiungere il cielo su un arcobaleno”
E’ l’immagine di un SOGNO ad occhi aperti, che dà la FORMA A UN NUOVO MONDO, colorato, vivo, pieno
di luce, lontano dal grigiore delle strade degradate, dalla tirannia imposta da pochi uomini senza scrupoli che
ti strozza fino a soffocare, ad uccidere ogni barlume di FELICITA’.
Il 27 Marzo del 2004 ANNALISA vola via davvero, “uccisa per sbaglio” diranno i suoi assassini che volevano
colpire il diciannovenne Salvatore Giuliano considerato vicino al Boss di quartiere.
A tutti i bambini costretti a crescere, combattere
e morire in una guerra,
a quelli che invece di avere in mano una penna
hanno una pala o un ago,
a quelle costrette a diventare donne e schiave
prima ancora di essere bambine,
a quelli che soffrono ogni giorno la fame,
a tutti quelli che dalla nascita non hanno PACE, AMORE
ma hanno ancora SPERANZA e FIDUCIA in un mondo più giusto dove chi è DIVERSO da
te è un tuo
AMICO e non un nemico,
a tutti i bimbi rimasti senza l’AFFETTO della propria FAMIGLIA
vogliamo dedicare questa mostra.
A Iqbal, a Manala, a Fade e Yaguine, ad Anna,Zlata, a Nojoud ,Grace e Annalisa.
Le insegnanti della Scuola Mandelli