Scheda artistica e tecnica in formato pdf.
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Scheda artistica e tecnica in formato pdf.
associazione culturale [email protected] www.teatrodellelce.it codice fscale: 94135500489 partita IVA: 05859210485 drammaturgia e regia Marco Di Costanzo con Daniele Caini, Erik Haglund, Tatiana Muntoni, Lucia Sargenti suono Andrea Pistolesi arrangiamenti vocali Lucia Sargenti aiuto regia Stefano Parigi produzione Teatro dell'Elce in collaborazione con Teatro Solare, Teatro Commission Marche con il sostegno di Regione Toscana "La nuova Italia appare come una nazione con una forte impronta giovanile e un crescente entusiasmo per la vita." Vincent Barnett, economista americano, 1956 Tra la metà degli anni Cinquanta e i primi Sessanta, dal cosiddetto boom economico agli anni che precedettero la rivolta studentesca, una generazione di giovani lavoratrici e lavoratori conduceva un'esistenza caratterizzata allo stesso tempo dalle diffcoltà economiche e dalla tendenza al miglioramento delle condizioni di vita. Erano gli anni in cui si avviava il genocidio antropologico del popolo, come lo defnì Pasolini, ma allo stesso tempo la cultura popolare si arricchiva della coscienza dei propri diritti e di un'etica laica. La fatica necessaria a guadagnarsi da vivere era accompagnata dall'entusiasmo di un'epoca ricca di speranze, come per i protagonisti de “L'avventura di due sposi”, uno degli “Amori diffcili” di Italo Calvino. Cinquanta! è l'epopea di un vivere quotidiano allo stesso tempo diffcile e luminoso, l'avventura di quattro personaggi frutto di un lavoro di improvvisazione e scrittura scenica basato su fonti storiche, letterarie e cinematografche, sulla consultazione degli archivi RAI e su interviste a donne e uomini nati tra il '30 e il '40. Le donne a lavoro in una fabbrica tessile, il rapporto sentimentale con la politica, le sigarette fumate di nascosto, il gioco del corteggiamento, le feste da ballo, gli scioperi, le scampagnate, gli scherzi, le tasche vuote. Cinquanta! stabilisce un cortocircuito generazionale tra il mondo emotivo, affettivo, poetico dell'attore - che diventa un catalizzatore di energia ininterrotta - e quello del personaggio. Cinquanta! non è una ricostruzione di carattere storico, ma l'incarnazione scenica del faticoso entusiasmo, spirito dei giovani della metà del secolo scorso e rifesso rovesciato del sentimento di disincanto che caratterizza la nostra contemporaneità. Teatro dell'Elce associazione culturale - via della Pergola 25 - 50121 Firenze Italia - tel. +39 055 245723 - [email protected] - www.teatrodellelce.it NOTE DI REGIA Abbiamo voluto fare uno spettacolo sull'entusiasmo. Ci sembrava che l'entusiasmo fosse un'attitudine misteriosa, rara in tempi come il nostro, dove cinismo e disillusione sono il pane quotidiano di una generazione priva di prospettive. Un diffuso dizionario defnisce l'entusiasmo così: “incontenibile spinta ad agire e operare dando tutto se stesso”. È interessante il concetto di spinta, suggerisce che l'entusiasmo non ce lo possiamo fabbricare, ma che deve arrivare dall'esterno. Una delle etimologie più accreditate della parola entusiasmo la fa risalire al greco “èn-theos”, cioè “pieno di un dio”: è necessaria all'entusiasmo una sorta di possessione, di ispirazione, di spinta dall'esterno, appunto, portata da un dio, o forse da un'atmosfera, o da un progetto. Procedendo con il lavoro ci serviva un appiglio di carne e sangue, a cui gli attori potessero aggrapparsi per passare dai concetti a una realtà scenica pulsante. Per questo abbiamo pensato agli anni Cinquanta, la fne dei Cinquanta in particolare. Abbiamo ipotizzato che i giovani dell'epoca fossero animati da uno spirito nei confronti della vita che somigliava a ciò che stavamo cercando. A dispetto di condizioni economiche e sociali molto dure, nell'immaginario dell'epoca il domani appare più luminoso dell'oggi ed è presente un progetto collettivo di società migliore che pare attuarsi di giorno in giorno. In altre parole, si guarda al futuro con fducia e speranza, illuminando il presente di una solida voglia di andare avanti a dispetto delle fatiche. Abbiamo voluto verifcare questa ipotesi e abbiamo raccolto interviste a donne e uomini nati tra il '30 e il '40. Abbiamo consultato parallelamente fonti letterarie e cinematografche, abbiamo ripercorso gli archivi RAI. Il materiale ha nutrito un lungo lavoro di improvvisazione dal quale sono nati quattro personaggi e le loro vicende intrecciate. Era importante che i nostri “eroi” fossero persone semplici della classe lavoratrice: abbiamo evitato una drammaturgia ricca di colpi di scena eclatanti a favore di una serie di quadri di vita. Un'epopea più che un dramma, in cui l'atmosfera è più importante degli avvenimenti. A posteriori abbiamo sintetizzato il processo nel sottotitolo dello spettacolo: “epopea di un faticoso entusiasmo”. Per coerenza con il progetto originario, ovvero quello di evocare uno spirito, abbiamo sviluppato un espressività non verbale, creando così un margine di astrazione che ci allontanasse dal rischio del quadretto d'epoca. Che cosa è stato, nei decenni successivi, di quello spirito, di quella spinta? Ciascuno ha la sua idea: noi ci siamo permessi di fantasticare su questa domanda spostandola sulla Luna, ispirandoci a un altro tema forte nell'immaginario dei Cinquanta: le imprese spaziali. LA COMPAGNIA TEATRO DELL'ELCE Il Teatro dell'Elce nasce a Firenze nel 2006 su iniziativa del regista Marco Di Costanzo, dell'attore Stefano Parigi e del sound designer Andrea Pistolesi. Insignite di vari riconoscimenti, le produzioni del Teatro dell'Elce sono distribuite su tutto il territorio nazionale e la compagnia è stata rappresentante dell'Italia al Festival International du Théâtre d'Alger 2010 e al Festival Internacional de Teatro por la Paz 2011 e 2012 a Barrancabermeja (Colombia). L'attività del Teatro dell'Elce coniuga la ricerca espressiva sul lavoro dell'attore con la volontà di rivolgersi a un pubblico il più possibile vasto e differenziato, al fne di produrre un teatro popolare di qualità. Teatro dell'Elce associazione culturale - via della Pergola 25 - 50121 Firenze Italia - tel. +39 055245723 - [email protected] - www.teatrodellelce.it STAMPA “[…] ammaliante tenerezza sprigiona Cinquanta!, dov'è assente la parola, ma densa è l'espressività, che ci riporta alle atmosfere di un'Italia in pieno boom economico. La compagnia forentina del Teatro dell'Elce, per la regia di Marco Di Costanzo, ce la ripropone per quadri di vita quotidiana e per sommessa ironia, ma anche con un senso di gioioso stupore”. Guido Valdini, La Repubblica – Palermo, 4 giugno 2010 “[…] È così che anche sul palco il lavoro in fabbrica si alterna alle sale da ballo, il picnic al matrimonio, la riscoperta della coscienza operaia ai lavori domestici. Un agire patire frenetico, aperto da lirici squarci di sogno; è così che il lavoro in fabbrica e al suo martellante incedere si incrocia in dissolvenza con una fumosa sala da ballo, Blue In Green, dove gli operai si trasformano in agili ballerini dove si smette un panno per indossare quello che richiede la nuova circostanza. Una frenesia che non a caso ricorda quella (fglia anch'essa, per quanto apocrifa, della stessa epoca) del primo Carmelo Bene, il 'romanzo della cosa' di cui parlava Jean Paul Manganaro a proposito di Capricci ed Ermitage, l'impossibilità ad essere realizzati se non nel sogno, nell'atto mancato. Nevrosi a parte, resta la malinconia di un sogno che si manca sempre di afferrare, e una rappresentazione che tiene bene il passo e la fuidità: attori, luci, musiche, la plasticità della messa in scena che non sfora mai il meccanismo e porta sul palco l'iconicità di un'epoca, rendendone il senso e, a tratti, l'attualità, senza forzature e con ironia. Sogni d'Oro, avrebbe detto Nanni Moretti sventolando la bandiera rossa come in un tentativo di rendere popolare, in musical, la rivoluzione culturale cinese di Mao, il fantasma dell'omologazione contro lo spettro dei diritti a una vita più giusta. Intensa circolazione di faticoso entusiasmo, come recita il titolo del lavoro della compagnia, che è anche uno studio sul rapporto tra scena e fuori scena e sull'utilizzo dell'attore come catalizzatore di energia, creatore di realismo magico”. Gian Paolo Galasi, www.faneri.com, 28 febbraio 2011 “Il regista segue la vita di quattro giovani operai attraverso il fltro del tempo e dei racconti: ne vivacizza i contorni, ne rivela le idee, ne mostra le passioni e le attitudini. Tutto viene raffgurato, però, attraverso gesti e movimenti […]”. “L'unica voce è quella del corpo che, talvolta, è una sorta di conquistata consapevolezza, atre volte rivela il gioco irrazionale delle passioni […]”. “Oggetti, quali tacchi, collant, rossetti, dopobarba, sigarette, riviste come Tempo, colorano la vita di questa generazione che si stupisce ad osservarsi mentre li usa. I personaggi non reifcano alcun oggetto ma lo riempiono di emozione, di storia, di vita […]”. Mariangela Albano, www.palermo24h.com, 29 maggio 2010 Teatro dell'Elce associazione culturale - via della Pergola 25 - 50121 Firenze Italia - tel. +39 055245723 - [email protected] - www.teatrodellelce.it SCHEDA TECNICA Crediti: drammaturgia e regia Marco Di Costanzo con Daniele Caini, Erik Haglund, Tatiana Muntoni, Lucia Sargenti suono Andrea Pistolesi arrangiamenti vocali Lucia Sargenti aiuto regia Stefano Parigi produzione Teatro dell'Elce in collaborazione con Teatro Solare, Teatro Commission Marche con il sostegno di Regione Toscana Durata: 1 ora Tempo di montaggio/smontaggio: 1 ora (escluso montaggio luci e puntamento) Codice SIAE dell'opera: 889572 A (autore: Marco Di Costanzo) Programma musicale (durata totale dell'esecuzione 17'37”): Miles Davis, “Flamenco sketches” (2'51”); Miles Davis, “Blue in green” (52”); Natalino Otto, “In cerca di te” (2'42”); Paul Anka, “You are my destiny” (2'27”); Mina, “Tintarella di luna” (2'13”); Fred Buscaglione, “Che bella cosa sei” (3'02”); Brian Eno, “1/1” (1'15”); Domenico Modugno, “Dio come ti amo” (2'15”). Lo spettacolo si svolge nello spazio vuoto. L'allestimento non prevede il montaggio di elementi scenografci. Lo spazio minimo necessario è di 8mx8m. Durante lo spettacolo saranno accese alcune sigarette. Impianto luci (adattabile nel caso di spazi con particolari caratteristiche): - 14 proiettori QPS 1000W con bandiere, ganci, porta gelatine - 2 proiettori QPS 2000W con bandiere, ganci, porta gelatine - 10 sagomatori ETC 750 zoom 25°-50° con ganci e porta gelatine; - dimmer min. 15 canali e relativa console controluce LEGENDA ch 9 ch 9 ch 10 ch 10 ch 13 PC 1000 W ch 12 a terra III americana PC 2000 W ch 4 ch 4 ch 4 ch 11 SAGOMATORE II americana ch 2 ch 2 ch 3 ch 3 giallo ch 5 I americana ch 1 ch 1 verde 201 ghiaccio ch 1 ch 14 ch 6 115 ch 5 ch 6 ch 14 ch 8 ch 7 ch 7 sala Impianto suono: - impianto di diffusione stereofonico di potenza adeguata alla dimensione della sala, mixer audio. Responsabile tecnico: Marco, tel. 333 3932129. CONTATTI E INFORMAZIONI Per ulteriore materiale o per qualsiasi informazione sullo spettacolo o sulla compagnia, è consultabile il sito web: http://www.teatrodellelce.it/produzioni/cinquanta/ Teatro dell'Elce associazione culturale - via della Pergola 25 - 50121 Firenze Italia - tel. +39 055245723 - [email protected] - www.teatrodellelce.it