Elaborazione Testi

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Elaborazione Testi
Elaborazione
Testi
1 OpenOffice.writer
Con il termine Elaboratore Testi o, in inglese, Word Processor ci si
riferisce ad una applicazione che agevola la redazione di documenti di
testo strutturato che come si vedrà è un concetto fondamentale;
L'Elaboratore Testi si è sostituito alla classica “penna”, in molti contesti
della normale vita “d'ufficio”; Il carattere “immateriale”, tipico dei
software, ne ha consentito una diffusione capillare, addirittura eccessiva:
tutti lo usano, anche quando non sarebbe opportuno.
È difficile dare una definizione formale di Testo strutturato;
In linea di massima potremmo dire che un documento è strutturato se è
caratterizzato dalla presenza di paragrafi, blocchi di testo ed elementi
accessori (es.:figure, collegamenti/link ) impaginati in modo da fornire al
documento stesso una qualche struttura (grafica e di contenuti);
-Lettere private e commerciali;
- Offerte commerciali;
- Curriculum Vitae;
- Manuali d'uso;
- Tesine e Tesi di Laurea;
- ...
Fra le varie tipologie di documenti (strutturati e non) solo alcune possono
essere “efficacemente” create
con un Elaboratore di Testi.
In particolare:
• Per i documenti
“Normali” usare un
editore di testi del tipo:
lettere, avvisi,
curriculum, tesine,
semplici volantini)
mentre per i seguenti
documenti è meglio usare
software dedicati:
• Documenti
“Scientifici” del tipo:
tesi di laurea in
Matematica, Fisica,
chimica, etc
• Brochure sofisticate,
Illustrazione 1: Documento inadatto per un editore di testi
riviste, giornali
• Documenti “non di testo” (es.: foto, progetti tecnici, disegni, etc.).
Per il documento pianta stradale precedente ill. 1, non è adatto un editore
di testi. Per esso è necessario usare un editore specializzato all'editing di
Cartografie.
Per il presente documento è stato usato opportunamente un Word
Processor (Writer di
README
OpenOffice). Per il
productname=OpenOffice.org
documento
productcode={43A650AA-D1DC-4C52-8819(Readme) invece è
D7848B3A08DA}
più opportuno usare
productversion=3.1.9420
upgradekey=Software\OpenOffice.org\OpenOffice.org un Editore di Testi
semplificato come
\3.1\{43A650AA-D1DC-4C52-8819un Blocco note
D7848B3A08DA}
(formati txt).
[languages]
count=1
default=1040
Esistono
numerosi
“Elaboratori di
testo”. Nel corso
di questa
presentazione ci
riferiremo ai due
principali:
Illustrazione 2: Documento testuale adatto per writer
WinWord (di proprietà Microsoft)
È un pezzo della suite “Office”;
È un software “proprietario”, che,
in quanto tale, NON può essere
copiato e distribuito;
Ha un costo di licenza dell'ordine
delle diverse centinaia di euro;
È uno strumento particolarmente
sofisticato;
Utilizzarlo a fini commerciali senza
la relativa licenza è un REATO
PENALE
Writer di OpenOffice.org (libero)
È un pezzo della suite
“OpenOffice”;
È un software OpenSource, che, in
quanto tale, PUO' essere copiato e
distribuito;
È gratuito - www.openoffice.org
È uno strumento particolarmente
sofisticato;
Si può utilizzare per qualunque
scopo (anche commerciale);
È disponibile anche per Windows ed
in lingua italiano
Questi due editori sono tecnicamente sono equivalenti!
Molti di voi hanno già un PC, magari hanno anche conseguito la ECDL I°
livello, e conoscono i concetti principali relativi agli Elaboratori di Testo:
Quindi di seguito si darà scontata la conoscenza di:
• Creazione, modifica e salvataggio di un documento;
• Maiuscole, minuscole, margini, allineamento;
• (Semplice) Formattazione del testo (grassetti, corsivi, tipi carattere,
etc.);
• Anteprima di stampa e stampa;
Qui illustrò gli altri argomenti (per la maggior parte) appartenenti al II°
livello di ECDL (Advanced).
Per quanto riguarda l'utilizzo di Elaboratori di Testo, prenderemo come
riferimento i due prodotti citati e ne analizzeremo alcune funzionalità.
2
Utilizzo dei tabulatori: per le problematiche di allineamento;
3
Utilizzo delle macro: per ........non ripetersi;
4
Utilizzo degli tabelle : per le problematiche di... stile (grafico);
5
Utilizzo di stili:
per dare ordine a documenti articolati;
6
Gestione delle immagini: capita spesso
7
Generazione (automatica) dell'indice: assolutamente necessario
8
Gestione delle versioni: utile per la correzione delle tesi
Alla vostra “tesi” questi aspetti consentiranno riduzione drastica dei
tempi di sviluppo e miglioramento della qualità grafica del documento.
2 I Tabulatori
Parole allineate a sinistra
Allineamento centrato
Parole allineate a destra
Allineamento centrale
Illustrazione 3: I quattro tabulatori
Tabulatori “predefiniti”
(...di allineamento a sinistra)
Illustrazione 4: L'editore di testi
Sullo schermo dell'Elaboratore Testi, la presenza di un tabulatore è
mostrata nel righello. In caso di mancanza di indicazioni esplicite da parte
dell'utente, gli Elaboratori Testi “moderni” prevedono la presenza di alcuni
tabulatori “predefiniti”.Per “impostare” un tabulatore, ossia per definire un
NUOVO punto di allineamento verticale si può intervenire in vari modi. Il
più semplice è quello di scegliere, mediante l'apposito simbolo posto a
sinistra del righello, il tipo di tabulatore desiderato e cliccare, sul righello,
in prossimità del punto dove fissare il nuovo tabulatore.
Di primo acchito, si può avere la sensazione che al posto dei tabulatori sia
Tasto Tab consente
spostamenti fino al
tabulatore
Illustrazione 5: La tastiera di un notebook
possibile utilizzare gli spazi(...è sicuramente più semplice premere N volte
lo stesso tasto rispetto al “riflettere” sul cosa si vuole fare!). Le differenze
fondamentali fra i due approcci ( spazi  tabulatori ) sono:
Impossibilità, con gli spazi, di allineare perfettamente; (spesso ci si
accorge del non perfetto allineamento con la stampa). Eventuali modifiche
ai testi
Righello (o
risultano
“ruler”)
Tabulatore
Tabulatore
decimale Tabulatore
sinistro
Tabulatore
destro
centrato
Illustrazione 6: Il righello e i tabulatori
“drammatiche” con l'approccio “spazi”. Prima di fare qualche prova
“live”, è opportuno evidenziare che:
Il tabulatore ha un campo di azione che è quello del “paragrafo. Un
tabulatore definito in un paragrafo non è generalmente disponibile nel
paragrafo precedente o successivo. Pertanto si può dire che un paragrafo è
un blocco di testo delimitato da due ritorni a capo forzati.
La presenza di tabulatori, ritorni a capo e spazi, così come degli altri
caratteri “invisibili/non-stampabili” è chiaramente visualizzabile attraverso
l'apposita funzione Menù e Visualizza. Attraverso il pulsante nella barra
dei simboli, generalmente rappresentato. Di solito il simbolo invisibile o
non stampabile è il puntino...La presenza di tabulatori, ritorni a capo e
Illustrazione 7: Finestra per visualizzare i Caratteri non stampabili
.
spazi, così
come degli
altri caratteri
invisibili e
nonstampabili è
visualizzabile
con l'apposita
funzione
Menù e
Visualizza. A
livello visivo,
il carattere
“ ” rappresenta lo spazio, il carattere “
” rappresenta lo spostamento
con il tabulatore, il carattere “¶” rappresenta il ritorno a capo. Si osservi la
differenza fra le seguenti schermate con l'opzione con e senza i simboli
nascosti. I
tabulatori,
solitamente,
generano “un
salto” verso il
successivo
tabulatore previsto
Punti come caratteri di riempimento
nel righello; tale
salto può essere
sostituito da un
cosiddetto
Illustrazione 8: Tipi di aallineamenti e carattere invisibile....
“carattere di
riempimento” che,
evidentemente, viene
ripetuto per riempire
tutto lo spazio esistente
fra il testo ed il
tabulatore. Tale salto
può essere sostituito da
un cosiddetto
carattere di
riempimento che,
Illustrazione 9: Senza e con i caratteri nascosti (non stampabili)
evidentemente, viene ripetuto per riempire tutto lo spazio esistente fra il
testo ed il tabulatore. La presenza dei caratteri di riempimento consente di
visualizzare la struttura grafica del testo. Con il tabulatore decimale i
numeri interi e decimali siano incolonnati.
3 MACRO
L'ill. 22 mostra un'intestazione con l'icona UNICH che è in testa a tutti i
documenti prodotti da questa
università. Per evitare una
fastidiosa perdita di tempo essa
è riprodotta automaticamente
con una Macro. Questo è un
esmpio di uso di una Macro. Le
Macro sono programmi
(costruiti in Visual Basic per i
pacchetti Microsoft). Una Macro
dunque crea un automatismo che
non faccia ripetere inutilmente le
stesse azioni.
E' possibile creare Macro anche
con OpenOffice con l'uso di un
linguaggio di programmazione
simile a Visual Basic.
In generale talune parti di un
documento (testo con relativa
Illustrazione 10: Un esempio di uso della Macro
grafica e/o immagini)
rimangono uguali
passando ad un
altro documento
o si replicano
all'interno dello
stesso. Pertanto è
utile la funzione
di “Macro” che
evita di ripetere
le stesse azioni.
Ad esempio ogni
qualvolta
necessiti
Illustrazione 11: Finestra per dare un nome alla Macro
l'intestazione citata si può
richiamare la macro (es. Un.
Di Chieti con logo) “UNICH”
con la finestra di dialogo:
naturalmente potranno essere
costruite più macro per le
varie esigenze. Un modo
alternativo e più comodo per
creare Macro è quello di
utilizzare il “Registra” Macro
che automaticamente
trasforma le azioni in righe di
programma. Ad esempio per
memorizzare la Macro
dell'intestazione precedente
occorrono i seguenti passaggi:
Selezionare <Registra
macro>, eseguire l'azione da
Illustrazione 12: La finestra per aprire una Macro.
memorizzare (scrivere,
formattare, linkare ecc. ecc.). Terminare la registrazione cliccando sul
pulsante relativo nella relativa finestra di dialogo. Assegnare un nome alla
macro (proposto Main) dopo aver inserito un modulo nella libreria Le
Macro sono memorizzate nella forma di piccoli programmi e pertanto
riutilizzabili in tutti i programmi dei pacchetti integrati quali Office della
Microsoft e OpenOffice anche dopo aver spento il PC. Per richiamare la
Macro, dal Menù, click su Strumenti, Macro e Esegui Macro. Quindi fare
click sul nome della Macro desiderata nell'elenco delle Macro
4 Le Tabelle
Una tabella è composta da celle in cui ritroviamo le proprietà della
“pagina”.Un testo è convertibile in Tabella e viceversa utilizzando
l'apposito
Separatore di colonne strumento
Converti del
Menù
Tabella
purchè ci sia
Rientro destro
nel testo un
simbolo di
separazione
per
Le celle hanno caratteristiche
autonome
Illustrazione 13: Colonne e righe di una tabella
l'organizzazione delle colonne. Le celle possono contenere operandi e
formule. In tal modo si evita di ricorrere ad un foglio elettronico per la
rappresentazione di tabelle anche di valori e con l'utilizzo di calcoli su tali
valori. Le operazioni sulle celle si ottengono facendo click su Tabella,
Formula.
Per inserire gli
operatori fare click
sulle celle
contenente il valore.
In riferimento
all'esempio della
Tab. 1, il costo
Totale del lavoro
svolto del sig.
Bianco si calcola
con la formula :
Illustrazione 14: Le Tabelle per organizzare meglio le parti eterogenee
=<B4>*<D4>+<C4>*<E4>.
Dipendenti Ore lavor.
normali
Rossi
36
Neri
36
Bianco
36
Tot Gen.
Ore lavor.
straord
4
2
1
Costo ore
normali
12
12
15
Costo ore
straord.
14
14
18
Costo tot.
600
460
558
1618
Tabella 1: Esempio di uso di formule nelle tabelle
Illustrazione 15: Finestra per gli strumenti di Tabella
Inserendo il simbolo Σ nella cella totale generale e cliccando sulle celle
contenenti i valori si ha =<F2>+<F3>+<F 4> e dopo un altro click sulla
barra delle formule il risultato.
5 Gli Stili
5.1 Testo e Grafico
Per capire, esattamente, qual'è il ruolo giocato dagli “Stili” in un moderno
elaboratore di testi, è necessario fare una premessa; quasi tutti i documenti
testuali con cui abbiamo a che fare, possono essere visti come l'“unione”
di:
TESTO: quando parliamo di “testo” ci riferiamo al testo “puro”, ossia a
quella sequenza di
caratteri e segni di
interpunzione che
costituiscono il
documento che
abbiamo davanti.
Ascoltare qualcuno
che “legge” un
testo, significa
percepire
esattamente il
“contenuto” del
testo letto;
Illustrazione 16: Testo senza grafica
GRAFICA: la grafica rappresenta tutta quell'informazione “non testuale”
che è presente nel documento: grassetti, allineamenti, differenze di
grandezza nei
caratteri,
margini,
riquadri, etc. I
due
documenti
che seguono
mettono in
evidenza la
differenza fra
un testo senza
grafica e lo
stesso
documento
con grafica.
Illustrazione 17: Testo con Grafica
Il modo di produrre i testi, lo sviluppo del software necessario a produrlo,
sono andati di pari passo con lo sviluppo tecnologico delle stampanti. Nel
tempo abbiamo assistito ad una gara di accelerazione fra i progressi del
software e quello dell'hardware.
5.2 Evoluzione della scrittura con macchine
Con le macchine da scrivere “meccaniche”, generalmente si aveva la
possibilità di utilizzare solo il testo semplice; le uniche “concessioni”
grafiche erano costituite: dai tabulatori (per l'allineamento a sinistra);
Dal carattere “spazio” (spesso usato per il “centrato”); I modelli più
sofisticati (...e costosi) offrivano la possibilità di utilizzare diversi colori,
attraverso l'impiego di nastri “multipli”; diversi tipi di carattere, attraverso
l'impiego di “testine” multiple. La “complessità” ed il “costo” della
formattazione comportavano, di fatto, la produzione di documenti di solo
testo. L'introduzione delle prime stampanti “ad aghi”, in grado di lavorare
non più a “livello carattere”, ma, bensì, a “livello di punto”, ha dato l'avvio
al mondo della “formattazione a basso costo”; i “punti” resero possibile il
corsivo, il grassetto, i caratteri di dimensioni diverse, la stampa di simboli
non alfanumerici.
Con le stampanti ad aghi si stampa così:
mentre con le stampanti a getto d'inchiostro o laser si stampa così:
AB C D
L'invenzione delle stampanti laser e delle stampanti ink-jet (a getto
d'inchiostro) ha consentito una drastica riduzione della dimensione del
punto (dot): in termini di “numero di punti per pollice”, ossia massimo
numero di punti stampabili in 2,54 centimetri (1 pollice), si è passati da:
stampanti “ad aghi”: 30/50 punti per pollice a stampanti Laser/Ink-jet (1a
generazione): 150/300 punti per pollice stampanti Laser/Ink-jet (2a
generazione): 600 punti per pollice. Avendo la possibilità di stampare
documenti “graficamente formattati”, gli utenti hanno via via iniziato ad
utilizzare tale possibilità e spesso oggi si vedono testi con un “eccesso di
formattazione” non sempre funzionali all'esposizione dei concetti. I due
documenti successivi mostrano che nel
secondo si vuole evidenziare oltremodo un
argomento che confonde il lettore
sull'importanza dei contenuti.
.La “commistione” fra testo e grafica. La
possibilità di “formattare” il testo viene
utilizzata tipicamente in questo modo porta a
eseguire i seguenti passaggi. Testo e Grafica
sono legati assieme e slegarli, è complesso.
Il “criterio” che permette di risolvere
perfettamente i problemi indicati, è quello
della SEPARAZIONE fra TESTO e
GRAFICA.
Illustrazione18: Lo stilista
Nel momento in cui si riescono a tenere
separati questi due elementi, allora è
possibile cambiare l'uno senza preoccuparsi
dell'altro.
Gli STILI rappresentano pertanto lo strumento con il quale è possibile
attuare la separazione fra testo e grafica.
Gli stili sono fondamentali per garantire la rappresentazione grafica
Scrivo “Un po' di storia”,
seleziono il testo e clicco
“Corsivo”
Scrivo “Il futuro”, seleziono
il testo e clicco
“Grassetto”
Scrivo “I servizi internet”,
seleziono il testo, clicco
“Centrato”,
ingrandisco il carattere
Illustrazione 19: Schema per procedere alla formattazione
omogenea di elementi di testo omologhi.
In altri termini, se sto scrivendo una tesina dovrei fare in modo che:
• I titoli dei capitoli abbiano tutti lo stesso layout;
• I titoli dei paragrafi abbiano tutti lo stesso layout;
• Il testo dei vari paragrafi abbia un layout comune;
• Eventuali paragrafi evidenziati, siano evidenziati in modo uniforme.
Il corretto utilizzo degli stili:
Rende immediato il cambiamento di layout dell'intero documento;
Rende possibile la generazione automatica dell'indice;
Vi permette di concentrarvi sulla “struttura” del documento, lasciando alla
fine la definizione degli aspetti “grafici”.
Quest'ultimo aspetto è fondamentale:
Separare il “contenuto” dal “layout” è un elemento ricorrente in molti
Capitoli
Paragrafi
Illustrazione 20: Formattazione del documento
ambiti dell'information-technology!
Se il layout di un documento viene definito attraverso gli stili, per
modificare il layout NON è necessario intervenire sul documento: è
sufficiente modificare la definizione degli stili.
Per modificare/gestire gli stili, si può utilizzare l'apposita voce del menù
“Strumenti”;
Con OpenOffice/Writer, utilizzare lo “stilista” ill.18.
Esistono alcuni stili predefiniti che vengono utilizzati per la creazione
automatica dell'indice.
L'indice dell' ill. 19 presenta dei livelli ottenuti assegnando ai Titoli lo stile
Intestazione 1 e ai Paragrafi Intestazione 2. Per vedere la definizione degli
stili, si fa click sull'icona a fianco del campo degli stili, sulla finestra ill. 18
si apra il menù contestuale sullo stile da modificare.
Per redigere correttamente la vostra Tesina di Laurea, ricordate di:
Prima di battere il primo tasto sulla tastiera, La struttura progettata
(capitoli, paragrafi, sotto paragrafi, etc), dovrebbe restare essenzialmente
la stessa durante tutto il corso dei lavori;
Definite gli stili da associare alle varie parti del documento e ricordate che
la maggior parte del testo sarà di stile “Testo Normale” o ”Standard”;
Ricordate che gli stili si possono cambiare spesso;
Scrivete il testo della tesina, preoccupandovi poco (o nulla) dell'aspetto
grafico, e lasciando il problema del layout a quando la tesina sarà quasi
completata; alla fine, “ottimizzate” gli stili e generate l'indice
(automaticamente).
Il processo che abbiamo schematizzato, potrà funzionare perfettamente
SOLO se testo e formattazione saranno stati tenuti rigorosamente separati.
Quindi si eviti di applicare la formattazione direttamente sul testo.
Seguendo questi consigli, si riducono i tempi di realizzazione della tesina.
6 Stampa .....in... serie
Si usa quando lo stesso documento deve essere prodotto per più
destinatari. Le informazioni dei
destinatari sono chiamate
campi e sono raccolti in un
archivio. I documenti prodotti
potranno essere stampate o
semlicemente archiviate nella
memoria di massa desiderata.
Alcuni campi sono predefiniti
come si vede nell'ill.. Per
effettuare una stampa in serie
occorre predisporre un archivio
o usarne uno già esistente
contenente i campi che saranno
automaticamente inseriti nel
documento di base uguale nel
contenuto per tutti i destinatari.
Illustrazione 22: Finestra del Menù per la Stampa in
Le fasi sono: Menù, Strumenti,
Serie
Stampa guidata in Serie e dopo
qualche clic... si arriva a
scegliere l'archivio da cui
attingere i dati. E' possibile
modificare gli archivi
predefiniti.
I campi predefini molto usati
sono: Data per inserire la data
aggiornata, Numero di Pagina
per inserirlo nelle pagine e
Numero di Pagine se si vuole
inserire anche il numero totale
Illustrazione 21: Campi predefiniti
delle pagine.
L'ultima finestra della Stampa ion serie guidata consente di modificare la
presentazione comune a tutti i documenti. Su questa finestra si fanno scelte
personalizzate con un pizzico di .....galanteria.
Illustrazione 23: Guida della stampa in serie
prima
Illustrazione 24: Finestra per la stampa in serie
Illustrazione 25: Ultima finestra della stampa in serie
dopo
7 La gestione delle IMMAGINI
Spesso, nei documenti, si rende necessario l'inclusione di immagini.
Se non gestita correttamente, l'inclusione di tali immagini può rivelarsi
“disastrosa”:
Quando sposto un'immagine, si spostano tutte le immagini e tutti i
paragrafi (precedenti e successivi all'immagine spostata).
Controllare queste situazione è impossibile!
Operare correttamente, però, aiuta a “limitare” i danni.
I punti fondamentali da tenere “sotto controllo” sono:
ANCORAGGIO: determina il punto logico nel quale l'immagine è
dislocata; le opzioni sono:
Illustrazione 26: Tipi di Ancoraggio
•
•
•
•
Pagina
Paragrafo
Carattere
Come Carattere
Ancorate al PARAGRAFO
le immagini si spostano con il paragrafo
che le contiene
Ancorata alla PAGINA
ossia sempre li,
Ancorata al CARATTERE
Indipendentemente dal testo
l'immagine si comporta come se
che segue e precede
fosse un carattere normale
Illustrazione 27: Effetti dei vari tipi di Ancoraggio
SCORRIMENTO: determina la modalità con la quale il testo viene
visualizzato rispetto alla posizione dell'immagine.
Illustrazione 28: Tipi di Scorrimento
•
•
•
•
•
Separato
Intorno
Scorrimento dinamico
Attraverso
Attraverso trasparente
• Contorno
Per capire QUALE ANCORAGGIO impostare per la propria immagine è
sufficiente porsi la seguente domanda:
L'immagine che sto inserendo deve essere:
• Fissa, rispetto alla pagina dove la posiziono? Ancoraggio “Alla
pagina”;
• Fissa, rispetto al paragrafo dove la posiziono? Ancoraggio “al
paragrafo”
• Piccola a tal punto da essere considerata come un normale carattere?
• Ancoraggio “Al carattere”
L'ancoraggio viene impostato con CLICK DX sull'immagine > Ancoraggio
oppure Click SX sull'immagine  Menu Formato > Ancoraggio
Lo SCORRIMENTO determina la modalità con la quale il testo fluisce
attorno all'immagine; Il testo, infatti, potrebbe essere presente SOLO sopra
e sotto l'immagine; ANCHE a sinistra e/o a destra dell'immagine (oltre che
sopra e sotto); ANCHE “dentro” l'immagine (ossia attraversando
l'immagine come se essa non ci fosse).
Infine, il testo potrebbe anche avere un andamento simile alla “curva”
dell'immagine.
Altre opzioni sono disponibili quando si abilita la funzione di
“CONTORNO”.
8 Indici
Il modo migliore per generare un indice generale consiste nell'applicare gli
stili di paragrafo predefiniti per le intestazioni, ad esempio "Intestazione
1", ai paragrafi da includere nell'indice. Una volta applicati questi stili,
potete procedere a dare una struttura con Elenchi puntati e numerati.
Quindi fate clic nel punto del documento in cui volete inserire l'indice
generale e
Scegliete Inserisci - Indici - Indici e fate clic sulla scheda Indice.
2. Selezionate "Indice generale" nella casella di riepilogo Tipo.
3. Selezionate le opzioni desiderate.
Fate clic su OK.
1.
Selezionando Nuovo indice personalizzato che si trova nel dialogo
Inserisci voce di indice Vi apparirà un piccolo dialogo in cui indicare un
nome per l'indice. Questo nome comparirà successivamente come titolo
dell'indice e potrà essere cambiato senza alterare il contenuto dell'indice
stesso.
8.1 Definizione delle voci di un indice generale
Se volete copiare le parole in un indice personalizzato dovete:
1.Fare clic su una parola, oppure selezionate le parole del documento
da usare come voci dell'indice.
2.Scegliere Inserisci - Indici - Voce e usate una delle procedure
seguenti:
a) Per cambiare il testo che compare nell'indice, digitate il testo
desiderato nella casella Voce. Il testo digitato in questo campo
non sostituisce il testo selezionato nel documento.
b) Per aggiungere un contrassegno indice a tutte le parole simili
che compaiono nel documento, selezionate Applica a tutti i
testi simili.
9 Ultime considerazioni
I quattro concetti fondamentali che abbiamo presentato:
Tabulatori, Macro, Tabelle, Stili, Indice e Immagini sono stati affrontati
con un relativo grado di dettaglio.
Al fine di fornire spunti ai più curiosi ed a coloro che amano “la scoperta”,
nella prossima slide, riportiamo un elenco sintetico di alcune altre
caratteristiche che possono rivelarsi utili nella redazione di documenti
lunghi e/o complessi. Le scoperte nell'uso dei programmi non finiscono
mai.... La conoscenza del 75% delle risorse di un programma
generalmente è sufficiente ma bisogna sapere cosa fare quando incappiamo
in un problema nuovo.
Uno strumento essenziale è La Guida (...non si è mai troppo esperti) del
programma. Occorre saper utilizzarla anche se a volte essa non esaustiva.
Inserimento automatico di “diciture” (o “didascalie”) relative alle
immagini inserite;
Generazione automatica dell'indice delle figure;
Numerazione automatica di capitoli, paragrafi, sottoparagrafi etc.;
Definizione di “stili” applicabili non solo ai paragrafi ma anche a singoli
“gruppi di caratteri”;
Gestione automatica di riferimenti a numeri di capitoli/paragrafi/figure
etc.;
Stampa Unione/Stampa in serie: stampa automatica di documenti multipli
che hanno struttura analoga ma contenuti leggermente diversi (etichette,
lettere multiple, etc);
Gestione differenziata di Intestazioni e Piè di pagina per pagine pari e
pagine dispari;
Gestione automatica di note a piè di pagina;
Gestione delle modifiche nei processi di redazioni da parte di più autori.
Se si sceglie di salvare i file, sono richiesti i nomi degli stessi con
l'indicazione dei percorsi.
Se si sceglie di stampare si apre la finestra di dialogo per le stampanti e....
I campi degli archivi creati o prestabiliti possono essere anche usati con
“Comandi di campo” alla voce “Inserisci” del Menù, ad es. “data” ecc.
ecc., o anche per inserire record di un database.
Con i Comandi di Campo possiamo inserire il numero della pagina e il
totale delle pagine.
Per inserire note con formati diversi e in modalità diverse usare la voce del
menù “Inserisci nota a piè di pagina/chiusura” .
Con “Inserisci” “nota” possono essere inseriti commenti contestuali.
Con “Inserisci “intestazione” si crea un rigo alla sommità della pagina per
le intestazioni.
Con “Inserisci “piè di pagina” si crea un rigo in fondo alla pagina come
quello in fondo a questa diapositiva.
Con la voce “Modifica” “Registra” vengono memorizzate le modifiche
apportate al documento che poi possono diventare effettive con la voce
“Accetta” o al contrario “Annulla se le correzioni non sono effettive.
(Nella presentazione di tesi questa metodologia è frequente).
La voce “Esportare in formato PDF” vuol dire cambiare il formato del
documento e salvare il file in PDF (Portable Document Format). Un file
PDF può essere visualizzato e stampato su qualsiasi piattaforma
mantenendo inalterata la formattazione originale, a condizione che sul
sistema sia installato il software di supporto appropriato.
Il grafico illustrato ill. 29 mostra il confronto fra i tempi di produzione di
documenti con l'uso a basso livello tecnico del software con quello con
l'uso adeguato delle risorse tecniche del programma.
Già per un
documento di
3 pagine, vale
la pena
sforzarsi un
pochetto...
Approccio “Seleziona
Tutto”, Indice
manuale, etc.
Approccio “Stili”
Illustrazione 29: Tempi di produzione dei documenti
Indice generale
1 OpenOffice.writer.............................................................................................................................2
2 I Tabulatori.......................................................................................................................................5
3 MACRO...........................................................................................................................................8
4 Le Tabelle.......................................................................................................................................10
5 Gli Stili...........................................................................................................................................12
5.1 Testo e Grafico........................................................................................................................12
5.2 Evoluzione della scrittura con macchine................................................................................13
6 Stampa .....in... serie.......................................................................................................................17
7 La gestione delle IMMAGINI........................................................................................................19
8 Indici...............................................................................................................................................22
8.1 Definizione delle voci di un indice generale..........................................................................22
9 Ultime considerazioni.....................................................................................................................22
Indice delle tabelle
Tabella 1: Esempio di uso di formule nelle tabelle.............................................................................11