Fashiondistrict_Le nuove frontiere dell`occhiale_POmarzo2010

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Fashiondistrict_Le nuove frontiere dell`occhiale_POmarzo2010
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TREND Tutte le novità di Mido
Le nuove frontiere
dell’occhiale
In queste pagine vi offriamo una piccola guida sugli occhiali che sono stati
Paola Ferrario
presentati a Mido 2010.
O
cchiali trasformisti, occhiali fotocromatici,
occhiali extra lusso in
versione limitata...
I nostri designer si sono sbizzarriti
per la kermesse milanese e hanno
dato spazio alla creatività e alla
tecnologia. Nel sole predominano
le forme extra. Gli angoli vengono smussati, arrotondati e lo zyl è
plasmato all’insegna dell’armonia.
Si riconferma la presenza dell’aviator
e del Way-farer, che assumono nuove vesti attraverso inedite colorazioni ed accorgimenti tecnologici. Rimane sul podio anche la mascherina.
Se le nuances sottolineano le for-
me, sono i dettagli ad essere i veri protagonisti: le rivisitazioni dei
motivi-icona, che hanno caratterizzato negli anni passati i marchi, si
affermano quasi come una costante.
L’occhiale da sole cede anche al
lusso e si veste di una miriade di
cristalli per costruzioni-couture di
forte impatto. Ma è la vista che ci
riserba le vere novità e l’eyewear
mostra la sua anima più tecnologica. La ricerca parte dai materiali
e sfocia in nuove ed ineccepibili
lavorazioni. Assistiamo all’applicazione del polimero NXT in versione fotocromatica sul frontale di un
occhiale, all’utilizzo della fibra di
Chopard
Persol
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carbonio per dare vita a montature
leggerissime e alla fototranciatura
del metallo con agenti chimici. È il
segmento in cui vengono alla luce i
brevetti, applicati sia alla struttura
delle montature che alle lavorazioni.
Le forme sono ampie, esagerate.
È lo stile dei Nerds, che piace tanto alle star di Hollywood. Si tratta
sicuramente di una scelta stilisticamente coraggiosa ma assolutamente
azzeccata e destinata a rimanere per
qualche stagione. La scelta dei colori
è omogenea sia nella vista che nel
sole. Il rosso, tonalità destinata a
solo chi voleva osare fino a poco
tempo fa, entra dalla porta principa-
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le nell’occhialeria e assume diverse
nuances: corallo, fragola, lampone,
ribes o violetta... In linea con le
scelte del prêt-à-porter, l’occhiale
cede al blu, in versione indaco lapislazzulo, blu cobalto e blu elettrico,
fino ai più leggeri azzurro, celeste
pastello e verde acqua. In questa
miriade di tonalità, ci sono anche
le tinte che si ispirano ai paesaggi
africani: vaniglia, magnolia, avorio,
beige caldo che si avvicina ai grigi, gli aranci che tendono verso i
rosati, con sfumature violacee, i
verdi che si fanno più pallidi, il
rosa antico che diventa polveroso. Il nero non conosce crisi e si
afferma la sua anima dark. Infine,
c’è anche il bianco che afferma la
sua eleganza di colore-non-colore.
Chopard composta da soli 999
pezzi. Fiore all’occhiello è la mascherina SCH751S, che colpisce per
le sue linee morbide e avvolgenti e
il muso a forchetta. La decorazione
delle aste si ispira alle più recenti
linee dell’alta gioielleria: due cuori
concentrici incisi su un ovale bifacciale girevole sono illuminati da
Sole
Carrera. Un’esplosione di colori
strong travolge il modello unisex
Panamerika 1 di Carrera: oro, corallo, fucsia e glicine. L’aviator, la
forma più gettonata par excellence,
viene declinata in metallo. Le aste
sono personalizzate dal logo.
Chopard. Nasce sotto l’egida
dell’opulenza la Limited Edition
Carrera
file di cristalli luminosi. Proposta
in oro pallido, rosso o palladio,
monta le lenti piene o sfumate.
Un elegante cofanetto accompagna la collezione che sarà distribuita solo in esclusivi punti vendita
e nelle boutique della maison.
ck Calvin Klein Eyewear. Curve
perfette, strati a go-go e combinazioni cromatiche di grande impatto
determinano la linea ck Calvin Klein
Eyewear. Il contrasto tra il metallo
e gli accenti smaltati incastonati nel
ricco zyl mette in risalto il profilo
dell’occhiale. Il modello ck1118s
vive di forme esagerate e squadrate. L’accostamento tra il metallo
delle sottili aste e la plastica della
montatura e dei robusti terminali crea un effetto cool. Il logo ck
è incastonato nei denti metallici.
L’occhiale è proposto nel vivace
e up-dated corallo, oltre che nelle
nuances avana, nero e bianco.
Fendi. Punta all’opulenza la collezione Fendi in cui linee eleganti,
materiali pregiati e minuziosi dettagli fanno da leit motiv. La forma a
goccia vive una seconda giovinezza e
sfoggia il suo forte carattere. La cura
dei particolari, da sempre simbolo
Fendi
Versace
ck Calvin Klein Eyewear
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di eccellenza della maison, sfocia
nella rivisitazione dei particolari che
hanno caratterizzato negli anni il
marchio. Il celebre dettaglio della
fibbia viene reinterpretato sulle aste
del robusto modello qui raffigurato.
Persol. Persol ripropone il modello-icona 649. La storia della sua
nascita è piuttosto singolare: venne
creato nel 1957 per soddisfare le
esigenze dei tranvieri di Torino
che, guidando i vecchi tram aperti,
avevano bisogno di un occhiale
che li proteggesse dall’aria e dalla
polvere. Negli anni si è affermato
come il modello più rappresentativo dello stile del marchio, tanto da
essere identificato semplicemente
come “il Persol”. La consacrazione
definitiva l’ha ottenuta nel 1961
quando venne indossato da Marcello Mastroianni nel film “Divorzio
all’italiana”.
Versace. I nuovi modelli da sole Versace re-interpretano il Barocco istituzionale della Maison
proponendo un disegno ispirato
alle straordinarie avventure di
“Alice nel Paese delle Meraviglie”. Un mix-mash di linee si
alterna, si sovrappone e si me-
l’occhiale CK7757
mostra intarsi in metallo stampati ad arte
nel ricco zyl. Strato
dopo strato, questo
occhiale unisex acquista una morbida forma
rettangolare di grande
vestibilità. È proposto
in nero, blu marrone e
prugna marrone.
Emilio Pucci
scola creando un gioco di effetti ottici e micro-fantasie.
Sulle aste la Medusa è applicata in
un elegante bassorilievo. I colori dei
disegni sulle montature in acetato
sono decisi (mandarino fluo, giallo
fluo e lilla) e si combinano a tonalità più classiche (nero, tartaruga).
Vista
Calvin Klein. Calvin Klein presenta una collezione caratterizzata da forme classiche. Dotato di
un carattere istintivo e moderno,
Derapage. Ciò che delinea da sempre gli occhiali Derapage è l’alto
contenuto tecnologico. Il sistema
Tornado vede in Tornado GT la
sua più moderna espressione.
I virtuosismi high-tech a cui ci ha
abituato il marchio sono stati plasmati per raggiungere il massimo
comfort. Quest’ultimo è garantito
dalla possibilità di poter adattare
l’asta creata su qualsiasi tipo di
viso. L’anima - rivestita di gomma
naturale - è lavorata come una lama
dentata per essere manipolabile
con un semplice tocco. Le sei
forme proposte sono solide ma
sono flessibili e suadenti al tatto.
Emilio Pucci. Le stampe della
maison Emilio Pucci diventano
le protagoniste dell’eyewear. Sono
Police
ck Calvin Klein Eyewear
Derapage
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Ray-Ban
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soprattutto le aste, sottili, tubolari e marcate, ad essere travolte da questa inedita esplosione
di disegni. Forme e modelli dal
gusto vintage vedono il metallo
intrecciarsi e trasformarsi in sinuose onde dai colori intensi.
La leggendaria stampa Vivara
fa rivivere il modello EP111S e
viene ricreata attraverso le onde
irregolari delle aste in metallo.
Il modello EP111S accosta le
lucenti combinazioni cromatiche
dei toni palladio, argento, rutenio
scuro, roselite e dorato ad una
forma molto lineare e moderna.
LéLé’S. Gli occhiali polifunzionali
di LéLé’S che avevano visto il loro
debutto un anno fa in occasione
di MIDO, si evolvono e scelgono
ancora la kermesse per lanciare la
collezione LéLé’S Luxury&co. Il
concetto di base è quello brevettato: un occhiale formato da diversi
elementi uniti da un tendine in
nylon che, grazie ad un semplicissimo movimento di rotazione si
accorporano, si tendono e danno
forma ad un vero e proprio occhiale. Attraverso un movimento
di rotazione inverso è possibile
smobilizzare i suoi componenti,
trasformandolo in un accessorio
da appendere al collo. LéLé’S
Luxury&co è caratterizzata da
frontali in metallo e in cellometallo abbinati a leggerissime aste
iniettate. I terminali, delicatamente
incastonati, assumono la forma di
“lance di metallo”. I discreti abbinamenti delle nuances nascono
all’insegna del less is more. Le galvaniche dominano sulle barre pieghevoli che si declinano in palladio
lucido o sabbiato, rutenio chiaro
e scuro, nero, oro chiaro e rosé.
Police. Dopo aver introdotto lo
scorso anno l’utilizzo del polimero NXT®, Police aggiunge alle
prestazioni di questo materiale
l’ausilio del fotocromatico nel
frontale. Quest’ultimo quando
esposto a radiazioni UV si scurisce, cambiando colore. Quando
la luce scompare ritorna gradualmente alla colorazione originale e
quindi alla trasparenza. È la prima
volta che questo materiale, sinora
utilizzato solo per le lenti da sole,
viene applicato all’occhiale.
Tre le forme proposte: accanto
al modello dal DNA vintage,
con frontale anni ’70 e aste in
plastica sottilissima, sono state
realizzate altre due forme dal sapore high-tech con aste in metallo.
Tutti i tre modelli sono disponibili, oltre alla variante fotocromatica, in una gamma di colori
à la page che spazia dal rosso,
al viola all’antracite e al panna.
Ray-Ban. La tecnologia pervade
la prima linea da vista in fibra
di carbonio della collezione RayBan Tech. La fibra di carbonio è
filiforme, molto sottile ed è ottenuta grazie ad un procedimento
brevettato. Attraverso la sua struttura si costruiscono una grande
varietà di materiali detti compositi
in quanto le fibre sono “composte” ovvero unite assieme ad una
matrice, la resina la cui funzione
è quella di tenere in “posa” le
fibre resistenti e mantenere la forma del prodotto. Il risultato sono
montature leggerissime, robuste,
flessibili ed estremamente resistenti. Il comfort è garantito anche
da terminali in gomma iniettata
e logo Ray-Ban in rilievo all’interno delle aste, che aumentano
l’aderenza delle montature in fibra
di carbonio e il ponte si piega e
si regola facilmente per adattarsi
ad ogni viso. Infine, le cerniere
senza saldature sul frontale, per
una maggiore resistenza, ottimizzano il profilo di questi occhiali.
Lélé’S
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