Normario - Papersera

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Normario - Papersera
Normario
Specificità dei libri del Papersera (importante!):
1. Il nome esatto è Paperon de’ Paperoni, e non Paperon de Paperoni né Paperon de’Paperoni
(serve lo spazio dopo l’apostrofo).
2. I titoli delle storie vanno sempre tra virgolette doppie: “Topolino e la spada di ghiaccio”.
3. Gli autori vanno sempre indicati con il loro nome completo e non con la loro abbreviazione
I.N.D.U.C.K.S.: Rodolfo Cimino e non RCi.
4. Una testata va indicata in corsivo: “...la sua storia pubblicata su Topolino nel 1970...”.
5. Se per una storia viene utilizato il codice I.N.D.U.C.K.S., questo deve essere completo, ma
eliminare gli spazi consecutivi. Ad esempio la storia “Paperino e il pollo da combattimento”
ha il codice I.N.D.U.C.K.S. I TL 423-B (notare i due spazi tra “TL” e “423”), ma ci si deve
riferire a questa come I TL 432-B (uno spazio). Sbagliato anche riferirsi alla storia solo
come I TL 423 (manca la parte finale).
6. Se ci si riferisce ad una collana in particolare, non usare il codice inducks, ma il suo nome
esteso; ad esempio è sbagliato scrivere “…poi con l’uscita di PKNA iniziarono…”, è invece
corretto “…poi con l’uscita di Paperinik New Adventures iniziarono…” (per l’uso dell’italic
cfr. punto 3)
7. I.N.D.U.C.K.S., INDUCKS, Inducks o inducks? Dipende. Probabilmente all’interno di un
articolo discorsivo la forma più corretta è inducks, se invece fosse un articolo più specifico
sul database dei fumetti, come ad esempio la cronologia, almeno nel caso della prima
citazione andrebbe utilizzata la forma I.N.D.U.C.K.S.
Altre norme di buona scrittura prevedono il non utilizzo del carattere di tabulazione (Tab), l’assenza
dei doppi spazi, l’utilizzo delle maiuscole per i nomi propri e per la prima parola del titolo di una
storia,
Nelle pagine seguenti c’è un normario professionale, utile come riferimento per i vostri
articoli.
VIRGOLETTE A CAPORALE, INGLESI, SINGOLE
Sempre a caporale [«...»] per il dialogato, per il testo in evidenza e per il pensato (qualora vada
virgolettato):
«Sono partiti» disse John. «Hanno lasciato la spiaggia questa notte.»
La parola «filologia» è molto usata in linguistica.
La guerra dei mercenari è nota anche come «la guerra infame».
«Sono proprio un uomo fortunato» pensai, e mi incamminai lungo il viale.
All’interno delle caporali si usano le inglesi [“...”] e all’interno delle inglesi le singole alte [‘...’].
All’interno del virgolettato complesso valgono le stesse regole del virgolettato semplice:
L’imputato riferì: «Luca mi disse: “Verrò da te nel pomeriggio, così mi mostrerai la copia del ‘Corriere’ di
cui mi hai parlato”. »
TRATTINI
Trattini brevi e senza spazi per le parole composte:
Essersi ispirati alla non-violenza, contesto politico-sociale.
Da eliminare se le due parole possono rimanere slegate o fondersi senza ambiguità:
Il suo ex marito, italoamericano, la donna cannone, in direzione nordovest.
In particolare: [ex] non va mai seguito da trattino ma da spazio:
Il suo ex marito
e i punti cardinali composti non vanno mai con trattino ma fusi, tranne quando ripetuti:
in direzione nordovest, sudest, nord-nordest
Trattini medi (o «didascalici») per gli incisi (con spazio prima e dopo):
La loro casa – anticamente appartenuta a una famiglia nobile, poi abbandonata e solo di recente
ristrutturata da cima a fondo – si trovava sulla costa, ai piedi di una piccola collina.
Possibilmente evitare la punteggiatura prima o dopo l’inciso con trattini (salvo difficoltà di lettura o
indicazione diversa del traduttore/autore):
NON: E così, benché fosse la loro casa – anticamente appartenuta a una famiglia nobile, poi abbandonata
e solo di recente ristrutturata da cima a fondo –, decisero di venderla.
(da notare che, qualora fosse indispensabile la virgola dopo il trattino di chiusura, non
ci vuole lo spazio tra i due segni di punteggiatura)
NON: E così, benché fosse la loro casa, – tanto amata perché anticamente appartenuta a una famiglia
nobile, poi abbandonata e solo di recente ristrutturata da cima a fondo – decisero di venderla.
(da notare che invece, qualora fosse indispensabile la virgola prima del trattino di
apertura, lo spazio tra i due segni di punteggiatura ci vuole)
I trattini medi di inciso vanno sostituiti con virgolette se l’inciso è un indiretto all’interno del
dialogato:
«Sono partiti» disse il presidente, «hanno lasciato la spiaggia questa notte.»
NON «Sono partiti – disse il presidente – hanno lasciato la spiaggia questa notte.»
Trattini lunghi:
evitare i trattini singoli che (secondo l’uso anglosassone) indicano pausa di sospensione. In genere
sono facilmente sostituibili con [:] o [...]
I don’t know — but —
può diventare
Non so, ma,
Non so; ma;
Non so... ma...
DIALOGATO
Battuta indipendente: punteggiatura conclusiva dentro virgolette:
«Sono partiti. Hanno lasciato la spiaggia questa notte.»
«Sono partiti. Hanno lasciato la spiaggia questa notte...»
«Sono partiti? Hanno lasciato la spiaggia questa notte?»
«Sono partiti» disse, «hanno lasciato la spiaggia questa notte.»
«Sono partiti» disse John. «Hanno lasciato la spiaggia questa notte.»
«Credo siano partiti...» disse, «... probabilmente questa notte.»
Battuta dipendente da indiretto: punteggiatura conclusiva fuori virgolette:
Disse: «Sono partiti. Hanno lasciato la spiaggia questa notte».
Disse: «Sono partiti. Hanno lasciato la spiaggia questa notte...».
Domandò: «Sono partiti? Hanno lasciato la spiaggia questa notte?».
Punteggiatura di indiretto incluso tra parti di battuta:
va esclusivamente al termine dell’indiretto incluso:
«Sono partiti» disse, «hanno lasciato la spiaggia questa notte.»
«Sono partiti» disse John. «Hanno lasciato la spiaggia questa notte.»
MAI subito prima o subito dopo le virgolette chiuse della prima parte di battuta:
«Sono partiti,» disse «hanno lasciato la spiaggia questa notte.»
«Sono partiti», disse «hanno lasciato la spiaggia questa notte.»
N.B. che l’indiretto incluso termini con [,] o senza dipende dal fatto che la battuta di dialogato
debba o meno contenere la virgola in corrispondenza della spezzatura:
«John» disse il fratello, «tu devi capire che non possiamo perdere tempo.»
(qui la battuta, in assenza dell’indiretto incluso, conterrebbe la virgola. «John, tu devi
capire che non possiamo perdere tempo.»)
«John» disse il fratello «è già partito con gli altri.»
(qui la battuta, in assenza dell’indiretto incluso, NON conterrebbe la virgola. «John è già
partito con gli altri.»)
A-capo interno alla battuta:
virgolette riaperte a ogni capoverso ma chiuse soltanto alla fine dell’ultimo:
«Dunque mi stai domandando perché non lasciamo perdere?
«Non lo capisci da solo? Eppure il perché è semplice: dobbiamo ancora occuparci di molte cose
«proseguì, «ho preparato un elenco.»
Puntini di sospensione a inizio battuta:
niente spazio prima, spazio dopo.
Lettera maiuscola se i tre puntini indicano incertezza a inizio di un discorso,
lettera minuscola se sottintendono il proseguimento da un discorso iniziato in precedenza e sospeso:
John esitava. «... Non saprei.»
«Credo siano partiti» disse, «... probabilmente questa notte.»
PENSATO
Se non ricorre frequentemente nel testo e non è ambiguo, è preferibile non virgolettato:
Sono proprio un uomo fortunato, pensai, e mi incamminai lungo il viale.
Preferibilmente evitando la doppia punteggiatura (salvo difficoltà di lettura):
Ma sarà vero? pensavo.
Se ricorre frequentemente, o in caso di ambiguità, si può usare il virgolettato normale, come per il
dialogato:
«Sono proprio un uomo fortunato» pensai, e mi incamminai lungo il viale.
In alternativa è anche utilizzabile (ma non preferibile) il virgolettato fra apici, quando si rischia
confusione con il dialogato:
“Sono proprio un uomo fortunato” pensai, però dissi: «Non sono affatto d’accordo!».
GRAFIE PARTICOLARI
con o senza virgolette o corsivi
Nomi di giornali, riviste: in tondo tra virgolette:
«La Nazione», «New York Time», «Vogue».
(attenzione alla corretta grafia delle testate giornalistiche! Per esempio è «l’Unità» e
non «L’Unità». Su questo c’è una piccola lista più avanti.)
Nomi di locali, cinema, chiese, ospedali, ristoranti, reti televisive, compagnie aeree, aeroporti,
marche: maiuscolo, tondo, senza virgolette:
Il cinema Capitol, al ristorante Da Alfredo, il San Lazzaro, al Bandiera Gialla, su Channel 9, Alitalia,
l’aeroporto La Guardia, un capo Armani.
In maiuscolo, corsivo, senza virgolette:
titoli di canzoni: Quel mazzolin di fiori
titoli di CD o raccolte: la compilation Sanremo 2003, i Nove racconti di Salinger
(ma poi: ho letto «L’uomo ghignante» in Nove racconti di Salinger)
titoli di libri: Guerra e pace
titoli di film: Il grande Lebowski
titoli di opere: mettere in scena La forza del destino, fotografare la Deposizione di Rosso Fiorentino
Nelle citazioni bibliche l’indicazione del libro o dell’evangelista vanno in corsivo, mentre il
riferimento al capitolo e al verso devono essere messi in tondo separati da una virgola:
Isaia 60, 20
Vocaboli stranieri di uso comune: tondo, senza virgolette, non declinato:
I film di Woody Allen, ho mangiato due hamburger, sono stato in molte boutique, possiedo due computer.
Altrimenti corsivo, senza virgolette, declinato:
Il peep-show era molto divertente, mi divertivo sempre con i peep-shows
TUTTO-MAIUSCOLO
Si sostituisce sempre con il maiuscoletto, senza iniziali maiuscole e, ovunque possibile per
notorietà, senza puntini intermedi.
E in particolare:
Sigle, numeri ordinali in cifre romane (re, secoli, etc), acronimi:
Laura lavora alla BBC, Daniel all’ONU.
la guerra fredda tra USA e URSS
Luigi XIV, il XIX secolo, il capitolo IV
Il lettore CD, acquistare un DVD, usare un PC, guardare la TV.
La loro associazione si chiamava A.N.L.
Scritte a stampa o pubbliche (cartelli, manifesti, etichette):
Finì la registrazione, poi premette il tasto STOP.
Sul muro c’era un cartello con la scritta PER INFORMAZIONI RIVOLGERSI AL PROPRIETARIO.
(Le scritte a mano o private – come brani di lettera – vanno invece in corsivo.)
Le lettere isolate vanno sempre in maiuscoletto senza virgolette:
Gli insegnò a leggere mostrandogli la A di ape, la B di botte.
Giocava in serie A ma la sua squadra perdeva.
Le sopracciglia e il naso formavano una T perfetta.
INIZIALI MAIUSCOLE
Sempre minuscoli i punti cardinali, salvo i rari casi in cui sono parte di un toponimo:
Dirigersi a sud, Sud America, Tom Sawyer è ambientato nel Sud degli Stati Uniti.
Sempre minuscoli i nomi dei popoli, tranne quelli antichi:
I tedeschi sono alti e biondi. Il culto dei Sumeri.
Sono stato ad Atene, i greci mi sono simpatici. MA in Sicilia i Greci edificarono molti templi.
A Londra ho incontrato due romani e abbiamo viaggiato insieme. MA L’antica Felsina fu ribattezzata
Bononia dai Romani.
Attenzione perché per gli abitanti dell’Egitto cambia proprio il vocabolo (e vale anche
per l’aggettivazione): Gli egiziani che vivono al Cairo spesso conoscono l’inglese / Il servizio
ferroviario egiziano. MA Le piramidi furono costruite dagli Egizi / Un antico sarcofago egizio.
Vocativi:
Vostro Onore, Sua Eccellenza, Sua Maestà
Toponimi di edifici (la maiuscola vale limitatamente al toponimo):
il Big Ben, la Casa Bianca, ma la cattedrale di Saint Paul.
Nomi di squadre (anche di calcio), dipartimenti, divisioni di polizia:
la Buoncostume, la Omicidi, la Scientifica, i Dodgers.
Maiuscole e minuscole nei nomi di enti e istituzioni:
ministro, presidente, cattedrale, duomo, tribunale, giudice, la repubblica, il regno, la monarchia, il
governo, il senato.
il ministero del Commercio, il presidente del Consiglio dei ministri, il presidente della Repubblica.
le Poste o la Posta (ma l’ufficio postale), l’Ufficio imposte, il Gran giurì, la Corte d’assise.
In denominazioni composte, come si vede, si maiuscolizza quindi solo la prima parola (salvo casi di
ambiguità)
la Prima guerra mondiale, la Seconda guerra mondiale
Maiuscole e minuscole che cambiano il significato del vocabolo:
La chiesa della piazza venne bombardata / I credenti devono obbedire ai precetti della Chiesa
Sta scritto che Dio creò l’uomo / Ringraziò in cuor suo il dio dell’amore
I peccatori finiranno all’Inferno, gli altri in Paradiso / Questo posto è un paradiso, là faceva un caldo
d’inferno
Grazie al Cielo sei tu / Il cielo si rabbuiò
il giorno del Giudizio / fu sottoposto al giudizio della commissione
Sempre maiuscoli lo Stato e il Paese, intesi come nazione con una costituzione:
Non vorrei abitare in un altro Stato europeo.
Ci fu un colpo di Stato.
Andò nello Stato di Israele.
La ragione di Stato.
Il segretario di Stato.
Il mio Paese è l’Italia.
Il governo del Paese.
Minuscolo quando è sono sostantivi comuni, o quando «stato» è participio passato di «stare»:
Lo stato liquido del piombo.
Abito in un paese che si chiama Balangero.
Sono stato a casa di Luca.
Le note musicali si scrivono come nomi propri, in tondo e con l’iniziale maiuscola:
Suonò un La, un Sol, un Do.
La E maiuscola accentata del verbo essere va scritta con l’accento e non con l’apostrofo:
È una giornata splendida. E NON E’ una giornata splendida.
NUMERI E CIFRE
Date: giorno e anno in cifre per esteso, mese in lettere con iniziale minuscola:
30 dicembre 1982.
Eccezione: quando le date diventano nomi propri la cifra del giorno va in lettere:
studiai alla scuola «Sette maggio»
la festa del Primo Maggio
Eccezione: quando la data è indicata diversamente per motivi contestuali:
Nella lettera c’era scritto: Torino, 27.1.03. Caro Michele, ...
Gli anni sempre in cifra, anche se particolari:
L’anno 0, l’anno 1000, l’anno 3000.
I decenni maiuscoli in lettere per esteso, o con l’apostrofo antecedente la cifra (la scelta deve essere
uniforme in tutto il testo):
Durante gli anni Trenta o gli anni ’30 / E non: negli Anni Trenta
I secoli si scrivono sempre per esteso.
Durante il quarto secolo o secolo quarto o secolo diciassettesimo / E NON durante il IV secolo, nel XVII
secolo.
Le diciture «avanti Cristo» e «dopo Cristo» si abbreviano sempre in a.C. e d.C. tranne dove il testo
indica diversamente.
Nel 3 d.C., nel 14 a.C. / Nel IV secolo prima di Cristo
Numeri in lettere ovunque possibile:
trentatré anni.
diecimila dollari.
In cifre solo se troppo complessi:
153.400 dollari.
Numeri in cifre con migliaia sempre con il punto di distacco tra le migliaia:
152.400 lire, 1.225.300 pesetas, 1.932 euro
Senza punto di distacco se sono anni:
nel 1932
Percentuali: stessa regola dei numeri, «per cento» in parola, salvo contesti palesemente tecnici.
dodici per cento.
14,5 per cento.
La tabella riportava le statistiche: occupati 12%, disoccupati 14,5%, in aspettativa 20%, pensionati 5,2%.
Nomi di strade con numeri ordinali: in cardinali con apice (toponimo con iniziale maiuscola).
30a Strada.
14a Avenue.
Le unità di misura inglesi vanno convertite in italiano, non solo come vocaboli ma anche come
entità in cifre.
Il vocabolario delle unità di misura inglesi è sterminato, di seguito si riportano le unità più frequenti
e il loro valore in misure decimali. Altre indicazioni sono spesso reperibili sui vocabolari ingleseitaliano, nelle appendici.
1 oncia = 28,35 grammi
1 libbra = 0,454 grammi
1 pollice = 25,40 millimetri
1 piede = 30,48 centimetri
1 iarda = 0,914 metri
1 miglio = 1,609 chilometri (N.B. le miglia marine hanno valore diverso e NON si convertono)
1 pinta = 0,568 litri
1 quarto = 1,135 litri
1 gallone = 4,543 litri
Naturalmente le misure risultanti dalla conversione si arrotondano, salvo che il testo richieda
precisione millimetrica.
ordinò una libbra di farina = ordinò mezzo chilo di farina
percorse due miglia = percorse circa (o poco più di) tre chilometri
N.B.: Le misure decimali sono entrate nell’uso inglese dal 1965, quindi in un testo ambientato
nell’Inghilterra di prima del 1965 e sicuramente di prima del 1900 le unità di misura dovranno
invece essere quelle anglosassoni (salvo indicazioni diverse da parte dell’editore, del traduttore o
del redattore).
Non si convertono mai:
le unità di misura tipiche di paesi diversi dall’Inghilterra e dalle sue colonie
le unità di misura monetarie
Se esiste il vocabolo italiano o di uso comune in Italia, si usa quello (tondo senza virgolette e
declinato singolare/plurale).
Se non esiste vocabolo italiano o di uso comune in Italia, si usa il vocabolo straniero (corsivo senza
virgolette e declinato singolare/plurale).
L’uomo di Leningrado percorse a piedi le due verste di strada, e poi ancora una versta a piedi.
L’uomo di Konang-hatu percorse a cavallo due sarongan di strada, e poi ancora un sarong a piedi.
L’uomo di Madrid spese dieci pesetas per il biglietto del treno e una peseta per l’autobus.
L’uomo di Shanghai spese dieci li per il biglietto del treno e un altro li per l’autobus.
APOSTROFI
Apostrofi per gli imperativi monosillabi (sono obbligatori):
va’ a casa e prendi il cappotto (E NON vai a casa)
fa’ quel che ti pare e non rompere
da’ le tue monete a quel signore
sta’ buono e non parlare
di’ quello che vuoi, tanto non ti credo
Attenzione che gli apostrofi e le virgolette alte siano sempre tali, e mai apici
va’ a casa e prendi il cappotto E NON va' a casa e prendi il cappotto
«Impara il vocabolo “filologia”, ti servirà.» E NON «Impara il vocabolo "filologia", ti servirà.»
Accenti in caso di ambiguità (quando possibile preferire le grafie semplici):
principi / principî
demoni / dèmoni
«Dài, adesso andiamo», «Andiamo dai signori Rossi», «Non posso avere le chiavi se tu non me le dai»
tintinnio, brusio ecc. E NON tintinnìo, brusìo ecc. che non sono ambigui
Le «d» eufoniche solo tra vocali identiche (unica eccezione: ad esempio):
ad avere / ed essere MA NON ad essere / ed avere
ALTRE NORME SPARSE
Attenzione al significato dei vocaboli:
Guardo la TV, guardo la televisione / Si è rotto il televisore
dove TV e televisione sono la trasmissione televisiva,
il televisore invece è l’apparecchio, l’elettrodomestico che serve per vedere la
televisione.
Attenzione a sia/sia:
Ho comprato sia l'insalata sia il pane E NON Ho comprato sia l'insalata che il pane
Attenzione a sì/si:
Sì, ho fatto la spesa / Gli dissi di sì E NON Si, ho fatto la spesa / Gli dissi di si
Grafie corrette:
qui
mercoledì
per sé, se stesso, se medesimo
perché, poiché
trentatré
Testate giornalistiche particolari:
«il Giornale» e non «Il Giornale»
«il manifesto» e non «Il manifesto» o «il Manifesto»
«l’Unità» e non «L’Unità»
«la Repubblica» e non «La Repubblica»
«la Voce» e non «La Voce»
«Corriere della Sera» e non «Il Corriere della Sera» o «il Corriere della Sera»
«L’Europeo»
«Il Giorno»
«Il Messaggero»
«Il Sole – 24 Ore», ma «Il Sole 24 Ore» è accettato
«La Stampa»
Parole che vengono sempre fuse:
perlopiù, perlomeno, senonché, dopodiché, tantomeno, dopotutto, anzitutto,
innanzitutto, soprattutto (e non sopra tutto o sopra di tutto).
«fuori
di» se è stato in luogo, «fuori da» se è moto attraverso luogo:
guardava fuori della finestra
la donna, fuori della porta, lo chiamava perché uscisse con lei
gettò la palla fuori dalla finestra
giunto fuori dalla porta, si voltò
Alcune preferenze di grafia:
«be’» E NON «beh» o «bhe» o altro
tè (la bevanda) E NON thé o the o tea
gli gnocchi.
gli pneumatici.
alcol / alcolico / alcolista
con i, con gli, con la, con le, con il E NON coi, cogli, colla, colle, col
clacson
folclore/folcloristico
chilometri
chilogrammi/chili
abatjour
marciapiede è invariato al plurale: tutti i marciapiede della città / il marciapiede della via
portafogli è invariato al singolare: rivoglio il mio portafogli / rivogliamo i nostri portafogli
UNIFORMITÀ REDAZIONALI
Nomi di popoli: sempre minuscoli
Esempi:
8. I tedeschi sono alti e biondi.
9. C’erano tre tedeschi alti e biondi.
10. I soldati tedeschi avanzavano nella pianura.
Per la NARRATIVA: Nomi di Squadre/Dipartimenti/Divisioni di polizia, o altro: t.do-M.lo/m.lo
Esempi:
11. la Buoncostume
12. l’Anticrimine
13. la Scientifica
14. la Criminale
15. la Divisione Criminale
16. il Dipartimento Sanità
17. l’Ufficio Registro
18. l’Ufficio Imposte
19. la Omicidi
20. la Squadra Omicidi
21. Facevo parte della Squadra Omicidi da molti anni ormai, la Squadra era la mia famiglia.
22. Facevo parte della Omicidi da molti anni ormai, la Squadra era la mia famiglia.
Nomi di organi della magistratura: M.lo/m.lo
Esempi:
23. Gran Giurì
24. Corte
25. Corte Suprema
26. Corte d’Assise
27. Corte d’Appello
28. il Congresso
29. la Commissione Etica
ma: m.lo
30. palazzo di giustizia
31. tribunale
32. giudice
33. giuria
34. procuratore
Nomi di organi e cariche dello Stato: m.lo
Esempi:
35. governo
36. senato
37. repubblica
38. monarchia/regno
39. ministro del Commercio
40. ministero della Pubblica Istruzione
41. presidente della Repubblica
42. presidente del Consiglio dei ministri
Nomi di Stati composti:
43. Regno Unito
44. Stati Uniti
45. Unione Sovietica
46. America Latina
47. Sud America
48. Nord America
49. Medio Oriente
50. Corea del Nord
51. Corea del Sud
52. Irlanda del Nord
53. Vietnam del Nord
54. Vietnam del Sud
Punti cardinali: m.lo
55. Ci dirigemmo verso nord.
56. Nel sud dell’Italia.
57. Il cammino del Sole si svolge da oriente a occidente.
ma: M.lo/m.lo
58. La sapienza dell’Oriente.
59. La società consumistica dell’Occidente.
Nomi di periodi o eventi storici:
60. Rivoluzione d’Ottobre
61. Rivoluzione francese
62. Sacro Romano Impero
63. Impero bizantino/germanico, ecc.
64. Medioevo
65. Romanticismo
66. Illuminismo
67. Grande Guerra
68. Prima guerra mondiale
69. Seconda guerra mondiale
Casi specifici:
70. Chiesa cattolica, ortodossa, ecc.
Testate giornalistiche particolari:
71. “il Giornale” e NON “Il Giornale”
72. “il manifesto” e NON “Il manifesto”
73. “l’Unità” e NON “L’Unità”
74. “la Repubblica” e NON “La Repubblica”
75. “la Voce” e NON “La Voce”
76. “Corriere della Sera” e NON “Il Corriere della Sera”, né “il Corriere della Sera”
77. “L’Europeo”
78. “Il Giorno”
79. “Il Messaggero”
80. “Il Sole – 24 Ore”
81. “La Stampa”
82. “La Nazione”
83. “Il SecoloXIX”
84. “Il Mattino”
Nomi di strade americane: numero ordinale con apice
Esempi:
85. 30ª Strada
86. 4ª Avenue
Nomi di locali/cinema: tonddo-Maiuscolo/minuscolo
Esempi:
87. Capitol
88. Primula
Titoli di: corsivo-Maiuscolo/minuscolo
89. canzoni
90. CD musicali
91. libri
92. film
93. opere musicali
94. opere d’arte
Nomi di stazioni televisive: tondo-M.lo/m.lo
Esempi:
95. Channel 9
96. New York 1
97. RAI
Titoli di trasmissioni TV: corsivo-M.lo/m.lo
Esempi:
98. Ultimo Azzardo
99. La ruota della fortuna
Nomi di compagnie aeree/aeroporti: tondo-M.lo/m.lo
Esempi:
100. Federal Express
101. Alitalia
102. TWA
Nomi di edifici/chiese: t.do-M.lo/m.lo
Esempi:
103. Big Ben
104. cattedrale di Saint Paul
105. Casa Bianca
106. il Campidoglio
Nomi di navi: per la NARRATIVA: t.do-M.lo/m.lo; per la SAGGISTICA: corsivo-M.lo/m.lo
Esempi:
107. Titanic/ Titanic
108. Gypsy Moth/ Gypsy Moth
Vocativi: M.lo/m.lo
Esempi:
109. Vostro Onore
110. Sua Maestà
111. Sua Eccellenza
Date:
Esempio: 30 dicembre 1982
Età:
Esempio: trentatré anni
Per la SAGGISTICA vale la regola generale relativa ai numeri, ovvero: numeri fino a 10 in parola,
numeri maggiori di 10 in numero (ma valutare a seconda dei casi)
Somme di denaro e numeri (per SAGGISTICA vedi sopra):
Esempio: diecimila dollari
ma: 153.451 dollari
Percentuali:
23 per cento (per i volumi di SAGGISTICA)
due per cento (per i volumi di SAGGISTICA)
1,2 per cento (per i volumi di SAGGISTICA e NARRATIVA)
ventitré per cento (per i volumi di NARRATIVA)
10.500 (con puntino)
9200 (senza puntino)
Lunghezze (per SAGGISTICA vedi sopra):
Esempio: ventidue metri
Secoli:
Per la SAGGISTICA: XX secolo, XVI secolo…
Per la NARRATIVA: Ventesimo secolo, Sedicesimo secolo…
Sigle: preferire il tutto Maiuscoletto, in alternativa il tutto Maiuscolo
BBC/BBC
CIA/CIA
FBI/FBI
IRA/IRA
KGB/KGB
MIT/MIT
NATO/NATO
NBC/NBC
ONU/ONU
PCI/PCI
PDS/PDS
RAF/RAF
RAI/RAI
TWA/TWA
UNESCO/UNESCO
NORME TIPOGRAFICHE
Occhielli, titoli dei capitoli: t.do-M.lo/m.lo
Le scritte in MAIUSCOLETTO vanno tutte maiuscoletto e non maiuscolo/maiuscoletto
Esempio:
Alan stava leggendo un cartello con la scritta QUI HA SOGGIORNATO NAPOLEONE
NON:
• Alan stava leggendo un cartello con la scritta QUI HA SOGGIORNATO NAPOLEONE