Cerchiamo nel mondo le idee per Firenze
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Cerchiamo nel mondo le idee per Firenze
"Cerchiamo nel mondo le idee per Firenze" L'Ordine degli architetti critica il Comune: concorsi internazionali perprogettare le piazze MASSIMO VANNI «BASTA con le scelte calate dall'alto, basta pensare in piccolo: quando si riprogetta una piazza della città serve un concorso internazionale». Non l'ha mandata giù l'Ordine degli architetti, la nuova piazza dei Ciompi con il nuovo mercatino delle pulci. Tanto meno ha mandato giù l'idea di piantarci alberi d'arancio: «Sono piante delicatissime, non per nulla sono state inventate le limonaie. Non siamo ad Agrigento», spiega il presidente Fabio Barluzzi. Ma più ancora della piazza è il metodo a risultare indigesto: «Il Comune si è comportato nel solito modo, facendo calare dall'alto le scelte. Senza un concorso internazionale», dice il presidente degli architetti Fabio Barluzzi. Perché gli architetti non hanno dubbi: piazza dei Ciompi è stata un'altra occasione perduta: «Un concorso internazionale serve a riportare Firenze al centro del dibattito dellacontemporaneità, non è una perdita di tempo, è una grande occasione di confronto», sostiene Barluzzi. Ma il concorso non costa in tempo e denaro? La consulenza a titolo gratuito offerta per la piazza dall'architetto Guido Ciompi non ha semplificato tutto? «Quanto intervengo sulla città, il prezzo che un fiorentino paga per un progetto sbagliato può essere enorme», incalza il presidente dell'Ordine. «Intendiamoci, l'architetto Ciompi è un ottimo professionista, ma la consulenza gratuita non può essere un passaporto per evitare il concorso-aggiunge-si èvista la stessa cosa con la piazza antistante il Teatro dell'Opera e gli schizzi dello scenografo Dante Ferretti. Ma non è che tutto va bene perché lavoro gratis». Sui dehors il concorso internazionale è stato fatto. Ma il risultato è quello che è: «Perché erano sbagliate le premesse in quel caso, perché farlituttiuguali? Questa città è fatta di superfetazioni e diversità, che senso ha uniformare? Si dovevano stabilire delle linee generali di decoro, non soluzioni imposte dall'alto», rileva il presidente Barluzzi. Chiedendo perciò a Palazzo Vecchio un vero cambio di passo in materia di governo urbanistico. Perlapiazza del teatro, per piazza dei Ciompi. Maanche per piazzadelCarmine epiazzaBrunelleschi, dove il sindaco Matteo Renzi progetta di avviare a due project-financing per altrettanti parcheggi sotterranei. Senza concorsiperilmomento: «E'una questione di cultura urbanistica, non di risparmio di tempo e soldi. Non può essere il privato a dettare le regole di utilizzo per lo spazio pubblico. E il punto è se si crede o no al dibattito: la spianata di cemento di Piazza Ghiberti che nessuno usa dovrebbe insegnare». 'Dovrebbe', mainvece secondo il presidente degli architetti ha insegnato ben poco: «Gli abbozzi che si sono visti non cambiano nulla, meglio allora tenersi le auto. Ho fatto presente al Comune che si dovrebbe lanciare un concorso internazionale. Perché non bastatogliere le auto per rivitalizzare unmeccanismo attorno al quale ruota la nostra essenza la città». E non basta neppure intervenire sul centro storico, perché al di là dello stadio alla Mercafir «si predilige sempre il centro». In sostanza, quello che a nome degli architetti Barluzzi imputa alla giunta Renzi è un «deficit culturale verso la progettazione». Un governo senza progettualità: «Un deficit sul quale pesal'assenzadiunRegolamento urbanistico. Forse con una scelta deliberata - sostiene il presidente-perché sivuole arrivare alle elezioni senza scontentare nessuno. Sono passati due anni dal Piano strutturale e ancora non si vede. Lanciamo l'allarme, perché è tutto fermo». Non dimentichiamo del resto, dicono gli architetti, che il Piano strutturale è solo una carta d'intenti e che solo il Regolamento decide la strategia della progettazione: «Loro diranno che siamo i soliti rosiconi ma è tutto fermo», insiste Barluzzi. Mail sindaco Renzi non dice che il Piano strutturale contiene già una visione progettuale della città? «Sì ma noi non l'abbiamo capita, se ce la spiegano ci fanno contenti». 0 RIPRODUZIONE RISERVATA 2hian -,_n, ndo Ir idez .-I c "Restyling Ciompi percorso condiviso" PIAZZA dei Ciompi standardizzata? La soluzione progettuale è il risultato di «numerosi dibattiti pubblici con residenti, operatori del mercato e commercianti». L'architetto Guido Ciompi, che hafirmato atitolo gratuito la riprogettazione del mercato delle pulci di piazza dei Ciompi, risponde così ai rilievi mossi da Repubblica. «Siamo in molti a combattere per preservare il `bello' della nostra città. In primis questa giunta, che sta eroicamente impegnandosi da anni proprio per ridaredignitàe decoro a un intero quartiere, vitale e popolare, del quale piazza dei Ciompi ne è il fulcro», dice l'architetto. E dopo numerosi dibattiti pubblici, «la soluzione concordata è stata quella di creare due bassi edifici leggeri e quasi invisibili in vetro, coperti da piante». In modo da rendere più visibile la merce degli operatori e da offrire ai residenti «la possibilità di godere del verde, proprio come se si trovassero in un giardino, nel totale rispetto dell'unica vera architettura della piazza che è la loggia del Vasari», dice l'architetto. «Tutti amiamo l'allegro disordine dell'area e proprio in quest'ottica si è dato agli operatori la possibilità di esporre le merci durante il giorno». D'altra parte, conclude Ciompi, le attuali vecchie copertura contengono amianto e vanno rimosse. LA LOGGIA OL PESCE Piazza dei Ciompi: [allestimento del nuovo chiosco dei fiori che P. stato riarnmodernato