Si ferma il bando sulle moschee

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Si ferma il bando sulle moschee
GIOVEDÌ 31 MARZO 2016
LOMBARDIA
MILANO
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Concerti
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di Luca Rotondo
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di Calvenzi a pagina 17
di Carnevale a pagina 17
Onomastici: Beniamino
LUN
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Triennale, economia e identità Luoghi di culto Maroni: riforma in vigore nonostante i rilievi della Consulta. Le opposizioni: propaganda leghista
L’EXPO DEL DESIGN
NASCE IN BRIANZA
Si ferma il bando sulle moschee
di Renato Mattioni
Effetto della legge regionale. Majorino: ostacoli insuperabili, deciderà la prossima giunta
L’
altra Expo addenta la città. Dopo
una pausa di vent’anni, la Triennale
riprende il filo delle esposizioni
internazionali, con storico merito e
col sostegno del Bie. Accasa, così,
iniziative e appuntamenti del «design after
design» in oltre dieci luoghi della Milano
allargata, dal Politecnico allo Iulm, dal Museo
della Scienza e tecnologia a quello Diocesano,
dall’Hangar Bicocca fino, proprio, alla Villa
Reale di Monza. E rintraccia, in fondo, il cuore
brianzolo dentro la metropoli dei flussi.
Perché la Triennale nasce nella Villa Reale nel
1923 con la Biennale della casa futurista, fino
al 1930 per poi spostarsi a Milano.
La rivincita del contado operoso parte da
lontano, almeno dall’antica autonomia
monzese che rimane di «rito romano» mentre
la circonda quello «ambrosiano». Capitale per
vocazione — da Teodolinda ai Savoia –, ed
anche itinerante per posare in testa a regnanti
ed imperatori la sua corona longobarda, la
verde Brianza ha accolto sant’Agostino
malandato dalla città fredda. L’hanno seguito,
secoli dopo, quei milanesi arricchiti — nobili
prima ed industriali dopo — che hanno messo
su ottocento ville di delizia.
Nasce così la prima «area metropolitana»
con le diverse specificità. Il «vuoto» delle
stanze affrescate per le vacanze si
contrapponeva al «pieno» della fatica degli ex
contadini brianzoli, divenuti legnamè. E c’è
voluto l’inflessibile sguardo delle sciure
ambrosiane per affinare il gusto di cassettoni e
tavoli. Ma poi la quintessenza del fare (che è
saper fare) ha affrancato la nuova identità
manifatturiera dalla bottega alla fabbrichetta
con villa e siepi spesse. I milanesi del ceto
medio hanno poi ritrovato in Brianza un
centro commerciale del mobile a «cielo
aperto», camerette begioline e divani a fiori.
I brianzoli del brambilla-district sono andati
invece a Milano, alla ricerca di intellettuali del
design, per la frontiera del legno-arredo.
Un’alleanza funzionale. Perché senza
quell’imprenditore dallo slang del Lambro e i
creativi dei politecnici, senza la parsimonia e il
lavoro come metro della vita e l’orizzonte
aperto della città senza confini, non c’era
capitale del design, né questa 21esima Expo
diffusa. Che da aprile a ottobre metterà a
sistema 30 Paesi, 60 mostre, 150 eventi, 500
mila visitatori attesi, 130 milioni di indotto. E
includerà lo spazio manifatturiero con la
piattaforma terziaria, dal Salone del Mobile
(animato ancora da 200 aziende brianzole
globali) al Gran Premio di Formula Uno,
l’ultimo evento internazionale di un design
della velocità. La rincorsa (e rivincita) della
Brianza dentro Milano è così compiuta.
Viale Campania Appello dei volontari ai visitatori
La legge regionale «anti moschee» resta in
vigore. «Nonostante» la Consulta. La conseguenza è che invece il bando comunale sui luoghi di culto viene di fatto bloccato. Superando
le divisioni interne al Pd.
a pagina 3 Rossi
LE INDAGINI DELL’ANTITERRORISMO
Sermoni e video sulle armi
I profili degli islamici radicali
di Cesare Giuzzi
I
n Lombardia sono una decina i «profili radicali» sottoposti alla sorveglianza di Ros dei
carabinieri e Antiterrorismo della polizia. Non
hanno una rete, ma l’imprevedibilità del singolo è un fattore di rischio.
a pagina 2
UNIVERSITÀ IL SONDAGGIO DEGLI STUDENTI
«Vita troppo cara»
Statale, i dottorandi
vogliono l’aumento
di Federica Cavadini
I
mille euro al mese della borsa di studio di un
dottorando sono pochi per vivere da ricercatore a Milano. Soltanto l’alloggio costa cinquecento euro. Sono i dati del censimento che oggi
verrà presentato in cda per chiedere al rettore
Vago un «aumento».
a pagina 11
ELEZIONI A SINISTRA INTESA CIVATI-RIZZO
«Wow», che crisi
Il regno dei fumetti
rischia la chiusura
di Alessandro Trevisani
C
ompleanno amaro per lo Spazio Wow (nella foto) di
viale Campania: i volontari della ex Motta, adibita dal 1°
aprile 2011 a sede espositiva per appassionati di fumetti,
cartoni e fantasy, festeggiano 5 anni con un po’ di magone.
«Il Comune ci ha lasciati soli», dicono. Con un affitto di 40
mila euro da pagare e bollette salate. E una questione
irrisolta: «Trasformarci in un museo».
a pagina 17
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Sale slot, Voghera si riscopre Las Vegas
La cittadina pavese ha il record lombardo di videopoker: una macchinetta ogni 98 abitanti
di Luca Rinaldi
IL «CDEC» DI VIA EUPILI
Da Jona a Benigni:
60 anni di storia
Compie 60 anni il Centro di
documentazione ebraica contemporanea. Un luogo unico:
la sala di lettura è una tappa
obbligata per scrittori e registi.
Qui è nata la sceneggiatura de
«La vita è bella» di Roberto Benigni e di «Jona che visse nella
balena», di Roberto Faenza.
a pagina 7 D’Amico
COMMERCIANTI ANTISMOG
V
oghera è la Las Vegas d’Italia. La cittadina del Pavese
fa il record di slot machine per
abitante: una ogni 98, superando così anche il capoluogo
che deteneva il record. Attivi
sul territorio presidi per controllare il gioco e sensibilizzare: dalla limitazione degli orari
alla mappatura e monitoraggio delle macchinette sparse
per bar e tabaccai, un progetto
che vede coinvolti 150 studenti
in collaborazione con Libera.
a pagina 13
La rete dei negozi
«vietati» alle auto
I tempi sono maturi per il
progetto dei genitori Antismog: shopping sostenibile,
non in macchina ma in bici, in
centro e in periferia. Trenta i
negozi che hanno già aderito
alla proposta, che sarà presentata oggi. Ma i commercianti
avvertono: «Serve un piano».
a pagina 6 Andreis
Al voto il 5 giugno
Proteste bipartisan
sull’ipotesi Alfano
di Pierpaolo Lio
B
asilio Rizzo sarà il candidato sindaco della
sinistra-sinistra. Lo sostengono le diverse
anime della coalizione «Milano in Comune», a
cui si potrebbe aggiungere la formazione di
Pippo Civati. Intanto Alfano accende le polemiche sulla data delle votazioni.
a pagina 5
2
Giovedì 31 Marzo 2016 Corriere della Sera
ML
Primo piano I luoghi di culto
Il dossier
di Cesare Giuzzi
Chat, sermoni e picchi d’odio
I «soldati» lombardi del jihad
L’identikit dell’Antiterrorismo. Controlli su fertilizzanti e prodotti chimici
Gli 007 l’hanno definita minaccia «puntiforme». E il termine non ha niente di consolatorio, perché si integra perfettamente con la minaccia
«strutturale», ossia l’organizzazione terroristica in Siria e in
Iraq. Soldati del jihad pronti ad
attivarsi, in contatto via chat
(Whatsapp o Telegram) con i
vertici del Daesh, in cerca di
una via per raggiungere lo Stato islamico.
In Lombardia sono una decina i «profili radicali» sottoposti all’alta sorveglianza di
Ros dei carabinieri e Antiterrorismo della polizia. Non hanno
una rete che gli permetta di
creare una vera cellula attiva
sul nostro territorio, ma l’imprevedibilità del singolo è un
fattore di elevatissimo rischio
per le forze dell’ordine: è più
semplice monitorare una banda intera piuttosto che varie di
«schegge impazzite».
Il quadro tracciato dalle ultime analisi degli esperti antiterrorismo in Lombardia restituisce un identikit eterogeneo
degli aspiranti jihadisti, ma
con alcune caratteristiche comuni. Se è vero che finora non
sono stati registrati progetti
«concreti» di attentati sul nostro territorio, dall’altro lato
Allerta
Dopo gli
attentati di
Parigi e
Bruxelles non è
mai diminuita
l’allerta
antiterrore
sono stati diversi i «picchi
d’odio» che hanno costretto i
reparti antiterrorismo ad agire
d’urgenza, magari nel cuore
della notte, per il rischio di un
imminente salto di qualità dei
«soggetti monitorati». A volte
basta una parola al telefono, o
meglio, via chat visto che i radicali utilizzano soprattutto
schede dati per comunicare
con i foreign fighter o con i
mujahidin nei territori di guerra. Il costo di telefonate giornaliere in Siria o Libia sarebbe insostenibile. «Ora basta, adesso
bisogna agire»; «non possiamo aspettare oltre», frasi come
queste hanno fatto scattare blitz preventivi che finora si sono
sempre conclusi con nulla di
fatto: solo di sfoghi del momento. Ma l’attenzione degli
investigatori è massima. E nei
casi di «minaccia seria» sono
stati adottati diversi provvedimenti di espulsione.
Ma qual è il profilo degli
aspiranti combattenti del Califfato? Il dato che balza più all’occhio è l’età. In Francia e Belgio gli affiliati sono spesso immigrati giovanissimi, tra i 18 e i
26 anni. In Lombardia l’età media è decisamente più adulta.
Sopra i 30, nella maggior parte
dei casi. Una spiegazione deriva anche dal fatto che si tratta
di soggetti di prima immigrazione, ossia arrivati in Italia negli ultimi anni. Tutti sono uniti
anche dalla «giornaliera» consultazione dei siti web controllati dai jihadisti. Alcuni trascorrono diverse ore al giorno
in Rete, non solo con pc domestici ma spesso grazie agli
smartphone. Nel web osservano video sulla costruzione di
ordigni esplosivi (in alcuni casi
gli stessi già usati da Mohamed
Game, l’attentatore della Perrucchetti) o sull’utilizzo di ar-
I contatti
Comunicazioni
con Siria, Libia
e Iraq
avvengono con
schede dati e
solo via chat
per contenere
i costi
La preghiera
Non
frequentano
moschee,
pregano in
casa. Spesso
i riti occupano
tutta
la giornata
Le armi
Monitorate
le vendite di
materiali che
potrebbero
essere usati
per ordigni. Ma
sono fuori da
circuiti criminali
mi. I link ai video arrivano via
chat direttamente dai «reclutatori». In alcuni casi il passaggio di informazioni passa attraverso il «deep web», ma
l’accesso quasi impossibile per
le forze dell’ordine è difficoltoso anche per chi non ha competenze informatiche. Il grosso
del tempo è però occupato dall’ascolto di sermoni contro
l’Occidente.
Lo spazio dedicato alla preghiera è variabile: chi lavora lo
fa per pochi minuti al giorno,
visto che la regola base resta il
mimetismo, altri si svegliano
alle 4 di mattina e costringono
allo stesso rituale anche i figli
maschi. Diverso il caso degli
italiani: spesso provengono da
contesti di emarginazione o di
forte disagio familiare. Tutti,
dato ormai noto, provengono
da aree periferiche o rurali del
territorio lombardo. Dal punto
di vista dell’intelligence i jihadisti si distinguono in returnees (combattenti di ritorno) e
commuters (pendolari) con
documenti che permettono di
attraversare liberamente le
frontiere europee e muoversi
da un Paese all’altro. Per il momento entrambi questi profili
sono assenti in Lombardia.
Sotto strettissima sorveglianza, infine, le vendite
«anomale» di fertilizzanti (attraverso il monitoraggi dei
consorzi agrari) e di sostanze
chimiche come l’acetone usato
per i recenti attentati di Parigi
e Bruxelles.
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PRIMO PIANO
Corriere della Sera Giovedì 31 Marzo 2016
3
ML
Il professor Balboni
Reazioni

Maroni
Il parere
della
Consulta?
Una vittoria
della
Regione

Majorino
Allucinante
che la
destra
ostacoli
il diritto
di culto

Casalino
L’unico
obiettivo
del testo
è la
propaganda
della Lega
La legge regionale «anti moschee» resta in vigore. «Nonostante» la Consulta. La conseguenza è che invece il bando
comunale sui luoghi di culto
viene di fatto bloccato. Superando le divisioni interne al Pd
e i dubbi espressi anche, da ultimi, dalla Comunità ebraica. Il
resto è tutta polemica politicoistituzionale: Regione contro
governo (che aveva impugnato
il testo del Pirellone); Comune
contro Palazzo Lombardia;
centrodestra contro centrosinistra.
Ieri Roberto Maroni si è preso la rivincita. «Altro che bocciatura della Corte Costituzionale: la legge c’è e rimane in vigore», rivendica il governatore
leghista. E rilancia: «Per la prima volta viene affermata la
competenza delle Regioni a regolare sulla costruzione di luoghi di culto». L’effetto è immediato, e si abbatte sul lungo e
accidentato percorso ideato da
Palazzo Marino. Il bando per
assegnare tre aree pubbliche
per altrettanti spazi di preghiera (due saranno moschee) è di
fatto bloccato. «La legge pone
nuovi ostacoli purtroppo presenti anche dopo la sentenza
della Corte. Nelle prossime settimane decideremo cosa fare,
sapendo che comunque il nostro percorso da solo non sta in
piedi — è la presa d’atto dell’assessore Pierfrancesco Majorino (Pd) — e che la prossima
giunta dovrà decidere come affrontare il problema. Trovo allucinante che la destra ostacoli
il diritto di culto in un periodo
in cui servirebbe il contrario».
È utile un passo indietro. È
l’estate 2014 quando il Carroccio al Pirellone avanza l’idea. La
polemica è immediata, soprattutto con il Comune a guida
centrosinistra. Ma tra i contrari, o perlomeno gli scettici, si
schierano in molti, compresa
la Curia di Milano. La Regione
non molla e a gennaio 2015 approva il testo. Che introduce
nuove regole: telecamere all’esterno dei locali collegate alla Questura, parere preventivo
di polizia e residenti, aree parcheggi, valutazioni ambientali
strategiche (Vas) obbligatorie.
Il governo impugna però la legge. A febbraio la Consulta esamina il caso. La sentenza suona
come una bocciatura tout
court. Poi escono le motivazioni, e arriviamo all’oggi.
«La partita Maroni-Renzi finisce 6 a 2 per me — festeggia
il governatore —: il presidente
del Consiglio aveva fatto ricor-
Le tappe
1
Nel gennaio
2015 la
Regione
approva la
cosiddetta
legge «anti
moschee»
che introduce
nuove regole:
telecamere
collegate
alla Questura,
parere
preventivo
di polizia
e residenti, aree
di parcheggio
2
«Moschee, legge valida»
Così la mossa di Maroni
ferma il bando comunale
«Battuto Renzi». Majorino: deciderà il prossimo sindaco
so su otto punti, sei sono stati
dichiarati inammissibili e solo
due punti, marginali, sono stati accolti dalla Corte. Li modificheremo nella prossima giunta
con un testo di legge integrativo». Incriminati e da correggere sono la distinzione tra confessioni che hanno un’intesa
con lo Stato e quelle sprovviste
(«Tratteremo tutte in modo
uguale») insieme all’idea di
una Consulta per vagliare le richieste («Potremmo farne anche a meno») e la videosorveglianza collegata con le forze
dell’ordine («Spetterà alla polizia locale»).
Le opposizioni insorgono.
Comunità ebraica
«Per la sicurezza di tutti
è meglio scegliere
come partner i Paesi
islamici più tolleranti»
«Maroni gioca con le parole, la
legge è ideologica e discriminatoria e la Consulta gliel’ha
smontata», è la lettura del Pd,
«e ciò che ne rimane dopo la
sentenza è solo un aggravio
burocratico per chiunque intenda costruire una chiesa cattolica come un tempio buddista». Per il Patto Civico, «per
quanto Maroni provi a rigirare
le carte in tavola, i gol sono almeno due. E lui sta a zero. Il
provvedimento non regge e
l’impianto è tutt’altro che salvo». «L’unico obiettivo — attacca Eugenio Casalino (M5S)
— era quello propagandistico
della Lega». Esulta invece il
centrodestra. Per il leghista
Massimiliano Romeo la legge
«deve diventare un esempio da
seguire per le altre Regioni».
«È un’ottima legge. Abbiamo
dimostrato grande responsabilità di governo su temi delicati. La demagogia la lasciamo
alla sinistra», dice la coordina-
trice lombarda di FI, Mariastella Gelmini. Mentre secondo
Riccardo De Corato (FdI) «è il
de profundis sul bando del Comune». Proprio sulla gara interviene anche la Comunità
ebraica che «nel ribadire il totale appoggio al rispetto del diritto di culto anche per le comunità islamiche», esprime la
«preoccupazione» che dal
bando, «realizzato con le migliori intenzioni, possa emergere chi meglio adempie alle
richieste burocratiche ed economiche, e che non necessariamente rappresenterebbe
l’Islam inclusivo e aperto di cui
Milano ha bisogno. Per la sicurezza di tutti crediamo opportuno quindi puntare su luoghi
di culto pluralisti e/o su partnership con Paesi islamici di
salde tradizioni di tolleranza
religiosa, come per esempio il
regno del Marocco».
Pierpaolo Lio
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Il governo
impugna la
legge «anti
moschee» nel
marzo 2015.
A febbraio
di quest’anno
la Consulta
boccia la legge
su due punti:
distinzione tra
religioni che
hanno già
intese con lo
Stato e videosorveglianza
della polizia
3
Altri sei punti
del ricorso
dell’Avvocatura
dello Stato
non sono stati
considerati
dalla Corte
Costituzionale
e nel frattempo
il presidente
della Regione
Roberto Maroni
ha annunciato
che la legge
sarà corretta
ma resta
in vigore
«Ma le libertà
non si regolano
con una riforma
urbanistica»
«È vero, è finita 6-2. Ma sono
sei calci d’angolo contro due
gol». Il professor Enzo
Balboni, docente di Diritto
pubblico comparato
all’università Cattolica,
interpreta così la metafora
calcistica ispirata dal verdetto
della Consulta sulla legge
regionale «anti moschee».
Professore, dunque la
sentenza è una bocciatura
del testo della Regione?
«Al di là delle battute, va detto
che la Corte Costituzionale
non si è pronunciata su un
presunto duello tra Maroni e
Renzi, ma su una legge
regionale che utilizza
strumenti urbanistici e di
Docente
Enzo Balboni
insegna
Diritto
comparato
all’università
Cattolica
governo del territorio per
regolamentare, di fatto, la
libertà di culto».
E non lo può fare?
«Non così. Infatti la Consulta
ha tirato due mazzate secche:
definisce discriminatoria la
condizione di una precedente
intesa con lo Stato per poter
avere un’autorizzazione a
edificare un luogo di culto, e
poi sul punto della
videosorveglianza collegata
con le forze dell’ordine».
Perché sono materie di
competenza statale?
«Esattamente. Ma anche
perché rendere difficili i
criteri ai danni di una
confessione religiosa è
discriminatorio. Utilizzando
strumenti urbanistici, la
Regione è entrata in un
campo in cui sono forti le
esigenze di uguaglianza».
E i sei calci d’angolo in
favore della Regione?
«Sono i punti del ricorso che
la Corte non ha accolto e
quindi nemmeno esaminato.
Diciamo che l’Avvocatura
dello Stato non è sempre
all’altezza...».
Giampiero Rossi
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4
ML
Giovedì 31 Marzo 2016 Corriere della Sera
CRONACA DI MILANO
Corriere della Sera Giovedì 31 Marzo 2016
Comunali
di Pierpaolo Lio
A sinistra il patto Civati-Rizzo
Polemiche sul voto il 5 giugno
Il leader di Possibile: rammarico per il tempo perso, ma c’è spazio
Oggi è il giorno dell’annuncio ufficiale: sarà Basilio Rizzo
a guidare alle amministrative
la sinistra sinistra. Dopo lunghi mesi di trattative, tavoli
più o meno unitari, nomi
«bruciati» e spaccature interne, l’area che a sinistra non si
riconosce nell’ex commissario
Expo Beppe Sala, uscito vincitore dalle primarie, avrà finalmente il suo candidato sindaco. Intanto, l’ipotesi di andare
al voto il 5 giugno alimenta i timori sull’affluenza.
A sostenere la corsa a Palazzo Marino del presidente
uscente del Consiglio comunale — con un trascorso di oltre 30 anni d’aula — saranno le
variegate anime della coalizione «Milano in Comune». Che,
dopo aver perso per strada alcuni compagni di viaggio, riunisce Rifondazione, l’Altra Europa, Comunisti Italiani e tutta
una serie di associazioni.
«Puntiamo ad arrivare al ballottaggio con la nostra proposta di governo — spiega il segretario milanese del Prc Matteo Prencipe — che vuole rappresentare quella parte di
Milano che nel 2011 ha creduto
e sperato nel cambiamento
con Pisapia, percorso che si è
però interrotto con la candidatura di Sala».
In queste ore dovrebbero
poi aggiungersi anche quelli
di Possibile, che ieri hanno incontrato Rizzo. La decisione
Segretario Pippo
Civati, 40 anni
arriverà dopo una consultazione online degli iscritti sull’ipotesi di confluire nel progetto.
L’idea è dar vita a una lista unitaria «civico-politica» che potrebbe vedere proprio uno dei
dirigenti milanesi della formazione di Pippo Civati come capolista. La scelta di unire le
forze, precisa subito Civati,
«sarà presa a livello milanese.
Non sono io a decidere. Siamo
realmente democratici, noi».
Ma il suo giudizio sul candidato è positivo. «È una persona
stimata, rispettabile, che ha
avuto sempre una posizione
critica e di responsabilità anche con la giunta Pisapia». «Se
Rizzo riesce a riunire intorno a
sé forze diverse e ribadisce la
sua autonomia rispetto a Sala,
è una scelta eccellente — ribadisce — che deve essere valutata. D’altronde, l’obiettivo
fondamentale che abbiamo
sempre indicato era di riunire
il maggior numero di soggetti
sociali e politici intorno a una
candidatura alternativa a Mr
Expo». Certo, ammette l’ex pd,
«abbiamo perso molto tempo,
e questo non ha aiutato. E poi

Parisi
La data
non va bene
perché
rientra
nel ponte
del 2 giugno

Palazzo Isimbardi Il decreto di Pisapia
Sala
Non è
il periodo
giusto, ma
ora si deve
fissare
in fretta

Città metropolitana
prorogati a luglio
i contratti precari
Prorogati fino a luglio i contratti dei
41 lavoratori precari della Città
metropolitana, che da due giorni
occupavano Palazzo Isimbardi (foto).
La decisione è stata possibile grazie
a un decreto del sindaco Giuliano
Pisapia. «Il rinnovo di tre mesi è un
risultato positivo, ma non certo
risolutivo — commentano i lavoratori
—. Solo l’approvazione del bilancio
garantirebbe la continuità anche della
neonata Città metropolitana».
Passera
Alfano
trovi una
tempistica
che
sostenga
l’affluenza
5
ML
c’è rammarico per aver perso
qualche compagno di strada.
Ma — ne è sicuro Civati —
spazio per una corsa a sinistra
c’è comunque e a prescindere,
a Milano e in tutta Italia».
Nel frattempo una frase del
ministro Alfano accende le polemiche. «Aspetto il rientro
del premier Renzi dagli Usa —
ha anticipato il titolare del Viminale — per valutare insieme a lui la data delle elezioni.
Ma a lui proporrò quella del 5
giugno». Una settimana prima
rispetto alla previsione del 12
giugno. Ma lo spettro rimane
quello dell’astensione. Non ci
gira intorno Stefano Parisi.
«L’ipotesi del 5 giugno — sentenzia il manager che guiderà
il centrodestra — favorirebbe
l’astensionismo. La data non
va bene perché è troppo avanzata e rientra nel ponte del 2
giugno, mentre si dovrebbe
votare a scuole aperte». È più
cauto Sala: «Vorrei che la data
fosse fissata in fretta. Ritengo
che il 5 giugno vada bene, anche se non è il periodo ideale.
Rispetto all’ipotesi del 12 giugno è comunque meglio».
Il candidato Cinque Stelle
Gianluca Corrado insiste invece sull’importanza di «riuscire
a dare l’ufficialità della data a
tutti il più velocemente possibile. È vero che il 5 è vicino alla
festività del 2 giugno, ma avere
il primo turno il 12 porterebbe
il ballottaggio al 26, con il rischio di tante famiglie fuori
città». Corrado Passera infine
si appella ad Alfano «affinché
s’impegni a trovare una tempistica che favorisca il più possibile la partecipazione. Fissare
il ballottaggio il 19 giugno —
mette in guardia il candidato
di Italia Unica — quando molti
elettori potrebbero essere già
fuori città, pregiudicherebbe
fortemente un’ampia e diffusa
partecipazione democratica».
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6
ML
CRONACA DI MILANO
Giovedì 31 Marzo 2016 Corriere della Sera
I negozi
antismog
Il commercio contro limitazioni del traffico e isole pedonali? Per i Genitori antismog è
u n l u o g o co m u n e o r m a i
smentito nei fatti. «La città in
questi anni è andata avanti, i
negozi hanno avuto modo di
apprezzare i risultati positivi,
anche sugli affari, di pedonalizzazioni ben avviate. Pensiamo a via Dante, all’inizio erano
tutti contrari — dice il presidente Marco Ferrari —. Domani allo stesso modo potremmo
sorridere di una Ztl in Buenos
Aires».
L’associazione lancia l’idea:
una rete di esercizi Amici dell’aria pulita. «Che non si oppongono al contenimento delle auto e chiedono rastrelliere
per le biciclette, invece che
nuovi parcheggi». Già trenta
locali hanno aderito: non solo
in centro, e in tutti i settori.
«Supereremo quota cento entro fine anno», promette Ferrari. Alle 18 presentazione ufficiale del progetto in corso Garibaldi 127.

Renato Plati
Nel mio esercizio
si fanno già consegne
su due ruote; ci seguono
anche i fornitori

Fabio Moroni
Incentivare l’uso
di mezzi pubblici e dare
più importanza al cliente
fa bene agli affari
Si prevedono scintille, in
primis con Confcommercio.«Interesse dei negozi è
preservare il flusso più libero
possibile alle merci e alle persone — ribatte Simonpaolo
Buongiardino, presidente di
Assomobilità —. Ostacolare
l’utilizzo della macchina vuole
dire rischiare di perdere fino a
un terzo del fatturato».
I suoi rilievi sono anche di
metodo. «Non ci piacciono le
proposte di gruppi (come i Genitori antismog, ndr) avanzate
sull’onda della passione e non
della competenza. Ci manca
che iniziamo con le strade pedonali a macchia di leopardo,
senza un piano generale. Il
confronto deve rimanere con i
negozi e con gli urbanisti, non
con cittadini senza titolo».
Buongiardino cita come esempio «tutt’altro che virtuoso»
piazza Castello. Il traffico si è
riversato su Foro Bonaparte,
«la pedonalizzazione non ha
senso, non ci sono attività che
creano socialità e passaggio».
Una piccola apertura però
poi arriva: «Nella cerchia dei
Navigli — ammette — gran
parte delle strade potrebbero
essere pedonalizzate, purché
ci siano quattro prerequisiti».
Primo: la presenza capillare
degli esercizi commerciali. Secondo: il consenso della maggioranza dei negozi interessati. Terzo: parcheggi comodi e
vicini. Quarto: la via «non può
essere una arteria di penetrazione» come corso Venezia o
Buenos Aires, e deve essere integrata con altre strade limi-
L’associazione dei Genitori
lancia la rete dello shopping
a basso impatto ambientale
Critiche da Confcommercio:
zone pedonali solo in centro
Le vetrine in metropolitana
Tangenziale
Est
Gli esercenti favorevoli alle limitazioni al traffico
Tangenziale
Nord
I NUMERI
A8
1
1 Effecorta
20 Namur
S.S. 11
Padana Sup.
via Spartaco 29,
via Franco Faccio, 11
21 Libreria Centofiori
2
2 Tomaselli
via Carlo Imbonati, 24
3
3 Stick House
viaTangenziale
Mac Mahon, 1
4 26
27
5
6
Ovest
4 Patagonia
corso Garibaldi 127
7 29
828 9
5 La Ciclistica – Volpedo
via Pellizza da Volpedo, 12
6 Le Papere
via Raffaello Sanzio, 30
25
24
23
piazzale Dateo 5
22 Casa&Natura
viale Argonne 32
Rivoltana
23 Erboristerie Altea
2122
20
11 19
1817
10 12 16
13
1415
Cassanese
Attività commerciali
in città
via Ampère, 59
25 L’erbolario
via Teodosio, 46
26 Cum Grano Salis – Bistrot
S.P. 39 bis
via Volturno, 35
via Washington, 51
8 Biciclette Rossignoli
Nuova
Vigevanese
12 Spazio Nur
16 Erboristerie Altea
9 CicloSfuso
13 Milonga Cornici
17 Dolcevita
via Sartirana (fronte n. 5)
10 MateriaVera
corso San Gottardo, 8
14 Le Civette sul Comò
A7
11 Farmacia Borasi
c.so di P.ta Romana, 68
via Orti, 12
via Ripamonti, 6
via Vannucci, 2
S.S. 35
Dei Giovi
15 Onfuton
via Crema, 14
27 La Ciclistica – Tunisia
viale Tunisia, 30
c.so di P. ta Romana, 123
via Ripamonti, 2
S.S. 9
Via Emilia
28 Panpepato
via Solari, 2/A
29 Il Mondo è Piccolo
18 Ciasmo
Tangenziale
Ovest
via Orti, 7
via Cesare da Sesto, 19
Altea
19 Erboristerie
viale Montenero, 41
Fonte: Genitori antismog
trofe «altrimenti si rischia il
ghetto».
C’è spazio per la discussione? Renato Plati, 42 anni, titolare di Effecorta, rivenditore di
alimentari e detersivi sfusi in
zona Affori, non ha dubbi:
«Noi siamo già organizzati
con consegne in bicicletta o
bici-cargo — dice —. I nostri
fornitori hanno cominciato a
seguire l’esempio e la qualità
della vita migliora». Morbido
del Prodotto
interno lordo di Milano
è generato dal settore
terziario
22.000
via Eustachi, 25
24 Upcycle Café
7 W Milano
via Solari, 40
80%
Un terzo si trova
nel centro storico
50%

Ferrari
Gli acquisti
si fanno
senza auto
Tempi
maturi per
un accordo
Fatturato
di settore
prodotto
dai negozi
del centro
d’Arco
anche Fabio Moroni, 60 anni,
titolare di Moroni gomma (un
punto vendita in corso Matteotti, l’altro in via Varesina in
zona piazzale Accursio), che
ne fa una questione di modernità: «Uno shopping sostenibile, in centri commerciali naturali e non caotici, che incentivino l’uso dei mezzi pubblici
e delle biciclette più che le auto private, fa bene anche agli
affari — dice —. Penso a zone
a traffico limitato, vicine ad
aree pedonalizzate e anche ad
arterie d’accesso, che permettano il carico e scarico delle
merci, ma mettano al centro la
persona». Il dado è tratto, il
confronto (forse) avviato.
E Ferrari ne è convinto: «Le
compere si fanno anche senza
auto, i tempi sono maturi per
venirci incontro».
Elisabetta Andreis
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Buongiardino
Si tratta
di proposte
avanzate da
chi non ha
competenze
Affitti più cari
alle fermate Atm
Mezzo milione
di incassi extra
I nuovi contratti per bar,
edicole e altri esercizi nei
mezzanini portano all’Atm
«maggiori introiti per 500
mila euro su base annua».
Quasi 10 milioni in 19 anni,
tempo di durata medio delle
locazioni. Ma i piccoli
imprenditori, che in certi casi
si sono ritrovati l’affitto
triplicato per effetto della
gara, chiedono ora al Comune
e all’Azienda trasporti di fare
la loro parte. «La quasi totalità
dei negozi non era a norma —
ha denunciato in
commissione Commercio il
presidente del Sindacato
provinciale autonomo
giornalai, Alessandro Rosa —.
Nessun impianto antincendio
e ancora oggi non sono
accatastati tutti i locali messi a
bando». E ancora: «Ci si
chiede come possa Atm
rivendicare il diritto ad avere
in 90 giorni dei locali a norma
quando per decenni questi
spazi non sono nemmeno
esistiti — ha rincarato —.
Come è possibile che Atm e
amministrazione abbiano
potuto tollerare la situazione
quotidiana negli ambienti di
metropolitana? Dobbiamo
aspettarci che gli edicolanti
debbano mettere a norma
anche le stazioni? Riusciranno
ad offrirci stazioni sicure in
cui lavorare e in cui
transitare?».
Il piano di valorizzazione
degli spazi commerciali nelle
stazioni del metrò è stato
illustrato ieri a Palazzo Marino
dall’assessore ai Trasporti,
Pierfrancesco Maran, e dal
direttore centrale Tecnica e
Sistemi di Atm, Claudio
Palastanga. Sono 165 i locali
messi a bando a giugno 2015,
per 152 manifestazioni di
interesse. Di queste, 66 offerte
riguardano edicole, 58 bar, 3
tabaccherie, 36 altre tipologie
e una libreria. Diciannove
commercianti hanno
esercitato il diritto di
prelazione. E proprio contro
questo meccanismo Chef
Express ha presentato ricorso
al Tar, per le aggiudicazioni
dei mezzanini di San Babila,
Lambrate, Loreto e Pagano.
Al momento sono 34 i
contratti già firmati. «Si tratta
di un percorso iniziato 3 anni
fa — ha ricordato Maran —
che sta portando a un
miglioramento delle stazioni
della metropolitana». Per 15
locali, tutti sulle linee M1, M2
e M3, non è ancora possibile
stipulare i contratti perché
mancano i dati catastali.
Contesta l’operazione Fabrizio
De Pasquale, di Forza Italia.
«L’obiettivo di Atm dovrebbe
essere di garantire più
presidio e più servizi nelle
stazioni — ha denunciato —
non di incassare 500 mila
euro in più all’anno. Una cifra
irrisoria su un bilancio
di 700 milioni che poteva
essere recuperata con un
semplice adeguamento dei
canoni».
Rossella Verga
© RIPRODUZIONE RISERVATA
CRONACA DI MILANO
Corriere della Sera Giovedì 31 Marzo 2016
IL RACCONTO NELLA BIBLIOTECA
7
ML
 Tra il 1945 e oggi
Due direttori Gamba
e l’identico destino
scritto nel cognome
di Pierluigi Panza
U
Dalla Shoah al film di Benigni
L’archivio che salva la storia
Festeggia 60 anni il Centro di documentazione ebraica di via Eupili
4A MOSTRA-MERCATO
D’ARTE MODERNA
E CONTEMPORANEA
 Nel 1991 ha
dato alle
stampe un
volume che
ricostruisce la
storia di 10
mila persone
deportate e
morte nei lager.
Molti — 1.259
— erano
scomparsi in
massa nella
maxi retata del
16 ottobre
1943, a Roma
 Nel 1994 i
ricercatori
hanno
intervistato
105 ex
deportati e
realizzato il film
«Memoria»
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
CON IL
PATROCINIO DI
Aprile‘16
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DOMENICA 10/20
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mento unico in Europa che ha
strappato all’oblio pagine di
storia.
Quelle valigie di cartone custodite sotto il letto dello studente veneziano sono diventate nel tempo un archivio gigantesco che raccoglie ogni documento, diario, lettera e
testimonianza di vita delle comunità ebraiche in Italia e anche in Europa. Paola Mortara si
occupa dell’archivio fotografico: una storia per immagini
dell’ebraismo italiano. Da un
nucleo di immagini in bianco e
nero che riguardavano la Shoah, il database s’è ampliato e
 Il Cdec
nasce a
Venezia ma
dagli anni
Sessanta viene
ospitato in via
Eupili 8, nella
ex scuola
ebraica
un precedente Gamba
esordiente come direttore.
Fu Pierino Gamba (nella
foto), classe 1936, che a
nove anni — vestitino nero
di scuola con pantaloncino
corto e collarino bianco
lavorato all’uncinetto —
diresse l’orchestra di Santa
Cecilia. Il 12 giugno del ’47,
a 11 anni, era già a Parigi
per Beethoven e l’anno
dopo in Finlandia. Diventa
una star di CinecittaLuce
(il video storico è
pubblicato su Youtube)
e a 24 — con ancora 8 anni
d’anticipo rispetto a
Michele — Pierino
dirigeva già la London
Symphony. Nel 1962, a 26
anni, vinceva l’Arnold Bax
Memorial Medal. Una
carriera che si è
stabilizzata, come solista e
direttore. Dal 1971 al 1980
Pierino ha diretto la
Winnipeg Symphony
Orchestra e poi la Adelaide
Symphony Orchestra in
Australia. Fino al 2004 è
stato direttore della
National Symphonic
Orchestra of Uruguay.
Giramondo, ora vive a New
York e continua la
professione specie come
docente. Si può augurare a
Michele Gamba altrettanto,
anche di più.
A SOLO
PAVIA
2/3
tati molti di coloro che allora
erano bambini — spiega Liliana Picciotto —. Emerge lo
spaccato di una società civile
che fu capace di grandissima
generosità. A svolgere un ruolo
cruciale furono le concordanze
amicali e occupazionali. Mi
spiego, dall’avvocato a chi aveva il banco al mercato aprirono
la loro casa a chi si doveva nascondere per non essere deportato». Ma già prima, nel ‘94,
lo stesso metodo aveva consentito di fissare per sempre il racconto di 105 deportati sopravvissuti ai lager. Ne è nato un
film, «Memoria», un docu-
Memoria
INFO DEA SERVIZI
TEL. 0382.483430
DIRETTORE ARTISTICO
GIOVANNI ZUCCA
www.paviart.it
RIDOTTO
Testimoni
Sopra, la
direttrice
scientifica del
Cdec, Liliana
Picciotto, nella
biblioteca di 30
mila volumi.
Sotto, il
dettaglio di una
scheda di un
desaparecido
nei lager
oggi ricostruisce la storia di famiglie arrivate in Europa dai
Paesi Arabi e dall’Est. Il fiore all’occhiello è, però, lo studio sui
deportati ebrei dall’Italia. Un
lavoro durato diciotto anni e
concluso nel 1991, che ha ricostruito la storia di ogni persona
scomparsa. Diecimila schede
raccolte in un volume. «Qualcuno ci ha detto ”Finalmente i
miei genitori hanno una tomba”». spiega la direttrice. A Roma, per esempio, in una sola
notte, nel rastrellamento del 16
ottobre 1943, la Gestapo arrestò
1.259 persone. Duecentosette
erano bambini. Una lapide nel
ghetto ricorda la retata. E prima ancora della fine della
guerra, aprì un piccolo ufficio
delle ricerche dove si portava la
foto dello scomparso. «Da lì
siamo partiti e dalle carceri, dagli archivi di Prefetture e Questure, dove abbiamo trovato gli
ordini di arresto. È stata una
impresa pazzesca, non c’erano
ancora i pc quando abbiamo
iniziato».
In questa piccola casa trova
posto anche la più grande biblioteca italiana di testi antisemitici. «Una editoria molto vivace», commenta con ironia
Stefano Gatti che si occupa anche dell’Osservatorio sull’antisemitismo italiano con Betti
Guetta. Il Cdec spegne 60 candeline. La festa a fine maggio.
Paola D’Amico
INVITO
L
a sala di lettura al primo piano della palazzina di via Eupili 8, sede del Cdec, il Centro
di documentazione
ebraica contemporanea, è una
tappa obbligata per scrittori,
studiosi, registi. Qui è germogliata la sceneggiatura de «La
vita è bella» di Roberto Benigni
e di «Jona che visse nella balena», il film di Roberto Faenza.
Compie 60 anni questo luogo
unico in Europa, che ha trovato
sede nella ex scuola ebraica
milanese, quella nata per accogliere i bimbi che le leggi razziali avevano espulso dalla
scuola pubblica. E per sostenerlo nasce l’associazione Amici del Cdec ([email protected]). Perché custodire la memoria ha costi enormi.
«Il nucleo originario nacque
a Venezia — racconta Liliana
Picciotto, che ne è oggi il direttore scientifico — da una idea
della federazione giovanile
ebraica». Erano i figli di chi
aveva subito la persecuzione
durante la seconda guerra
mondiale. «Volevano ricostruire i fatti, avevano raccolto materiale, intervistato sopravvissuti — continua —. Robi Bassi,
dermatologo veneziano, ne fu
il primo segretario e racconta
di aver custodito il materiale
documentale in valigie sotto il
letto». Un intero armadio di tesi di laurea documenta il lavoro
che pochi esperti e molti volontari svolgono tra queste mura. La biblioteca ha trentamila
volumi sull’ebraismo, più di
duemila riviste. Il Cdec fa consulenza a ricercatori di tutto il
mondo.
Ma il Centro è il primo motore di ricerca. L’ultimo lavoro avviato nel 2007 vuole ricostruire
la storia degli ebrei che sono
sfuggiti alla deportazione. «Si
chiama ”Memorie di salvezza”.
Vogliamo ricostruire come si
sono salvati. Siamo partiti dalle
case di riposo, dove sono ospi-
n destino nel
cognome. Pochi
giorni fa abbiamo
celebrato Michele Gamba,
il 32enne direttore
d’orchestra milanese che
settimana scorsa è stato
chiamato all’improvviso
alla Scala per dirigere I due
Foscari. Un esordio
fortunato per un giovane;
giovane per le categorie del
2016. Perché molti decenni
fa, i Gamba che esordivano
come enfant prodige
avevano ben altra età. Devo
alla cortesia di Franco
Debenedetti il ricordo di
8
Giovedì 31 Marzo 2016 Corriere della Sera
ML
è appena nato
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CRONACA DI MILANO
Corriere della Sera Giovedì 31 Marzo 2016
9
ML
Sanità e appalti, Lorusso: «Ma quale cricca, solo affari privati»
Interrogato a Roma il socio di Longo, «il contabile» delle imprese collegate alle forniture odontoiatriche
400
Milioni Il giro
d’affari stimato
da carabinieri
e procura
nell’ambito
dell’inchiesta
«Smile»,
su un presunto
sistema di
corruzione
e riciclaggio
nella sanità
lombarda
Solo «affari privati», nulla
di illecito. Stefano Lorusso,
considerato dalla procura di
Monza il contabile della «cricca» che si muoveva dietro gli
appalti per la gestione servizi
di odontoiatria negli ospedali
lombardi, respinge l’accusa di
riciclaggio. Il 52enne di Maglie
(Lecce) con residenza in Florida, titolare della società More
Than Lux (sedi a Miami, Orlando e Milano, in corso Garibaldi) si è sottoposto all’interrogatorio di garanzia, celebrato per rogatoria davanti al gip
di Roma, dove si trova da poco
prima di Pasqua, a seguito di
estradizione dagli Usa. A giorni è previsto il suo trasferimento nel carcere monzese,
nel quale sono detenuti anche
il presidente della commissione sanità di Regione Lombardia Fabio Rizzi (ex fedelissimo
del governatore Roberto Maroni), e il suo stretto collaboratore Mario Longo, altre pedine
fondamentali dell’inchiesta
«Smile», che a febbraio ha
portato all’emissione di 21 misure restrittive con accuse a vario titolo di associazione a delinquere, corruzione, turbata
libertà degli incanti. Lorusso
avrebbe ricevuto il pagamento
di 50mila euro (in due tranche
da 25mila) da Paola Canegrati,
l’imprenditrice brianzola ritenuta il «perno del sistema di
corruzione», per prestazioni
di consulenza in realtà inesistenti. Transazione che, secondo quanto dichiarato dall’indagato al gip del tribunale
capitolino, rappresenta il pagamento di due «corsi di formazione», fatturati regolarmente dalla sua Mtl Events srl.
Non dunque il «prezzo della
tangente» versato dalla Cane-
Amicizie eccellenti Stefano Lorusso con il pilota Felipe Massa
Colpo grosso nel Quadrilatero
Da un foulard alla prigione
 È stata la
Settima
sezione
dell’Ufficio
prevenzione
generale della
Questura,
diretto
da Maria Josè
Falcicchia
(foto), ad
arrivare
all’arresto di
Mariapiera
Pesce, 53 anni,
etnia sinti,
«pluristellata»
ladra
 Il colpo
dell’orologio di
lusso, alla
gioielleria Pisa
di via Verri,
risale al 27
febbraio
scorso. Da una
immagine di un
foulard chiaro il
via alla cattura
Cappotto nero, foulard chiaro (l’abbigliamento, come si
vedrà, sarà un elemento decisivo dell’indagine), nella tarda
mattinata del 27 febbraio una
donna entra nella gioielleria
«Pisa» di via Verri; parla con
una commessa, espone le sue
richieste; viene ammessa nel
corner del negozio in cui si
tratta la vendita di orologi extra lusso. Da questo momento,
la scena si svolge come di consuetudine di fronte a una facoltosa cliente: sul banco vengono srotolati gli astucci di
velluto con i pezzi più pregiati
della collezione Patek Philippe; la commessa prende da
una vetrina un orologio in oro
e brillanti. La cliente si informa, chiede, commenta. Passano venti minuti. Poi sposta il
suo interesse su un paio di gemelli in oro che, spiega, deve
regalare. Lascia 300 euro di caparra. Dice: «Se mi preparate il
pacco, finisco i miei acquisti e
passo tra poco a ritirare i gemelli». Arrivederci.
Qualche ora dopo, il personale del negozio si allarma: la
donna non è tornata; controllano; manca un orologio
(quello in oro e brillanti) che
vale 136 mila euro. A fine pomeriggio un responsabile della gioielleria «Pisa» firma una
denuncia in questura. E in
quel momento parte l’indagine dell’Ufficio prevenzione generale della polizia, diretto da
Maria Josè Falcicchia, che in
poco più di un mese arriva al-
© RIPRODUZIONE RISERVATA
una donna bionda con cappotto nero e foulard chiaro. Notano un particolare: era una
mattinata piovosa, quel 27 febbraio, e lei era l’unica senza
ombrello. I poliziotti deducono: dev’essere appena uscita
da un luogo riparato. Forse un
altro negozio. O, più probabilmente, un’auto. Riavvolgono
tutti i file dei filmati e iniziano
un secondo scandaglio: stavolta l’obiettivo non è una persona, ma una macchina. Ore di
esame. Si concentrano su una
Clio blu: a bordo, lato passeggero, allargando molto l’immagine, si vede una persona
che, all’apparenza, indossa
quel cappotto e quel foulard.
«E qui facciamo la nostra
scommessa — racconta Maria
José Falcicchia — ipotizziamo
che la donna sia la stessa del
furto e che possa avere un
Ruba orologio di platino e brillanti da 135 mila euro, presa dalla polizia
L’inchiesta
grati alla coppia Rizzi-Longo,
come invece sostengono gli
inquirenti, che poi Lorusso
avrebbe dovuto «ripulire», attraverso una triangolazione di
società offshore tra Panama,
Usa, e Lussemburgo. Il broker
ha poi preso le distanze da Rizzi, dicendo di averlo incontrato in rare occasioni in incontri
ufficiali. A breve, come anticipato dall’avvocato difensore
Sara Fardella, un nuovo interrogatorio col pm Manuela
Massenz.
Federico Berni
Fotogrammi
Un volto senza nome e
una giornata di pioggia
Passo dopo passo ecco
la storia di un’indagine
 Uccide compagno
Delitto di via Carcano
«Omicidio volontario»
È omicidio volontario
con dolo eventuale l’accusa
per Valentina Aguzzi, la
44enne che sabato ha
ucciso il compagno con una
spada giapponese. Arresto
convalidato ieri dal gip.
l’arresto di Mariapiera Pesce,
52 anni, nata a Rho, etnia sinti,
una carriera criminale di ladra
di alto livello iniziata nel 1979.
«Durante il furto ha mostrato
carisma, padronanza, sangue
freddo — spiega Falcicchia —
Siamo riusciti a individuarla
con una scommessa investigativa».
Perché il giorno del furto è
semplice, per la polizia, guardare le telecamere interne della gioielleria e scoprire la tecnica: la donna è riuscita a spostare su una parte defilata del
banco l’orologio di maggior
valore; ha appoggiato la borsa
proprio lì sopra; alzandosi, ha
preso borsa e orologio e si è allontanata. Ma il modus operandi della ladra, a quel punto,
non dice ancora nulla: bisogna
dare un nome al volto impresso nei filmati. E poi trovarla.
Gli investigatori iniziano a
scandagliare tutte le telecamere della zona (via Verri, via
Montenapoleone, via Sant’Andrea) nel periodo precedente
al furto. Si concentrano su facce e figure. Fino a che trovano
Online
Così la ladra
riesce a beffare
la commessa
della gioielleria
in centro: il video
della polizia sul
sito corriere.
milano.it
complice, proprio su quell’auto». La macchina è intestata a
una persona che non c’entra
nulla, ma le Volanti l’hanno
fermata più volte in passato: a
bordo, sempre il marito o il figlio di Mariapiera Pesce; dai
terminali si scopre il curriculum criminale della donna.
La polizia inizia a fare controlli
e perquisizioni tra Brugherio e
Bergamo, insediamenti sinti
dove vivono i parenti. Una
pressione costante, giorno dopo giorno.
Ieri, tramite il suo avvocato,
la ladra «ricompare». Il pm
David Monti firma un provvedimento di fermo. La donna
era scappata per qualche tempo in Germania.
Gianni Santucci
© RIPRODUZIONE RISERVATA
10
ML
Giovedì 31 Marzo 2016 Corriere della Sera
CRONACA DI MILANO
Corriere della Sera Giovedì 31 Marzo 2016
Statale, il sondaggio dei ricercatori
«A Milano mille euro non bastano»
l’altro punto è il merito. «Oggi
i posti di dottorato sono ancora assegnati su base storica,
non in seguito alla valutazione
dei risultati come avviene nelle moderne accademie», dice
Giulio Formenti, rappresentante dei dottorandi nel Senato accademico. E aggiunge:
«La linea del rettore Vago è di
attribuire le risorse in base al
merito e se questo principio
verrà applicato anche per i
dottorati credo che il cambiamento sarà visto con favore».
Intanto gli universitari presentano il conto insieme con il
sondaggio sul costo della vita
e della ricerca a Milano (realizzato dai dottorandi del Nasp,
Network for the advancement
of social and political studies).
«Il questionario è stato compilato da 458 colleghi su 1050,
autenticati attraverso il numero di matricola», hanno spiegato. Ed ecco i primi risultati.
La voce che incide di più è la
casa. Il 45% dei giovani ricercatori non è in grado di lasciare
l’abitazione della famiglia
d’origine, il 33% vive con il
partner, il 13% da solo e l’8%
condivide l’appartamento. La
spesa media è di 500 euro e fra
chi abita con i genitori, più di
un terzo contribuisce a pagare
l’affitto o il mutuo.
Duecento euro al mese è la
spesa media per il cibo e cento
per i trasporti ma questa cifra
sale per i fuori sede, fino al
 La votazione
Medicina in inglese, oggi il cda decide
L
a medical school della Statale, corso di medicina in
inglese, deve partire comunque, con o senza la correzione
della data del test (fissata dal ministero a settembre) chiesta
dal rettore Gianluca Vago: «È tardiva e ci penalizza. O si
anticipa o il corso non parte», comunica a febbraio. Appello
caduto nel vuoto. Come il successivo: «Test in due date, si
anticipi almeno la prova per gli stranieri». Proposta rilanciata
anche dagli studenti, inutilmente. Il Senato accademico
martedì ha votato a favore dell’apertura del corso comunque,
anche con test «tardivo». Oggi la parola al cda di ateneo. ( f.c.)
245%. Più bassa la spesa per le
cure mediche, 34 euro al mese, sostenute da quattro dottorandi su dieci.
Poi c’è il capitolo ricerca.
«Comprende voci non rimborsabili, dall’accesso a banche
dati ai materiali di laboratorio
e i costi di missione che vanno
anticipati, e un dottorando su
due non ne ha svolte», scrivono gli autori del censimento
nella relazione.
«I più svantaggiati sono gli
stranieri — dice Formenti — .
A loro le spese fisse costano il
34% in più e devono prevedere
anche i viaggi per le visite alla
famiglia, l’offerta della Statale
quindi è poco appetibile per
gli studenti internazionali.
Mentre i dottorati dovrebbero
essere la bandiera di un ateneo».
L’università Bicocca, che ha
alzato la cifra di queste borse,
è il modello da seguire secondo i ricercatori della Statale.
«Questione di opportunità,
equità sociale e riconoscimento di status — dicono — .Il ministero fissa un minimo di legge e nel nostro ateneo non è
mai stato ritoccato. Siamo fermi da otto anni a mille euro
netti». Oggi sul capitolo risorse e dottorati le decisioni del
consiglio di amministrazione.
Federica Cavadini
Human Technopole,
adesso è il tempo
della trasparenza
Petizione
 A gennaio
373 ricercatori
della Statale
avevano
presentato
al rettore
Gianluca Vago
(nella foto) una
petizione per
aumentare le
borse di studio
 Ora hanno
realizzato un
censimento
sul costo della
vita a Milano,
da allegare
alla richiesta
formulata
al consiglio di
amministrazione dell’ateneo
di ulteriori
200 euro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Al via il 12 aprile la Fiera del Mobile a Rho
Snaidero: così portiamo il Salone a Shanghai
La macchina è potente ma è rodata, e il
pilota è tranquillo: il percorso non è accidentato né in salita (casomai in lieve discesa) e c’è persino un po’ di vento a favore. Roberto Snaidero, presidente di FederlegnoArredo e del Salone del Mobile, è rilassato: anche se tra Milano e Rho fervono
i preparativi in vista dell’apertura del 12
aprile, dopo anni complicati le preoccupazioni sembrano al minimo. Il fatturato
della filiera legno-arredo è in crescita
(40,722 miliardi di euro, + 2,7 per cento rispetto al 2014) sia sul mercato estero che
quello interno, grazie anche a bonus mobili e detrazioni fiscali sulla casa; l’indotto
è sempre lusinghiero, per la soddisfazione in particolare di hotel e ristoranti che
accoglieranno migliaia di operatori da oltre 160 Paesi. Il primato internazionale
dell’evento milanese non è in discussione.
«Perché il Salone del Mobile è così conosciuto? Perché oltre a dare cucine, camere e divani dà anche cultura», dice
Snaidero. «Siamo nella capitale del design, possiamo contare sul bacino fieristico
più grande d’Europa e sulle idee delle nostre aziende, architetti e designer: la nostra forza è sapere intravvedere il futuro.
Non smettiamo mai di ragionare sul domani, a partire da novembre, quando porteremo il Salone a Shanghai». Un’operazione internazionale che ha avuto un prologo a Miami, a dicembre, cosa che insieme al cambio favorevole induce a pensare
che la crescita del 22,4 per cento sul mercato Usa possa consolidarsi.
La 55esima edizione avrà diversi protagonisti: dall’arredo classico all’extralusso,
dal consueto furore creativo del Fuorisalone all’allestimento space&interiors, al
The Mall a Porta Nuova. Ma il fiore all’occhiello sarà il ritorno, dopo vent’anni, dell’Esposizione Internazionale della Triennale di Milano, all’interno della quale dal
2 aprile al 12 settembre ci sarà anche la
mostra «Stanze. Altre filosofie dell’abita-
re» curata da Beppe Finessi. Spiega Snaidero: «Come Salone siamo partner principale di questa manifestazione, che abbiamo voluto per dare un segnale di ciò
che può essere il futuro, dando incarico a
undici architetti di diverse generazioni di
rappresentare ipotesi di spazi abitativi».
Prova che il Salone — e il settore — sono in salute, è l’atteggiamento di Snaidero
verso le istituzioni. «Sì, forse una riduzione delle tasse e una semplificazione delle
pratiche burocratiche sarebbero ben accette. Ma devo dire che da 4-5 anni abbiamo ottenuto una considerazione dal settore pubblico che prima non era così
scontata. Quanto all’attenzione delle cariche governative, i ministri sono sempre
venuti, abbiamo già ospitato Renzi, Letta,
Monti e Berlusconi, che un giorno venne
in tuta. Quest’anno il premier forse non
verrà: pazienza, verranno altri ministri».
Paolo Madeddu
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ML
 L’intervento
La richiesta dei dottorandi: un aumento del 20%. «Ma si premi il merito»
I mille euro al mese della
borsa di studio di un dottorando sono pochi per vivere da ricercatore a Milano. Cinquecento vanno via per l’affitto,
duecento per il cibo, cento per
il trasporto. L’80 per cento della cifra serve per pagare le spese essenziali, in tasca rimane
ben poco. La casa è la voce che
pesa di più e uno su due, a ventisei anni suonati, vive ancora
dai genitori.
Così risulta dal censimento
sul costo della vita realizzato
dai giovani ricercatori della
Statale e allegato alla richiesta
di un aumento minimo di duecento euro presentata all’ateneo. Oggi il consiglio di amministrazione dell’università, deciderà infatti quante borse e di
quale importo assegnare.
Già a gennaio questi universitari - sono un migliaio gli
iscritti ai “Phd” della Statale avevano presentato al rettore
Gianluca Vago una petizione
per aumentare la borsa del 20
per cento ed equipararla a
quella della Bicocca. «Nella
stessa città due università pubbliche trattano i loro studenti
in maniera diversa — scrivono
nel documento che ha raccolto 373 firme — E duecento euro in più fanno la differenza a
Milano».
Sul tavolo poi non c’è soltanto la questione della cifra,
11
Chi è
 Roberto
Snaidero, 67
anni (foto), è
alla guida di
Federlegno
Arredo e del
Salone
 Ha fondato
la Snaidero spa
B
envenuto il finanziamento aggiuntivo
progettato dal Governo di 1,5 miliardi
di finanziamenti statali ripartiti su 10
anni, che è come acqua nel deserto. Ottima
la destinazione di una parte dell’area exExpo alla ricerca scientifica. Legittimo che il
Governo indirizzi le macroscelte della ricerca
pubblica, se l’area della ricerca biomedica ha
per l’Italia grande importanza.
Da qui in avanti però deve cominciare
l’operazione trasparenza. Con questa
incondizionata esigenza noi, docenti,
ricercatori, studenti, scrittori, educatori,
professionisti dell’informazione e cittadini
tutti, ci rivolgiamo al Ministro
dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
con le seguenti domande e le conseguenti
richieste.
Il finanziamento in questione è destinato
esclusivamente a un determinato ente,
qualunque esso sia (nel caso particolare,
l’Istituto Italiano di Tecnologia, Iit, una
fondazione di diritto privato largamente
finanziata con risorse pubbliche), o è
destinato ai migliori e più pertinenti progetti
della ricerca italiana? La prima ipotesi è
evidentemente inaccettabile; ma la seconda
richiede precise e ben definite procedure di
realizzazione. Ci chiediamo: compare il
progetto Human Technopole nel
Programma Nazionale della Ricerca? Quale è
il ruolo di un Ministero che è appunto anche
Ministero della Ricerca in una decisione di
questa portata, quali sono le garanzie che
essa sia in tutte le sue fasi soggetta alle
procedure pubbliche, controllabili,
internazionalmente in vigore per la
valutazione e il finanziamento pubblico dei
migliori progetti di ricerca?
Forti delle critiche nette e limpide rispetto
ai metodi finora seguiti dai promotori del
progetto, pubblicamente sollevate in più
occasioni da personalità indiscusse della
ricerca scientifica e dell’etica pubblica, come
la Senatrice a vita Elena Cattaneo, come
Giovanni Bignami, già presidente
dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, seguiti
da svariati rappresentanti della scienza
italiana all’estero e vincitori dei
finanziamenti europei; convinti noi pure
come la Senatrice Cattaneo che gli atenei, i
centri di ricerca e i singoli ricercatori «non
possono tacere», anzi che «ogni scienziato e
intellettuale deve difendere la libertà di
ricerca da ogni corruzione politica»,
sensibili al vincolo etico non solo verso i
contribuenti, ma verso gli studenti ai quali
molti di noi insegnano ogni giorno a
chiedere ragione delle decisioni di chi
esercita legittimamente il potere, noi ci
associamo alle loro pressanti e non rinviabili
richieste di trasparenza. Chiediamo che
un’Agenzia pubblica e indipendente,
competente a «una valutazione oggettiva,
comparativa, trasparente e partecipata tra i
possibili contenuti di Human Technopole»,
scongiuri da subito il rischio che si adottino
metodi di cooptazione arbitraria e locale.
Questi violerebbero non solo l’etica
pubblica, ma anche l’etica della scienza, che
di trasparenza e di buone ragioni vive, e di
sudditanza politica muore. Chiediamo che
direttori e «generali» di Human Technopole
siano individuati con un confronto aperto,
libero, trasparente, competitivo tra ogni
immaginabile proposta valutata in modo
terzo, indipendente e competente. Perché
accordi amicali e arbìtri di ogni forma e
latitudine siano relegati a un passato non
all’altezza dei valori democratici inscritti
nella nostra Costituzione.
E chiediamo che questo sia solo l’inizio.
Che sia l’atto di nascita di una politica
pubblica della conoscenza, dell’università,
della ricerca. La cui completa assenza
condanna oggi l’Italia agli ultimi posti nelle
graduatorie europee di attrattività di
studenti e ricercatori dall’estero: segno di
vero, grave declino del Paese, premessa di
cancellazione della sua civiltà e della sua
storia.
Roberta De Monticelli,
Ruggero Pardi,
Remo Bodei, Massimo Cacciari,
Nando Dalla Chiesa, Mario De Caro,
Roberto Escobar, Margherita Pieracci
Harwell, Alfonso Maurizio Iacono,
Diego Marconi, Tomaso Montanari,
Stefano Rodotà, Salvatore Settis,
Giuseppe Trautteur, Nadia Urbinati,
Alberto Vannucci, Nicla Vassallo,
Maurizio Viroli, Gustavo Zagrebelsky
12
ML
LOMBARDIA
Giovedì 31 Marzo 2016 Corriere della Sera
Contro la corruzione in Brianza
arriva la «soffiata» digitale
 Varese, frode in commercio
Il pesce non è fresco
Sequestro dei Nas
Enti locali, i dipendenti potranno segnalare comportamenti illegali dei colleghi
Una «soffiata» per
spazzare via le infiltrazioni
malavitose nella pubblica
amministrazione. In Brianza
sono cinque i Comuni che
hanno deciso di ricorrere all’istituto di origini anglosassoni del whistleblowing, introdotto in Italia con una legge del 2012. Monza, Brugherio, Seregno, Besana Brianza
e Triuggio, più la stessa Provincia che lo sta attivando,
hanno deciso di offrire ai dipendenti la possibilità di denunciare in forma anonima
comportamenti scorretti, immorali o illegali da parte di altri colleghi.
Il whistleblowing fa parte
del «Piano anticorruzione» e
le procedure sono state definitivamente messe a punto
proprio in questi ultimi giorni: sui siti istituzionali delle
amministrazioni coinvolte
sono già comparse le indicazioni da seguire. «Definirla
una delazione è profondamente sbagliato — commenta Marco Troiano (Pd), sindaco di Brugherio —. Ciò che ci
proponiamo di raggiungere è
una svolta culturale, una nuova consapevolezza da parte di
chi ha la responsabilità di gestire la pubblica amministrazione». I due bar chiusi a Seregno per ‘ndrangheta pochi
giorni fa sono solo l’ultima testimonianza di un territorio a
forte rischio, in modo partiMONZA
colare la Brianza ovest, in passato più di una volta al centro
di importanti inchieste da
parte della Procura.
Il whistleblowing, in altre
parole, sarebbe solo una soffiata a fin di bene. I reati su
cui si potrebbe fare luce vanno dalla corruzione alla concussione, passando per appalti truccati o, molto più
semplicemente, per il collega
che timbra e poi va al bar. «È
nostro dovere agire in via pre-
Cremona Il gestore: «Ora il rilancio»
Più sorveglianza
per salvare
il cinema all’aperto
È iniziato il salvataggio
del cinema all’aperto (foto)
di Cremona, preso di mira dai
vandali. Il Comune dimezzerà
il canone d’affitto al gestore
del cinema e rafforzerà la
sorveglianza dell’area. (g. b.)
ventiva — aggiunge il primo
cittadino di Seregno, Edoardo Mazza, a capo di una giunta targata Fi - Lega —. Il whistleblowing va in questa direzione e favorisce le segnalazioni da parte dei dipendenti,
ovvero coloro che conoscono
bene i meccanismi dell’azione amministrativa».
Tuttavia, per evitare che gli
uffici pubblici si trasformino
in covi di gole profonde, è necessaria una procedura di segnalazione rigorosa e anonima. In caso contrario, si corre
il rischio di scoraggiare eventuali segnalazioni o, peggio
ancora, di sollecitare solo un
mare di inutili pettegolezzi.
Giorgio Garofalo, consigliere
provinciale pd e responsabile
di BrianzaSicura, l’associazione che lo scorso autunno ha
dato vita a un cartello di 11 Comuni contro il malaffare nella
vita pubblica, ha chiarito i
meccanismi alla base di una
«soffiata» sicura: «Prima di
tutto è necessario nominare
all’interno dell’ente un responsabile anticorruzione al
quale debbono essere inoltrate le segnalazioni — spiega Garofalo —. Il sistema però deve essere criptato, solo la
magistratura in una secondo
momento può eventualmente chiedere al denunciante di
venire allo scoperto».
Riccardo Rosa
© RIPRODUZIONE RISERVATA
di Roberto Rotondo
La vicenda
 I Comuni di
Monza,
Brugherio
(nella foto, il
sindaco Marco
Troiano),
Seregno,
Besana Brianza
e Triuggio
introducono
l’istituto
anglosassone
del «whistleblowing»
 I dipendenti
degli enti locali
potranno
denunciare
in forma
anonima
comportamenti
illegali dei loro
colleghi
S
almone dell’Alaska decongelato e
confezionato come fresco: è questa
l’accusa che ha portato i Nas a
sequestrare 150 chili di pesce confezionato
in Olanda e importato da una azienda di
grossisti di Caronno Pertusella, la Sea Fish, a
cui i carabinieri hanno elevato 12 mila euro
di multa e contestato la frode in commercio.
Secondo le accuse la ditta avrebbe, in una
partita di merce, scongelato del pesce e non
indicato in confezione che si trattava di
merce decongelata. La frode quindi avrebbe
potuto essere consumata con la vendita di
salmone fatto passare per fresco. In totale i
militari dei Nas di Milano, in collaborazione
con la compagnia dei carabinieri di Saronno,
hanno sequestrato 150 chilogrammi di
pesce. Secondo il verbale contestato
all’azienda erano contenuti in 24 cartoni
trovati durante un’ispezione. Secondo i
carabinieri vi era anche una sala non a
norma con il trattamento del pesce rispetto a
quanto era segnalato dai confezionamenti. Il
reato contestato al titolare dell’azienda è
quello di frode in commercio. «Per noi è un
errore — si difende l’avvocato della ditta,
Carlo Manzoni — come abbiamo scritto
nelle nostre osservazioni al verbale, non si
trattava di pesce prima congelato e poi
decongelato. Tuttavia faccio notare che non
è stata fatta alcuna accusa di reato contro la
salute, bensì l’articolo 515 sulla frode
commerciale. Decideremo se affrontare un
processo, nel caso in cui le indagini
proseguano, oppure se pagare un’oblazione
che in queste fattispecie arriva fino a 2 mila
euro». Proprio ieri è stata anche sequestrata
una partita di tre tonnellate di pesce avariato
stipato in un camion che aveva avuto un
guasto sull’autostrada dei Laghi a Gallarate.
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LOMBARDIA
Corriere della Sera Giovedì 31 Marzo 2016
13
ML
L’INCHIESTA FEBBRE DA SCOMMESSE
di Luca Rinaldi
«G
ioco da
sei anni
e l’unica cosa
che ho
ottenuto è solo terra bruciata attorno
a me». Parla un imprenditore
cinquantenne, il quale poco
dopo rivelerà che «in dieci ore
sono arrivato a giocarmi anche dodicimila euro». Non
siamo al casinò e non siamo a
Montecarlo affacciati a una
roulette, ma più semplicemente a Voghera davanti a una
slot: da queste parti, come in
tante altre in Italia, non è complicato raggiungerne una, ma
qui è più semplice che altrove.
Con un apparecchio per il gioco ogni 98 abitanti la città ha
superato la media di Pavia, ribattezza la «Las Vegas d’Italia». L’offerta di Voghera, in
proporzione al numero degli
abitanti, poco meno di
40mila, è dunque superiore rispetto a quella del capoluogo
di provincia.
Il dato è emerso nel corso
della «Giornata nazionale sul
contrasto al gioco d’azzardo»,
organizzata da Regione Lombardia: in tutto sono presenti
sul territorio vogherese 386
macchinette all’interno di
esercizi pubblici, sale gioco,
tabaccherie e agenzie di
scommesse. In genere, e non
solo a Voghera, i commercianti non hanno molta voglia di
esporsi sul tema e alcuni sembrano rassegnati alla presenza
delle macchinette. Eppure a
volte «quei tremila euro lordi
al mese sulle giocate che finiscono nelle casse del bar —
spiega il titolare di un esercizio — aiutano a tenere in ordine i conti». Dalla stazione alle
periferie, passando per il centro una slot si rimedia sempre,
e i giocatori non mancano.
Le distanze dai punti sensibili fissate dalla legge Regionale fino a marzo 2022 non
sono un problema: solo allora
scadranno le concessioni che
non saranno rinnovate a chi si
trova a 500 metri da scuole,
ospedali, chiese o centri di aggregazione. Dunque c’è da
spremere ancora prima del
rinnovo delle concessioni per
i locali che rientrano nel perimetro. Come la sala slot in
fondo alla centralissima via
Emilia, gestita da cittadini cinesi e a duecento metri dal palazzo del Comune fresco di
commissariamento per una
vicenda di schede elettorali
mal conteggiate. «In questo
 La parola
SLOT MACHINE
La slot machine, in italiano
«macchina mangiasoldi»,
comparve per la prima
volta nel 1895 a San
Francisco. All’epoca erano
meccaniche, sostituite da
quelle elettriche solo negli
anni ‘60 dello scorso secolo
fino ad arrivare alla grande
diffusione su Internet di
oggi. Le slot fanno parte
dei giochi di azzardo,
impossibile influenzarne il
comportamento per
aumentare le vincite.
Voghera città del gioco d’azzardo
Una slot machine ogni 98 abitanti
Viaggio nel comune lombardo con la più alta densità di macchinette
«Las Vegas»
Sopra e a
destra sale slot
a Voghera. In
alto, Alessio
Lisandria,
barista No Slot
(foto Piaggesi)
momento — spiega al Corriere Giuseppe Stafforini, responsabile servizio commercio del Comune di Voghera —
stiamo ragionando su un
provvedimento che ricalchi
quello preso a Pavia per limitare gli orari di gioco a sette
ore». Una misura che a Pavia
ha permesso la dismissione
delle slot da 23 locali, ma che
potrebbe sempre innescare
un ricorso da parte dei concessionari. «In questo ambito
— dice l’ex assessore al commercio del Comune Marina
Azzaretti — si scaricano le responsabilità sulle amministrazioni locali, ma tra tagli e
altre necessità dei comuni dovrebbe essere direttamente il
governo a farsi carico di que-
ste problematiche». Ci vuole
poco per farsi ipnotizzare dal
gioco. Come Paola, residente a
Voghera, 35 anni, impiegata,
madre di un bambino di cinque, moglie di un dirigente
d’azienda. Oggi sta seguendo
un percorso per uscire dal viz i o d e l g i o co e a m m e t te
«quando sono davanti alla
slot non penso a niente e sto
Sul web
L’inchiesta su
Voghera capitale
lombarda del
gioco d’azzardo
da oggi online
sul nostro sito
milano.corriere.it
bene. Addirittura non mi interessa nemmeno vincere grosse cifre: il gioco mi gratifica e
una volta che ho recuperato la
giocata sono contenta». Non
sempre si vince, un’infermiera
di cinquant’anni è arrivata a
prostituirsi pur di avere soldi
da giocare: «Quando non hai
denaro da puntare fai come i
tossicodipendenti e sei disposta a tutto». «Una malattia feroce» la definisce una paziente di Simone Feder, psicologo
della Casa del Giovane di Pavia
e animatore del movimento
No Slot, che sottolinea come
«ormai il problema non coinvolge più il singolo giocatore,
ma tutta la famiglia. Senza dimenticare che un paziente su
quattro di quelli trattati ha
tendenze suicide».
Tra i commercianti di Voghera però c’è anche chi dice
no alle slot. Uno di loro è Alessio Lisandria, che ha rilevato
la pasticceria Medagliani dal
vecchio proprietario Fabrizio
Girani. Li incontriamo entrambi al bar che Lisandria ha
ribattezzato «Vino e Libri». Il
vecchio proprietario aveva già
dismesso le slot da tempo e
quello nuovo ha ritenuto di
proseguire su questa strada
«perché Vino, libri e slot non
sarebbe stato il massimo», dice scherzando. «La decisione
di togliere le slot — dice Girani che ha lasciato la gestione
del locale lo scorso 29 febbraio — è stata una scelta etica
per tutelare i miei clienti, e poi
C’è chi dice no
Una rete di 150
studenti delle superiori
sta preparando una
mappatura delle slot
economica per evitare furti e
dover poi spendere più soldi
di quelli che si incassano veramente».
Sensibili e in una certa misura parte del problema sono
anche i giovani. Per questo il
dirigente scolastico degli istituti Maserati e Baratta (che
sulla sua strada trova 26 esercizi con slot entro un minuto
di auto), Filippo Dezza, ha deciso di coinvolgere 150 studenti in un progetto di mappatura e monitoraggio delle
macchinette sparse per bar e
tabaccai. «Stiamo preparando
da tempo il progetto insieme
all’associazione Libera, e in
questi giorni sono arrivati i
numeri che vedono Voghera
in cima alla classifica in provincia per diffusione delle
slot. Un motivo in più per tenere sotto controllo la situazione e capire tramite i questionari anonimi come si posizionano i commercianti nei
confronti dell’azzardo».
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Giovedì 31 Marzo 2016 Corriere della Sera
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Corriere della Sera Giovedì 31 Marzo 2016
ML

La lettera di Isabella Bossi Fedrigotti
PIÙ RISTORANTI, MENO BOTTEGHE
COSÌ MASTERCHEF CAMBIA MILANO
di Sergio Harari
IL CARO-TICKET
E LA FUGA
VERSO IL PRIVATO
VIA
SOLFERINO 28
Multe e ricorsi
I costi del giudice di pace
Milano incassa enormi importi per le multe e spesso ci
sono errori. Bisogna dare un
premio ai ragionieri del Comune: sono molto bravi, anche in
psicologia. Infatti per le multe
da 41 euro non varrebbe la pena
di fare ricorso al giudice di pace perché le spese sono superiori. Il contributo unificato
minimo è di 43 euro, più marca
da bollo e raccomandata. Quindi meglio pagare. A me ne hanno dato una per l’auto parcheggiata in via Bellaria 90, sullo
spazio disabili. Sul cruscotto
era esposto il contrassegno e il
verbale portava l’indicazione
«parcheggiata in Via Caldera».
Ho segnalato l’errore al Comando dei vigili. Non hanno
mai risposto. Nonostante il
maggior costo, ho deciso di ricorrere al giudice di pace.
Umberto Viganò
Ospedale Policlinico
Un’esperienza positiva
In merito alla lettera sulla
«leggerezza» all’ospedale Policlinico, mi permetto di dissentire poiché proprio alla vigilia
di Natale mio marito è stato ricoverato al pronto soccorso per
una forte crisi respiratoria polmonare e altre complicazioni.
 Aria di salute
Le lettere firmate
con nome, cognome
e città
vanno inviate a
«Lettere al Corriere»
Corriere della Sera
via Solferino, 28
20121 Milano
Fax: 02-62827703
@
[email protected]
[email protected]
milano.corriere.it
Gentile signora Isabella Bossi Fedrigotti,
ma i milanesi mangiano soltanto? Non hanno più altre necessità? Non c’è più bisogno di lavanderie, ferramenta, mercerie, telerie, librerie, calzolai? Soltanto ristoranti, ristorantini, paninerie, gelaterie, piadinerie,
cotoletterie, prosciutterie, focaccerie, briocherie? Mentre scrivo, il correttore automatico del mio computer
sottolinea in rosso tutti questi termini, segnalandomi
che sono scorretti, che non esistono, eppure li ho visti
con i miei occhi comparire nelle insegne sopra questi
nuovi esercizi commerciali dedicati al «food» come si
dice oggi. Nella mia strada c’erano, fino a poco tempo
fa, nell’ordine, un bar, una tintoria, un ferramenta e un
parrucchiere. Ora il bar è stato trasformato in piadineria e seguono, uno dopo l’altro, un ristorante giapponese, una hamburgheria e un supermercato. Un po’ più
lontano una pasticceria ha preso il posto di una libreria. È sempre piena, dunque deduco buona: ma io non ci
entro per mia silenziosa protesta personale. Il fenomeno a me pare comune a tutti i quartieri della città. Come
possono questi locali sopravvivere alla concorrenza? La
tendenza è nata due anni fa all’incirca, si sosteneva che
fosse per via di Expo, per i turisti affamati che avrebbero invaso la città. Ve bene, il calcolo può essere giusto.
Però poi ho visto che, anche a Expo finito, locali e localini hanno continuato a nascere dappertutto. Me ne spie-
Ho potuto constatare tempestività e gentilezza in tutto il personale medico e paramedico.
Mi sono anche congratulata
con loro e non ho mancato di
comunicarlo a tutte le persone
che mi sono state vicine in quel
periodo. Certo, anche in grande ospedale una diagnosi sbagliata può capitare; ciò non toglie che io e mio marito siamo
stati soddisfatti delle cure, as-
ghi lei la ragione, se può: si tratta di un valido investimento in grado di dare un lavoro abbastanza sicuro a
molti giovani afflitti dalla disoccupazione anche nella
nostra città o si tratta piuttosto di una moda nata sulla
miriade di (insopportabili) trasmissioni televisive dedicate alla cucina e ai suoi grandi chef che dallo schermo
pontificano come oracoli e che oggi hanno quasi pari
successo dei calciatori?
Giuseppe Luiselli
S
taremo a vedere: se tutti questi nuovi locali sopravvivranno, vuol dire che la scelta di aprirli è
stata giusta. Il tempo, insomma, sarà il giudice.
Che cavalchino almeno un po’ la grande moda del
«food» mi pare, tuttavia, evidente. Ma immagino anche
che il pensiero di chi li ha voluti sia, probabilmente,
semplicissimo e cioè che: mangiare, si mangia sempre.
Per consolarla delle molte chiusure di vecchi esercizi in
tutta la città, le dirò del calzolaio del mio quartiere. Ogni
volta che ne avevo bisogno, mi avviavo con il timore di
scoprire la saracinesca abbassata e quasi mi meravigliavo di trovare la malandata bottega ancora in attività. Ebbene, dalla settimana scorsa al tavolo da lavoro c’è un
giovane aiutante che l’anziano padrone mi ha con orgoglio presentato come il suo successore.
[email protected]
sistenza e pulizia nei vari reparti in questa esperienza che fortunatamente si è risolta.
Gemma Carticiano Mindotti
pericolose e vietarne la riproduzione e la vendita? Senza rottweiler non possiamo vivere?
Roberto Nuara
Aggressione a Buscate
Vietiamo i rottweiler
Via Juvara
Crescono traffico e smog
Per l’ennesima volta un rottweiler ha aggredito un bambino. È così difficile classificare
questa razza canina tra quelle
Finalmente stanno finendo i
lavori in via Juvara. Prima, via
larga alberata con traffico scorrevole. Ora, marciapiedi allar-
gati ma pochi passanti. Grandi
aiuole circondano gli alberi,
con prato spelacchiato e deiezioni canine. Da quattro si è
passati a due corsie, con auto
ferme al semaforo, in coda alla
fermata del 61. La centralina
dell’Arpa la classifica come una
delle vie più inquinate di Milano. Perché tutto questo stravolgimento in una sola strada?
Giulia Morandi
N
ello scorso anno i
ticket sanitari
(esenti inclusi nel
calcolo) sono
costati a ogni lombardo
48,9 euro, dei quali 25,9
per i farmaci e 23 di
partecipazione alla spesa
per altre prestazioni. Le
variazioni a livello delle
diverse regioni italiane
sono state molto ampie,
con una forbice compresa
tra un massimo di 61,6 pro
capite in Veneto e un
minimo di 32,4 in Sicilia e
una media nazionale di 47
euro. Complessivamente
nel 2015 in Italia la spesa
per ticket è ammontata a
2,857 miliardi di euro, in
leggero calo rispetto al
2014 quando fu di 2,883
miliardi di euro; in
Lombardia la spesa per
ticket invece è passata da
487,2 milioni di euro nel
2014 a 489 milioni di euro,
registrando così un piccolo
incremento.
La Corte dei Conti
sottolinea poi come il
continuo aumento della
compartecipazione alla
spesa sanitaria favorisca lo
spostamento delle attività
verso il privato.
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Giovedì 31 Marzo 2016 Corriere della Sera
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Corriere della Sera Giovedì 31 Marzo 2016
ML
Cultura
 Tempo libero
Dal vivo
Marina Rei sold out
sul palco del Blue Note
Figlia di genitori musicisti, madre
violista e padre batterista,
Marina Rei (foto) pubblica il suo
primo singolo con la Virgin,
«Sola», nel 1995, mentre il suo
ultimo album «Pareidolia», titolo
ispirato a quel processo psichico
che porta a ricondurre forme
casuali a forme note, esce nel
2014. Vent’anni di carriera, in
continua evoluzione, tra sonorità
rock, ballate dolceamare,
melodie pop e rap che la
cantante e percussionista
romana sta celebrando con un
tour acustico che approda
stasera al Blue Note (via Borsieri
37, ore 21, sold out). Sul palco
con la Rei, Claudio Toldonato alla
chitarra e Fabio Fraschini al
basso. In scaletta i classici della
sua discografia, fino ai singoli
più recenti come «Lasciarsi
andare». (p.ca.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Fotografia
Alla Galleria
Bel Vedere
il reportage
notturno
di Luca Rotondo
Da sapere
 Luca
Rotondo
«Metropolitan
Lullabies»,
Premio
Amilcare G.
Ponchielli 2015
Ninna nanna per Milano
A
Luca Rotondo, fotografo milanese
non ancora trentenne, piacciono
architettura e paesaggio urbano.
Nel 2013, con la curatela di Angela Madesani, ha realizzato un
progetto di tesi dal titolo «Ipotesi di paesaggio» e da allora si
è appassionato all’indagine
delle relazioni spaziali che si
creano all’interno della città.
Nella tesi Luca Rotondo rende
esplicito il suo metodo di visione e scrive: «Ipotizzare un paesaggio vuol dire scomporre il
visibile nei suoi elementi, siano questi immediati all’osservatore o derivati dai piccoli indizi che ne anticipano la presenza e ne suggeriscono il valore». È una frase fortemente
simbolica che nel 2015 diventerà la traccia che lo guiderà alla
realizzazione di un progetto
che intitola «Metropolitan Lullabies», ninna nanne metropolitane, progetto con il quale
vincerà la XII edizione del premio Amilcare G. Ponchielli.
«Girando di notte per il centro di Milano — ricorda — a un
certo punto ho cominciato a
notare presenze incongrue, attività imprevedibili che prendevano il posto di quello che
vedevamo tutti durante il gior-
Silenzio
Nella foto
grande, piazza
Duomo; in alto
l’Arengario, la
Galleria Vittorio
Emanuele
e piazza Meda
no. Così ho cominciato a girare
di notte in bicicletta, a studiare
i movimenti di coloro che, non
appena la vita diurna si conclude, arrivano con i loro oggetti, i
loro sacchi a pelo e in modo
molto abitudinario preparano i
loro giacigli per la notte. I senza
casa che sempre più numerosi
cercano un rifugio in zone centrali, meglio controllate, più sicure». Rotondo vuole trovare il
registro giusto, un linguaggio
che gli consenta di raccontare,
di suggerire, senza giudicare,
senza denunciare, una gram-
matica sobria, capace di dominare le facili fotogenie delle luci notturne.
Le sue immagini raccontano
il centro di Milano, i marmi
scintillanti, le zone del turismo, dello shopping elegante,
e invitano l’osservatore a un
esercizio dello sguardo per
scoprire presenze in parte nascoste, che animano silenziose
spazi che dovrebbero essere
vuoti. Il gioco della scoperta si
tinge di dolore e l’inquadratura
algidamente impeccabile genera nello spettatore sconcerto
e senso di partecipazione. Nella motivazione di vittoria del
premio creato dall’associazione dei photo editor (Grin), Alfredo Albertone, membro della
giuria, ha scritto: «“Metropolitan Lullabies” racconta una città nota, una realtà vista e forse
stravista ma mostra con umanità, discrezione e garbo gli homeless, i senza casa, “fantasmi”
ignorati che molto spesso non
vogliamo vedere». Come di
consueto le immagini del vincitore del Premio Ponchielli
verranno esposte alla Galleria
Bel Vedere. Roberta Levi, che
ha curato la mostra, aggiunge:
«Il premio per Luca Rotondo è
stato molto importante: ha ricominciato da capo la sua indagine, lavorando sulla scelta dei
luoghi, raffinando ulteriormente la sua indagine e in mostra presenta una sequenza di
36 immagini e una mappa che
indica i luoghi nei quali sono
state realizzate».
Giovanna Calvenzi
 Alla Galleria
Bel Vedere
Fotografia, via
Santa Maria
Valle 5 da oggi
(vernice alle
ore 18) al 23
aprile 2016
 Orari: da
martedì a
sabato, ore 1519, ingresso
libero, per
informazioni
tel.
02.6590879;
oppure
belvederefoto.it
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Fumetti
Compleanno con s.o.s allo Spazio Wow
Compleanno amaro per lo Spazio Wow di viale Campania: i volontari della ex Motta, adibita
dal 1 aprile 2011 a sede espositiva per gli appassionati di fumetti, cartoni e fantasy, festeggiano
5 anni con un po’ di magone. «Il Comune, che affitta gli spazi, ci ha lasciati soli», dice il direttore
Luigi Bona. Ma quali sono i problemi di Wow,
che conta 220 mila visitatori per 102 mostre e
200 eventi? «Con un affitto di 40 mila euro l’anno», prosegue Bona, «e bollette sopra i 2.500, ci
paghiamo pulizie, verniciature, tubi e fontane,
tutti bisogni già segnalati nel 2011. E abbiamo riparato i danni dell’attentato incendiario del gennaio 2015: 5 mila euro non rimborsabili dal Comune, che pare sia coperto solo per super-danni
oltre i 35 mila euro». Ma il guaio è non potersi
chiamare museo: un titolo che sbloccherebbe finanziamenti e detrazioni fiscali. «Per averlo»,
spiega Bona, «ci mancano gli spazi conservativi:
lo stabile è pieno di umidità, negli scantinati potremmo sistemare i materiali più preziosi, ma
per metterli a posto servono 35 mila euro». Dove
prenderli? «Un privato intelligente, ne avrebbe
prestigio», dice Bona. Perché il Comune è «non
pervenuto. Mai visto Pisapia, mai visto Del Corno: solo Zona 4 ci è vicina. Da contratto possiamo esser cacciati in ogni istante, ma non stiamo
qui a farci i fatti nostri, siamo un pezzo di città
che fa cultura fuori dal centro storico. Abbiamo
rifiutato offerte di spazi da Sesto a Rapallo. Chiu-
di Vincenzo e Giancarlo
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dere? È un rischio, ma non imminente». C’è da
custodire una memoria, allo Wow. «Per mancanza di spazi rifiutiamo collezioni favolose, l’ultima di 5-6 mila periodici d’epoca, tra cui Il Cartoccino dei Piccoli, Balilla, La Piccola Italiana, un
capitale di storia della cultura che è finito spezzettato in vendite separate», lamenta Bona. Capitolo festeggiamenti: showcase e dediche sabato, dalle 15 alle 17 (ci sarà anche Sandro Dossi, la
matita di Geppo e Braccio di Ferro), mentre domenica, dalle 15 alle 20, largo ai bimbi per le attività gratuite con colori e stoffe. E continua con
successo la mostra dedicata a Star Wars.
Alessandro Trevisani
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18
ML
TEMPO LIBERO
Giovedì 31 Marzo 2016 Corriere della Sera
Sipario
Il pugile di Jack London in «Levitico»
Cinema
Omaggio a Martone in cinque tappe
Libro
L’arte di Giannino Castiglioni
La storia, quella di un pugile che si ritrova suo
malgrado a incarnare la rivoluzione, è ispirata al
racconto «The Mexican» di Jack London. Debutta
stasera al Teatro Verdi «Levitico» (foto), terzo
capitolo del Progetto Pentateuco dedicato al tema
delle regole messo in scena dalla Confraternita del
Chianti (via Pastrengo 16, ore 21. e 20/10).
Al via oggi allo Spazio Oberdan la rassegna dedicata al regista Mario
Martone. Un omaggio in cinque appuntamenti tra cui spicca quello di
domenica 3 aprile al Teatro alla Scala con la proiezione (ore 11) della
versione cinematografica de «La cena delle beffe» di Alessandro
Blasetti (info su oberdan.cinetecamilano.it/). Si comincia stasera con
«I dieci comandamenti» preceduto da un incontro in sala con lo
stesso Martone (v.le Vittorio Veneto 2, ore 18, ingresso libero).
«L’arte del fare. Giannino Castiglioni scultore»
(Skira) è il titolo della monografia presentata oggi
alla Biblioteca Ambrosiana. Curato da Eugenio
Guglielmi, il volume racconta la figura e la
formazione di uno dei più significativi artisti italiani
del '900 attraverso testimonianze, studi e materiali
d’archivio (p.zza Pio XI, ore 18, ing. lib.).
Dietro le quinte di una «Prova»
Teatro Nuovo
«Quel che si dice il tuo mondo/in un attimo vedrai/senza
un sussulto andare a fondo,
basta incontrare un certo
sguardo…», cantava Paolo
Conte. Ma si potrebbero rubare questi versi per sintetizzare
l’attimo che fa esplodere le dinamiche relazionali tra due attrici, un drammaturgo e un regista impegnati nelle prove di
uno spettacolo. È Anna a cogliere lo sguardo galeotto tra
Laura e Luca, suo compagno
di una storia ormai giunta al
capolinea. Da questo momento tutto cambia e, in quattro
monologhi che già di per sé
evidenziano l’impossibilità di
un confronto dialettico, ciascuno dei protagonisti racconta il suo punto di vista su un
passato, che faticosamente si
ricompone, e su un presente
destinato a implodere.
Pascal Rambert, autore e regista di «Prova», in scena al
Teatro Studio Melato da domani, continua quel suo lavoro da entomologo dei sentimenti che già lo aveva fatto conoscere al pubblico del Piccolo Teatro la scorsa stagione
con «Clôture de l’amour», entrambi prodotti da Emilia Ro-
Difficile resistere alla simpatia trascinante di
Virginia Raffaele. Quasi impossibile quando
l’attrice di origine abruzzese, nata da una famiglia circense ed ex acrobata cavallerizza, veste i
panni di Ornella Vanoni, Carla Fracci, Belen Rodriguez (nella foto). Solo qualche esempio delle tante imitazioni uscite e (ben riuscite) in questi anni dal cilindro della trasformista che, dopo lo straordinario successo televisivo di Sanremo, ora si mette alla prova in un vero e proprio
«one woman show». Il risultato è lo spettacolo
chiamato «Performance», diretto da
Giampiero Solari, che
da domani fino a domenica 3 aprile va in
scena al teatro Nuovo
(piazza San Babila 3,
venerdì e sabato ore
20.45, domenica ore
15, ingresso a partire
da 39,50 euro). Ricco
il carnet di personaggi che la Raffaele porterà sul palco del teatro milanese: dalla politica alla televisione, passando per il mondo dell’arte e della criminologia, fino alla moda. Il tutto, mescolando tra loro
le varie «maschere» attraverso un sofisticato
gioco di specchi, parodie, richiami in cui, a vincere veramente sulle nevrosi e le manie quotidiane della società contemporanea, è sempre e
comunque l’ironia.
C. Cle.
Virginia Raffaele
La vita privata di quattro attori si intreccia col teatro nel testo di Pascal Rambert dalla Fracci a Belén
In scena Lazzareschi, Della Rosa, Marinoni e Franzoni in un quadro di «Prova»
magna Teatro Fondazione,
protagonisti Anna Della Rosa e
Luca Lazzareschi. Algida storia
della fine di un amore, in quel
caso, che ora raddoppia i suoi
interpreti (Laura Marinoni e
Giovanni Franzoni le new entry) in scena con i loro nomi
per rendere quasi invisibile il
confine tra realtà e finzione.
«Ho spesso l’impressione —
spiega Rambert — che ciò che
chiamiamo verità non risieda
necessariamente in ciò che
chiamiamo realtà ma molto
più di frequente nelle finzioni.
E ho visto più verità in alcuni
momenti di teatro, danza e letteratura che nella vita stessa.
Ho cercato di mostrare questo
passaggio costante che caratterizza il mestiere dell’artista
tra ciò che attingiamo dalla vita, la sua trasformazione in
materia immaginaria e questo
flusso continuo che è l’oggetto
del nostro parlare. Per me la
vita e la finzione sono sempre
legate l’una all’altra. Non si interrompono mai. Questo flusso ininterrotto è uno dei possibili argomenti dello spettacolo».
A partire quindi dalle relazioni personali tra i quattro
personaggi-interpreti, Rambert allarga metaforicamente
lo sguardo a una riflessione
sull’atto creativo e sulla complessa relazione tra l’artista e
l’essere umano. Su una scena
spoglia, arredata giusto con
un tavolo e qualche sedia, la
prova teatrale diventerà il luogo fisico, ma anche mentale,
dove misurarsi con i propri
fantasmi e le proprie inquietudini, in un cortocircuito tra
raffinata imponenza del flusso
verbale, silenzi, gesti nascosti
e dettagli segreti. Si pensa a
Ingmar Bergman, ma anche a
Jean Racine.
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arredamento antico da giardino, fontane in marmo e pietra,
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«Prova», testo
e regia
di Pascal
Rambert,
con Anna Della
Rosa, Giovanni
Franzoni, Luca
Lazzareschi e
Laura Marinoni,
È in scena da
domani al 10
aprile al Teatro
Studio Melato,
via Rivoli 6, tel.
848.800.304,
mart.-giov.sab. ore 19.30,
merc. e ven.
ore 20.30,
dom. ore 16,
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TEMPO LIBERO
Corriere della Sera Giovedì 31 Marzo 2016
19
ML
Parole e musica
Irene Grandi in viaggio con i Pastis
Fiera
L’eccellenza della profumeria a The Mall
Commedia
Equivoci e intrighi al Martinitt
Più che uno spettacolo è un laboratorio interattivo,
che mischia suoni e immagini, musica e video arte.
È il «Lungoviaggio» condotto da Irene Grandi (foto)
e dal duo Pastis (al secolo i fratelli Marco e Saverio
Lanza) in programma stasera al Santeria Social
Club e preceduto nel pomeriggio (ore 17) da un
prologo fotografico (v.le Toscana 31, ore 21, e 15).
Oltre 200 marche di fragranze e cosmetici da tutto il mondo, 6.000
metri quadrati di spazi espositivi. E poi laboratori, tavole rotonde,
corsi di approfondimento. Questo e altro ancora al centro dell‘ottava
edizione di «Esxence - The Scent of Excellence» l’eccellenza della
profumeria artistica in programma da oggi a The Mall con apertura al
pubblico il 2 e 3 aprile (p.zza Lina Bo Bardi, ore 10.30-18.30,
domenica fino alle 16.30, ingresso libero).
Un manager fallito escogita l’ennesimo
stratagemma per convincere la sorella a prestargli
i soldi per iniziare l’attività di allevatore di cani. È il
fatto intorno al quale si sviluppa «Una splendida
vacanza» commedia degli equivoci di Ester
Cantoni che va in scena da stasera (al 17 aprile) al
Teatro Martinitt (via Pitteri 58, ore 21, e 20/16).
Congiure e psicosi
nel condominio
di Roland Topor
Live Club
Una rilettura de «L’inquilino del terzo piano»
Il rock dei Television
non passa di moda
La scheda
«L’inquilino»
regia di Claudio
Autelli, da
domani
al 10 aprile
al Teatro Litta,
corso Magenta
24, ore 20.30,
21 euro
Lo spettacolo
è tratto dal
romanzo
«L’inquilino del
terzo piano» di
Roland Topor,
da cui Roman
Polanski trasse
nel 1976 il suo
celebre film
«Il condominio è il simbolo
di una società dove vige la legge del più forte, il proprio appartamento è il fortino dove
difendere il nostro fazzoletto
di libertà, ma anche la prigione da cui è impossibile fuggire». Il regista Claudio Autelli
per parlare della paura del presente e delle nostre mille maschere sociali propone «L’inquilino», spettacolo tratto dal
visionario romanzo di Roland
Topor, «L’inquilino del terzo
piano», un capolavoro dove la
quotidianità si fa incubo. «Ho
deciso di mettere in scena
l’immaginario di Topor per
svelare gli aspetti più contraddittori della paura e della vergogna sociale, sentimenti atavici dell’essere umano», dice
Autelli. In scena il punto di vista del protagonista, il signor
Trelkovsky ( Michele di Giacomo), un uomo qualunque il
cui delirio diventa normalità.
Tutto si svolge in un appartamento parigino del dopoguerra, la stanza che Trelkovsky ha
deciso di affittare nel condominio del signor Zy (Giacomo
Ferraù), accettando le rigide
regole del buon vicinato. Da
quel momento la sua vita diventa un inferno, l’uomo è
convinto di essere vittima di
macchinazioni e congiure, è
certo che i suoi vicini vogliano
trasformarlo nella povera Signorina Choule, la precedente
inquilina che ha vissuto in
quell’appartamento poco prima del suo arrivo, una donna
che si è suicidata buttandosi
dalla sua stessa finestra.
«Una lettura psicologica del
romanzo che introduce il tema dell’identità, il rapporto
con se stessi e il mondo esterno», sottolinea il regista, «ciò
che vediamo in scena non
di Trelkovsky, tre personaggi
per un attore, Marcello Mocchi.
Infine una figura che non
appare, ma domina la scena
dall’inizio alla fine, «l’uomo
contro», la provocatoria voce
del movimento Panico, il collettivo artistico formato da
Fernando Arrabal, Alejandro
Jodorowsky e Roland Topor,
nella Parigi del 1962.
Livia Grossi
Quasi due anni fa i Television passarono da
Milano per un concerto dedicato a «Marquee
Moon», uno di quegli album che non mancano
mai nelle classifiche dei migliori dischi della
storia della musica. Uscì nel 1977 con in copertina uno scatto di Robert Mapplethorpe e diventò
un punto di riferimento per i tanti gruppi postpunk e new wave che all’epoca gravitavano attorno al CBGB di New York. Lo è ancora oggi, un
riferimento, per gli incroci di chitarre di Tom
Verlaine e Richard Lloyd, per il suono asciutto e
diretto, per certi passaggi lisergici, per i testi
evocativi. Facile comprendere perché «Marquee Moon» sarà il cuore anche del live di stasera al Live Club di Trezzo, con una scaletta che
non disdegnerà gli altri loro due album datati
1978 e 1992 (via Mazzini 58, ore 21, € 30). Sul
palco con Verlaine (voce e chitarra) altri due
membri storici della band newyorkese, il batterista Billy Ficca e il bassista Fred Smith, più il
chitarrista Jimmy Rip, entrato nel quartetto nel
2007 dopo la dipartita di Lloyd. In apertura Lùisa, giovane songwriter di Amburgo. (r. ol.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Angoscia Una scena dello spettacolo firmato dal regista Claudio Autelli
sempre corrisponde con ciò
che viene detto, lo scollamento tra azione e narrazione procede con il progressivo perdersi del protagonista nel vortice delle sue paranoie». Attorno a Trelkovsky, una serie
di apparizioni, dalle vicine di
casa a Stella, la sua amante
(tutte interpretate da Alice
Conti), sul fronte maschile un
cameriere-confessore, un altro vicino di casa, e il classico
maschio Alfa, il virile collega
20
ML
Giovedì 31 Marzo 2016 Corriere della Sera
TEMPO LIBERO
Corriere della Sera Giovedì 31 Marzo 2016
 A Tavola
VIVERE
LA
CITTÀ
Il ristorante all’interno dell’hotel
Chateau Monfort non ci convinceva, ma
ora tutto è cambiato. In cucina c’è il
giovanissimo Andrea Asola, proveniente
da Venissa, laboratorio stellato di nuove
promesse creato dalla famiglia Bisol
nella laguna veneta. Sotto l’occhio
attento del restaurant manager Oscar
Profumo di Laguna
al Rubacuori
di Andrea Asola
di Roberta Schira
Un nuovo locale per un aperitivo con vista e musica chill out in via d’Annunzio
«Vorrei che diventasse il
Café del Mar milanese: un posto soft dove gustare un aperitivo con musica chill out e vista sul sole che tramonta dietro le case dei Navigli»: così
Ugo Fava, già patron delle Biciclette e della Terrazza Triennale-Osteria con Vista, presenta
il suo nuovissimo locale Vista
Darsena, inaugurato in sordina venerdì scorso al posto dello spazio Vodafone, sul lato del
vecchio porto cittadino che si
affaccia su via Gabriele d’Annunzio al civico 20. «Nei prossimi giorni apriamo anche il
patio: un sorta di salottino green con tavoli, piante e lampade di design, e ho già chiesto al
Comune il permesso per allestire il dehors anche davanti al
locale», continua Fava. Aperto
tutti i giorni dalle 8 del mattino fino alle 2 di notte Vista
Darsena vuole diventare un
punto di ritrovo per i milanesi
di tutte le età, un luogo dove
rilassarsi, leggere un giornale,
bere o mangiare qualcosa a
qualsiasi ora, lavorare con il
proprio pc e navigare in internet ad altissima velocità, e naturalmente gustare l’aperitivo.
Dalle 18 alle 22 i cocktail, a
8/10 euro, sono serviti insieme con un piatto: in lista gli
Spritzers, ovvero spritz di tipi
diversi, i Vintage, con liquori
rétro come il Rabarbaro Zucca
e il Punt e Mes, i Classici e contemporanei, dal Mojito al Moscow Mule.
Per quanto riguarda il cibo
la specialità della casa è lo
spiedo, ma rivisitato, come ci
spiega l’altro socio del locale,
lo chef Stefano Cerveni: «Ho
preso alcuni piatti della cucina
tradizionale italiana ed estera
e li ho messi in spiedo: per
esempio il risotto alla milanese, tagliato a cubi, così come le
lasagne, e poi naturalmente
anche quelli di carne e di pesce, come il fish and chips con
merluzzo e patate». Gli spiedi
saranno in menù da settimana
prossima con prezzi che variano da 4 a 8 euro, nel frattempo
si possono mangiare insalatone, panini e prodotti di pasticceria. Ma non solo food e
drink, sono in programma anche dj set, musica dal vivo e
mostre di video art con proiezioni sul grande videowall sopra il bancone bar «Siamo in
cerca di nuovi talenti nel campo della video art: scriveteci a
[email protected]», conclude Fava.
Laura Vincenti
Pesci d’aprile e altri marchingegni
«Arrivati alla mia età, torna la voglia
di giocare», così Gioxe De Micheli,
classe 1947, pittore milanese
«figurativo con qualche tocco
surrealista», spiega perché per la sua
nuova esposizione si è armato di
carta e forbici e, proprio come fanno
i bambini, si è messo a ritagliare,
piegare, incollare. Il risultato è la
mostra «Pesci d’aprile e altri
marchingegni» che inaugura oggi al
Centro dell’Incisione (ore 18.30,
Alzaia Naviglio Grande 66, fino al 9
aprile). «Tutto è nato dalle mie
forbici», racconta l’artista, «che a un
certo punto si sono messe in azione
in modo casuale, come quando si
scarabocchia mentre si è al telefono.
È uscito un primo pesce, completo di
pinna e lische, e non mi sono più
fermato». Tra i tanti animali del
mare, un pesciolino che salta fuori da
una (vera) scatola di sardine spinto
da un’onda di cartoncino, e una
mamma-balena che protegge nella
pancia il suo cucciolo. Poi ci sono
altri giocattoli spassosi, colorati,
stralunati: trenini, mongolfiere,
aeroplani, congegni dichiaratamente
inutili. Un universo poetico che
sarebbe piaciuto a Gianni Rodari o a
Leo Lionni. Gli oggetti di De Micheli
sono 45, montati in una scenografia
di torri di cartone, come lo skyline di
un immaginario paese dei balocchi.
Che tuttavia non offre solo
divertissement, ma una cura per
l’anima. «Ho dato retta al grande
saggio cinese Lao Tsu», spiega
l’artista, «che diceva che il gioco è la
medicina più grande».
Marta Ghezzi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
RRRR
Cantina
RRR
Giudizi
da 1 a 5
APPUNTAMENTI
CUCINA
Oggi al Mondadori Megastore
Alessandra Gennaro presenta
il proprio libro «Torte salate»
(Gribaudo).
Via Marghera 28, ore 18.30
BIOGRAFIE
«I giorni dell’amore e della
guerra. La bastarda degli
Sforza» (Piemme) è il titolo del
libro di Carla Maria Russo al
centro dell’incontro tra l’autrice
e i lettori oggi alla Mondadori.
Interviene Marilia Piccone.
P.zza Duomo 2, ore 18.30
LA VITA È UN VIAGGIO
Si inaugura oggi alla Galleria
Bianca Maria Rizzi e Matthias
Ritter la mostra di Carlo
PARLANDO DI LEOPARDI
Alla Kasa dei Libri oggi lo
scrittore Marco Balzano parla
di Leopardi e del suo rapporto
con l’opera di Shakespeare.
L.rgo De Benedetti 4, ore 18
CONFLITTO SOCIALE
Alla Casa della Cultura oggi per
il ciclo di incontri su «L’approdo
mancato» Sergio Bologna
interviene su «Il lungo
autunno: il conflitto sociale
degli anni Settanta».
Via Borgogna 3, ore 17.30
FOTOGRAFIA
Si inaugura oggi a MiCamera la
mostra fotografica di Gus
Powell «The Lonely Ones».
Via Medardo Rosso 19, ore 19
RAP
Il disco «Nonostante tutto»,
con i duetti con Fabri Fibra e
Emis Killa, Gué Pequeno e
MadMan, sarà al centro del
concerto di Gemitaiz (foto) in
programma stasera
all’Alcatraz.
Via Valtellina 25, ore 21, e 20
AUGURI BACH E HAYDN
Al MaMu, il Magazzino
Musica, si festeggiano oggi i
compleanni di Joseph Haydn
e di Sebastian Bach. Palco
aperto ai musicisti.
Via Soave 3, ore 19.30
NOTE DEL NOVECENTO
Al Teatro Litta tre musicisti di
Divertimento Ensemble
eseguono pagine di quattro
protagonisti della musica
europea della seconda metà
del Novecento: Kurtág, Ligeti,
Stockhausen e Xenakis.
Introduzione a cura di
Alfonso Alberti.
C.so Magenta 24, ore 20.30,
ingresso e 15/8
CHITARRA JAZZ
Alla Feltrinelli oggi concerto
Jazz Guitar con Marco
Forcione e Antonio Giuranna.
P.zza Gae Aulenti, ore 21,30,
ingresso libero
TRA SCIENZA E CULTURA
«L’infinito tra parentesi»
(Rizzoli) è il titolo del libro di
Marco Malvaldi presentato
oggi alla Rizzoli Galleria.
Interviene Roberta
Scorranese.
Galleria Vittorio Emanuele II
79, ore 18.30
Farmacie
MOSTRE
MUSEI
PALAZZO REALE, p.za del Duomo 12, tel.
02.88.44.51.81. Orario: lun. 14.30-19.30,
mar., mer., ven. e dom. 9.30-19.30, giov. e
sab. 9.30-22.30.
2050. Breve storia del futuro. Fino al
29 maggio.*
Il simbolismo. Arte in Europa dalla
Belle Époque alla Grande Guerra. Fino
al 5 giugno. Ingresso: € 12/10, audioguida
compresa.
Boccioni 100. Umberto Boccioni
(1882-1916). Genio e memoria. Fino al
10 luglio.*
*Ingresso: € 13/11/6, biglietto valido per
entrambe le mostre
MUSEO NAZIONALE DELLA SCIENZA E
DELLA TECNOLOGIA, via San Vittore 21,
tel. 02.48.55.51. Don't forget Nepal The essence. Un viaggio per immagini
tra la natura dell'Himalaya e la tecnologia
di un laboratorio in cima al mondo, scatti
di Enrico de Santis. Ultimo giorno.
Orario: 9.30-19. Ingresso: € 10/7,5,
compresa visita al museo.
FONDAZIONE MUDIMA, via Alessandro
Tadino 26, tel. 02.29.40.96.33. La forma
nascosta, personale di Valerio Anceschi
e Carte e Muri personale di Mihael
Milunovic. Ultimo giorno. Orario: 10-13
e 15-19. Ingresso libero.
FONDAZIONE PRADA, largo Isarco 2, tel.
02.56.66.26.11. To the Son of Man Who
Ate the Scroll di Goshka Macuga. Fino
al 19 giugno. Orario: lun.-giov. 10-19,
ven.-dom. 10-21; Ingresso: € 10/8.
GAMMANZONI, via Alessandro Manzoni
45, tel. 02.62.69.51.07. Mosé Bianchi. La
Milano scomparsa. Fino al 26/6. Orario:
mar.-dom. 10-13 e 15-19. Ingresso: € 6.
VERNISSAGE
GALLERIA LAZZARO BY CORSI /
LUCHINI. In via Cenisio 50, tel.
02.36.52.19.58, si inaugura alle 18 Non
luoghi, personale di Riccardo Luchini.
Fino al 23 aprile. Orario: da martedì a
sabato 9-13 e 15-19
GALLERIA CA' DI FRA / VERMI. In via
Carlo Farini 2, tel. 02.29.00.21.08, si
inaugura alle 18 Il segno non
significante, personale di Arturo Vermi.
Fino al 29 aprile. Orario: 10-13 e 15-19
GALLERIA RICCARDO CRESPI / IL KIM.
In via Giacomo Mellerio 1, tel,
02.89.07.24.91, si inaugura alle 18.30
Observing that gap, personale di Shin il
Kim. Fino al 7 maggio. Orario: da lunedì a
sabato 11-13 e 15-19.30
MAAB GALLERY / EIELSON. In via
Nerino 3, tel. 02.89.28.11.79, si inaugura
alle 18 Bridging the gap, personale di
Jorge Eduardo Eielson. Fino al 13
maggio. Orario: lunedì-venerdì 10.30-18
NUOVA GALLERIA MORONE /
COLLETTIVA. In via Nerino 3, tel.
02.72.00.19.94, si inaugura alle 18 la
collettiva La sfida di Aracne. Riflessioni
sul femminile dagli anni 70 a oggi.
Fino al 13 maggio. Orario: da martedì a
sabato 11-19
MUSEO DEL NOVECENTO, via Marconi 1,
tel. 02.88.44.40.61. Palazzo
dell'Arengario. Orario: lunedì 14.3019.30; martedì, mercoledì, venerdì e
domenica 9.30-19.30; giovedì e sabato
9.30-22.30. Ingresso: € 5/3.
CENACOLO VINCIANO, piazza Santa
Maria delle Grazie 2. Prenotaz. obbl. tel.
02.92.800.360. Orario: 8.15-18.45
(chiuso lunedì). Ingresso: € 6,50/3,25 (+
€ 1,50 per prenotazione obbligatoria dal
giorno successivo alla telefonata), gratis
under 18.
WOW SPAZIO FUMETTO, viale
Campania 12, tel. 02.49.52.47.44. Orario:
15-19, sabato e domenica 15-20.
Chiuso lunedì. Ingresso: € 5/3.
MUDEC, via Tortona 56, tel. 02.54.917.
Orario: lunedì 14.30-19.30, martedì,
mercoledì, venerdì e domenica 9.3019.30, giovedì e sabato 9.30-22.30.
Ingresso: € 15/7.
GAM GALLERIA D'ARTE MODERNA, via
Palestro 16, tel. 0288445947. Orario:
martedì-domenica 9-19.30 (ultimo
accesso 30 minuti prima dell'orario di
chiusura). Lunedì chiuso. Ingresso: € 5/3.
MUSEO DI STORIA NATURALE, corso
Venezia 55, tel. 02.88.46.33.37. Orario: 919.30 (chiuso lunedì). Ingresso: € 5, oltre
i 65 anni € 3.
MUSEO DEL RISORGIMENTO - PALAZZO
MORIGGIA, via Borgonuovo 23, tel.
02.88.46.41.77. Orario: 9-13; 14-17.30
(chiuso lun.). Ingr.: € 5/3, gratis under 18.
PLANETARIO, corso Venezia 57, tel.
02.88.46.33.40. Orario: 9-12.
Conferenze: martedì e giovedì ore 18.30 e
21; sabato e domenica ore 15 e 16.30.
Ingresso: € 5/3.
ACQUARIO, viale Gadio 2, tel.
02.88.46.57.50. Orario: 9-13 e 14-17.30,
gratuito tutti i martedì dalle ore 14
(chiuso lunedì). Ingresso € 5/3.
LOMBARDIA
MOSTRE E MUSEI
PAVIA, SPAZIO PER LE
ARTI CONTEMPORANEE
DEL BROLETTO, piazza
Cucina
Caldara «Life is A Trip» (nella
foto un’opera).
Via Cadolini 27, ore 19-22
MILANO
MONZA, VILLA REALE, viale
Brianza 1, tel.
039.39.46.42.10. Presso il
Primo Piano Nobile, Salone
delle Feste: La
Flagellazione di Cristo di
Caravaggio. Dal Museo
Nazionale di Capodimonte.
Fino al 17 aprile. Orario:
martedì-domenica 10-19,
venerdì 10-22. Ingr. libero.
RRR
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Centro dell’Incisione
ML
Servizio
Cavallera, il Rubacuori (corso
Concordia 1, tel. 02.77676708) vi
accoglie con rigatoni al ragù di mare e
profumo di laguna (al light brunch, 18
euro), il merluzzo carbonaro cotto in
acqua di mare o il nuovo menu
degustazione di primavera (120 euro).
Da provare, il cocktail «bon bon oublié».
Come a Ibiza ma sulla Darsena
21
Vittoria, tel. 0382.53.89.32.
Anime in cammino sulla
via Francigena, mostra
fotografica di Graziano
Perotti. Fino al 25 aprile.
Orario: martedì-venerdì
16-19, sabato e domenica
10-19. Ingresso libero.
BERGAMO, PORTA
SANT'AGOSTINO, via Porta
Dipinta 54, tel.
035.36.30.87. Books on
shelves and Without
Letters. Videoinstallazione
di Deimantas Narkevicius.
Ultimo giorno. Orario:
15.30-19.30. Ingresso libero.
Infopren 342.14.87.407.
BRESCIA, PALAZZO
MARTINENGO, via Musei
30, tel. 328.33.39.846. Lo
splendore di Venezia.
Canaletto, Bellotto, Guardi
e i vedutisti
dell'Ottocento. Fino al
12/6. Orario: da mercoledì a
venerdì 9-17, sabato e
domenica 10-20. Ingresso:
€ 10/8. Possibilità visite
guidate gratuite, infotel.
339.83.84.933.
CREMONA, MUSEO
ARCHEOLOGICO, via San
Lorenzo 4, tel.
0372.40.77.75. 1937. La
Vittoria alata e il mito
stradivariano. Fino al 5
giugno. Orario: da martedì a
domenica 10-17. Ingresso:
€ 10 infotel 366.66.73.881.
MUSEO DEL VIOLINO,
PALAZZO DELL'ARTE,
piazza Marconi 5, tel.
0372.801801. Orario:
martedì-domenica, 10-18.
Ingresso: € 10/7.
LECCO, PALAZZO DELLE
PAURE, piazza XX
Settembre 22, tel.
0341.28.67.29. Materiali
per la memoria. Le
fotografie di Giuseppe
Pessina. Fino al 29/5.
Orario: mer. 9-13; giov.
15.30-18.30 e 21-23; ven.
15.30-18.30; sab. e dom.
10.30-18.30, lunedì e
martedì chiuso. Ingr. libero.
COMO, MUSEO STORICO
GIUSEPPE GARIBALDI,
piazza Medaglie d'Oro 1, tel.
031.25.25.50. Como e la
Grande Guerra. Fino al 12
giugno. Orario: martedìdomenica 10-18. Ingr. libero.
MANTOVA GALLERIA
ARIANNA SARTORI, via
Cappello 17, Tel.
037.63.24.260, Fusionart -
L'arte che può. Ultimo
giorno. Orario: 10-12.30,
15.30-19.30. Ingresso libero.
ASCONA (SVI), MUSEO
COMUNALE D'ARTE
MODERNA, via Borgo 34,
tel. 0041.91.759.81.40.
Marcel Duchamp. Dada e
Neodada. Fino al 26
giugno. Orario: da martedì a
sabato 10-12 e 14-17;
domenica e festivi
10.30-12.30. Ingresso:
Chf 10/7, gratis under 18.
CENTRO (Centro storico all'interno degli ex
Bastioni): p.zza S. Maria Beltrade, 1 ang. via
Torino; c.so Monforte, 19; via Moscova, 22
ang. c.so Porta Nuova; via Boccaccio, 26.
NORD (Bovisa, Affori, Niguarda, Greco, Quarto
Oggiaro, Certosa, Farini, Zara, Fulvio Testi, Mel.
Gioia): via Mambretti ang. via 5 Maggio, 1; v.le
Monte Ceneri ang. via Grigna, 9; via Ciaia, 3A;
via De Angelis, 15; via Tonale, 26.
SUD (Ticinese, Vigentina, Rogoredo, Barona,
Gratosoglio, Romana, Ripamonti): p.le Gabrio
Rosa, 11; p.le Porta Lodovica, 2; via
Montegani ang. via Barrili, 20; via L. il Moro, 3.
EST (Venezia, Vittoria, Loreto, Città Studi,
Lambrate, Ortica, Forlanini, Mecenate, Gorla,
Precotto, Turro): via Vitruvio, 11; via Rovereto,
14 ang. v.le Monza, 74; via Maiocchi, 14; via
Palmanova, 65; via Porpora, 148; v.le
Romagna, 25; c.so XXII Marzo, 23; v.le
Ungheria, 10; v.le Umbria, 19.
OVEST (Lorenteggio, Baggio, Sempione, S.
Siro, Gallaratese, Solari, Giambellino, Forze
Armate, Vercelli, Novara, Paolo Sarpi): via
Solari, 40; via Lorenteggio, 208; via Bagarotti,
38; via Zanzottera, 12; via Novara, 90; via
Marghera, 18 ang. via Ravizza; via Collecchio,
4; p.za Sempione, 8 ang. c.so Sempione.
NOTTURNE: p.za Cinque Giornate, 6; v.le
Zara, 38; c.so S. Gottardo, 1; p.za P.ssa
Clotilde, 1; p.za Firenze (ang. via R. di Lauria,
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SEMPRE APERTE: Staz. P.ta Genova, p.le
Staz. P.ta Genova 5/3; Staz. Garibaldi, p.za S.
Freud; p.zza Argentina (ang. via Stradivari, 1);
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piazzale Baracca); v.le Lucania, 6; v.le Fulvio
Testi, 90; v.le Famagosta 36.
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22
ML
TEMPO LIBERO
Giovedì 31 Marzo 2016 Corriere della Sera
Institut Français
Il cinema contemporaneo d’Oltralpe in lingua originale
Riapre lo schermo Cinémagenta63 con
edizioni originali, sottotitolate in italiano, di film
mai distribuiti nel nostro paese, all’Institut
Français (corso Magenta 63, tel. 02.48.59.191,
ingr. con tessera). Oggi alle ore 19.30,
nell’ambito del ciclo «Cinéma contemporain», è
da scoprire l’opera seconda di Thomas Lilti,
MILANO
Lirica, sinfonica, danza
TEATRO ALLA SCALA
piazza Scala, tel. 02.72.00.37.44
Don Chisciotte con il Corpo di Ballo e
l'Orchestra del Teatro alla Scala e gli
Allievi della Scuola di Ballo dell'Accademia Teatro alla Scala. Con Giuseppe
Conte, Andrea Piermattei, Matthew
Endicott, Vittoria Valerio, Angelo Greco,
Marco Messina, Denise Gazzo, Lusymay Di Stefano, Maria Celeste Losa,
Jacopo Tissi, Nicoletta Manni, Serena
Sarnataro, Fabio Saglibene, Emanuela
Montanari, Deborah Gismondi, Luigi
Saruggia, Caroline Westcombe, Alessandra Vassallo. Coreografie di Rudolf
Nureyev. Direttore David Coleman.
Musiche di Minkus.
Ore 20. Fuori abbonamento. Durata 2h36'.
Biglietti: € 127/11. Domani ultima replica.
ARCIMBOLDI
v. Innovazione 20,
tel. 02.64.11.42.212/4
Spettacolo con Shen Yun Performing
Arts.
Ore 20. Biglietti: € 108/54. Ultima replica.
LITTA
c.so Magenta 24,
tel. 338.22.25.014
Concerto con Daniel Palmizio (viola),
Chiara Sacconi (pianoforte), Lorenzo
Colombo (percussioni). Musiche di
Kurtág, Stockhausen, Ligeti, Xenakis.
Ore 21. Biglietti: € 15/1.
CONSERVATORIO
via Conservatorio 12,
tel. 02.76.21.10
Concerto con il Quartetto Lyskamm.
Musiche di Schubert, Stravinskij, Casale.
Ore 21. Sala Verdi. Ingresso libero.
UNIVERSITÀ BOCCONI
«Hippocrate» (foto), presentato a Cannes 2014.
Lilti che è davvero un medico, racconta di un
giovane dottore, Vincent Lacoste, e della sua
formazione nell’ospedale pubblico dove
indossa il camice bianco anche il padre.
Partenza ironica per poi affrontare temi
d’attualità, dalle condizioni di lavoro in corsia, ai
FRANCO PARENTI
via Pier Lombardo 14, tel. 02.59.99.52.06
La voce di Giocasta di Maddalena Mazzocut-Mis. Con Annig Raimondi. Musiche
dal vivo di Sergio Sorrentino (chitarra
elettrica). Regia di Paolo Bignamini.
Ore 20.30. Sala AcomeA. Durata 1h.
Biglietti: € 15. Fino al 3 aprile.
Bull di Mike Bartlett, traduzione
di Jacopo Gassmann. Con Linda Gennari,
Pietro Micci, Andrea Narsi, Alessandro
Quattro. Regia di Fabio Cherstich.
Ore 20.45. Sala 3. Durata 1h.
Biglietti: € 25/14. Fino al 10 aprile.
E Johnny prese il fucile dal romanzo di
Dalton Trumbo. Con Sax Nicosia, Roberto
Recchia, Eleni Molos. Adattamento e
regia di Sergio Ferrentino.
Ore 21. Sala Grande. Durata 1h15'.
Biglietti: € 25/14. Fino al 3 aprile.
MANZONI
via Manzoni 42, tel. 02.76.36.901
Quei due (Il sottoscala) di Charles
Dyer. Con Massimo Dapporto e Tullio
Solenghi. Regia di Roberto Valerio.
Ore 20.45. Durata 1h45'.
Biglietti: € 35/15. Fino al 17 aprile.
CARCANO
c.so di P.ta Romana 63,
tel. 02.55.18.13.77
La mandragola di Niccolò Machiavelli.
Con Jurij Ferrini, Matteo Alì, Michele
Schiano di Cola, Angelo Maria Tronca,
Alessandra Frabetti, Gianluca Guastella,
Rebecca Rossetti.
Ore 20.30. Durata 1h40'. Bigl.: € 34/25.
Fino al 10 aprile.
FILODRAMMATICI
via Filodrammatici 1, tel. 02.36.72.75.50
N.E.R.D.s - Sintomi di e regia di Bruno
Fornasari. Con Tommaso Amadio, Riccardo Buffonini, Michele Radice, Umberto
Terruso.
Ore 21. Durata 1h20'. Biglietti: € 20/10.
Fino al 10 aprile.
LIBERO
via Gobbi 5
Concerto con Emanuele Delucchi (pianoforte). Musiche di Beethoven, Busoni,
Chopin, Messiaen, Godowsky.
Ore 21. Aula Magna. Ingresso libero fino a
esaurimento posti. Infotel: 02.58.36.24.53.
via Savona 10, tel. 02.83.23.126
I due Cyrano di e regia di Corrado Accordino. Con Alfredo Colina e Alessandro
Betti.
Ore 21. Biglietti: € 21/15. Fino al 10 aprile.
Prosa
VERDI
PICCOLO TEATRO STREHLER
l.go Greppi 1,
tel. 848.800.304
Riposo.
PICCOLO TEATRO GRASSI
via Rovello 2,
tel. 848.800.304
Riposo.
PICCOLO TEATRO S. MELATO
via Rivoli 6,
tel. 848.800.304
Riposo.
malati terminali, ai contratti mancati, come
quello del medico algerino interpretato da
Reda Kateb. Sabato 2 aprile, alle 15.30,
riprende la sezione «Comédie à la française»
con un quasi thriller, «L’amour est un crime
parfait» (2014) di Arnaud e Jean-Marie Larrieu.
Protagonista Mathieu Amalric, prof casanova
alle prese con la scomparsa di allieva.
Via Pastrengo 16, tel. 02.68.80.038
Levitico - pentateuco #3 di Chiara
Boscaro. Con Marco Pezza. Regia di
Marco Di Stefano.
Ore 21. Durata 1h. Biglietti: € 20/10.
Fino al 3 aprile.
TEATRO MARTINITT
via Pitteri 58, tel. 02.36.58.00.10
Una splendida vacanza di e regia di
Ester Cantoni. Con Marco Cavallaro,
Giuseppe Renzo, Patrizia Grossi, Ester
Cantoni, Daniele Coscarella.
Ore 21. Durata 1h45'. Bigl.: € 20/16.
Fino al 17 aprile.
Giancarlo Grossini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
TEATRO CABOTO
Conservatorio
Quartetto Lyskamm
rivelazione milanese
via Caboto 2,
tel. 02.70.60.50.35
Spettacolo interattivo: L'inserzione
e O la borsa o le corna di Leon Abric
e Rudolf Besier. Con Gianluca Frigerio,
Davide Zighetti, Irene Cinti, A.B. Ferrara.
Regia di Gianluca Frigerio.
Ore 21. Durata 1h40'. Biglietti: € 10/8.
Fino al 17 aprile.
TEATRO
DELLA CONTRADDIZIONE
Amano la natura e puntano
in alto i quattro giovani
studenti che nel 2008, tra i
chiostri del Conservatorio,
fondano un quartetto
d’archi dandogli il nome di
una delle vette della catena
del Monte Rosa, il
Lyskamm. In sette anni i
violinisti Cecilia Ziano e
Clara Franziska
Schötensack, la violista
Francesca Piccioni e il
violoncellista Giorgio
Casati ( foto) affrontano
con tenacia la scalata
all’olimpo del concertismo,
conquistando traguardi
importanti: nella loro città
le esibizioni per la Società
del Quartetto e MiTo, poi il
Lingotto di Torino e i
festival di Bordeaux,
Lubecca e Aldeburgh, dove
quest’anno sono artisti in
residence; ovviamente, con
quel nome e con
quell’indole, nel frattempo
è anche arrivato l’invito di
Mario Brunello a
partecipare ai Suoni delle
Dolomiti. Fresco vincitore
dell’ennesimo premio (il
Borletti Buitoni Trust),
stasera il Quartetto
Lyskamm ritorna a casa,
ospite d’onore della
stagione che il
Conservatorio organizza
con studenti ed ex studenti
(ore 21, via Conservatorio
12, ingresso libero, tel.
02.76.21.10); una serata di
festa e amarcord che si apre
e si chiude nel nome di
Schubert: all’inizio il
«Quartettsatz» in do
minore e come gran finale
il Quartetto n. 15 in sol
maggiore. Nel mezzo i Tre
Pezzi di Stravinskij
(«Danza», «Stravagante» e
«Cantico») e «7» composto
dal 41enne catanese
Emanuele Casale.
Enrico Parola
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Via della Braida 6,
tel. 02.54.62.155
Men ond mun con e regia di Riccardo
Goretti e Massimiliano Loizzi.
Ore 20.45. Durata 1h20'. Biglietti: € 15/12.
Fino al 2 aprile.
Musical, jazz, folk
DAL VERME
via San Giov. sul Muro 2,
tel. 02.87.90.52.01
Una serata Bella per te, Bigazzi! con
Marcella Bella, Umberto Tozzi, Marco
Masini, Annalisa, Anna Tatangelo, Deborah Iurato, Francesco Gabbani, Emma
Morton e Gaetano Curreri.
Ore 21. Biglietti: € 10+prev.
SANTERIA SOCIAL CLUB
viale Toscana 31
Lungoviaggio con i Pastis e Irene
Grandi.
Ore 21. Biglietti: € 13,80.
BLUE NOTE
via Pietro Borsieri 37,
tel. 02.69.01.68.88
Concerto con Marina Rei.
Ore 21. Biglietti esauriti.
ALCATRAZ
via Valtellina, 25,
tel. 02.69.01.63.52
Concerto con Gemitaiz.
Ore 21. Biglietti: € 20.
SALUMERIA DELLA MUSICA
via Pasinetti 4,
tel. 02.56.80.73.50
Concerto "Thanks Frank" con Stefano
De Maco e la Combo Big Band "The
Swing Fellas".
Ore 21.30. Biglietti: € 16.
NIDABA THEATRE
via Emilio Gola 12, tel. 339.34.77.512
Concerto con i Milanoans.
Ore 22.30. Ingresso libero.
Cabaret
ZELIG
viale Monza 140, tel. 02.25.51.774
Circus Kabaret - Allegro ma non
troppo di Alice Mangione e Gianmarco
Pozzoli. Con gli attori di Accademia09
e la partecipazione di Enrico Ballardini.
Ore 21. Biglietti: € 12/10.
NUOVO
piazza San Babila, tel. 02.79.40.26
C'è sempre e solo da ridere di e con
Andrea Pucci.
Ore 20.45. Dur. 2h. Bigl.: € 39,50/29,50.
Ultima replica.
LOMBARDIA
Cormano (MI)
BÌ - LA FABBRICA DEL GIOCO
E DELLE ARTI
via Rodari 3,
tel. 02.66.30.55.62
Sabato 2 aprile:
Il sabato dei piccoli a cura di Teatro del
Buratto.
Ore 16.30. Biglietti: € 7/6.
Età consigliata: 2-6 anni.
Domenica 3 aprile:
Giocagiocattolo. Quando i bambini
dormono i giocattoli giocano a cura di
Teatro del Buratto.
Ore 16. Biglietti: € 7/5.
Età consigliata: 5-10 anni.
Trezzo sull’Adda (MI)
LIVE MUSIC CLUB
via Mazzini 58
Concerto con i Television.
Ore 20. Biglietti: € 29,90.
Domani:
Concerto con gli Africa Unite.
Ore 21. Biglietti: € 12.
Monza
TEATRO MANZONI
via Manzoni 23,
tel. 039.38.65.00
Sabato 2 aprile:
Baz - Il ritorno di e con Marco Bazzoni.
Ore 21. Biglietti: € 26/24.
Domenica 3 aprile:
Cin Cin La di Carlo Lombardo e Virgilio
Ranzato. Con l'Orchestra "Cantieri d'Arte", il Corpo di ballo "Novecento", Silvia
Felisetti, Alessandro Brachetti, Elena
Rapita, Antonio Colamorea, Fulvio Massa,
Marco Falsetti, Francesco Mei. Direttore
Stefano Giaroli. Regia di Alessandro
Brachetti.
Ore 16. Biglietti: € 22/11.
TEATRO BINARIO 7
via Turati 8,
tel. 039.20.27.002
Sabato 2 aprile:
Concerto "Un'anima divisa... in trio" con
Giovanni Venosta (pianoforte), Alessandro Cerino (fiati), Alberto Turra (chitarra
e cajón).
Ore 21. Biglietti: € 12/6.
Varese
TEATRO DI VARESE
p.zza della Repubblica,
tel. 0332.24.78.97
Sabato 2 aprile:
C'è sempre e solo da ridere di e con
Andrea Pucci.
Ore 21. Biglietti: € 36/24.
UN FILM DI
SAMUEL BENCHETRIT
AL CINEMA
Saronno (VA)
TEATRO GIUDITTA PASTA
via I Maggio, tel. 02.96.70.21.27
Domani:
Lady Mortaccia, la vita è meravigliosa! di e regia di Giovanna Gra. Con
Veronica Pivetti, Oreste Valente, Elisa
Benedetta Marinoni.
Ore 21. Biglietti: € 25/15. Fino al 3 aprile.
Lecco
TEATRO CENACOLO
FRANCESCANO
piazza dei Cappuccini 6, tel. 0341.37.23.29
Sabato 2 aprile:
Il povero Piero di Achille Campanile.
Regia di Elena Iaci.
Ore 21. Biglietti: € 8. Replica il 3 aprile.
Bergamo
TEATRO CIVICO G. DONIZETTI
piazza Cavour 15,
tel. 035.41.60.611
Morte di un commesso viaggiatore
di Arthur Miller. Con Elio De Capitani,
Cristina Crippa, Angelo Di Genio, Marco
Bonadei, Federico Vanni, Daniele Marmi,
Gabriele Calindri, Alice Redini, Vincenzo
Zampa, Marta Pizzigallo. Regia di Elio De
Capitani.
Ore 20.30. Bigl.: € 28/10. Fino al 3 aprile.
TEATRO SAN GIORGIO
Via San Giorgio 1/f, tel. 035.22.58.47
Domenica 3 aprile:
Fattoria allegra di Stefania Pendezza.
Con Max Brembilla e Giusi Marchesi.
Regia di Silvia Barbieri.
Ore 16.30. Biglietti: € 6.
Età consigliata: dai 3 anni.
Brescia
TEATRO SOCIALE
via Cavallotti 20, tel. 030.28.08.600
La dodicesima notte di William Shakespeare. Con Carlo Cecchi, Daniela Piperno, Vincenzo Ferrera, Eugenia Costantini,
Dario Iubatti, Barbara Ronchi, Remo
Stella, Loris Fabiani, Federico Brugnone,
Davide Giordano, Rino Marino, Giuliano
Scarpinato. Regia di Carlo Cecchi.
Ore 20.30. Biglietti: € 26/10.
Fino al 3 aprile.
Pavia
TEATRO FRASCHINI
c.so Strada Nuova 136, tel. 0382.37.12.14
Domani:
Cirino e Marilda non si può fare di e
con Anna Marchesini. Musiche dal vivo di
Aire De Mar.
Ore 21. Biglietti: € 30,80/7,70.
Fino al 3 aprile.
Lodi
TEATRO ALLE VIGNE
via Cavour 66, tel. 0371.40.98.55
Domenica 3 aprile:
Peter Pan con Davide Visconti, Rossella
Rapisarda, Simone Lombardelli. Regia di
Fabrizio Visconti.
Ore 17. Biglietti: € 7/6.
FANTASTICO
GUIDA
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Batman v Superman: Dawn of Justice
a cura di
Maurizio Porro
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surreale che s'abbatte sul quotidiano. Attrici, disabili,
giovani, infermiere, a ciascuno il suo disamore: perfino un
astronauta ha sbagliato l'atterraggio. Disperatamente
ironico, il regista Benchetrit nel cast in cui eccelle la
Huppert. Sogno ma forse no? Il fantasy dei nostri incubi
Anteo, Eliseo
Un paese quasi perfetto
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Un paese quasi perfetto
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Ustica
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Batman v Superman 17.00-19.20-22.30
Kung fu Panda 3
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Un paese quasi perfetto
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Batman v Superman 3D
22.00
On Air - Storia di un successo
19.50
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16.50-22.30
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Batman v Superman
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BELLINZAGO LOMBARDO
ARCADIA BELLINZAGO LOMBARDO
Heidi
17.20-19.55
Perfetti sconosciuti
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Batman v Superman: Dawn of Justice
16.50-18.00-20.00-21.10-22.20
The Divergent Series: Allegiant
22.50
Race - Il colore della vittoria 18.10-21.00
Un bacio
17.30-19.50-22.15
Kung fu Panda 3
17.35-20.05
On Air - Storia di un successo
17.10-20.20-22.50
Il mio grosso grasso matrimonio greco 2
17.50-20.30-22.40
Un paese quasi perfetto
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Ustica
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CURNO
UCI CINEMAS CURNO
Batman v Superman
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Billy il Koala
17.20
The Divergent Series: Allegiant
22.40
Race - Il colore della vittoria
19.40
Un bacio
17.20-20.0-22.30
Race - Il colore della vittoria 17.10-22.30
Il mio grosso grasso matrimonio greco 2
20.10-22.25
Batman v Superman 18.00-21.20-22.15
Kung fu Panda 3
17.20
Ustica
20.00
On Air - Storia di un successo 17.10-22.35
Kung fu Panda 3
20.00
13 Hours
18.00-21.30
Heidi
17.10
Un paese quasi perfetto
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GALLARATE
CINELANDIA MULTIPLEX
Il mio grosso grasso matrimonio greco 2
20.30-22.40
20.15-22.30
Un bacio
Batman v Superman: Dawn of Justice
19.50-21.00-22.45
Kung fu Panda 3
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On Air - Storia di un successo 20.10-22.40
Heidi
20.05
Un paese quasi perfetto
22.35
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UCI CINEMAS LISSONE
Ustica
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Un paese quasi perfetto
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On Air - Storia di...
17.20-20.00-22.40
Race - Il colore della vittoria 17.40-21.20
Il mio grosso grasso matrimonio greco 2
Un bacio
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Heidi
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Batman v Superman
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UCI CINEMAS MONTANO LUCINO
On Air - Storia di un successo
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Batman v Superman 3D
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The Divergent Series: Allegiant
22.30
Batman v Superman: Dawn of Justice
17.00-19.10-22.10
Heidi
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Un paese quasi perfetto
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Race - Il colore della vittoria 17.00-22.20
Batman v Superman: Dawn of Justice
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17.20
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PIOLTELLO
UCI CINEMAS PIOLTELLO
The Divergent Series: Allegiant
17.00-22.20
Land of Mine - Sotto la sabbia
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Kung fu Panda 3
17.30-20.00
Un paese quasi perfetto
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15.10-18.20-21.35
On Air - Storia di un successo
16.05-18.55-21.55
Il mio grosso grasso matrimonio greco 2
Ustica
Heidi
Batman v Superman
Kung fu Panda 3
Perfetti sconosciuti
Batman v Superman
16.45-19.15-21.40
17.05-19.40-22.15
16.45-19.20
17.35-21.00-22.00
16.30-19.00
21.15
14.55-18.10-21.30
SESTO SAN GIOVANNI
SKYLINE MULTIPLEX
15.20-20.15-22.20
On Air - Storia di un successo
15.10-17.40-20.30-22.35
L’ultima tempesta 15.10-17.40-20.05-22.30
Batman v Superman Imax 3D
15.10-18.40-21.45
VIMERCATE
THE SPACE CINEMA TORRIBIANCHE
Batman v Superman 3D
18.05-21.30
Batman v Superman: Dawn of Justice
17.05-18.35-20.30-21.00-22.00
16.50-17.30-19.15
13 Hours18.00-21.15
Billy il koala
16.55
Heidi
16.30-19.10
Kung fu Panda 3
Il mio grosso grasso matrimonio greco 2
16.35-19.05-21.35
15.15-19.00-21.45
15.10-17.35-20.15-22.20
Un bacio
18.20-20.55
Un momento di follia
21.50
Un paese quasi perfetto 16.35-19.00-21.25
Ustica
18.30-21.10
17.00-19.50-22.40
17.10-19.50-22.25
19.25-22.35
17.15-20.00
22.40
Zootropolis
17.40
Perfetti sconosciuti
15.20-20.10-22.20
Batman v Superman
17.30-20.35
Un paese quasi perfetto
SEZIONE FALLIMENTI
R.F. 71/93 Fallimento NORDICA TRANSPORT
S.R.L.
Giudice Delegato: Dott. Giovanni Panzeri - Curatore: Dott. Adalberto Bottazzoli
Invito ad offrire per l’acquisto di beni immobili, mobili e mobili registrati.
LOTTO UNICO: Cologno Monzese (MI) - Via
Umberto Giordano n. 22 - Piena proprietà di
unità immobiliari ad uso officina, magazzino,
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oltre che appartamento, ripostiglio e veranda
(catasto terreni fg. 7 part. 68 e catasto fabbricati fg. 7 part. 68 sub 702 e 703). Sono inoltre
compresi i seguenti beni mobili e mobili registrati: n. 5 trattori camion, n. 1 rimorchio, n.
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trovano in pessimo stato di conservazione, il
complesso immobiliare presenta difformità
urbanistiche e si trova in condizioni fatiscenti
e di abbandono generale, con necessità di importanti interventi di manutenzione e risanamento igienico, oltre che a tutti gli impianti
non a norma. Stato libero. Prezzo base d’asta:
Euro 192.384,00 e rilanci non inferiori ad Euro
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incanto 24/05/2016 ore 12.30 innanzi al Giudice Delegato c/o Tribunale di Bergamo Via
Borfuro n. 11/B, Bergamo. Eventuali ulteriori
informazioni possono essere richieste al
Curatore Fallimentare Dr. Adalberto Bottazzoli
c/o “Studio Pedroli-Venier & Associati”, Bergamo (BG), Piazza G. Matteotti n. 20 - tel.
035285858 / fax 035218555 / e-mail “[email protected]”.
Billy il Koala
17.35
Un momento di follia 15.15-19.50-22.10
Kung fu Panda 3
17.40
Il mio grosso grasso matrimonio greco 2
Land of Mine
19.20-21.55
Love and Mercy
18.45-21.40
On Air - Storia di un successo 17.55-20.50
Perfetti sconosciuti
19.50-22.15
Race - Il colore della vittoria 18.15-21.20
The Divergent Series: Allegiant
Race - Il colore della vittoria
On Air - Storia di un successo
Un bacio
13 Hours
Heidi
Perfetti sconosciuti
16.00-19.05-22.10
16.50
16.55-19.50-22.45
Perfetti sconosciuti
17.00-19.00-21.00
Il mio grosso grasso matrimonio greco 2
16.30-18.30-20.30-22.30
16.20-18.30-20.40-22.50
Batman v Superman 3D 15.50-19.10-22.30
Un bacio
16.35-19.10-21.45
Race - Il colore della vittoria
Heidi
Land of Mine - Sotto la sabbia
Kung fu Panda 3
Ustica
Race - Il colore della vittoria
16.30-19.00-21.30
ROZZANO
THE SPACE CINEMA - ROZZANO
17.30-20.00-22.30
16.50
17.15-19.50-22.30
On Air - Storia di un successo
TRIBUNALE DI MILANO
legale e finanziaria
rivolgersi a:
Un bacio
17.00-19.15-21.30
Kung fu Panda 3
17.00
Un momento di follia
19.00-21.20
13 Hours
18.30-21.30
Billy il Koala
16.30-18.30
Ustica
20.30-22.40
Batman v Superman
18.00-21.00
Zootropolis
16.30
The Divergent Series: Allegiant
18.40
Land of Mine - Sotto la sabbia
21.00
Batman v Superman
17.30-20.30
17.45
15.10-20.00-22.20
18.10-21.45
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ML
Giovedì 31 Marzo 2016 Corriere della Sera