Galleria fotografica con note esplicative dei modellini realizzati

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Galleria fotografica con note esplicative dei modellini realizzati
Modelli e figurini italiani in 1.35 – Tallillo Andrea e Antonio
1. FT 17 – Verona 1918
Si tratta di uno dei primi carri italiani, basato a Verona per breve tempo. Era un mezzo francese che
manteneva la sua colorazione a tre toni. Il kit è polacco della RPM, e presenta diversi interventi di
dettaglio, nel complesso è però buono.
2 - CV 35 Albania 1939 –
I carri dello VIII battaglione presero parte alla quasi incruenta occupazione dell’Albania,
sbarcando assieme ad altri reparti motorizzati. Il kit è in resina, di qualche anni fa, era prodotto
dalla cinese Mini Art (non c’era molto altro a disposizione). Ha richiesto molti interventi ma la
soddisfazione è stata molta.
3 - CV 33 – Africa Settentrionale 1941
Fu il mezzo usato dai primi reparti della Divisione “Ariete” in quel teatro operativo. Alcuni carri
ebbero la parte posteriore verniciata alla meno peggio in bianco per potersi riconoscere nelle marce
notturne. Il kit è sempre cinese, della Bronco, ma essendo in plastica e più recente è stata quasi una
passeggiata. Unico punto dolente il motore, un po’ sproporzionato.
4 - L6/40 – Africa Settentrionale Luglio 1942
Carro leggero usato più che altro da Bersaglieri e Cavalleria. Il mezzo riprodotto appartenne ai
Lancieri di Novara, reparto basato anche a Verona, alla caserma Mastino II. Il kit è quello, molto
realistico pur essendo completamente in resina, della Model Victoria. Il montaggio non ha richiesto
molto impegno pur essendo un kit con molte parti – la sua finezza è quasi unica.
5 - M11/39 – Africa Orientale Italiana, 1941
Uno dei pochi carri medi usati laggiù fu lo M11. Questo modello non è altro che una conversione
della MST applicata al normale kit di M13 della Italeri. All’epoca, non c’era altro ed è stato un
lavoro impegnativo completarlo. La semplice colorazione in giallo sabbia è documentata in foto e
filmati d’epoca.
6 - M13/40 – Africa Settentrionale , estate 1942
Il ‘cavallo da tiro’ dei nostri reparti corazzati fu lo M13, qui riprodotto il mezzo del comandante
del LI battaglione del 133° carri della divisione corazzata Littorio. Il kit è il normale M13 Italeri,
costruito diversi anni fa, ma già con diversi lavori per portarlo ad un buono standard. Specie la
colorazione comunque rende il senso di logorio che si verificava con l’esposizione al sole africano.
7 - M14/41 – Africa Settentrionale, fine 1942
La versione successiva dello M13 è ben riproducibile partendo sempre dal kit Italeri e cambiando o
migliorando diversi particolari. Questo modello è stato completato più di recente e la colorazione e
l’invecchiamento curati di più.
8 - M15/42 – Lazio estate 1943
L’ultimo dei nostri carri medi operativi del periodo era diverso sia nell’impianto motore che per
l’armamento leggermente più potente. Il modello è stato ottenuto anni fa, da una conversione della
MST basandosi sul solito kit di M13 della Italeri.
9 – Semovente M41 da 75/18 – Lazio estate 1943
Uno dei semoventi più validi del periodo, sia per sagoma che per armamento, ottenuto da una
conversione in resina di ottima qualità della Model Victoria, su base del kit prodotto dalla Italeri.
.
10 – Carrista, Africa Settentrionale 1941
Sull’uniforme tropicale anche nel deserto si portava il giaccone regolamentare, a causa
dell’escursione termica notturna. Il figurino è in plastica, di buona fattura, da un kit ucraino della
Mini Art
11 – Carrista in tuta, Africa Settentrionale 1942
Il capo di vestiario più usato fu senza dubbio la tuta turchina, più pratica fuori e dentro i mezzi. Il
figurino è un ottimo prodotto in resina proveniente da un kit di tre carristi della Model Victoria.
12 – Carrista, Africa Settentrionale 1942
Anche coi capi più semplici, a bordo dei mezzi si usava il casco in cuoio, dalla tipica ed
inconfondibile forma. Il figurino proviene dallo stesso kit del precedente ed è stato dipinto usando
colori a smalto, olio ed acquerelli.