N.9 - La nostra storia
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N.9 - La nostra storia
Metà cuoco, metà allevatore. Diego Stabile ha trovato nelle montagne di Tremosine (Bs) la chiave del successo aziendale, puntando sulle capre e sui turisti tedeschi L’amore per Tremosine (Bs) e per le sue montagne a picco sul Lago di Garda, la passione per la buona cucina e la voglia di trasformare la piccola stalla del nonno in un agriturismo dove allevare capre e produrre formaggi a cinque stelle. Ecco la storia di Diego Stabile, cuoco di professione e di sua moglie Daniela. Giovani con le idee molto chiare Metti uno chef in stalla I l Lago di Garda dista appena una ventina di minuti d’auto, ma a Tremosine (Bs) si respira tutt’altra aria. Sono i vantaggi della montagna: silenzio, poco traffico, turisti selezionati, pascoli verdi e la possibilità di staccare la spina e ricaricare le batterie. Certo, le comodità di Riva del Garda o i lussi dei grandi alberghi di Limone e Salò sono lontani, ma per la famiglia Stabile l’importante è avere la certezza di stare costruendo qualcosa per sé e i propri figli. Il tutto in compagnia di un gregge di splendide capre Saanen, qualche Pezzata Rossa, alcuni asini e i cavalli del maneggio. Se poi il patròn dell’Agriturismo Nai è anche uno chef tanto di guadagnato. Perché in questa azienda abbarbicata sulle montagne prospicienti il Garda, uno dei laghi più amati dai turisti tedeschi, si vuole far breccia nel cuore dei clienti con i sapori di GIOVANNI DE LUCA Biglietto da visita Agriturismo Nai sede Località Nai - Via Vassacler, 50 - Tremosine (BS) - Lago di Garda contatti Tel. +0365.918.001 - Cell. +339.727.2970 l’azienda • Allevamento di capre Saanen, bovini Pezzata Rossa, asini e maiali • Trasformazione aziendale del latte caprino, lavorato a crudo • Maneggio e possibilità di escursioni a cavallo nelle montagne circostanti • Ristorazione a base di prodotti aziendali 36 KL n. 9 - 9 maggio 2012 Gestione familiare Daniela, Diego Stabile e il figlio Luca nel loro agriturismo di Tremosine (Bs) KL n. 9 - 9 maggio 2012 37 veri e la cordialità di chi ha deciso di vivere un po’ fuori dal mondo per scelta, seguendo le orme del nonno. Parola di Diego Stabile, giovane allevatore bresciano con un trascorso da cuoco e la volontà di ferro. Perchè trasformare una piccola stalla in un’azienda multifunzionale con maneggio, caseificio e un accogliente ristorante aperto al pubblico per buona parte dell’anno non è facile. Foto sopra, da sinistra Con le capre al pascolo: da sinistra Flavio, l’altro figlio dei coniugi Stabile, Diego e nonna Teresa Idee chiare Ma quando nel 1998 il nonno muore, Diego subentra ai genitori nella gestione dell’allevamento e inizia a confrontarsi con le vacche da latte, prima di fare il grande passo e puntare sull’agriturismo. “Mia moglie Daniela ed io – racconta lo chef - avevamo da sempre il sogno di venire ad abitare qui, ma sino al 2000 non c’era nemmeno la strada per arrivare in stalla e si doveva salire a piedi. Poi, un po’ alla volta, abbiamo ingrandito l’allevamento e iniziato la costruzione dell’agriturismo, che ha aperto i battenti nel 2006”. Nel frattempo, pur di diversificare la produzione e distinguersi dalle altre stalle della zona Diego e Daniela abbandonano le vacche da latte e investono sulle capre e su un piccolo caseificio , riuscendo subito ad avere buoni riscontri nei negozi della zona. L’azienda è situata a 780 metri s.l.m. Sapori veri La loro ricotta, sapida e dal gusto rotondo, finisce sempre nel giro di poche ore. Destino analogo per il formaggio “primo sale” e per le caciottine stagionate, talmente buone da meritare un viaggio a Tremosine. Una gamma di delikatessen che Diego integra con insaccati di asino, maiale e capra, di produzione aziendale. Senza dimenticare gli ortaggi biologici e le mele provenien- 38 KL n. 9 - 9 maggio 2012 Foto sotto Il maneggio e le passeggiate a cavallo stanno diventando una delle attività più rilevanti dell’agriturismo Nai ti dal frutteto piantato un paio di anni fa, ricco di venti diverse varietà, che dovrebbero garantire una raccolta scaglionata nel tempo da giugno sino a fine settembre. Da quando hanno aperto l’agriturismo il lavoro non manca mai. Il resto lo sta facendo il passa parola, unito a qualche volantino strategico distribuito nelle località turistiche del Garda. Da marzo a fine ottobre Diego e Daniela accolgono i loro ospiti tutti i giorni, mentre nei mesi invernali il ristorante è aperto solo nei week end. La scelta di passare alle capre si è dimostrata vincente e, fra becchi miglioratori e la collaborazione dei tecnici dell’Apa di Brescia per la fecondazione artificiale, ogni anno il numero di capi in produzione cresce, mantenendo elevato il livello genetico dell’allevamento. A latte crudo Il latte, quasi pleonastico precisarlo, viene lavorato a crudo da Diego e da suo padre Angelo, prima di finire nei banchi di alcuni negozi della zona, coprendo l’area fra Gargnano, Tignale e Limone, località che gli amanti del Garda conoscono bene. Ma il grosso viene venduto in agriturismo e, una Foto a fianco, dall’alto L’agriturismo Nai è stato aperto nel 2006 Il piccolo caseificio aziendale I formaggi sono tutti lavorati a crudo Fra i piatti più apprezzati dalla clientela lo spiedo misto con polenta volta che i clienti hanno degustato queste delizie nel ristorante, è quasi impossibile che tornino a casa a mani vuote, visti anche i prezzi molto convenienti (10 euro/kg i freschi, 16 euro/kg gli stagionati). “Siamo doppiamente soddisfatti - aggiunge Diego - perché in zona non c’era la cultura della capra e il successo dei nostri prodotti viene costruito quotidianamente con il nostro lavoro, senza forzare i ritmi degli animali”. I capretti, ad esempio, restano un mese con la madre e non conoscono il latte artificiale, a tutto vantaggio di chi avrà la fortuna di assaggiarli nel ristorante: “I nostri clienti tedeschi li apprezzano particolarmente e sono diventati un elemento di richiamo insieme allo spiedo, che resta il piatto più rappresentativo della nostra cucina, servito con l’immancabile polenta gialla. Ma non vogliamo fermarci solo alla cucina - conclude Diego - e stiamo puntando molto sul maneggio per arricchire l’offerta dell’agriturismo e far conoscere le bellezze delle nostre montagne a cavallo, degustando ovviamente i nostri prodotti durante i trekking”. Il successo è garantito. n KL n. 9 - 9 maggio 2012 39