DaLumezzaneallaprovincia: l`export fa traslocare il comparto
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DaLumezzaneallaprovincia: l`export fa traslocare il comparto
ECONOMIA GIORNALE DI BRESCIA MERCOLEDÌ 14 NOVEMBRE 2012 Da Lumezzane alla provincia: l’export fa traslocare il comparto Le vendite verso l’estero rappresentano il 60% del fatturato Bonomi: lo spazio è vitale. Patti: in valle mancano le strade I protagonisti ■ Dall’alto, Maurizio Brancaleoni (presidente Avr Anima), Anna Bossini (Bossini Spa) e Agostino Patti (Itap). Nella pagina a lato: in basso, Aldo Bonomi (vicepresidente Confindustria) e sopra Sandro Bonomi (Enolgas e Anima) sentimento di "fratellanza" che LUMEZZANE Il viaggio nel distretaveva originariamente contraddito delle valvole e dei rubinetti ha costinto il distretto». Un fenomeno me destinazione iniziale il comune che corre parallelamente al fatto di Lumezzane, ma quando il naviche negli ultimi anni le eccellenze gatore dell’auto ti accompagna in del comparto hanno incrementato Valtrompia, davanti all’entrata di le loro vendite all’estero. Secondo alcune aziende ti accorgi che qualAnima (Associazione della inducosa è cambiato. Spesso, nella valle stria meccanica e varia di Confindel Gobbia sono rimasti solo la sedustria) il valore dell’export corride sociale e il ricordo di quelle sosponde mediamente al 62% del fatcietà che un tempo hanno dato viturato delle realizzato dalle azienta al distretto: molte di loro, come de bresciane. «Il vostro distretto è ad esempio la Bossini o la Rubinetuno dei più promettenti - conferterie Bresciane Bonomi, per esigenma Maurizio Brancaleoni, presize produttive hanno trasferito il dente dell’associazione valvole e proprio stabilimento fuori dai conrubinetti di Anima e primo rapprefini valtrumplini. sentante del distretto novarese «Lo spazio è vitale - ammette il viceperché riesce a resistepresidente di Confindurealla concorrenza di cistria, Aldo Bonomi -: nesi e coreani e che nelper guadagnare e manANIMA lo stesso tempo portatenere quote di mercaIl presidente: no benefici alla bilancia to, io e mio fratello siadei pagamenti dello Stamo stati costretti a spo«Brescia vanta to italiano. I colleghi stare l’azienda di famila presenza bresciani non solo fanglia (Rubinetterie Bredi una filiera no affari nel mondo, sciane Bonomi) da Ludi eccellenze ma pure si divertono e mezzane a Gussago». sanno trasferire ai figli e Sulla stessa lunghezza che altri ai nipoti il loro entusiad’onda anche Agostino non hanno» smo». Patti della Itap, tra le ultiUn’impressione che si me società storiche del consolida intervistandistretto a mantenere il do Anna Bossini, figlia di Leonardo cuore della propria attività a Luche fondò l’omonima azienda a Lumezzane: «Qui non c’è possibilità mezzane e che ora ha il quartier gedi espansione per le imprese - spienerale a Castenedolo: «Il mercato è ga l’imprenditore -: non ci sono le cambiato e costringe le nostre strade e da Sarezzo in poi, i mezzi aziende a fornire un prodotto semdi trasporto rimangono bloccati pre più competitivo. Essere presennel traffico». Questo è sicuramente ti in tutto il mondo è difficile: bisouno dei motivi per i quali anche Patgna ottimizzare le risorse disponiti ha recentemente deciso di aprire bili, effettuare investimenti mirati. un sito d’appoggio a Rodengo SaiaIl raggio d’azione degli uffici markeno. «Anche se non è più concentrating si è ampliato». Mai pensato di ta nella zona di Lumezzane, nella dislocare all’estero? Risponde Annostra provincia è radicata tutta la gelo Bugatti della Valvosanitaria filiera, dalla materia prima allo Bugatti: «Per ora è impossibile: nel stampaggio e fino alla lavorazione, nostro territorio c’è un tessuto imdelle valvole e dei rubinetti - contiprenditoriale fatto di clienti e forninua il presidente di Anima (Confintori che nessuno ci può copiare». dustria) e Enolgas, Sandro Bonomi -: in questi ultimi anni è forse venuErminio Bissolotti to a mancare tra le aziende quel [email protected] DUE ANNI A CONFRONTO IMPRESE/GRUPPI Bilancio S Sabaf S.p.A. (**) Gnutti Cirillo S.p.A. Cavagna Group S.p.A. Itap S.p.A. O.M.S. Saleri S.p.A. Tiemme Raccorderie S.p.A. R.B.M. S.p.A. Rubinetterie Bresciane Bonomi S.p.A. Metalprint S.r.l. Valvosanitaria Bugatti S.p.A. Donati S.p.A. I.V.A.R. S.p.A. P.E.L. - Pintossi Emilio S.p.A. Metalpres Donati S.p.A. Enolgas Bonomi S.p.A. (**) Isval S.p.A. Luxor S.p.A. Bossini S.p.A. Ape Raccorderie S.r.l. Greiner S.p.A. Idrosanitaria Bonomi S.p.A. Valpres S.r.l. Novasfer S.r.l. Effebiesse S.p.A. Totale (/000) Media su valori cumulati C x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x 20 OF/EBITDA 2011 4,3% 13,1% 13,2% 0,1% 4,5% 17,5% 24,2% 3,4% 14,2% 150,1% 4,7% 17,6% 6,9% 6,4% 23,5% 8,0% 26,8% 1,6% 35,8% 22,8% 10,9% 0,5% 18,1% 39,7% 2010 3,2% 14,1% 7,9% 0,1% 0,3% 15,1% 13,5% 2,0% 14,2% 24,4% 4,6% 9,7% 8,3% 5,0% 14,4% 7,3% 18,4% 1,6% 30,1% 16,1% 11,6% 0,6% 23,8% 35,7% ROI 2011 8,8% 5,8% 7,3% 16,1% 10,2% 7,1% 4,8% 6,7% 2,5% -1,8% 3,0% 3,9% 7,7% 4,7% 3,0% 1,9% 1,5% 12,7% 4,4% 1,9% 2,7% 10,2% 4,2% 3,1% ROS 2010 13,7% 4,0% 10,4% 17,0% 11,6% 5,4% 6,2% 6,8% 0,6% 1,0% 0,8% 5,7% 9,2% 3,4% 3,7% 1,3% 1,1% 12,2% 3,2% 1,7% 3,5% 10,3% 2,7% 3,2% 2011 11,3% 6,8% 7,2% 14,5% 9,9% 6,4% 6,0% 9,2% 2,0% -2,3% 4,0% 4,3% 8,6% 3,5% 4,0% 1,7% 1,5% 18,6% 2,3% 2,3% 3,2% 23,8% 3,4% 5,9% ROE 2010 16,6% 5,3% 10,4% 15,4% 12,3% 5,4% 8,6% 8,7% 0,5% 1,1% 1,1% 5,9% 10,9% 2,4% 4,9% 1,3% 1,3% 18,1% 1,9% 2,0% 5,0% 25,6% 2,3% 5,5% 2011 9,7% 6,5% 9,4% 18,4% 31,2% 11,2% 5,3% 10,4% 2,4% -7,1% 2,4% 3,9% 9,5% 2,7% 1,6% -0,9% 0,3% 10,7% 1,7% 0,5% 2,4% 9,4% 14,3% 0,1% 2010 16,1% 3,3% 16,8% 21,8% 20,9% 6,4% 8,2% 10,1% -3,8% 0,5% 0,0% 9,9% 11,2% 1,9% 4,8% 2,0% 0,1% 10,5% 1,0% 1,5% 5,4% 10,3% 4,7% 0,1% 4 9,6% 7,3% 6,4% 7,1% 7,2% 8,2% 8,3% 10,0% Legenda: S, bilancio di esercizio - C, bilancio consolidato. Con la collaborazione della PwC PricewaterhouseCoopers 37 l’analisi La cultura del saper fare unita a una forte coesione sociale di Gianfranco Tosini l distretto bresciano della rubinetteria e valvolame si concentra soprattutto in Valtrompia e ha il suo epicentro nel comune di Lumezzane. Nell’ultimo ventennio ha subìto radicali trasformazioni che hanno provocato la delocalizzazione di diverse imprese dall’area storica in altre zone della provincia alla ricerca di minori costi di insediamento. Le origini del distretto ci riconducono alla storia di un artigianato legato alla lavorazione dei metalli che nel tempo si è specializzato nello stampaggio di acciaio, ottone e alluminio, dando vita ad un’imprenditorialità dinamica, innovativa e punta di diamante di un comparto molto importante del Made in Italy. Il distretto, pur potendo vantare origini antiche nelle attività di fonderia e fusione e più recentemente nella rubinetteria e valvolame, è di fatto un distretto «giovane» perché le attuali produzioni si sono diffuse solo con gli anni del boom economico italiano, quando la forte urbanizzazione indusse una domanda di prodotti per la casa. Questo ha comportato, da una parte, uno sviluppo accelerato dell’area con un elevato tasso di entrata e uscita e, dall’altra, una forte permeazione della società locale di valori legati al lavoro e all’impresa individuale. Oggi il quadro appare mutato per le minori possibilità di entrata di neo-imprenditori e per l’emergere di alcune imprese leader a livello internazionale, ma la forte coesione sociale continua a rappresentare uno degli elementi vincenti di questo sistema produttivo insieme alla specifica cultura del saper fare. Il distretto ha accumulato nel tempo un elevato know how specifico riguardante sia la produzione di rubinetteria che quella di valvolame, che a favorito lo sviluppo in loco di tecnici e di manodopera altamente qualificati ed il radicamento di una fitta rete di rapporti per la fornitura di materia prima (ottone), componenti, semilavorati, impianti di produzione e servizi. Dal punto di vista delle tecnologie di prodotto e di processo il distretto non è stato interessato da rilevanti innovazioni intese come salti tecnologici. Tutta l’evoluzione recente è stata contrassegnata da innovazioni incrementali che si sono largamente e rapidamente diffuse nel territorio per l’oggettiva difficoltà per l’innovatore di difendere il proprio vantaggio competitivo. Il processo innovativo recente è stato inoltre determinato prevalentemente dal mercato, dai fornitori e dall’esperienza di altri settori. Il mercato finale rappresenta uno dei fattori più importanti nel determinare gli avanzamenti tecnologici in questo settore dove le imprese hanno finora avuto, a parte alcuni leader, l’atteggiamento tipico dell’inseguitore (follower): ciò è avvenuto in relazione all’aspetto estetico del prodotto per il quale sono stati enfatizzati gli elementi di design e di colore che hanno portato all’adozione dei sistemi Cad per la progettazione dei rubinetti e alla verniciatura in luogo della cromatura. Lo stesso si è verificato quando la domanda dei Paesi avanzati ha indotto le imprese fornitrici a dotarsi di sistemi di certificazione della qualità e ad uniformarsi a legislazioni che indirizzavano verso prodotti di minor rischio per la salute o di minore impatto ambientale. L’atteggiamento complessivo delle imprese del distretto nei confronti dell’innovazione è quindi sostanzialmente di tipo adattativo con l’eccezione di alcuni leader tecnologici, che tuttavia per dimensione e strategia rappresentano un’anomalia del panorama distrettuale. L’attuale sfida del distretto consiste nel continuare a mantenere una posizione di leadership nel nuovo scenario competitivo caratterizzato dalla globalizzazione e dall’incalzare della concorrenza asiatica. Ciò richiede un rafforzamento del ruolo delle imprese leader al fine di destinare maggiori risorse allo sviluppo di prodotti più sicuri dal punto di vista salutistico e di processi produttivi tecnologicamente avanzati e orientati alla riduzione dell’impatto sull’ambiente, oltre all’individuazione di alternative efficaci alle lavorazioni che lasciano elementi tossici sul prodotto finito. I