Piano nazionale francese per le malattie rare 2005-2008
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Piano nazionale francese per le malattie rare 2005-2008
Piano nazionale francese per le malattie rare 2005 – 2008 "Garantire l'equità di accesso alla diagnosi, al trattamento e all'assistenza" 20 Novembre 2004 Sommario Premessa ................................................................................................................................3 Le malattie rare in cifre ..........................................................................................................5 Le malattie rare: un piano nazionale strutturato su 10 priorità strategiche .....................6 1: Aumentare le conoscenze in materia di epidemiologia delle malattie rare ......7 2: Riconoscere la specificità delle malattie rare....................................................10 3: Sviluppare informazioni per i pazienti, gli operatori sanitari e il grande pubblico in merito alle malattie rare .......................................................................13 4: Addestrare gli operatori sanitari a identificare meglio le malattie rare...........17 5: Organizzare lo screening e l'accesso ai test diagnostici .................................19 6: Migliorare l'accesso al trattamento e la qualità dell'assistenza sanitaria per i pazienti ......................................................................................................................22 7: Continuare gli sforzi intrapresi in favore dei farmaci orfani ............................26 8: Rispondere alle esigenze specifiche di accompagnamento delle persone affette da malattie rare .............................................................................................29 9: Promuovere la ricerca sulle malattie rare ..........................................................32 10: Sviluppare partnership nazionali ed europee..................................................35 Monitoraggio del Piano........................................................................................................37 2 Premessa La definizione della rarità di una malattia (che, cioè, colpisce meno di un soggetto su 2000 persone, secondo la soglia adottata in Europa) non deve mascherare l'entità della sfida che le malattie rare rappresentano per la sanità pubblica. Ognuna di queste patologie affligge in Francia meno di 30.000 pazienti. Alcune malattie di rara diffusione nella Francia metropolitana, come l'anemia a cellule falciformi, sono invece molto frequenti nei territori e nei dipartimenti d'oltremare francesi. Un vasto numero di queste patologie viene anche indicato con il termine "malattie orfane", in quanto le popolazioni interessate non beneficiano di alcun trattamento terapeutico. Per la maggior parte delle malattie rare, gli operatori sanitari possiedono conoscenze insufficienti. Questa carenza di conoscenze è alla base di errori diagnostici, che generano enormi sofferenze per i pazienti e i loro familiari, oltre ad essere causa di ritardi nell'assistenza, che talvolta possono rivelarsi pregiudizievoli. La diagnosi precoce e il follow-up di queste patologie richiedono il coinvolgimento di team pluridisciplinari, che associno le conoscenze scientifiche alle competenze mediche, consentendo pertanto ai pazienti di beneficiare in tempi rapidi dei progressi compiuti nel campo delle ricerche. Questi team specializzati, il cui numero è limitato, devono essere riconosciuti e chiaramente identificati dai pazienti e dagli operatori sanitari. Le malattie rare rappresentano un problema medico nuovo: è infatti necessario imparare a scoprire e a riconoscere l'eccezione, a progredire nella conoscenza della malattia, a condividere le informazioni e le esperienze e ad organizzare reti che si appoggino a centri di riferimento. Di fronte alle 7.000 malattie rare conosciute, non è certo difficile lasciarsi cogliere da un sentimento di impotenza. In termini di costi e di efficacia, gli sforzi compiuti dalla ricerca medica per riuscire a trattare e a sconfiggere queste patologie potrebbero sembrare di scarso valore: per alcuni, investire tanto tempo ed energie in una malattia riscontrata una o due volte nell'arco di cinque anni è piuttosto insensato. Le malattie rare rappresentano un problema politico nel senso più nobile del termine, ossia la valorizzazione dei bisogni dei più deboli e delle minoranze. Se desideriamo garantire pari accesso ai trattamenti, se siamo alla ricerca dei massimi livelli qualitativi in termini di sostegno ed assistenza, è ovvio che il problema interessi l'intero sistema sanitario e medicosociale. Nella maggior parte dei casi, le malattie rare sono patologie gravi, croniche ed invalidanti, che sovente richiedono trattamenti specifici lunghi e gravosi. Inoltre, danno spesso origine ad una qualche forma di handicap, che talvolta si rivela estremamente grave. L'impatto sulle famiglie è spesso di notevole entità e sono state le stesse famiglie a mobilitarsi per fare riconoscere l'importanza di queste patologie per lungo tempo ignorate. L'errata interpretazione dei vari aspetti della malattia da parte degli operatori sociali e medico-sociali può causare ritardi nel ricorso ai provvedimenti adeguati. Per tale motivo, le misure previste dalla Loi sur l'égalité des droits et des chances, la participation et la citoyenneté des personnes handicapées1 prevedono l'integrazione della specificità delle malattie rare. 1 Legge sull'uguaglianza dei diritti e delle opportunità, la partecipazione e la cittadinanza delle persone disabili, adottata il 3 febbraio 2005. 3 Sebbene le conoscenze relative all'origine di tali patologie abbiano progredito in modo significativo, in particolare grazie all'identificazione dei geni che consentono già di diagnosticare ufficialmente 800 malattie, nell'ambito della ricerca rimangono ancora molti passi da compiere. Anche il settore farmaceutico rappresenta una delle principali fonti di innovazione con l'immissione sul mercato di nuovi farmaci, che hanno beneficiato degli incitamenti generati dalla normativa europea del dicembre 1999 sui farmaci orfani. In questo campo, una politica decisionista che coinvolga tutti i partner, in particolar modo quelli industriali ed associativi, deve consentire di continuare gli sforzi già intrapresi, grazie ad un rafforzamento dei mezzi destinati alle ricerche sulle malattie rare, sia in materia di diagnosi che di trattamento. Infine, le associazioni di persone colpite da malattie rare, e in particolar modo l'Association Française contre les Myopathies (AFM)2, svolgono un ruolo determinante in questo campo e devono essere sostenute. L'AFM ha dato vita ad un'iniziativa finalizzata a promuovere un processo di sensibilizzazione collettiva ed è diventata uno dei protagonisti ed un partner decisivo per gli operatori sanitari, i ricercatori e le autorità pubbliche. Tenuto conto delle poste in gioco, le malattie rare sono state segnalate come una delle cinque principali priorità della Loi relative à la politique de santé publique3 del 9 agosto 2004. Traducendo questo forte impegno politico, il Piano nazionale francese per le malattie rare propone una serie di misure concrete, che saranno coerenti e strutturanti per l'organizzazione del nostro sistema assistenziale e che dovrebbero consentire di rispondere alle aspettative dei pazienti e delle loro famiglie. Questo piano è il frutto di un vasto processo di concertazione, a cui hanno preso parte esperti in malattie rare, clinici e ricercatori, nonché rappresentanti dei pazienti, dell'assurance maladie4 e dei ministeri per la salute e la ricerca. Philippe DOUSTE-BLAZY Ministro della Salute e della Tutela sociale Marie-Anne MONCHAMP Segretario di Stato per i disabili François d'AUBERT Ministro della Ricerca 2 AFM: Associazione francese per la lotta alle miopatie. Legge relativa alla politica di sanità pubblica. 4 Assurance maladie: sistema di assicurazione sanitaria nazionale obbligatoria, che fa parte del sistema di previdenza sociale francese correlato alle indennità di malattia. 3 4 Le malattie rare in cifre Una malattia viene definita rara se ne è colpita meno di una persona su 2.000. In Francia, ciò significa che per una determinata patologia risultano affette meno di 30.000 persone. Finora sono state identificate circa 7.000 malattie rare, più o meno invalidanti. Ogni settimana, nel mondo vengono descritte cinque nuove patologie, di cui l'80% ha origine genetica. Queste malattie potrebbero colpire, a vari livelli, il 6-8% della popolazione mondiale, che corrisponde a più di 3 milioni di persone in Francia, a 27 milioni in Europa e a 27 milioni nell'America settentrionale. In Francia, circa 50 malattie rare colpiscono, ciascuna, alcune migliaia di persone, mentre circa 500 patologie interessano soltanto qualche centinaio di soggetti. Infine, vi sono migliaia di altre malattie rare che affliggono poche decine di persone. A titolo esemplificativo, in Francia si registrano: • • • • • • 15.000 persone affette da anemia a cellule falciformi; 8.000 persone affette da sclerosi laterale amiotrofica; 5.000-6.000 persone affette da fibrosi cistica; 5.000 persone affette da distrofia muscolare di Duchenne; 400-500 persone affette da leucodistrofia; alcuni casi di progeria o senilità precoce (meno di 100 casi in tutto il mondo). Il 65% delle malattie rare si sviluppa in forma grave ed invalidante. Queste patologie sono caratterizzate da: • • • • comparsa precoce, che in due casi su tre avviene prima dei 2 anni di vita; dolore cronico in un paziente su cinque; deficienza motoria, sensoriale o intellettuale nella metà dei casi, con conseguente incapacità che riduce l'autonomia in un caso su tre; compromissione della prognosi vitale nella metà dei casi, con malattie rare responsabili del 35% dei decessi entro il primo anno di vita, del 10% tra 1 e 5 anni e del 12% tra i 5 e i 15 anni di età. 5 Le malattie rare: un piano nazionale strutturato su 10 priorità strategiche Il miglioramento dell'assistenza sanitaria destinata alle malattie rare rappresenta una vera e propria impresa per la sanità pubblica in ragione dei dati epidemiologici, delle conseguenze di tali patologie sulla qualità della vita dei pazienti e delle loro famiglie, nonché delle sfide che le ricerche devono affrontare nei campi della diagnosi e del trattamento. Nel corso degli ultimi anni, la Francia ha intrapreso svariate iniziative in questo ambito in collaborazione con le associazioni di malati, in particolar modo grazie all'Association Française contre les Myopathies (AFM): si ricordano la realizzazione di una missione sui farmaci orfani (1995), il finanziamento di un servizio telefonico di assistenza per i pazienti (1995) e di un server informativo on-line denominato Orphanet (1997), il finanziamento delle ricerche cliniche sulle malattie rare nell'ambito del programma di ricerca clinica ospedaliera (dal 2001), l'accesso all'elenco dei trial clinici da parte dell'Agence française de sécurité sanitaire des produits de santé (AFSSAPS5, 2002) e la creazione di un Groupement d'Intérêt Scientifique - Institut des Maladies Rares6 (2002). La politica decisionista della Francia nel campo delle malattie rare ha consentito di recepire, nel gennaio del 2000, la legislazione europea in materia di farmaci orfani. Il Piano nazionale francese per le malattie rare per il periodo 2004-2008, che rientra nella legge del 9 agosto 2004 relativa alla politica di sanità pubblica, svilupperà, rafforzerà e renderà coerenti queste varie iniziative. La sua priorità consiste nel "garantire l'equità di accesso alla diagnosi, al trattamento e all'assistenza" per le persone colpite da una malattia rara, facendo leva su 10 priorità strategiche: 5 6 Aumentare le conoscenze in materia di epidemiologia delle malattie rare Riconoscere la specificità delle malattie rare Sviluppare informazioni per i pazienti, gli operatori sanitari e il grande pubblico in merito alle malattie rare Addestrare gli operatori sanitari a identificare meglio le malattie rare Organizzare lo screening e l'accesso ai test diagnostici Migliorare l'accesso al trattamento e la qualità dell'assistenza sanitaria per i pazienti Continuare gli sforzi intrapresi in favore dei farmaci orfani Rispondere alle esigenze specifiche di accompagnamento delle persone affette da malattie rare e sviluppare il supporto per le associazioni di malati Promuovere la ricerca e l'innovazione sulle malattie rare, in particolar modo in materia di trattamenti Sviluppare partnership nazionali ed europee nel campo delle malattie rare AFSSAPS: Agenzia francese di sicurezza sanitaria dei prodotti per la salute. Associazione di interesse scientifico per le malattie rare. 6 1: Aumentare le conoscenze in materia di epidemiologia delle malattie rare Il contesto Attualmente, in Francia non esiste alcun tipo di monitoraggio epidemiologico organizzato per le malattie rare. Per la messa in atto di una tale attività è necessario tenere conto delle loro specificità. La loro diversità non consente un monitoraggio esaustivo di tutte le patologie interessate. La nomenclatura si adatta con scarso successo ad un monitoraggio epidemiologico di queste malattie. Il vasto numero di luoghi e tipi di assistenza sanitaria diversi predisposti per le malattie rare (centri specializzati, ma anche servizi non specializzati, medici specialisti, ecc.) ne rende difficoltose l'identificazione e la localizzazione. I requisiti in termini di monitoraggio epidemiologico variano a seconda delle patologie, della loro prognosi, della natura dell'assistenza fornita al paziente, della comparsa di terapie innovative e del costo, sia esso economico o sociale. Esistono già alcune fonti di dati sulle malattie rare, sebbene non siano state utilizzate per scopi epidemiologici. Se diventeranno operative, si dovrà riflettere sui possibili modi in cui utilizzarle e sugli studi di fattibilità. L'obiettivo consiste nel mettere in atto, nell'arco di un quinquennio, una politica coerente di ampio monitoraggio epidemiologico ed un monitoraggio più specifico per alcune malattie rare, in termini di incidenza, prevalenza, ripercussioni sulla mortalità e sulla morbilità, qualità della vita e circuiti di assistenza ai pazienti. Gli obiettivi ¾ Aumentare le conoscenze sulle malattie rare mettendo in atto un monitoraggio epidemiologico, che consentirà di comprendere meglio l'evoluzione naturale di queste patologie, di valutare le esigenze e la progressione dei pazienti all'interno del sistema sanitario e di monitorare l'evoluzione degli indicatori relativi alla qualità della vita di tali pazienti. Le misure ¾ L'Institut de Veille Sanitaire (InVS)7 è responsabile della messa in atto e del coordinamento del monitoraggio epidemiologico delle malattie rare, in collegamento con tutte le parti interessate. Questa missione verrà inserita nel programma di lavoro dell'InVS a partire dal 2005 facendo ricorso al contratto di obiettivi e mezzi (COM)8. Le sue missioni in questo campo sono le seguenti: • 7 8 sviluppare una nomenclatura ed una classificazione adeguate alle malattie rare, in collaborazione con gli enti internazionali, ossia l'Organizzazione Mondiale della Sanità, e gli enti europei, in particolar modo la Rare Disease Task Force, che raggruppa esperti europei in malattie rare; InVS: Istituto di vigilanza sanitaria. COM: Contrat d'objectifs et de moyens. 7 • garantire il coordinamento tra i diversi partner (gli enti internazionali, gli operatori sanitari e, in particolar modo, i centri di riferimento per le malattie rare e le associazioni di malati), allo scopo di: stabilire un ordine di priorità tra le malattie da monitorare in termini di incidenza, prevalenza, severità, morbilità, grado di handicap e mortalità; definire gli strumenti di monitoraggio epidemiologico idonei al compito; o o • elaborare, in collaborazione con gli operatori interessati e le associazioni di malati, le specifiche epidemiologiche per i centri di riferimento; • fornire le competenze metodologiche ai centri di riferimento, consentendo loro di svolgere la propria missione di monitoraggio epidemiologico attraverso: o o o • mobilitare tutti i database esistenti: o o o • la registrazione dei certificati di morte, gestita dall'Institut national de la santé et de la recherche médicale (INSERM)9: il "cépiDc10"; le dichiarazioni di Affections de Longue Durée (ALD11), che consentono di identificare chiaramente alcune malattie o gruppi di malattie rare; il Programme Médicalisé des Systèmes d'Information (PMSI12), gli archivi delle Commissions Départementales d'Education Spéciale (CDES13) e delle Commissions Techniques d'Orientation et de Reclassement Professionnel (COTOREP14) e i database di laboratorio (follow-up di farmaci orfani o traccianti, dati emersi da esami diagnostici eseguiti in laboratori di genetica, ecc.); dare seguito allo sviluppo dei registri delle malattie rare tramite: o o • il supporto alla realizzazione di una raccolta di dati coerenti ed appropriati, database e metodi statistici adeguati, con la collaborazione dei servizi sanitari pubblici operanti in ambito ospedaliero; un'organizzazione in grado di incrementare le informazioni; un'assistenza logistica per l'analisi e la sintesi dei dati raccolti; il proseguimento della politica di bandi di gara per la realizzazione di registri delle malattie rare, intrapresa dal Comité National des Registres (CNR15) nel maggio del 2004; la creazione di un sottocomitato del CNR, che consenta di designare i registri delle malattie rare in base ad un'opportuna procedura (modifica del decreto che definisce le missioni del CNR e le sue regole interne); realizzare uno studio epidemiologico sulla mortalità dovuta alle malattie rare utilizzando i certificati di morte; 9 INSERM: Istituto francese per la salute e la ricerca medica. cépiDC: Centro epidemiologico per le cause di morte, un servizio che gestisce le informazioni mediche riportate sui certificati di morte. 11 ALD: malattie croniche a lungo termine. 12 PMSI: Programma di sistemi informativi medici. 13 CDES: Commissioni dipartimentali di istruzione specialistica. 14 COTOREP: Commissioni tecniche di orientamento e riqualificazione professionale. 15 CNR: Comitato nazionale dei registri. 10 8 • raccogliere dati sul livello di handicap e sull'inserimento sociale, educativo e professionale dei pazienti; • creare una sintesi sull'epidemiologia delle malattie rare e garantire che venga divulgata ampiamente, in particolar modo a tutti i partner istituzionali, gli operatori, le associazioni e il grande pubblico. ¾ La struttura di coordinamento per le ricerche sulle malattie rare, nata dal Groupement d'Intérêt Scientifique sulle malattie rare, promuoverà progetti di ricerca per sviluppare: • strumenti generici per l'epidemiologia (ad esempio, gestori di database); • progetti di ricerca clinica, inclusi trial terapeutici da centri di riferimento o registri di pazienti. I costi Per questa missione verranno specificamente destinati all'InVS i mezzi finanziari ed umani necessari, pari a 500.000 euro all'anno (per un totale di 2 milioni di euro nell'arco dell'intera durata del Piano). Il calendario Nuove missioni dell'InVS: dal gennaio del 2005. Programma di ricerca sulle malattie rare: 1° trimestre del 2005. Ente supervisore Direction Générale de la Santé (DGS)16 in collaborazione con l'InVS. 16 DGS: Direzione generale per la salute, che opera all'interno del Ministero della Salute e della Tutela sociale. 9 2: Riconoscere la specificità delle malattie rare Il riconoscimento della specificità delle malattie rare è un prerequisito necessario per facilitare la diagnosi precoce della malattia e il miglioramento dell'assistenza offerta ai pazienti e alle loro famiglie, fattori che possono contribuire ad una migliore prognosi e qualità della vita. Il contesto Alcuni pazienti affetti da malattie rare incontrano difficoltà nell'ottenere il rimborso dell'assistenza sanitaria da parte del servizio di assicurazione sanitaria nazionale. Queste difficoltà emergono in quattro diversi ambiti: Differenze nelle procedure di rimborso in caso di malattie croniche a lungo termine (ALD) Vi sono differenze nelle procedure di rimborso a causa dell'assenza di un'unica categoria di "malattie rare" nell'elenco delle malattie a lungo termine; ne consegue quindi una mancanza di coerenza tra le diverse procedure. Pertanto: • la patologia o uno dei suoi sintomi compaiono nominalmente sull'elenco delle 30 malattie a lungo termine riconosciute, ossia l'ALD 30 (ad esempio le malattie metaboliche ereditarie, la fibrosi cistica, la sclerosi laterale amiotrofica, le malattie neuromuscolari, ecc.), oppure • la patologia non compare sull'elenco e il paziente viene registrato come affetto da una malattia "non in elenco" (31ª ALD) e viene rimborsato al 100%. La patologia deve essere grave, evolutiva o invalidante e richiedere un'assistenza continua per un periodo superiore ai 6 mesi. Rimborso di alcuni prodotti sanitari specifici Alcuni prodotti sanitari (farmaci, apparecchiature mediche) prescritti per le malattie rare non sono rimborsabili. Tra questi prodotti rientrano in particolar modo: • i medicinali provvisti di autorizzazione all'immissione in commercio che vengono rimborsati in determinate condizioni, ma che sono stati prescritti per trattare una condizione non rimborsabile nell'ambito del trattamento di alcune malattie rare (ad esempio le vitamine per la fibrosi cistica); • i medicinali che sono provvisti di autorizzazione all'immissione in commercio, ma che vengono prescritti per trattare una malattia rara per una condizione che non compare sulla suddetta autorizzazione. Per le malattie metaboliche ereditarie è prevista una speciale procedura di rimborso, che consente, con il parere di un esperto, la definizione dell'elenco di farmaci prescritti per condizioni non incluse nell'autorizzazione all'immissione in commercio e che possono essere rimborsati. Questa procedura non è tuttavia applicabile ad altre categorie di malattie rare. Rimborso dei costi di trasporto Per alcuni pazienti, la disposizione del servizio di assicurazione sanitaria nazionale secondo cui è rimborsabile soltanto il costo del trasporto fino al centro di trattamento più vicino rappresenta un ostacolo al rimborso di questo tipo di costi. 10 La specificità dell'assistenza necessaria per le malattie rare che richiedono lo svolgimento di visite presso centri di riferimento o di competenza, che molto spesso si trovano lontano dal domicilio del paziente, implica un adattamento dell'attuale procedura di rimborso dei costi di trasferta. Procedure divergenti nell'ambito dei servizi medici dell'assicurazione sanitaria nazionale La mancanza di familiarità dei servizi di assicurazione sanitaria nazionale con le malattie rare spiega, in gran parte, il motivo per cui alcuni pazienti si vedono rifiutate le richieste di rimborso. Il servizio di assicurazione sanitaria nazionale ha predisposto un sistema di perizia nazionale per le malattie metaboliche ereditarie, ma questa procedura non soddisfa le necessità delle altre categorie di malattie rare. Gli obiettivi Un miglioramento in termini di riconoscimento delle malattie rare nell'ambito della procedura relativa alle malattie a lungo termine richiederà le seguenti misure: ¾ semplificare la procedura di rimborso per i pazienti riconosciuti affetti da malattie a lungo termine; ¾ estendere il rimborso a certi prodotti prescritti per il trattamento di malattie rare; ¾ snellire le procedure di rimborso dei costi di trasferta; ¾ migliorare le conoscenze sulle malattie rare e sulle loro specificità nell'ambito dei servizi medici dell'assicurazione sanitaria nazionale, in modo tale da limitare il più possibile il rifiuto ingiustificato delle richieste di rimborso. Le misure ¾ Alla Haute Autorité de Santé 17 verrà richiesto di: • deliberare allo scopo di assicurare che le malattie rare vengano rimborsate nell'ambito della procedura prevista per le malattie a lungo termine, qualora tali patologie si rivelino gravi, invalidanti ed onerose. Questa delibera potrebbe concentrarsi in particolar modo sui criteri per l'inclusione delle malattie rare nella procedura relativa alle malattie a lungo termine, nonché sul riconoscimento delle competenze dei centri di riferimento per le malattie rare, affinché possano essere considerati come interlocutori preferenziali per i consulenti medici; • formulare un parere in merito alla pertinenza del rimborso, da parte dell'assicurazione sanitaria nazionale, dei farmaci prescritti per le condizioni non coperte dall'autorizzazione all'immissione in commercio o non rimborsabili per il trattamento di pazienti affetti da malattie rare. In caso di parere positivo, i servizi ministeriali metteranno in atto una procedura per il rimborso di questi farmaci da parte dell'assicurazione sanitaria nazionale, qualora essi siano prescritti al di fuori dell'ambito giuridico corrente. 17 Autorità sanitaria superiore: in Francia si tratta di un'autorità pubblica autonoma, che sovrintende alla valutazione scientifica delle prassi mediche e delle procedure diagnostiche e terapeutiche e che promuove le migliori procedure nell'ambito del sistema sanitario. 11 In aggiunta a questa misura, i centri di riferimento, in collaborazione con la Haute Autorité de Santé, dovranno mettere progressivamente in atto protocolli nazionali per la diagnosi e il trattamento delle malattie rare, in modo tale che i farmaci e i prodotti medici essenziali per tali patologie, compresi quelli prescritti al di fuori delle condizioni coperte dall'autorizzazione all'immissione in commercio, possano essere rimborsati dall'assicurazione sanitaria nazionale. ¾ Miglioramento del rimborso dei costi di trasporto da parte dell'assicurazione sanitaria nazionale: • identificazione del centro di riferimento o di competenza come centro di trattamento più vicino; • un decreto in preparazione nell'ambito del Conseil d'Etat18 abolirà la disposizione relativa al centro di trattamento più vicino e consentirà il rimborso dei costi di trasferta fino ai centri di riferimento. ¾ Creazione di una struttura dedicata alle malattie rare nell'ambito nazionale dei servizi medici nelle diverse divisioni dell'assicurazione sanitaria nazionale, per garantire che tali servizi siano a conoscenza della specificità delle esigenze di rimborso dei pazienti affetti da malattie rare. I costi Non sono stati identificati costi aggiuntivi. Il calendario 2005. Ente supervisore Direction de la Sécurité Sociale (DSS)19. 18 19 Consiglio di Stato: in Francia, la corte suprema per la giustizia amministrativa. DSS: Direzione della previdenza sociale all'interno del Ministero della Salute e della Tutela sociale. 12 3: Sviluppare informazioni per i pazienti, gli operatori sanitari e il grande pubblico in merito alle malattie rare Il contesto Per molti anni, le campagne mediatiche realizzate dalle associazioni, come in particolar modo Téléthon20 e Opération nez rouge21, hanno contribuito a sensibilizzare il pubblico francese sulle malattie rare ed orfane. Ciò nonostante, i pazienti e le loro famiglie incontrano notevoli difficoltà nell'ottenere informazioni e nell'individuare la strada giusta all'interno del sistema di assistenza sanitaria. Da una tale situazione scaturiscono errori diagnostici, che influiscono sulla qualità dell'assistenza fornita ed accentuano nei malati la sensazione di isolamento. Inoltre, le informazioni destinate agli operatori sono frammentarie e di difficile accesso in un contesto in cui le conoscenze sono in rapida evoluzione. È infatti necessario che gli operatori accedano in tempo reale a raccomandazioni convalidate ed aggiornate per le procedure cliniche e che siano in grado di individuare i servizi specializzati a cui potere indirizzare, se necessario, i pazienti in cura. La disponibilità di informazioni convalidate, che siano pertinenti e di facile accesso, è pertanto un elemento essenziale per il miglioramento dell'assistenza fornita ai pazienti. Non esistono fonti di informazioni sulle malattie rare, ma è necessario un supporto adeguato per il loro sviluppo: - Orphanet è un server informativo multilingue basato su Internet, creato nel 1997 e finanziato dalla Direction Générale de la Santé, dalla Caisse Nationale d'Assurance Maladie des Travailleurs Salariés (CNAMTS)22, dall'INSERM, dalla Commissione Europea, da Les Entreprises du Médicament (LEEM23), dalla Fondation Groupama pour la santé24 e dalle associazioni, in particolar modo l'Association Française contre les Myopathies. Questo server fornisce alle famiglie e agli operatori le informazioni attinenti alle malattie rare e ai relativi servizi disponibili. - Due servizi informativi telefonici specifici, il Maladies Rares Info Service e la Fédération des Maladies Orphelines (FMO25), forniscono informazioni a pazienti ed operatori sanitari su base giornaliera, ma non sono sufficientemente conosciuti. - Documenti e strumenti terapeutici didattici vengono elaborati da specialisti ed associazioni di malati. - Sono stati organizzati gruppi informativi socioculturali incaricati di informare i pazienti con difficoltà linguistiche o sociali, sebbene queste iniziative non siano sufficientemente diffuse (si ricordino, ad esempio, i "gruppi informativi" femminili organizzati negli ospedali, che illustrano alle famiglie le problematiche dell'anemia a cellule falciformi). 20 Téléthon: evento annuale per la raccolta di fondi, organizzato dall'AFM, che si svolge ininterrottamente per 30 ore e che, in Francia, viene trasmesso dall'emittente televisiva France 2. 21 Opération nez rouge: campagna per la raccolta di fondi e la sensibilizzazione, organizzata dalla Fédération des Maladies Orphelines (FMO). 22 CNAMTS: Fondo di assicurazione sanitaria nazionale per i lavoratori dipendenti. 23 LEEM: Associazione delle industrie farmaceutiche francesi. 24 Fondation Groupama: fondazione assistenziale creata dalla compagnia di assicurazioni Groupama. 25 FMO: Federazione per le malattie orfane. 13 Gli obiettivi ¾ ¾ ¾ ¾ Sviluppare informazioni destinate a tutte le categorie di pubblico interessate. Fornire la certificazione per i servizi informativi telefonici. Sviluppare l'istruzione terapeutica. Fare conoscere agli operatori e al grande pubblico il Piano per le malattie rare. Le misure ¾ Migliorare le informazioni disponibili su Internet in lingua francese: • facendo di Orphanet il portale di riferimento da cui è possibile accedere a tutte le informazioni sulle malattie rare; • creando nuovi servizi per gli operatori sanitari (ausili diagnostici o aiuto nell'orientamento all'interno del sistema sanitario, linee guida da adottare nelle situazioni d'emergenza, ecc.) e per i partner sociali (aiuto in materia di procedure amministrative per l'integrazione educativa o professionale, indennizzo per handicap, sostegno tecnico o finanziario, ecc.); • sviluppando le informazioni mediche esistenti tramite l'ampliamento dell'enciclopedia medica di Orphanet destinata ad operatori e pazienti: saranno disponibili informazioni dettagliate per tutte le malattie rare identificate; • sviluppando nuove categorie di informazioni adeguate alle esigenze dei pazienti e degli operatori, tra cui: o o o o o o • l'organizzazione dei sistemi sanitari e dell'assistenza ai malati in Francia e nel resto del mondo, con particolare attenzione per l'Europa; l'assistenza ai malati e l'accesso alle terapie e alle indennità di malattia statali; le migliori procedure per il trattamento; la documentazione didattica disponibile; i sistemi di assistenza specializzata per la diagnosi; le terapie e il loro sviluppo; facendo conoscere meglio Orphanet agli operatori sanitari e ai pazienti attraverso campagne divulgative mirate. ¾ Migliorare le informazioni sulle malattie rare disponibili telefonicamente, in collaborazione con l'Institut National de Prévention et d'Education pour la Santé (INPES26) e le associazioni di malati: • certificando i servizi informativi telefonici; • facendo conoscere meglio i servizi telefonici attraverso campagne divulgative mirate agli operatori sanitari, ai pazienti e al grande pubblico. ¾ Sviluppare informazioni specifiche sulle malattie rare, che siano adeguate alle necessità di determinate fasce di pubblico, quali in particolar modo gli insegnanti, i gli assistenti sociali, ecc. 26 INPES: Istituto nazionale di prevenzione ed educazione per la salute. 14 ¾ Sviluppare l'istruzione terapeutica: • migliorando la qualità, la quantità, la disponibilità e l'accessibilità dei documenti didattici utilizzati per l'istruzione terapeutica in associazione con l'INPES, gli operatori sanitari e le associazioni di malati; • raccogliendo e condividendo le esperienze di istruzione sanitaria sotto l'egida dell'INPES; • migliorando le informazioni destinate a diverse tipologie di pubblico con particolari difficoltà (problemi linguistici o sociali, persone in situazioni precarie), addestrando gli operatori sanitari impegnati nella comunità (medici ed infermieri nei centri di assistenza sanitaria infantile, medici scolastici, ecc.); • sostenendo il database on-line del Ministero dell'Istruzione denominato "Intégrascol", che fornisce informazioni sulle malattie rare e croniche agli insegnanti, in associazione con i medici scolastici; • promuovendo la ricerca sull'istruzione sanitaria. ¾ Fare conoscere il Piano per le malattie rare agli operatori sanitari, ai pazienti e al grande pubblico: • divulgando le informazioni sulle misure destinate agli operatori sanitari, ai pazienti, al grande pubblico e ai centri per disabili; • facendo conoscere il Piano a livello internazionale e, in particolar modo, europeo; • organizzando, in collaborazione con l'Unione Europea e le associazioni di malati, una conferenza internazionale a Lussemburgo nel 2005; • assicurando il follow-up delle informazioni relative all'implementazione del Piano e la valutazione delle sue misure da parte degli operatori sanitari, dei pazienti e delle associazioni. Il calendario Orphanet: 2005-2007. Istruzione terapeutica: 2005-2007. Servizio informativo telefonico: 2005. I costi Misure informative: 300.000 euro all'anno (1,2 milioni di euro nell'arco dell'intera durata del Piano); Servizio informativo telefonico: 400.000 euro all'anno (1,6 milioni di euro nell'arco dell'intera durata del Piano). Ente supervisore Direction Générale de la Santé (DGS), in collaborazione con l'INPES, l'INSERM e le associazioni di malati. 15 Esempi di nuovi strumenti da elaborare: - un elenco di servizi che indirizzi i pazienti all'interno del sistema di assistenza sanitaria in base ad una vasta descrizione dei loro sintomi clinici, qualora non sia stata formulata una diagnosi precisa; - informazioni on-line aggiornate sull'assistenza sanitaria disponibile (centri di riferimento, reti assistenziali, ecc.); - un'indagine bibliografica sull'organizzazione di assistenza sanitaria e cura dei pazienti per le malattie rare su scala mondiale; - informazioni on-line sulle migliori procedure elaborate dagli operatori sanitari, in particolar modo i centri di riferimenti, in associazione con la Haute Autorité de Santé; - strumenti on-line per l'assistenza diagnostica e l'aiuto nel processo decisionale da intraprendere nelle situazioni d'emergenza, in collaborazione con gli operatori interessati, la Haute Autorité de Santé e le associazioni; - informazioni on-line sullo sviluppo e sulla disponibilità di farmaci orfani in associazione con l'AFSSAPS e la LEEM; - documenti didattici ed informativi on-line in formato scaricabile, destinati ai malati e alle loro famiglie; - informazioni sociali ed amministrative on-line, sottoposte a regolare aggiornamento. 16 4: Addestrare gli operatori sanitari a identificare meglio le malattie rare Il contesto Non sono infrequenti i casi in cui i pazienti lamentano errori diagnostici, né i problemi che i malati e le loro famiglie incontrano nella continuità dell'assistenza e nel supporto quotidiano. Le associazioni di malati sottolineano l'importanza del modo in cui le informazioni vengono fornite, così come del loro contenuto, nell'aiutare i pazienti e le famiglie ad affrontare la malattia: l'annuncio della diagnosi, l'accettazione nelle situazioni d'emergenza, l'assistenza fornita nell'arco dell'intera malattia per garantire un opportuno inserimento sociale, i periodi di aggravamento della malattia o lo stadio terminale, tutti aspetti che richiedono un accompagnamento qualitativamente adeguato da parte degli operatori sanitari. Il programma di studi della formazione medica non cita le malattie rare. Talvolta la circolazione delle informazioni mediche relative al paziente nell'ambito del sistema di assistenza sanitaria è difficile, in particolar modo nelle situazioni d'emergenza: di fronte ad insufficienti informazioni mediche affidabili sulla diagnosi e sulla cura della malattia, un operatore sanitario dei servizi d'emergenza potrebbe avere difficoltà nell'adottare le misure terapeutiche appropriate (ad esempio, osteogenesi imperfetta, sindrome di Marfan, ecc.). Gli obiettivi ¾ Adattare la formazione iniziale e l'istruzione continuativa rivolta agli operatori dei settori sanitario e sociale. ¾ Riconoscere le nuove professioni che potrebbero contribuire a migliorare l'assistenza fornita ai pazienti e alle loro famiglie. ¾ Migliorare la circolazione delle informazioni mediche. Le misure ¾ Adattare la formazione medica iniziale: • introducendo il tema delle malattie rare nel programma d'esame finale di classificazione nazionale nell'ambito del 2° e 3° ciclo di studi medici; • introducendo il tema delle malattie rare nei programmi di formazione degli specialisti, in collaborazione con l'istituto di specializzazione interessato; • organizzando seminari finalizzati a divulgare la conoscenza delle malattie rare durante il 3° ciclo di studi medici; • creando un modulo di insegnamento specifico per le malattie rare nell'ambito dell'"università medica virtuale"; • sviluppando strumenti didattici specifici e mettendoli on-line su Orphanet. 17 ¾ Organizzare un'istruzione medica continuativa, obbligatoria dall'entrata in vigore della legge del 9 agosto 2004 sulla politica di sanità pubblica, nel campo delle malattie rare: • sviluppando moduli didattici continuativi in associazione con il Collège national de la formation médicale continue des médecins libéraux 27, il Collège des enseignants de médecine générale 28, il Collège national de la formation médicale continue des médecins salariés 29, le società specializzate in questione e i Conseils nationaux de la formation continue des médecins hospitaliers 30; • mettendo on-line su Orphanet i programmi di formazione. ¾ Sensibilizzare gli altri operatori dei settori sanitario e sociale in merito alle problematiche delle malattie rare: • modificando i programmi di formazione iniziale ed istruzione continuativa del personale paramedico: infermieri, terapisti (ergoterapisti, foniatri, terapisti psicomotori), assistenti sociali, psicologi, ecc. ¾ Organizzare un programma di formazione per le nuove professioni: • elaborando un programma di formazione iniziale per i consulenti genetici ed includendo le problematiche attinenti alle malattie rare (annuncio della diagnosi, assistenza al paziente, accompagnamento di pazienti e famiglie, riflessioni etiche); • realizzando un corso universitario complementare (diploma interuniversitario, master) per "coordinatori assistenziali", rivolto agli operatori sanitari che lavorano con i pazienti affetti da malattie rare. ¾ Migliorare la circolazione delle informazioni mediche relative al paziente, rispettando al contempo i principi del segreto medico e professionale; il dossier médical personnel (DMP31) rappresenta il mezzo più idoneo. I costi 100.000 euro all'anno (400.000 euro nell'arco dell'intera durata del Piano). Il calendario Sviluppo della formazione: 2005-2006. Strumenti per la circolazione delle informazioni mediche: 2005-2006. Ente supervisore Direction Générale de la Santé (DGS). 27 Collegio nazionale per la formazione medica continua dei medici liberi professionisti. Collegio dei docenti di medicina generale. 29 Collegio nazionale per la formazione medica continua dei medici dipendenti. 30 Consigli nazionali per la formazione continua dei medici ospedalieri. 31 DMP: cartella medica personale. 28 18 5: Organizzare lo screening e l'accesso ai test diagnostici Il contesto La vasta gamma di test genetici, resi attualmente disponibili dal rapido sviluppo della biologia molecolare e dai progressi compiuti nel campo della genetica, consente di diagnosticare un numero sempre maggiore di malattie rare. La disponibilità di questi test permette inoltre di prevederne l'applicazione nello screening sistematico della popolazione. Lo screening organizzato della popolazione (screening prenatale, neonatale o in età adulta) o gli screening mirati dipendono da scelte sociali e di sanità pubblica, per le quali entrano in gioco svariate problematiche: • di natura tecnica: i test disponibili devono essere fattibili, accurati, predittivi ed accettabili da parte di coloro che vi si sottopongono; • di natura etica: lo svolgimento del test e le sue conseguenze devono essere vantaggiosi per la persona che vi si sottopone e le implicazioni familiari e sociali devono essere eticamente accettabili; • di natura organizzativa: le persone esaminate nell'ambito della popolazione studiata devono poter essere assistite. La scelta di una politica di screening pone il problema delle priorità sanitarie che la società è pronta ad accettare; • di natura sociale: la scelta di sottoporre a screening la popolazione è anche una scelta sociale. La società può decidere di promuovere lo screening, al di là delle considerazioni puramente legate alla sanità pubblica, come atto di solidarietà verso un gruppo di pazienti che desidera sostenere. Soltanto una valutazione dell'intero screening, prima e dopo il suo svolgimento, e l'analisi di tutte queste problematiche consentono di proporre una politica coerente di screening per le malattie rare. Lo screening individuale dipende da una decisione personale presa nel contesto dell'assistenza sanitaria complessiva di un paziente e qualora siano state convalidate le appropriate indicazioni. Inoltre, gli autotest disponibili tramite Internet, che non richiedono prescrizione medica, non dispongono attualmente di alcuna convalida scientifica né di contesto giuridico e pongono numerosi problemi di natura etica. Gli obiettivi ¾ Mettere in atto una politica coerente per lo screening delle malattie rare, che si fondi su priorità chiaramente definite, basate su una rigorosa valutazione degli screening previsti e su una razionalizzazione delle decisioni che tenga conto delle scelte della società. ¾ Migliorare l'accesso ai test diagnostici. ¾ Proporre in Europea una politica concordata sullo screening delle malattie rare. 19 Le misure I. Fornire una struttura per lo screening delle malattie rare: ¾ Migliorare l'organizzazione dei programmi di screening per la popolazione in generale, mettendo in atto: • una procedura normativa generale che definisca gli stadi di valutazione per l'implementazione e il follow-up dei programmi di screening; • una valutazione sistematica prima e dopo i programmi di screening, in associazione con gli enti interessati (Ministère de la Santé et de la Protection Sociale, Haute Autorité de Santé, Haut Comité de Santé Publique32, enti sanitari, ecc.). Di recente, è stata elaborata una guida alla metodologia di valutazione a priori di un programma di screening33 a cura dell'Agence Nationale d'Accréditation et d'Evaluation en Santé (ANAES34); • un comitato consultivo autonomo, supportato dalla Haute Autorité de Santé e dal Haut Conseil de Santé Publique35, incaricato di esprimere un parere sulla politica di screening, sottoponendolo al Ministero della Salute e della Tutela sociale; • la formazione e la promozione di team che potrebbero mettere le proprie competenze al servizio dello sviluppo della valutazione di programmi tramite una richiesta di presentazione di progetti; • una struttura giuridica ed istituzionale per i programmi di screening e lo screening individuale con: o o chiarificazione dello stato giuridico dell'atto di prescrizione di un test di screening; inclusione dello screening nella nomenclatura degli atti medici. ¾ Migliorare l'organizzazione dello screening individuale: • convalidando le indicazioni dei test di screening per lo screening individuale finalizzato a identificare un rischio sanitario per un soggetto e la sua famiglia, in associazione con l'Agence française de sécurité sanitaire des produits de santé (AFSSAPS), la Haute Autorité de Santé, il Conseil National Consultatif d'Ethique (CNCE)36 , l'Agence de Biomédecine37 e gli operatori sanitari interessati; • fornendo la convalida scientifica degli autotest, in collaborazione con la Haute Autorité de Santé, gli operatori sanitari e le associazioni di malati; • chiarendo lo stato etico, giuridico e normativo degli autotest per lo screening. 32 Alto comitato per la sanità pubblica. "Guide méthodologique: comment évaluer a priori un programme de dépistage, guides pratiques" http://www.anaes.fr 34 ANAES: Agenzia nazionale di accreditamento e valutazione per la salute. 35 Consiglio superiore per la sanità pubblica. 36 CNCE: Consiglio nazionale consultivo di etica. 37 Agenzia di biomedicina. 33 20 II. Migliorare l'accesso ai test diagnostici e alla consulenza genetica: ¾ Migliorare la disponibilità dei test diagnostici, lanciando nel 2005 un bando di gara rivolto ai laboratori che svolgono procedure biologiche complesse, in particolar modo nel campo della biologia molecolare, in collaborazione con il Comité National de Génétique Clinique38 e le società specializzate appropriate. Nel 2003 è stata avviata una richiesta di presentazione di progetti, per facilitare lo sviluppo di test genetici particolarmente complessi per la diagnosi delle malattie muscolari, neurologiche e neurosensoriali rare e dei ritardi mentali. Attualmente, 34 laboratori di genetica molecolare ricevono un sostegno finanziario annuo pari a 4,5 milioni di euro. ¾ Migliorare l'accessibilità alle tecniche di riproduzione medicalmente assistite nel contesto di una diagnosi preimpianto, esonerandole dal "ticket modérateur"39. ¾ Sensibilizzare gli operatori sanitari e il grande pubblico in merito ai test di screening e al modo in cui sono organizzati (INPES): • svolgendo campagne informative e divulgative sullo screening; • organizzando, per gli operatori sanitari, corsi di formazione riguardanti lo screening e le problematiche etiche e di sanità pubblica ad esso correlate. III. Proporre una politica europea concordata sullo screening per le malattie rare: ¾ Fare appello alla Direzione Generale per la Salute della Commissione Europea (DG SANCO), e in particolar modo alla "Rare Diseases Task Force", per formulare raccomandazioni europee. I costi Bando di gara per laboratori di riferimento: 5 milioni di euro all'anno, a partire dal 2005 (20 milioni di euro nell'arco dell'intera durata del Piano). Il calendario 2005-2006. Enti supervisori Supervisione dello screening: Direction Générale de la Santé (DGS) in collaborazione con l'INPES. Miglioramento dell'accesso alla diagnostica: Direction de l'hospitalisation et de l'organisation des soins (DHOS40) e Direction de la Sécurité Sociale (DSS). 38 Comitato nazionale di genetica clinica. ticket modérateur: la quota del costo del trattamento medico che non viene rimborsata dall'assicurazione sanitaria nazionale. 40 DHOS: Direzione dell'ospedalizzazione e dell'organizzazione dei trattamenti, nell'ambito del Ministero della Salute e della Tutela sociale. 39 21 6: Migliorare l'accesso al trattamento e la qualità dell'assistenza sanitaria per i pazienti Il contesto Il numero e la diversità delle malattie rare implicano un approccio specifico all'assistenza ai pazienti. I malati e le loro famiglie incontrano difficoltà nell'ottenere una diagnosi e nel ricevere un'assistenza adeguata e ben coordinata in risposta alla condizione che devono affrontare. L'accesso al trattamento è spesso difficile per svariati motivi, vale a dire: - la mancanza di familiarità dei pazienti e dei loro medici con la patologia e la non conoscenza dell'esistenza di centri specializzati per tali malattie; - la molteplicità dei soggetti necessari per la presa in carico della malattia; - le carenze dell'interfaccia comunità-ospedale che agevola l'assistenza globale e coordinata del paziente da parte delle reti sanitarie e medico-sociali; - l'assenza di una chiara identificazione dei centri medici e paramedici basati sulla comunità. Pertanto, l'indirizzamento dei pazienti è frutto di una logica individuale piuttosto che di un sistema assistenziale realmente organizzato. Il risultato è costituito da assistenza inadeguata dei pazienti ed esitazioni a livello diagnostico, che si rivelano particolarmente dolorose per le famiglie e che talvolta causano ritardi nella formulazione della diagnosi. Gli obiettivi ¾ Mettere in atto centri di riferimento per l'assistenza ai pazienti affetti da malattie rare. ¾ Creare una struttura per l'organizzazione dell'assistenza ai pazienti a partire da questi centri, che consenta ai malati di usufruire delle cure più idonee alle loro necessità. ¾ Assicurare la coerenza tra l'organizzazione dell'assistenza ai pazienti con le procedure di rimborso da parte dell'assicurazione sanitaria nazionale e quelle per l'assegnazione di altri tipi di indennità. ¾ Garantire la disponibilità e il rimborso dei farmaci orfani ed impedire l'interruzione della commercializzazione di determinati prodotti sanitari. Le misure I. Mettere in atto centri di riferimento per le malattie rare: 22 ¾ Creare un Comité National Consultatif de Labellisation (CNCL41) costituito da rappresentanti degli operatori sanitari esperti in malattie rare e rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni di malati. La missione di questo comitato consisterà nel consigliare il Ministro della Salute e della Tutela sociale in merito alla certificazione dei centri di riferimento. ¾ Rilasciare una certificazione nazionale a circa 100 centri di riferimento per le malattie rare. Questi centri, formati da team pluridisciplinari, sono incaricati delle seguenti missioni: • facilitare la diagnosi e definire una strategia di assistenza terapeutica e psicologica e di accompagnamento sociale; • definire e divulgare protocolli di assistenza, in collaborazione con la Haute Autorité de Santé e l'Union Nationale des Caisses d'Assurance Maladie (UNCAM42); • coordinare le ricerche e prendere parte al monitoraggio epidemiologico, in collaborazione con l'Institut de Veille Sanitaire (InVS); • partecipare alle iniziative di formazione ed informazione destinate ad operatori sanitari, pazienti e famiglie, in collaborazione con l'Institut National de Prévention et d'Education pour la Santé (INPES); • gestire e coordinare le reti di assistenti sanitari e medico-sociali; • rappresentare i principali interlocutori dei ministeri e delle associazioni di malati. ¾ Assicurare un'ampia divulgazione dell'elenco dei centri di riferimento tra i pazienti e le famiglie, per facilitare l'indirizzamento dei malati verso i centri certificati. L'elenco geografico di questi centri verrà reso disponibile on-line sui siti Web del Ministero della Salute e della Tutela sociale e di Orphanet e verrà pubblicizzato anche alle associazioni di malati e agli operatori sanitari. ¾ Garantire il finanziamento permanente di questi centri, da un lato tramite una "tariffazione in base all'attività" (T2A43) e dall'altro lato attraverso uno stanziamento fisso nell'ambito delle "Missions d'intérêt général et d'aide à la contractualisation" (MIGAC44) per le risorse destinate alle missioni di coordinamento dell'assistenza, delle ricerche e dell'insegnamento e di perizia e monitoraggio epidemiologico. II. Strutturare l'organizzazione dell'assistenza: ¾ Creare reti sanitarie e medico-sociali a partire dai centri di riferimento: • facendo sì che gli enti regionali (Agence Régionale d'Hospitalisation, ARH45 e Union Régionale des Caisses d'Assurance Maladie, URCAM46) riconoscano le malattie rare come una priorità nel finanziamento delle reti assistenziali derivanti dai centri di riferimento; 41 CNCL: Comitato consultivo nazionale di certificazione. UNCAM: Unione nazionale dei fondi di previdenza contro le malattie. 43 T2A: tarification à l'activité. 44 MIGAC: Missioni di interesse generale e di assistenza alla definizione contrattuale. 45 ARH: Agenzia regionale di ospedalizzazione. 46 URCAM: Unione regionale dei fondi di previdenza contro le malattie. 42 23 • sostenendo lo sviluppo di queste reti interregionali e nazionali attraverso la Dotation Nationale de Développement des Réseaux (DNDR47), a condizione che esista una partnership con un centro di riferimento. ¾ Sviluppare gli strumenti per il coordinamento all'interno delle reti assistenziali: • incoraggiando le istituzioni che possiedono un centro di riferimento a stipulare accordi interospedalieri tra i servizi coinvolti nell'assistenza ai pazienti affetti da malattie rare. Tali accordi dovranno essere basati su progetti medici comuni; • compiendo esperimenti sulle cartelle mediche personali (DMP) a partire dal 2005, in uno o due centri di riferimento; • sostenendo i costi di trasferta dei medici ospedalieri che devono recarsi in un altro istituto nell'ambito del loro incarico di consulenti o esperti. III. Assicurare la coerenza tra l'organizzazione dell'assistenza ai pazienti, le procedure di rimborso da parte dell'assicurazione sanitaria nazionale e il sostegno medico-sociale. ¾ Identificare i centri di riferimento come fonti di competenze per i servizi di controllo medico dell'assicurazione sanitaria nazionale. ¾ Garantire che questi centri svolgano un ruolo informativo per i pazienti e le famiglie in riferimento alle diverse procedure di supporto ed accompagnamento sociale. Il calendario Da oggi fino al 2008, verranno certificati oltre 100 centri di riferimento per le malattie rare. I costi 40 milioni di euro nell'arco dell'intera durata del Piano, ossia: 10 milioni di euro nel 2004; 10 milioni di euro nel 2005; 10 milioni di euro nel 2006; 10 milioni di euro nel 2007. Enti supervisori Certificazione dei centri: Direction de l'hospitalisation et de l'organisation des soins (DHOS) e Direction Générale de la Santé (DGS). Per i farmaci orfani: DHOS, DGS e la Mission des médicaments orphelins48. Supporto sociale e medico-sociale: Direction générale de l'action sociale (DGAS49). 47 DNDR: Stanziamento nazionale per lo sviluppo delle reti. Missione sui farmaci orfani. 49 DGAS: Direzione generale dell'azione sociale, nell'ambito del Ministero della Salute e della Tutela sociale. 48 24 Richiesta di presentazione di progetti per la certificazione dei centri di riferimento per le malattie rare (Nota del Ministero DHOS/DGS del 27 maggio 2004) A seguito del lavoro già svolto in relazione al supporto destinato ai casi di fibrosi cistica e sclerosi laterale amiotrofica, è stato lanciato uno schema per la certificazione dei centri di riferimento per l'assistenza ai pazienti affetti da malattie rare. La richiesta di presentazione di progetti prevede la certificazione dei centri di riferimento per patologia o per gruppo di patologie rare. Un centro di riferimento per una malattia rara o un gruppo di malattie rare raccoglie una serie di competenze pluridisciplinari di tipo ospedaliero, organizzate sulla base di équipe mediche altamente specializzate. Le sue missioni sono illustrate in dettaglio nella richiesta di presentazione dei progetti. Un Comité National Consultatif de Labellisation (CNCL) per i centri di riferimento, a cui partecipano operatori sanitari esperti nell'assistenza alle malattie rare e rappresentanti delle associazioni di malati e delle istituzioni, nominato dal Ministro della Salute e della Tutela sociale, fornirà un'opera di consulenza al Ministro in merito alla certificazione dei centri. Il comitato potrà essere interpellato per qualsiasi domanda relativa all'organizzazione dell'assistenza in materia di malattie rare. I centri certificati verranno sottoposti ad una procedura di valutazione, che verrà definita in collaborazione con l'Agence d'accréditation et d'évaluation en santé (ANAES). 25 7: Continuare gli sforzi intrapresi in favore dei farmaci orfani Il contesto I criteri per la designazione di un farmaco orfano si basano sulla prevalenza della malattia che è destinato a trattare, ossia 5/10.000, e vengono concordati dal Comitato per i prodotti medicinali orfani dell'Agenzia europea per la valutazione dei prodotti medicinali (EMEA). Nel marzo del 1995, si è dato vita ad una missione ministeriale per i farmaci orfani, che prevedeva due obiettivi: ¾ promuovere una politica europea a favore dei farmaci orfani; ¾ accompagnare il progetto con misure nazionali appropriate. Questa missione ha raggiunto il suo obiettivo principale, in quanto il 16 dicembre 1999 ha portato all'adozione della normativa europea sui farmaci orfani. La nuova normativa, diventata operativa nell'ambito dell'EMEA dall'aprile del 2000, ha consentito la designazione50 di 240 farmaci e la concessione di un'autorizzazione europea all'immissione in commercio a 16 prodotti sanitari, mentre sono attualmente al vaglio all'incirca altre 20 richieste di autorizzazione. Questa normativa e le misure della missione ministeriale hanno facilitato la creazione di nuove aziende farmaceutiche e spronato le società esistenti. In Francia, sono più di 30 le aziende coinvolte nello sviluppo di farmaci orfani. Parallelamente, l'Assistance Publique - Hôpitaux de Paris (AP-HP51) ha creato l'Etablissement Pharmaceutique des Hôpitaux de Paris52 per introdurre i farmaci orfani sul mercato. Gli obiettivi Perseguire lo sviluppo dinamico di nuovi farmaci orfani tramite opportune misure. Le misure ¾ La Commissione Europea presenterà una valutazione della normativa sui farmaci orfani all'inizio del 2006. Tale valutazione potrebbe portare le autorità europee a riesaminare le misure adottate nel 1999. Il governo francese, profondamente legato alla conservazione delle misure esistenti, seguirà con estrema attenzione questa procedura di valutazione, per evitare l'insorgenza di eventuali rischi per le speciali normative a favore dei farmaci orfani messi in discussione. 50 Designazione: procedura con la quale il Comitato per i prodotti medicinali orfani accetta che il progetto presentato per lo sviluppo di un farmaco sia mirato ad una malattia rara (prevalenza inferiore a 5 su 10.000), che tale malattia sia grave ed invalidante e che non siano attualmente disponibili altri trattamenti. 51 AP-HP: ospedali pubblici di Parigi. 52 Istituto farmaceutico degli ospedali di Parigi. 26 ¾ L'attuale esenzione, per i promotori di farmaci orfani, dalle imposte ed altri oneri dovuti dall'industria farmaceutica e destinati all'assicurazione sanitaria nazionale e all'AFSSAPS verrà mantenuta in essere. ¾ Il Comité Economique des Produits de Santé (CEPS53) ha inserito una sezione sui farmaci orfani nel proprio "accord sectoriel"54 tra l'industria farmaceutica e il governo. Questa iniziativa verrà portata avanti in qualsiasi contratto futuro tra il settore e il governo. ¾ Lo sviluppo di farmaci orfani è strettamente associato alle ricerche sostenute dal programma ospedaliero per la ricerca clinica. In accordo con le misure descritte nella sezione "Ricerche" di questo Piano, le malattie rare rimarranno una priorità tematica specifica in questo programma di ricerca. ¾ I farmaci orfani verranno inclusi nell'elenco dei prodotti sanitari innovativi ed onerosi nel contesto della riforma della "tariffazione in base all'attività" (misura illustrata nel Piano in riferimento all'accesso all'assistenza). Questa iniziativa dovrà consentire la distribuzione dei farmaci orfani non appena questi ultimi disporranno dell'autorizzazione all'immissione in commercio. È necessario un aggiornamento dell'elenco dei prodotti interessati, per evitare eventuali ritardi nell'accesso alle terapie innovative. ¾ Il Conseil de l'Hospitalisation55 dovrà fornire consulenza al Ministro della Salute in merito ai prodotti sanitari riservati all'uso ospedaliero senza autorizzazione all'immissione in commercio, che potrebbero essere finanziati al di fuori del budget destinato ai nosocomi (ONDAM hôpital56). ¾ Verrà evitata l'inopportuna interruzione della commercializzazione di alcuni prodotti sanitari prescritti, utili per la cura delle malattie rare. Questa misura verrà posta in essere nel 2005 dalla Mission des médicaments orphelins in collaborazione con il Comité Economique des Produits de Santé (CEPS) e l'Agence Française de Sécurité Sanitaire des Produits de Santé (AFSSAPS). ¾ Lo schema di "autorisation temporaire d'utilisation" (ATU57), particolarmente vantaggioso in Francia, verrà mantenuto in vita. Questo schema consente di mettere a disposizione dei pazienti affetti da malattie rare i farmaci che non possiedono l'autorizzazione all'immissione in commercio e che sono ritenuti efficaci e provvisti di un livello di sicurezza accettabile. I costi Non sono stati identificati costi aggiuntivi. Il calendario Inizio 2006: valutazione, da parte della Commissione Europea, dell'applicazione della normativa del 1999 sui farmaci orfani. 53 CEPS: Comitato economico per i prodotti sanitari. Accordo settoriale. 55 Consiglio per l'ospedalizzazione. 56 ONDAM: Objectif national des dépenses d'assurance maladie – obiettivo nazionale di spesa per l'assicurazione contro le malattie. 57 ATU: autorizzazione temporanea all'uso. 54 27 Inizio 2005: misure destinate ad impedire l'inopportuna interruzione della commercializzazione dei farmaci utili per la cura delle malattie rare. Enti supervisori Mission des médicaments orphelins, Agence Française de Sécurité Sanitaire des Produits de Santé (AFSSAPS), Direction de l'hospitalisation et de l'organisation des soins (DHOS) e Direction Générale de la Santé (DGS). 28 8: Rispondere alle esigenze specifiche di accompagnamento delle persone affette da malattie rare Il contesto Le malattie rare possono portare a molti tipi di handicap, alcuni dei quali di particolare gravità. Inoltre, la rarità della patologia dà luogo a difficoltà di diagnosi, ad incertezze nella prognosi e alla mancanza di conoscenze da parte del personale sociale e medico-sociale in merito a molti aspetti della malattia, da cui può derivare un ritardo nell'assistenza richiesta. È così stata individuata una serie di difficoltà, ossia: - scarsa conoscenza delle malattie rare tra gli operatori (medici, paramedici, assistenti sociali, ecc.); - scarsa conoscenza dei mezzi e delle strutture disponibili, in particolar modo nel campo dell'invalidità, da parte di utenti ed operatori; - mancanza di un incontro sistematico con il paziente (o la famiglia nel caso di un bambino), nel corso della prima richiesta sottoposta alle commissioni di valutazione dipartimentali. Questo incontro è di primaria importanza per le famiglie che desiderano essere in grado di presentare le particolarità associate alla malattia. Dall'altro lato, le procedure di rinnovo vengono ritenute troppo laboriose e troppo frequenti; - scarsa reattività dei servizi di sostegno nelle situazioni d'emergenza o quando si verifica un improvviso aggravamento della malattia; - inadeguatezza delle attuali risposte e delle indennità compensative rispetto alle esigenze di sostegno umano e tecnico dei pazienti; - insufficiente accompagnamento psicologico del paziente e della famiglia al momento dell'annuncio della diagnosi e nel corso dell'intera malattia; - mancanza di conoscenza del ruolo di mediazione che può svolgere il medico scolastico tra la famiglia e la scuola; - lunghe distanze tra i centri di assistenza e il luogo di residenza, con costi di vitto e alloggio a carico delle famiglie. Gli obiettivi ¾ Fornire una risposta adeguata alle esigenze specifiche di accompagnamento dei pazienti affetti da malattie rare e delle loro famiglie: • migliorando l'accesso di pazienti, associazioni ed operatori alle informazioni sul sostegno disponibile; 29 • strutturando i collegamenti tra le maisons départementales des personnes handicapées 58 e le reti assistenziali per le persone affette da malattie rare, in particolar modo intorno ai centri di riferimento; • sostenendo le associazioni di malati nella missione di trasmissione delle informazioni. Il miglioramento nell'accompagnamento e nell'assistenza alle persone affette da malattie rare che portano all'invalidità è previsto dal disegno di legge sull'uguaglianza dei diritti e delle opportunità, la partecipazione e la cittadinanza delle persone disabili. Questo disegno di legge prevede la creazione di maisons départementales des personnes handicapées, nonché lo sviluppo dell'accompagnamento medico-sociale dei disabili, con una particolare attenzione per i pazienti affetti da malattie rare. Il governo sarà particolarmente attento ad assicurare che il disegno di legge tenga conto delle specifiche difficoltà delle persone colpite da malattie rare. Sulla base di questo obiettivo, vengono pertanto proposte le misure illustrate in questo Piano. Le misure ¾ Sviluppare le fonti di informazioni per le persone, gli utenti e gli operatori: • rendendo note a pazienti, famiglie ed associazioni le varie fonti di informazioni sulle misure di sostegno: siti Web ministeriali, servizi informativi telefonici specializzati; • continuando e rafforzando il sostegno destinato alle associazioni di malati nello svolgimento della loro missione di trasmissione delle informazioni; • attribuendo ai centri di riferimento il compito di fornire informazioni sulle diverse misure di sostegno ed accompagnamento per i pazienti e le loro famiglie; • assicurando la formazione e la sensibilizzazione dei medici operanti nella Protection Maternelle et Infantile (PMI59) e nei Centres d'Action Médico-Sociale Précoce (CAMSP60), dei medici scolastici e dei medici del lavoro in merito ai problemi associati alle malattie rare. ¾ Strutturare i collegamenti tra le maisons départementales des personnes handicapées, i centri di riferimento e le reti assistenziali per le persone affette da malattie rare: • assicurando un solido rapporto tra i centri di riferimento e le maisons départementales des personnes handicapées, cosicché i team tecnici pluridisciplinari presenti in loco possano accedere alle informazioni necessarie per la valutazione delle necessità dei pazienti; • creando reti sanitarie e medico-sociali provenienti dai centri di riferimento; • organizzando uno schema che consentirebbe di coprire i costi di vitto, alloggio e trasporto dei pazienti e delle famiglie per le consulenze svolte presso i centri di riferimento, qualora questi ultimi siano lontani dal domicilio del paziente. 58 Centri dipartimentali per i disabili. PMI: Centri di assistenza sanitaria materna ed infantile. 60 CAMSP: Centri di intervento medico-sociale precoce. 59 30 ¾ Integrare le specificità delle malattie rare e le esigenze personali dei pazienti nell'elaborazione dei progetti sul sostegno e l'accompagnamento: • organizzando l'assistenza psicologica ai pazienti e alle loro famiglie nelle strutture ospedaliere in cui si svolgono la diagnosi e il suo annuncio; • migliorando le informazioni destinate ai medici e agli altri membri delle équipe tecniche nelle future maisons départementales des personnes handicapées, agevolandoli nell'accesso alle fonti di informazioni (Orphanet) ed includendo le malattie rare nella loro formazione, in particolar modo nell'utilizzo degli strumenti di valutazione (ad esempio, prendendo in esame una persona colpita da un handicap legato ad una malattia rara come caso di studio per l'addestramento sul "guide barème61"); • prendendo in considerazione la valutazione medica del centro di riferimento nell'analisi delle conseguenze di una malattia rara per l'elaborazione di piani di indennizzo personalizzati, secondo quanto definito nel disegno di legge sull'uguaglianza dei diritti e delle opportunità, la partecipazione e la cittadinanza delle persone disabili; • identificando gli operatori esperti in malattie rare tra il personale impegnato nelle maisons départementales des personnes handicapées. Tutte queste misure dovranno contribuire a cambiare l'esperienza vissuta dai pazienti in termini di sostegno sociale ed accompagnamento, trasformandola da una corsa ad ostacoli in un chiaro progetto di vita. I costi Non sono stati identificati costi aggiuntivi. Il calendario 2005-2007. Ente supervisore Direction Générale de l'Action Sociale (DGAS). 61 Scala di valutazione dell'invalidità. 31 9: Promuovere la ricerca sulle malattie rare Il contesto Attraverso una migliore comprensione dei meccanismi fisiopatologici insiti nelle malattie rare, un miglioramento nei metodi diagnostici con conseguente scoperta precoce della malattia e lo sviluppo di trattamenti più efficaci, la ricerca genera la speranza di fornire miglioramenti nell'assistenza ai pazienti e pertanto rappresenta una priorità. Tuttavia, il vasto numero, la bassa prevalenza e l'eterogeneità delle malattie rare rendono difficile lo sviluppo delle ricerche, che implica un approccio pluridisciplinare a cui prendono parte équipe impegnate nella ricerca clinica, genetica, fisiopatologica, terapeutica e di scienze sociali, nonché l'utilizzo ottimale degli strumenti esistenti e delle piattaforme tecnologiche. Sebbene nell'arco degli ultimi anni siano state lanciate molte nuove iniziative nel campo delle ricerche sulle malattie rare (nascita di reti di ricerche pluridisciplinari, creazione del GIS Institut des Maladies Rares, ecc.) principalmente grazie al lavoro delle associazioni di malati, in particolar modo l'Association Française contre les Myopathies (AFM), è necessario rafforzare ulteriormente tali misure. Gli obiettivi Il principale obiettivo consiste nel migliorare le ricerche sulle malattie rare mettendo in atto svariate misure finalizzate a: • promuovere una politica di ricerca volontarista, in particolar modo nel campo dei trial clinici; • assicurare l'adeguato coordinamento del lavoro dei ricercatori nell'ambito di un programma di ricerca specifico, che verrà creato in accordo con il Ministero della Ricerca; • consentire a tale programma di sviluppare misure di incentivazione in collaborazione con le istituzioni, il settore e le associazioni. Le misure ¾ Rafforzare la priorità delle malattie rare nell'ambito del Programme hospitalier de recherche clinique (PHRC62): Ogni anno, il PHRC, gestito dal Ministero della Salute e della Tutela sociale (DHOS), offre l'opportunità di sviluppare le ricerche su priorità tematiche all'interno delle istituzioni sanitarie tramite una richiesta di presentazione di progetti. Le malattie rare sono state inserite tra le tematiche del PHRC nel 2001. Tuttavia, fino ad ora soltanto i progetti di ricerca costituiti da trial clinici sono stati presi in considerazione per la concessione di finanziamenti. 62 PHRC: Programma ospedaliero di ricerca clinica. 32 A partire dal 2005, le malattie rare verranno considerate come una priorità tematica specifica del PHRC, consentendo pertanto il finanziamento di progetti di ricerca diversi dai trial clinici, quali gli studi di impatto delle strategie diagnostiche e terapeutiche o delle procedure assistenziali sulle condizioni di salute o sulla qualità di vita dei pazienti. Il numero dei progetti di ricerca sulle malattie rare sostenuti dalle istituzioni ospedaliere dovrebbe pertanto aumentare notevolmente. ¾ Assicurare il coordinamento delle ricerche sulle malattie rare nell'ambito del programma di ricerca finanziato dall'Agence Nationale de la Recherche63 in collaborazione con l'INSERM e con i partner delle istituzioni, delle associazioni e del settore. Questo programma, che sostituirà il GIS maladies rares, attribuirà una maggiore coerenza e visibilità alla politica nazionale di ricerca sulle malattie rare, sia in Francia che su scala internazionale. Il programma sarà collegato all'INSERM ed usufruirà di metodi di gestione flessibili. La sua organizzazione verrà definita con i diversi partner nell'ambito della politica di incentivazione dell'Agence Nationale de la Recherche. Questo programma di ricerca, che si svolgerà nell'arco di molti anni, lancerà un bando di gara in relazione ai diversi aspetti delle ricerche sulle malattie rare. ¾ Sviluppare una serie di misure nell'ambito di questo programma pluriennale tramite un bando di gara in sei campi di ricerca: 63 • Epidemiologia (reti pluridisciplinari in collaborazione con i centri di riferimento) Promozione di un'area insufficientemente sviluppata di ricerca in epidemiologia descrittiva ed analitica nel campo della storia naturale e della nosologia clinica delle malattie. • Caratterizzazione genetica e molecolare delle malattie rare Verrà continuato il lavoro di ricerca compiuto in questo campo, essenziale per lo sviluppo dei test diagnostici o come approccio allo studio della fisiopatologia delle malattie rare. • Fisiopatologia Verranno rafforzate le ricerche nel campo della fisiopatologia, in quanto è di fondamentale importanza comprendere i meccanismi insiti nello sviluppo delle malattie e i fenotipi osservati nei pazienti. • Sviluppo dei test diagnostici Il miglioramento delle prestazioni diagnostiche nel campo delle malattie rare rappresenta una sfida importante e richiede lo sviluppo di nuovi metodi. • Ricerca terapeutica La scoperta di nuove terapie, in particolar modo quelle geniche e cellulari, costituisce l'obiettivo più atteso delle ricerche nel campo delle malattie rare. La grande varietà di situazioni patologiche, associata alla mancanza di conoscenze nella fisiopatologia di un vasto numero di malattie rare ed alla relativa assenza di interesse dell'industria farmaceutica, evidenzia la complessità di questo ambito di ricerca e la necessità di disporre di svariate tipologie di approccio. Agenzia nazionale per la ricerca. 33 • Valutazione delle prestazioni dei sistemi di trattamento ed assistenza e delle conseguenze psicosociali delle malattie rare Verranno sostenute le équipe di ricercatori in scienze umane e sociali che intendono operare in quest'area di ricerca. I costi Ministero della Salute e della Tutela sociale PHRC: 22,5 milioni di euro nell'arco dell'intera durata del Piano. Sostegno per il programma di ricerca: 150.000 euro all'anno (600.000 euro nell'arco dell'intera durata del Piano). Ministero della Ricerca 5 milioni di euro (20 milioni di euro nell'arco dell'intera durata del Piano). Il calendario 2004-2008. Enti supervisori Direction de l'hospitalisation et de l'organisation des soins (DHOS) e Direction Générale de la Santé (DGS). Ministero della Ricerca e Agence Nationale de la Recherche, in collaborazione con l'INSERM e le associazioni di malati, in particolar modo l'Association Française contre les Myopathies (AFM). 34 10: Sviluppare partnership nazionali ed europee Il contesto L'implementazione delle diverse misure nell'ambito del Piano per le malattie rare coinvolge numerosi partner e non può avvenire senza l'integrazione nella politica europea, alla cui introduzione la Francia ha contribuito ampiamente. La dimensione europea delle soluzioni che possono essere offerte ai pazienti è particolarmente evidente nelle aree dell'epidemiologia, dello sviluppo dei test diagnostici, della certificazione dei centri di riferimento clinici e biologici, dell'informazione e della ricerca. Nel corso degli ultimi anni, la Francia ha intrapreso svariate iniziative a livello europeo ed ha il dovere di continuare a sostenere tutte le misure europee che potrebbero apportare un miglioramento alle condizioni di salute delle persone affette da malattie rare. Gli obiettivi ¾ Favorire il coordinamento nazionale di tutti i partner e, in particolar modo, delle associazioni di malati. ¾ Sviluppare un coordinamento europeo per le malattie rare. Le misure Proseguire e sviluppare la missione della Plate-forme Maladies Rares64, in particolar modo ospitando tutti i partner in un unica sede. Questa piattaforma, creata nell'ottobre del 2001 su iniziativa dell'Association Française contre les Myopathies (AFM), che rappresenta la sua principale fonte di finanziamento, è cofinanziata dalla Direction Générale de la Santé (DGS), dall'Union Nationale des Caisses d'Assurance Maladies (UNCAM) e dall'INSERM e coinvolge vari soggetti, vale a dire: • l'Alliance Maladies Rares, un collettivo francese di 135 associazioni di malati; • EURORDIS, un collettivo europeo di oltre 200 associazioni per le malattie rare, tra cui 10 unioni nazionali, di 16 paesi diversi; • Maladies Rares Info Service, un servizio di informazione, ascolto ed orientamento; • Orphanet, un server informativo on-line sulle malattie rare e i farmaci orfani; • il GIS - Institut des Maladies Rares, che coordina e promuove le ricerche nel campo delle malattie rare. ¾ Contribuire al coordinamento delle diverse associazioni a livello nazionale. ¾ Sviluppare un coordinamento a livello europeo nelle seguenti aree: 64 • disponibilità dei test biologici per le malattie molto rare e promozione di un controllo qualità di tali test; • certificazione dei centri di riferimento clinici e biologici; Piattaforma per le malattie rare. 35 • finanziamento delle ricerche nel campo delle malattie rare; • sviluppo di indicatori di sanità pubblica, per consentire di seguire l'evoluzione delle condizioni di salute delle persone affette da malattie rare; • condivisione delle esperienze di operatori ed associazioni nell'assistenza ai pazienti. Il calendario Plate-forme Maladies Rares: 2005-2006. Coordinamento dei programmi di ricerca europei: 2005-2008. I costi 40.000 euro all'anno (160.000 euro nell'arco dell'intera durata del Piano) a sostegno della Plate-forme Maladies Rares. Enti supervisori Direction de l'hospitalisation et de l'organisation des soins (DHOS) e Direction Générale de la Santé (DGS). Attualmente, l'Association Française contre les Myopathies (AFM) è la principale fonte di finanziamento della Plate-forme Maladies Rares. È previsto un contributo finanziario di 40.000 euro all'anno a partire dal 2005. 36 Monitoraggio del Piano È stato creato un comité de suivi des maladies rares65, per seguire l'implementazione delle misure delineate nel Piano nazionale, con il patrocinio del Ministero della Salute e della Tutela sociale e in collaborazione con i diversi partner, in particolar modo le associazioni di malati. La Direction de l'hospitalisation et de l'organisation des soins (DHOS), in collaborazione con le Agences Régionales d'Hospitalisation (ARH), effettuerà regolarmente una valutazione dell'adeguata distribuzione dei fondi assegnati ai diversi istituti coinvolti nel Piano. Il comitato sarà inoltre responsabile della valutazione dell'impatto esercitato dalle varie misure e della formulazione di eventuali proposte. 65 comitato di monitoraggio delle malattie rare. 37