Si ferma il bando sulle moschee
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Si ferma il bando sulle moschee
GIOVEDÌ 31 MARZO 2016 LOMBARDIA MILANO corriere.it milano.corriere.it Via Solferino 28, Milano 20121 - Tel. 02 62821 Fax 02 62827703 - mail: [email protected] Fotografia Concerti Visioni notturne di Luca Rotondo Silenzi e fantasmi Marina Rei voce e batteria da sold out OGGI 18°C Nuvoloso Vento: E 5 Km/h Umidità: 59% VEN SAB DOM 12° / 17° 13° / 18° 11° / 14° di Calvenzi a pagina 17 di Carnevale a pagina 17 Onomastici: Beniamino LUN 8° / 16° Dati meteo a cura di 3BMeteo.com Triennale, economia e identità Luoghi di culto Maroni: riforma in vigore nonostante i rilievi della Consulta. Le opposizioni: propaganda leghista L’EXPO DEL DESIGN NASCE IN BRIANZA Si ferma il bando sulle moschee di Renato Mattioni Effetto della legge regionale. Majorino: ostacoli insuperabili, deciderà la prossima giunta L’ altra Expo addenta la città. Dopo una pausa di vent’anni, la Triennale riprende il filo delle esposizioni internazionali, con storico merito e col sostegno del Bie. Accasa, così, iniziative e appuntamenti del «design after design» in oltre dieci luoghi della Milano allargata, dal Politecnico allo Iulm, dal Museo della Scienza e tecnologia a quello Diocesano, dall’Hangar Bicocca fino, proprio, alla Villa Reale di Monza. E rintraccia, in fondo, il cuore brianzolo dentro la metropoli dei flussi. Perché la Triennale nasce nella Villa Reale nel 1923 con la Biennale della casa futurista, fino al 1930 per poi spostarsi a Milano. La rivincita del contado operoso parte da lontano, almeno dall’antica autonomia monzese che rimane di «rito romano» mentre la circonda quello «ambrosiano». Capitale per vocazione — da Teodolinda ai Savoia –, ed anche itinerante per posare in testa a regnanti ed imperatori la sua corona longobarda, la verde Brianza ha accolto sant’Agostino malandato dalla città fredda. L’hanno seguito, secoli dopo, quei milanesi arricchiti — nobili prima ed industriali dopo — che hanno messo su ottocento ville di delizia. Nasce così la prima «area metropolitana» con le diverse specificità. Il «vuoto» delle stanze affrescate per le vacanze si contrapponeva al «pieno» della fatica degli ex contadini brianzoli, divenuti legnamè. E c’è voluto l’inflessibile sguardo delle sciure ambrosiane per affinare il gusto di cassettoni e tavoli. Ma poi la quintessenza del fare (che è saper fare) ha affrancato la nuova identità manifatturiera dalla bottega alla fabbrichetta con villa e siepi spesse. I milanesi del ceto medio hanno poi ritrovato in Brianza un centro commerciale del mobile a «cielo aperto», camerette begioline e divani a fiori. I brianzoli del brambilla-district sono andati invece a Milano, alla ricerca di intellettuali del design, per la frontiera del legno-arredo. Un’alleanza funzionale. Perché senza quell’imprenditore dallo slang del Lambro e i creativi dei politecnici, senza la parsimonia e il lavoro come metro della vita e l’orizzonte aperto della città senza confini, non c’era capitale del design, né questa 21esima Expo diffusa. Che da aprile a ottobre metterà a sistema 30 Paesi, 60 mostre, 150 eventi, 500 mila visitatori attesi, 130 milioni di indotto. E includerà lo spazio manifatturiero con la piattaforma terziaria, dal Salone del Mobile (animato ancora da 200 aziende brianzole globali) al Gran Premio di Formula Uno, l’ultimo evento internazionale di un design della velocità. La rincorsa (e rivincita) della Brianza dentro Milano è così compiuta. Viale Campania Appello dei volontari ai visitatori La legge regionale «anti moschee» resta in vigore. «Nonostante» la Consulta. La conseguenza è che invece il bando comunale sui luoghi di culto viene di fatto bloccato. Superando le divisioni interne al Pd. a pagina 3 Rossi LE INDAGINI DELL’ANTITERRORISMO Sermoni e video sulle armi I profili degli islamici radicali di Cesare Giuzzi I n Lombardia sono una decina i «profili radicali» sottoposti alla sorveglianza di Ros dei carabinieri e Antiterrorismo della polizia. Non hanno una rete, ma l’imprevedibilità del singolo è un fattore di rischio. a pagina 2 UNIVERSITÀ IL SONDAGGIO DEGLI STUDENTI «Vita troppo cara» Statale, i dottorandi vogliono l’aumento di Federica Cavadini I mille euro al mese della borsa di studio di un dottorando sono pochi per vivere da ricercatore a Milano. Soltanto l’alloggio costa cinquecento euro. Sono i dati del censimento che oggi verrà presentato in cda per chiedere al rettore Vago un «aumento». a pagina 11 ELEZIONI A SINISTRA INTESA CIVATI-RIZZO «Wow», che crisi Il regno dei fumetti rischia la chiusura di Alessandro Trevisani C ompleanno amaro per lo Spazio Wow (nella foto) di viale Campania: i volontari della ex Motta, adibita dal 1° aprile 2011 a sede espositiva per appassionati di fumetti, cartoni e fantasy, festeggiano 5 anni con un po’ di magone. «Il Comune ci ha lasciati soli», dicono. Con un affitto di 40 mila euro da pagare e bollette salate. E una questione irrisolta: «Trasformarci in un museo». a pagina 17 © RIPRODUZIONE RISERVATA Sale slot, Voghera si riscopre Las Vegas La cittadina pavese ha il record lombardo di videopoker: una macchinetta ogni 98 abitanti di Luca Rinaldi IL «CDEC» DI VIA EUPILI Da Jona a Benigni: 60 anni di storia Compie 60 anni il Centro di documentazione ebraica contemporanea. Un luogo unico: la sala di lettura è una tappa obbligata per scrittori e registi. Qui è nata la sceneggiatura de «La vita è bella» di Roberto Benigni e di «Jona che visse nella balena», di Roberto Faenza. a pagina 7 D’Amico COMMERCIANTI ANTISMOG V oghera è la Las Vegas d’Italia. La cittadina del Pavese fa il record di slot machine per abitante: una ogni 98, superando così anche il capoluogo che deteneva il record. Attivi sul territorio presidi per controllare il gioco e sensibilizzare: dalla limitazione degli orari alla mappatura e monitoraggio delle macchinette sparse per bar e tabaccai, un progetto che vede coinvolti 150 studenti in collaborazione con Libera. a pagina 13 La rete dei negozi «vietati» alle auto I tempi sono maturi per il progetto dei genitori Antismog: shopping sostenibile, non in macchina ma in bici, in centro e in periferia. Trenta i negozi che hanno già aderito alla proposta, che sarà presentata oggi. Ma i commercianti avvertono: «Serve un piano». a pagina 6 Andreis Al voto il 5 giugno Proteste bipartisan sull’ipotesi Alfano di Pierpaolo Lio B asilio Rizzo sarà il candidato sindaco della sinistra-sinistra. Lo sostengono le diverse anime della coalizione «Milano in Comune», a cui si potrebbe aggiungere la formazione di Pippo Civati. Intanto Alfano accende le polemiche sulla data delle votazioni. a pagina 5 2 Giovedì 31 Marzo 2016 Corriere della Sera ML Primo piano I luoghi di culto Il dossier di Cesare Giuzzi Chat, sermoni e picchi d’odio I «soldati» lombardi del jihad L’identikit dell’Antiterrorismo. Controlli su fertilizzanti e prodotti chimici Gli 007 l’hanno definita minaccia «puntiforme». E il termine non ha niente di consolatorio, perché si integra perfettamente con la minaccia «strutturale», ossia l’organizzazione terroristica in Siria e in Iraq. Soldati del jihad pronti ad attivarsi, in contatto via chat (Whatsapp o Telegram) con i vertici del Daesh, in cerca di una via per raggiungere lo Stato islamico. In Lombardia sono una decina i «profili radicali» sottoposti all’alta sorveglianza di Ros dei carabinieri e Antiterrorismo della polizia. Non hanno una rete che gli permetta di creare una vera cellula attiva sul nostro territorio, ma l’imprevedibilità del singolo è un fattore di elevatissimo rischio per le forze dell’ordine: è più semplice monitorare una banda intera piuttosto che varie di «schegge impazzite». Il quadro tracciato dalle ultime analisi degli esperti antiterrorismo in Lombardia restituisce un identikit eterogeneo degli aspiranti jihadisti, ma con alcune caratteristiche comuni. Se è vero che finora non sono stati registrati progetti «concreti» di attentati sul nostro territorio, dall’altro lato Allerta Dopo gli attentati di Parigi e Bruxelles non è mai diminuita l’allerta antiterrore sono stati diversi i «picchi d’odio» che hanno costretto i reparti antiterrorismo ad agire d’urgenza, magari nel cuore della notte, per il rischio di un imminente salto di qualità dei «soggetti monitorati». A volte basta una parola al telefono, o meglio, via chat visto che i radicali utilizzano soprattutto schede dati per comunicare con i foreign fighter o con i mujahidin nei territori di guerra. Il costo di telefonate giornaliere in Siria o Libia sarebbe insostenibile. «Ora basta, adesso bisogna agire»; «non possiamo aspettare oltre», frasi come queste hanno fatto scattare blitz preventivi che finora si sono sempre conclusi con nulla di fatto: solo di sfoghi del momento. Ma l’attenzione degli investigatori è massima. E nei casi di «minaccia seria» sono stati adottati diversi provvedimenti di espulsione. Ma qual è il profilo degli aspiranti combattenti del Califfato? Il dato che balza più all’occhio è l’età. In Francia e Belgio gli affiliati sono spesso immigrati giovanissimi, tra i 18 e i 26 anni. In Lombardia l’età media è decisamente più adulta. Sopra i 30, nella maggior parte dei casi. Una spiegazione deriva anche dal fatto che si tratta di soggetti di prima immigrazione, ossia arrivati in Italia negli ultimi anni. Tutti sono uniti anche dalla «giornaliera» consultazione dei siti web controllati dai jihadisti. Alcuni trascorrono diverse ore al giorno in Rete, non solo con pc domestici ma spesso grazie agli smartphone. Nel web osservano video sulla costruzione di ordigni esplosivi (in alcuni casi gli stessi già usati da Mohamed Game, l’attentatore della Perrucchetti) o sull’utilizzo di ar- I contatti Comunicazioni con Siria, Libia e Iraq avvengono con schede dati e solo via chat per contenere i costi La preghiera Non frequentano moschee, pregano in casa. Spesso i riti occupano tutta la giornata Le armi Monitorate le vendite di materiali che potrebbero essere usati per ordigni. Ma sono fuori da circuiti criminali mi. I link ai video arrivano via chat direttamente dai «reclutatori». In alcuni casi il passaggio di informazioni passa attraverso il «deep web», ma l’accesso quasi impossibile per le forze dell’ordine è difficoltoso anche per chi non ha competenze informatiche. Il grosso del tempo è però occupato dall’ascolto di sermoni contro l’Occidente. Lo spazio dedicato alla preghiera è variabile: chi lavora lo fa per pochi minuti al giorno, visto che la regola base resta il mimetismo, altri si svegliano alle 4 di mattina e costringono allo stesso rituale anche i figli maschi. Diverso il caso degli italiani: spesso provengono da contesti di emarginazione o di forte disagio familiare. Tutti, dato ormai noto, provengono da aree periferiche o rurali del territorio lombardo. Dal punto di vista dell’intelligence i jihadisti si distinguono in returnees (combattenti di ritorno) e commuters (pendolari) con documenti che permettono di attraversare liberamente le frontiere europee e muoversi da un Paese all’altro. Per il momento entrambi questi profili sono assenti in Lombardia. Sotto strettissima sorveglianza, infine, le vendite «anomale» di fertilizzanti (attraverso il monitoraggi dei consorzi agrari) e di sostanze chimiche come l’acetone usato per i recenti attentati di Parigi e Bruxelles. © RIPRODUZIONE RISERVATA PRIMO PIANO Corriere della Sera Giovedì 31 Marzo 2016 3 ML Il professor Balboni Reazioni Maroni Il parere della Consulta? Una vittoria della Regione Majorino Allucinante che la destra ostacoli il diritto di culto Casalino L’unico obiettivo del testo è la propaganda della Lega La legge regionale «anti moschee» resta in vigore. «Nonostante» la Consulta. La conseguenza è che invece il bando comunale sui luoghi di culto viene di fatto bloccato. Superando le divisioni interne al Pd e i dubbi espressi anche, da ultimi, dalla Comunità ebraica. Il resto è tutta polemica politicoistituzionale: Regione contro governo (che aveva impugnato il testo del Pirellone); Comune contro Palazzo Lombardia; centrodestra contro centrosinistra. Ieri Roberto Maroni si è preso la rivincita. «Altro che bocciatura della Corte Costituzionale: la legge c’è e rimane in vigore», rivendica il governatore leghista. E rilancia: «Per la prima volta viene affermata la competenza delle Regioni a regolare sulla costruzione di luoghi di culto». L’effetto è immediato, e si abbatte sul lungo e accidentato percorso ideato da Palazzo Marino. Il bando per assegnare tre aree pubbliche per altrettanti spazi di preghiera (due saranno moschee) è di fatto bloccato. «La legge pone nuovi ostacoli purtroppo presenti anche dopo la sentenza della Corte. Nelle prossime settimane decideremo cosa fare, sapendo che comunque il nostro percorso da solo non sta in piedi — è la presa d’atto dell’assessore Pierfrancesco Majorino (Pd) — e che la prossima giunta dovrà decidere come affrontare il problema. Trovo allucinante che la destra ostacoli il diritto di culto in un periodo in cui servirebbe il contrario». È utile un passo indietro. È l’estate 2014 quando il Carroccio al Pirellone avanza l’idea. La polemica è immediata, soprattutto con il Comune a guida centrosinistra. Ma tra i contrari, o perlomeno gli scettici, si schierano in molti, compresa la Curia di Milano. La Regione non molla e a gennaio 2015 approva il testo. Che introduce nuove regole: telecamere all’esterno dei locali collegate alla Questura, parere preventivo di polizia e residenti, aree parcheggi, valutazioni ambientali strategiche (Vas) obbligatorie. Il governo impugna però la legge. A febbraio la Consulta esamina il caso. La sentenza suona come una bocciatura tout court. Poi escono le motivazioni, e arriviamo all’oggi. «La partita Maroni-Renzi finisce 6 a 2 per me — festeggia il governatore —: il presidente del Consiglio aveva fatto ricor- Le tappe 1 Nel gennaio 2015 la Regione approva la cosiddetta legge «anti moschee» che introduce nuove regole: telecamere collegate alla Questura, parere preventivo di polizia e residenti, aree di parcheggio 2 «Moschee, legge valida» Così la mossa di Maroni ferma il bando comunale «Battuto Renzi». Majorino: deciderà il prossimo sindaco so su otto punti, sei sono stati dichiarati inammissibili e solo due punti, marginali, sono stati accolti dalla Corte. Li modificheremo nella prossima giunta con un testo di legge integrativo». Incriminati e da correggere sono la distinzione tra confessioni che hanno un’intesa con lo Stato e quelle sprovviste («Tratteremo tutte in modo uguale») insieme all’idea di una Consulta per vagliare le richieste («Potremmo farne anche a meno») e la videosorveglianza collegata con le forze dell’ordine («Spetterà alla polizia locale»). Le opposizioni insorgono. Comunità ebraica «Per la sicurezza di tutti è meglio scegliere come partner i Paesi islamici più tolleranti» «Maroni gioca con le parole, la legge è ideologica e discriminatoria e la Consulta gliel’ha smontata», è la lettura del Pd, «e ciò che ne rimane dopo la sentenza è solo un aggravio burocratico per chiunque intenda costruire una chiesa cattolica come un tempio buddista». Per il Patto Civico, «per quanto Maroni provi a rigirare le carte in tavola, i gol sono almeno due. E lui sta a zero. Il provvedimento non regge e l’impianto è tutt’altro che salvo». «L’unico obiettivo — attacca Eugenio Casalino (M5S) — era quello propagandistico della Lega». Esulta invece il centrodestra. Per il leghista Massimiliano Romeo la legge «deve diventare un esempio da seguire per le altre Regioni». «È un’ottima legge. Abbiamo dimostrato grande responsabilità di governo su temi delicati. La demagogia la lasciamo alla sinistra», dice la coordina- trice lombarda di FI, Mariastella Gelmini. Mentre secondo Riccardo De Corato (FdI) «è il de profundis sul bando del Comune». Proprio sulla gara interviene anche la Comunità ebraica che «nel ribadire il totale appoggio al rispetto del diritto di culto anche per le comunità islamiche», esprime la «preoccupazione» che dal bando, «realizzato con le migliori intenzioni, possa emergere chi meglio adempie alle richieste burocratiche ed economiche, e che non necessariamente rappresenterebbe l’Islam inclusivo e aperto di cui Milano ha bisogno. Per la sicurezza di tutti crediamo opportuno quindi puntare su luoghi di culto pluralisti e/o su partnership con Paesi islamici di salde tradizioni di tolleranza religiosa, come per esempio il regno del Marocco». Pierpaolo Lio © RIPRODUZIONE RISERVATA Il governo impugna la legge «anti moschee» nel marzo 2015. A febbraio di quest’anno la Consulta boccia la legge su due punti: distinzione tra religioni che hanno già intese con lo Stato e videosorveglianza della polizia 3 Altri sei punti del ricorso dell’Avvocatura dello Stato non sono stati considerati dalla Corte Costituzionale e nel frattempo il presidente della Regione Roberto Maroni ha annunciato che la legge sarà corretta ma resta in vigore «Ma le libertà non si regolano con una riforma urbanistica» «È vero, è finita 6-2. Ma sono sei calci d’angolo contro due gol». Il professor Enzo Balboni, docente di Diritto pubblico comparato all’università Cattolica, interpreta così la metafora calcistica ispirata dal verdetto della Consulta sulla legge regionale «anti moschee». Professore, dunque la sentenza è una bocciatura del testo della Regione? «Al di là delle battute, va detto che la Corte Costituzionale non si è pronunciata su un presunto duello tra Maroni e Renzi, ma su una legge regionale che utilizza strumenti urbanistici e di Docente Enzo Balboni insegna Diritto comparato all’università Cattolica governo del territorio per regolamentare, di fatto, la libertà di culto». E non lo può fare? «Non così. Infatti la Consulta ha tirato due mazzate secche: definisce discriminatoria la condizione di una precedente intesa con lo Stato per poter avere un’autorizzazione a edificare un luogo di culto, e poi sul punto della videosorveglianza collegata con le forze dell’ordine». Perché sono materie di competenza statale? «Esattamente. Ma anche perché rendere difficili i criteri ai danni di una confessione religiosa è discriminatorio. Utilizzando strumenti urbanistici, la Regione è entrata in un campo in cui sono forti le esigenze di uguaglianza». E i sei calci d’angolo in favore della Regione? «Sono i punti del ricorso che la Corte non ha accolto e quindi nemmeno esaminato. Diciamo che l’Avvocatura dello Stato non è sempre all’altezza...». Giampiero Rossi © RIPRODUZIONE RISERVATA 4 ML Giovedì 31 Marzo 2016 Corriere della Sera CRONACA DI MILANO Corriere della Sera Giovedì 31 Marzo 2016 Comunali di Pierpaolo Lio A sinistra il patto Civati-Rizzo Polemiche sul voto il 5 giugno Il leader di Possibile: rammarico per il tempo perso, ma c’è spazio Oggi è il giorno dell’annuncio ufficiale: sarà Basilio Rizzo a guidare alle amministrative la sinistra sinistra. Dopo lunghi mesi di trattative, tavoli più o meno unitari, nomi «bruciati» e spaccature interne, l’area che a sinistra non si riconosce nell’ex commissario Expo Beppe Sala, uscito vincitore dalle primarie, avrà finalmente il suo candidato sindaco. Intanto, l’ipotesi di andare al voto il 5 giugno alimenta i timori sull’affluenza. A sostenere la corsa a Palazzo Marino del presidente uscente del Consiglio comunale — con un trascorso di oltre 30 anni d’aula — saranno le variegate anime della coalizione «Milano in Comune». Che, dopo aver perso per strada alcuni compagni di viaggio, riunisce Rifondazione, l’Altra Europa, Comunisti Italiani e tutta una serie di associazioni. «Puntiamo ad arrivare al ballottaggio con la nostra proposta di governo — spiega il segretario milanese del Prc Matteo Prencipe — che vuole rappresentare quella parte di Milano che nel 2011 ha creduto e sperato nel cambiamento con Pisapia, percorso che si è però interrotto con la candidatura di Sala». In queste ore dovrebbero poi aggiungersi anche quelli di Possibile, che ieri hanno incontrato Rizzo. La decisione Segretario Pippo Civati, 40 anni arriverà dopo una consultazione online degli iscritti sull’ipotesi di confluire nel progetto. L’idea è dar vita a una lista unitaria «civico-politica» che potrebbe vedere proprio uno dei dirigenti milanesi della formazione di Pippo Civati come capolista. La scelta di unire le forze, precisa subito Civati, «sarà presa a livello milanese. Non sono io a decidere. Siamo realmente democratici, noi». Ma il suo giudizio sul candidato è positivo. «È una persona stimata, rispettabile, che ha avuto sempre una posizione critica e di responsabilità anche con la giunta Pisapia». «Se Rizzo riesce a riunire intorno a sé forze diverse e ribadisce la sua autonomia rispetto a Sala, è una scelta eccellente — ribadisce — che deve essere valutata. D’altronde, l’obiettivo fondamentale che abbiamo sempre indicato era di riunire il maggior numero di soggetti sociali e politici intorno a una candidatura alternativa a Mr Expo». Certo, ammette l’ex pd, «abbiamo perso molto tempo, e questo non ha aiutato. E poi Parisi La data non va bene perché rientra nel ponte del 2 giugno Palazzo Isimbardi Il decreto di Pisapia Sala Non è il periodo giusto, ma ora si deve fissare in fretta Città metropolitana prorogati a luglio i contratti precari Prorogati fino a luglio i contratti dei 41 lavoratori precari della Città metropolitana, che da due giorni occupavano Palazzo Isimbardi (foto). La decisione è stata possibile grazie a un decreto del sindaco Giuliano Pisapia. «Il rinnovo di tre mesi è un risultato positivo, ma non certo risolutivo — commentano i lavoratori —. Solo l’approvazione del bilancio garantirebbe la continuità anche della neonata Città metropolitana». Passera Alfano trovi una tempistica che sostenga l’affluenza 5 ML c’è rammarico per aver perso qualche compagno di strada. Ma — ne è sicuro Civati — spazio per una corsa a sinistra c’è comunque e a prescindere, a Milano e in tutta Italia». Nel frattempo una frase del ministro Alfano accende le polemiche. «Aspetto il rientro del premier Renzi dagli Usa — ha anticipato il titolare del Viminale — per valutare insieme a lui la data delle elezioni. Ma a lui proporrò quella del 5 giugno». Una settimana prima rispetto alla previsione del 12 giugno. Ma lo spettro rimane quello dell’astensione. Non ci gira intorno Stefano Parisi. «L’ipotesi del 5 giugno — sentenzia il manager che guiderà il centrodestra — favorirebbe l’astensionismo. La data non va bene perché è troppo avanzata e rientra nel ponte del 2 giugno, mentre si dovrebbe votare a scuole aperte». È più cauto Sala: «Vorrei che la data fosse fissata in fretta. Ritengo che il 5 giugno vada bene, anche se non è il periodo ideale. Rispetto all’ipotesi del 12 giugno è comunque meglio». Il candidato Cinque Stelle Gianluca Corrado insiste invece sull’importanza di «riuscire a dare l’ufficialità della data a tutti il più velocemente possibile. È vero che il 5 è vicino alla festività del 2 giugno, ma avere il primo turno il 12 porterebbe il ballottaggio al 26, con il rischio di tante famiglie fuori città». Corrado Passera infine si appella ad Alfano «affinché s’impegni a trovare una tempistica che favorisca il più possibile la partecipazione. Fissare il ballottaggio il 19 giugno — mette in guardia il candidato di Italia Unica — quando molti elettori potrebbero essere già fuori città, pregiudicherebbe fortemente un’ampia e diffusa partecipazione democratica». © RIPRODUZIONE RISERVATA 6 ML CRONACA DI MILANO Giovedì 31 Marzo 2016 Corriere della Sera I negozi antismog Il commercio contro limitazioni del traffico e isole pedonali? Per i Genitori antismog è u n l u o g o co m u n e o r m a i smentito nei fatti. «La città in questi anni è andata avanti, i negozi hanno avuto modo di apprezzare i risultati positivi, anche sugli affari, di pedonalizzazioni ben avviate. Pensiamo a via Dante, all’inizio erano tutti contrari — dice il presidente Marco Ferrari —. Domani allo stesso modo potremmo sorridere di una Ztl in Buenos Aires». L’associazione lancia l’idea: una rete di esercizi Amici dell’aria pulita. «Che non si oppongono al contenimento delle auto e chiedono rastrelliere per le biciclette, invece che nuovi parcheggi». Già trenta locali hanno aderito: non solo in centro, e in tutti i settori. «Supereremo quota cento entro fine anno», promette Ferrari. Alle 18 presentazione ufficiale del progetto in corso Garibaldi 127. Renato Plati Nel mio esercizio si fanno già consegne su due ruote; ci seguono anche i fornitori Fabio Moroni Incentivare l’uso di mezzi pubblici e dare più importanza al cliente fa bene agli affari Si prevedono scintille, in primis con Confcommercio.«Interesse dei negozi è preservare il flusso più libero possibile alle merci e alle persone — ribatte Simonpaolo Buongiardino, presidente di Assomobilità —. Ostacolare l’utilizzo della macchina vuole dire rischiare di perdere fino a un terzo del fatturato». I suoi rilievi sono anche di metodo. «Non ci piacciono le proposte di gruppi (come i Genitori antismog, ndr) avanzate sull’onda della passione e non della competenza. Ci manca che iniziamo con le strade pedonali a macchia di leopardo, senza un piano generale. Il confronto deve rimanere con i negozi e con gli urbanisti, non con cittadini senza titolo». Buongiardino cita come esempio «tutt’altro che virtuoso» piazza Castello. Il traffico si è riversato su Foro Bonaparte, «la pedonalizzazione non ha senso, non ci sono attività che creano socialità e passaggio». Una piccola apertura però poi arriva: «Nella cerchia dei Navigli — ammette — gran parte delle strade potrebbero essere pedonalizzate, purché ci siano quattro prerequisiti». Primo: la presenza capillare degli esercizi commerciali. Secondo: il consenso della maggioranza dei negozi interessati. Terzo: parcheggi comodi e vicini. Quarto: la via «non può essere una arteria di penetrazione» come corso Venezia o Buenos Aires, e deve essere integrata con altre strade limi- L’associazione dei Genitori lancia la rete dello shopping a basso impatto ambientale Critiche da Confcommercio: zone pedonali solo in centro Le vetrine in metropolitana Tangenziale Est Gli esercenti favorevoli alle limitazioni al traffico Tangenziale Nord I NUMERI A8 1 1 Effecorta 20 Namur S.S. 11 Padana Sup. via Spartaco 29, via Franco Faccio, 11 21 Libreria Centofiori 2 2 Tomaselli via Carlo Imbonati, 24 3 3 Stick House viaTangenziale Mac Mahon, 1 4 26 27 5 6 Ovest 4 Patagonia corso Garibaldi 127 7 29 828 9 5 La Ciclistica – Volpedo via Pellizza da Volpedo, 12 6 Le Papere via Raffaello Sanzio, 30 25 24 23 piazzale Dateo 5 22 Casa&Natura viale Argonne 32 Rivoltana 23 Erboristerie Altea 2122 20 11 19 1817 10 12 16 13 1415 Cassanese Attività commerciali in città via Ampère, 59 25 L’erbolario via Teodosio, 46 26 Cum Grano Salis – Bistrot S.P. 39 bis via Volturno, 35 via Washington, 51 8 Biciclette Rossignoli Nuova Vigevanese 12 Spazio Nur 16 Erboristerie Altea 9 CicloSfuso 13 Milonga Cornici 17 Dolcevita via Sartirana (fronte n. 5) 10 MateriaVera corso San Gottardo, 8 14 Le Civette sul Comò A7 11 Farmacia Borasi c.so di P.ta Romana, 68 via Orti, 12 via Ripamonti, 6 via Vannucci, 2 S.S. 35 Dei Giovi 15 Onfuton via Crema, 14 27 La Ciclistica – Tunisia viale Tunisia, 30 c.so di P. ta Romana, 123 via Ripamonti, 2 S.S. 9 Via Emilia 28 Panpepato via Solari, 2/A 29 Il Mondo è Piccolo 18 Ciasmo Tangenziale Ovest via Orti, 7 via Cesare da Sesto, 19 Altea 19 Erboristerie viale Montenero, 41 Fonte: Genitori antismog trofe «altrimenti si rischia il ghetto». C’è spazio per la discussione? Renato Plati, 42 anni, titolare di Effecorta, rivenditore di alimentari e detersivi sfusi in zona Affori, non ha dubbi: «Noi siamo già organizzati con consegne in bicicletta o bici-cargo — dice —. I nostri fornitori hanno cominciato a seguire l’esempio e la qualità della vita migliora». Morbido del Prodotto interno lordo di Milano è generato dal settore terziario 22.000 via Eustachi, 25 24 Upcycle Café 7 W Milano via Solari, 40 80% Un terzo si trova nel centro storico 50% Ferrari Gli acquisti si fanno senza auto Tempi maturi per un accordo Fatturato di settore prodotto dai negozi del centro d’Arco anche Fabio Moroni, 60 anni, titolare di Moroni gomma (un punto vendita in corso Matteotti, l’altro in via Varesina in zona piazzale Accursio), che ne fa una questione di modernità: «Uno shopping sostenibile, in centri commerciali naturali e non caotici, che incentivino l’uso dei mezzi pubblici e delle biciclette più che le auto private, fa bene anche agli affari — dice —. Penso a zone a traffico limitato, vicine ad aree pedonalizzate e anche ad arterie d’accesso, che permettano il carico e scarico delle merci, ma mettano al centro la persona». Il dado è tratto, il confronto (forse) avviato. E Ferrari ne è convinto: «Le compere si fanno anche senza auto, i tempi sono maturi per venirci incontro». Elisabetta Andreis © RIPRODUZIONE RISERVATA Buongiardino Si tratta di proposte avanzate da chi non ha competenze Affitti più cari alle fermate Atm Mezzo milione di incassi extra I nuovi contratti per bar, edicole e altri esercizi nei mezzanini portano all’Atm «maggiori introiti per 500 mila euro su base annua». Quasi 10 milioni in 19 anni, tempo di durata medio delle locazioni. Ma i piccoli imprenditori, che in certi casi si sono ritrovati l’affitto triplicato per effetto della gara, chiedono ora al Comune e all’Azienda trasporti di fare la loro parte. «La quasi totalità dei negozi non era a norma — ha denunciato in commissione Commercio il presidente del Sindacato provinciale autonomo giornalai, Alessandro Rosa —. Nessun impianto antincendio e ancora oggi non sono accatastati tutti i locali messi a bando». E ancora: «Ci si chiede come possa Atm rivendicare il diritto ad avere in 90 giorni dei locali a norma quando per decenni questi spazi non sono nemmeno esistiti — ha rincarato —. Come è possibile che Atm e amministrazione abbiano potuto tollerare la situazione quotidiana negli ambienti di metropolitana? Dobbiamo aspettarci che gli edicolanti debbano mettere a norma anche le stazioni? Riusciranno ad offrirci stazioni sicure in cui lavorare e in cui transitare?». Il piano di valorizzazione degli spazi commerciali nelle stazioni del metrò è stato illustrato ieri a Palazzo Marino dall’assessore ai Trasporti, Pierfrancesco Maran, e dal direttore centrale Tecnica e Sistemi di Atm, Claudio Palastanga. Sono 165 i locali messi a bando a giugno 2015, per 152 manifestazioni di interesse. Di queste, 66 offerte riguardano edicole, 58 bar, 3 tabaccherie, 36 altre tipologie e una libreria. Diciannove commercianti hanno esercitato il diritto di prelazione. E proprio contro questo meccanismo Chef Express ha presentato ricorso al Tar, per le aggiudicazioni dei mezzanini di San Babila, Lambrate, Loreto e Pagano. Al momento sono 34 i contratti già firmati. «Si tratta di un percorso iniziato 3 anni fa — ha ricordato Maran — che sta portando a un miglioramento delle stazioni della metropolitana». Per 15 locali, tutti sulle linee M1, M2 e M3, non è ancora possibile stipulare i contratti perché mancano i dati catastali. Contesta l’operazione Fabrizio De Pasquale, di Forza Italia. «L’obiettivo di Atm dovrebbe essere di garantire più presidio e più servizi nelle stazioni — ha denunciato — non di incassare 500 mila euro in più all’anno. Una cifra irrisoria su un bilancio di 700 milioni che poteva essere recuperata con un semplice adeguamento dei canoni». Rossella Verga © RIPRODUZIONE RISERVATA CRONACA DI MILANO Corriere della Sera Giovedì 31 Marzo 2016 IL RACCONTO NELLA BIBLIOTECA 7 ML Tra il 1945 e oggi Due direttori Gamba e l’identico destino scritto nel cognome di Pierluigi Panza U Dalla Shoah al film di Benigni L’archivio che salva la storia Festeggia 60 anni il Centro di documentazione ebraica di via Eupili 4A MOSTRA-MERCATO D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA Nel 1991 ha dato alle stampe un volume che ricostruisce la storia di 10 mila persone deportate e morte nei lager. Molti — 1.259 — erano scomparsi in massa nella maxi retata del 16 ottobre 1943, a Roma Nel 1994 i ricercatori hanno intervistato 105 ex deportati e realizzato il film «Memoria» © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA CON IL PATROCINIO DI Aprile‘16 PALAZZO ESPOSIZIONI P.LE EUROPA ORARI SABATO 10/20 DOMENICA 10/20 4€ mento unico in Europa che ha strappato all’oblio pagine di storia. Quelle valigie di cartone custodite sotto il letto dello studente veneziano sono diventate nel tempo un archivio gigantesco che raccoglie ogni documento, diario, lettera e testimonianza di vita delle comunità ebraiche in Italia e anche in Europa. Paola Mortara si occupa dell’archivio fotografico: una storia per immagini dell’ebraismo italiano. Da un nucleo di immagini in bianco e nero che riguardavano la Shoah, il database s’è ampliato e Il Cdec nasce a Venezia ma dagli anni Sessanta viene ospitato in via Eupili 8, nella ex scuola ebraica un precedente Gamba esordiente come direttore. Fu Pierino Gamba (nella foto), classe 1936, che a nove anni — vestitino nero di scuola con pantaloncino corto e collarino bianco lavorato all’uncinetto — diresse l’orchestra di Santa Cecilia. Il 12 giugno del ’47, a 11 anni, era già a Parigi per Beethoven e l’anno dopo in Finlandia. Diventa una star di CinecittaLuce (il video storico è pubblicato su Youtube) e a 24 — con ancora 8 anni d’anticipo rispetto a Michele — Pierino dirigeva già la London Symphony. Nel 1962, a 26 anni, vinceva l’Arnold Bax Memorial Medal. Una carriera che si è stabilizzata, come solista e direttore. Dal 1971 al 1980 Pierino ha diretto la Winnipeg Symphony Orchestra e poi la Adelaide Symphony Orchestra in Australia. Fino al 2004 è stato direttore della National Symphonic Orchestra of Uruguay. Giramondo, ora vive a New York e continua la professione specie come docente. Si può augurare a Michele Gamba altrettanto, anche di più. A SOLO PAVIA 2/3 tati molti di coloro che allora erano bambini — spiega Liliana Picciotto —. Emerge lo spaccato di una società civile che fu capace di grandissima generosità. A svolgere un ruolo cruciale furono le concordanze amicali e occupazionali. Mi spiego, dall’avvocato a chi aveva il banco al mercato aprirono la loro casa a chi si doveva nascondere per non essere deportato». Ma già prima, nel ‘94, lo stesso metodo aveva consentito di fissare per sempre il racconto di 105 deportati sopravvissuti ai lager. Ne è nato un film, «Memoria», un docu- Memoria INFO DEA SERVIZI TEL. 0382.483430 DIRETTORE ARTISTICO GIOVANNI ZUCCA www.paviart.it RIDOTTO Testimoni Sopra, la direttrice scientifica del Cdec, Liliana Picciotto, nella biblioteca di 30 mila volumi. Sotto, il dettaglio di una scheda di un desaparecido nei lager oggi ricostruisce la storia di famiglie arrivate in Europa dai Paesi Arabi e dall’Est. Il fiore all’occhiello è, però, lo studio sui deportati ebrei dall’Italia. Un lavoro durato diciotto anni e concluso nel 1991, che ha ricostruito la storia di ogni persona scomparsa. Diecimila schede raccolte in un volume. «Qualcuno ci ha detto ”Finalmente i miei genitori hanno una tomba”». spiega la direttrice. A Roma, per esempio, in una sola notte, nel rastrellamento del 16 ottobre 1943, la Gestapo arrestò 1.259 persone. Duecentosette erano bambini. Una lapide nel ghetto ricorda la retata. E prima ancora della fine della guerra, aprì un piccolo ufficio delle ricerche dove si portava la foto dello scomparso. «Da lì siamo partiti e dalle carceri, dagli archivi di Prefetture e Questure, dove abbiamo trovato gli ordini di arresto. È stata una impresa pazzesca, non c’erano ancora i pc quando abbiamo iniziato». In questa piccola casa trova posto anche la più grande biblioteca italiana di testi antisemitici. «Una editoria molto vivace», commenta con ironia Stefano Gatti che si occupa anche dell’Osservatorio sull’antisemitismo italiano con Betti Guetta. Il Cdec spegne 60 candeline. La festa a fine maggio. Paola D’Amico INVITO L a sala di lettura al primo piano della palazzina di via Eupili 8, sede del Cdec, il Centro di documentazione ebraica contemporanea, è una tappa obbligata per scrittori, studiosi, registi. Qui è germogliata la sceneggiatura de «La vita è bella» di Roberto Benigni e di «Jona che visse nella balena», il film di Roberto Faenza. Compie 60 anni questo luogo unico in Europa, che ha trovato sede nella ex scuola ebraica milanese, quella nata per accogliere i bimbi che le leggi razziali avevano espulso dalla scuola pubblica. E per sostenerlo nasce l’associazione Amici del Cdec ([email protected]). Perché custodire la memoria ha costi enormi. «Il nucleo originario nacque a Venezia — racconta Liliana Picciotto, che ne è oggi il direttore scientifico — da una idea della federazione giovanile ebraica». Erano i figli di chi aveva subito la persecuzione durante la seconda guerra mondiale. «Volevano ricostruire i fatti, avevano raccolto materiale, intervistato sopravvissuti — continua —. Robi Bassi, dermatologo veneziano, ne fu il primo segretario e racconta di aver custodito il materiale documentale in valigie sotto il letto». Un intero armadio di tesi di laurea documenta il lavoro che pochi esperti e molti volontari svolgono tra queste mura. La biblioteca ha trentamila volumi sull’ebraismo, più di duemila riviste. Il Cdec fa consulenza a ricercatori di tutto il mondo. Ma il Centro è il primo motore di ricerca. L’ultimo lavoro avviato nel 2007 vuole ricostruire la storia degli ebrei che sono sfuggiti alla deportazione. «Si chiama ”Memorie di salvezza”. Vogliamo ricostruire come si sono salvati. Siamo partiti dalle case di riposo, dove sono ospi- n destino nel cognome. Pochi giorni fa abbiamo celebrato Michele Gamba, il 32enne direttore d’orchestra milanese che settimana scorsa è stato chiamato all’improvviso alla Scala per dirigere I due Foscari. Un esordio fortunato per un giovane; giovane per le categorie del 2016. Perché molti decenni fa, i Gamba che esordivano come enfant prodige avevano ben altra età. Devo alla cortesia di Franco Debenedetti il ricordo di 8 Giovedì 31 Marzo 2016 Corriere della Sera ML è appena nato e ha già superato i 60! Oggi il vale oltre 60.000.000€ Scoprilo nella Super-Ricevitoria della tua provincia RicevitORia dOpintO Via Marsala 80 Casalpusterlengo - LO IL GIOCO è VIETATO AI MINORI E PUò CAUSARE DIPENDENZA PATOLOGICA PER REGOLAMENTO E PROBABILITÀ DI VINCITA WWW.AGENZIADOGANEMONOPOLI.GOV.IT E WWW.SUPERENALOTTO.IT CONC.AAMS PER I GNTN DEL 26/06/2009 CRONACA DI MILANO Corriere della Sera Giovedì 31 Marzo 2016 9 ML Sanità e appalti, Lorusso: «Ma quale cricca, solo affari privati» Interrogato a Roma il socio di Longo, «il contabile» delle imprese collegate alle forniture odontoiatriche 400 Milioni Il giro d’affari stimato da carabinieri e procura nell’ambito dell’inchiesta «Smile», su un presunto sistema di corruzione e riciclaggio nella sanità lombarda Solo «affari privati», nulla di illecito. Stefano Lorusso, considerato dalla procura di Monza il contabile della «cricca» che si muoveva dietro gli appalti per la gestione servizi di odontoiatria negli ospedali lombardi, respinge l’accusa di riciclaggio. Il 52enne di Maglie (Lecce) con residenza in Florida, titolare della società More Than Lux (sedi a Miami, Orlando e Milano, in corso Garibaldi) si è sottoposto all’interrogatorio di garanzia, celebrato per rogatoria davanti al gip di Roma, dove si trova da poco prima di Pasqua, a seguito di estradizione dagli Usa. A giorni è previsto il suo trasferimento nel carcere monzese, nel quale sono detenuti anche il presidente della commissione sanità di Regione Lombardia Fabio Rizzi (ex fedelissimo del governatore Roberto Maroni), e il suo stretto collaboratore Mario Longo, altre pedine fondamentali dell’inchiesta «Smile», che a febbraio ha portato all’emissione di 21 misure restrittive con accuse a vario titolo di associazione a delinquere, corruzione, turbata libertà degli incanti. Lorusso avrebbe ricevuto il pagamento di 50mila euro (in due tranche da 25mila) da Paola Canegrati, l’imprenditrice brianzola ritenuta il «perno del sistema di corruzione», per prestazioni di consulenza in realtà inesistenti. Transazione che, secondo quanto dichiarato dall’indagato al gip del tribunale capitolino, rappresenta il pagamento di due «corsi di formazione», fatturati regolarmente dalla sua Mtl Events srl. Non dunque il «prezzo della tangente» versato dalla Cane- Amicizie eccellenti Stefano Lorusso con il pilota Felipe Massa Colpo grosso nel Quadrilatero Da un foulard alla prigione È stata la Settima sezione dell’Ufficio prevenzione generale della Questura, diretto da Maria Josè Falcicchia (foto), ad arrivare all’arresto di Mariapiera Pesce, 53 anni, etnia sinti, «pluristellata» ladra Il colpo dell’orologio di lusso, alla gioielleria Pisa di via Verri, risale al 27 febbraio scorso. Da una immagine di un foulard chiaro il via alla cattura Cappotto nero, foulard chiaro (l’abbigliamento, come si vedrà, sarà un elemento decisivo dell’indagine), nella tarda mattinata del 27 febbraio una donna entra nella gioielleria «Pisa» di via Verri; parla con una commessa, espone le sue richieste; viene ammessa nel corner del negozio in cui si tratta la vendita di orologi extra lusso. Da questo momento, la scena si svolge come di consuetudine di fronte a una facoltosa cliente: sul banco vengono srotolati gli astucci di velluto con i pezzi più pregiati della collezione Patek Philippe; la commessa prende da una vetrina un orologio in oro e brillanti. La cliente si informa, chiede, commenta. Passano venti minuti. Poi sposta il suo interesse su un paio di gemelli in oro che, spiega, deve regalare. Lascia 300 euro di caparra. Dice: «Se mi preparate il pacco, finisco i miei acquisti e passo tra poco a ritirare i gemelli». Arrivederci. Qualche ora dopo, il personale del negozio si allarma: la donna non è tornata; controllano; manca un orologio (quello in oro e brillanti) che vale 136 mila euro. A fine pomeriggio un responsabile della gioielleria «Pisa» firma una denuncia in questura. E in quel momento parte l’indagine dell’Ufficio prevenzione generale della polizia, diretto da Maria Josè Falcicchia, che in poco più di un mese arriva al- © RIPRODUZIONE RISERVATA una donna bionda con cappotto nero e foulard chiaro. Notano un particolare: era una mattinata piovosa, quel 27 febbraio, e lei era l’unica senza ombrello. I poliziotti deducono: dev’essere appena uscita da un luogo riparato. Forse un altro negozio. O, più probabilmente, un’auto. Riavvolgono tutti i file dei filmati e iniziano un secondo scandaglio: stavolta l’obiettivo non è una persona, ma una macchina. Ore di esame. Si concentrano su una Clio blu: a bordo, lato passeggero, allargando molto l’immagine, si vede una persona che, all’apparenza, indossa quel cappotto e quel foulard. «E qui facciamo la nostra scommessa — racconta Maria José Falcicchia — ipotizziamo che la donna sia la stessa del furto e che possa avere un Ruba orologio di platino e brillanti da 135 mila euro, presa dalla polizia L’inchiesta grati alla coppia Rizzi-Longo, come invece sostengono gli inquirenti, che poi Lorusso avrebbe dovuto «ripulire», attraverso una triangolazione di società offshore tra Panama, Usa, e Lussemburgo. Il broker ha poi preso le distanze da Rizzi, dicendo di averlo incontrato in rare occasioni in incontri ufficiali. A breve, come anticipato dall’avvocato difensore Sara Fardella, un nuovo interrogatorio col pm Manuela Massenz. Federico Berni Fotogrammi Un volto senza nome e una giornata di pioggia Passo dopo passo ecco la storia di un’indagine Uccide compagno Delitto di via Carcano «Omicidio volontario» È omicidio volontario con dolo eventuale l’accusa per Valentina Aguzzi, la 44enne che sabato ha ucciso il compagno con una spada giapponese. Arresto convalidato ieri dal gip. l’arresto di Mariapiera Pesce, 52 anni, nata a Rho, etnia sinti, una carriera criminale di ladra di alto livello iniziata nel 1979. «Durante il furto ha mostrato carisma, padronanza, sangue freddo — spiega Falcicchia — Siamo riusciti a individuarla con una scommessa investigativa». Perché il giorno del furto è semplice, per la polizia, guardare le telecamere interne della gioielleria e scoprire la tecnica: la donna è riuscita a spostare su una parte defilata del banco l’orologio di maggior valore; ha appoggiato la borsa proprio lì sopra; alzandosi, ha preso borsa e orologio e si è allontanata. Ma il modus operandi della ladra, a quel punto, non dice ancora nulla: bisogna dare un nome al volto impresso nei filmati. E poi trovarla. Gli investigatori iniziano a scandagliare tutte le telecamere della zona (via Verri, via Montenapoleone, via Sant’Andrea) nel periodo precedente al furto. Si concentrano su facce e figure. Fino a che trovano Online Così la ladra riesce a beffare la commessa della gioielleria in centro: il video della polizia sul sito corriere. milano.it complice, proprio su quell’auto». La macchina è intestata a una persona che non c’entra nulla, ma le Volanti l’hanno fermata più volte in passato: a bordo, sempre il marito o il figlio di Mariapiera Pesce; dai terminali si scopre il curriculum criminale della donna. La polizia inizia a fare controlli e perquisizioni tra Brugherio e Bergamo, insediamenti sinti dove vivono i parenti. Una pressione costante, giorno dopo giorno. Ieri, tramite il suo avvocato, la ladra «ricompare». Il pm David Monti firma un provvedimento di fermo. La donna era scappata per qualche tempo in Germania. Gianni Santucci © RIPRODUZIONE RISERVATA 10 ML Giovedì 31 Marzo 2016 Corriere della Sera CRONACA DI MILANO Corriere della Sera Giovedì 31 Marzo 2016 Statale, il sondaggio dei ricercatori «A Milano mille euro non bastano» l’altro punto è il merito. «Oggi i posti di dottorato sono ancora assegnati su base storica, non in seguito alla valutazione dei risultati come avviene nelle moderne accademie», dice Giulio Formenti, rappresentante dei dottorandi nel Senato accademico. E aggiunge: «La linea del rettore Vago è di attribuire le risorse in base al merito e se questo principio verrà applicato anche per i dottorati credo che il cambiamento sarà visto con favore». Intanto gli universitari presentano il conto insieme con il sondaggio sul costo della vita e della ricerca a Milano (realizzato dai dottorandi del Nasp, Network for the advancement of social and political studies). «Il questionario è stato compilato da 458 colleghi su 1050, autenticati attraverso il numero di matricola», hanno spiegato. Ed ecco i primi risultati. La voce che incide di più è la casa. Il 45% dei giovani ricercatori non è in grado di lasciare l’abitazione della famiglia d’origine, il 33% vive con il partner, il 13% da solo e l’8% condivide l’appartamento. La spesa media è di 500 euro e fra chi abita con i genitori, più di un terzo contribuisce a pagare l’affitto o il mutuo. Duecento euro al mese è la spesa media per il cibo e cento per i trasporti ma questa cifra sale per i fuori sede, fino al La votazione Medicina in inglese, oggi il cda decide L a medical school della Statale, corso di medicina in inglese, deve partire comunque, con o senza la correzione della data del test (fissata dal ministero a settembre) chiesta dal rettore Gianluca Vago: «È tardiva e ci penalizza. O si anticipa o il corso non parte», comunica a febbraio. Appello caduto nel vuoto. Come il successivo: «Test in due date, si anticipi almeno la prova per gli stranieri». Proposta rilanciata anche dagli studenti, inutilmente. Il Senato accademico martedì ha votato a favore dell’apertura del corso comunque, anche con test «tardivo». Oggi la parola al cda di ateneo. ( f.c.) 245%. Più bassa la spesa per le cure mediche, 34 euro al mese, sostenute da quattro dottorandi su dieci. Poi c’è il capitolo ricerca. «Comprende voci non rimborsabili, dall’accesso a banche dati ai materiali di laboratorio e i costi di missione che vanno anticipati, e un dottorando su due non ne ha svolte», scrivono gli autori del censimento nella relazione. «I più svantaggiati sono gli stranieri — dice Formenti — . A loro le spese fisse costano il 34% in più e devono prevedere anche i viaggi per le visite alla famiglia, l’offerta della Statale quindi è poco appetibile per gli studenti internazionali. Mentre i dottorati dovrebbero essere la bandiera di un ateneo». L’università Bicocca, che ha alzato la cifra di queste borse, è il modello da seguire secondo i ricercatori della Statale. «Questione di opportunità, equità sociale e riconoscimento di status — dicono — .Il ministero fissa un minimo di legge e nel nostro ateneo non è mai stato ritoccato. Siamo fermi da otto anni a mille euro netti». Oggi sul capitolo risorse e dottorati le decisioni del consiglio di amministrazione. Federica Cavadini Human Technopole, adesso è il tempo della trasparenza Petizione A gennaio 373 ricercatori della Statale avevano presentato al rettore Gianluca Vago (nella foto) una petizione per aumentare le borse di studio Ora hanno realizzato un censimento sul costo della vita a Milano, da allegare alla richiesta formulata al consiglio di amministrazione dell’ateneo di ulteriori 200 euro © RIPRODUZIONE RISERVATA Al via il 12 aprile la Fiera del Mobile a Rho Snaidero: così portiamo il Salone a Shanghai La macchina è potente ma è rodata, e il pilota è tranquillo: il percorso non è accidentato né in salita (casomai in lieve discesa) e c’è persino un po’ di vento a favore. Roberto Snaidero, presidente di FederlegnoArredo e del Salone del Mobile, è rilassato: anche se tra Milano e Rho fervono i preparativi in vista dell’apertura del 12 aprile, dopo anni complicati le preoccupazioni sembrano al minimo. Il fatturato della filiera legno-arredo è in crescita (40,722 miliardi di euro, + 2,7 per cento rispetto al 2014) sia sul mercato estero che quello interno, grazie anche a bonus mobili e detrazioni fiscali sulla casa; l’indotto è sempre lusinghiero, per la soddisfazione in particolare di hotel e ristoranti che accoglieranno migliaia di operatori da oltre 160 Paesi. Il primato internazionale dell’evento milanese non è in discussione. «Perché il Salone del Mobile è così conosciuto? Perché oltre a dare cucine, camere e divani dà anche cultura», dice Snaidero. «Siamo nella capitale del design, possiamo contare sul bacino fieristico più grande d’Europa e sulle idee delle nostre aziende, architetti e designer: la nostra forza è sapere intravvedere il futuro. Non smettiamo mai di ragionare sul domani, a partire da novembre, quando porteremo il Salone a Shanghai». Un’operazione internazionale che ha avuto un prologo a Miami, a dicembre, cosa che insieme al cambio favorevole induce a pensare che la crescita del 22,4 per cento sul mercato Usa possa consolidarsi. La 55esima edizione avrà diversi protagonisti: dall’arredo classico all’extralusso, dal consueto furore creativo del Fuorisalone all’allestimento space&interiors, al The Mall a Porta Nuova. Ma il fiore all’occhiello sarà il ritorno, dopo vent’anni, dell’Esposizione Internazionale della Triennale di Milano, all’interno della quale dal 2 aprile al 12 settembre ci sarà anche la mostra «Stanze. Altre filosofie dell’abita- re» curata da Beppe Finessi. Spiega Snaidero: «Come Salone siamo partner principale di questa manifestazione, che abbiamo voluto per dare un segnale di ciò che può essere il futuro, dando incarico a undici architetti di diverse generazioni di rappresentare ipotesi di spazi abitativi». Prova che il Salone — e il settore — sono in salute, è l’atteggiamento di Snaidero verso le istituzioni. «Sì, forse una riduzione delle tasse e una semplificazione delle pratiche burocratiche sarebbero ben accette. Ma devo dire che da 4-5 anni abbiamo ottenuto una considerazione dal settore pubblico che prima non era così scontata. Quanto all’attenzione delle cariche governative, i ministri sono sempre venuti, abbiamo già ospitato Renzi, Letta, Monti e Berlusconi, che un giorno venne in tuta. Quest’anno il premier forse non verrà: pazienza, verranno altri ministri». Paolo Madeddu © RIPRODUZIONE RISERVATA ML L’intervento La richiesta dei dottorandi: un aumento del 20%. «Ma si premi il merito» I mille euro al mese della borsa di studio di un dottorando sono pochi per vivere da ricercatore a Milano. Cinquecento vanno via per l’affitto, duecento per il cibo, cento per il trasporto. L’80 per cento della cifra serve per pagare le spese essenziali, in tasca rimane ben poco. La casa è la voce che pesa di più e uno su due, a ventisei anni suonati, vive ancora dai genitori. Così risulta dal censimento sul costo della vita realizzato dai giovani ricercatori della Statale e allegato alla richiesta di un aumento minimo di duecento euro presentata all’ateneo. Oggi il consiglio di amministrazione dell’università, deciderà infatti quante borse e di quale importo assegnare. Già a gennaio questi universitari - sono un migliaio gli iscritti ai “Phd” della Statale avevano presentato al rettore Gianluca Vago una petizione per aumentare la borsa del 20 per cento ed equipararla a quella della Bicocca. «Nella stessa città due università pubbliche trattano i loro studenti in maniera diversa — scrivono nel documento che ha raccolto 373 firme — E duecento euro in più fanno la differenza a Milano». Sul tavolo poi non c’è soltanto la questione della cifra, 11 Chi è Roberto Snaidero, 67 anni (foto), è alla guida di Federlegno Arredo e del Salone Ha fondato la Snaidero spa B envenuto il finanziamento aggiuntivo progettato dal Governo di 1,5 miliardi di finanziamenti statali ripartiti su 10 anni, che è come acqua nel deserto. Ottima la destinazione di una parte dell’area exExpo alla ricerca scientifica. Legittimo che il Governo indirizzi le macroscelte della ricerca pubblica, se l’area della ricerca biomedica ha per l’Italia grande importanza. Da qui in avanti però deve cominciare l’operazione trasparenza. Con questa incondizionata esigenza noi, docenti, ricercatori, studenti, scrittori, educatori, professionisti dell’informazione e cittadini tutti, ci rivolgiamo al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca con le seguenti domande e le conseguenti richieste. Il finanziamento in questione è destinato esclusivamente a un determinato ente, qualunque esso sia (nel caso particolare, l’Istituto Italiano di Tecnologia, Iit, una fondazione di diritto privato largamente finanziata con risorse pubbliche), o è destinato ai migliori e più pertinenti progetti della ricerca italiana? La prima ipotesi è evidentemente inaccettabile; ma la seconda richiede precise e ben definite procedure di realizzazione. Ci chiediamo: compare il progetto Human Technopole nel Programma Nazionale della Ricerca? Quale è il ruolo di un Ministero che è appunto anche Ministero della Ricerca in una decisione di questa portata, quali sono le garanzie che essa sia in tutte le sue fasi soggetta alle procedure pubbliche, controllabili, internazionalmente in vigore per la valutazione e il finanziamento pubblico dei migliori progetti di ricerca? Forti delle critiche nette e limpide rispetto ai metodi finora seguiti dai promotori del progetto, pubblicamente sollevate in più occasioni da personalità indiscusse della ricerca scientifica e dell’etica pubblica, come la Senatrice a vita Elena Cattaneo, come Giovanni Bignami, già presidente dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, seguiti da svariati rappresentanti della scienza italiana all’estero e vincitori dei finanziamenti europei; convinti noi pure come la Senatrice Cattaneo che gli atenei, i centri di ricerca e i singoli ricercatori «non possono tacere», anzi che «ogni scienziato e intellettuale deve difendere la libertà di ricerca da ogni corruzione politica», sensibili al vincolo etico non solo verso i contribuenti, ma verso gli studenti ai quali molti di noi insegnano ogni giorno a chiedere ragione delle decisioni di chi esercita legittimamente il potere, noi ci associamo alle loro pressanti e non rinviabili richieste di trasparenza. Chiediamo che un’Agenzia pubblica e indipendente, competente a «una valutazione oggettiva, comparativa, trasparente e partecipata tra i possibili contenuti di Human Technopole», scongiuri da subito il rischio che si adottino metodi di cooptazione arbitraria e locale. Questi violerebbero non solo l’etica pubblica, ma anche l’etica della scienza, che di trasparenza e di buone ragioni vive, e di sudditanza politica muore. Chiediamo che direttori e «generali» di Human Technopole siano individuati con un confronto aperto, libero, trasparente, competitivo tra ogni immaginabile proposta valutata in modo terzo, indipendente e competente. Perché accordi amicali e arbìtri di ogni forma e latitudine siano relegati a un passato non all’altezza dei valori democratici inscritti nella nostra Costituzione. E chiediamo che questo sia solo l’inizio. Che sia l’atto di nascita di una politica pubblica della conoscenza, dell’università, della ricerca. La cui completa assenza condanna oggi l’Italia agli ultimi posti nelle graduatorie europee di attrattività di studenti e ricercatori dall’estero: segno di vero, grave declino del Paese, premessa di cancellazione della sua civiltà e della sua storia. Roberta De Monticelli, Ruggero Pardi, Remo Bodei, Massimo Cacciari, Nando Dalla Chiesa, Mario De Caro, Roberto Escobar, Margherita Pieracci Harwell, Alfonso Maurizio Iacono, Diego Marconi, Tomaso Montanari, Stefano Rodotà, Salvatore Settis, Giuseppe Trautteur, Nadia Urbinati, Alberto Vannucci, Nicla Vassallo, Maurizio Viroli, Gustavo Zagrebelsky 12 ML LOMBARDIA Giovedì 31 Marzo 2016 Corriere della Sera Contro la corruzione in Brianza arriva la «soffiata» digitale Varese, frode in commercio Il pesce non è fresco Sequestro dei Nas Enti locali, i dipendenti potranno segnalare comportamenti illegali dei colleghi Una «soffiata» per spazzare via le infiltrazioni malavitose nella pubblica amministrazione. In Brianza sono cinque i Comuni che hanno deciso di ricorrere all’istituto di origini anglosassoni del whistleblowing, introdotto in Italia con una legge del 2012. Monza, Brugherio, Seregno, Besana Brianza e Triuggio, più la stessa Provincia che lo sta attivando, hanno deciso di offrire ai dipendenti la possibilità di denunciare in forma anonima comportamenti scorretti, immorali o illegali da parte di altri colleghi. Il whistleblowing fa parte del «Piano anticorruzione» e le procedure sono state definitivamente messe a punto proprio in questi ultimi giorni: sui siti istituzionali delle amministrazioni coinvolte sono già comparse le indicazioni da seguire. «Definirla una delazione è profondamente sbagliato — commenta Marco Troiano (Pd), sindaco di Brugherio —. Ciò che ci proponiamo di raggiungere è una svolta culturale, una nuova consapevolezza da parte di chi ha la responsabilità di gestire la pubblica amministrazione». I due bar chiusi a Seregno per ‘ndrangheta pochi giorni fa sono solo l’ultima testimonianza di un territorio a forte rischio, in modo partiMONZA colare la Brianza ovest, in passato più di una volta al centro di importanti inchieste da parte della Procura. Il whistleblowing, in altre parole, sarebbe solo una soffiata a fin di bene. I reati su cui si potrebbe fare luce vanno dalla corruzione alla concussione, passando per appalti truccati o, molto più semplicemente, per il collega che timbra e poi va al bar. «È nostro dovere agire in via pre- Cremona Il gestore: «Ora il rilancio» Più sorveglianza per salvare il cinema all’aperto È iniziato il salvataggio del cinema all’aperto (foto) di Cremona, preso di mira dai vandali. Il Comune dimezzerà il canone d’affitto al gestore del cinema e rafforzerà la sorveglianza dell’area. (g. b.) ventiva — aggiunge il primo cittadino di Seregno, Edoardo Mazza, a capo di una giunta targata Fi - Lega —. Il whistleblowing va in questa direzione e favorisce le segnalazioni da parte dei dipendenti, ovvero coloro che conoscono bene i meccanismi dell’azione amministrativa». Tuttavia, per evitare che gli uffici pubblici si trasformino in covi di gole profonde, è necessaria una procedura di segnalazione rigorosa e anonima. In caso contrario, si corre il rischio di scoraggiare eventuali segnalazioni o, peggio ancora, di sollecitare solo un mare di inutili pettegolezzi. Giorgio Garofalo, consigliere provinciale pd e responsabile di BrianzaSicura, l’associazione che lo scorso autunno ha dato vita a un cartello di 11 Comuni contro il malaffare nella vita pubblica, ha chiarito i meccanismi alla base di una «soffiata» sicura: «Prima di tutto è necessario nominare all’interno dell’ente un responsabile anticorruzione al quale debbono essere inoltrate le segnalazioni — spiega Garofalo —. Il sistema però deve essere criptato, solo la magistratura in una secondo momento può eventualmente chiedere al denunciante di venire allo scoperto». Riccardo Rosa © RIPRODUZIONE RISERVATA di Roberto Rotondo La vicenda I Comuni di Monza, Brugherio (nella foto, il sindaco Marco Troiano), Seregno, Besana Brianza e Triuggio introducono l’istituto anglosassone del «whistleblowing» I dipendenti degli enti locali potranno denunciare in forma anonima comportamenti illegali dei loro colleghi S almone dell’Alaska decongelato e confezionato come fresco: è questa l’accusa che ha portato i Nas a sequestrare 150 chili di pesce confezionato in Olanda e importato da una azienda di grossisti di Caronno Pertusella, la Sea Fish, a cui i carabinieri hanno elevato 12 mila euro di multa e contestato la frode in commercio. Secondo le accuse la ditta avrebbe, in una partita di merce, scongelato del pesce e non indicato in confezione che si trattava di merce decongelata. La frode quindi avrebbe potuto essere consumata con la vendita di salmone fatto passare per fresco. In totale i militari dei Nas di Milano, in collaborazione con la compagnia dei carabinieri di Saronno, hanno sequestrato 150 chilogrammi di pesce. Secondo il verbale contestato all’azienda erano contenuti in 24 cartoni trovati durante un’ispezione. Secondo i carabinieri vi era anche una sala non a norma con il trattamento del pesce rispetto a quanto era segnalato dai confezionamenti. Il reato contestato al titolare dell’azienda è quello di frode in commercio. «Per noi è un errore — si difende l’avvocato della ditta, Carlo Manzoni — come abbiamo scritto nelle nostre osservazioni al verbale, non si trattava di pesce prima congelato e poi decongelato. Tuttavia faccio notare che non è stata fatta alcuna accusa di reato contro la salute, bensì l’articolo 515 sulla frode commerciale. Decideremo se affrontare un processo, nel caso in cui le indagini proseguano, oppure se pagare un’oblazione che in queste fattispecie arriva fino a 2 mila euro». Proprio ieri è stata anche sequestrata una partita di tre tonnellate di pesce avariato stipato in un camion che aveva avuto un guasto sull’autostrada dei Laghi a Gallarate. © RIPRODUZIONE RISERVATA LOMBARDIA Corriere della Sera Giovedì 31 Marzo 2016 13 ML L’INCHIESTA FEBBRE DA SCOMMESSE di Luca Rinaldi «G ioco da sei anni e l’unica cosa che ho ottenuto è solo terra bruciata attorno a me». Parla un imprenditore cinquantenne, il quale poco dopo rivelerà che «in dieci ore sono arrivato a giocarmi anche dodicimila euro». Non siamo al casinò e non siamo a Montecarlo affacciati a una roulette, ma più semplicemente a Voghera davanti a una slot: da queste parti, come in tante altre in Italia, non è complicato raggiungerne una, ma qui è più semplice che altrove. Con un apparecchio per il gioco ogni 98 abitanti la città ha superato la media di Pavia, ribattezza la «Las Vegas d’Italia». L’offerta di Voghera, in proporzione al numero degli abitanti, poco meno di 40mila, è dunque superiore rispetto a quella del capoluogo di provincia. Il dato è emerso nel corso della «Giornata nazionale sul contrasto al gioco d’azzardo», organizzata da Regione Lombardia: in tutto sono presenti sul territorio vogherese 386 macchinette all’interno di esercizi pubblici, sale gioco, tabaccherie e agenzie di scommesse. In genere, e non solo a Voghera, i commercianti non hanno molta voglia di esporsi sul tema e alcuni sembrano rassegnati alla presenza delle macchinette. Eppure a volte «quei tremila euro lordi al mese sulle giocate che finiscono nelle casse del bar — spiega il titolare di un esercizio — aiutano a tenere in ordine i conti». Dalla stazione alle periferie, passando per il centro una slot si rimedia sempre, e i giocatori non mancano. Le distanze dai punti sensibili fissate dalla legge Regionale fino a marzo 2022 non sono un problema: solo allora scadranno le concessioni che non saranno rinnovate a chi si trova a 500 metri da scuole, ospedali, chiese o centri di aggregazione. Dunque c’è da spremere ancora prima del rinnovo delle concessioni per i locali che rientrano nel perimetro. Come la sala slot in fondo alla centralissima via Emilia, gestita da cittadini cinesi e a duecento metri dal palazzo del Comune fresco di commissariamento per una vicenda di schede elettorali mal conteggiate. «In questo La parola SLOT MACHINE La slot machine, in italiano «macchina mangiasoldi», comparve per la prima volta nel 1895 a San Francisco. All’epoca erano meccaniche, sostituite da quelle elettriche solo negli anni ‘60 dello scorso secolo fino ad arrivare alla grande diffusione su Internet di oggi. Le slot fanno parte dei giochi di azzardo, impossibile influenzarne il comportamento per aumentare le vincite. Voghera città del gioco d’azzardo Una slot machine ogni 98 abitanti Viaggio nel comune lombardo con la più alta densità di macchinette «Las Vegas» Sopra e a destra sale slot a Voghera. In alto, Alessio Lisandria, barista No Slot (foto Piaggesi) momento — spiega al Corriere Giuseppe Stafforini, responsabile servizio commercio del Comune di Voghera — stiamo ragionando su un provvedimento che ricalchi quello preso a Pavia per limitare gli orari di gioco a sette ore». Una misura che a Pavia ha permesso la dismissione delle slot da 23 locali, ma che potrebbe sempre innescare un ricorso da parte dei concessionari. «In questo ambito — dice l’ex assessore al commercio del Comune Marina Azzaretti — si scaricano le responsabilità sulle amministrazioni locali, ma tra tagli e altre necessità dei comuni dovrebbe essere direttamente il governo a farsi carico di que- ste problematiche». Ci vuole poco per farsi ipnotizzare dal gioco. Come Paola, residente a Voghera, 35 anni, impiegata, madre di un bambino di cinque, moglie di un dirigente d’azienda. Oggi sta seguendo un percorso per uscire dal viz i o d e l g i o co e a m m e t te «quando sono davanti alla slot non penso a niente e sto Sul web L’inchiesta su Voghera capitale lombarda del gioco d’azzardo da oggi online sul nostro sito milano.corriere.it bene. Addirittura non mi interessa nemmeno vincere grosse cifre: il gioco mi gratifica e una volta che ho recuperato la giocata sono contenta». Non sempre si vince, un’infermiera di cinquant’anni è arrivata a prostituirsi pur di avere soldi da giocare: «Quando non hai denaro da puntare fai come i tossicodipendenti e sei disposta a tutto». «Una malattia feroce» la definisce una paziente di Simone Feder, psicologo della Casa del Giovane di Pavia e animatore del movimento No Slot, che sottolinea come «ormai il problema non coinvolge più il singolo giocatore, ma tutta la famiglia. Senza dimenticare che un paziente su quattro di quelli trattati ha tendenze suicide». Tra i commercianti di Voghera però c’è anche chi dice no alle slot. Uno di loro è Alessio Lisandria, che ha rilevato la pasticceria Medagliani dal vecchio proprietario Fabrizio Girani. Li incontriamo entrambi al bar che Lisandria ha ribattezzato «Vino e Libri». Il vecchio proprietario aveva già dismesso le slot da tempo e quello nuovo ha ritenuto di proseguire su questa strada «perché Vino, libri e slot non sarebbe stato il massimo», dice scherzando. «La decisione di togliere le slot — dice Girani che ha lasciato la gestione del locale lo scorso 29 febbraio — è stata una scelta etica per tutelare i miei clienti, e poi C’è chi dice no Una rete di 150 studenti delle superiori sta preparando una mappatura delle slot economica per evitare furti e dover poi spendere più soldi di quelli che si incassano veramente». Sensibili e in una certa misura parte del problema sono anche i giovani. Per questo il dirigente scolastico degli istituti Maserati e Baratta (che sulla sua strada trova 26 esercizi con slot entro un minuto di auto), Filippo Dezza, ha deciso di coinvolgere 150 studenti in un progetto di mappatura e monitoraggio delle macchinette sparse per bar e tabaccai. «Stiamo preparando da tempo il progetto insieme all’associazione Libera, e in questi giorni sono arrivati i numeri che vedono Voghera in cima alla classifica in provincia per diffusione delle slot. Un motivo in più per tenere sotto controllo la situazione e capire tramite i questionari anonimi come si posizionano i commercianti nei confronti dell’azzardo». © RIPRODUZIONE RISERVATA 14 ML Giovedì 31 Marzo 2016 Corriere della Sera 15 Corriere della Sera Giovedì 31 Marzo 2016 ML La lettera di Isabella Bossi Fedrigotti PIÙ RISTORANTI, MENO BOTTEGHE COSÌ MASTERCHEF CAMBIA MILANO di Sergio Harari IL CARO-TICKET E LA FUGA VERSO IL PRIVATO VIA SOLFERINO 28 Multe e ricorsi I costi del giudice di pace Milano incassa enormi importi per le multe e spesso ci sono errori. Bisogna dare un premio ai ragionieri del Comune: sono molto bravi, anche in psicologia. Infatti per le multe da 41 euro non varrebbe la pena di fare ricorso al giudice di pace perché le spese sono superiori. Il contributo unificato minimo è di 43 euro, più marca da bollo e raccomandata. Quindi meglio pagare. A me ne hanno dato una per l’auto parcheggiata in via Bellaria 90, sullo spazio disabili. Sul cruscotto era esposto il contrassegno e il verbale portava l’indicazione «parcheggiata in Via Caldera». Ho segnalato l’errore al Comando dei vigili. Non hanno mai risposto. Nonostante il maggior costo, ho deciso di ricorrere al giudice di pace. Umberto Viganò Ospedale Policlinico Un’esperienza positiva In merito alla lettera sulla «leggerezza» all’ospedale Policlinico, mi permetto di dissentire poiché proprio alla vigilia di Natale mio marito è stato ricoverato al pronto soccorso per una forte crisi respiratoria polmonare e altre complicazioni. Aria di salute Le lettere firmate con nome, cognome e città vanno inviate a «Lettere al Corriere» Corriere della Sera via Solferino, 28 20121 Milano Fax: 02-62827703 @ [email protected] [email protected] milano.corriere.it Gentile signora Isabella Bossi Fedrigotti, ma i milanesi mangiano soltanto? Non hanno più altre necessità? Non c’è più bisogno di lavanderie, ferramenta, mercerie, telerie, librerie, calzolai? Soltanto ristoranti, ristorantini, paninerie, gelaterie, piadinerie, cotoletterie, prosciutterie, focaccerie, briocherie? Mentre scrivo, il correttore automatico del mio computer sottolinea in rosso tutti questi termini, segnalandomi che sono scorretti, che non esistono, eppure li ho visti con i miei occhi comparire nelle insegne sopra questi nuovi esercizi commerciali dedicati al «food» come si dice oggi. Nella mia strada c’erano, fino a poco tempo fa, nell’ordine, un bar, una tintoria, un ferramenta e un parrucchiere. Ora il bar è stato trasformato in piadineria e seguono, uno dopo l’altro, un ristorante giapponese, una hamburgheria e un supermercato. Un po’ più lontano una pasticceria ha preso il posto di una libreria. È sempre piena, dunque deduco buona: ma io non ci entro per mia silenziosa protesta personale. Il fenomeno a me pare comune a tutti i quartieri della città. Come possono questi locali sopravvivere alla concorrenza? La tendenza è nata due anni fa all’incirca, si sosteneva che fosse per via di Expo, per i turisti affamati che avrebbero invaso la città. Ve bene, il calcolo può essere giusto. Però poi ho visto che, anche a Expo finito, locali e localini hanno continuato a nascere dappertutto. Me ne spie- Ho potuto constatare tempestività e gentilezza in tutto il personale medico e paramedico. Mi sono anche congratulata con loro e non ho mancato di comunicarlo a tutte le persone che mi sono state vicine in quel periodo. Certo, anche in grande ospedale una diagnosi sbagliata può capitare; ciò non toglie che io e mio marito siamo stati soddisfatti delle cure, as- ghi lei la ragione, se può: si tratta di un valido investimento in grado di dare un lavoro abbastanza sicuro a molti giovani afflitti dalla disoccupazione anche nella nostra città o si tratta piuttosto di una moda nata sulla miriade di (insopportabili) trasmissioni televisive dedicate alla cucina e ai suoi grandi chef che dallo schermo pontificano come oracoli e che oggi hanno quasi pari successo dei calciatori? Giuseppe Luiselli S taremo a vedere: se tutti questi nuovi locali sopravvivranno, vuol dire che la scelta di aprirli è stata giusta. Il tempo, insomma, sarà il giudice. Che cavalchino almeno un po’ la grande moda del «food» mi pare, tuttavia, evidente. Ma immagino anche che il pensiero di chi li ha voluti sia, probabilmente, semplicissimo e cioè che: mangiare, si mangia sempre. Per consolarla delle molte chiusure di vecchi esercizi in tutta la città, le dirò del calzolaio del mio quartiere. Ogni volta che ne avevo bisogno, mi avviavo con il timore di scoprire la saracinesca abbassata e quasi mi meravigliavo di trovare la malandata bottega ancora in attività. Ebbene, dalla settimana scorsa al tavolo da lavoro c’è un giovane aiutante che l’anziano padrone mi ha con orgoglio presentato come il suo successore. [email protected] sistenza e pulizia nei vari reparti in questa esperienza che fortunatamente si è risolta. Gemma Carticiano Mindotti pericolose e vietarne la riproduzione e la vendita? Senza rottweiler non possiamo vivere? Roberto Nuara Aggressione a Buscate Vietiamo i rottweiler Via Juvara Crescono traffico e smog Per l’ennesima volta un rottweiler ha aggredito un bambino. È così difficile classificare questa razza canina tra quelle Finalmente stanno finendo i lavori in via Juvara. Prima, via larga alberata con traffico scorrevole. Ora, marciapiedi allar- gati ma pochi passanti. Grandi aiuole circondano gli alberi, con prato spelacchiato e deiezioni canine. Da quattro si è passati a due corsie, con auto ferme al semaforo, in coda alla fermata del 61. La centralina dell’Arpa la classifica come una delle vie più inquinate di Milano. Perché tutto questo stravolgimento in una sola strada? Giulia Morandi N ello scorso anno i ticket sanitari (esenti inclusi nel calcolo) sono costati a ogni lombardo 48,9 euro, dei quali 25,9 per i farmaci e 23 di partecipazione alla spesa per altre prestazioni. Le variazioni a livello delle diverse regioni italiane sono state molto ampie, con una forbice compresa tra un massimo di 61,6 pro capite in Veneto e un minimo di 32,4 in Sicilia e una media nazionale di 47 euro. Complessivamente nel 2015 in Italia la spesa per ticket è ammontata a 2,857 miliardi di euro, in leggero calo rispetto al 2014 quando fu di 2,883 miliardi di euro; in Lombardia la spesa per ticket invece è passata da 487,2 milioni di euro nel 2014 a 489 milioni di euro, registrando così un piccolo incremento. La Corte dei Conti sottolinea poi come il continuo aumento della compartecipazione alla spesa sanitaria favorisca lo spostamento delle attività verso il privato. [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA 16 ML Giovedì 31 Marzo 2016 Corriere della Sera 17 Corriere della Sera Giovedì 31 Marzo 2016 ML Cultura Tempo libero Dal vivo Marina Rei sold out sul palco del Blue Note Figlia di genitori musicisti, madre violista e padre batterista, Marina Rei (foto) pubblica il suo primo singolo con la Virgin, «Sola», nel 1995, mentre il suo ultimo album «Pareidolia», titolo ispirato a quel processo psichico che porta a ricondurre forme casuali a forme note, esce nel 2014. Vent’anni di carriera, in continua evoluzione, tra sonorità rock, ballate dolceamare, melodie pop e rap che la cantante e percussionista romana sta celebrando con un tour acustico che approda stasera al Blue Note (via Borsieri 37, ore 21, sold out). Sul palco con la Rei, Claudio Toldonato alla chitarra e Fabio Fraschini al basso. In scaletta i classici della sua discografia, fino ai singoli più recenti come «Lasciarsi andare». (p.ca.) © RIPRODUZIONE RISERVATA Fotografia Alla Galleria Bel Vedere il reportage notturno di Luca Rotondo Da sapere Luca Rotondo «Metropolitan Lullabies», Premio Amilcare G. Ponchielli 2015 Ninna nanna per Milano A Luca Rotondo, fotografo milanese non ancora trentenne, piacciono architettura e paesaggio urbano. Nel 2013, con la curatela di Angela Madesani, ha realizzato un progetto di tesi dal titolo «Ipotesi di paesaggio» e da allora si è appassionato all’indagine delle relazioni spaziali che si creano all’interno della città. Nella tesi Luca Rotondo rende esplicito il suo metodo di visione e scrive: «Ipotizzare un paesaggio vuol dire scomporre il visibile nei suoi elementi, siano questi immediati all’osservatore o derivati dai piccoli indizi che ne anticipano la presenza e ne suggeriscono il valore». È una frase fortemente simbolica che nel 2015 diventerà la traccia che lo guiderà alla realizzazione di un progetto che intitola «Metropolitan Lullabies», ninna nanne metropolitane, progetto con il quale vincerà la XII edizione del premio Amilcare G. Ponchielli. «Girando di notte per il centro di Milano — ricorda — a un certo punto ho cominciato a notare presenze incongrue, attività imprevedibili che prendevano il posto di quello che vedevamo tutti durante il gior- Silenzio Nella foto grande, piazza Duomo; in alto l’Arengario, la Galleria Vittorio Emanuele e piazza Meda no. Così ho cominciato a girare di notte in bicicletta, a studiare i movimenti di coloro che, non appena la vita diurna si conclude, arrivano con i loro oggetti, i loro sacchi a pelo e in modo molto abitudinario preparano i loro giacigli per la notte. I senza casa che sempre più numerosi cercano un rifugio in zone centrali, meglio controllate, più sicure». Rotondo vuole trovare il registro giusto, un linguaggio che gli consenta di raccontare, di suggerire, senza giudicare, senza denunciare, una gram- matica sobria, capace di dominare le facili fotogenie delle luci notturne. Le sue immagini raccontano il centro di Milano, i marmi scintillanti, le zone del turismo, dello shopping elegante, e invitano l’osservatore a un esercizio dello sguardo per scoprire presenze in parte nascoste, che animano silenziose spazi che dovrebbero essere vuoti. Il gioco della scoperta si tinge di dolore e l’inquadratura algidamente impeccabile genera nello spettatore sconcerto e senso di partecipazione. Nella motivazione di vittoria del premio creato dall’associazione dei photo editor (Grin), Alfredo Albertone, membro della giuria, ha scritto: «“Metropolitan Lullabies” racconta una città nota, una realtà vista e forse stravista ma mostra con umanità, discrezione e garbo gli homeless, i senza casa, “fantasmi” ignorati che molto spesso non vogliamo vedere». Come di consueto le immagini del vincitore del Premio Ponchielli verranno esposte alla Galleria Bel Vedere. Roberta Levi, che ha curato la mostra, aggiunge: «Il premio per Luca Rotondo è stato molto importante: ha ricominciato da capo la sua indagine, lavorando sulla scelta dei luoghi, raffinando ulteriormente la sua indagine e in mostra presenta una sequenza di 36 immagini e una mappa che indica i luoghi nei quali sono state realizzate». Giovanna Calvenzi Alla Galleria Bel Vedere Fotografia, via Santa Maria Valle 5 da oggi (vernice alle ore 18) al 23 aprile 2016 Orari: da martedì a sabato, ore 1519, ingresso libero, per informazioni tel. 02.6590879; oppure belvederefoto.it © RIPRODUZIONE RISERVATA Fumetti Compleanno con s.o.s allo Spazio Wow Compleanno amaro per lo Spazio Wow di viale Campania: i volontari della ex Motta, adibita dal 1 aprile 2011 a sede espositiva per gli appassionati di fumetti, cartoni e fantasy, festeggiano 5 anni con un po’ di magone. «Il Comune, che affitta gli spazi, ci ha lasciati soli», dice il direttore Luigi Bona. Ma quali sono i problemi di Wow, che conta 220 mila visitatori per 102 mostre e 200 eventi? «Con un affitto di 40 mila euro l’anno», prosegue Bona, «e bollette sopra i 2.500, ci paghiamo pulizie, verniciature, tubi e fontane, tutti bisogni già segnalati nel 2011. E abbiamo riparato i danni dell’attentato incendiario del gennaio 2015: 5 mila euro non rimborsabili dal Comune, che pare sia coperto solo per super-danni oltre i 35 mila euro». Ma il guaio è non potersi chiamare museo: un titolo che sbloccherebbe finanziamenti e detrazioni fiscali. «Per averlo», spiega Bona, «ci mancano gli spazi conservativi: lo stabile è pieno di umidità, negli scantinati potremmo sistemare i materiali più preziosi, ma per metterli a posto servono 35 mila euro». Dove prenderli? «Un privato intelligente, ne avrebbe prestigio», dice Bona. Perché il Comune è «non pervenuto. Mai visto Pisapia, mai visto Del Corno: solo Zona 4 ci è vicina. Da contratto possiamo esser cacciati in ogni istante, ma non stiamo qui a farci i fatti nostri, siamo un pezzo di città che fa cultura fuori dal centro storico. Abbiamo rifiutato offerte di spazi da Sesto a Rapallo. Chiu- di Vincenzo e Giancarlo ACQUISTIAMO ANTICHITÀ PAGAMENTO IMMEDIATO SI ACQUISTANO ANCHE GROSSE EREDITÀ IN TUTTA ITALIA dere? È un rischio, ma non imminente». C’è da custodire una memoria, allo Wow. «Per mancanza di spazi rifiutiamo collezioni favolose, l’ultima di 5-6 mila periodici d’epoca, tra cui Il Cartoccino dei Piccoli, Balilla, La Piccola Italiana, un capitale di storia della cultura che è finito spezzettato in vendite separate», lamenta Bona. Capitolo festeggiamenti: showcase e dediche sabato, dalle 15 alle 17 (ci sarà anche Sandro Dossi, la matita di Geppo e Braccio di Ferro), mentre domenica, dalle 15 alle 20, largo ai bimbi per le attività gratuite con colori e stoffe. E continua con successo la mostra dedicata a Star Wars. Alessandro Trevisani © RIPRODUZIONE RISERVATA DIPINTI ANTICHI ’800-’900 MODERNI E CONTEMPORANEI MOBILI ANTICHI MODERNARIATO DESIGN LAMPADARI ARGENTERIA USATA BRONZI STATUE IN MARMO CERAMICHE ANTIQUARIATO ORIENTALE MONETE MEDAGLIE MILITARI CARTOLINE, ECC... Vincenzo 3477207852 Negozio 031921019 Giancarlo 3391315193 NEGOZIO IN: via Garibaldi, 163 FINO MORNASCO (CO) WWW.ANTICHITACASTELLO.IT - [email protected] www.living.corriere.it 18 ML TEMPO LIBERO Giovedì 31 Marzo 2016 Corriere della Sera Sipario Il pugile di Jack London in «Levitico» Cinema Omaggio a Martone in cinque tappe Libro L’arte di Giannino Castiglioni La storia, quella di un pugile che si ritrova suo malgrado a incarnare la rivoluzione, è ispirata al racconto «The Mexican» di Jack London. Debutta stasera al Teatro Verdi «Levitico» (foto), terzo capitolo del Progetto Pentateuco dedicato al tema delle regole messo in scena dalla Confraternita del Chianti (via Pastrengo 16, ore 21. e 20/10). Al via oggi allo Spazio Oberdan la rassegna dedicata al regista Mario Martone. Un omaggio in cinque appuntamenti tra cui spicca quello di domenica 3 aprile al Teatro alla Scala con la proiezione (ore 11) della versione cinematografica de «La cena delle beffe» di Alessandro Blasetti (info su oberdan.cinetecamilano.it/). Si comincia stasera con «I dieci comandamenti» preceduto da un incontro in sala con lo stesso Martone (v.le Vittorio Veneto 2, ore 18, ingresso libero). «L’arte del fare. Giannino Castiglioni scultore» (Skira) è il titolo della monografia presentata oggi alla Biblioteca Ambrosiana. Curato da Eugenio Guglielmi, il volume racconta la figura e la formazione di uno dei più significativi artisti italiani del '900 attraverso testimonianze, studi e materiali d’archivio (p.zza Pio XI, ore 18, ing. lib.). Dietro le quinte di una «Prova» Teatro Nuovo «Quel che si dice il tuo mondo/in un attimo vedrai/senza un sussulto andare a fondo, basta incontrare un certo sguardo…», cantava Paolo Conte. Ma si potrebbero rubare questi versi per sintetizzare l’attimo che fa esplodere le dinamiche relazionali tra due attrici, un drammaturgo e un regista impegnati nelle prove di uno spettacolo. È Anna a cogliere lo sguardo galeotto tra Laura e Luca, suo compagno di una storia ormai giunta al capolinea. Da questo momento tutto cambia e, in quattro monologhi che già di per sé evidenziano l’impossibilità di un confronto dialettico, ciascuno dei protagonisti racconta il suo punto di vista su un passato, che faticosamente si ricompone, e su un presente destinato a implodere. Pascal Rambert, autore e regista di «Prova», in scena al Teatro Studio Melato da domani, continua quel suo lavoro da entomologo dei sentimenti che già lo aveva fatto conoscere al pubblico del Piccolo Teatro la scorsa stagione con «Clôture de l’amour», entrambi prodotti da Emilia Ro- Difficile resistere alla simpatia trascinante di Virginia Raffaele. Quasi impossibile quando l’attrice di origine abruzzese, nata da una famiglia circense ed ex acrobata cavallerizza, veste i panni di Ornella Vanoni, Carla Fracci, Belen Rodriguez (nella foto). Solo qualche esempio delle tante imitazioni uscite e (ben riuscite) in questi anni dal cilindro della trasformista che, dopo lo straordinario successo televisivo di Sanremo, ora si mette alla prova in un vero e proprio «one woman show». Il risultato è lo spettacolo chiamato «Performance», diretto da Giampiero Solari, che da domani fino a domenica 3 aprile va in scena al teatro Nuovo (piazza San Babila 3, venerdì e sabato ore 20.45, domenica ore 15, ingresso a partire da 39,50 euro). Ricco il carnet di personaggi che la Raffaele porterà sul palco del teatro milanese: dalla politica alla televisione, passando per il mondo dell’arte e della criminologia, fino alla moda. Il tutto, mescolando tra loro le varie «maschere» attraverso un sofisticato gioco di specchi, parodie, richiami in cui, a vincere veramente sulle nevrosi e le manie quotidiane della società contemporanea, è sempre e comunque l’ironia. C. Cle. Virginia Raffaele La vita privata di quattro attori si intreccia col teatro nel testo di Pascal Rambert dalla Fracci a Belén In scena Lazzareschi, Della Rosa, Marinoni e Franzoni in un quadro di «Prova» magna Teatro Fondazione, protagonisti Anna Della Rosa e Luca Lazzareschi. Algida storia della fine di un amore, in quel caso, che ora raddoppia i suoi interpreti (Laura Marinoni e Giovanni Franzoni le new entry) in scena con i loro nomi per rendere quasi invisibile il confine tra realtà e finzione. «Ho spesso l’impressione — spiega Rambert — che ciò che chiamiamo verità non risieda necessariamente in ciò che chiamiamo realtà ma molto più di frequente nelle finzioni. E ho visto più verità in alcuni momenti di teatro, danza e letteratura che nella vita stessa. Ho cercato di mostrare questo passaggio costante che caratterizza il mestiere dell’artista tra ciò che attingiamo dalla vita, la sua trasformazione in materia immaginaria e questo flusso continuo che è l’oggetto del nostro parlare. Per me la vita e la finzione sono sempre legate l’una all’altra. Non si interrompono mai. Questo flusso ininterrotto è uno dei possibili argomenti dello spettacolo». A partire quindi dalle relazioni personali tra i quattro personaggi-interpreti, Rambert allarga metaforicamente lo sguardo a una riflessione sull’atto creativo e sulla complessa relazione tra l’artista e l’essere umano. Su una scena spoglia, arredata giusto con un tavolo e qualche sedia, la prova teatrale diventerà il luogo fisico, ma anche mentale, dove misurarsi con i propri fantasmi e le proprie inquietudini, in un cortocircuito tra raffinata imponenza del flusso verbale, silenzi, gesti nascosti e dettagli segreti. Si pensa a Ingmar Bergman, ma anche a Jean Racine. Claudia Cannella dipinti antichi e moderni, mobili, oggettistica di antiquariato sculture in legno, marmo, terracotta, bronzi antichi e moderni arredamento antico da giardino, fontane in marmo e pietra, camini in marmo e pietra, antiquariato orientale, argenteria «Prova», testo e regia di Pascal Rambert, con Anna Della Rosa, Giovanni Franzoni, Luca Lazzareschi e Laura Marinoni, È in scena da domani al 10 aprile al Teatro Studio Melato, via Rivoli 6, tel. 848.800.304, mart.-giov.sab. ore 19.30, merc. e ven. ore 20.30, dom. ore 16, biglietti 33-26 euro © RIPRODUZIONE RISERVATA Dipinti del XVII sec. ACQUISTIAMO ANTICHITÀ: In pillole Vasi Cinesi © RIPRODUZIONE RISERVATA Dipinti del XVIII sec. Candelabri Dipinti del XIX sec. Bronzi Orientali Sculture Mobili ACQUISTIAMO ANTIQUARIATO MASSIMA SERIETÀ, VALUTAZIONI GRATUITE, RAPIDITÀ DI RISPOSTA DIPINTI, SCULTURE, OGGETTI, MOBILI, INTERE COLLEZIONI EUROPEE. 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E poi laboratori, tavole rotonde, corsi di approfondimento. Questo e altro ancora al centro dell‘ottava edizione di «Esxence - The Scent of Excellence» l’eccellenza della profumeria artistica in programma da oggi a The Mall con apertura al pubblico il 2 e 3 aprile (p.zza Lina Bo Bardi, ore 10.30-18.30, domenica fino alle 16.30, ingresso libero). Un manager fallito escogita l’ennesimo stratagemma per convincere la sorella a prestargli i soldi per iniziare l’attività di allevatore di cani. È il fatto intorno al quale si sviluppa «Una splendida vacanza» commedia degli equivoci di Ester Cantoni che va in scena da stasera (al 17 aprile) al Teatro Martinitt (via Pitteri 58, ore 21, e 20/16). Congiure e psicosi nel condominio di Roland Topor Live Club Una rilettura de «L’inquilino del terzo piano» Il rock dei Television non passa di moda La scheda «L’inquilino» regia di Claudio Autelli, da domani al 10 aprile al Teatro Litta, corso Magenta 24, ore 20.30, 21 euro Lo spettacolo è tratto dal romanzo «L’inquilino del terzo piano» di Roland Topor, da cui Roman Polanski trasse nel 1976 il suo celebre film «Il condominio è il simbolo di una società dove vige la legge del più forte, il proprio appartamento è il fortino dove difendere il nostro fazzoletto di libertà, ma anche la prigione da cui è impossibile fuggire». Il regista Claudio Autelli per parlare della paura del presente e delle nostre mille maschere sociali propone «L’inquilino», spettacolo tratto dal visionario romanzo di Roland Topor, «L’inquilino del terzo piano», un capolavoro dove la quotidianità si fa incubo. «Ho deciso di mettere in scena l’immaginario di Topor per svelare gli aspetti più contraddittori della paura e della vergogna sociale, sentimenti atavici dell’essere umano», dice Autelli. In scena il punto di vista del protagonista, il signor Trelkovsky ( Michele di Giacomo), un uomo qualunque il cui delirio diventa normalità. Tutto si svolge in un appartamento parigino del dopoguerra, la stanza che Trelkovsky ha deciso di affittare nel condominio del signor Zy (Giacomo Ferraù), accettando le rigide regole del buon vicinato. Da quel momento la sua vita diventa un inferno, l’uomo è convinto di essere vittima di macchinazioni e congiure, è certo che i suoi vicini vogliano trasformarlo nella povera Signorina Choule, la precedente inquilina che ha vissuto in quell’appartamento poco prima del suo arrivo, una donna che si è suicidata buttandosi dalla sua stessa finestra. «Una lettura psicologica del romanzo che introduce il tema dell’identità, il rapporto con se stessi e il mondo esterno», sottolinea il regista, «ciò che vediamo in scena non di Trelkovsky, tre personaggi per un attore, Marcello Mocchi. Infine una figura che non appare, ma domina la scena dall’inizio alla fine, «l’uomo contro», la provocatoria voce del movimento Panico, il collettivo artistico formato da Fernando Arrabal, Alejandro Jodorowsky e Roland Topor, nella Parigi del 1962. Livia Grossi Quasi due anni fa i Television passarono da Milano per un concerto dedicato a «Marquee Moon», uno di quegli album che non mancano mai nelle classifiche dei migliori dischi della storia della musica. Uscì nel 1977 con in copertina uno scatto di Robert Mapplethorpe e diventò un punto di riferimento per i tanti gruppi postpunk e new wave che all’epoca gravitavano attorno al CBGB di New York. Lo è ancora oggi, un riferimento, per gli incroci di chitarre di Tom Verlaine e Richard Lloyd, per il suono asciutto e diretto, per certi passaggi lisergici, per i testi evocativi. Facile comprendere perché «Marquee Moon» sarà il cuore anche del live di stasera al Live Club di Trezzo, con una scaletta che non disdegnerà gli altri loro due album datati 1978 e 1992 (via Mazzini 58, ore 21, € 30). Sul palco con Verlaine (voce e chitarra) altri due membri storici della band newyorkese, il batterista Billy Ficca e il bassista Fred Smith, più il chitarrista Jimmy Rip, entrato nel quartetto nel 2007 dopo la dipartita di Lloyd. In apertura Lùisa, giovane songwriter di Amburgo. (r. ol.) © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Angoscia Una scena dello spettacolo firmato dal regista Claudio Autelli sempre corrisponde con ciò che viene detto, lo scollamento tra azione e narrazione procede con il progressivo perdersi del protagonista nel vortice delle sue paranoie». Attorno a Trelkovsky, una serie di apparizioni, dalle vicine di casa a Stella, la sua amante (tutte interpretate da Alice Conti), sul fronte maschile un cameriere-confessore, un altro vicino di casa, e il classico maschio Alfa, il virile collega 20 ML Giovedì 31 Marzo 2016 Corriere della Sera TEMPO LIBERO Corriere della Sera Giovedì 31 Marzo 2016 A Tavola VIVERE LA CITTÀ Il ristorante all’interno dell’hotel Chateau Monfort non ci convinceva, ma ora tutto è cambiato. In cucina c’è il giovanissimo Andrea Asola, proveniente da Venissa, laboratorio stellato di nuove promesse creato dalla famiglia Bisol nella laguna veneta. Sotto l’occhio attento del restaurant manager Oscar Profumo di Laguna al Rubacuori di Andrea Asola di Roberta Schira Un nuovo locale per un aperitivo con vista e musica chill out in via d’Annunzio «Vorrei che diventasse il Café del Mar milanese: un posto soft dove gustare un aperitivo con musica chill out e vista sul sole che tramonta dietro le case dei Navigli»: così Ugo Fava, già patron delle Biciclette e della Terrazza Triennale-Osteria con Vista, presenta il suo nuovissimo locale Vista Darsena, inaugurato in sordina venerdì scorso al posto dello spazio Vodafone, sul lato del vecchio porto cittadino che si affaccia su via Gabriele d’Annunzio al civico 20. «Nei prossimi giorni apriamo anche il patio: un sorta di salottino green con tavoli, piante e lampade di design, e ho già chiesto al Comune il permesso per allestire il dehors anche davanti al locale», continua Fava. Aperto tutti i giorni dalle 8 del mattino fino alle 2 di notte Vista Darsena vuole diventare un punto di ritrovo per i milanesi di tutte le età, un luogo dove rilassarsi, leggere un giornale, bere o mangiare qualcosa a qualsiasi ora, lavorare con il proprio pc e navigare in internet ad altissima velocità, e naturalmente gustare l’aperitivo. Dalle 18 alle 22 i cocktail, a 8/10 euro, sono serviti insieme con un piatto: in lista gli Spritzers, ovvero spritz di tipi diversi, i Vintage, con liquori rétro come il Rabarbaro Zucca e il Punt e Mes, i Classici e contemporanei, dal Mojito al Moscow Mule. Per quanto riguarda il cibo la specialità della casa è lo spiedo, ma rivisitato, come ci spiega l’altro socio del locale, lo chef Stefano Cerveni: «Ho preso alcuni piatti della cucina tradizionale italiana ed estera e li ho messi in spiedo: per esempio il risotto alla milanese, tagliato a cubi, così come le lasagne, e poi naturalmente anche quelli di carne e di pesce, come il fish and chips con merluzzo e patate». Gli spiedi saranno in menù da settimana prossima con prezzi che variano da 4 a 8 euro, nel frattempo si possono mangiare insalatone, panini e prodotti di pasticceria. Ma non solo food e drink, sono in programma anche dj set, musica dal vivo e mostre di video art con proiezioni sul grande videowall sopra il bancone bar «Siamo in cerca di nuovi talenti nel campo della video art: scriveteci a [email protected]», conclude Fava. Laura Vincenti Pesci d’aprile e altri marchingegni «Arrivati alla mia età, torna la voglia di giocare», così Gioxe De Micheli, classe 1947, pittore milanese «figurativo con qualche tocco surrealista», spiega perché per la sua nuova esposizione si è armato di carta e forbici e, proprio come fanno i bambini, si è messo a ritagliare, piegare, incollare. Il risultato è la mostra «Pesci d’aprile e altri marchingegni» che inaugura oggi al Centro dell’Incisione (ore 18.30, Alzaia Naviglio Grande 66, fino al 9 aprile). «Tutto è nato dalle mie forbici», racconta l’artista, «che a un certo punto si sono messe in azione in modo casuale, come quando si scarabocchia mentre si è al telefono. È uscito un primo pesce, completo di pinna e lische, e non mi sono più fermato». Tra i tanti animali del mare, un pesciolino che salta fuori da una (vera) scatola di sardine spinto da un’onda di cartoncino, e una mamma-balena che protegge nella pancia il suo cucciolo. Poi ci sono altri giocattoli spassosi, colorati, stralunati: trenini, mongolfiere, aeroplani, congegni dichiaratamente inutili. Un universo poetico che sarebbe piaciuto a Gianni Rodari o a Leo Lionni. Gli oggetti di De Micheli sono 45, montati in una scenografia di torri di cartone, come lo skyline di un immaginario paese dei balocchi. Che tuttavia non offre solo divertissement, ma una cura per l’anima. «Ho dato retta al grande saggio cinese Lao Tsu», spiega l’artista, «che diceva che il gioco è la medicina più grande». Marta Ghezzi © RIPRODUZIONE RISERVATA RRRR Cantina RRR Giudizi da 1 a 5 APPUNTAMENTI CUCINA Oggi al Mondadori Megastore Alessandra Gennaro presenta il proprio libro «Torte salate» (Gribaudo). Via Marghera 28, ore 18.30 BIOGRAFIE «I giorni dell’amore e della guerra. La bastarda degli Sforza» (Piemme) è il titolo del libro di Carla Maria Russo al centro dell’incontro tra l’autrice e i lettori oggi alla Mondadori. Interviene Marilia Piccone. P.zza Duomo 2, ore 18.30 LA VITA È UN VIAGGIO Si inaugura oggi alla Galleria Bianca Maria Rizzi e Matthias Ritter la mostra di Carlo PARLANDO DI LEOPARDI Alla Kasa dei Libri oggi lo scrittore Marco Balzano parla di Leopardi e del suo rapporto con l’opera di Shakespeare. L.rgo De Benedetti 4, ore 18 CONFLITTO SOCIALE Alla Casa della Cultura oggi per il ciclo di incontri su «L’approdo mancato» Sergio Bologna interviene su «Il lungo autunno: il conflitto sociale degli anni Settanta». Via Borgogna 3, ore 17.30 FOTOGRAFIA Si inaugura oggi a MiCamera la mostra fotografica di Gus Powell «The Lonely Ones». Via Medardo Rosso 19, ore 19 RAP Il disco «Nonostante tutto», con i duetti con Fabri Fibra e Emis Killa, Gué Pequeno e MadMan, sarà al centro del concerto di Gemitaiz (foto) in programma stasera all’Alcatraz. Via Valtellina 25, ore 21, e 20 AUGURI BACH E HAYDN Al MaMu, il Magazzino Musica, si festeggiano oggi i compleanni di Joseph Haydn e di Sebastian Bach. Palco aperto ai musicisti. Via Soave 3, ore 19.30 NOTE DEL NOVECENTO Al Teatro Litta tre musicisti di Divertimento Ensemble eseguono pagine di quattro protagonisti della musica europea della seconda metà del Novecento: Kurtág, Ligeti, Stockhausen e Xenakis. Introduzione a cura di Alfonso Alberti. C.so Magenta 24, ore 20.30, ingresso e 15/8 CHITARRA JAZZ Alla Feltrinelli oggi concerto Jazz Guitar con Marco Forcione e Antonio Giuranna. P.zza Gae Aulenti, ore 21,30, ingresso libero TRA SCIENZA E CULTURA «L’infinito tra parentesi» (Rizzoli) è il titolo del libro di Marco Malvaldi presentato oggi alla Rizzoli Galleria. Interviene Roberta Scorranese. Galleria Vittorio Emanuele II 79, ore 18.30 Farmacie MOSTRE MUSEI PALAZZO REALE, p.za del Duomo 12, tel. 02.88.44.51.81. Orario: lun. 14.30-19.30, mar., mer., ven. e dom. 9.30-19.30, giov. e sab. 9.30-22.30. 2050. Breve storia del futuro. Fino al 29 maggio.* Il simbolismo. Arte in Europa dalla Belle Époque alla Grande Guerra. Fino al 5 giugno. Ingresso: € 12/10, audioguida compresa. Boccioni 100. Umberto Boccioni (1882-1916). Genio e memoria. Fino al 10 luglio.* *Ingresso: € 13/11/6, biglietto valido per entrambe le mostre MUSEO NAZIONALE DELLA SCIENZA E DELLA TECNOLOGIA, via San Vittore 21, tel. 02.48.55.51. Don't forget Nepal The essence. Un viaggio per immagini tra la natura dell'Himalaya e la tecnologia di un laboratorio in cima al mondo, scatti di Enrico de Santis. Ultimo giorno. Orario: 9.30-19. Ingresso: € 10/7,5, compresa visita al museo. FONDAZIONE MUDIMA, via Alessandro Tadino 26, tel. 02.29.40.96.33. La forma nascosta, personale di Valerio Anceschi e Carte e Muri personale di Mihael Milunovic. Ultimo giorno. Orario: 10-13 e 15-19. Ingresso libero. FONDAZIONE PRADA, largo Isarco 2, tel. 02.56.66.26.11. To the Son of Man Who Ate the Scroll di Goshka Macuga. Fino al 19 giugno. Orario: lun.-giov. 10-19, ven.-dom. 10-21; Ingresso: € 10/8. GAMMANZONI, via Alessandro Manzoni 45, tel. 02.62.69.51.07. Mosé Bianchi. La Milano scomparsa. Fino al 26/6. Orario: mar.-dom. 10-13 e 15-19. Ingresso: € 6. VERNISSAGE GALLERIA LAZZARO BY CORSI / LUCHINI. In via Cenisio 50, tel. 02.36.52.19.58, si inaugura alle 18 Non luoghi, personale di Riccardo Luchini. Fino al 23 aprile. Orario: da martedì a sabato 9-13 e 15-19 GALLERIA CA' DI FRA / VERMI. In via Carlo Farini 2, tel. 02.29.00.21.08, si inaugura alle 18 Il segno non significante, personale di Arturo Vermi. Fino al 29 aprile. Orario: 10-13 e 15-19 GALLERIA RICCARDO CRESPI / IL KIM. In via Giacomo Mellerio 1, tel, 02.89.07.24.91, si inaugura alle 18.30 Observing that gap, personale di Shin il Kim. Fino al 7 maggio. Orario: da lunedì a sabato 11-13 e 15-19.30 MAAB GALLERY / EIELSON. In via Nerino 3, tel. 02.89.28.11.79, si inaugura alle 18 Bridging the gap, personale di Jorge Eduardo Eielson. Fino al 13 maggio. Orario: lunedì-venerdì 10.30-18 NUOVA GALLERIA MORONE / COLLETTIVA. In via Nerino 3, tel. 02.72.00.19.94, si inaugura alle 18 la collettiva La sfida di Aracne. Riflessioni sul femminile dagli anni 70 a oggi. Fino al 13 maggio. Orario: da martedì a sabato 11-19 MUSEO DEL NOVECENTO, via Marconi 1, tel. 02.88.44.40.61. Palazzo dell'Arengario. Orario: lunedì 14.3019.30; martedì, mercoledì, venerdì e domenica 9.30-19.30; giovedì e sabato 9.30-22.30. Ingresso: € 5/3. CENACOLO VINCIANO, piazza Santa Maria delle Grazie 2. Prenotaz. obbl. tel. 02.92.800.360. Orario: 8.15-18.45 (chiuso lunedì). Ingresso: € 6,50/3,25 (+ € 1,50 per prenotazione obbligatoria dal giorno successivo alla telefonata), gratis under 18. WOW SPAZIO FUMETTO, viale Campania 12, tel. 02.49.52.47.44. Orario: 15-19, sabato e domenica 15-20. Chiuso lunedì. Ingresso: € 5/3. MUDEC, via Tortona 56, tel. 02.54.917. Orario: lunedì 14.30-19.30, martedì, mercoledì, venerdì e domenica 9.3019.30, giovedì e sabato 9.30-22.30. Ingresso: € 15/7. GAM GALLERIA D'ARTE MODERNA, via Palestro 16, tel. 0288445947. Orario: martedì-domenica 9-19.30 (ultimo accesso 30 minuti prima dell'orario di chiusura). Lunedì chiuso. Ingresso: € 5/3. MUSEO DI STORIA NATURALE, corso Venezia 55, tel. 02.88.46.33.37. Orario: 919.30 (chiuso lunedì). Ingresso: € 5, oltre i 65 anni € 3. MUSEO DEL RISORGIMENTO - PALAZZO MORIGGIA, via Borgonuovo 23, tel. 02.88.46.41.77. Orario: 9-13; 14-17.30 (chiuso lun.). Ingr.: € 5/3, gratis under 18. PLANETARIO, corso Venezia 57, tel. 02.88.46.33.40. Orario: 9-12. Conferenze: martedì e giovedì ore 18.30 e 21; sabato e domenica ore 15 e 16.30. Ingresso: € 5/3. ACQUARIO, viale Gadio 2, tel. 02.88.46.57.50. Orario: 9-13 e 14-17.30, gratuito tutti i martedì dalle ore 14 (chiuso lunedì). Ingresso € 5/3. LOMBARDIA MOSTRE E MUSEI PAVIA, SPAZIO PER LE ARTI CONTEMPORANEE DEL BROLETTO, piazza Cucina Caldara «Life is A Trip» (nella foto un’opera). Via Cadolini 27, ore 19-22 MILANO MONZA, VILLA REALE, viale Brianza 1, tel. 039.39.46.42.10. Presso il Primo Piano Nobile, Salone delle Feste: La Flagellazione di Cristo di Caravaggio. Dal Museo Nazionale di Capodimonte. Fino al 17 aprile. Orario: martedì-domenica 10-19, venerdì 10-22. Ingr. libero. RRR © RIPRODUZIONE RISERVATA Centro dell’Incisione ML Servizio Cavallera, il Rubacuori (corso Concordia 1, tel. 02.77676708) vi accoglie con rigatoni al ragù di mare e profumo di laguna (al light brunch, 18 euro), il merluzzo carbonaro cotto in acqua di mare o il nuovo menu degustazione di primavera (120 euro). Da provare, il cocktail «bon bon oublié». Come a Ibiza ma sulla Darsena 21 Vittoria, tel. 0382.53.89.32. Anime in cammino sulla via Francigena, mostra fotografica di Graziano Perotti. Fino al 25 aprile. Orario: martedì-venerdì 16-19, sabato e domenica 10-19. Ingresso libero. BERGAMO, PORTA SANT'AGOSTINO, via Porta Dipinta 54, tel. 035.36.30.87. Books on shelves and Without Letters. Videoinstallazione di Deimantas Narkevicius. Ultimo giorno. Orario: 15.30-19.30. Ingresso libero. Infopren 342.14.87.407. BRESCIA, PALAZZO MARTINENGO, via Musei 30, tel. 328.33.39.846. Lo splendore di Venezia. Canaletto, Bellotto, Guardi e i vedutisti dell'Ottocento. Fino al 12/6. Orario: da mercoledì a venerdì 9-17, sabato e domenica 10-20. Ingresso: € 10/8. Possibilità visite guidate gratuite, infotel. 339.83.84.933. CREMONA, MUSEO ARCHEOLOGICO, via San Lorenzo 4, tel. 0372.40.77.75. 1937. La Vittoria alata e il mito stradivariano. Fino al 5 giugno. Orario: da martedì a domenica 10-17. Ingresso: € 10 infotel 366.66.73.881. MUSEO DEL VIOLINO, PALAZZO DELL'ARTE, piazza Marconi 5, tel. 0372.801801. Orario: martedì-domenica, 10-18. Ingresso: € 10/7. LECCO, PALAZZO DELLE PAURE, piazza XX Settembre 22, tel. 0341.28.67.29. Materiali per la memoria. Le fotografie di Giuseppe Pessina. Fino al 29/5. Orario: mer. 9-13; giov. 15.30-18.30 e 21-23; ven. 15.30-18.30; sab. e dom. 10.30-18.30, lunedì e martedì chiuso. Ingr. libero. COMO, MUSEO STORICO GIUSEPPE GARIBALDI, piazza Medaglie d'Oro 1, tel. 031.25.25.50. Como e la Grande Guerra. Fino al 12 giugno. Orario: martedìdomenica 10-18. Ingr. libero. MANTOVA GALLERIA ARIANNA SARTORI, via Cappello 17, Tel. 037.63.24.260, Fusionart - L'arte che può. Ultimo giorno. Orario: 10-12.30, 15.30-19.30. Ingresso libero. ASCONA (SVI), MUSEO COMUNALE D'ARTE MODERNA, via Borgo 34, tel. 0041.91.759.81.40. Marcel Duchamp. Dada e Neodada. Fino al 26 giugno. Orario: da martedì a sabato 10-12 e 14-17; domenica e festivi 10.30-12.30. Ingresso: Chf 10/7, gratis under 18. CENTRO (Centro storico all'interno degli ex Bastioni): p.zza S. Maria Beltrade, 1 ang. via Torino; c.so Monforte, 19; via Moscova, 22 ang. c.so Porta Nuova; via Boccaccio, 26. NORD (Bovisa, Affori, Niguarda, Greco, Quarto Oggiaro, Certosa, Farini, Zara, Fulvio Testi, Mel. Gioia): via Mambretti ang. via 5 Maggio, 1; v.le Monte Ceneri ang. via Grigna, 9; via Ciaia, 3A; via De Angelis, 15; via Tonale, 26. SUD (Ticinese, Vigentina, Rogoredo, Barona, Gratosoglio, Romana, Ripamonti): p.le Gabrio Rosa, 11; p.le Porta Lodovica, 2; via Montegani ang. via Barrili, 20; via L. il Moro, 3. EST (Venezia, Vittoria, Loreto, Città Studi, Lambrate, Ortica, Forlanini, Mecenate, Gorla, Precotto, Turro): via Vitruvio, 11; via Rovereto, 14 ang. v.le Monza, 74; via Maiocchi, 14; via Palmanova, 65; via Porpora, 148; v.le Romagna, 25; c.so XXII Marzo, 23; v.le Ungheria, 10; v.le Umbria, 19. OVEST (Lorenteggio, Baggio, Sempione, S. Siro, Gallaratese, Solari, Giambellino, Forze Armate, Vercelli, Novara, Paolo Sarpi): via Solari, 40; via Lorenteggio, 208; via Bagarotti, 38; via Zanzottera, 12; via Novara, 90; via Marghera, 18 ang. via Ravizza; via Collecchio, 4; p.za Sempione, 8 ang. c.so Sempione. NOTTURNE: p.za Cinque Giornate, 6; v.le Zara, 38; c.so S. Gottardo, 1; p.za P.ssa Clotilde, 1; p.za Firenze (ang. via R. di Lauria, 22). SEMPRE APERTE: Staz. P.ta Genova, p.le Staz. P.ta Genova 5/3; Staz. Garibaldi, p.za S. Freud; p.zza Argentina (ang. via Stradivari, 1); via Boccaccio, 26; c.so Magenta, 96 (ang. piazzale Baracca); v.le Lucania, 6; v.le Fulvio Testi, 90; v.le Famagosta 36. PRONTO FARMACIA: N. verde 800-801185. 22 ML TEMPO LIBERO Giovedì 31 Marzo 2016 Corriere della Sera Institut Français Il cinema contemporaneo d’Oltralpe in lingua originale Riapre lo schermo Cinémagenta63 con edizioni originali, sottotitolate in italiano, di film mai distribuiti nel nostro paese, all’Institut Français (corso Magenta 63, tel. 02.48.59.191, ingr. con tessera). Oggi alle ore 19.30, nell’ambito del ciclo «Cinéma contemporain», è da scoprire l’opera seconda di Thomas Lilti, MILANO Lirica, sinfonica, danza TEATRO ALLA SCALA piazza Scala, tel. 02.72.00.37.44 Don Chisciotte con il Corpo di Ballo e l'Orchestra del Teatro alla Scala e gli Allievi della Scuola di Ballo dell'Accademia Teatro alla Scala. Con Giuseppe Conte, Andrea Piermattei, Matthew Endicott, Vittoria Valerio, Angelo Greco, Marco Messina, Denise Gazzo, Lusymay Di Stefano, Maria Celeste Losa, Jacopo Tissi, Nicoletta Manni, Serena Sarnataro, Fabio Saglibene, Emanuela Montanari, Deborah Gismondi, Luigi Saruggia, Caroline Westcombe, Alessandra Vassallo. Coreografie di Rudolf Nureyev. Direttore David Coleman. Musiche di Minkus. Ore 20. Fuori abbonamento. Durata 2h36'. Biglietti: € 127/11. Domani ultima replica. ARCIMBOLDI v. Innovazione 20, tel. 02.64.11.42.212/4 Spettacolo con Shen Yun Performing Arts. Ore 20. Biglietti: € 108/54. Ultima replica. LITTA c.so Magenta 24, tel. 338.22.25.014 Concerto con Daniel Palmizio (viola), Chiara Sacconi (pianoforte), Lorenzo Colombo (percussioni). Musiche di Kurtág, Stockhausen, Ligeti, Xenakis. Ore 21. Biglietti: € 15/1. CONSERVATORIO via Conservatorio 12, tel. 02.76.21.10 Concerto con il Quartetto Lyskamm. Musiche di Schubert, Stravinskij, Casale. Ore 21. Sala Verdi. Ingresso libero. UNIVERSITÀ BOCCONI «Hippocrate» (foto), presentato a Cannes 2014. Lilti che è davvero un medico, racconta di un giovane dottore, Vincent Lacoste, e della sua formazione nell’ospedale pubblico dove indossa il camice bianco anche il padre. Partenza ironica per poi affrontare temi d’attualità, dalle condizioni di lavoro in corsia, ai FRANCO PARENTI via Pier Lombardo 14, tel. 02.59.99.52.06 La voce di Giocasta di Maddalena Mazzocut-Mis. Con Annig Raimondi. Musiche dal vivo di Sergio Sorrentino (chitarra elettrica). Regia di Paolo Bignamini. Ore 20.30. Sala AcomeA. Durata 1h. Biglietti: € 15. Fino al 3 aprile. Bull di Mike Bartlett, traduzione di Jacopo Gassmann. Con Linda Gennari, Pietro Micci, Andrea Narsi, Alessandro Quattro. Regia di Fabio Cherstich. Ore 20.45. Sala 3. Durata 1h. Biglietti: € 25/14. Fino al 10 aprile. E Johnny prese il fucile dal romanzo di Dalton Trumbo. Con Sax Nicosia, Roberto Recchia, Eleni Molos. Adattamento e regia di Sergio Ferrentino. Ore 21. Sala Grande. Durata 1h15'. Biglietti: € 25/14. Fino al 3 aprile. MANZONI via Manzoni 42, tel. 02.76.36.901 Quei due (Il sottoscala) di Charles Dyer. Con Massimo Dapporto e Tullio Solenghi. Regia di Roberto Valerio. Ore 20.45. Durata 1h45'. Biglietti: € 35/15. Fino al 17 aprile. CARCANO c.so di P.ta Romana 63, tel. 02.55.18.13.77 La mandragola di Niccolò Machiavelli. Con Jurij Ferrini, Matteo Alì, Michele Schiano di Cola, Angelo Maria Tronca, Alessandra Frabetti, Gianluca Guastella, Rebecca Rossetti. Ore 20.30. Durata 1h40'. Bigl.: € 34/25. Fino al 10 aprile. FILODRAMMATICI via Filodrammatici 1, tel. 02.36.72.75.50 N.E.R.D.s - Sintomi di e regia di Bruno Fornasari. Con Tommaso Amadio, Riccardo Buffonini, Michele Radice, Umberto Terruso. Ore 21. Durata 1h20'. Biglietti: € 20/10. Fino al 10 aprile. LIBERO via Gobbi 5 Concerto con Emanuele Delucchi (pianoforte). Musiche di Beethoven, Busoni, Chopin, Messiaen, Godowsky. Ore 21. Aula Magna. Ingresso libero fino a esaurimento posti. Infotel: 02.58.36.24.53. via Savona 10, tel. 02.83.23.126 I due Cyrano di e regia di Corrado Accordino. Con Alfredo Colina e Alessandro Betti. Ore 21. Biglietti: € 21/15. Fino al 10 aprile. Prosa VERDI PICCOLO TEATRO STREHLER l.go Greppi 1, tel. 848.800.304 Riposo. PICCOLO TEATRO GRASSI via Rovello 2, tel. 848.800.304 Riposo. PICCOLO TEATRO S. MELATO via Rivoli 6, tel. 848.800.304 Riposo. malati terminali, ai contratti mancati, come quello del medico algerino interpretato da Reda Kateb. Sabato 2 aprile, alle 15.30, riprende la sezione «Comédie à la française» con un quasi thriller, «L’amour est un crime parfait» (2014) di Arnaud e Jean-Marie Larrieu. Protagonista Mathieu Amalric, prof casanova alle prese con la scomparsa di allieva. Via Pastrengo 16, tel. 02.68.80.038 Levitico - pentateuco #3 di Chiara Boscaro. Con Marco Pezza. Regia di Marco Di Stefano. Ore 21. Durata 1h. Biglietti: € 20/10. Fino al 3 aprile. TEATRO MARTINITT via Pitteri 58, tel. 02.36.58.00.10 Una splendida vacanza di e regia di Ester Cantoni. Con Marco Cavallaro, Giuseppe Renzo, Patrizia Grossi, Ester Cantoni, Daniele Coscarella. Ore 21. Durata 1h45'. Bigl.: € 20/16. Fino al 17 aprile. Giancarlo Grossini © RIPRODUZIONE RISERVATA TEATRO CABOTO Conservatorio Quartetto Lyskamm rivelazione milanese via Caboto 2, tel. 02.70.60.50.35 Spettacolo interattivo: L'inserzione e O la borsa o le corna di Leon Abric e Rudolf Besier. Con Gianluca Frigerio, Davide Zighetti, Irene Cinti, A.B. Ferrara. Regia di Gianluca Frigerio. Ore 21. Durata 1h40'. Biglietti: € 10/8. Fino al 17 aprile. TEATRO DELLA CONTRADDIZIONE Amano la natura e puntano in alto i quattro giovani studenti che nel 2008, tra i chiostri del Conservatorio, fondano un quartetto d’archi dandogli il nome di una delle vette della catena del Monte Rosa, il Lyskamm. In sette anni i violinisti Cecilia Ziano e Clara Franziska Schötensack, la violista Francesca Piccioni e il violoncellista Giorgio Casati ( foto) affrontano con tenacia la scalata all’olimpo del concertismo, conquistando traguardi importanti: nella loro città le esibizioni per la Società del Quartetto e MiTo, poi il Lingotto di Torino e i festival di Bordeaux, Lubecca e Aldeburgh, dove quest’anno sono artisti in residence; ovviamente, con quel nome e con quell’indole, nel frattempo è anche arrivato l’invito di Mario Brunello a partecipare ai Suoni delle Dolomiti. Fresco vincitore dell’ennesimo premio (il Borletti Buitoni Trust), stasera il Quartetto Lyskamm ritorna a casa, ospite d’onore della stagione che il Conservatorio organizza con studenti ed ex studenti (ore 21, via Conservatorio 12, ingresso libero, tel. 02.76.21.10); una serata di festa e amarcord che si apre e si chiude nel nome di Schubert: all’inizio il «Quartettsatz» in do minore e come gran finale il Quartetto n. 15 in sol maggiore. Nel mezzo i Tre Pezzi di Stravinskij («Danza», «Stravagante» e «Cantico») e «7» composto dal 41enne catanese Emanuele Casale. Enrico Parola © RIPRODUZIONE RISERVATA Via della Braida 6, tel. 02.54.62.155 Men ond mun con e regia di Riccardo Goretti e Massimiliano Loizzi. Ore 20.45. Durata 1h20'. Biglietti: € 15/12. Fino al 2 aprile. Musical, jazz, folk DAL VERME via San Giov. sul Muro 2, tel. 02.87.90.52.01 Una serata Bella per te, Bigazzi! con Marcella Bella, Umberto Tozzi, Marco Masini, Annalisa, Anna Tatangelo, Deborah Iurato, Francesco Gabbani, Emma Morton e Gaetano Curreri. Ore 21. Biglietti: € 10+prev. SANTERIA SOCIAL CLUB viale Toscana 31 Lungoviaggio con i Pastis e Irene Grandi. Ore 21. Biglietti: € 13,80. BLUE NOTE via Pietro Borsieri 37, tel. 02.69.01.68.88 Concerto con Marina Rei. Ore 21. Biglietti esauriti. ALCATRAZ via Valtellina, 25, tel. 02.69.01.63.52 Concerto con Gemitaiz. Ore 21. Biglietti: € 20. SALUMERIA DELLA MUSICA via Pasinetti 4, tel. 02.56.80.73.50 Concerto "Thanks Frank" con Stefano De Maco e la Combo Big Band "The Swing Fellas". Ore 21.30. Biglietti: € 16. NIDABA THEATRE via Emilio Gola 12, tel. 339.34.77.512 Concerto con i Milanoans. Ore 22.30. Ingresso libero. Cabaret ZELIG viale Monza 140, tel. 02.25.51.774 Circus Kabaret - Allegro ma non troppo di Alice Mangione e Gianmarco Pozzoli. Con gli attori di Accademia09 e la partecipazione di Enrico Ballardini. Ore 21. Biglietti: € 12/10. NUOVO piazza San Babila, tel. 02.79.40.26 C'è sempre e solo da ridere di e con Andrea Pucci. Ore 20.45. Dur. 2h. Bigl.: € 39,50/29,50. Ultima replica. LOMBARDIA Cormano (MI) BÌ - LA FABBRICA DEL GIOCO E DELLE ARTI via Rodari 3, tel. 02.66.30.55.62 Sabato 2 aprile: Il sabato dei piccoli a cura di Teatro del Buratto. Ore 16.30. Biglietti: € 7/6. Età consigliata: 2-6 anni. Domenica 3 aprile: Giocagiocattolo. Quando i bambini dormono i giocattoli giocano a cura di Teatro del Buratto. Ore 16. Biglietti: € 7/5. Età consigliata: 5-10 anni. Trezzo sull’Adda (MI) LIVE MUSIC CLUB via Mazzini 58 Concerto con i Television. Ore 20. Biglietti: € 29,90. Domani: Concerto con gli Africa Unite. Ore 21. Biglietti: € 12. Monza TEATRO MANZONI via Manzoni 23, tel. 039.38.65.00 Sabato 2 aprile: Baz - Il ritorno di e con Marco Bazzoni. Ore 21. Biglietti: € 26/24. Domenica 3 aprile: Cin Cin La di Carlo Lombardo e Virgilio Ranzato. Con l'Orchestra "Cantieri d'Arte", il Corpo di ballo "Novecento", Silvia Felisetti, Alessandro Brachetti, Elena Rapita, Antonio Colamorea, Fulvio Massa, Marco Falsetti, Francesco Mei. Direttore Stefano Giaroli. Regia di Alessandro Brachetti. Ore 16. Biglietti: € 22/11. TEATRO BINARIO 7 via Turati 8, tel. 039.20.27.002 Sabato 2 aprile: Concerto "Un'anima divisa... in trio" con Giovanni Venosta (pianoforte), Alessandro Cerino (fiati), Alberto Turra (chitarra e cajón). Ore 21. Biglietti: € 12/6. Varese TEATRO DI VARESE p.zza della Repubblica, tel. 0332.24.78.97 Sabato 2 aprile: C'è sempre e solo da ridere di e con Andrea Pucci. Ore 21. Biglietti: € 36/24. UN FILM DI SAMUEL BENCHETRIT AL CINEMA Saronno (VA) TEATRO GIUDITTA PASTA via I Maggio, tel. 02.96.70.21.27 Domani: Lady Mortaccia, la vita è meravigliosa! di e regia di Giovanna Gra. Con Veronica Pivetti, Oreste Valente, Elisa Benedetta Marinoni. Ore 21. Biglietti: € 25/15. Fino al 3 aprile. Lecco TEATRO CENACOLO FRANCESCANO piazza dei Cappuccini 6, tel. 0341.37.23.29 Sabato 2 aprile: Il povero Piero di Achille Campanile. Regia di Elena Iaci. Ore 21. Biglietti: € 8. Replica il 3 aprile. Bergamo TEATRO CIVICO G. DONIZETTI piazza Cavour 15, tel. 035.41.60.611 Morte di un commesso viaggiatore di Arthur Miller. Con Elio De Capitani, Cristina Crippa, Angelo Di Genio, Marco Bonadei, Federico Vanni, Daniele Marmi, Gabriele Calindri, Alice Redini, Vincenzo Zampa, Marta Pizzigallo. Regia di Elio De Capitani. Ore 20.30. Bigl.: € 28/10. Fino al 3 aprile. TEATRO SAN GIORGIO Via San Giorgio 1/f, tel. 035.22.58.47 Domenica 3 aprile: Fattoria allegra di Stefania Pendezza. Con Max Brembilla e Giusi Marchesi. Regia di Silvia Barbieri. Ore 16.30. Biglietti: € 6. Età consigliata: dai 3 anni. Brescia TEATRO SOCIALE via Cavallotti 20, tel. 030.28.08.600 La dodicesima notte di William Shakespeare. Con Carlo Cecchi, Daniela Piperno, Vincenzo Ferrera, Eugenia Costantini, Dario Iubatti, Barbara Ronchi, Remo Stella, Loris Fabiani, Federico Brugnone, Davide Giordano, Rino Marino, Giuliano Scarpinato. Regia di Carlo Cecchi. Ore 20.30. Biglietti: € 26/10. Fino al 3 aprile. Pavia TEATRO FRASCHINI c.so Strada Nuova 136, tel. 0382.37.12.14 Domani: Cirino e Marilda non si può fare di e con Anna Marchesini. Musiche dal vivo di Aire De Mar. Ore 21. Biglietti: € 30,80/7,70. Fino al 3 aprile. Lodi TEATRO ALLE VIGNE via Cavour 66, tel. 0371.40.98.55 Domenica 3 aprile: Peter Pan con Davide Visconti, Rossella Rapisarda, Simone Lombardelli. Regia di Fabrizio Visconti. Ore 17. Biglietti: € 7/6. FANTASTICO GUIDA ai FILM RR Batman v Superman: Dawn of Justice a cura di Maurizio Porro ANTEO SPAZIOCINEMA ARLECCHINO Peggy Guggenheim: Art Addict 13.00 (5,50€) E 15.10-17.40 (5,50€) lll E 20.10-22.30 (8,50€) llll E 13.00 (5,50€) llll E Ave, Cesare! 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Visconti. Con A. Valli, F. Granger, H. Moog Riposo llll E 22.30 (10€) Senso E 17.50-20.10 ll E Viale Fulvio Testi, 121 - Tel. 02.87.24.21.14 www.cinetecamilano.it AUDITORIUM DON BOSCO 17.30 lll E Heidi 15.30 (5,50€) 19.35 (8,50€) Batman v Superman: Dawn of Justice Regia di Mario Martone 21.15 17.50-20.00-22.30 lll E Lo chiamavano Jeeg Robot ll E Irrational Man ll Regia di Phil Grabsky 15.30 lll E Heidi 22.35 (8,50€) Un paese quasi perfetto 7,00/4,50 euro + tessera Yoga - L’arte di vivere v.o. sott. it. 16.45 Regia di Solveig Klassen Renoir: Oltraggio e seduzione lll E Perfetti sconosciuti The Divergent Series: Allegiant AUDITORIUM SAN FEDELE 18.00 20.20-22.30 20.35 (8,50€) SPAZIO OBERDAN CINETECA ITALIA I dieci comandamenti 15.00-17.00 UCI CINEMAS BICOCCA SALE D’ESSAI E DI ZONA VialeVittorioVeneto,2-Tel.02.77.40.63.16 www.cinetecamilano.it E lll E lll E Batman v Superman: Dawn of Justice 3D 12.20-14.50-17.20 (7,30 €) 19.50-22.20 (9,10 €) 13 Hours: The Secret Soldiers of Benghazi Kung fu Panda 3 lll E Perfetti sconosciuti Accesso disabili 14.30-17.10 (7,50€) 19.50-22.35 (9,50€) ll E 15.30-18.30-21.30 14.50 (5,50€) 16.45-18.40 (8,50€) Accesso disabili con servizi Love and Mercy Ave, Cesare! 15.00 (5,50€) 17.30-20.00-22.30 (8,50€) Batman v Superman: Dawn of Justice PLINIUS MULTISALA Viale Abruzzi, 28/30 - Tel. 02.29.53.11.03 www.multisalaplinius.com 15.00-20.00-22.30 Viale Coni Zugna, 50 - Tel. 02.89.40.30.39 www.orfeomultisala.com AL CINEMA / brutto Ustica ORFEO MULTISALA Race - Il colore della vittoria Via Santa Radegonda, 8 - Tel. 02.89.21.11 19.40 (9,10 €) 12.00-14.20(7,30€)20.00-22.20 (9,10 €) 17.40-21.00 (20 €) Via Savona, 57 - Tel. 02.48.95.18.02 www.cinemamexico.it The Hateful Eight v.o. sott. it. Heidi ll Batman v Superman: Dawn of Justice / così così Race - Il colore della vittoria 13.30 (7,30 €) 18.50-22.00 (9,10 €) Un paese quasi perfetto 15.00-18.00-21.00 13 Hours: The Secret Soldiers of Benghazi 16.40(7,30€) / interessante Batman v Superman: Dawn of Justice 13.00-16.00 (7,30 €) 19.00-22.00 (9,10 €) Ustica Corso Matteotti, 14 - Tel. 02.76.02.04.96 ELISEO MULTISALA Ave, Cesare! 15.15 - 17.30 (5,50€) 21.30 (9,10 €) Perfetti sconosciuti 15.00 (5€) 19.10 (7,50€) Strano condominio ed inquilini beckettiani con la mannaia surreale che s'abbatte sul quotidiano. Attrici, disabili, giovani, infermiere, a ciascuno il suo disamore: perfino un astronauta ha sbagliato l'atterraggio. Disperatamente ironico, il regista Benchetrit nel cast in cui eccelle la Huppert. Sogno ma forse no? Il fantasy dei nostri incubi Anteo, Eliseo Un paese quasi perfetto GLORIA MULTISALA Batman v Superman: Dawn of Justice ARIOSTO SPAZIOCINEMA Via Ariosto, 16 - Tel. 02.87.08.57.30 www.spaziocinema.info lll E Truth - Il prezzo della verità 15.00 (5€) 18.15-21.30 (7,50€) CENTRALE MULTISALA Piazza Napoli, 27 - Tel. 02.47.71.92.79 www.cinenauta.it 15.15-17.20-19.30-21.30 15.00-17.30-20.00-22.30 MEXICO 20.20 (6,50€) Anomalisa v.o. sott. it. 22.20 (6,50€) DUCALE MULTISALA Viale Tunisia, 11 - Tel. 02.29.40.60.54 www.cinenauta.it Un bacio lll E Lo chiamavano Jeeg Robot 14.45 - 17.15 (5,50€) 19.45 - 22.15 (8,50€) 18.40 (6,50€) 15.00-18.00-21.00 15.00-17.30-20.00-22.30 Race - Il colore della vittoria Peggy Guggenheim: Art Addict v.o. sott. it. E llll E lll 17.50 (6,50€) 13.00-15.20 (5,50€) 17.00-19.30-22.00 (8,50€) Land of Mine - Sotto la sabbia v.o. sott. it. 13.00-15.00 (5,50€) 17.40-20.10 (8,50€) llll E Kung fu Panda 3 La canzone perduta v.o. sott. it. 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Ma si teme che la storia continui Colosseo, Odeon, Orfeo, Plinius, Uci Bicocca & Certosa, Skyline Via Milazzo, 9 - Tel. 02.65.97.732 www.spaziocinema.info 23 TEMPO LIBERO Corriere della Sera Giovedì 31 Marzo 2016 Ustica Un bacio On Air - Storia di un successo ROSETUM Via Pisanello, 1 - Tel. 02.48.70.72.03 www.rosetum.it 5 euro Revenant - Redivivo ll 17.00-21.00 Regia di A. González Iñárritu. Con L. DiCaprio, T. 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Via Rizzoli, 8 - 20132 Milano Via Rizzoli, 8 - 20132 Milano Tel. 02 2584 6665 Fax 02 2588 6114 Via Campania, 59 C - 00187 Roma Tel. 06 6882 8650 Fax 06 6882 8682 TRIBUNALE CIVILE E PENALE DI BERGAMO Billy il koala The Divergent Series: Allegiant 19.15-22.05 Un paese quasi perfetto 16.55-19.20-21.50 13 Hours 15.10-18.20-21.35 On Air - Storia di un successo 16.05-18.55-21.55 Il mio grosso grasso matrimonio greco 2 Ustica Heidi Batman v Superman Kung fu Panda 3 Perfetti sconosciuti Batman v Superman 16.45-19.15-21.40 17.05-19.40-22.15 16.45-19.20 17.35-21.00-22.00 16.30-19.00 21.15 14.55-18.10-21.30 SESTO SAN GIOVANNI SKYLINE MULTIPLEX 15.20-20.15-22.20 On Air - Storia di un successo 15.10-17.40-20.30-22.35 L’ultima tempesta 15.10-17.40-20.05-22.30 Batman v Superman Imax 3D 15.10-18.40-21.45 VIMERCATE THE SPACE CINEMA TORRIBIANCHE Batman v Superman 3D 18.05-21.30 Batman v Superman: Dawn of Justice 17.05-18.35-20.30-21.00-22.00 16.50-17.30-19.15 13 Hours18.00-21.15 Billy il koala 16.55 Heidi 16.30-19.10 Kung fu Panda 3 Il mio grosso grasso matrimonio greco 2 16.35-19.05-21.35 15.15-19.00-21.45 15.10-17.35-20.15-22.20 Un bacio 18.20-20.55 Un momento di follia 21.50 Un paese quasi perfetto 16.35-19.00-21.25 Ustica 18.30-21.10 17.00-19.50-22.40 17.10-19.50-22.25 19.25-22.35 17.15-20.00 22.40 Zootropolis 17.40 Perfetti sconosciuti 15.20-20.10-22.20 Batman v Superman 17.30-20.35 Un paese quasi perfetto SEZIONE FALLIMENTI R.F. 71/93 Fallimento NORDICA TRANSPORT S.R.L. 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Billy il Koala 17.35 Un momento di follia 15.15-19.50-22.10 Kung fu Panda 3 17.40 Il mio grosso grasso matrimonio greco 2 Land of Mine 19.20-21.55 Love and Mercy 18.45-21.40 On Air - Storia di un successo 17.55-20.50 Perfetti sconosciuti 19.50-22.15 Race - Il colore della vittoria 18.15-21.20 The Divergent Series: Allegiant Race - Il colore della vittoria On Air - Storia di un successo Un bacio 13 Hours Heidi Perfetti sconosciuti 16.00-19.05-22.10 16.50 16.55-19.50-22.45 Perfetti sconosciuti 17.00-19.00-21.00 Il mio grosso grasso matrimonio greco 2 16.30-18.30-20.30-22.30 16.20-18.30-20.40-22.50 Batman v Superman 3D 15.50-19.10-22.30 Un bacio 16.35-19.10-21.45 Race - Il colore della vittoria Heidi Land of Mine - Sotto la sabbia Kung fu Panda 3 Ustica Race - Il colore della vittoria 16.30-19.00-21.30 ROZZANO THE SPACE CINEMA - ROZZANO 17.30-20.00-22.30 16.50 17.15-19.50-22.30 On Air - Storia di un successo TRIBUNALE DI MILANO legale e finanziaria rivolgersi a: Un bacio 17.00-19.15-21.30 Kung fu Panda 3 17.00 Un momento di follia 19.00-21.20 13 Hours 18.30-21.30 Billy il Koala 16.30-18.30 Ustica 20.30-22.40 Batman v Superman 18.00-21.00 Zootropolis 16.30 The Divergent Series: Allegiant 18.40 Land of Mine - Sotto la sabbia 21.00 Batman v Superman 17.30-20.30 17.45 15.10-20.00-22.20 18.10-21.45 24 ML Giovedì 31 Marzo 2016 Corriere della Sera