La monarchia di Luigi XIV
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La monarchia di Luigi XIV
La monarchia di Luigi XIV – L’assolutismo Risorse on line per Assolutismo: https://www.tes.com/lessons/WN6CJCLxzs85Gg/edit Risorse on line per Viaggi esplorazione: https://www.tes.com/lessons/oCSpzqaaTWtnsg/edit Risorse on line per Guerra Trent’anni e Olanda XVII sec.: https://www.tes.com/lessons/tZsxq2xLd4P8tQ/edit Precedenti teorici dell’assolutismo: Jean Bodin (Francia, 1529-1596) dà alle stampe i Sei libri della Repubblica nel 1576. L’aristocrazia francese durante le guerre di religione era divisa in fazioni: alla componente religiosa (cattolici contro calvinisti, detti ugonotti in Francia) si assommavano le brame di potere e/o di autonomia delle grandi casate francesi. In una situazione del genere, Bodin pensa la sovranità come quel “potere massimo” in grado di mantenere l’unità del regno ponendosi al di sopra delle fazioni in lotta. Sovranità è il potere che non riconosce nessun altro potere come superiore all’interno del territorio in cui si esprime. Bodin, per la funzione che le assegna, la teorizza come unica e indivisibile, e in forza di questo superiore a tutte le “parti” in causa; in una parola, assoluta. Non solo: questo potere è pensato come razionalmente necessario: senza di esso lo stato non potrebbe che disgregarsi. Tale potere sovrano in virtù della sua superiorità (NB: anche e soprattutto sulle divisioni religiose! Quindi in qualche modo abbiamo già qui un abbozzo di fondamento laico del potere) neutralizza i conflitti e le divisioni preesistenti. Il potere sovrano si incarna nella monarchia, nella funzione del re: questa concezione del potere sovrano si realizzerà in parte nell’assolutismo di Luigi XIV. La storia della formazione dello stato monarchico moderno francese prende le mosse dalla lotta sia contro i poteri universali medievali (papato e impero) che contro la pluralità dei poteri particolari locali, quelli dell’aristocrazia in particolare; Luigi XIV (n.1638, re dal 1643 al 1715) cerca di attuare un progetto politico di tipo assolutista, che non abbia più bisogno delle continue estenuanti contrattazioni con i ceti nelle varie assemblee e che non tema più la tendenziale “anarchia” aristocratica. Anche il sovrano assoluto ha però dei limiti: le leggi fondamentali del regno (es. quella di successione, da cui dipende la legittimità degli eredi) e le “leggi della ragione”, viste anche come “leggi di natura” universali, ovvero di origine divina, in quanto intrinsecamente presenti nella natura stessa (nel creato), al di là di ogni ordinamento legale particolare e storico esistente. Dalla crisi che rischia di dilaniarla, la monarchia francese riprende nuovo slancio → a partire dal glorioso passato della monarchia francese. Infatti, nei vari territori, se pur fossero potenti i principi territoriali (minorità di Luigi XIII, minorità di Luigi XIV e fronda), le persone erano accomunate dall’essere suddite dell’unico sovrano di Francia. SITUAZIONE FRANCIA PRIMA META’ ‘600 dopo la morte prematura di Enrico IV di Borbone (+ 1604), iniziatore della nuova dinastia e pacificatore dello stato dopo gli oltre 30 anni di conflitti religiosi, la reggente è Maria de Medici per conto del figlio minorenne Luigi XIII. Tra gli anni ’20 e ’40 l’uomo che decide la politica francese è il cardinale Richelieu → IMP intervento FRA nella Guerra dei 30 anni, per impedire creazione politica unitaria ad est del Reno (VS tentativo Asburgo). Gli storici cominciano a parlare con la Francia di Richelieu di politica di potenza: Superiorità ed egemonia nel contesto europeo a scapito dei paesi confinanti, attraverso l’uso della forza militare (a partire dai ’70 qs segnerà il declino dei Paesi Bassi) Tentativo di “cura totale” degli aspetti della vita del regno: economico, amministrativo, controllo e presa in carico della vita delle persone e delle attività o inizio presa in carico aspetti disciplinari: es. case di lavoro per popolazione marginale o nascita dell’istituzione psichiatrica o patrocinio della ricerca scientifica (accademie regie) [NB: lo stato, il sovrano di epoca moderna “vorrebbe” perseguire questi obiettivi, MA non ci riesce perché dispone di risorse ancora molto limitate rispetto allo stato che si delinea a partire dall’800] Richelieu tenta di rafforzare il potere centrale VS tendenze autonomistiche dell’aristocrazia: centralizzazione amministrativa politica religiosa VS calvinisti (ugonotti) e minoranze in generale [processo che proseguirà, fino alla revoca dell’Editto di Nantes del 1598 (con Luigi XIV, Editto Fointaibleau 1685)] Nuova figura degli “intendenti regi”, novità amministrativa e politica (le attuali “provincie” ricalcano i dipartimenti francesi affidati agli intendenti regi) Alla morte dei Richelieu (+ 1642) segue poco dopo quella di Luigi XIII (+ 1643); questo re aveva dovuto lottare VS sua madre per estrometterla dal governo! Il piccolo Luigi XIV è sotto la reggenza della madre Anna d’Asburgo (Spagna) e del cardinale Giulio Mazzarino (+ 1661) Nel 1648 inizia un movimento di opposizione VS la monarchia e Mazzarino: la cosiddetta Fronda, rivolte causate da malcontento (enormi spese per Guerra 30 anni): esponenti del Parlamento di Parigi (tribunale, esponenti alta borghesia) VS la politica fiscale, per non pagare più tasse + coinvolgimento del popolo di Parigi (rivolta) Nel 1652 vi fu anche una Fronda nobiliare: VS Mazzarino (fuga da Parigi), guidata dal principe di Condè, che ad un certo punto si allea con gli Spagnoli (ancora aperte le ostilità Guerra 30 anni, Pace dei Pirenei è del 1659) mentre Mazzarino si allea con gli inglesi. Infine soppressa Luigi XIV governa direttamente dal 1661, alla morte di Mazzarino, e durerà fino al 1715. Suo progetto politico principale: sostituire al predomino della famiglia Asburgo (tra SPA e AUS) quello della Francia, sostituendosi ad essa (NB: anche come difensore della fede cattolica! VS calvinismo ecc). Il mezzo con cui conseguire qs risultato: politica di potenza. Fu un re in guerra! → Potenziamento esercito, passa da 70 mila a ca 400 mila effettivi mobilitati Passaggio da esercito mercenario a professionismo stabilmente legato ad una nazione Esercito moderno: inquadrato in caserme, con uniformi comuni, VS tradizionale predominion aristocratico in ambito miltare Servizio militare obbligatorio all’interno del Regno: ogni parrocchia deve scegliere un giovane da addestrare ed equipaggiare a sue spese Ovviamente: enormi spese, che graveranno come deficit sui suoi successori (es. complesso sistema fortificazioni dell’ingegnere militare Vauban, piazzeforti e bastioni) MA all’apice della potenza garantiscono a Luigi appoggio e coesione interna Chi ne fa le spese? Espansione territoriale VS Paesi Bassi spagnoli e Provincie Unite POLITICA ESTERA Politica Luigi in relazione rivalità politica VS Asburgo (SPA) → in quanto figlio di Anna d’Asburgo, rivendica il suo diritto legittimo sul trono di Spagna, dopo la morte di Filippo IV (+ 1665) Luigi approfitta della minorità del sovrano Carlo per guerra VS territori SPA (Paesi Bassi, Franca Contea) In funzione anti-Asburgo AUS, alleanza col sultano Ottomano! (1683 assedio di Vienna) o [NB: notate che si proponeva come il paladino del cattolicesimo… politica di potenza è trionfo della ragion di stato sopra ogni altra ragione.] IMP: l’espansionismo aggressivo della FRA dà vita ad una serie di alleanze difensive tra stati Europei: (NB: come prima VS Asburgo) Es. 1685 la Lega di Augusta (impero, SPA, principi tedeschi, Svezia, Provincie Unite, Inghilterra) Rivalità economica: VS Provincie Unite in primis, poi VS Ingh Guerra VS Paesi Bassi 1672-78: Luigi vuol fare della FRA la prima potenza anche economica d’EU! (novità) → quindi VS Olanda, che viene invasa dal suo esercito (1672); pericolo gravissimo per OL, che si salva solo allagando parte dei territori aprendo le dighe POLITICA ECONOMICA Le continue guerre portano ad enorme sforzo per finanze statali. Per risanare la situazione Luigi si affida al ministro Colbert (1665): [→ vedi video!] Razionalizzazione sistema tributario Aumento del prelievo fiscale (NB: esenti clero e aristocrazia! Tutto grava sul terzo stato) Mercantilismo “rivisitato” (colbertismo): o VS supremazia Provincie Unite o Rafforzamento statale di settori produttivi strategici (es. armi, ma anche altre manifatture) Serie di regolamenti pro produzione (su modello corporazioni) per garantire alto standard qualitativo o Sviluppo commercio internazionale → per attirare metalli preziosi in FRA Sviluppo marina mercantile + militare VS marine OL e INGH Compagnie commerciali verso mercati Indie occidentali e orientali (inizio avventura coloniale per FRA) o Ricchezza nazione = ricchezza monetaria (oro e argento) = bilancia commerciale attiva! o Tassazione VS merci provenienti dall’estero, per favorire produzioni nazionali o Obiettivo: autosufficienza economica, per esportare solo e non necessità di importare POLITICA RELIGIOSA Tradizione dei sovrani francesi → il “controllo del sacro” (→ rif. UdL su Guerra Cent’anni e Re Taumaturghi). Luigi XIV come “difensore cattolicesimo” VS Ugonotti in FRA! MA anche si mette in competizione con il papa per supremazia su chiesa francese (Gallicanesimo) Editto di Fointainbleu (1685) → revoca dell’Editto di Nantes! (1598) Così come durante le Guerre di Religione → nuovo esodo di Ugonotti verso Provincie Unite, Svizzera, Inghilterra, Germania! → Stime ca 200 mila o NB: ceti molto dinamici economicamente! Artigiani, commercianti, professionisti → per la FRA è una grave perdita economica! VS giansenisti in FRA o Da Cornelius Jansen, ispirazione Agostino, ritorno a spiritualità interiore, austerità, moralità, meditazione interiore, VS esteriorità culto riti e sfarzo e VS controllo regio sulla Chiesa. Diffusione tra intellettuali o 1713 Luigi riesce a farli dichiarare eretici, bolla papale Unigenitus IL DISPOSITIVO DI POTERE: LA REGGIA DI VERSAILLES La nobiltà è chiamata a partecipare della vita del sovrano nella nuova gigantesca reggia di Versailles, pena l’esclusione dal favore regio, dove tutto ruota attorno alla figura di Luigi XIV. Letture storiografiche: rispetto a quella tradizionale molto più smussato il discorso “controllo arisocrazia” attraverso la moda! MA resta comunque grande dispositivo di potere, molto “leggibile” Lettura di Versailles come “gabbia dorata” dell’Aristocrazia: Luigi XIV concede sempre maggiori possibilità di servizio, anche alla sua persona (→ sacralizzazione del corpo del re!), che costituiscono privilegio, prestigio e possibilità di influenza a corte; MA così gli Arist sono allontanati dai loro feudi di radicamento, devono spendere un sacco, sono strettamente controllati da Luigi Lettura Versailles come “macchina da consenso” presso Aristocrazia: dove le varie fazioni che ancora dividono gli Arist riescono a “ricomporsi” a corte, grazie alla sapiente arte di Luigi [→ vedi video!] NB: Luigi XIV potenzia figura degli intendenti (“di giustizia, polizia e finanze”): spesso estrazione borghese, scelti e “nobilitati” da lui, funzionari che rappresentano il potere regio nei territori (dipartimenti o provincie) in cui già Richelieu, il loro inventore, divise il regno di Francia. QUI si sovrappongono alla rete di rapporti feudali pre-esistenti, per una gestione del potere tendenzialmente più centralizzata e razionale. Anche qui mitigazione discorso della loro radicale estraneità rispetto alle reti di potere locale (in quanto borghesi ecc.), MA inseriti nel tessuto di relazioni anche con Aristocrazia locale.