Dalla stessa bolla ci è tramandato un elemento di carattere

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Dalla stessa bolla ci è tramandato un elemento di carattere
Dalla stessa bolla ci è tramandato un elemento di carattere
economico riguardante S. Veneranda e sue pertinenze : « ... fructus,
redditus et proventus quadraginta ducatorum auri de camera secundum communem extimationem valorem annuum... non excedunt » : 40 ducati non erano molti, ma rappresentavano un reddito
non disprezzabile in quei duri tempi.
Ci avviciniamo all'epoca della visita apostolica dei venerandi
Marcello Terracina e Paolo da Cosenza, i cui atti però non menzionano S. Veneranda. Tale silenzio ci riesce inspiegabile, in quanto
proprio dalla fine del sec. X V alla metà del sec. X V I la vita religiosa
maidese è in pieno rigoglio e ben due altri conventi vengono eretti
in Maida. S. Veneranda nondimeno rimane il più caro alla cittadinanza : è il più importante di t u t t a la Diocesi e perciò soggetto
alle maggiori attenzioni dell'Ordinario nicastrese.
Nel 1578 il funesto terremoto che tanti gravi sventure produsse
in Maida danneggiò il vecchio edifìcio e pose le monache di fronte
all'urgente problema di una nuova sede. In verità potevano provvedere con un restauro od una parziale ricostruzione ; ma la norma
sancita nella sessione 2 5 capo V del Concilio Tridentino, che disponeva la traslazione dei monasteri « extra moenia » in fabbricati
« intra urbes », indusse le monache ad adattare per loro un edificio
che possedevano nel centro della cittadina. Così mentre quello vecchio venne riparato e destinato ad ospedale, esse si trasferirono nel
loro fabbricato adiacente alla chiesa già parrocchiale di S. Maria
in Berlina, che' divenne chiesa del monastero. Poterono però prendere possesso dell'intero edificio dopo una lunga lite con la famiglia
Mantegna ; ed II 2 dicembre del 1584 esse furono insediate con
solenne cerimonia dal vescovo di Nicastro mons. Alessandro
Bavalio .
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Nella nuova sede le monache, venute a più stretto contatto
colla popolazione, incominciarono a svolgere anche una missione
educatrice nei confronti dell'infanzia gettando le basi di quello che
nel secolo successivo prenderà la forma di un vero e proprio educandato. Quantunque la tristezza dei tempi, la somma indigenza
dei popoli, il timore delle invasioni turche, le alluvioni ed i disastri
sismici non consentissero un vero e proprio risveglio, tuttavia sotto
l'impulso di buone personalità nel campo sia amministrativo sia
scientifico-letterario, Maida sembra risvegliarsi a nuova vita e, con
essa, S. Veneranda .
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I particolari del trasloco e della lite coi Mantegna sono conosciuti attraverso documenti dell'Archivio Vesc. di Nicastro e il Ms.
« Zibaldone Parao » posseduto dal maidese sig. Francesco Ciriaco.
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D E F I O R E , op.
cit.