Commissione europea – DG Giustizia, Libertà e Sicurezza

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Commissione europea – DG Giustizia, Libertà e Sicurezza
Commissione europea – DG Giustizia, Libertà e Sicurezza
Programma “Prevention of and fight against crime – Action Grants 2007”
“Azione transnazionale ed intersettoriale per il contrasto della tratta a scopo di grave
sfruttamento lavorativo. Identificazione e assistenza delle vittime – FREED”
Descrizione del progetto
Ente titolare: Dipartimento per le pari Opportunità – ITALIA
Durata: 18 mesi (giugno 2008 – novembre 2009)
Partenariato:
- Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL)
- National Agency against Trafficking in Persons – ROMANIA
- National Labour Inspectorate – POLONIA
- General Labour Inspectorate - PORTOGALLO
- Ministero del Lavoro, Salute e Politiche Sociali Direzione Generale per l'Attività
Ispettiva – ITALIA
- CNEL Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro – ITALIA
- Comando Generale Arma dei Carabinieri Ufficio Cooperazione Internazionale – ITALIA
- CGIL - ITALIA
- CISL– ITALIA
- UIL – ITALIA
- UGL-SEI – ITALIA
- Provincia di Genova
- Provincia di Lecce
- Comune di Venezia – ITALIA
- Cooperativa sociale Dedalus – (Ong) ITALIA
- DIM Donne In Movimento (Ong) – ITALIA
- Coop. Lotta contro l’emarginazione (Ong) – ITALIA
- Associazione On the Road – (Ong) – ITALIA
- Associazione Parsec – (Ong) – ITALIA
Premessa
Il lavoro forzato è un fenomeno che coinvolge molti lavoratori e lavoratrici straniere. Il dibattito su
tale tema è tornato ad avere nuova risonanza a livello istituzionale sia in Italia che in Europa. Nel
nostro Paese, tale interesse è testimoniato dalla presentazione, nel 2007, del disegno di legge sullo
sfruttamento lavorativo da parte del Ministero della Solidarietà Sociale e del disegno di legge sulla
lotta alla tratta di esseri umani elaborato dal Ministero della Giustizia. Il Consiglio dei Ministri
dell’Osce, attraverso la decisione 14/06 “Potenziamento degli sforzi volti a combattere la tratta di
esseri umani, incluso lo sfruttamento del lavoro, tramite un approccio globale e proattivo”, invita
gli Stati partecipanti a migliorare la ricerca e il sistema di raccolta e analisi dei dati al fine di meglio
valutare la natura e la portata del problema, nonché di elaborare politiche efficaci e mirate contro
la tratta di esseri umani.
L’Italia è da tempo fortemente impegnata in questo ambito, come dimostrano gli incontri
organizzati sul tema a vari livelli politico-istituzionali (che hanno coinvolto anche le forze dell’ordine
e la magistratura), l’istituzione di programmi specifici di intervento e, di recente, anche le prime
esperienze di casi di assistenza e integrazione sociale di vittime di tratta a scopo di sfruttamento
lavorativo.
Il Global Report "Towards a Global Alliance Against Forced Labour" così come vari studi riguardanti
paesi specifici condotti dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro sottolineano che la
percentuale dei casi di tratta a scopo di lavoro forzato penalmente perseguiti è molto bassa.
Il presente progetto ha perciò l’obiettivo di istituire e rafforzare la co-operazione sulla tratta
finalizzata al lavoro para-schiavistico tra le forze dell’ordine (Polizia, Carabinieri, Guardia di
Finanza, Ispettorati del lavoro) e migliorare le competenze degli operatori e delle operatrici a vario
titolo coinvolti nel settore anti-tratta. I seminari di formazione intersettoriale faciliteranno la
condivisione di saperi e lo scambio di buone pratiche relative al contrasto del crimine, l’assistenza e
la protezione delle vittime. Le reti nazionali, create o rafforzate, contribuiranno ad elaborare
indicatori, condivisi a livello nazionale ed europeo, per l’identificazione delle vittime e ad
implementare e garantire alle vittime standard specifici di protezione.
La ricerca sarà fondamentale per la raccolta di dati affidabili e per la valutazione di impatto del
fenomeno sia nei diversi contesti nazionali che nei settori economici più esposti allo sfruttamento
lavorativo.
Un aspetto importante ed innovativo del progetto sarà il coinvolgimento in attività anti-tratta degli
enti ispettivi e di altre istituzioni presenti nel mercato del lavoro che fino ad oggi hanno svolto solo
un ruolo marginale nelle attività di contrasto alla tratta.
Obiettivi specifici
1) Aumentare il livello di conoscenza del fenomeno tra i principali esponenti dei vari settori
economici;
2) migliorare le competenze pratiche ispettive per monitorare i settori economici e i luoghi di
lavoro dove vi è più probabilità di incontrare vittime di tratta;
3) istituire meccanismi strutturati di cooperazione transnazionale tra i focal point di ispezione del
lavoro e le forze di polizia nei paesi di origine e di destinazione delle vittime di tratta;
4) creare in ciascun paese partner una rete nazionale sostenibile tra la pubblica amministrazione, i
servizi sociali territoriali, i sindacati, gli ispettorati del lavoro locali, le Ong, le forze di polizia
specializzate e la magistratura, con lo scopo di elaborare indicatori condivisi per l’identificazione
di vittime trafficate e sfruttate, di implementare interventi di protezione sociale rivolti in modo
specifico alle vittime del lavoro forzato;
5) svolgere lavoro di advocacy nei confronti dei policy makers e dei principali soggetti interessati
per aumentare il livello degli standard di protezione delle vittime.
Attività
1. Ricerca-azione
L’attività di ricerca-azione si articola in tre componenti:
•
analisi del contesto normativo e della risposta del sistema giudiziario alla tratta ed al lavoro
para-schiavistico in Italia e nei paesi partner;
•
analisi del sistema di assistenza e protezione delle vittime del lavoro para-schiavistico e delle
buone pratiche già sviluppate in Italia;
•
analisi dei settori produttivi più esposti al fenomeno del lavoro para-schiavistico e del grave
sfruttamento lavorativo.
Verranno prodotti: un report finale italiano di ricerca e una sintesi dello stesso.
2. Networking
•
Promozione di reti di collaborazione intersettoriale – a livello locale, nazionale e transnazionale
– mirate all’emersione ed al contrasto del fenomeno del lavoro para-schiavistico ed alla
protezione e assistenza delle vittime;
•
sensibilizzazione e coinvolgimento di tutti i principali soggetti interessati per istituire sistemi di
cooperazione sostenibile e promuovere lo scambio di esperienze e di buone pratiche.
3. Sviluppo di capacità multi-agenzia
Traduzione e adattamento del manuale dell’OIL per la formazione degli ispettori del lavoro e
Vademecum Operativo;
•
realizzazione di 8 seminari locali in Italia e di un seminario nazionale in ciascu paese partner
per la formazione congiunta in tema di tratta e lavoro para-schiavistico. Il seminario, della
durata di un giorno, prevede la partecipazione di 20 persone provenienti dai diversi
enti/istituzioni a vario titolo coinvolti nel contrasto del fenomeno (forze di polizia, magistratura,
sindacati, terzo settore, pubbliche amministrazioni, associazioni di categoria, etc.);
•
seminario nazionale di valutazione finalizzato al confronto sui risultati dei seminari formativi.
•
4. Informazione & diffusione
•
Conferenza finale internazionale;
•
Lancio del Report finale di ricerca, della relativa Sintesi e del Manuale per la formazione degli
ispettori del lavoro e delle forze dell’ordine in collaborazione con l’International Association of
Labour Inspection (IALI).