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Curiosità, Cronache
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Gara
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News
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Mondo Western
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CATTLE DRIVING
18 agosto
APPROCCIO ALLA MANDRIA E CONDUZIONE DELLA STESSA
Little Lake Ranch
via cascinini, 27030 Zinasco (Pv)
AMBIENTE
21 agosto/21 - 27 agosto
30 agosto - 5 settembre
CAMPI ESTIVI PER RAGAZZI (8 - 12 anni)
Ceas “Il Vecchio Faggio” - SASSO DI CASTALDA (PZ)
organizzato da Legambiente
GASTRONOMIA
23 agosto
Oltre Il Fence Anno 1/ N. 0 in attesa di registrazione
Pubblicazione mensile / Agosto 2013
Redazione
Giovanna Laguardia
Piero Coviello
Emidio Filace
Marta Pianta
Giovanni Allegretti
Direttore Editoriale
Piero Coviello / [email protected]
Dal 23 agosto alle ore 21.00 al 25 agosto alle ore 23.55
Le taverne di Vietri, spettacolo e suggestione gastronomica
TEAM PENNING
25 agosto
Quarta tappa del campionato regionale Basilicata Sef Italia
La Vaccariccia Quarter & Paint Horse - San Chirico Nuovo
COUNTRY LINE DANCE
6 settembre
Direttore Responsabile
Giovanna Laguardia / [email protected]
A scuola di Country
l’Asd Footloose organizza corsi di Country Dance a Potenza e Rapolla.
info 3478476848
Progetto Grafico
Marta Pianta / [email protected]
TEAM PENNING
Fotografia
Giovanni Allegretti / [email protected]
Hanno collaborato a questo numero
Mariarosaria Manfredonia
Nicola Carlomagno
8 settembre
Quarta tappa della South Italy Master Cup
Le Sorgive Ranch - Marsiconuovo
TREKKING
dal 11 al 13 settembre
Il paradiso non è tutto perduto, c’è la Sila
Tappa del trofeo nazionale Treekking
Camigliatello Silano - Organizza Amici di Pegaso
CINOFILIA
15 settembre
Raduno Cinofilo Amatoriale
Parco Baden Powell - Potenza
BARREL RACING
20/22 settembre
Finale del campionato regionale Nbhai
di barrel racing e pole bending - Le Sorgive Ranch Marsico Nuovo
SOMMARIO
EDITORIALE
Sempre più forti, sempre più bravi
I CENTRI
La Vaccariccia, dal puledro al campione
BAREFOOT
Thomas G. Teskey: Ferratura e Barefootedness
BASILICATA WESTERN STORY
C’era una volta Park & Horse
Il maniscalco con il reining nel cuore
4 chiacchiere con Michele Chiapperino
VETERINARIA
La Navicolite, o Sindrome del Navicolare
CON GLI OCCHI DEL GIUDICE
Quando l’abito fa il monaco
PILLOLE DI HORSMANSHIP
Le quattro horsenality:
RITRATTI WESTER LUCANI
Intervista a Raffaele Buono
SOUTH ITALY MASTER CUP
Cronaca terza tappa
CAMPIONATO REGIONALE TEAM PENNING
Cronaca terza tappa
COUNTRY MUSIC
Hank William e la nascita dell’Honky Tonk Music
CAVALLI CAMPIONI
Deltas Pepto Dream, cutting a... colori
BARREL RACING
Futurity in salita per Antonio Pascale
CAMPIONATO REGIONALE BARREL RACING
E POLE BENDING
Cronaca seconda tappa
EVENTI
I segreti del successo di “Night & day”,
tre giorni equestre a San Rufo
EDITORIALE
Una crescita costante per cavalieri, strutture, infrastrutture e organizzazione
Sempre più forti,
sempre più bravi
Il viaggio dell’equitazione americana in Basilicata dal 2010 ad oggi
Passione, impegno, coerenza nel perseguire gli obiettivi: sono questi gli
ingredienti del successo di Team penning Basilicata. E davvero possiamo
dire, guardando agli anni pionieristici dell’equitazione americana in
Basilicata, che il viaggio del team penning lucano e delle altre discipline
western è iniziato con il piede giusto. Nonostante la crisi, nonostante le
difficoltà di una regione lontana dai maggiori circuiti nazionali. Ma a volte,
per avere successo, bisogna solo crederci. E i traguardi raggiunti dalla
piccola Basilicata sono certamente un successo.
E un punto di partenza verso le mete future. E’ un successo, innanzitutto,
il numero di partecipanti ai campionati regionali che continua a crescere
di anno in anno. Se, infatti, è vero che dalla prima Orme Cup del 2010 i
team per gara sono sempre stati intorno ai trenta, trentacinque, è anche
vero che ogggi la cifra si raggiunge grazie al solo apporto dei cavalieri
nostrani. Che sono sempre di più e sono sempre più bravi, anche perché
sono attenti ai programmi di formazione equestre che si susseguono di
anno in anno. Lo dimostra il campionato regionale 2013, dove tante new
entry si sono alternate sui gradini più alti del podio.
E’ un successo riuscire a far convivere garisti e cavalieri dallo spirito più
decoubertiano, in un campionato dove c’è posto per tutti e tutti si divertono.
E’ un successo aver creato, attraverso la rete, un sistema di informazione
e di preiscrizione alle gare che ha quasi completamente eliminato i ritardi
nell’orario di partenza, ponendoci tra le regioni più all’avanguardia in
tal senso. E’ un successo aver creato un magazine, che si appresta a
diventare una testata giornalistica registrata a tutti gli effetti, che parla di
noi e che attraverso facebook ci mette in contatto con gli
sport di palestra e nel calcio, l’equitazione americana
amici di tutta Italia. Un lavoro che per qualità di scrittura
abbia visto e stia vedendo nascere nuovi centri ippici,
e di impaginazione non è secondo ad alcun magazine di
nuove scuole di equitazione, consolidarsi successi sportivi
settore di tutta Italia. E’ un successo che il movimento
ed allevatoriali in tutta la nazione. Perciò brindiamo a
dell’equitazione americana sia rimasto unito e compatto,
questi e a tanti altri successi. Per essere sempre più forti
senza lasciarsi scuotere più di tanto dalle beghe federali
e sempre più bravi!
tra Fise e Fitetrec-Ante che si sono susseguite negli
Giovanna Laguardia
ultimi anni. Al di là della federazione di riferimento, era
importante non far disperdere il patrimonio di conoscenze
e di organizzazione maturato negli ultimi anni.
E il movimento dell’equitazione americana della Basilicata
ci è riuscito, scegliendo di stare dalla parte dei cavalieri,
rimanendo autonomo rispetto alle federazioni e a chi
pretendeva di sottrarre dignità e autonomia alle discipline
western, ed aggregandosi all’associazione di promozione
sportiva Sef Italia. E’ un successo che in un panorama che
vede ogni giorno spegnersi la luce su consolidate attività
sportive, non solo nel settore equestre ma anche negli
La Vaccariccia, dal puledro
al
campione
CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI
E’ una costola dell’antica azienda agricola zootecnica
CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI
di SanCENTRI
ChiricoCENTRI
N.
CENTRI Straziuso
CENTRI CENTRI
CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI
CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI
CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI
CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI CENTRI
Da una costola dell’antica azienda zootecnica Straziuso, un allevamento di quarter e paint
horse. E oggi un centro ippico attrezzato sia per le lezioni di equitazione, sia per la doma
e l’addestramento dei puledri. Questa la storia de “La Vaccariccia” di San Chirico Nuovo,
l’allevamento creato da Beniamino Straziuso tra la fine degli anni ‘90 e l’inizio degli anni
2000. L’etimologia del nome ricorda le origini dell’azienda, che fin dagli anni 50 ospita
un fiorente allevamento di vacche podoliche. Un luogo che ospitava le vacche, cioè una
vaccareccia. In dialetto sanchirichese, Vaccariccia. Tra il 1999 e il 2000 Beniamino
Straziuso, da sempre appassionato di cavalli e di equitazione americana, decide di dar
vita al suo sogno allevatoriale acquistando le prime due fattrici quarter, Tia Maria Glo e
la figlia Slide Lady Glo, quest’ultima ancora oggi presente in azienda. Nel 2003 arriva
ML Oak San Peppy, meglio conosciuto come Tyson, stallone quarter horse proveniente
“
Nata come allevamento di
quarter e di paint è oggi scuola e
centro di addestramento
”
dall’allevamento La Torre che ha dato
Country & Co. poi, all’organizzazione di
tante soddisfazioni a Beniamino sia
eventi. Tra questi una menzione speciale
come riproduttore sia sui campi di gara:
merita proprio Basilicata Country & Co,
i due sono stati compagni inseparabili
la fiera dell’equitazione americana e
in numerosi campionati italiani di team
del countrylife style, di cui le ultime
penning. Qualche anno dopo i prati de
due edizioni sono state ospitate nella
La Vaccariccia si cominciano anche a...
sede dell’allevamento. Da un paio di
colorare. Nel 2006, dopo un viaggio negli
anni a questa parte ha deciso di fare
Stati Uniti, Straziuso acquista in Texas da
un ulteriore passo avanti in direzione
Clint Harvey la sua prima cavalla paint,
della diffusione della cultura del cavallo,
alla quale, due anni più tardi, seguono tre
aprendo a tutti i propri impianti non solo
fattrici gravide e lo stallone omozigote A
per lezioni di equitazione, ma anche per
Stormy Flyer, tutti acquistati in Texas al
la doma e l’addestramento dei puledri,
Moore Ranch, dal più grande allevatore
grazie anche alla presenza in azienda di
di Paint Horse d’America. Ancora
Danilo Scardamaglia, talentuoso giovane
qualche anno dopo arriva il secondo
romano che ha maturato una grande
stallone paint, sempre direttamente
esperienza sia negli States sia in Italia.
dal Moore Ranch: Deltas Pepto Dream,
Giovanna Laguardia
stella del cutting. La Vaccariccia nel
corso degli anni ha sempre collaborato
con l’Atpb (Associazione team penning
Basilicata) prima e con Basilicata
T
homas G. Teskey:
BAREFOOT BAREFOOT BAREFOOT BAREFOOT BAREFOOTBAREFOOT BAREFOOT
BAREFOOT
BAREFOOT BAREFOOTBAREFOOT
BAREFOOT BAREFOOT BAREFOOT
F
erratura
e Barefootedness
BAREFOOTBAREFOOT BAREFOOT BAREFOOT BAREFOOT BAREFOOTBAREFOOT
La posizione di uno dei sostenitori più estremisti
BAREFOOT
BAREFOOT
BAREFOOT
del cavallo
a piede
scalzo BAREFOOTBAREFOOT BAREFOOT BAREFOOT
BAREFOOT BAREFOOTBAREFOOT BAREFOOT BAREFOOT BAREFOOT BAREFOOT
Parliamo in questo numero del dott.
radicali in merito alla ferratura, ma è
affermò: “La stessa cura che è applicata
Tomas
e
importante dare un’idea sulle teorie
all’alimentazione e all’esercizio dei
barefooter di Hereford - AZ - U.S.A.,
di questo studioso del piede e sul suo
a lui di devono numerosi articoli nei
pensiero sulla ferratura in maniera
quali, da un punto di vista veterinario
tale da offrire al lettore un maggiore
G.
Teskey,
veterinario
ed etico, cerca di spezzare quelle che
sono le tradizioni sull’uso della ferratura.
Le motivazioni addotte in questo breve
articolo dal dott. Teskey, sono piuttosto
ventaglio d’informazioni in modo che
ognuno possa tirar fuori da questo e
cavalli, per permettere che il loro corpo
cresca forte, dovrebbe essere applicata
per tenere in buone condizioni i loro
piedi”. Questo vale oggi come migliaia di
dagli altri articoli pubblicati un giudizio
anni fa. Per poter gestire al meglio il piede
personale in merito. Ventidue secoli fa,
del cavallo bisogna innanzitutto essere
nell’Arte dell’Equitazione, Senofonte
studiosi dello zoccolo, secondo il dott.
“
“Ferrare è una tortura come la
fasciatura dei piedi
nelle donne cinesi”
”
Piede Wild-Horse
linea bianca stretta (l’esposizione agli agenti
atmosferici la fa sembrare scura)
senza alcuno slargamento di muraglia;
- La linea bianca delle barre è visibile (le barre
sono la parte dello zoccolo dove la muraglia si
piega all’interno a fianco del fettone);
- il tallone potrebbe essere definito “contratto”
ma lo zoccolo è ugualmente funzionale;
Tomas G. Teskey, lo studio dedicato e
piede del cavallo, provoca un danno.
prima che il ferro sia applicato, quando
l’informazione disponibile sui piedi sono
Alcuni maniscalchi ne sono consapevoli,
lo zoccolo viene preparato per la sua
relativamente modesti, rispetto al resto
e ammettono spontaneamente che la
applicazione, perché le forme adatte
dell’ anatomia del cavallo. Forse è per
cosa migliore sarebbe lasciare i cavalli
alla vita e rispettose dell’energia dello
questo che molti veterinari, maniscalchi
scalzi, parlando della ferratura in termini
zoccolo naturale sono violate e ignorate
e addestratori non conoscono la
di “male necessario”. Altri maniscalchi
quando il maniscalco rende piatta la loro
morfologia di un piede normale, né
incoraggiano i loro clienti a tenere i loro
superficie inferiore per l’applicazione del
hanno una piena comprensione di
cavalli scalzi almeno una parte dell’anno,
ferro. Questo appiattimento distrugge la
come uno zoccolo funziona. Si tratta di
e molti maniscalchi tengono sferrati i
capacità dello zoccolo di eseguire funzioni
informazioni non molto facili da reperire.
propri cavalli. Molti altri maniscalchi,
vitali, e inchiodare un anello di ferro
Chi di noi vuole diventare un bravo
invece, continuano a inchiodare ferri.
rigido attorno al suo margine inferiore
gestore deve diventare consapevole
Il dott. Tomas G. Teskey, spiega che
assicura ulteriormente il suo rapido
delle caratteristiche normali e anormali
applicare un ferro ai piedi del cavallo è
deterioramento e la sua deformazione,
degli zoccoli. Studiare ci permetterà
dannoso, e quanto segue è un riassunto
creando uno stato di malattia nell’intero
di discutere in modo intelligente con i
solo di alcuni degli effetti dannosi
cavallo. Insomma, secondo Teskey,
professionisti, e di prendere insieme
riportati negli studi di questo veterinario.
sono i ferri che perpetuano uno stato di
decisioni informate riguardo la cura
Lo zoccolo del cavallo si è evoluto in una
ristagno fisiologico e un danno diretto,
degli zoccoli. Numerosi libri, articoli,
struttura conica, con volte e triangoli
portando a deformità, a malattia, a
presentazioni e un’enorme quantità di
organizzati in una delle strutture più
zoppia, a perdita prematura dell’uso, a
evidenza clinica supporta l’affermazione
robuste e dinamiche presenti in natura.
dolorosa debilitazione, e a morte precoce
che quando un ferro è inchiodato al
Per Teskey il danno allo zoccolo comincia
dei cavalli. Questo perché, secondo
lo zoccolo è molto corto perché
l’osso triangolare è sospeso in alto
all’interno della capsula
Teskey, i chiodi infissi nella muraglia
dalle ripetute ferrature, portano al suo
solo, ma queste forze persistenti spesso
permettono l’ingresso di batteri, funghi
deterioramento strutturale, causando
portano alla condizione più grave della
e sudiciume all’interno del piede.
setole, spaccature e separazione della
laminite cronica, evolvendo in rotazione
L’efficiente barriera fisica all’ingresso
muraglia dalle strutture profonde (come
del triangolare se il cavallo sovra-
di questi aggressori è minata quando
quando un’unghia si stacca dal tessuto
alimentato si ammala. Talora quando
lo zoccolo è perforato. La conduttività
vivo sottostante).
un ferro viene rimosso, larghe aree di
dei chiodi e del ferro permette alle forze
In base agli studi di Teskey, perciò,
muraglia si staccano con lui.
d’urto, alle vibrazioni, e agli sbalzi di
ogni cavallo che porta i ferri soffre di
Il danno causato al cavallo dalla
temperatura di penetrare nello zoccolo.
separazione laminare di grado variabile.
diminuzione
I fori multipli nelle muraglia, provocati
Un cavallo tenta sempre di guarire da
shock è ben documentato da Tesekey.
dell’assorbimento
degli
“Piede triangolare”
dei cavalli selvaggi
• talloni corti (comodi)
• osso triangolare e suola paralleli
al terreno
• un angolo della punta stretto
mette la linea bianca
nella posizione più solida per
sospendere l’osso
triangolare
• il pastorale è inclinato per un
buon assorbimento
delle sollecitazioni meccaniche
Gli zoccoli del cavallo sono progettati
caricata, e il resto dello zoccolo in una
continuata per decenni. La pratica è
per assorbire gran parte della forza
posizione contratta. La suola non riesce
stata abbandonata solo recentemente,
d’urto prodotta dalla deambulazione su
a sfuggire agli urti, a questo punto lesivi,
cosicché ci sono ancora moltissimi
qualsiasi terreno. Questo avviene quando
del sovrastante triangolare, e alle forze
esempi viventi di queste donne invalide.
la capsula dello zoccolo è mobile e si
che penetrano nello zoccolo dal di sotto
Per Teskey i grossi quarter-horse odierni
espande quando viene in contatto con il
è ora permesso di schiacciare la suola
con piedi di misura 00 sono strettamente
suolo. Quando sulla capsula è fissato un
e il triangolare fra di loro, causando
analoghi e costituiscono un promemoria
ferro, lo zoccolo non può espandersi in
contusioni a ogni passo. Ci sono molte
vergognoso di cosa continuiamo a fare
modo adeguato e le strutture dedicate
altre alterazioni funzionali che avvengono
ai cavalli dei nostri giorni.
all’assorbimento dello shock non possono
nello zoccolo ferrato, contribuendo alle
Emidio Filace
operare adeguatamente. Come risultato,
disfunzioni che causano atrofia, ossia
le articolazioni, le cartilagini, e i legamenti
riduzione delle dimensioni, schiacciando
che si trovano più in alto nella gamba del
le strutture sensibili all’interno. Quando
cavallo, la sua schiena, e il suo intero
i ferri sono rimossi, molti cavalli non
corpo devono dissipare forze d’urto per
sono in grado di camminare con
cui non sono state progettate, cosa che
comodità causale di un danno simile:
provoca un’usura da lavoro che causa
la fasciatura dei piedi delle donne nella
danni misurabili in queste aree. In zoccoli
antica cultura tradizionale cinese. Quella
funzionanti appropriatamente, la suola si
pratica era talmente dannosa per i piedi
appiattisce leggermente nel momento in
che danzare e correre era impossibile e
cui un peso di alcuni quintali grava sulla
camminare era poco agevole - questa
capsula dello zoccolo. I ferri impediscono
pratica teneva le donne sottomesse e
questo movimento, mantenendo invece
prive di forza, e nonostante che fosse
la suola in una posizione a volta, non
stata proibita per legge nel 1911, è
Pareggio “con il piede a scatola”
utilizzato da molti maniscalchi
• talloni lunghi (dolorosi)
• l’osso triangolare e la suola non
sono paralleli al terreno
• un angolo della punta largo mette
la linea bianca in una posizione
debole per sospendere l’osso
triangolare
• il pastorale è verticale,
con perdita della capacità di
assorbire gli shock
“
C’era una volta
Park & Horse: sport, turismo,
tradizioni e... magia
”
seguendo le indicazioni
del grande spirito
BASILICATA WESTERN STORY BASILICATA WESTERNSTORYBASILICATAWEST
Sulle Dolomiti
Lucane
tra i BASILICATA
miti del Maggio
BASILICATA
WESTERN
STORY
WESTERNSTORYBASILICATAWEST
BASILICATA
WESTERN
BASILICATAWESTERNSTORYBASILICATAWEST
e quelli degli
animaliSTORY
“totem”
BASILICATA WESTERN STORY BASILICATAWESTERNSTORYBASILICATAWEST
C’era una volta Park & Horse, una bella manifestazione che per alcuni anni è
riuscita ad unire il mondo dell’equitazione e quello delle aree naturali protette della
Basilicata, attraverso il turismo equestre. Una manifestazione che molti ricordano
con particolare affetto nell’ambito delle tradizioni country western della Basilicata,
perché è riuscita a costruire un ponte tra la spiritualità delle tradizioni rurali lucane
e quella dei Nativi Americani. Eccone un esempio.
Secondo un’antica credenza, per gli indiani d’America, l’aquila è l’inviato del
Grande Spirito, la sua figura sta a simboleggiare la sua presenza. L’aquila, sempre
secondo l’antica credenza dei Lakota, è lo spirito di chi vuole comunicarci qualcosa.
Siamo in tanti, tutti in sella, circa trenta cavalieri, abbiamo percorso un sentiero
che dall’abitato di Accettura, ci conduce in una valle, solcata da un torrente. Alcuni
uomini e dei buoi sono al lavoro. I poderosi bovini, compiono delle prove, per la
celebrazione della festa del Maggio, che tra le rappresentazioni dei culti arborei
sopravvissute, costituisce l’esempio più fedele di un’antica tradizione. Un cerro di
grandi dimensioni, denominato il “maggio”, privato dei rami e scortecciato, viene
trascinato in paese da diverse coppie di buoi. Siamo in tanti e solo io mi rendo
conto del dolce planare di un’aquila. Quasi per magia alzo la testa ed osservo
questo splendido volatile volteggiare, sono rapito dalle sue movenze. Si blocca
in volo, punta qualcosa, poi con una virata di centottanta gradi, si allontana verso
l’orizzonte. La cavalla che io monto, immobile, sembra percepire questo momento
magico. Ripenso all’antica credenza Lakota, ed avverto un brivido che mi percorre
la schiena. L’aquila, l’inviato del Grande Spirito, vuole comunicarmi qualcosa, sta
a me ora decifrare il contenuto del messaggio.
Attraversiamo dei querceti magnifici,
luoghi dove il silenzio è l’unico rumore.
Aree scarsamente antropizzate,
paesaggi di una bellezza unica,
selvaggi al punto di riconciliarti con
la madre terra. Ci stiamo dirigendo
verso l’abitato di Pietrapertosa, le
guglie conglomeratiche delle Piccole
Dolomiti Lucane, come una muraglia
naturale, ci proteggono e la vegetazione
primaverile in tutto il suo splendore, ne
esalta la loro bellezza. Intravedo una
masseria, pecore e capre, pascolano
tranquille all’ombra dei cerri, in recinti
molto rudimentali, poco distante un
asino si gode il fresco di una quercia.
Un modo di allevare ovini e caprini
secondo le antiche tradizioni rurali,
metodi tramandati di padre in figlio.
I proprietari della masseria, posta in
cima ad un pascolo incantevole, ci
invitano ad una pausa ristoratrice.
L’accoglienza cordiale dell’anziana
ricco di bacche e frutti selvatici, i colori
predominanti in questo magnifico
dipinto di madre natura, sono il
giallo delle ginestre ed il verde dei
pascoli. L’abitato di Castelmezzano,
è letteralmente preso d’assalto dai
tanti turisti, che avvertono l’esigenza
di vivere a contatto con la natura, di
riscoprire le cose semplici che l’uomo
sta mettendo da parte, sostituendole
con la fredda tecnologia. Ora mentre
percorriamo la strada del ritorno verso
l’azienda Faunistica Padula, rimetto in
ordine, i messaggi che sono arrivato
coppia di allevatori, è semplice e
genuina, proprio come la terra che ci
ospita. Stiamo percorrendo i boschi in
cui i “cimaioli”, prelevano la cima di
un agrifoglio che viene trasportato a
spalla nell’abitato di Accettura.
La cima viene innestata sul “maggio”
a simboleggiare il matrimonio degli
alberi, rito propiziatorio di fertilità e di
buoni raccolti. Un’usanza che mira a
portare nel paese e nella propria casa “lo
spirito fecondatore della vegetazione,
risvegliatosi con la primavera”. Ora i
messaggi si fanno sempre più chiari,
Park&Horse, non è un semplice
trekking attraverso il Parco di Gallipoli
Cognato, ma un viaggio alla riscoperta
di antiche tradizioni che miscelandosi
tra sacro e profano si perdono nel
tempo,con un’unica rappresentazione,
il rispetto della natura. I boschi hanno
rappresentato un punto di riferimento
fondamentale nella cultura tradizionale
e nella economia della Lucania. Nel
bosco, luogo di lavoro, gli alberi sono
quasi ‘allevati’ come il contadino fa
per il grano. Il bosco è la principale
fonte di sussistenza, ancora oggi è la
base dell’economia locale. Il cosmo è
simboleggiato da un albero. La razza
umana deriva da una specie vegetale.
Il cosmo rappresentato in forma di
Albero, perché l’albero si rigenera
periodicamente. La primavera è una
resurrezione della vita universale e di
conseguenza della vita umana.
Osservo le guglie conglomeratiche che
svettano sull’abitato di Pietrapertosa,
il profilo ricurvo di una cima in
particolare mi colpisce, sembra il
becco di un’aquila e le abitazioni
aggrappate alla roccia, sono come il
piumaggio di questo magnifico uccello
rapace. L’aquila sembra emergere
dalla terra pronta a spiccare il volo, a
voler riconciliare la madre terra con il
padre universo.
Ci dirigiamo ora verso Castelmezzano,
un percorso davvero impegnativo,
che mette a dura prova uomini e
cavalli. I sentieri scavati a margine
dei pendii, sono dei solchi mascherati
dalla fitta vegetazione, emozionante
percorrerli in sella, un tratturo dove
concentrazione e perizia, mi caricano
di adrenalina. Osservo il sottobosco, è
a captare. Antiche tradizioni che si
rifanno a riti propiziatori di fertilità e di
buoni raccolti, paesi che si sviluppano
sulle guglie rocciose delle Piccole
Dolomiti Lucane, quasi a voler creare
un anello di congiunzione tra terra e
cielo, i turisti che avvertono l’esigenza
di fuggire dai caotici centri urbani per
riconciliarsi con la natura. Park&Horse,
lo sforzo degli organizzatori, Antonio
Mazza, Presidente dell’Associazione
i Cavalieri delle Dolomiti Lucane, la
voglia di promuovere del Dottore Rocco
Rivelli, Presidente del Parco di Gallipoli
Cognato e Piccole Dolomiti Lucane,
sono a conferma che il Grande Spirito
mi ha guidato in un viaggio ricco di
spiritualità.
Emidio Filace
I
l maniscalco con il reining nel cuore
IA MASCALCIA MASCALCIA MASCALCIA MASCALCIA MASCALCIA MASCALCIA
Michele Chiapperino ha un’esperienza a tutto tondo,
IA MASCALCIA
MASCALCIA MASCALCIA MASCALCIA MASCALCIA MASCALCIA
ma ama gli scivolatori
IA MASCALCIA MASCALCIA MASCALCIA MASCALCIA MASCALCIA MASCALCIA
IA MASCALCIA MASCALCIA MASCALCIA MASCALCIA MASCALCIA MASCALCIA
Ha maturato un’esperienza professionale
Michele,
a 360 gradi, dal salto ostacoli al team
avvicinarti ad una professione
penning, dal dressage al barrel racing
tanto lontana dal “posto fisso” che
fino al reining, disciplina per la quale
è il sogno di quasi tutti i ragazzi di
nutre una passione non troppo segreta.
oggi?
Come molti suoi colleghi si è avvicinato
Tutto è iniziato dalla mia passione per
al mondo del cavallo per pura passione,
i cavalli. Prima che maniscalco sono
per decidere poi di farne una professione.
stato e sono un cavaliere e perciò volevo
Stiamo parlando di Michele Chiapperino,
trovare un lavoro che mi consentisse
maniscalco pugliese ben conosciuto da
di rimanere a contatto con il mondo
tutti i cavalieri della Basilicata sia per
dell’equitazione. Sono ormai tredici anni
aver frequentato per moltissimi anni i
che sono maniscalco, avendo iniziato
circuiti lucani di team penning in sella
molto giovane, intorno ai 20 anni.
al possente grigio Maverick, sia per aver
Che tipo di esperienza professionale
prestato la propria opera professionale
hai maturato nel corso di questi
di maniscalco in numerosi centri ippici
anni?
della regione. Lo incontriamo per farci
Ho iniziato lavorando con tre maniscalchi
raccontare i momenti salienti della sua
a Roma, due di loro ferravano
esperienza lavorativa.
soprattutto cavalli da salto ostacoli
come
hai
deciso
di
“
La passione per il cavallo e per
l’equitazione è diventata
il suo lavoro
”
e uno era specializzato nel reining.
dire ad esempio che nel reining, così
come nel dressage, bisogna fare
attenzione soprattutto a non cambiare la
meccanica naturale del movimento del
cavallo, l’armonia del gesto. Ma anche
per il cavallo da passeggiata la ferratura
è importantissima, perché è un cavallo
che si trova ad affronatre un terreno
vario e a volte difficile.
Succesisvamente ho frequentato un
corso organizzato dalla Regione Puglia,
con un maniscalco diplomato alla scuola
militare di Pinerolo. Il mio “pallino”,
comunque, è quello di tenermi sempre
molto aggiornato dal punto di vista
professionale. Per questo ho frequentato
diversi stage, soprattutto sulla ferratura
Come ferri un cavallo da team
dei cavalli da reining, che attualmente è
penning e come ferri un cavallo da
il settore di maggiore interesse per me,
nella scuderia di Mirko Piazzi, con alcuni
dei più grandi maniscalchi italiani del
settore, come Gabriele Seghetti, Alberto
Zeffi, Lino Zerbini, Gianluca Munarini.
l’altro sono sponsor ufficiale del reining
Sono socio Irha, Italian reining horse
Puglia. Continuo comunque a ferrare
association e maniscalcio riconosciuto e
anche cavalli da salto ostacoli, da Gran
certificato dalla Sipe, Società Italiana di
Premio, e cavalli da team penning anche
Podologia Equina.
in Basilicata.
Come molti tuoi colleghi nel corso
Hai avuto una esperienza molto
degli anni hai lavorato in lungo e
vasta in tutti gli ambienti equestri.
in largo in tutto il Meridione, poi
Quali sono, secondo te, i clienti più
hai deciso di rimanere più vicino a
difficili da accontentare?
Direi che i proprietari sono tutti piuttosto
difficili da accontentare, perché ognuno,
in cuor suo, è convinto di possedere se
non un campione, un piccolo gioiello.
Avere un buon rapporto dipende
soprattutto dal modo di approcciarsi del
professionista.
In quale disciplina il cavallo ha
maggiormente bisogno dell’aiuto
del maniscalco?
Diciamo che ogni disciplina necessita
dei suoi accorgimenti, poi le difficoltà
vengono fuori anche dalle persone e
dal modo di gestire il cavallo. Possiamo
casa...
Si, in passato, quando non avevo ancora
deciso di dare un indirizzo preciso alla
mia professione ho girato non solo
in Puglia e in Basilicata, ma anche
in Calabria e in Campania e non solo,
ferrando cavalli da barrel racing, da salto
ostacoli, da dressage, da team penning
e anche da passeggiata. Poi ho deciso
di specializzarmi nel cavallo da reining
e quindi ho avuto modo di rimanere
più vicino a casa, visto che in Puglia
questa disciplina è molto diffusa. Tra
barrel racing?
Sostanzialmente non c’è molta differenza.
Per gli anteriori uso su quasi tutti i cavalli,
sia da team penning sia da barrel racing
dei ferri rullanti, per aiutarli a staccare
prima. Del resto anche nel reining il ferro
rullante può essere utile nei passaggi
veloci come gli spin e, in generale, per
non far soffrire le articolazioni. Anche per
quanto riguarda i posteriori, in entrambe
le discipline c’è l’esigenza di offrire un
certo grip, anche se per motivi diversi.
Il cavallo da barrel si deve “aggrappare”
per girare veloce sul barile, così come
il cavallo da team penning deve essere
capace di effettuare girate veloci senza
scivolare, altrimenti perde il vitello.
Giovanna Laguardia
quando l’ammortizzatore
non funziona
SOSCAVALLI
SOSCAVALLI
SOSCAVALLI
SOSCAVALLI SOSCAVALLI SOSCAVALLI
La Navicolite,
o Sindrome
del Navicolare,
SOSCAVALLI SOSCAVALLI SOSCAVALLI SOSCAVALLI SOSCAVALLI SOSCAVALLI
diagnosi,
cause e SOSCAVALLI
possibili cure
SOSCAVALLI
SOSCAVALLI
SOSCAVALLI SOSCAVALLI SOSCAVALLI
SOSCAVALLI SOSCAVALLI SOSCAVALLI SOSCAVALLI SOSCAVALLI SOSCAVALLI
Negli articoli precedenti ci siamo soffermati su patologie piuttosto comuni e non specificatamente riscontrabili nel cavallo
atleta, ma in tutti i cavalli, anche quelli utilizzati per un po’ di equiturismo. Questa volta mi piacerebbe parlarvi di una
patologia complessa, considerata da più di qualcuno, la vera malattia professionale del cavallo atleta: la sindrome del
navicolare
Essa è un complesso di sintomi derivanti da patologie osteoarticolari, legamentose e tendinee della regione
podotrocleare, nella parte posteriore del piede.
Per comprendere bene la malattia, è importante capire bene di quali strutture anatomiche stiamo parlando. L’apparato
podotrocleare è costituito da: osso sesamoideo distale (navicolare), legamenti sesamoidei, tendine flessore profondo,
legamento anulare digitale distale, borsa podotrocleare.
La sindrome del navicolare è una condizione degenerativa che interessa l’articolazione interfalangea distale del piede
del cavallo, può manifestarsi in entrambi gli anteriori. Queste strutture vanno incontro a sclerosi dell’osso subcondrale,
“
Attenti a andature innaturali, errori di ferratura, super lavoro, sovrappeso
”
erosioni, formazione di entesiofiti (piccole
laterali e quelli inferiore del navicolare,
proliferazioni ossee che si formano
in particolar modo su terreni duri o
proprio in corrispondenza delle inserzioni
irregolari. Le andature richieste da
muscolari, tendinee e legamentose) ed
allevatori e sportivi possono – insieme alla
aderenze tra il tendine digitale profondo
massa del cavallo moderno – avere delle
e l’osso navicolare.
conseguenze negative sull’apparecchio
• errori di ferratura che causino difetti
del piede:
del navicolare.
Quali sono i fattori predisponenti?
• mancata cura degli zoccoli e degli appiombi.
• andature e/o movimenti non naturali
Il lavoro in volta (far girare alla corda
a) Asse digitale corretto;
il cavallo in un tondino o su di una
b) Asse spezzato in avanti;
superficie pianeggiante) causa una
c) Asse spezzato indietro.
considerevole tensione sui legamenti
Il tendine flessore profondo cambia direzione all’altezza del navicolare: passa sopra la borsa podotrocleare
e si inserisce alla superificie distale del triangolare (III falange): ed è proprio nel punto di inserzione che più
facilmente si crea una desmopatia (dolore della branca tendinea)
• predisposizione genetica;
• massa corporea esagerata;
• sovrappeso;
•allenamento troppo intenso.
Un lavoro intenso su terreni duri,
sconnessi o in volta è causa di
notevole stress articolare soprattutto
sull’articolazione interfalangea distale
della quale l’osso navicolare fa parte.
La trasmissione di vibrazioni ad alta
frequenza che si generano nel momento
dell’impatto del piede sul terreno duro
e che si trasmettono all’arto, causano
ischemia
localizzata
(carenza
temporanea
dell’apporto
e
sanguigno),
dolore e possibili alterazioni anatomiche,
simili alla “sindrome delle dita bianche”
negli umani che lavorano con attrezzi
• effetti di pressione biomeccaniche del
vibratili
tendine f.p. sul navicolare:
• uso competitivo di cavalli ancora non
• tensione elevata sui legamenti del
maturi.
navicolare
• disturbi di vascolarizzazione del
Quali sono le possibili cause della
navicolare.
sindrome?
• degenerazione dei meccanismi di
Come si presenta?
attutimento della parte posteriore dello
I sintomi di più comune riscontro sono:
zoccolo e di seguito sovrasforzo cronico
• Colpisce soggetti tra i 4 ed i 15 anni;
delle strutture intorno al navicolare
• Zoppia cronica 1° 2° intermittente, +
Le strutture dello zoccolo che aiutano
evidente in volta sul duro a freddo;
ad ammortizzare il colpo al momento
• Arti anteriori, spesso bilaterale (1 alto
dell’appoggio del piede, sono:
1 basso di talloni);
• Riduzione fase posteriore passo;
Il dolore è localizzato nella parte
1. la cartilagine della III falange
2. Il cuscinetto del fettone
3. la rete dei vasi sanguinei nella zona del polpastrello
4. la suola dello zoccolo
5. le barre
6. il collegamento tra III falange e muraglia (corion)
posteriore del piede, in conseguenza
• Forma legamentosa
distali, oltre alla palpazione con una
i soggetti colpiti tendono a favorire un
• Forma osteoarticolare
sonda per zoccoli della zona del piede
appoggio in punta con un’andatura
• Forme ossee:
corrispondente al navicolare. Di ausilio
accorciata anche nella su fase anteriore,
osteosclerosante, osteolitica, cistica
possono essere anche le radiografie, ma
che in passato portava occasionalmente
• Forme miste (dolore in sede palmare
nella pratica clinica, i reperti radiografici
ad erronee diagnosi di “zoppie di
diagnosi topografica).
e quelli clinici non vanno sempre nella
spalla”. In Concorso ippico, i cavalli
stessa direzione. Di qui l’importanza
spesso limitano l’intensità della battuta
Come è possibile diagnosticarla?
degli anteriori che serve a verticalizzare
La diagnosi si basa su un esame clinico
il tronco davanti all’ostacolo, saltando
approfondito in cui assume particolare
Si può curare?
invece “di rimessa”.
importanza per la diagnosi del dolore
Prevalentemente con una corretta ed
Ci sono diverse forme di sindrome del
in sede palmare, cioè localizzato nella
adeguata ferratura terapeutica.
navicolare:
regione posteriore del piede, l’anestesia
• Forma tendinea
tronculare dei nervi digitali palmari
dell’anestesia diagnostica.
Mariarosaria Manfredonia
Quando l’abito
fa
il
monaco
NTI REGOLAMENTI REGOLAMENTI REGOLAMENTI REGOLAMENTI REGOLAMENTI
Cosa si può o non si può indossare
NTI REGOLAMENTI REGOLAMENTI REGOLAMENTI REGOLAMENTI REGOLAMENTI
nelle competizioni
di team penning
NTI REGOLAMENTI REGOLAMENTI REGOLAMENTI
REGOLAMENTI
REGOLAMENTI
NTI REGOLAMENTI REGOLAMENTI REGOLAMENTI REGOLAMENTI REGOLAMENTI
Parleremo in questo numero, di cosa prevede il regolamento
SEF Italia di Team Penning, per l’esatto abbigliamento dei
penners e la giusta bardatura dei cavalli. Spesso capita
in campo prova in special modo vedere alcuni cavalieri
riscaldare i propri cavalli, con un abbigliamento non idoneo,
ricordiamo difatti che il regolamento cita la seguente norma:
tutti i partecipanti alla competizione, i loro assistenti
ed il personale di gara sono tenuti ad indossare un
abbigliamento western, anche nel campo prova. Per
abbigliamento prettamente western si intende :
• cappello western a falde larghe.
Per tutti i minorenni (un cavaliere verrà considerato tale sino
al 31 Dicembre dell’anno in cui ha compiuto il diciottesimo
anno di età) è fatto obbligo di indossare il caschetto protettivo
omologato, ben allacciato e della corretta taglia;
• pantalone tipo jeans con cintura;
• camicia a maniche lunghe infilata dentro ai pantaloni con
colletto e polsini abbottonati (è consentito lasciare libero
soltanto l’ultimo bottone del colletto);
“
• per tutti i cavalieri di età compresa tra gli 8 anni ed i
L’importanza dell’abbigliamento
e della bardatura in gara
e in campo prova
”
14 anni (un cavaliere conserverà la sua età sino al 31
dicembre dell’anno in cui ha compiuto il quattordicesimo
anno di età) è fatto obbligo di indossare il corpetto rigido
protettivo omologato comunemente denominato “tartaruga”
(dal quattordicesimo anno al compimento del diciottesimo,
l’utilizzo della tartaruga viene vivamente consigliato);
comunque delle misure regolamentari,
• Stivali tipo western.
E’ consentito indossare chaps, chinks
e guanti. Non è consentito l’uso di
abbigliamento dotato di cappuccio.
In condizioni climatiche particolari
potranno essere concesse deroghe
a tali disposizioni a cura del Collegio
giudicante. L’infrazione al codice di
abbigliamento sarà sempre sanzionata
con un NO- TIME.
Per quanto concerne la giusta bardatura
del cavallo, il regolamento prevede che:
va
ricordato
l’abbigliamento,
che
come
anche
il
per
giusto
equipaggiamento del cavallo dev’essere
rispettato anche in campo prova, al
primo punto va ricordato l’utilizzo di una
sella tipo western dotata di pomo (corno),
testiera e redini tipo western.
Sono ammessi:
• qualsiasi tipo di imboccatura a leve,
con barbozzale, a cannone rigido o
spezzato il cui cannone sia di diametro
non inferiore ad 8mm,
• qualsiasi tipo di imboccatura senza
leve (filetto ad anelli, a uovo, a “D”,
ecc.)
• eventualmente con martingala ad
anelli montata sotto il pettorale e munita
di collare (vietato il training fork)
•
è ammesso l’uso del filetto a
torciglione, con cannone di diametro
non inferiore a 8 mm, con qualsiasi tipo
di imboccatura senza leve
• sono ammessi barbozzali di cuoio,
sintetici, a catena piatta o snodata,
• sono ammessi chiudi bocca in cordino,
sintetici o in cuoio purchè indossati
sotto la testiera e posizionati al di sopra
dell’imboccatura.
Sono vietati:
• tutti i tipi di martingala con qualsiasi
tipo di imboccatura a leve,
• sono vietati tutti i tipi di Tie-down o
abbassa testa fissi, scorrevoli o elastici,
• è vietato l’uso del cannone a torciglione
con qualsiasi tipo di imboccatura a leve
• è vietato l’uso del J.C (o martingala
tedesca, o redini German),
• è espressamente vietato l’uso di
imboccature che presentino particolari
sistemi di costrizione (catene varie, fili di
ferro non debitamente rivestiti, ecc)
• è fatto divieto di entrare in gara con la
coda del cavallo intrecciata,
• è vietato l’uso di frustini liberi è
vietato l’uso del chiudi bocca in metallo,
Bosal, Easy Stop e qualunque altro
tipo di imboccatura o bardatura da
addestramento o redini di ritorno,
• è vietato usare qualsiasi tipo di redini
unite (tipo Barrel Racing), Meacate o
redini tipo Romal.
I sopracitati divieti saranno tutti sanzionati
con un NO-TIME.
Buon divertimento a tutti e ricordiamo
sempre che le regole vanno rispettate
soprattutto per motivi di sicurezza vostri
e dei vostri cavalli.
Emidio Filace
Tutta questione di…
personalità
EMANSHIP HORSEMANSHIP HORSEMANSHIP HORSEMANSHIP HORSEMANSHIP
Le quattro horsenality:
EMANSHIP HORSEMANSHIP HORSEMANSHIP HORSEMANSHIP HORSEMANSHIP
cosa sono e come
imparare aHORSEMANSHIP
riconoscerle HORSEMANSHIP
EMANSHIP HORSEMANSHIP
HORSEMANSHIP
EMANSHIP HORSEMANSHIP HORSEMANSHIP HORSEMANSHIP HORSEMANSHIP
EMANSHIP HORSEMANSHIP HORSEMANSHIP HORSEMANSHIP HORSEMANSHIP
Horsenality: una parola molto pronunciata
ultimamente nelle domande di chi si avvicina
al mondo del natural horsemanship e se ne
parla molto proprio nei clinic . Anche questa
è una parola coniata da Pat Parelli tanti
anni fa, quando scrisse il suo primo libro
per far capire alle persone che se gli umani
hanno una personalita’ i cavalli hanno una
“cavallonalità” che si forma sin dai primi
istanti di vita del puledro grazie anche alle
caratteristiche innate scritte nel suo dna e
che prende forma in base all’ambiente in cui
vive, il branco , e spesso il tipo di rapporto
che ha con l’uomo. Per rendere più facile la
lettura di queste caratteristiche , come con i
sette giochi, Pat ha schematizzato in modo
semplice e comprensibile dividendo il tutto
in quattro aree. La prima forma di schema si
ha con l’individuare quale parte del cervello
tende ad usare il nostro amico quadrupede ,
se la destra (nel caso è un cavallo istintivo che
“
Scopriamo come ragiona il
nostro cavallo attraverso
il metodo Parelli
”
va facilmente in panico non si fida) , o
alto alla nostra destra avremo il cervello
soggetto, in situazioni diverse per
la sinistra(in questo caso il cavallo è più
destro estroverso ovvero un cavallo che
esempio mentre lo montiamo è un sinistro
razionale e a volte dominante) .
va facilmente in panico e tende a fuggire
estroverso e poi quando deve salire sul
Così se dividete un foglio di carta con
e quindi a muovere i suoi piedi, in alto
trailer ha dei comportamenti tipici del
una retta che va dall’ alto verso il basso
a sinistra avremo un cervello sinistro
destro introverso.
avrete un quadrante di destra e uno di
estroverso che indica un soggetto che
avere atteggiamenti diversi in situazioni
sinistra semplicemente analizzando con
muove i suoi piedi ma non per paura, ma
diverse ma sarà studiarlo nell’insieme a
attenzione il comportamento del nostro
per gioco . In basso a destra abbiamo
dirci quale è davvero. La sua horsenality.
amico. Se a questa retta aggiungiamo
un cervello destro introverso una delle
E’ nostro dovere di horseman capire e
una seconda che divide a metà’ il
horsenality per me più pericolose
aiutare il nostro cavallo a migliorare ed
nostro foglio e si interseca con la prima
perche’ il cavallo tende a chiudersi a non
equilibrare la propria horsenality usando
avremo la parte alta del foglio in cui si
esternare le sue paure rendendo difficile
la nostra natural horsemanship.
individueranno tutti i comportamenti
a volte individuarle fino al punto a volte di
estroversi del cavallo ovvero tende a
esplodere improvvisamente. Nel cervello
muovere tanto i suoi piedi e quindi non
sinistro introverso , nel quadrante in
si chiude in se stesso cosa invece che
basso a sinistra, il cavallo non muove i
avviene nei comportamenti collocabili
suoi piedi semplicemente perché ha un
nella parte bassa del vallo nostro foglio,
atteggiamento dominante se vogliamo
che racchiude tutti i comportamenti in
un po’ sicuro di se. Ovviamente tutto
cui il cavallo non muove i suoi piedi . Ed
questo può avere molte sfumature e
ecco che ora quattro aree o quadranti in
può addirittura cambiare , nello stesso
Nicola Carlomagno
Ogni cavallo può
Raffaele Buono...
nato perRITRATTI
correre
WESTERN LUCANI RITRATTI WESTERN LUCANI
Il giovane campione lucano trapiantato
RITRATTI WESTERN LUCANI RITRATTI WESTERN LUCANI
in Lombardia
racconta
a OltreWESTERN
il Fence LUCANI
RITRATTI
WESTERN si
LUCANI
RITRATTI
“
RITRATTI WESTERN LUCANI RITRATTI WESTERN LUCANI
Dal primo cavallo, acquistato
risparmiando le paghette,
fino al tetto d’Europa
”
E’ giovanissimo, ma è già un veterano
delle arene di tutt’Italia e oltre. Ha
incominciato a correre dall’età di 12
anni e da allora non si è più fermato. Nel
frattemo è diventato anche un affermato
trainer e uno studente universitario
ansioso di laurearsi. Stiamo parlando di
Raffaele Buono, pluricampione di barrel
racing, trapiantato dalla Basilicata alla
Lombardia, dove vive tra Parabiago
e Cavallasca, per amore dei cavalli
e della sua Rachele. La sua carriera
agonistica nazionale ed internazionale è
legata soprattutto alla saura Miss Holly
Playboy. Fra i tanti titoli vinti ricordiamo
il Futurity di barrel nel 2005, il Maturity
nel 2006, il campionato europeo youth,
il campionato italiano nel 2008, e la lista
potrebbe continuare ancora per molto.
Approfittiamo di una sua visita nella
terra natìa per chiedergli di raccontarci
il suo percorso equestre.
Raffaele, a che età ha hai iniziato a
montare a cavallo?
Verso i dieci, undici anni. Ho iniziato
con le passeggiate, insieme all’amico
Antonio Giuzio. Ci portavamo dietro un
bel panino con la frittata e partivamo
all’esplorazione delle montagne qui
intorno.
Nell’adolescenza tutti i ragazzi
sognano il motorino. Tu, invece, il
cavallo....
Anche il motorino, perché serviva per
arrivare da casa al maneggio, ma quello
me lo comprò papà. Il primo cavallo invece
l’ho comprato io risparmiando i soldi dei
regali che ricvevevo per i compleanni e
per la prima comunione. Si chiamava
Luna, era una cavallona da passeggiata
tranquilla ed affidabilissima.
E invece alle gare come sei
approdato?
E’ stata “colpa” di Saverio Giuzio che in
quegli anni cominciava ad organizzare
il distretto Basilicata dell’Nbhai e che
mi ha tirato dentro e così ho iniziato a
correre. La mia prima cavalla da barili
è stata Dakota, una piccola grigia con
la quale ho cominciato ad avere i primi
successi. Proprio con Dakota ho vinto
nel 2002 il campionato junior di pole
bending a Bracciano, alla tenuta Santa
Barbara. Una emozione indimenticabile.
Dopo Dakota è arrivata Miss Olly
Playboy...
Dopo i successi ottenuti con Dakota,
che tutto sommato era una cavallina di
poche pretese, siamo andati in cerca di
un cavallo per fare il salto di qualità, un
quarter horse giovane da portare avanti
nei barili. All’allevamento La Pineta
di Milano abbiamo trovato Miss Olly
Playboy che, devo dire, è andata oltre le
più rosee aspettative.
Quando hai iniziato a gareggiare eri
giovanissimo. Chi ti ha seguito nei
tuoi primi passi agonistici?
Il mio primo istruttore è stato Antonio La
Marca, poi Salvatore Siniscalchi e infine
quando ho iniziato a lavora con Olly mi
ha seguito Floriana Ferrero, alla quale
mi rivolgo ancora oggi se ho bisogno di
qualche consiglio.
Che cosa fa adesso Olly e quali sono
i tuoi cavalli di punta per il futuro?
Olly continua a fare le gare, ma più in
relax, con la sorella della mia ragazza
e devo dire che sta ottenendo buoni
risultati. Per quanto riguarda i cavalli
di punta oggi ho una futurity, Corona
Easy, che nella prima tappa si è piazzata
seconda in seconda divisione e un’altra
puledra che monta la mia ragazza,
Rachele, che ha vinto già la prima tappa
del futurity. Si chiama My Rolex Is Fast.
Se vincesse il futurity per me sarebbe un
doppio successo, perchè preparare un
cavallo vincente per un altro cavaliere è
ancora più difficile.
La tua vittoria più bella fino a questo
momento?
Sicuramente è stato il futurity, perché
per un addestratore è la gara più
importante.
I tuoi progetti per il futuro?
La prima cosa è prendere la laurea.
Sto studiando Allevamento e Benessere
animale, un corso di laurea che prepara
alla gestione di una azienda zootecnica
dalla A alla Z. Dopodiché vedremo
cosa offre il mercato. Vorrei restare
snell’ambiente del cavallo, ma vanno
benissimo anche altri settori della
zootecnia. Poi, il mio sogno nel cassetto
resta sempre quello di mettere su un
piccolo allevamento di cavalli, ma quello
è un progetto a lungo, lungo termine.
Giovanna Laguardia
telese team protagonista
all’erbanito
SOUTHITALYMASTERCUP
Terza tappa SOUTHITALYMASTERCUP
della South Italy Master SOUTHITALYMASTERCUP
Cup
SOUTHITALYMASTERCUP
SOUTHITALYMASTERCUP
SOUTHITALYMASTERCUP
di team penning
Sef Italia
SOUTHITALYMASTERCUP SOUTHITALYMASTERCUP SOUTHITALYMASTERCUP
SOUTHITALYMASTERCUP SOUTHITALYMASTERCUP SOUTHITALYMASTERCUP
SOUTHITALYMASTERCUP SOUTHITALYMASTERCUP SOUTHITALYMASTERCUP
Campania, Puglia ed un pizzico di Basilicata
Italy Matser Cup. Dopo il giro di campo della
nella “top five” della terza tappa della South
signora Raffaella, si sono aperte le “ostilità”
Italy Master Cup, il campionato Sud Italia di
fra i quarantuno team in gara. Per recuperare
Team Penning Sef, che ha appena passato il
un ritardo iniziale abbastanza cospicuo i
giro di boa della terza tappa. Quarantuno i team
cavalieri, gli organizzzatori ed i giudici hanno
scesi nella suggestiva arena del circolo ippico
deciso di non interrompere con la pausa
Erbanito, ai piedi del piccolo borgo cilentano
pranzo come previsto, ma di proseguire
di San Rufo, dopo una simpatica cerimonia di
senza soluzione di continuità con il secondo
apertura “capeggiata” dalla signora Raffaella,
go. Decisione che non ha “salvato” i cavalieri
la nonna di Antonio Marmo, padrone di casa
da un violento acquazzone che si è abbattuto
nonché co-organizzatore della manifestazione,
su San Rufo nel primissimo pomeriggio. Poco
insieme a Piero Coviello. Ad 81 anmni di età
male, comunque: l’improvvviso maltempo ha
nonna Rfaffaella non solo dirige con maestria la
richiesto una temporanea sospensione della
cicina dell’agriturismo Erbanito, ma non manca
gara, mentre cavalli e cavalieri si rifugiavano
mai alle manifestazioni equestri, che è solita
nelle scuderie e nell’ampio tondino coperto
inaugurare con un giro di campo a cavallo.
del centro ippico. Scampata la pioggia, tutti
Una tradizione che non è stata sfatata neppure
di nuovo in sella con rinnovato entusiasmo
ion occasione della terza tappa della South
per completare il secondo go. Alla fine, ad
“
Al comando della classifica
generale ci sono i lucani del Cap
Russo Ricambi
”
aggiudicarsi la vittoria di tappa è stato il
capi nel tempo di 64”97. Al quarto
4 (Giuseppe Foglia, Antonio Marmo e
Telese team, composto Alfredo Telese,
posto l’Erbanito Val D’Agri, composto da
Belisario Tafuri) e Cap Officina Brindisi
Silvio Telese (rispettivamente padre e
Antonio Marmo e dai due lucani Michele
(Luca Santorio, Antonio Pietrafesa e
figlio) e Antonio Pietropaolo con due go
De Luca e Vittorio Gargaro, con due go
Piero Coviello), a 42 punti. Seguono, a
validi, sei capi nel tempo complessivo di
validi, sei vitelli nel tempo di 67”19. A
40 punti ex aequo, Horse Point 1 (Vittorio
60”50. Si è trattato, comunque, di una
seguire Cap Wor (Alvaro Di Renzo, Piero
Avigliano, Romeo Avigliano e Michele
vittoria ininfluente ai fini della classifica
Coviello e Pierluigi Mollicone) con due go
Zotta), Zio Pietro (Mirko Marino, Antonio
generale, dal momento che questo team
validi, sei vitelli in 72”31 e Western Life
Marmo e Belisario Tafuri) e Erbanito
non è fra i 28 iscritti al campionato.
Association Puglia 4 (Massimo Basile,
Val d’Agri (Antonio Marmo, Michele De
Sul secondo gradino del podio, con
Michele Basile e Cesare Franchini),
Luca e Vittorio Gargaro).Le classifiche
un distacco di soli nove centesimi di
con due go validi sei vitelli in 74”45. Al
complete, generali e di tappa, sono
secondo, il team di casa Erbanito 3
termine della terza tappa della South Italy
consultabili sul sito
(Antonio Marmo, Mirko Marino e Gennaro
Matser Cup e dopo una meritata anche
www.southitalymatsercup.it
Libretti), tra l’altro miglior go di giornata
se tardiva pausa pranzo, si è disputata
Giovanna Laguardia
con un bel 26”37. I tre cavalieri di San
una categoria limited 6pt. Intanto, la
Rufo hanno chiuso complessivamente
classifica generale dopo la terza tappa
sei capi nel tempo di 60”59. Una
della South Italy Master Cup vede al
prestazione che ha fruttato loro 23
comando il team Cap Russo Ricambi
punti da mettere in carniere per la corsa
(Luca Santoro, Antonio Pietrafesa e Fabio
al titolo di campioni Sud Italia di team
Grieco). All’inseguimento il Cap Officina
penning Sef. Al terzo posto i cavalieri
Brindisi 2 ((Luca Santoro, Pierluigi
pugliesi del Western Life Association
Mollicone e Alvaro Di Renzo), con 58
Puglia (Michele Basile, Massimo Basile
punti. Al terzo posto ex aequo, a dieci
e Fabio Fedele, con due go validi, sei
lunghezze di distanza, i team Erbanito
Gli Svalvolati mettono
tutti
tacere
TEAMPENNINGBASILICATA TEAMPENNINGBASILICATA TEAMPENNINGBASILICATA
Vittorio Avigliano, Romeo Avigliano e Donato Punella
TEAMPENNINGBASILICATA TEAMPENNINGBASILICATA TEAMPENNINGBASILICATA
vincono la
terza tappa
TEAMPENNINGBASILICATA
TEAMPENNINGBASILICATA
TEAMPENNINGBASILICATA
TEAMPENNINGBASILICATA TEAMPENNINGBASILICATA TEAMPENNINGBASILICATA
La settimana che ha preceduto la terza tappa del
Campionato Regionale di Team Penning, è stata
caratterizzata da un continuo consulto dei siti meteo:
per domenica sette luglio, forti temporali erano
previsti sull’intera Basilicata, correre a Calvello,
location dove era prevista la gara, avrebbe significato
rischiare. Gli organizzatori, decidono a questo punto,
dopo aver contattato tutti i componenti dei team di
spostare la location presso l’arena coperta del Horse
Point di Forenza, ed è stata la giusta soluzione, un
vero e proprio nubifragio si è abbattuto sull’ex foro
boario di Calvello, mentre a Forenza tutto intorno era
un continuo tuonare, ma di acqua ne abbiamo vista
davvero poca. Trentacinque i team pronti per questa
terza tappa, la macchina organizzativa del Horse Point
ha funzionato splendidamente, la segreteria grazie
anche al supporto informatico del sito web, dove una
sezione è dedicata alle iscrizioni on line, ha funzionato
egregiamente rendendo il lavoro all’infaticabile Nicolle
Dont, agevole e snello.
I vitelli grazie alla comoda vitellaia dell’arena sono stati
numerati velocemente dai bravi turn back, l’ordine
di partenza è subito pronto e si parte intorno alle
ore 11.00 con il primo go, che ha visto tutti i team
davvero molto agguerriti pronti a guadagnare
terreno per risalire la classifica generale. Le
squadre dei vari centri che competono, quali CAP,
La Corte Ranch, La Collinetta, la Vaccariccia QH,
Horse Point, Country Club, si sono impegnate
al massimo, perché
aggiudicarsi questo
campionato, significa anche decretare il centro
che si aggiudicherà il titolo di campione regionale
di Team Penning. Intorno alle ore tredici è
terminato il primo go, un bel primo go che, visti
i tempi parziali, potrebbe rovesciare l’ordine della
classifica generale. Si pranza comodamente nella
club house, e intorno alle sedici siamo pronti a
ripartire per il secondo go. Nel campo prova la
tensione sale ma comunque tra tutti i concorrenti
il clima è davvero piacevole . Un nuovo team, fuori
classifica, si forma per questa tappa ed è il team
“
Campionato regionale di team
penning: in testa c’è il team Cap
Petrucco Inerti
”
gli Svalvolati, composto da Vittorio e
Romeo Avigliano e dall’agguerritissimo
Donato Punella, team che riesce ad
aggiudicarsi questa terza tappa del
Campionato Regionale con la chiusura
di sei capi nel tempo di 82,49. Si piazza
invece al secondo posto della classifica
giornaliera il Team La Collinetta Fruit,
composto da Piero Coviello, Rocco
Lacertosa e Antonio Capece ,che con
due magnifici go riesce a chiudere sei
vitelli nel tempo di 83,61. Il terzo posto
del podio è invece del team CAP Russo
Ricambi, composto da Piero Coviello,
Luigi Roma e Rocco De Carlo, team che
totalizza con due go validi la chiusura di
sei capi nel tempo di 114,43. Il quarto
posto è invece del Team La Corte Ranch
“Temp la Post”, composto dai fratelli
Nicola e Giuseppe Ciani e Donatello
Biscaglia, sei i vitelli chiusi con due go
validi nel tempo di 120,94
Passiamo ora ad analizzare la classifica
generale dopo questa terza tappa, che
vede al comando, grazie al sesto posto
messo a segno con grande perizia
il team CAP Petrucco Inerti, mentre il
Team La Corte Ranch Cugn u salice slitta
al terzo posto della classifica generale,
lasciando il secondo posto al team La
Collinetta Fruit, il quarto posto è invece
attualmente del team la Collinetta LRT.
Ora non ci resta che attendere il
venticinque Agosto per vedere le strategie
messe in atto dai team che disputeranno
presso la Vaccariccia Quarter Horse e
Paint Horse, la quarta tappa di questo
magnifico Campionato Regionale.
Emidio Filace
La leggenda di
luke e il vagabondo.
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Luci e ombre COUNTRYMUSIC
della breve carriera
di Hank William
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Hiram King, come Hiram I re di Tiro: questo il vero
contrasto caratteriale. Per combattere il dolore
nome di Hank William uno dei padri fondatori della
alla schiena si era dato all’alcool e questa sua
Honky tonk music, genere country che affonda le
dipendenza gli conferi’ sempre un carattere
sue radici negli Stati Uniti a New Orleans a cavallo
instabile, attaccabrighe e collerico.
tra gli anni 30 - 40.
A 15 anni decise di cambiare il suo nome in
Carattere ribelle, come ribelle e tragica era la sua
Hank. Da quel momento poi piano piano inizia la
musica. Nato con la spina bifida fin da piccolo
leggenda “Luke il vagabondo”. Isolato, rovinato
deve fare i conti con la sofferenza che farà da
dal whiskey e rabbioso, Hank trascorreva le sue
filo conduttore nelle sue ballate frastornate e
giornate sul marciapiede davanti alla radio WSFA,
spontanee.
suonando e cantando le sue singolari ballate,che
Cresce in Alabama, paese dagli ampi confini e
già si discostavano molto dalla musica che si
dall’animo ribelle ed è proprio lì che un bel giorno
ascoltava in quel periodo.
incontra un blues man di colore di nome Rufus
Era il 1937 e il Country aveva già connotazioni
Payne che gli insegna come suonare la chitarra.
diverse dal vecchio Old Country: le ballate di Jimmy
Passa quasi tutto il suo tempo a comporre canzoni
Rodger risuonavano nella mente della gente, quella
con frasi piene di rabbia e di dolore fatte di temi che
comune, quella di strada. Si ispirava e raccontava
raccontano di libertà e prigionia.
di prostitute dei bordelli, di risse nei saloon. Ma
Tutta la sua vita fu caratterizzata da questo
Hank Williams era la novità perché cantava di se
Honky-tonk era un nuovo stile musicale dell’Oklahoma e del Texas che prese il posto
“
del western swing nel 1950. L’honky-tonk iniziò a svilupparsi come caratteristica
della cultura dei bar della classe lavoratrice del Sud degli Stati Uniti. Dopo la Seconda
La nascita
dell’Honki Tonk Music
Guerra Mondiale, si trasformò in un’industria commerciale nazionale, quando il Sud
rurale iniziò a emigrare verso le città del Nord in cerca di lavoro e a diffondere così
la cultura della musica country.
”
stesso. Non ci volle molto perche’ venisse
è ormai completa. Eppure la Persona Hank,
accorga. Sul sedile posteriore, su cui morì,
notato dai produttori della stazione WFSA,
diviene ben presto scomoda tanto che le
furono trovate alcune lattine di birra e, stretto
che gli stendono subito un contratto . Forma
radio si rifiutano spesso di mandare in
nel pugno, il testo della sua ultima canzone
la sua prima band, ” The Drifting Cowboys
onda le sue canzoni, così’ dense di vizio,
dal titolo macabramente premonitore; ”
” e compone pezzi inizialmente country ma
di risse e di ideali negativi da fare. Così,
Then the fateful day come ” ( Dunque il
che già si discostano dalla musica che si
per salvaguardare gli interessi della casa
giorno fatale eè giunto)
ascoltava in giro. Nascono in questo periodo
discografica e sentirsi libero di esprimersi,
Cinque giorni dopo usciva la sua ultima
le canzoni destinate a “restare” come ” I’m
nasce la figura di ” Luke the Drifter ” ( Luke il
canzone che, stranamente, egli aveva
so lonesome I could cry ” ( Sono cosi’ solo
vagabondo) pseudonimo col quale uscivano
dedicato al suo pubblico ,e dal titolo nefasto:
che potrei piangere ), ” Long long lonesome
le sue canzoni. Nascono successi come ”
“I’ll never get out of this world alive ” ( Non
blues ” ( Un lunghissimo blues solitario ), ”
Half as much “ ” On the Bayou ” e la mitica
uscirò vivo da questo mondo ) testamento
Why don’t you love me ? ” ( Perche’ non
” You win again . Inizia il suo declineonon
ultimo di un artista disperato in cui si
mi ami ? ) che raggiungono le vette più alte
solo musicale ma anche privato. Il suo
leggono le parole ” E quando me ne sarò
delle Hit Parade.
matrimonio si frantuma, la casa discografica
andato, e starai davanti alla mia tomba,
Nei suoi testi e negli strumenti utilizzati
lo licenzia .
pensa soltanto che Dio ha richiamato a
si capisce perfettamente l’ innovazione
Il primo gennaio 1953 deve andare a fare
casa un vagabondo…) E da questa tragica
stilistica della sua musica. Essa acquista
un concerto in Ohio, ma a causa del cattivo
morte nacque la ” Leggenda del cowboy
sonorità sempre più diverse, fino a quando
tempo il suo volo viene annullato. Affitta
solitario”.
non inserisce nella sua band l’utilizzo di
quindi una Cadillac, e nel frattempo si inietta
uno strano pianoforte verticale, il cui suono
una soluzione di cobalamina e morfina,per
assomiglia tanto a quelli del Far West, e la
attenuare il desiderio spasmodico di bere.
svolta definitiva da Country ad Honky Tonk
Muore in silenzio, senza che l’autista se ne
Marta Pianta
Deltas Pepto Dream,
cutting a... colori
CAVALLICAMPIONI
CAVALLICAMPIONI
CavalliCAVALLICAMPIONI
campioni: successi
lungo lo StivaleCAVALLICAMPIONI
CAVALLICAMPIONI CAVALLICAMPIONI CAVALLICAMPIONI CAVALLICAMPIONI
per i lucani
a quattro zampe
CAVALLICAMPIONI
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CAVALLICAMPIONI CAVALLICAMPIONI CAVALLICAMPIONI CAVALLICAMPIONI
Il lato... colorato del cutting. Con i successi di
Straziuso, titolare de La Vaccariccia, che
Deltas Pepto Dream, uno degli stalloni paint
è riuscito a portare in Italia questo stallone
di casa Vaccariccia, Oltre il Fence inaugura la
grazie alla partnership con il Moore Ranch
rubrica “cavalli campioni”, dedicata ai nostri
in Texas, dove il cavallo ha iniziato la sua
amici a quattro zampe che tengono alta la
carriera sotto la sella di Ascension Manuelos
bandiera della Basilicata nelle arene di tutto lo
e si è classificato quinto ai mondiali di cutting
Stivale. Lo statuario paint di otto anni, portato
in Usa. Dopo questa esplosiva performance a
in Italia un paio di stagioni fa da Beniamnino
tre anni il cavallo ha intrapreso la carriera di
Straziuso ha inaugurato la sua carriera sportiva
stallone, che ora, in Italia, alterna con quella di
italiana con una splendida performance nel
performer, sotto la sella di Martina Annovazzi,
cutting. Il red dun figlio di Doc Dual Pepto
di stanza a Roma. I programmi
e nipote di Peptoboonsmal ha marcato
continuare gli allenamenti per scendere
uno splendido 72,5 in un all aged event a
nuovamente in arena a Lione, dove dal 25
Travagliato, classificandosi al quinto posto in
al trenta ottobre si terrà la Mercuria NCHA
un parterre di quindici cavalli che comprendeva
World Series event, una delle più importanti
alcuni dei più noti stalloni performer in cutting
manifestazioni di Cutting in Europa. Intanto
d’Italia. Una bella soddisfazione per Beniamino
la puledra paint Vqh Foxy Cat si sta dando
sono di
“
Lo stallone paint
de La Vaccariccia marca 72,5
ed è quinto a Travagliato
”
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da fare nelle arene del reining con ottimi
addestramento che ha trasmesso ai
risultati (secondo posto allo snaffle bit
suoi figli talento e versatilità, soprattutto
toscano) e con buone prospettive di una
in linea femminile”. Un parco cavalli di
carriera nel cow horse. Che del resto
enorme rilievo con il quale Straziuso
è la disciplina del cuore di Beniamnino
intende
Straziuso. Ma Delats Peptto Dream è
sull’allevamento di cavalli dalle linee
in buona compagnia a La Vaccariccia,
di sangue competitive e versatili,
dove ci sono anche lo stallone paint
dal renining al cuttin al cow horse, e
omozigote A Stormy Flayer che è iscritto
sull’addestramento dei puledri”.
“cintinuare
al programma allevatoriale Irhba, in
modo che i suoi figli possano partecipare
al Futurity di reining, e il sempreverde
quarter horse Tyson, al secolo ML Oak
San Peppy, che può essere considerato
il capostipite dell’allevamento. Dice di
lui Beniamino Straziuso. “E’ un cavallo
di otima genealogia e con un grande
Giovanna Laguardia
ad
investire
Futurity in salita per
Antonio Pascale
BARREL FUTURITYBARREL
FUTURITYBARREL
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Il grigio Mister
Smarty Linx
Mr è in testa FUTURITYBARREL
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alla classifica
Top Horse FUTURITYBARREL FUTURITYBARREL
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Il Futurity di Barrel Racing, è uno degli appuntamenti
che vede coinvolti i più importanti allevatori e
preparatori di puledri da destinare a questa disciplina.
Un percorso che si articola su quattro tappe, ogni
tappa dura ben tre giorni, durante i quali verranno
sommati i tempi dei due go migliori. La prima tappa
si è tenuta ad Arma Di Taggia in Liguria, lo scorso 5,
6 e 7 luglio. Incontro Antonio Pascale del Giò Ranch
di Satriano di Lucania, appena di ritorno da Arma di
Taggia. La trasferta non è stata fortunata, difatti una
delle due puledre che il bravo trainer lucano presenta
in questa categoria, Dual Miss Diamond, subisce
un infortunio che la fa piazzare al quarto posto
della seconda divisione, un risultato tutto sommato
soddisfacente, che però non appaga a pieno Antonio
Pascale: vedere il lavoro svolto durante l’inverno e
il programma d’allenamento per affrontare queste
importanti quattro tappe “mortificati” da un infortunio,
lascia l’amaro in bocca.
Davvero non ci voleva. Difatti la puledra, di proprietà
di Salvatore Santarsiero, dovrà saltare la seconda
tappa del Futurity , visto anche il calendario che
prevede gli eventi con date molto ravvicinate, cosa
che preoccupa non poco il proprietario e Antonio
Pascale che si auspica di non vedere vanificato
il lavoro di preparazione di questa splendida
puledra, che ha tutte le carte in regola per fare un
Futurity eccezionale. Antonio Pascale comunque
non dispera, e nell’attesa che la cavalla di punta
si rimetta, si dedica ora maggiormente all’altra
sua monta per il Futurity, Safari Zero, puledra di
proprietà di Saverio Giuzio.
Antonio mi confida che il programma
d’allenamento messo in piedi per la Safari Zero,
ha visto la cavalla non perfettamente pronta per
la prima tappa ad Arma di Taggia, però grazie ad
un programma più intenso ed un lavoro specifico,
la cavalla a suo dire è quasi pronta per
Staffoli, location che vedrà impegnati i
cavalli da Futurity il 2, 3 e 4 Agosto. Una
sola settimana di tregua e poi si riparte
questa volta per Bovalino in Calabria,
dove il 9, 10 e 11 Agosto si terrà la terza
tappa del Futurity di Barrel Racing. Il
caldo le trasferte ravvicinate, trattandosi
di puledri poi, sono fattori che vanno ad
aumentare lo stress dei cavalli , il che
ovviamente influisce sulle prestazioni.
La quarta ed ultima tappa invece si terrà
a Capaccio in Campania il 16, 17 e 18
Agosto, appuntamento questo decisivo
per il Futurity di Barrel Racing.
Ottime soddisfazioni le sta dando in
questo momento, Mister Smarty Linx HR,
cavallo di proprietà dello stesso Antonio
Pascale, il quale con un eccellente
punteggio è primo in classifica nella
Top Horse, graduatoria che determina
il miglior cavallo dell’anno nel Barrel
Racing. Antonio Pascale inoltre è
attualmente classificato nella Top 15,
graduatoria che sancisce i migliori
cavalieri d’Italia per il Barrel Racing, al
secondo ed al terzo posto consecutivi.
Seguiremo con attenzione il fantastico
percorso che questo cavaliere sta
portando avanti in un mese d’agosto che
lo vede impegnato tra tappe del Fututrity,
classifiche della Top 15 e non per ultimo
il 30, 31 agosto e primo settembre,
impegnato nel Maturity Nazionale con
Mister Smarty Linx HR, e saremo pronti
a raccontarvi le cronache di questi
appuntamenti importanti ed impegnativi
per i cavalli ed i cavalieri.
Emidio Filace
“
Dual Miss Diamond si infortuna nella prima
tappa di Arma di Taggia
”
Mancuso emerge
dall’afa di calvello
BARRELRACING BARRELRACING
BARRELRACING
Seconda tappaBARRELRACING
Nbhai Sef. Nel BARRELRACING
pole vince
BARRELRACING BARRELRACING BARRELRACING BARRELRACING BARRELRACING
il cavaliere lucano
Michele Pessolano
BARRELRACING BARRELRACING
BARRELRACING
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BARRELRACING BARRELRACING BARRELRACING BARRELRACING BARRELRACING
Il 28 Luglio nell’arena dell’ex foro boario di Calvello
il vero protagonista della giornata è stato il caldo,
che ha messo a dura prova cavalli e cavalieri, per
molti questo è stato un ottimo test di prova per i
numerosi eventi che vedono coinvolti i partecipanti
al Campionato Regionale Lucano di Barrel Racing e
Pole Bending, nel mese di Agosto impegnati a Staffoli
in Molise, a Bovalino in Calabria e a Capaccio in
Campania. La seconda tappa del campionato lucano
di Barrel Racing e Pole bending NBHAI targata SEF
Italia, ha visto un ordine di partenza, stilato dalla
segreteria diretta dalla brava Nicolle, di venticinque
binomi, gli organizzatori della tappa Tonino Nardozza
e Salvatore Caruso, si sono comunque ritenuti molto
soddisfatti, nonostante attendessero un numero
maggiore di partecipanti provenienti dalla Calabria
dalla Puglia e dalla Campania, visto che la tappa in
oggetto era valevole sia per la top 15 che per la top
16 e per la top horse, classifica nazionale che serve a
decretare il miglior cavaliere del barrel , del pole ed il
miglior cavallo. Per motivi organizzativi e climatici,
si è deciso di partire alle diciassette, il giudice
Carmine Buono dopo aver testato le fotocellule
ed il tabellone luminoso, controlla che l’arena del
campo, dal fondo davvero pesante, sia livellata ed
è pronto a dare il via. Il campo particolarmente
pesante ha messo subito in risalto i cavalli capaci
di spingere con vigore: quelli dotati sia di forza sia
di velocità sono risultati favoriti sul resto dei cavalli
che pur veloci, hanno dimostrato qualche difficoltà
all’uscita dei barili, affondando letteralmente con
il treno posteriore. La quarta divisione vede al
terzo posto un Tonino Nardozza, deluso della sua
prestazione al quale comunque va il merito di aver
organizzato un’ottima seconda tappa. Secondo
della quarta è invece Antonio Pascale , in sella
ad una delle puledre da futurity Safary Zero, si
aggiudica invece la quarta divisione il campano
Giuseppe Tuccillo, in sella ad Ellevi Holly Moons.
La terza divisione ha visto invece al terzo posto
“
Il cavaliere campano primo
della prima divisione nel
campionato di barrel racing
”
Rocco Augusto in sella a Sugar corridore
campano iscritto al campionato lucano
NBHAI , il secondo gradino del podio di
questa divisione è invece di Alfonso Coda
in sella a Hcj Ima MeliseLISE, mentre si
aggiudica il primo posto il Calvellese
Salvatore Caruso in sella a JD Patch
Peppy, al quale va il merito di esser
stato un ottimo organizzatore di tappa
oltre ad esser stato un bravo maniscalco
di servizio. La seconda divisione vede
invece un podio tutto campano, al terzo
posto Aniello Ruocco in sella a Genuine
Zan Miky, al secondo posto Giuseppe
Tuccillo in sella a Promise Bully ed al
primo posto Andrea Zicca in sella a
Schirleea Hight. Passiamo ora alla prima
divisione che vede Aniello Esposito al
terzo posto in sella a Torndo, il secondo
posto invece è di Antonio Pascale che
tappa del campionato lucano di Barrel
Racing. Tolti i barili vengono posizionati
poi i paletti ed è la volta dei corridori
del Pole Bending, disciplina molto
spettacolare, che sta subendo però un
netto calo di praticanti. Pronto l’ordine
di partenza, sono solo tre i partenti,
che comunque se la sono battuta sino
all’ultimo slalom, ad aggiudicarsi la tappa
è stato il corridore lucano della Val D’Agri
Michele Pessolano, che in sella alla sua
cavalla araba, Shalima , lascia dietro in
classifica al secondo posto della prima
divisione Felice Manganiello in sella a Lil
Smart Clothing, ed in seconda divisione
Giuseppe Tuccillo su Swing Safari.
L’appuntamento è previsto ora a partire
dal 21 settembre per una tre giorni, che
vedrà impegnati i concorrenti lucani nelle
ultime tre tappe del campionato, presso
in sella al suo castrone, Mister Smarty
Lynx MR nonostante un buon tempo non
riesce a battere lo splendido 16,892
messo a segno dal corridore campano
Cesare Maria Mancuso che in sella a
Mr Sweet Rosy, si aggiudica la seconda
le Sorgive Ranch di Marsico Nuovo.
Emidio Filace
Natura, agonismo e
tanto
divertimento
EVENTI EVENTI EVENTI EVENTI EVENTI EVENTI EVENTI EVENTI EVENTI EVENTI
I segreti del successo di “Night & day”,
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treEVENTI
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equestre
a SanEVENTI
Rufo EVENTI EVENTI EVENTI EVENTI
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Un borgo antico nel cuore del parco nazionale
regionale campano di team penning Sef Italia,
del Cilento. Un agriturismo
costruito con
che si è disputata sabato in notturna, le gare
gusto e condotto con calore e competenza.
di barrel racing della domenica mattina, ma
Un centro ippico attivo su tutti i fornti
anche la dimostrazione di cutting che si è
dell’equitazione americana. Attrazioni nazionali
svolta sabato sera, prima del team penning,
ed internazionali, musica, gastronomia. Questi
durante la quale gli spettatori hanno potuto
gli ingredienti del successo della grande festa
ammirare in azione il celeberrimo Stargate
dell’equitazione «Night & Day» organizzata dal
Dancer, splendido stallone paint perfomer
circolo ippico Erbanito di San Rufo. Una tre
in cutting, reining e cowhorse. Da un grande
giorni che si è svolta dal 19 al 21 luglio che
cavallo western ad un piccolo-grande cavallo:
ha attirato nel cuore del parco nazionale del
l’altra grande star della manifestazione è
Cilento numerosissimi cavalieri (tra cui anche
stato Charly, il cavallo più piccolo del mondo
molti lucani) ma anche appassionati, semplici
certificato dal Guinnes dei primati, presentato
curiosi e tanti golosi, desiderosi di gustare le
da Bartolo Messina in alcuni numeri di alta
gigantesche costole bovine protagoniste della
scuola. Una perfetta miniatura, grande quanto
“sagra del vitello podolico”.
un cane di media taglia, che ha affascinato
Tra i principali appuntamenti agonistici, la
ed intenerito tutti i presenti. Tanta emozione
gimkana western che si è disputata nella
anche per gli spettacoli equestri dei giovani
giornata di venerdì, la tappa del campionato
acrobati allievi di messina e per lo stile e
“
Gimkana Western,
team penning, barrel racing e tante
attrazioni all’Erbanito
”
l’eleganza dei cavalli firosni e spagnoli
terzo posto Coniglio Bianco (Giuseppe Di
sella a Bb French Fortuna con un tempo
degli Aragonas.
Cerbo, Silvio Telese, Gennaro Libretti)
di 16”37. In seconda divisione primo
Per quanto riguarda le gare, nel team
coon due go validi, sei vitelli in 59”95.
Giuseppe Intonaco su Seven in 17” tondi
penning è stato un autentico show del
Non hanno fatto certo da comprimari i
tondi; in terza divisione il più veloce è
padrone di casa Antonio Marmo, che
cavalieri lucani che hanno partecipato
stato Gustavo Rosanova su Doc Thunder
arrivato primo, quarto, sesto e settimo.
alla terza tappa del campionato regionale
Tivio in 17”62 mentre in quarta divisione
Unica pecca di una manifestazione ad
campano Sef Italia di team penning.
si è distinto Nicola D’Angelo su Moon
alto tasso tecnico e col giusto grado di
In mezzo ad un parterre di eccellente
Light (17”89). Non particolarmente
agonismo, il fortissimo ritardo rispetto
livello, con quasi 60 team in gara e con
fortunate le prestazioni del velocisti
all’orario fissato per l’inizio, che ha
il padrone di casa Antonio marmo a fare
lucani nella gara di barrel racing, dove
protratto la gara fino alle quattro di notte
da mattatore, i lucani piazzano due team
Tonino Pascale è rimasto in prima
circa ed ha costretto l’organizzazione ad
nella top 15: Cap Officina Brindisi (Sante
divisione ma senza brillare troppo con il
inserire i numeri dello spettacolo equestre
Di Bono, Piero Coviello e Antonio Marmo)
suo Mr Smarty Linx (il campione lucano
tra un cambio mandria e l’altro. Questo
e Cap Russo Ricambi (Piero Coviello,
era in gara anche con Safari Zero e Dual
il podio completo della terza tappa del
Fabio Grieco e Antonio Marmo). Ottime
Miss Diamond), mentre Tonino Nardozza
campionato regionale cvampano Sef
anche le prestazioni di Donato Punella e
ha girato in terza con Tn Safari Playboy e
Italia: al primo posto Erbanito 2 (Antonio
Nicola Ciani. In campo anche un gruppo
Donato Genovese in quarta.
Marmo, Enzo Russo, Pasquale Marmo)
di cavalieri della Val d’Agri composto
con due go validi e sei capi in 56”80; al
da Bruno Schiraldi, Donato Danella,
secondo posto Autodemolizione (Antonio
Giuseppe Danella e Giovanni Darago.
Di Lillo, Alfredo Telese, Silvio Telese)
Nel barrel racing vincitore in prima
con due go validi, sei capi in 58”15; al
divisione è stato Cesare Mancuso in
Giovanna Laguardia
w w w . t e a m p e n n i n g b a s i l i c a t a . I t