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Centro Studi e Ricerche MatER
Materia & Energia da Rifiuti
Il Caso di Studio della Plastica
Riciclaggio e Ciclo di Recupero
Gennaio 2012
Il Caso di Studio della Plastica
Gennaio 2012
INDICE
1. INTRODUZIONE.................................................................... 3
2. IL RICICLAGGIO DELLA PLASTICA ....................................... 4
3. IL RUOLO DEL COREPLA ....................................................... 5
4. NUOVE TECNOLOGIE ............................................................ 7
5. LINK UTILI ........................................................................... 7
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1.
INTRODUZIONE
Le plastica è un materiale ampiamente utilizzato nel settore degli imballaggi.
L’introduzione della plastica in sostituzione dei tradizionali materiali di imballaggio
(carta, cartone, legno, vetro e metalli) ha permesso la riduzione del peso unitario di
imballo negli ultimi anni. Poi lo sviluppo di polimeri e tecnologie di lavorazione ha reso
possibile l’alleggerimento di contenitori in plastica, mantenendone le prestazioni.
La plastica non è composta da un unico materiale, bensì consiste di diversi tipi (polimeri),
ognuno con diversa composizione chimica, fisica e proprietà meccaniche;ogni tipo di
plastica risponde a diverse esigenze di utilizzo:
-
conservazione (protezione dall’aria e dalla luce)
logistica (efficienza di trasporto, maneggiabilità, occupazione di spazio)
estetica (trasparenza, colore, possibilità di incisione)
Le plastiche possono essere suddivise in base al tipo di polimero che le compone, come da
Tabella 1.
Polimeri
Tabella 1: Polimeri componenti le plastiche e utilizzo
prodotti Rigidi
Prodotti Flessibili
PET
Bottiglie, flaconi, boccioni, vassoi, blister, vaschette
Etichette, pellicole
PE –HDPE
–LDPE
Flaconi, fusti, cisterne, secchi, cestelli e cassette,
barattoli e astucci
Sacchetti, sacchi, pellicole, film
PP
Cassette, vaschette, vassoi, secchi, cestelli, flaconi,
imballaggi, tappi
Sacchetti, sacchi, accessori, film, reti,
reggette
EPS-PS
Vasetti, vaschette, imballaggi di protezione
n.a.
Film, sacchetti, accessori da
imballaggio
PET: Polietilene tereftalato; PE: polietilene; HDPE: PE alta densità; LDPE: PE bassa densità; PP:
Polipropilene; EPS-PS: Polistirene, polistirolo
Altri
Flaconi, vaschette, vassoi
Questa differenza di caratteristiche tra polimeri determina la necessità di diversi processi
per il riciclaggio, di modo da ottenere come output un polimero semi-omogeneo o un
prodotto di polimeri con caratteristiche simili.
Dalla crisi del 2008 il settore della plastica ha registrato un declino della produzione. I
quantitativi di imballaggi in plastica immessi al mercato sono diminuiti dal 2008 al 2009,
ciononostante il riciclaggio ed il recupero sono aumentati (Figura 1), grazie ai vantaggi
dell’utilizzo di questo materiale: l’uso di plastica riciclata permette infatti un risparmio
energetico variabile tra il 40 ed il 90%, oltre ad evitare l’utilizzo di materiali petroliferi.
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Figura 1: Imballaggi in plastica immessi al consumo, suddivisi in recupero materia (verde), energia
(giallo) e smaltimento (grigio) (ISPRA)
2.
IL RICICLAGGIO DELLA PLASTICA
Il processo di riciclaggio della plastica è completamente indipendente dalla produzione
industriale di plastica primaria (industria petrolchimica): ciò ha notevolmente rallentato lo
sviluppo di un modello di riciclo a “circuito chiuso” di produzione-consumo-riciclo, a
differenza di quanto accade con altri materiali (es: vetro ed alluminio).
Non tutte le plastiche sono riciclabili, almeno non in maniera economicamente
vantaggiosa, ciò è particolarmente vero se si considera il recupero post-consumo, reso
difficoltoso dalla varietà di polimeri raccolti e dalla presenza massiccia di altri
contaminanti (carta e metalli). Per migliorare la qualità dei materiali e facilitare le
operazioni di riciclaggio è necessario massimizzare la raccolta delle frazioni con alto
valore aggiunto per imballaggio, come i contenitori per i liquidi (PET, bottiglie e bottiglie
in HDPE)
I processi di riciclaggio possono essere di due tipi, entrambi preceduti da operazioni di
selezione, volte ad eliminare ogni frazione estranea (vetro, carta, metalli) e dividere le
plastiche secondo il tipo di polimero di provenienza.
1.
-
riciclaggio meccanico:
triturazione (ridurre la volumetria)
lavaggio (pulizia del materiale e rimozione di etichette)
essiccatura (fino al 2-3% di umidità)
macinatura
estruzione e granulazione
2.
-
riciclaggio chimico:
pirolisi (degradazione termica in assenza di ossigeno, fino ad 800° C)
idrogenazione (degradazione ad opera di ossigeno e calore)
gassificazione (riscaldamento fino a 1600° C in assenza di aria)
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-
3.
glicolisi, metanolisi, alcolisi (rispettivamente con acido glicolico, metanolo ed
ammoniaca usati come reagenti per innescare la polimerizzazione).
IL RUOLO DEL COREPLA
Il Consorzio nazionale per il recupero e riciclaggio della Plastica (Corepla) ha come scopo
la l’organizzazione e la gestione degli imballaggi in plastica immessi sul mercato. Svolge
questo compito attraverso (Figura 2):
-
raccolta degli imballaggi in plastica conferiti al servizio pubblico;
raccolta degli imballaggi secondari e terziari immessi sul mercato
riciclaggio e recupero degli imballaggi plastici, attraverso la creazione di nuovi
materiali e/o l’uso degli stessi come combustibile alternativo in sistemi di recupero
energetico.
Figura 2: Schema delle attività Corepla e della destinazione d’uso dei materiali
Sul territorio italiano sono presenti 35 impianti dei selezione (Figura 3); 23 centri di
riciclaggio facenti parte del circuito Corepla, 5 centri di riciclaggio PIFU (fusti, secchi e
serbatoi); 22 centri di riciclaggio per EPS (polistirolo); 33 piattaforme private per il
riciclaggio (Figura 4).
Figura 3: Centri di selezione della plastica presenti sul territorio italiano (Corepla)
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Figura 4: Impianti di riciclaggio plastica in Italia: piattaforme private (sinistra), piattaforme Corepla,
PIFU ed EPS (destra), (Corepla)
Circa il 66% degli imballaggi in plastica immessi al consumo nel 2010 viene inviato a
recupero, al fine di sfruttare il materiale ed il contenuto energetico della plastica: il 26%
dell’immesso al consumo è gestito da Corepla e recuperato attraverso riciclaggio dei
materiali (60%) e recupero energetico (40%); mentre il 40% dell’immesso al consumo è
gestito da piattaforme private che lo inviano a riciclaggio (42%) o recupero energetico
(58%).
In Italia gli obiettivi fissati per il riciclaggio ed il recupero dei rifiuti di imballaggio sono
coordinate dal CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi), un consorzio privato che
riunisce le compagnie coinvolte nella catena dell’imballaggio (dai produttori agli
utilizzatori dell’imballaggio).
Il CONAI è rappresentato da 6 consorzi dei materiali:
-
acciaio (CNA)
alluminio (CiAl)
carta (Comieco)
legno (Rilegno)
plastica (Corepla)
vetro (CoReVe)
L’adesione al CONAI è obbligatoria per le compagnie che producono, vendono o
utilizzano il materiale di imballaggio, mentre è volontario per le municipalità,
ciononostante l’adesione dei comuni ha raggiunto coperture molto elevate (Figura 4).
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Figura 2: numero di municipalità italiane che hanno sottoscritto l’accordo con CONAI nel 2008
(numero totale di municipalità = 8902)
4.
NUOVE TECNOLOGIE
La plastica riciclata può essere utilizzata nelle acciaierie, nel processo di produzione della
ghisa: la miscela di polimeri derivante dai processi di raccolta post-consumo può essere
trasformata in SRA (Secondary Reduce Agent) ed utilizzata con agente riducente durante
le reazioni di ossidazione in fornace. L’SRA può rimpiazzare fino al 20% del riducente
normalmente utilizzato in acciaieria (coke) apportando vantaggi ambientali. Questo tipo
di riutilizzo delle plastiche è stato introdotto in Giappone nel 2000, sostituendo in
continuo il coke con rifiuti plastici nell’altoforno, più tardi anche la Germania e l’Austria
hanno adottato tale procedura.
Corepla e Voestalpine Stahl GmbH hanno intrapreso nel 2006 una collaborazione volta
alla sperimentazione dei rifiuti derivanti dalle operazioni di selezione degli imballaggi in
plastica di provenienza italiana, come agente riducente per altoforno nei processi di
produzione della ghisa (nel 2009 è iniziato il conferimento delle iniziali 4000 tonnellate
come fase di test).
5.
LINK UTILI
-
Consorzio italiano per gli imballaggi in Plastica (Corepla):
http://www.corepla.it
MATRECT (Material Recycling):
http://www.matrec.it
EPRO (European Association of Plastic):
http://www.epro-plasticsrecycling.org
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PETCORE (PET Containers Recycling Europe):
http://www.petcore.org/
EPBP (European PET Bottle Platform):
http://www.petbottleplatform.eu/
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