in Mostra

Transcript

in Mostra
daily n.8 - mercoledì 03.09.2014
71. mostra internazionale d’arte cinematografica
in Mostra
niente fischi
alla mostra
un tempo c'erano le critiche
preventive ai film italiani.
e adesso? solo applausi
di michele anselmi*
a un eccesso all’altro? Fino a qualche
tempo fa stroncati quasi preventivamente,
per la serie «Non l’ho visto e non mi
piace», bersaglio di risatine, fischi,
infine “buuu”, vittime della
cosiddetta stupidera da Festival,
tanto da far parlare di complotti
cinefili allestiti ad arte da chissà
chi. Adesso è un idillio amoroso:
applauditi alla proiezione per la
critica, applauditi in conferenza stampa,
applauditi, anzi osannati, pure per tredici
minuti di seguito, roba da spellarsi le mani se
fosse vero, alla proiezione ufficiale della sera.
Decisamente per i film italiani in concorso è
cambiata l’aria. Si dirà: è cambiata perché sono
più belli e scelti meglio da Alberto Barbera;
perché l’ex direttore Marco Müller, che pure
sapeva il fatto suo, era talvolta di manica larga
e non resisteva alla tentazione di piazzare in
gara qualche titolo tricolore di troppo; perché i
nostri registi hanno imparato ad ascoltare i
consigli e capiscono se sia il caso di rischiare o
no. Certo è che sembrano ricordi lontani gli
sfottò selvaggi a Ovunque sei di Michele
Placido o a Quando la notte
di Cristina Comencini: allora
i fischi facevano clamore, si
dettava al volo la notizia alle
dieci di sera per aggiornare i
titoli e il giorno dopo registi,
produttori e attori
replicavano furenti al
presunto “linciaggio
mediatico”. Qualche volta
pure perdendo il senso della
misura, ma sicuramente
danneggiati sul fronte giornalistico, specie se il
film usciva in sala. Si respirava un’aria da
rodeo, al punto che l’ex amministratore
delegato di Rai Cinema, Caterina d’Amico,
ironizzò così: «Con l’aria che tira verso gli
italiani, io a Venezia non manderei neppure il
mio gatto». Things change.
* Inviato de II Secolo XIX
D
english version - pag. 6
al lido con stefano disegni a pag. 5
check-in
l'età difficile
oggi alla mostra arriva un altro film francese in
concorso: Le Dernier Coup de Marteau di alix
delaporte, storia di musica e adolescenza
di elisa grando
@ElisaGrando
Q
uello tra adolescenza e cinema è
un lungo, inesauribile rapporto
amoroso. L'ultima a dimostrarlo
è la regista francese Alix Delaporte con
Le dernier coup de marteau - alle 19.30
in concorso, in Sala Grande - storia del
giovane Victor che vive una doppia rivoluzione. La prima è quella emotiva ed
esistenziale che lo investe a un passo dai
suoi quattordici anni: s'innamora della
coetanea vicina di casa, lo aspetta una
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VALELTO
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sono già sbarcati al lido:
Gabriele Salvatores, Davide
Ferrario, Milla
Jovovich, Sabina
Guzzanti, John
Leguizamo, Anton
Yelchin, Clotilde
Hesme, Ahna
O’Reilly,
Benjamin
Dilloway, Ryo
Kase, Brendan
Sweeny.
selezione per giovani talenti del calcio,
forse dovrà lasciare con la madre malata la
sua casa-roulotte in Camargue perché non
ci sono i soldi per mantenere la piccola
dimora. La seconda rivoluzione è quella
compiuta dalla musica, l’unico linguaggio
possibile fra Victor e il padre Samuel, direttore d’orchestra, che il ragazzo non ha
mai conosciuto. I due s’incontrano per la
prima volta quando l’uomo arriva nella
città del figlio, Montpellier,
Segue a pag. 3
A
T
A
P
in prima fila alle giornate degli autori
I lettori di Ciak saranno
spettatori privilegiati alle
Giornate degli Autori. Fino
al 6 settembre i primi 10 che
dalle 10 si presenteranno alla
Villa degli Autori
(Lungomare Marconi 56/B)
con Ciak di settembre
potranno partecipare agli
eventi, seguire le
delegazioni, assistere alle
conferenze stampa.
PATA S.p.A.
Via Maestri del Lavoro, 48
46043 Castiglione delle Stiviere (MN) - Italy
t. +39 0376 673874 - f. +39 0376 673879
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in Mostra
daily n.8 - mercoledì 03.09.2014
un cane
per amico
Oltre al film della Delaporte,
anche nel turco Sivas il
protagonista è un ragazzino
di andrea morandi
DSebastien
al delizioso La volpe e la bambina al
recente successo al botteghino di Belle e
, dallo storico Due ragazzi e un
leone con Jodie Foster a Il mio cane Skip, sono
molti i film che raccontano la storia d'amicizia
tra un bambino e un animale e il film turco
Sivas - oggi in Concorso alle 17 in Sala Grande
- fa parte proprio di questo filone, visto che
racconta l'incontro tra l'undicenne Aslan e il
cane da combattimento piuttosto malandato
Sivas, trovato in un fosso e salvato dal
bambino. Completamente girato in un
desolato villaggio della Turchia orientale,
Sivas, oltre a essere il primo lungometraggio
del regista Kaan Mujdeci è anche figlio diretto
del documentario da lui girato due anni fa,
Babalar ve ogullari, in cui raccontava i
combattimenti tra cani in Anatolia. «Ho scelto
attori non professionisti per lavorare in questo
film», ha spiegato la genesi del lavoro il
regista turco «perché volevo che fosse
l'ambientazione la protagonista, e che non
venisse contaminato l'ambiente, reale, dei
villaggi dell'Anatolia. Nell'immaginario molti
pensano siano luoghi statici, ma io ho trovato
un'umanità incredibilmente dinamica».
Attenzione alla colonna sonora, firmata dal
musicista sperimentale Cevdet Erek.
sivas
Regia Kaan Mudjeci Interpreti Dogan Izci, Ezgi
Ergin, Ozan Celik, Durata 1h e 26', Turchia
in concorso
un cult in regalo: confessions
Il film candidato all'Oscar per
il Giappone nel 2011, tratto dal
romanzo Confessione di Kanae
Minato in regalo per i lettori di Ciak:
sul nostro sito, www.ciakmagazine.
eu, andando nella sezione Movie
Store, grazie a un accordo con la
piattaforma digitale CHILI
troverete un codice che vi
permetterà di vedere
Confessions.
Segue da pag. 1 - L'età difficile
per dirigere la Sinfonia n. 6 di Mahler.
Così, mentre la musica si sostituisce pian
piano al vuoto di troppe parole non dette
tra i due, Victor prende in mano la sua vita
e capisce forse per la prima volta che può
ribaltare il suo destino. Esattamente come
cercò di fare Mahler eliminando dalle successivi versioni della sua sinfonia l“ultimo
colpo di martello” perché, si dice, la considerava un presagio negativo dei drammi
che lo colpirono poco dopo aver terminato
di comporre. La regista Alix Delaporte,
già vincitrice del Leone d’Oro al miglior
cortometraggio nel 2010 con Comment on
freine dans une descente, ritrova Clotilde
Hesme e Grégory Gadebois, gli interpreti del suo bel lungometraggio d’esordio
Angèle e Tony applaudito alla Settimana
della Critica nel 2010, per un’altra storia
di solitudini esistenziali. Il suo passato di
reporter all’agenzia CAPA le ha insegnato
sensibilità nell'osservare gli ambienti e
talento naturalistico, che spesso non ha
bisogno di dialoghi: «Qui è la musica a
prendere il posto delle parole, ad esprimere
i sentimenti e far comunicare i personaggi»,
ha detto la regista. «Provando la sua prima
emozione artistica,Victor lascia spazio a
suo padre». Nei panni del protagonista c'è
l'esordiente Romain Paul, solo l'ultimo dei
ragazzini che sullo schermo affrontano
sfide da adulto, poetico come Antoine
Doinel, vero come i giovani inquieti dei
Dardenne. Per ricordarci che al cinema le
educazioni sentimentali - anche nostre non sono mai abbastanza. ■
le dernier coup de marteau
Regia Alix Delaporte Interpreti Romain Paul,
Grégory Gadebois Duratax 1h e 22, Francia
in concorso
il personaggio del giorno
L'americana
d'Italia
Rosabell Laurenti Sellers,
da I nostri ragazzi, domani ai
Venice Days, a Il Trono di Spade
LA TRONISTA Rosabell Laurenti Sellers, 18 anni,
è la prima italiana a partecipare alla serie tv Il
Trono di Spade: è Tyene Sand, una delle figlie
illegittime del principe Oberyn Martell,
soprannominate le Vipere del deserto. Vive nel
regno di Dorne, è grande esperta di veleni, ma
anche una guerriera: «Ho dovuto imparare wushu
e karate. E anche a combattere con due spade.
Finora sapevo andare a cavallo e tirare con
l’arco».
L'ASSASSINA A Venezia è in I nostri ragazzi di
Ivane De Matteo, in Sala Perla domani per le
Giornate degli Autori. Col senno di poi il suo ruolo
(una ragazzina viziata che insieme a suo cugino fa
una terribile bravata), è stato perfetto per la
preparazione alle violenze di Westeros, il mondo
immaginario di Il Trono di Spade, al cui confronto
Sin City è un’oasi di quiete e pace.
BILINGUE Nata a Santa Monica, California, ma a
9 anni è tornata a vivere in Italia. «La maggiore
differenza dei set stranieri, è il numero di persone
coinvolte. Impossibile ricordarsi il nome di tutti».
SCUOLA Ha cominciato a recitare a New York
con la compagnia sperimentale La MaMa: Medea
e Le troiane di Euripide. Non ha mai preso lezioni
di recitazione, ma è stata appena accettata dalla
prestigiosa Guildhall School of Drama e Music.
«Da settembre mi trasferirò a Londra, per il primo
dei tre anni di studio».
MONOLOGHI. «Per l’esame di ammissione ho
presentato tre classici: This poperty is
condemned di Tennesse Williams, La dodicesima
notte di Shakespeare e Silenzio di Harold Pinter».
FAMIGLIA ALLARGATA
Fra i suoi padri cinematografici: Raoul Bova,
Valerio Mastandrea, Alessandro Gassman,
Claudio Bisio (due volte), Sergio Castellitto,
Antonio Catania, Emilio Solfrizzi. Madri: Rachel
Weisz, Elena Sofia Ricci (due volte), Stefania
Rocca, Nancy Brilli. Matrigna: Barbora Bobulova.
Nonni: Stefania Sandrelli, Gianni Cavina, Ray
Lovelock, Wilma de Angelis, Marco Giallini. «Ma
spesso sono stata orfana».
DREAM CAST. Dipendesse da lei, il regista
sarebbe Jim Jarmusch o Michel Gondry. Suo
padre: John Turturro o Jeff Bridges. Sua madre:
Susan Sarandon.
CULT I film che ha visto almeno cinque volte:
L’odio, Giulietta degli spiriti, Il grande Lebowski,
Thelma e Louise, The Harder They Come.
COME SARÀ DA GRANDE?
A 35 anni potrebbe essere come Barbora
Bobulova e a 75 come Shirley McLane. Sono le
altre interpreti del personaggio Coco Chanel, nel
biopic tv, in cui lei era Coco a 12 anni.
PARIOLINA A CHI? In I nostri ragazzi interpreta
un'odiosa pariolina, ma lei si definisce con
orgoglio trasteverina. La sua vera casa era quella
dove si svolgeva il serial tv e web Una mamma
imperfetta.
LE SUE ATTRICI «Da bambina andavo matta per
Audrey Hepburn; oggi che sono cresciuta, amo
modelli meno di sogno: Ellen Page, Natalie
Portman, Charlotte Gainsbourg».
Marco Giovannini
CIAK | 3
in Mostra
teatranti
Per la parte di finzione del
suo film, Sabina Guzzanti ha
come Nicola Mancino e
scelto solo attori d'origine teatrale.
Marcello Dell’Utri,
Così, oltre a volti noti che
accanto ad ex capi
frequentano pure piccolo e grande
dell’organo investigativo
schermo, come Ninni Bruschetta,
non mancano i debuttanti, come
dei Carabinieri, il ROS,
Enzo Lombardo o Sabino
come Mario Mori e
Civilleri, attore della
Antonio Subranni, e a boss
compagnia di Emma
mafiosi
come Totò Riina e
Dante.
aldo gradimento
di aldo fittante
UNA GIORNATA PARTICOLARE
Regia Ettore Scola con Marcello Mastroianni, Sophia Loren Durata 110’, Italia 1977
Loren compirà 80 anni il prossimo
Sgiornie20Sophia
settembre, Marcello Mastroianni otto
più tardi ne avrebbe compiuti 90. Una
coppia complice e affiatata: 12 film insieme, da
Cuori sul mare (1950) di
Giorgio Bianchi a Prêt-à-Porter
(1994) di Robert Altman,
passando per Blasetti,
Camerini, Vittorio De Sica, Dino
Risi, Wertmüller e Una giornata
particolare - domani alle 19 in
Sala Casinò - la punta di
diamante di un’alchimia unica e
irripetibile. Antonietta, madre
di sei figli lei; Gabriele, radiocronista
disoccupato dell’Eiar lui. Una casalinga prolifica,
subalterna al fascismo macho mussoliniano,
contrapposta a un omosessuale che, nel corso
della giornata particolare (6 maggio 1938, visita
di Hitler a Roma) riescono a empatizzare, a
trovare terreno comune per cercare di
neutralizzare le rispettive frustrazioni. Due
nomination agli Oscar (Mastroianni e film
straniero), in concorso a Cannes, Golden Globe
e César nel 1978. Restauro della Cineteca
Nazionale di Roma in collaborazione con Surf
Film.
una cosa nostra
Sabina Guzzanti porta al Lido
La trattativa. E si aspettano,
puntuali, le polemiche...
di stefano lusardi
I
l trailer è scandito da una serie incalzante di
interrogativi, da: «Che cos’è la trattativa?
Quello che ci hanno detto i mafiosi? O quello
che non ci hanno detto i politici?», fino a un
tragicamente ironico: «Parliamo di una
tragedia o di una farsa?». La locandina, al
contrario, è un pugno nello stomaco molto
preciso: lo stemma della Repubblica italiana
che ha al suo centro, al posto della stella, la
nera silhouette di un mafioso con coppola e
lupara. Due elementi che già evidenziano
nto
Appuntamneo!
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Mostra del Cin invitano al convegno Cul mani
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Cinema al King
cruciani charity con
ciak: oGNI GIORNO 5
braccialetti per voi!
Il nostro giornale si associa
al noto marchio Cruciani C.
per un'attività di charity con
le star a favore di ACMID-Donna
Onlus. E ogni giorno,
dalle 10 alle 12, al Capanno
di Ciak, sulla spiaggia
dell'Excelsior, potrete ritirare
5 mitici braccialetti Cruciani
rossi e bianchi, i colori di Ciak.
4 | CIAK
anima e intenti – da un lato inchiesta
giornalistica intesa a svelare segreti e
omissioni, dall’altro atto d’accusa eticopolitico,
un po’ com’è stato il suo efficace Draquila – di
La trattativa, sesto lungometraggio di Sabina
Guzzanti, oggi Fuori Concorso alle 22 in Sala
Grande. Un film che, inevitabilmente, è
destinato – ora alla Mostra e in replica fra un
mese quando arriverà in sala distribuito da
Bim – a suscitare polemiche, in quanto affronta
un tema complesso e scottante: l’ipotetica
trattativa fra Stato italiano e Cosa Nostra,
sviluppata dopo la stagione delle bombe del
’92 e ’93, affrontata in una lunga inchiesta,
sfociata in un processo, iniziato il 7 marzo
2013, che vede sul banco degli imputati politici
Bernardo Provenzano. «Nei
quattro anni che sono stati necessari
per la realizzazione di questo film», precisa
l’autrice, «il processo sulla trattativa è stato
nel tempo, popolarissimo, bistrattato,
credibile, sputtanato, centrale, marginale,
appassionante». Un materia, perciò, così
magmatica e in continua evoluzione, che ha
portato Sabina Guzzanti ad una scelta
cinematografica che rende l’opera
decisamente atipica: La trattativa è infatti in
parte documentario classico (con immagini di
repertorio e interviste realizzate dalla
Guzzanti) e metà finzione, anzi teatro di
stampo brechtiano. Infatti, anche se ogni
parola, a parte qualche “licenza poetica”, è
ricavata da verbali e testimonianze, le
immagini vere si alternano a quelli di attori che
interpretano mafiosi, agenti dei servizi segreti,
magistrati e politici, compresa la stessa
Guzzanti col suo “cavallo di battaglia” Silvio
Berlusconi. Perché il vero intento del film, che
si avvale di preziose collaborazioni tecniche
(fotografia di Daniele Ciprì, musiche di Nicola
Piovani), non è solo quello di fare cronaca, ma,
ha detto la regista, «affrontare la storia al di là
delle vicende processuali, allargare la
consapevolezza intorno a questi temi». ■
★
Durante l'incontro allo
Spazio Persol, assieme a
Stefano Parisi, Presidente
di CHILI, e Piera
Detassis, è intervenuta
anche Francesca Cima,
Presidente dei Produttori
Italiani nonché de
La grande bellezza
di Paolo Sorrentino.
Una nuova alleanza
Ciak e Chili: un accordo nel
nome di un altro futuro
U
n nuovo magazine digitale, Ciak Home, una
collaborazione appena nata e un'idea di
futuro comune che vede nel digitale una grande
risorsa per il cinema di domani: ieri allo Spazio
Persol è stato presentato da Piera Detassis,
Direttore di Ciak, e da Stefano Parisi,
Presidente di CHILI, la collaborazione tra CHILI,
piattaforma digitale con oltre 4.000 titoli in
streaming e download (www.chili-tv.it) e Ciak,
che ha portato alla nascita di un magazine
(gratuito, lo trovate anche sul nostro nuovo sito
ciakmagazine.eu) e a una serie di accordi, tra
cui quello che permetterà ai lettori di Ciak di
avere un film in omaggio, Confessions, andando
sul nostro sito e accedendo grazie a un codice.
«Oggi Chili è una delle cinque piattaformi più
importanti al mondo» ha spiegato Parisi «e ha
300mila utenti. Con questo accordo vogliamo
arrivare a un pubblico ancora più ampio».
appuntamenti ★
Ore 10.30: Venice Film Market, Excelsior, incontro The
Dragon and the Butterfly: How the Italian Cinema Will
Cooperate with China.
Ore 11.30: Spazio Fondazione Ente dello Spettacolo,
Excelsior, presentazione del portale web La bussola del
cinema – Find Your Way Shooting in Italy. Alle 13.30
presentazione del restauro del film Senza Pietà (1948) e del
libro Il cinema secondo Lattuada. Alle 15 presentazione del
libro Giulietta Masina: attrice e sposa di Federico Fellini di
Gianfranco Angelucci.
Ore 11.30: Casa dello Spettacolo, Lungomare D’Annunzio
14, seminario ANEC dal titolo Cinema digitale: e adesso? a
cura di Angelo D’Alessio. Alle 14, proiezione dei cortometraggi
distribuiti dalla Fice con i giurati del Leoncino d’oro Agiscuola.
Alle 17 Aperitivo Italian Film Commission.
Ore 12.00: Spazio Luce Cinecittà, Excelsior, consegna del
Premio della Critica Soundtrack Stars al compositore
Alexandre Desplat. Ore 15 consegna del Premio Bianchi a
Gabriele Salvatores.
Ore 15.00: Sala Conferenze Stampa, panel Biennale College
Cinema – Tomorrow’s Auteurs?
Ore 16.00: Sala Tropicana, Excelsior, workshop YouTube
e Google Play per l’industria del cinema: come tutelare e
valorizzare il contenuto online.
Ore 19.30: Spazio Ragione Veneto, Excelsior, presentazione
del libro Nostoj-Ritorni. Cinema Comunicazione e Neuroni
Specchio, a cura di Paola Dei. Durante la presentazione verrà
consegnato l’Award Verdissime.com a Luciana Della Fornace.
A seguire consegna dell’opera realizzata da Antonio Sodio
all’artista Ottavia Piccolo. Infine, consegna del Premio Cultura,
Arte e Scienza a Patrizia De Micheli.
lidoland
dopo il red
carpet de il
giovane
favoloso,
Una nuova stella
michele
all'orizzonte
riondino si
Bypass è in concorso a
Orizzonti e la giovane
rilassa al
attrice, Charlotte
capanno di ciak,
, vista in Les
Spencer
mentre la
Misérables, sembra
grande thelma destinata a un futuro roseo,
schoonmaker
almeno a giudicare dal look
scelto per la presentazione
posa con il
alla stampa: gonna lunga
leone d'oro
con spacco a vita alta e
alla carriera
camicia morbida, sexy e
sofisticata. Non capita
spesso di vedere tanta
eleganza al photocall.
AL LIDO con
www.stefanodisegni.it
stefano disegni
i tre marmittoni
Si dice che molti registi non
diano troppa importanza al
look. Ma questo strano
terzetto, che ieri ha infranto
ogni regola basica in fatto di
stile e moda, non ha eguali.
Il regista svedese, Roy
Andersson, al centro (il
meno peggio), sembra non
curarsene mentre posa
insieme agli attori del film,
in concorso, e ripeto in
concorso.
Venezia esigerebbe più stile.
daily n.8 - mercoledì 03.09.2014
di Andrea Algieri
@Andrea_Algieri
cOol
Or
FoOl
CIAK | 5
in Mostra
daily n.8 - mercoledì 03.09.2014
Hwajang (revivre)
english version
no whistles at lido
Regia Im Kwontaek Interpreti Ahn Sungki Durata 1h
e 33’, Corea del Sud FUORI CONCORSO
By Michele Anselmi
From one excess to another? Until recently, they
were almost pre-emptively torn to shreds with the
attitude “I haven’t seen it and I don’t like it”; the
target of sniggers, catcalls and even boos, and the
victims of the so-called clown show festival, to the
extent that there was talk of film buff plots staged
by who knows who. Now there is a loving idyll: they
are cheered during the critics screenings, applauded
during the press conference, and even applauded for
a full 13 minutes – which if true would surely flay
your hands – at the official evening screening. For
the Italian films in competition there has definitely
been a sea change. There are those who’ll say it’s
changed because the films are better and because
Alberto Barbera has chosen more carefully (because
ex director Marco Müller, who certainly knew his stuff,
was sometimes too generous and couldn’t resist the
temptation of putting one too many Italian movies in
competition), or because Italian directors have learnt
to listen to advice and understand whether they
should take risks or not. Whatever the case, those
roastings meted out to Michele Placido’s Ovunque
sei or Cristina Comencini’s Quando la notte are like
distant memories: at the time those whistles made
the headlines, appearing on the evening TV news,
and the following day the directors, producers and
actors furiously reacted to the presumed “media
lynching”. Occasionally they were out of proportion,
but they were definitely damaged on the journalistic
front, particularly if the film was simultaneously
being released at the cinema. There was a rodeo
atmosphere, to the extent that the ex-managing
director of Raicinema, Caterina d’Amico, ironically
stated: “With the animosity towards Italians there,
I wouldn’t even send my cat to the VIFF”. Things
change.
* “Secolo XIX” correspondent
I
l signor OH (Ahn Sungki) ha appena
perso la moglie, stroncata dal cancro.
OH, dirigente di una grande azienda di
cosmetici, è stato un marito devoto ma
ossessionato, durante la malattia della
consorte, dal pensiero di una collega di
lavoro. Dopo il funerale, l’uomo si rende
conto che la sposa era consapevole
dei suoi sentimenti. Sette anni dopo
Beyond the Years, Im Kwontaek torna
alla Mostra con un mélo esistenziale da
un romanzo di Kim Hoon. «Sono sempre
stato colpito dai tocchi realistici che Hoon
proiettava nelle sue opere. Ero convinto che
Hwajang fosse adatto a una trasposizione
perché si distacca dai temi della tradizione
coreana e si spinge ancora più in là».
settimana
della critica
di anna maria pasetti
Selezionatrice della Settimana della Critica
The Council of Birds
Regia Timm Kröger Durata 1h e 20’, Germania
S
orprendente saggio di diploma di
un cineasta tedesco di 29 anni,
Zerrumpelt Herz è l’occasione per farsi
avvolgere dal mistero di un bosco
incantato, apparentemente estraneo
dai drammi storici che si consumano
in quei territori nel 1929. Protagonisti
sono la musica e un triangolo che si
realizza nel panteismo romantico,
disvelato nei segreti del canto degli
uccelli. Opera straordinaria, ad alto
tasso di sintesi, natura e cinefilia.
L’abbiamo scelto perché: È di una
maturità straordinaria, che investe
con tratti di introspezione umana e di
estatica contemplazione della natura
domande ultime e ricerche estreme.
thxxxxxxb
Regia Guy Myhill Interpreti Liam Walpole,
Sean Harris Durata 1h e 26' Gran Bretagna
N
RITORNO A L´AVANA
orfolk. Campagna. Goob ha sedici anni in
questa estate caldissima. Mamma gestisce
una caffetteria che ha come clientela quelli che
lavorano
nei campi.
da sempre
durante
le
Regia
Laurent
CantetLui
Interpreti
Isabel
Santos,
vacanze
si arrabatta
dando
unaFrancia
mano alla
Jorge Perugorría
Durata
1h e 35',
madre e partecipando alla raccolta delle zucche.
IlQuest'anno
sole sta perperò
tramontare
Avana. mamma
Anche ha
c’è una all’
variante,
metaforicamente.
Su un
un tipaccio
terrazzoviolento
che domina
una storia con Gene,
che cila
città
è riunito
un gruppo
vecchi
amici.
provasicon
tutte (Sean
Harris,divisto
in Prometheus
Intendono
festeggiareche
il ritorno
di Amedeo,
e I Borgia). Inevitabile
i due maschi
entrinoinin
esilio
peranche
sediciperché
anni. EGoob
riaffiorano
i ricordinell’
dietà
conflitto,
sta entrando
gioventù,
grandi speranze,
le ancor
grandi
adulta, haleconosciuto
la coetanea
Eva,piùi due
si
disillusioni,
le escelte
alcuni oltre
trovano bene,
lui nonsuccessive
è dispostoche
a tollerare
hanno
e altri subito.
sino
i soprusifatto
del “fucking”
Gene.Rimarranno
Myhill è unlassù
veterano
all’alba
di un(corti
nuovo
giorno. Laurent
Cantet
del cinema
e documentari),
questo
però è il
) in trasferta
(Palma
d’oronel
a Cannes
per La classe
suo esordio
lungometraggio
di fiction.
cubana per trasformare in film la sceneggiatura
dello scrittore locale Leonardo Padura che
racconta la vicenda della rivoluzione castrista
osservandola dalla porta sul retro, alla ricerca di
ideali, entusiasmo e verità.
a cura di antonello catacchio
6 | CIAK
bilancio in corsa
Il punto del direttore Alberto
Barbera a metà Mostra
A
l giro di boa, la Mostra tira le prime
somme: il presidente della Biennale Paolo
Baratta si dice soddisfatto soprattutto dei
risultati di Orizzonti, la sezione più
sperimentale, «alla quale abbiamo dedicato
la nuova Sala Darsena da 1.400 posti:
l’occupazione media è a oggi di 950 posti a
proiezione, superiore a quella della Sala
Grande». Il numero degli accreditati si aggira
attorno ai 6.930, 2.300 della stampa. Le
vendite dei biglietti, afferma il direttore
Alberto Barbera, «sono rimaste in linea con la
scorsa edizione: è un grosso risultato in un
anno come questo in cui tutti i grandi festival
hanno registrato cali. Ed è la migliore
smentita a tutti i timori iniziali che Venezia
avesse meno appeal rispetto ad altre
manifestazioni».
final cut in venice
Ecco i film che saranno supportati dai
partners della seconda edizione del
workshop Final Cut in Venice (nella foto
grande): The Council di Yahya Alabdallah
(supportato da Laser Film, Rai Cinema e
Sub-Ti Ltd.), A Maid for Each di Maher Abi
Samra (Mactari Mixing Auditorium,
Organisation Internationale de la
Francophonie, Festival International de Film
d’Amiens, Festival International de Film de
Fribourg), Possessed by Djinn di Dalia Al
Kury (Titra Film, Centre National du
Cinéma et de l’Image Animée), Rollaball di
Eddie Edwards (Knightworks).
l'entrata in scena di Martone con Il giovane favoloso, la classifica rimane immutata:
i critici puntano su The Look of Silence, la giuria popolare preferisce invece Birdman.
GUERRE STELLARI Nonostante
P. Mereghetti
IL CORRIERE
DELLA SERA
M. Mancuso
il foglio
M. Gottardi
la nuova
venezia
F. Caprara
la stampa
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birdman
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ghesseha (tales)X
la rançon de la gloire
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the look of silence
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99 homes
manglehorn
HHHH1/2 HH1/2
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3 coeurs
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hungry hearts
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the cut
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loin des hommes
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il giovane favoloso
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a pigeon sat on a...
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marisa
tamanini
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Il Pubblico
LUISA
ViganÒ
filippo
bernabei
alessandra
colombo
arianna
motta
carlotta
d'ambrosio
andrea
barzon
ludovico
zAnette
adele
zappalÀ
federica
giancotti
monica
broggio
birdman
HHHHH HHHHH HHHHH HHHHH HHHHH HHH1/2
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la rançon de la gloire
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il secolo
XIX
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nobi
ghesseha (Tales)
M. Anselmi
F. Pontiggia
IL fatto
quotidiano
M.P. Fusco
LA
REPUBBLICA
HH1/2
C. Piccino
M. Caverzan
manifesto il giornale
F. Ferzetti
A. De Grandis
IL MESSAGGERO il gazzettino
I Critici
HHHHH
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the look of silence
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ANime nere
HHH1/2
99 homes
HHH
manglehorn
HHH
HH
HH
HH
HHH1/2
HH1/2
HHH
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HH1/2
HHHH
3 coeurs
H1/2
H
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hungry hearts
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the cut
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il giovane favoloso
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HHHHH la perfezione esiste HHHH da non perdere HHH interessante HH pregi e difetti H
Direttore Responsabile : Piera Detassis - Responsabili di Redazione: Elisa Grando e Andrea Morandi - In Redazione: Sergio Lorizio, Luca
Barnabé Grafici: Antonio Carito, Marina Luzzi - Collaboratori: Andrea Algieri, Antonello Catacchio, Marco Consoli, Alessandra De Luca, Stefano Disegni, Aldo Fittante, Anna Maria Pasetti Organizzazione ed eventi: Viviana Gandini - Progetto Grafico: Antonio Carito -Traduzioni: Jo Ann Titmarsh - Foto: Piermarco Menini Assistenza: Andrea Bonaldo Contatti: tel. 041.5269264,
sito www.ciakmagazine.eu, e-mail: [email protected] Stampa: GRAFICHE PERUZZO Spa Via Marco Polo, 10/12, 35035 Mestrino (PD)

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