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su tematicheper
ambientali
il personale ARPAT
Venerdì 18 aprile 2008
n. 053-2008
ARPAT news
ARIA - MOBILITA’
QUALITÀ’ DELL’ARIA
VICINO ALLE AUTOSTRADE
DELL’ILE DE FRANCE
Il consiglio regionale dell’Ile de France
ha promosso uno studio sulla qualità dell’aria in prossimità delle grandi vie di circolazione. La prima parte dell’analisi riguarda l’area attorno ai viali periferici
della porta Gentilly ed è stata condotta da
AIRPARIF (l’agenzia che cura il monitoraggio della qualità dell’aria nell’agglomerato parigino) con il Comune di Parigi.
In particolare il rapporto si concentra sulla zona a sud di Parigi compresa tra la
Porta d’Italia e la Porta Auteuil e
caratterizzata da un traffico veicolare variabile e sostenuto. La situazione è complessivamente eterogenea in quanto
l’area a sud è caratterizzata dal traffico
residenziale e dalla presenza dei caselli
autostradali A6.a e A6.b i quali ogni giorno registrano dalle 91.800 alle 172.500
auto, mentre nell’area a nord si hanno la
città universitaria e il cimitero che si contraddistinguono per una minore densità di
costruzioni e traffico.
Come si vede dall’immagine qui sopra, le grandi vie di circolazione intorno a Parigi oggetto dello studio (Boulevard périphérique) attraversano alcune zone densamente popolate, ed a ridosso dell’edificato (in alcuni casi a raso del terreno, ed in altri in sopraelevata).
L’influenza della distanza, del livello di urbanizzazione intorno a queste infrastrutture stradali e della
velocità del traffico è stato oggetto di specifici approfondimenti, dai quali è emerso che la situazione
varia in relazione ai singoli inquinanti.
Ad esempio, allontanandosi dalla circonvallazione, il benzene diminuisce più rapidamente del biossido
di azoto; si notano maggiori concentrazioni di benzene dove il traffico scorre più lentamente e maggiori di biossido di azoto dove i veicoli viaggiano a velocità più elevata.
Autorizzazione Tribunale di Firenze n.5396 14.2.05 - Direttore responsabile: Marco Talluri - Anno VI
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Lo studio è stato condotto grazie ai dati raccolti da 79
stazioni per la qualità dell’aria di cui 50 fisse e le altre
disposte nella zona temporaneamente, coprendo una fascia
larga circa 300 metri lungo la circonvallazione di Parigi.
Nello specifico sono stati istallati apparecchiature per la misura passiva settimanale e giornaliera come ad esempio i
tubi a diffusione per la determinazione delle concentrazioni
medie di biossido di azoto settimanale e i sistemi automatizzati mobili per i calcolo di benzene e biossido d’azoto
durante il giorno.
Le sostanze inquinanti scelte sono: biossido di azoto,
benzene, PM2,5, PM10.
Le misure sono state prese nel periodo tra il 24 ottobre
2006 e il 21 novembre 2006 durante 4 distinte sessioni di
raccolta.
Sono stati considerati anche i parametri che avrebbero potuto dare variazioni sul dato reale come ad esempio la velocità e la frequenza del vento, la variazione termica e le piogge. Effettivamente il vento disperde i gas atmosferici rendendo i livelli d’inquinamento più flebili all’aumentare della sua velocità.
La variazione della concentrazione di sostanze inquinanti
varia, inoltre, anche in base alla distanza dall’asse stradali: i
valori maggiori di NO2 si registrano nelle zone di maggior
traffico.
Sulle concentrazioni influiscono la presenza di alture, assieme al tipo di urbanizzazione e alla topografia dell’ambiente.. Lo studio dei dati rilevati dalle stazioni presenti a pochi
metri di distanza dall’asse viario mostra che si ha una riduzione del 35% e del 45% per le emissioni di NO2 e benzene.
Anche l’aria all’interno delle costruzioni è influenzata dall’inquinamento esterno, ma nella maggioranza dei casi le
mura dei palazzi giocano il ruolo dell’ammortizzatore sia
delle PM sia del biossido di azoto.
L’analisi ha, infatti, mostrato che all’interno delle strutture
si ha una concentrazione di sostanze inquinanti corrispondente ai valori esterni nell’ora precedente.
Ovviamente questo dato non può essere generalizzato e dipende sia dalla struttura sia dalla sua localizzazione rispetto
alla strada esaminata.
All’interno degli edifici lo studio può essere fatto anche su
valori indiretti legati agli effetti degli inquinanti: degradazione dei mobili presenti nella stanza, reattività chimica a
contatto con i materiali.
Il risultato è stato che i valori di monossido di azoto sono
quasi equivalenti a quelli esterni, mentre inferiori sono i dati per il biossido di azoto.
Il rapporto si è anche interessato di confrontare i valori rilevati con quelli indicati nella normativa francese ed europea
sulla qualità dell’aria. L’analisi ha messo
in luce che i limiti prefissati sono superati
soprattutto in alcune fasce orarie ed in
specifiche zone del viale attorno alla Porta Auteuil. Si ha in particolare il frequente superamento dei valori di biossido d’azoto anche a 150 m di distanza dall’autostrada .
Per quanto riguarda il benzene, la possibilità che i livelli siano oltrepassati è
molto scarsa, infatti, la dispersione di
questo inquinante è rapida quindi se la
stazione non è nelle immediate vicinanze
della fonte di produzione, i dati riguardanti il benzene possono risultare inferiori a quelli realmente immessi nell’ambiente.
Nel caso delle particelle fini, sia PM 2,5
sia PM 10, nelle immediate vicinanze al
viale si ha sempre un superamento dei
valori limite.
Testo di questo numero a cura di: Redazione Arpatnews: Silvia Borghesi tirocinante UO Comunicazione e Informazione del Dipartimento di Firenze
Per approfondimenti: http://www.airparif.asso.fr/page.php?rubrique=publication&article=gentilly_cp
I documenti citati in Arpatnews sono inviabili dietro richiesta via mail a [email protected]