ARRIVA IN ITALIA REFUGEES WELCOME
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ARRIVA IN ITALIA REFUGEES WELCOME
ARRIVA IN ITALIA REFUGEES WELCOME AL VIA LA PRIMA PIATTAFORMA WEB DEDICATA ALL’ACCOGLIENZA DOMESTICA DEI PROFUGHI COMUNICATO STAMPA Milano, 21/12/2015 – Favorire la diffusione dell’accoglienza domestica di coloro che chiedono asilo e dei rifugiati e promuovere esperienze di inclusione che abbiano un impatto positivo sui territori: questi gli scopi del network internazionale Refugees Welcome, nato in Germania nel 2014 e da luglio 2015 operativo anche in Italia. Grazie al lavoro volontario e autofinanziato di persone altamente qualificate, Refugees Welcome Italia opera per mettere in rete professionalità e territori, collaborando con istituzioni pubbliche e associazioni competenti sui temi dell’accoglienza. La finalità principale è quella di contribuire a creare un nuovo modello di inclusione che permetta ai richiedenti asilo e ai rifugiati di inserirsi positivamente e in modo attivo, il prima possibile, nella società italiana. Nel 2014 i 28 paesi dell’Unione Europea hanno registrato 570.800 domande d’asilo, il 44% in più rispetto al 2013. Se ci si concentra sulla situazione italiana, gli arrivi sono stati più di 170.000, ma le persone che hanno fatto domanda d’asilo sono poco più di 63.000. In questo scenario, promuovere un cambiamento culturale nei confronti del fenomeno delle migrazioni, delle trasformazioni demografiche, sociali e culturali in atto è un obiettivo molto ambizioso, soprattutto se si cerca di diffondere esperienze che aiutino le persone accolte a superare la dimensione psicologica di passività tipica dei centri collettivi. Refugees Welcome Italia vuole diffondere sull’intero territorio nazionale una modalità di accoglienza familiare, da affiancare e integrare alle modalità già esistenti. L’accoglienza domestica può essere un’esperienza di reciproco scambio, di conoscenza e responsabilità favorendo l’incontro tra culture e persone differenti e creando così reti sociali e nuovi processi di inclusione. Tutto questo è facilitato dalla tecnologia: grazie a un sito web (www.refugees-welcome.it) attivo da oggi, sarà possibile coinvolgere soggetti ospitanti, rifugiati, associazioni e tutor che agiscono da facilitatori sul territorio. In che modo? La piattaforma è composta da differenti sezioni che garantiscono un’assistenza completa e una guida al processo di accoglienza. Chi decide di intraprendere il percorso di ospitalità può registrarsi al sito offrendo una stanza libera nella propria casa per un periodo che va da tre a sei mesi. La permanenza minima di tre mesi è stata fissata affinché le persone prendano responsabilmente a cuore questa esperienza: in Germania ad esempio, in molti decidono di proseguire la convivenza anche dopo i tre mesi iniziali. La piattaforma attiverà inoltre micro campagne di crowdfunding per aiutare a sostenere economicamente le nuove convivenze. Una volta ricevuta una sottoscrizione lo staff di Refugees Welcome intraprende un percorso di conoscenza più dettagliata, attivandosi tramite il contatto diretto del candidato ospitante. Per Refugees Welcome è importante conoscere chi offre ospitalità: chi sono, dove vivono, cosa offrono, come intendono gestire i costi di vitto e alloggio del nuovo ospite e soprattutto cosa si aspettano da questa esperienza. Per far questo sono necessarie competenze, ma soprattutto persone: Refugees Welcome attiva continuamente processi di community engagement, per tutti coloro che hanno competenze, professionalità, voglia di dare il proprio contributo come volontari di RWI. E lo fa anche attraverso una partnership con due nuove piattaforme che uniscono tecnologia e facilitano processi di co-creazione per generare impatto sociale positivo. “ImpactON permetterà a Refugees Welcome di contare su strumenti che raccolgono e forniscono informazioni chiave su tutte le località relative alla crisi rifugiati sia in Italia che all'estero, e su una piattaforma che permetterà a persone, organizzazioni e Pubbliche Amministrazioni di coordinare e implementare progetti di integrazione a livello locale.” - Margherita Pagani, fondatrice ImpactON “Con WeTipp.com vogliamo supportare Refugees Welcome nel catalizzare le competenze e le passioni di tutti coloro che vogliono dare una mano nell'accogliere rifugiati” - Damiano Ramazzotti fondatore di WeTipp Gli attivisti sono i facilitatori della creazione e della gestione dei rapporti con le istituzioni, i tutor sono le persone che seguono il processo di selezione delle persone ospitanti, l’inserimento in casa, la sensibilizzazione delle comunità. Anche i richiedenti asilo e i rifugiati possono usufruire della piattaforma: l’associazione si metterà in contatto con la struttura dove le persone sono accolte, per trovare un appartamento pronto ad ospitarlo, attivando inoltre processi inclusivi di co-design della metodologia di accoglienza, progettando con i rifugiati e tutti gli stakeholder modalità, tempi, aspetti relazionali in grado di favorire esperienze positive per tutti. Refugees Welcome è già attiva in Lombardia, Piemonte, Toscana, Lazio e Veneto con rapporti avviati con alcune Prefetture e Enti Locali; per le richieste provenienti da altre Regioni l’associazione si attiverà immediatamente per mettersi in contatto con un'associazione con la quale dialogare e con chi desidera conoscere e ospitare un richiedente asilo. L’obiettivo è quello di espandere la rete e le connessioni, garantendo una copertura su tutto il territorio nazionale grazie all’aiuto di volontari e attivando varie forme di crowfunding per il supporto economico dei soggetti ospitanti. “Quello che desideriamo è un cambiamento a 360° della modalità di accoglienza, vogliamo mettere al centro la persona accolta e la comunità accogliente. La prima non può essere lasciata nel limbo del processo di richiesta senza un supporto amicale, la seconda non può essere spettatrice di una politica di inclusione. Solo nel dialogo tra ospite ed ospitante la nostra società potrà crescere e fiorire” sottolineano Germana Lavagna e Matteo Bassoli, fondatori di Refugees Welcome Italia. Partner tecnici Ufficio stampa: Giovanni Zanchi Tel. 3299750752 Email [email protected] Edoardo Caprino Tel. 3395933457 Email [email protected] Giulia Fabbri Tel. 3456156164 Email [email protected] Bio dei fondatori: Germana Lavagna Nata a Genova nel 1983. Dopo la laurea in Filosofia, mi sono trasferita a New York dove ho iniziato a lavorare con la fotografia in una galleria d'arte. Dopo alcuni viaggi in Messico, India, Sud Africa ed Europa, ritorno in Italia per lavorare come photo editor per le testate di Emergency, Peacereporter e E-il mensile. Fotografa e documentarista, mi occupo da sempre di tematiche legate ai diritti umani. Ho pubblicato reportages sul land grabbing in Cambogia e Senegal, collaboro da diverso tempo con il Corriere della Sera, dove parlo di Islam, migrazioni e seconde generazioni. L'accoglienza domestica fa parte della tradizione della mia famiglia, sin da quando ero bambina. Matteo Bassoli Dopo una laurea in discipline economie e sociale e un dottorato in scienze politiche, sono oggi ricercatore precario di sociologia politica presso l’università e-Campus. Ho sempre unito gli interessi per la ricerca ad un forte impegno civile e politico, ritenendo la responsabilità individuale superiore a quella collettiva. Attivista del Movimento per l’acqua pubblica, del movimento no-slot, socio di Banca Etica da qualche mese sono anche impegnato come consigliere comunale a Mantova. L’attenzione per l’alterità e l’inclusione sociale l’ho sviluppata a partire dal desiderio di conoscere meglio la comunità Sinta con cui collaboro da molti anni. Dopo una breve esperienza come “gestore” di un Cara ho capito che solo le reti sociali possono aiutare le persone che arrivano in Italia, da qui l’impegno per RWI. Sono attualmente presidente e mi occupo dello sviluppo dell’associazione e della formazione dei volontari. Fabiana Musicco Appassionata dei processi di innovazione sociale, studiosa delle trasformazioni delle società complesse, philantropy advisor, da diversi anni collaboro stabilmente con un istituto di ricerche sociali (IPRS) e con molte realtà impegnate nella programmazione e nella realizzazione di interventi volti a migliorare le condizioni di vita delle persone in difficoltà. Dopo 15 anni al Sole 24 Ore ho sentito che era il momento di sperimentare le mie competenze immergendomi nella società come ricercatrice, attivatrice di riflessioni e di processi di cambiamento sociale. In questi anni ho lavorato con le scuole, con le associazioni del terzo settore e con le pubbliche amministrazioni, per trovare nuovi approcci sui temi delle migrazioni, sui giovani, sull’inclusione sociale e sulle strategie di empowerment. Sono tra i soci fondatori di Refugees Welcome Italia perché credo che sia necessario contribuire a far crescere la consapevolezza,, specie nelle giovani generazioni, riguardo le grandi sfide sociali, stimolando la voglia di agire in prima persona.