facsimile ricorso al GdP

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facsimile ricorso al GdP
Al Giudice di Pace
di ____________________
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OPPOSIZIONE A SANZIONE AMMINISTRATIVA PER VIOLAZIONE AL C.D.S.
__l__ sottoscritt__ __________________________________________________________________,
C.Fisc. ______________________________ nato a __________________________________ (______)
il ___/___/________ , residente a __________________________________ (______) in _______
____________________________ n° ______ ,tel __________________, fax____________________,
e-mail ____________________________________________ (ai fini della presente opposizione
domiciliat__ presso __________________________________________________________________
____________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________),
in qualità di:
□ responsabile della violazione in quanto ______________________________________ del veicolo
□ responsabile in solido della violazione in quanto _______________________________ del veicolo
RICORRE(1) CONTRO
□ verbale
n° ___________________ del ___/___/________ elevato dalla ____________________
di __________________________
□ Ordinanza Ingiunzione del __________________________________________________________
n° ___________________ del ___/___/________
□ Cartella Esattoriale
n° _________________________ del ___/___/________ emessa dall’Agente
di Riscossione __________________________________ di __________________________
notificat__ all’odierno ricorrente il ___/___/________ in riferimento a _________________________
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L’opposizione si fonda sui seguenti motivi: _________________________________________________
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Considerato che ove non si procedesse alla sospensione degli effetti dell'atto impugnato, l'odierno
ricorrente sarebbe costretto già da subito a pagare la sanzione (□ e a provvedere ad assolvere la
sanzione amministrativa accessoria _________________________________________________
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con grave pregiudizio patrimoniale e non, oltre che, in caso di vittoria, il ricorrente sarebbe costretto
ad attivarsi per il risarcimento di quanto pagato (□ e degli oneri inerenti la sanzione accessoria), si
ritengono integrate le condizioni per la sospensione degli effetti dell'atto impugnato.
In virtù di quanto appena esposto, voglia S. E. , previa emissione di Ordinanza di sospensione degli
effetti dell'atto impugnato, sanzioni e pene accessorie , di voler dichiarare illegittimo il provvedimento
oggi impugnato e annullarne l’efficacia, ed in via subordinata, nel caso di inopinato rigetto,
l’applicazione del minimo edittale. Voglia altresì condannare la parte resistente a rimborsare il
contributo unificato versato dal ricorrente.
Dichiara che il valore del presente ricorso è di euro ______________________ (_________, _____) e
pertanto il contributo unificato versato è di euro _______________ (_______, _____).
Allega alla presente :
fotocopia del documento di’identità del___ richiedente __________________________ n° _____ ;
fotocopia del __________________________________________________________________;
fotocopia della ricevuta di pagamento del contributo unificato versato il ___/___/________ ;
_____________________________________________________________________________;
_____________________________________________________________________________;
_____________________________________________________________________________;
_____________________________________________________________________________;
_____________________________________________________________________________;
_________________ li, ___/___/________
DEPOSITATO IL ___/___/________
il Ricorrente
Il Cancelliere
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NOTE UTILI PER ISTRUIRE L’ISTANZA DI RICORSO AL G.D.P.
(1)
CONTRIBUTO UNIFICATO
Il ricorso al giudice di pace non è più gratuito (dal 1° Gennaio 2010),
infatti occorre il pagamento di un contributo unificato variabile in base
al valore della causa. (Vedere specchietto semplificativo accanto)
Nel calcolare il valore della causa non si deve utilizzare la somma prevista
per il pagamento in misura ridotta (cioè entro 60 gg.), infatti bisogna
considerare la sanzione intera (o, nel caso di un verbale con più sanzioni
amm.ve pecuniarie,
la somma delle sanzioni intere). In altre parole,
conviene consultare sul CdS la fattispecie di violazione contestata nel
verbale, qui vengono riportate 2 somme (il minimo edittale ed il massimo);
occorrerà considerare la cifra massima, dividendola a metà, ed
aggiungervi le spese di notifica già riportate nel verbale.
Tale contribuito, può essere recuperato solo se viene accolto il ricorso.
Il contributo unificato può essere:
a) Versato presso le tabaccherie convenzionate ed in
concessionari della riscossione, ma prima occorre procurasi
il modello per la comunicazione del versamento, sul quale il
ricorrente deve apporre un apposito contrassegno rilasciato
per comprovare l'avvenuto pagamento;
b) Versato tramite posta o banca utilizzando il modello F23 con
codice-tributo "941T";
c) Versato con bollettino C.P.P. (conto n°57152043 intesto a
“Tesoreria provinciale di Viterbo –versamento contributo
unificato spese atti giudiziari decreto del Presidente della
Repubblica n°126/2001”).
Nel modello vanno indicate le generalità del ricorrente (il soggetto che
introduce la fase del giudizio o della parte che effettua il versamento)
nonché le generalità del resistente o del convenuto. Il modello va
consegnato o spedito insieme al ricorso.
Le ipotesi di versamento b) e c) sono un poco più complicate, nel caso b)
nel modello F23 vanno specificati i codici dello specifico ufficio del giudice
di pace che si dovranno procurare prima della compilazione e nel caso c)
occorrerà aggiungere nel bollettino postale la causale “pagamento
contributo unificato atti giudiziari”, inserendo il codice fiscale del
ricorrente, l’Ufficio del G.d.P. di ....., il verbale impugnato.
SPECCHIETTO SEMPLIFICATIVO
AGGIORNATO AL 6 OTTOBRE 2011
(si consiglia di consultare in rete
eventuali recenti modifiche)
Per i dettagli sulle modalita'
di
versamento
vedere
il sito dell'Agenzia delle Entrate.
L'importo del contributo unificato
è determinato in base al valore
della causa:
- ricorsi sino a € 1.033 si paga
solo il contributo unificato di €
37,00;
- ricorsi di valore da € 1.033,01
a € 1.100, contributo unificato di
€ 37,00 + marca da bollo da
€.8,00;
- ricorsi di valore superiore a €
1.100,01 sino a € 5.200 ,
contributo Unificato di € 85,00 +
marca da bollo da €.8,00;
- ricorsi di valore superiore a €
5.200,01 sino a €.26.000,
contributo unificato di € 206,00 +
marca da bollo da €.8,00;
- ricorsi di valore
indeterminabile, contributo
unificato di € 1.466 + marca da
bollo da €.8,00;
N.B. Nel caso in cui manchi la
dichiarazione di valore sul
ricorso, il contributo unificato è
di € 1466,00!
(2)
Il ricorso al Giudice di Pace deve essere presentato entro 30 giorni dalla notifica del verbale o dell'ordinanzaingiunzione del Prefetto. Il termine per ricorrere al Prefetto contro un verbale è invece 60 giorni dalla notifica.
(3)
Può fare ricorso solamente l’intestatario della sanzione contestata, presentandolo esclusivamente al Giudice
di Pace del luogo dove è stata accertata l’infrazione. In ogni caso il ricorso al G.d.P. è inammissibile:
• Qualora sia già stata pagata la sanzione pecuniaria;
• Qualora sia già stato proposto ricorso al Prefetto a norma dell’art. 203 del C.d.S. ;
• Qualora il ricorso venga presentato oltre i limiti di legge (30 gg . dalla notifica del verbale).
All’udienza deve essere presente il ricorrente, per spiegare al giudice le sue ragioni. In caso di impedimento motivato,
occorre fare per tempo una richiesta scritta di rinvio dell’udienza, documentando adeguatamente i motivi.
(4)
Specificare anche l’eventuale sanzione accessoria collegata alla violazione contestata (es. decurtazione
punti sulla patente di guida , fermo amministrativo del veicolo etc.)
(5)
l’art.13 comma 3-bis del t.u. n.115\2002 prevede che il contributo unificato dovuto è sempre aumentato della
metà ove il difensore non indichi il proprio indirizzo di pec (posta elettronica certificata) e il proprio numero di
fax ai sensi degli art. 125, comma 1 c.p.c. e art.16, comma 1/bis del d.lgs. 546/1992, ovvero qualora la parte
ometta di indicare il codice fiscale nell'atto introduttivo del giudizio o, per il processo tributario, nel ricorso, o
ai sensi dell'art.136 del codice amministrativo (art. 13 c.6 bis).
(6)
L’articolo 13 del Decreto legge n°212 del 22-12-20 11 modifica l’articolo 91 del Codice di procedura civile,
che trova applicazione nel contenzioso regolato dagli articoli 6 e 7 del Decreto legislativo 1° settemb re 2011,
numero 150: «Nelle cause previste dall’articolo 82, primo comma, le spese, competenze ed onorari liquidati
dal giudice non possono superare il valore della domanda». Quindi, il G.d.P. può condannare la parte
soccombente al rimborso delle spese a favore dell’altra parte, ma competenze e onorari liquidati dal Giudice
non possono superare il valore della domanda. Insomma, la parcella dell’avvocato rischia di pagarla chi fa
ricorso, anche se poi il Giudice cancella la multa.
(7)
È possibile consultare l’art 204 bis del CdS al seguente link: http://www.aci.it/sezione-istituzionale/al-servizio-delcittadino/codice-della-strada/titolo-vi-degli-illeciti-previsti-dal-presente-codice-e-delle-relative-sanzioni/art-204-bis-ricorso-al-giudice-di-pace.html
note