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Molfetta
Quindicinale gratuito di informazione, Tiratura copie 20.000.
mercoledì 30 aprile 2008
n° 10
Politica
Cronaca
Curiosità
Sport
3I DELINEA IL NUOVO
CONSIGLIO COMUNALE
DI-OLFETTA.UMERO
SI I VOLTI NOTI CHE
TORNANO A SEDERE
NELLAMASSIMAASSISE
CITTADINA
pagina 6
0UBBLICATO
L%DITTO
PERLA#AUSADI"EATI
FICAZIONEE#ANONIZZA
ZIONE DEL 6ESCOVO DI
-OLFETTA DON 4ONINO
"ELLO )L 0OSTULATORE
SARÜMONS3UPERBO
pagina 9
#OMINCIANOAMAGGIOLE
ESCURSIONI ORGANIZZA
TEDAL77&0UGLIAPER
CONOSCEREILUOGHIPIÂ
BELLI DEL NOSTRO SUD
)TALIA
! CORONAMENTO DI UNA
STAGIONE ECCEZIONALE
IL #IRCOLO 4ENNIS
4AVOLO
-OLFETTA
BRINDA PER LA PROMO
ZIONEINSERIE!
pagina 17
pagina 19
Cosa sarà
Molfetta
con Tonino?
Politica
Cosʼè successo veramente al “Francesco Padre”?
Molfetta vuole le “sue” autostrade digitali
Dopo lʼinchiesta pubblicata da “Il Fatto” lo scorso 5 marzo, in città sembra essersi riaccesa
la curiosità sul tragico e misterioso affondamento del motopesca “Francesco Padre” e sulla
morte dei cinque membri del suo equipaggio. Troppe incongruenze emergono da una
inchiesta archiviata velocemente e che invece andrebbe oggi riaperta per scoprire la verità.
In questo numero lʼinchiesta de “Il Fatto” si occupa di nuove tecnologie digitali
al servizio della città. La passata amministrazione comunale aveva preso in
esame la possibilità di affidare ad un partner tecnologico la realizzazione di una
nuova infrastruttura wire-less. Ma il progetto solleva alcuni dubbi e perplessità.
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Politica
mercoledì 30 aprile 2008
3
Molfetta ha scelto Azzollini
337
Maria Addamiano
Al ballottaggio vittoria schiacciante del candidato del centrodestra che ha riconfermato i voti raccolti al primo
turno. Per Mino Salvemini invece oltre 3000 consensi in meno.
Molfetta ha scelto di continuare ad essere guidata
portando al voto nel turno di ballottaggio praticaVOTAZIONI 2008
da Antonio Azzollini. Una scelta convinta e
mente gli stessi elettori del 13 e 14 aprile (18.979
sostenuta da numeri di consenso elevatissimi. Il
i voti al primo turno, 18.128 i voti del ballottagÈ tempo di… votazioni!
Naturalmente e nuovamente
57% dei votanti ha detto a chiare lettere che sarà il
gio).
Alle prese per i cambiamenti!
Senatore ad indossare, nuovamente, la fascia
Assai differenti, come logico fosse, gli umori nei
C’è fervore!
C’è del movimento, che è un tormento da sfinimento;
tricolore da primo cittadino. Sarà lui a governare
due schieramenti nei momenti immediatamente
e… a tutte le ore non c’è altro argomento:
le Elezioni.
la città assieme ai componenti della coalizione
successivi la ufficializzazione della vittoria di
Per favore, lasciamo fare;
che lo ha sostenuto. Alla fine di questa estenuante
Azzollini.
al massimo si può solo ascoltare e aspettare.
È un parlare a voce alta,
ed intesa campagna elettorale, condita anche da
E così mentre Giovanni Abbattista del Partito
calorosa a volte fastidiosa non certo rassicurante.
cadute di stile provenienti da entrambi gli schieraDemocratico puntava il dito contro le liste della
Ogni cosa ha il suo valore:
il salutare del dottore, del professore,
menti e sulla quale pare abbiano messo gli occhi
sua coalizione accusate di aver “tirato di meno”,
dell’impiegato o del disoccupato,
anche attenti osservatori delle forze dell’ordine,
dall’altra parte Pasquale Mancini del Popolo della
che in lista è in vista per il lavoro invano cercato
e da qualcuno ora assicurato.
salta immediatamente agli occhi la disfatta del
Libertà considerava la vittoria di Azzollini
Dell’amico del cuore forte è la stretta di mano,
fraterno l’abbraccio.
centrosinistra molfettese che, dopo aver ingoiato
“l’ennesima dimostrazione della attenzione dei
Attento!
il rospo dell’eccezionale risultato raccolto dalla
molfettesi nei confronti di chi da sempre si è
Ti aspetta pure il sottobraccio e pronto su un foglietto
C’è l’invito perfetto a votare il suddetto.
Sinistra l’Arcobaleno e da Antonello Zaza nel
adoperato per il bene della città”.
Ti piovono promesse, sempre le stesse,
primo turno elettorale e dopo aver dovuto “chieCerto è che difficilmente si potrà accusare Azzolofferte seguite da richieste e…
tante, tante bugie a non finire,
dere il soccorso” di navigati politici di provenienlini di aver “pescato” nell’elettorato del suo rivale:
che fanno rincretinire.
za centrista, non ha potuto fare altro che constatala sconfitta di Mino Salvemini è stata decisa e
Se indeciso tu sei e non sai cosa fare,
sei il pollo da spellare.
re il fallimento di un progetto politico che probadecretata dai suoi stessi elettori che, per varie
Ti tocca pazientemente, benevolmente asserire,
pur senza capire e impegnarti nella croce da segnare
bilmente si basava più sui numeri e sui pacchetti
ragioni, hanno deciso di non riconfermargli la
sulla scheda colorata, ben piegata.
di voti che su idee e progetti condivisi.
fiducia concessa al primo turno.
Ma, che succede se in cabina trovi più schede da aprire,
da votare e da ripiegare?
Non solo quindi Mino Salvemini ha dovuto
In attesa che venga ufficializzata la squadra di
Ti prende il panico.
contare e ricontare i 3000 voti raccolti dal
governo che affiancherà Azzollini nei prossimi
Bestemmi l’amico candidato,
che ti ha invogliato e bene non ti ha spiegato e,
“guastafeste” Antonello Zaza ma, nel turno di
anni i cittadini si augurano di vedere mantenute le
finchè non hai trovato la giusta collocazione,
ballottaggio, ha anche visto calare di oltre 3000
tante promesse sentite in campagna elettorale, per
ti fai sudata e… intanto
mezz’ora è già passata.
preferenze il suo consenso personale (16.944 i
non trovarsi delusi ed arrabbiati. Insomma per
Quando lasci la cabina,
più confuso sei di prima e
voti del primo turno contro i 13.661 del ballottagsmentire quello che, con tanta ironia, Maria Addadeluso per aver sbagliato e
gio). Al contrario il senatore Antonio Azzollini e
miano dipinge nella poesia che vi proponiamo a
inconsapevolmente votato
un candidato strafottente.
la sua coalizione sono rimasti “allineati e coperti”
ricordo delle elezioni 2008.
RISULTATI BALLOTTAGGIO
VOTI AI CANDIDATI SINDACO
Aventi diritto al voto 54.914
Votanti
32.399
Voti validi
31.789pari al 59,00%
Mino Salvemini
473
Nulle
13.661
42,97%
136
Antonio Azzollini
57,03%
VOTI
Bianche
VOTI
18.128
4
Politica
mercoledì 30 aprile 2008
Azzollini: “Amo Molfetta ed i molfettesi. Ora al lavoro per la città”
338
I festeggiamenti sono cominciati nel comitato Euforico il senatore rieletto primo
elettorale di via Margherita di Savoia poco più cittadino. Accuse al governo regiotardi delle 15.30 quando sono giunti i primi dati nale di centrosinistra. La squadra
raccolti dai rilevatori inviati dalla coalizione di di governo sarà composta da “coloro
centrodestra all’interno dei seggi elettorali. Da che hanno combattuto la battaglia
quel momento in poi cori da stadio, bandiere al
elettorale”.
vento e fumogeni per salutare la vittoria elettorale
di Antonio Azzollini. Il “vecchio-nuovo” primo
cittadino di Molfetta non si è sottratto dal
commentare immediatamente lo straordinario
successo personale e della coalizione: “Molfetta
ha dimostrato di volermi bene e di avere apprezzato quanto sinora fatto per il bene di questa città. Io
amo Molfetta ed amo i molfettesi e grazie al loro
sostegno ed al loro impegno continueremo a
lavorare per far si che la nostra terra possa crescere ogni giorno di più e che la vita di ogni molfettese possa migliorare giorno dopo giorno”.
Senza nascondere la grande emozione per il risultato conseguito, Antonio Azzollini scorato da
diverse centinaia di persone ha poi raggiunto
piazza Municipio dove ha tenuto, come avvenne a
giugno del 2006, il primo comizio da sindaco della
città.
“Abbiamo dimostrato che il trasformismo non ci
appartiene e che non è servito ad alcuni personaggi
passare dall’altra parte per conquistare il governo
della città. I molfettesi hanno ben capito certe
strategie ed hanno bocciato il progetto di chi aveva
messo da parte il bene della città a favore dei
propri personali progetti”.
Poi Azzollini, attorniato da bambini festanti ed
accompagnato sul camion che fungeva da palco
dal consigliere regionale Massimo Cassano, ha
spiegato le ragioni del successo ringraziando gli
elettori ed i collaboratori più stretti rimarcando
anche che sarà il sindaco di tutti i molfettesi e non
solo di chi lo ha gratificato con il suo voto.
“Molfetta è pronta per un futuro ricco di successi e
prosperità –ha continuato Azzollini- ed ora con la
collaborazione del governo nazionale e con il mio
personale
impegno
potremo
imprimere
un’accellerazione definitiva ai nostri progetti. A
cominciare da quelli bloccati da tempo nelle stanze
di alcuni dirigenti della Regione Puglia e che ora
dovranno per forza di cose essere sbloccati”.
Ed a proposito di Regione, Azzollini parlando di
fallimento delle logiche del centrosinistra, ha
chiesto con forza le dimissioni del governatore
Nichi Vendola e di tutta la sua giunta: “Il popolo
ha bocciato le loro idee ed i loro modi di fare. È
necessario che si facciano da parte per il bene
della nostra terra”.
Sul dato del successo Azzollini ha speso ulteriori
parole cariche di gioia: “Ero convinto che i cittadini ci avrebbero scelto ed una vittoria di tale portata
non può che renderci ulteriormente felici. Il mio
avversario ha pagato alcuni errori di strategia ed
ora mi auguro che dai banchi dell’opposizione
collabori a garantire il migliore futuro a Molfetta”.
Per quanto riguarda poi la futura squadra di governo Azzollini è stato chiaro: “Governerò la città
assieme a coloro che mi hanno sostenuto in questa
faticosa battaglia. Loro per primi saranno al mio
fianco nei prossimi cinque anni di governo”.
Questo significa che più di un consigliere comunale neo eletto ha già pronte le dimissioni: le poltrone della sala giunta attendono di essere occupate.
La Carta dʼIdentità di Antonio Azzollini
per la pubblicita’ su questo giornale chiama 3496082752
339
Chi è il nuovo sindaco di Molfetta. Le precedenti esperienze
politiche e le attività professionali.
Ecco la "Carta
di Identità" del
neo sindaco
della
città
Antonio
Azzollini.
Antonio
Azzollini è
nato
a
Molfetta il
30 maggio
1953. Laureato
in giurisprudenza con una tesi in
Economia, si è affermato come avvocato ed esponente politico fra i più
importanti a livello nazionale e regionale.
Azzollini viene eletto Senatore della
Repubblica per la prima volta il 21
aprile 1996 nella XIII Legislatura con
il gruppo Forza Italia, per poi essere
riconfermato nelle elezioni del 2001 e
del 2006. Dal 26 giugno 2001 al 7
ottobre 2003 al 27 aprile 2006, Azzollini ricopre il prestigioso incarico di
Presidente della V Commissione
Bilancio e Programmazione Economica del Senato. Nell’ultima legislatura,
è stato capogruppo di Forza Italia
nella stessa Commissione.
Numerosi i finanziamenti che Azzollini ha destinato a Molfetta: fra i tanti si
ricordano gli oltre 60 milioni di euro
per la costruzione (oggi in atto) del
nuovo porto commerciale; il fondo per
la ricostruzione della palazzine dei
Prol. Via Aldo Fontana; i finanziamenti per la ristrutturazione delle
Chiese della città; i fondi per il
commercio e, in particolare, per la
realizzazione dei parcheggi. L’attività
politica di Azzollini si è caratterizzata,
inoltre, per i numerosi provvedimenti
che hanno interessato i settori
dell’agricoltura e della pesca.
Eletto nel 2006 sindaco di Molfetta, a
febbraio di quest’anno Azzollini si
dimetta a causa della caduta del
Governo Prodi per ricandidarsi al
Senato della Repubblica dove è stato
eletto nella lista regionale del Popolo
della Libertà.
Politica
mercoledì 30 aprile 2008
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Salvemini: “dobbiamo riflettere sulle ragioni della sconfitta”
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Il candidato della coalizione di “emergenza democratica” pronto a sostenere
il ruolo di oppositore ed a far vedere “i sorci verdi” alla nuova maggioranza
guidata da Antonio Azzollini.
Si ferma al 42,97% l’indice di gradimento dei cittadini per Mino Salvemini, il portabandiera di quella coalizione
nata per “abbattere l’autocrazia” di
Antonio Azzollini, che forte dei suoi
18.128 voti si è riportato alla guida di
Molfetta. Nonostante la pesante
sconfitta, Mino Salvemini al suo arrivo
nel comitato elettorale di via Carlo
Cattaneo è stato accolto dagli applausi
scroscianti di coloro che hanno creduto
in lui sino alla fine, al contrario della
previsioni della vigilia. A turno Pino
Amato, Pasquale Minuto e Piero de
Nicolo hanno abbracciato il loro candidato sindaco, facendogli sentire il
proprio calore, dopo una sconfitta che
nessuno avrebbe potuto preventivare in
termini così ampi.
“Molfetta ha dimostrato di non voler
cambiare e di volere rimanere assoggettata ad un padre padrone – sono
state queste le prime parole del candidato sindaco di centrosinistra –
purtroppo anche questa città è rimasta
fortemente condizionata dal dato
nazionale, dove il trionfo di Berlusconi
ha letteralmente sconvolto ogni cosa;
del resto Roma è il riferimento simbolico, finita dopo 30 anni in mano al
centrodestra”.
E’ di certo stata una sonora sconfitta
per Salvemini e per tutto il suo schieramento, ma nonostante tutto la sua
determinazione e concretezza si sono
fatte sentire anche nelle prime dichiarazioni, applaudito da una folla che gli è
sempre stata vicino. “Al secondo turno
quei cittadini che avevano inizialmente
votato per noi hanno espresso un voto
conservatore – ha continuato Salvemini nella sua analisi – seguendo la
vittoria di Berlusconi e preferendo
Azzollini. I numeri sono davvero
inequivocabili, ma da questa disfatta
rimane la coalizione che abbiamo
costituito e quel reticolo di rapporti
umani intensificatisi durante questi
giorni di campagna elettorale. Lavoreremo anche all’opposizione per
costituire una città più democratica,
forti dei nostri 12 consiglieri che faranno vedere i sorci verdi alla maggioranza spesso con il problema del numero
legale per approvare le loro delibere”.
Conciso ed esplicito come sempre,
Salvemini si è riservato una più approfondita analisi politica per individuare
le ragioni di una sconfitta andata al di
là delle aspettative. “Le cose che
accadono hanno sempre una ragione ed
è su questa che dobbiamo riflettere”
6
Politica
mercoledì 30 aprile 2008
Tutti i nomi (e le ipotesi) del nuovo Consiglio Comunale
341
Con lʼelezione di Antonio Azzollini alla guida
Molfetta in Azione ed uno del Movimento per
#ONLAELEZIONEDI!NTONIO!ZZOLLINIPUÒESSERE
della città, può essere ufficializzata anche la
lʼAutonomia e che le presidenze delle tre
UFFICIALIZZATALACOMPOSIZIONEDELLAMASSIMA
composizione del nuovo consiglio comunale
municipalizzate vadano una ad ognuno dei
che a breve si riunirà nella sala “Giovanni
partiti della coalizione potrebbero entrare in
ASSISECITTADINA-OLTIPERÒSARANNOCOLOROCHE
Carnicella” di palazzo Giovene.
consiglio per il PdL, Vito de Ceglie, Giovanni
RINUNCERANNOALLINCARICOPERRICOPRIRERUOLI
Al partito del Popolo della Libertà spetteranno
Mezzina, Angelo Marzano, Raffaele la
NELLAMMINISTRAZIONEONEIPOSTIDISOTTOGOVERNO
12 consiglieri. In aula quindi siederanno
Ghezza, Leonardo Scardigno, Mario Amato,
Saverio Tammacco, Nicola Camporeale,
Anna Maria Brattoli ed Eleonora Caputi; per
Giulio la Grasta, Giacomo Spadavecchia,
Molfetta in Azione, Giovannangelo de GennaLuigi Roselli, Francesco Nappi, Giusi de Bari,
ro, Mauro Magarelli e Mauro Squeo; per il
Leo Petruzzella, Pietro Mastropasqua, Michele
Movimento per le Autonomie, Mauro GiancaPalmiotti, Giovanni Annese e Paola Lachino.
spro ed Antonio Andriani.
A Molfetta in Azione andranno 4 consiglieri:
È comunque molto probabile che non venga
Enzo Spadavecchia, Mimmo Corrieri, Lillino
seguito in ogni caso il criterio del numero di
Giancola e Mauro Spaccavento. Saranno due i
voti conseguiti per procedere con le nomine.
consiglieri che invece rappresenteranno il
Voci insistenti, infatti, danno per scontato il
Movimento per lʼAutonomia: Mariano Caputo
ritorno di Nicola Camporeale alla presidenza
e Lele Sgherza.
del consiglio comunale e quindi la sua permaLʼopposizione sarà formata dai due candidati
nenza a Palazzo Giovene, così come sembra
che potrebbe rinunciare allʼincarico potrebbe essere
sindaco Mino Salvemini ed Antonello Zaza e da
che Giusi de Bari possa conservare il ruolo di
Antonello Zaza, già assessore provinciale, lascerebbe il
quattro consiglieri del Partito Democratico (Giovanni
capogruppo del PdL. Probabile anche il ritorno in
suo posto al primo della lista della Sinistra lʼArcobaleno,
Abbattista, Pino de Candia, Saverio Patimo e Michele
giunta di Mauro Magarelli che pur non essendo arrivaGiovanni Porta. Anche Michele di Molfetta potrebbe
di Molfetta), due dellʼUdC (Pino Amato e Carmela
to tra i primi della lista Molfetta in Azione potrebbe
ripetere la scelta di alcuni mesi fa quando, nominato
Minuto), due dei Socialisti-Italia dei Valori (Nicola
godere del sostegno del partito e dellʼapprezzamento
presidente del collegio dei revisori dei conti della ProvinPiergiovanni e Leonardo Siragusa), uno della lista
del Sindaco.
cia di Bari, rinunciò allʼincarico, in questo caso il suo
“Con De Cosmo per Molfetta” (Adele Claudio) ed
In attesa di conoscere ufficialmente coloro che
posto verrebbe occupato da Domenico Cives, attualmenuno della Rosa Bianca (Mauro de Robertis).
saranno “i prescelti” è partito anche il “toto
te anche consigliere provinciale.
Questa è la composizione ufficiale del consiglio anche
vicesindaco” che in questo momento da in pole
In maggioranza saranno invece le nomine a modificare
se le nomine assessorili gli incarichi di sottogoverno e
position Mimmo Corrieri, persona della quale
lo scenario. Nel caso in cui gli assessori siano scelti tra i
qualche scelta personale certamente cambieranno lo
Azzollini si fida molto e che avrebbe un ruolo
più suffragati di ogni lista ed ipotizzando che nella
scenario che abbiamo presentato. Proviamo quindi a
fondamentale nella guida della città specie nei
prossima giunta siedano sette assessori del PdL, due di
fare qualche ipotesi in tal senso. Il primo consigliere
periodi di permanenza a Roma del senatore.
“Il mondo è fatto a scale: cʼè chi scende
e cʼè chi sale ”
342
$OPOILVOTODIAMOINUMERI#IFREECURIOSITÜALLINDOMANIDELLATORNATAELETTORALE
Al di là di quella che sarà la composizione del nuovo Consiglio Comunale di
Molfetta, è interessante oltre che curioso
analizzare i dati dellʼultima tornata
elettorale per cercare di capire tra i volti
noti e meno noti della politica molfettese chi ha visto crescere il proprio
consenso, chi lo ha visto diminuire e chi
invece ha confermato quanto raccolto
alle amministrative del 2006. Naturalmente, studiare il dato elettorale di
ciascuno degli oltre 300 candidati al
consiglio comunale sarebbe cosa
alquanto complessa quindi ci limiteremo a citare alcuni degli esempi più
“caratteristici”. Cominciamo quindi
dagli assessori comunali uscenti che
hanno deciso di scendere in campo
candidandosi ad un posto da consigliere.
Carmela Minuto, assessore e vice sindaco, candidata nelle liste dellʼUdC, ha
visto crescere il numero dei suoi elettori:
dai 730 del 2006 agli attuali 883.
Sempre nellʼUdC, Doriana Carabellese,
assessore alla polizia municipale uscente e non candidata nel 2006 ha raccolto
pochissime preferenze: appena 62.
Assessori uscenti erano anche Giulio la
Grasta (PdL) passato dalle 535 preferenze di due anni fa alle attuali 668, Leo
Petruzzella da 466 a 549, Anna Maria
Brattoli da 255 a 295, Enzo Spadavecchia da 592 a 679, Mimmo Corrieri non
candidato nel 2006 e questʼanno scelto
da 418 elettori, Mauro Magarelli da 293
sceso a 277. Il più suffragato dai molfet-
tesi resta comunque Pino Amato che
nelle liste dellʼUdC ha raccolto ben
1017 preferenze contro le 999 del precedente appuntamento elettorale. Ottimo
anche il risultato di Nicola Piergiovanni
passato da 632 a 719 preferenze. Primo
degli eletti nel centrodestra Saverio
Tammacco (PdL) passato da 583 a 714
preferenze. In discesa invece la quotazioni di alcuni ex consiglieri o ex candidati come Pino Sgherza (PdL) da 434
del 2006 114, Piera Picaro da 430 a 175,
Angelo Marzano da 376 a 351, Mario
Amato da 366 a 309, Pietro Capursi
Nappi da 211 a 167, Paolo Minervini da
211 a 149, Antonio Ancona da 408 a
330, Benito Cimillo da 220 a 188, Titti
Lioce da 176 a 145, Riccardo Di
Giovanni da 216 a 100. Di spessore gli
exploit di Gianni Porta (Sinistra
lʼArcobaleno) passato da 16 preferenze
a 407, Adele Claudio (Con De Cosmo
per Molfetta) da 203 a 440, Pasquale
Giancola (Molfetta in Azione) da 242 a
415, Luigi Roselli (PdL) da 305 a 509,
Pino de Candia (Pd) da 128 a 442.
Curiosità alla vigilia del voto anche
attorno a due rappresentanti dello sport
locale: da una parte Peppino de Nicolò,
presidente della Molfetta Calcio, che ha
raccolto pochi consensi rispetto alle
attese, passando dai 118 voti del 2006 ai
92 attuali, e dallʼaltra il general manager
della Virtus Basket, Leonardo Scardigno
che ha triplicato i consensi, passando dai
105 voti del 2006 ai 302 del 2008.
Cronaca
mercoledì 30 aprile 2008
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Uno squarcio di luce sulla fine oscura del Francesco Padre
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,AVERITÜNEGATAáFORSEINUNAhRISERVATAPERSONALEvAGLIATTIDELLACOMMISSIONEDINCHIESTANOMINATADALCOMPARTI
MENTOMARITTIMODI"ARI
La riservata personale che lʼingegner Francesco
Mastropierro, componente della commissione
dʼinchiesta formale per i sinistri marittimi presso il
compartimento marittimo di Bari, invia al presidente
della commissione dʼinchiesta porta la data del 13
novembre 1998.
“Dopo aver letto e vagliato i documenti agli atti ed
aver visionato attentamente la cassetta video girata
sul relitto dalla Impresub, ritengo opportuno stilare
brevi note per puntualizzare il mio personale punto di
vista sulla questione”. Secondo Mastropierro il motopeschereccio Francesco padre colò a picco, nel 1994,
in seguito ad una esplosione verificatasi in coperta a
poppavia a sinistra che provocò la morte dellʼintero
equipaggio, Giovanni Pansini, Saverio Gadaleta,
Luigi De Giglio, Francesco Zaza e Mario De Nicolo.
In pratica “lʼaffondamento del Francesco padre è
stata una conseguenza diretta della deflagrazione di
un ordigno esplosivo, molto verosimilmente con
lʼinvolucro di materiale plastico, che si è venuto
accidentalmente a trovare in corrispondenza della
rete appena recuperata dal fondo. Detto ordigno
potrebbe aver urtato la coperta del motopeschereccio
cadendovi assieme al pescato, oppure, dopo essere
stato intravisto mescolato al pesce, è scoppiato
mentre i presenti cercavano di estrarlo dalla rete”. E
allora perché il CTU della Procura, il dottor ingegner
Giulio Russo Krauss ritiene che il motopeschereccio
non poteva effettuare operazioni di pesca data lʼora e
la profondità del mare quando è noto che i motopesca
effettuano attività di pesca a strascico a qualsiasi ora
del giorno e con fondali ben più profondi dei 250
metri presenti nella zona di affondamento; perché
nessuno ha voluto vedere ciò che era evidente; perché
da subito (la cosa è agli atti della capitaneria di porto
“Cinque morti che gridano giustizia”
344
Per la
di Molfetta in una relazione scritta e firmata dai
vertici del compartimento) è stata avvalorata lʼipotesi
che il peschereccio trasportasse esplosivo.
Quella esplosione è avvenuta allʼesterno perché solo
per citare alcune delle motivazioni indicate da
Mastropierro nella riservata personale: “ove essa
fosse stata originata in un qualsiasi posto interno allo
scafo, i danni avrebbero rispettato una certa simmetria per ciò che concerne le murate e lʼimpavesata
nonché per il fasciame di coperta e le sue strutture
portanti, i danni allʼopera viva sarebbero stati di gran
lunga inferiori, atteso che lʼacqua presente allʼesterno
dello scafo avrebbe attutito (bilanciato in parte) la
pressione interna creata dallʼesplosione”.
Ma cʼè di più. “Il cadavere del marinaio (unico
recuperato) è stato osservato nel corso dellʼesame
autoptico come ustionato soltanto anteriormente,
quindi è ragionevole assumere che egli si trovasse ai
comandi del verricello salpareti al momento delle
deflagrazione, quindi rivolto verso poppavia, e non in
timoneria come da più parti incomprensibilmente
sostenuto. Infatti lʼosservazione dello scheletro
giacente sul fondo ad una cinquantina di metri di
distanza dal relitto e calzante gli stivaloni di gomma,
denota che il M/P era in fase finale di pesca; i due rulli
del salpareti con i cavi di acciaio avvolti su di essi
denotano che la rete era stata recuperata, ciò senza
ombra di dubbio… pertanto i cinque uomini
dellʼequipaggio erano sicuramente tutti in coperta”. E
allora perché le autorità non vogliono fare luce su
questo mistero.
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Risponde Nicolò Lucivero
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PERLAPUBBLICITASUQUESTOGIORNALECHIAMA
CHIEDECHELINCHIESTAVENGARIAPERTA
Ha gli occhi lucidi e la voce spezzata
dallʼemozione Francesco Mastropierro
quando con la mente torna a quel tragico 3
novembre 1994, giorno dellʼaffondamento
del motopesca “Francesco Padre” e poi ai
giorni, ai mesi, agli anni successivi. Ha
ottantʼanni Mastropierro, comandante,
ingegnere navale e perito marittimo e, quasi
ossessivamente ripete che “non morirò
tranquillo se non sarò riuscito a dimostrare
lʼinnocenza di quei cinque marinari molfettesi scomparsi in una notte densa di misteri”.
È questo lʼobiettivo principale di Mastropierro: ridare dignità a cinque figli della
nostra terra e ad una intera marineria, cercando di evitare che la storia del “Francesco
Padre” finisca nellʼoblio.
Al di là delle argomentazioni tecniche, dei
dubbi e delle perplessità sollevate da
Mastropierro, quello che colpisce ascoltan-
do questo signore dʼaltri tempi è la forza
delle idee, la rabbia per non essere stato utile
fino in fondo, per non essere ancora riuscito
a trovare la verità. E poi la passione e
lʼardore con cui cita fonti, ricorda date,
rilegge nella memoria centinaia di
documenti, migliaia di parole.
Francesco Mastropierro ha deciso di non
arrendersi, di continuare a lottare per quella
che è diventata una vera e propria missione
di vita. “Per sete di verità –ci ha detto- e non
per fare soldi, come qualcuno mi ha detto”, e
qui le lacrime diventano di rabbia. Le
lacrime di un “lupo di mare”, di chi sa cosa
significa sentirsi la pelle bruciata dal sale e
dal sole. Di chi vuole che Molfetta e lʼItalia
intera, tornando a pensare alle vittime del
“Francesco Padre”, si ricordi di cinque eroi
del mare. Di cinque anime innocenti sacrificate sullʼaltare di un dio sconosciuto.
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Cronaca
mercoledì 30 aprile 2008
Storie di legge e di giustizia. Mentre la città resta a guardare
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Il Gip del tribunale di Trani, Roberto Oliveri
Entra nel vivo il processo a carico di
3ISGONFIALINCHIESTAhBLACKOUTvDIECI
del Castillo, accogliendo le richieste avanzate dai
GIORNIDOPOLARRESTOCONCESSIIDOMICILIARI Vincenzo Spadavecchia, assessore allo
difensori degli indagati, ha concesso i domiciliari AIDUEMAGGIORIPROTAGONISTIDELLAVICENDA)N sport uscente. Il 22 aprile scorso davanti al
a Giacomo Germinario, 45enne, e a Cosimo La
giudice monocratico del Tribunale di Trani,
LIBERTÜTUTTIGLIALTRI0RIMEBATTUTEDEL
Forgia, il 39enne, titolare della tabaccheria di
sezione Distaccata di Molfetta, si è tenuta la
PROCESSOACARICOPERVOTODISCAMBIO
corso Umberto. La decisione è stata assunta in
prima udienza dibattimentale del processo
seguito allʼesito dellʼinterrogatorio di garanzia
che lo vede imputato per voto di scambio
nel corso della quale per i due è stata avanzata
per fatti avvenuti nel corso della campagna
istanza di rito abbreviato cosa che consentirà lo
elettorale per le amministrative del 2006.
sconto di un terzo della pena in caso di condanna.
Il pubblico ministero Giuseppe Maralfa,
Sempre il Gip del Tribunale di Trani ha disposto
presente in aula, ha chiesto ed ottenuto
la remissione in libertà per la moglie di Germiche nella prossima udienza, fissata per il
nario, Marianna De Bari, 43enne, Damiana De
13 maggio prossimo, vengano ascoltati i
Bari, 52enne, cognata di Germinario, e del
testimoni. Come è noto Spadavecchia non
marito della donna, Michele Picaro, 56enne.
ha mai negato di aver consegnato buoni
I primi due si trovavano in carcere, presso la
benzina precisando però di averlo fatto a
casa circondariale di Trani da venerdì 11 aprile
titolo di rimborso spese per le persone che
scorso, gli altri tre erano ai domiciliari. I cinque,
lo stavano aiutando nella campagna
accusati a vario titolo di emissione di fatture per
elettorale.
operazioni inesistenti finalizzate alla frode
Nel corso della stessa udienza saranno
fiscale e, per quello che riguarda Germinario,
ascoltati anche i testi del processo che vede
anche di usura, erano stati arrestati nel corso di
invece imputato Cristoforo Brattoli, lʼuomo
una operazione, condotta dai carabinieri della
che, il 7 luglio del 1992, uccise il sindaco
compagnia di Molfetta, che ha portato anche al
Gianni Carnicella e che, durante la campagna elettorale del 2006 aggredì con frasi
sequestro beni immobili (6 fabbricati ad uso
minacciose lʼallora candidato sindaco del
abitazione, ufficio ed autoparco, 2 terreni, 7
centro sinistra Lillino Di Gioia. In aula, per
autovetture/autocarri ed un motociclo) per un
Vincenzo Spadavecchia, cʼera lʼavvocato
valore di sei milioni di euro. Nellʼambito della
Giacomo Ragno, per Cristoforo Brattoli,
stessa inchiesta sono indagate, a vario titolo,
lʼavvocato Tiziano Tedeschi.
altre cinque persone.
Cronaca
mercoledì 30 aprile 2008
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Tonino Bello da icona della Chiesa del grembiule a Santo
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Le testimonianze e i pensieri di tre sacerdoti che hanno avuto la possibilità di condividere con lui un
pezzo di strada
In cinquantamila arrivarono a Molfetta per accompagnarlo nel suo ultimo viaggio terreno.
Don Tonino, per tutti, era uno di famiglia. “E’ da quel dies natalis come lo indicò monsignor Mariano Magrassi nell’omelia dei funerali, che – ricorda don Mimmo Amato comincia nel cuore della gente l’iter di riconoscimento della santità di don Tonino. E se
tanta fu la gente presente in quella circostanza, il motivo risiede nel fatto che essa ne
riconobbe in vita la fama delle sue virtù… a questa fama di santità è chiamata a dare
esplicita evidenza la causa di canonizzazione del Servo di Dio”. Ecco ci siamo. Ciò che da
sempre per la gente è stato chiaro ora si avvia a ricevere la consacrazione della Chiesa. A
quindici anni distanza dalla sua morte, il Vescovo, monsignor Luigi Martella, ha avviato il
processo di beatificazione del Servo di Dio, don Tonino Bello.
“Molti – sono le parole di monsignor Agostino Superbo - parlano di lui come di un
profeta. E’ vero, don Tonino è stato un profeta, secondo lo stile proprio del cristiano e del
vescovo. Ha parlato sempre in nome del Suo Signore, ha cercato di renderLo vicino a tutti,
soprattutto con il suo stile di vita”. E in questa comunione con Dio ha travolto tutte le
persone che hanno avuto la fortuna di incrociare il suo cammino.
“Schizzare con rapidità dei bozzetti e stendere con diligenza le note portanti di certe
relazioni mi è sempre piaciuto” scrive monsignor Giuseppe De Candia, segretario di don
Tonino dal 1983 al 1990. “Dopo anni- prosegue - mi accorgo di essere stato molto sobrio,
di aver accennato appena, in punta di penna, una melodia dolcissima, cantata a squarciagola e con poca professionalità artistica da tanti aedi improvvisati, di aver trascritto sul
pentagramma del mio cuore le ere geologiche che ha attraversato la nostra Chiesa locale
in pochi anni, aver conservato per molto tempo un libro Cuore, pur se qualcuno,
all’indomani della dipartita di don Tonino, mi aveva intimato: brucia le tue radici, brucia
quel che hai vissuto. Testardo, ho conservato tutto con la gelosia di un innamorato, ho
messo il nastrino intorno ai dischetti del computer per distinguerli tra i tanti e per tenerli
sottocchio. Ho accarezzato tante volte con gli occhi quei dischetti, poggiati sul vecchio
frigorifero del mio ufficio e celati da una tenda. Devo confessare – continua monsignor De
Candia - che avevo paura di mettere le mani in quel vulcano, avevo timore di farmi del
male, temevo la delusione di un pezzo della mia vita spesa all’ombra. Oggi sciolgo il
nastrino dai dischetti, li apro e mi accorgo di aver custodito un piccolo tesoro, uno squarcio
coloratissimo della vita. Rivedo i giorni bellissimi e faticosi vissuti accanto a un uomo
vero, e la vita vissuta in poco tempo con tanta intensità. Rileggo rimorsi, lotte interiori,
incidenti. Affondo le mani dentro un magma vulcanico che a volte scotta ancora”.
Questi gli organi nominati dal Vescovo
per lo svolgimento della Causa di beatificazione
Postulatore:
Vice Postulatore:
Vice Postulatore:
Delegato Episcopale:
Promotore di Giustizia:
Notaio:
Notaio aggiunto:
Notaio aggiunto:
Tribunale
Mons. Agostino Superbo
Mons. Domenico Amato
Dott.ssa Silvia Correale
don Antonio Neri
Mons. Luca Murolo
don Nunzio Palmiotti
don Fabio Tangari
Dott.ssa Franca Maria Lorusso
Commissione Storica
Mons. Luigi de Palma (storico), Mons. Salvatore Palese (storico), don Ignazio Pansini (teologo).
Pubblicato lʼEditto per la Causa di Beatificazione e Canonizzazione di don Tonino
348
Postulatore della Causa è monsignor Agostino Superbo, che sarà coadiuvato dal vice postalutore, don Mimmo Amato
Il 20 aprile 2008, a 15 anni dalla morte
di monsignor Antonio Bello, il Vescovo di Molfetta-Ruvo-GiovinazzoTerlizzi, Mons. Luigi Martella, ha
avviato il processo per la Causa di
Beatificazione e Canonizzazione del
Servo di Dio Antonio Bello, con la
pubblicazione dell’Editto.
Nell’Editto è indicato il nome del
Postulatore della Causa: S.E. Mons.
Agostino
Superbo, Arcivescovo
Metropolita di Potenza - Muro Lucano
- Marsiconuovo, nonché vicepresiden-
te della Conferenza Episcopale Italiana, amico di don Tonino, che negli anni
del suo Episcopato fu Rettore del
Pontificio Seminario Regionale di
Molfetta.
Il Postulatore sarà coadiuvato dal
Vicepostulatore, mons. Domenico
Amato, teologo, Direttore del Settimanale diocesano “Luce e Vita” e
dell’Ufficio diocesano per le Comunicazioni sociali; a loro spetterà il compito di raccogliere tutto il materiale edito
ed inedito per approntare una biografia
dettagliata del Servo di Dio a partire
dalla documentazione certa, quindi
provvederanno ad istruire la causa sulle
virtù eroiche, la fama di santità e la
fama dei segni.
Chiunque abbia materiale relativo a
don Tonino (lettere, inediti, diari,
appunti, dediche, foto, registrazioni
audio e video e quant’altro…) lo faccia
pervenire alla Postulazione (tel.:
0803374261 – 0803374221) dove si
provvederà a farne copia autenticata. A
breve saranno resi noti anche i riferi-
menti telematici (e-mail e sito web) che
accompagneranno il processo e sarà
pubblicato un periodico, come supplemento al settimanale diocesano “Luce
e Vita”.
Le disposizioni canoniche relative al
caso richiedono che “tutti coloro che
fossero a conoscenza di qualche
ostacolo, che possa essere discordante
circa la fama di santità di detto Servo di
Dio”, sono invitati a darne notizia al
Vescovo Mons. Martella o al Postulatore Mons. Superbo.
Inchiesta
mercoledì 30 aprile 2008
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Il business dei prossimi anni si chiama Ict
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4ECNOLOGIEDELLINFORMAZIONEEDELLACOMUNICAZIONEPERTUTTI-ACHICIGUADAGNADAVVERO
Tutti pazzi per le tecnologie dellʼinformazione e della
comunicazione, quelle che con un acronimo vengono
comunemente definite Ict. Le tecnologie che, a media
scadenza, consentiranno a tutti di navigare, telefonare,
trasmettere dati a costi bassissimi, quasi nulli.
Molfetta, e questo è un punto di merito per la città, è
stata tra le prime città italiane a sperimentare una rete
wireless, cioè senza fili, che consentisse a chiunque
(previa autenticazione, cioè rilascio di una password
da parte dellʼente comune al termine delle procedure
previste) di navigare in web senza sopportare alcun
costo.
Il Comune di Molfetta, negli anni a cavallo tra il 2003
e il 2004, era riuscito ad aggiudicarsi un finanziamento
di 750mila euro con il quale aveva realizzato una serie
di punti hot spot e aveva dato vita ad una rete comunale gratuita per lʼutente. La rete, quella che per usare un
termine suggestivo, si potrebbe definire “autostrada
digitale” era in grado di coprire lʼintero territorio
comunale. Proprio il comune ne era e ne è il proprietario. Quel sistema (attraverso il quale si sono registrati
nel tempo oltre seicento utenti) fu chiamato “Marinai
del web” e comprendeva anche un sistema di videosorveglianza con telecamere dislocate nella città
(spesso i video registrati sono serviti per chiarire la
dinamica di incidenti stradali), il videocontrollo degli ascensori del sovrappasso pedonale di
Rione Paradiso, quello che consente di superare la strada ferrata delle ferrovie, il funzionamento di due internet point nella biblioteca
comunale. Tutto a costo zero.
Il sistema ha funzionato per due anni, poi senza
unʼattività di manutenzione continua (in alcuni
casi sarebbe stato sufficiente pulire le lenti
delle telecamere), si è fermato. Ad un certo
punto, nonostante continuassero ad arrivare
richieste di autenticazione da parte degli utenti,
il 5 dicembre del 2006, sono state bloccate le
autenticazioni alla rete Marinai del Web.
Eppure lʼinfrastruttura di cui si era dotato il
comune (è necessario parlare al passato visto
che ormai è ferma) non aveva limiti dimensionali. Era interamente basata su tecnologia open
source (libero da costi di licenza ecc.), di
conseguenza il server non aveva limite di utenti
e punti dʼaccesso. Gli aggiornamenti erano
gratuiti e la manutenzione hardware praticamente inesistente. Anche il costo di gestione
era quasi nullo perché la maggior parte delle
utenze adsl erano a costo zero perché condivise
con altri servizi. Il potenziamento della rete
avrebbe messo il Comune in condizione di
“regalare” connettività a tutti i residenti
consentendo anche lʼuso gratuito del telefono.
Per fare un esempio che possa aiutare a
comprendere la validità del sistema: in poco
più di sei mesi di attività la sola rete “Marinai
del web” ha fatto registrare circa 9.300 contatti, in pratica 9.300 volte gli utenti si sono
connessi alla rete civica comunale. Da questa
stima sono escluse le due isole internet gratuite
della Biblioteca (sette pc) e dellʼinforma
giovani (tre pc) per un totale di circa quindicimila accessi.
Nellʼestate del 2007 il Comune di Molfetta,
che è già proprietario di un sistema hot spot
che non ha limiti di espansione, di una
autostrada digitale che ha funzionato soddisfacendo le richieste degli utenti, che potrebbe
potenziarlo con un importo che probabilmente
non supera i cinquantamila euro, bandisce una
gara che nei fatti è destinata ad affidare ad un
privato, per alcuni anni, tutto ciò che attiene la
gestione delle Tecnologie dellʼinformazione e
della comunicazione, infrastrutture comprese,
sullʼintero territorio comunale. Il Comune
potrà contare su un partner che offrirà supporto tecnico allʼamministrazione comunale per
istruttorie finalizzate a candidare Molfetta a
finanziamenti nel settore Ict per ottenere
finanziamenti per progetti che saranno gestiti
dallo stesso partner privato. Il Comune sulla
carta non spenderà un centesimo.
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Lady ICT quanto sei
“cara”
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Le cosiddette Tecnologie dellʼInformazione
e della comunicazione, quelle indicate comunemente con la sigla ICT, rappresentano un
nuovo modo di trasmettere le informazioni
servendosi contemporaneamente di informatica e di telematica.
Le tecnologie dellʼinformazione comprendono le reti, lʼarchitettura aperta, la multimedialità. Le reti assomigliano in qualche modo ad
autostrade della comunicazione.
In pratica lʼautostrada dellʼinformazione è
una rete via cavo e in fibre ottiche che
sintetizza i vantaggi della televisione, del
calcolatore e del telefono.
Fino ad oggi le telecomunicazioni si sono
sviluppate, almeno in Europa, attraverso il
principio del monopolio. Il telefono, che
continua ad essere il primo strumento di
comunicazione, utilizza reti di fili. Tra
qualche anno il telefono sarà senza filo, le
reti multimediali interattive viaggeranno su
cavo.
Anche in Italia il rinnovamento della rete
telefonica richiede lʼintroduzione di tecnologie digitali, sia nelle centrali telefoniche sia
nei sistemi di trasmissione.
Il processo di trasformazione della rete
italiana è molto lenta. I finanziamenti in
gioco sono notevoli e rappresentano un
ghiotto business che rischia di apportare
vantaggi, in termini economici, esclusivamente ai gestori che, impiegando fondi
pubblici, in prima fase fanno cassa, poi
rivendono al pubblico e ai privati quanto è
stato realizzato in termini di connettività in
nome di una gratuità che, nei fatti, non esiste
perché già ampiamente pagata.
I professionisti ICT sono caratterizzati da
molteplici
capacità
di
intervento,
dallʼinstallazione al design di Architetture
telematiche, dalla gestione di basi di dati alla
progettazione di servizi integrati per la
convergenza di informatica e telefonia nella
telematica per i nuovi metodi di trasmissione
dellʼinformazione.
L'Information Technology è anche un
ambito di studio che si occupa dell'archiviazione, dell'elaborazione, della trasformazione e della rappresentazione delle informazioni con l'aiuto del computer e delle tecnologie
a esso connessi.
I comuni pugliesi sono ancora indietro rispetto ad altre città italiane per quello che riguarda la diffusione delle infrastrutture ICT.
Molto più avanti nellʼimpiego dellʼICT si
trovano regioni. La Regione Lombardia già
nel 2006 mise a punto un progetto “Obiettivo
ICT – Idee” con la collaborazione della
Fondazione Cariplo per individuare idee
relative alle tecnologie per l'informazione e
la comunicazione che possano trasformarsi
in successi imprenditoriali. Delle conseguenze dirette e indirette del business riferiamo in
altro pezzo.
Inchiesta
Rete wireless: quella pu
di Matteo Diamante
351
#áILRISCHIOCHEUNSERVIZIOGRATUI
TOPOSSADIVENIREPOIAPAGAMENTOPER
ICITTADINI³QUESTOILDUBBIOPRIN
CIPALESULPROGETTOAVANZATO
DALL%UTELIAPARTNERTECNOLOGICODEL
COMUNEDI-OLFETTA
Molfetta ha deciso di tornare a dotarsi di un sistema di videosorveglianza, di telecomunicazione e di trasmissione dati su rete a
banda larga wireless. Il 27 novembre 2007 una gara di appalto,
bandita qualche mese prima dalla scorsa Amministrazione guidata
da Antonio Azzollini, è stata vinta dallʼR.T.I. Eutelia S.p.a, che si
è aggiudicata la gestione delle Tecnologie dellʼinformazione e
della comunicazione, infrastrutture comprese, su tutto il territorio
comunale.
Lʼapprovazione del progetto è avvenuta lo scorso 13 febbraio
nellʼultima riunione di Giunta, anche se lʼex sindaco Azzollini
aveva rassegnato le dimissioni esattamente il 5 febbraio. Alla
presenza di tutti gli assessori, eccezion fatta di Carmela Minuto e
Doriana Carabellese, vennero esposti gli obiettivi del progetto
atto a “migliorare lʼefficienza della pubblica amministrazione
grazie alle potenzialità dellʼinnovazione teconologica e costruire
una cittadinanza digitale attraverso lo sviluppo della banda larga”.
Infatti lʼEutelia dovrà provvedere al miglioramento
dellʼefficienza operativa delle infrastrutture tecnologiche ICT e
adottare soluzioni tecnologiche innovative, utilizzando quelle
infrastrutture tecnologiche (costate circa 750 mila euro) di cui il
Comune risulta attualmente proprietario e per le quali ha necessità
di curarne gestione e manutenzione.
Il progetto, presentato dal partner tecnologico, prevede la concessione della gestione dei servizi di videocomunicazione e telesorveglianza in rete a banda larga wireless, con
istallazione, collaudo e mantenimento in efficienza della stessa infrastruttura; inoltre è prevista fornitura,
istallazione, collaudo e mantenimento in efficienza di 20 apparati di videocontrollo wireless, oltre alla gestione
di unʼinfrastruttura telefonica Voip a servizio di tutte le sedi comunali, compresa la nuova sede di “Lama
Scotella” di prossima apertura, nonché di tutti i plessi scolastici di competenza comunale. La durata della
concessione è di 6 anni. Usufruendo di finanziamenti statali il costo dellʼoperazione, almeno sulla carta, per il
Comune è a costo zero, ma in realtà consentirà ad un privato di utilizzare anche per fini interni alla propria
azienda lʼintero sistema hot-spot e di videosorveglianza già realizzato sul territorio comunale e finanziato con
fondi statali. Per ripristinare in sostanza la rete wireless già esistente, gli apparati di videocontrollo e tutta
lʼinfrastruttura Voip, secondo lʼ offerta economica presentata dalla Eutelia S.p.a, sono necessari 500mila euro:
374.120 per la rete wireless, 80mila per gli apparati di videocontrollo e 45.880 per le infrastrutture Voip. A
questi costi vanno ad aggiungersi circa 100mila euro per la presentazione del progetto. Dal 2009 al 2013
(periodo in cui lʼEutelia gestirà tutto il sistema) verranno spesi 36.880 euro allʼanno per la manutenzione e un
totale di 120.000 allʼanno per i canoni inerenti alla rete wireless, traffico telefonico, ISDN, Voip Comune e Voip
Scuole. Il costo totale dellʼoperazione è di 1.104.140 euro che naturalmente sono solo una parte minima dei
guadagni che lʼEutelia, grazie al Comune di Molfetta, intascherà. I cittadini, infatti, non potranno più godere di
connettività gratuita, ma dovranno adeguarsi alle tariffe che stabilirà il nuovo gestore. In sostanza lʼimpianto di
videocontrollo e lʼintera infrastruttura hot-spot, costato qualche anno fa 750mila euro, verranno gestite dal
partner senza spese per il Comune ma con soldi statali; successivamente lo stesso partner potrà affidare a sé
stesso le infrastrutture e “rivendere” connettività a chi
vuole. Secondo quanto è possibile leggere dalla vasta
documentazione esistente, lʼofferta economica del
partner tecnologico comporta lʼassegnazione per tutte le
strutture comunali di 500.000 minuti annui gratuiti di
traffico telefonico. Ciò significa che circa 34,7 ore al
giorno di traffico telefonico gratuito saranno usufruibili
da tutto il personale comunale, comprendente sindaco,
staff politico, dirigenti, funzionari, istruttori, collaboratori e operatori, oltre ad un asilo nido, 17 scuole materne, 10 scuole elementari, 4 scuole medie, 3 consorzi,
unʼazienda speciale e 2 società di capitali. Ecco quindi
che quei 500mila minuti di traffico gratuiti saranno
nulla in confronto allʼulteriore traffico telefonico che
verrà consumato e naturalmente tariffato secondo
quanto stabilirà il partner teconolgico, senza possibilità
di contrattazione con terzi. LʼEutelia inoltre provvederà
allʼistallazione di 34 unità radio su alcuni edifici comunali e ulteriori 20 telecamere (il cui posizionamento
attualmente non è conosciuto) modello Axis 211 da
esterno del costo di 700 euro caduna.
mercoledì 30 aprile 2008
ubblica diventa privata?
13
Sistemi Ict da
Andria a Milano
353
Un esempio di efficienza per quanto
riguarda lʼimpiego di strutture Ict è dato
dal Comune di Andria che, di recente, si è
dotata di un sistema con 12 telecamere
AXIS 233 ad alta risoluzione,18 puntopunto basate su tecnologia mikrotik 5
GHz velocità massima 54-108 Mbps, 1
Server + possibilità di visione remota da
parte di Polizia e Carabinieri.
Lʼinfrastruttura è interamente di proprietà
comunale quindi non ci sono costi per
canoni e affitti. Il pacchetto include anche
formazione e assistenza per 36 mesi Il
costo complessivo dellʼoperazione è di
160.000 euro (circa 4.000 euro al mese)
Una operazione molto simile a quella in
cui si sta avventurando Molfetta è stata
sperimentata a Milano qualche tempo fa.
Come è andata a finire? “... doveva essere
valorizzata per portare vantaggi a tutti i
milanesi, quei milanesi che con i propri
soldi avevano finanziato la realizzazione
della rete…. ora i nuovi azionisti privati di
... affittano la rete a Telecom Italia, che
vuole portare la banda larga con 50 Mbit/s
in 70.000 case e uffici milanesi in centro e
lo fanno per 50 milioni di euro”.
Sistema comunale hot spot. La parola ai fatti
352
Ecco lʼanalisi di quello che cʼera e di quello che cʼè.
Soprattutto ecco lʼanalisi di quello che si potrebbe
fare per ripristinare la rete comunale hot spot a costi
ridotti.
Comʼera: Collaudato nel marzo 2003 l'impianto
con 16 telecamere basato su rete di proprietaʼ del
comune utilizzante apparati alvarion con velocità
fino a 25 km di distanza (tratte molto inferiori ) di
11 Mbps.
La struttura aveva in dotazione 16 Telecamere Panasonic con brandeggio + web server axis alta
risoluzione 704*576 (4CIF); Apparati radio Alvarion BreezeNet DS.11 in Punto-Punto velocità
massima; 11 Mbps su frequenza 2.4 GHz; Dorsali
laser da 10 a 155 Mbps in compensazione delle
tratte radio in caso di eccessiva lontananza. Punti
stradali e sui tetti di proprietà comunale quindi
senza costi di affitti e dotati di elettricità comunale.
Centrale operativa con un server HP e Client con
software di registrazione e gestione telecamere. Tre
anni di manutenzione inclusa e assistenza in tempo
reale. Costo totale finanziato al 95 % con fondi
statali e 5 % comunale per un totale di 750.000 euro.
Com'è: Finito il periodo di manutenzione gratuita inclusa nella prima fornitura il comune non ha
più effettuato la manutenzione. Il sistema utilizzato
24 ore su 24 ha subito l'usura del tempo con la
conseguenza che alcuni alimentatori si sono bruciati
e sono da sostituire e le telecamere sono da pulire e
controllare. La dorsale principale è rimasta in uso
perché condivisa con le telecamere successivamen-
#OMERACOMáECOSASIPOTREBBE
FAREPERRIMETTERLOINFUNZIONE
te installate a protezione dei pedoni che attraversano
il sovrapasso ferroviario.
Cosa si potrebbe fare per rimetterlo in funzione: Il costo di ripristino dell'impianto così com'è
oggi è molto basso perchè consiste nella sostituzione degli alimentatori non funzionanti, pulizia delle
telecamere e controllo normale di manutenzione
arretrata. Volendo cambiarli tutti (20 pezzi) verrebbe a costare 2.000 euro montaggio incluso. Mentre
volendo sostituire un punto-punto completo non più
di 700 euro completo di installazione. Il costo è
bassissimo perché non ci sono opere murarie o di
altro genere da fare. Nel caso di una telecamere
rotta, sono sufficienti 2.000 euro per installarne una
nuovissima in alta risoluzione sempre con brandeggio. Volendo sostituire completamente tutto mantenendo le infrastrutture murarie e elettriche, quindi
cambiando solo le informatiche che comunque oggi
sono ben funzionanti, si spenderebbe per: 16 telecamere x 2.000 euro = 32.000 euro; 20 apparati x 700
euro = 14.000 euro, (utilizzando apparati di ultima
generazione) server e software non più di 5.000
euro. Quindi con 50.000 euro circa si ricondiziona
l'intero sistema di video sorveglianza rendendolo
attuale, sempre di proprietà del comune, senza
canoni di alcun genere e addirittura vendibile verso
terzi con interessanti entrate nella casse comunali.
14
Inchiesta
mercoledì 30 aprile 2008
Tecnologia e burocrazia:
il progetto Ict è approvato ma la scelta non ha rilevanza contabile
354
,OKDEFINITIVOELACONSEGUENTEVARIAZIONEDIBILANCIOSPETTAALLA'IUNTACHEVERRÜ
Il comune, come detto, approva il progetto integrato
per la realizzazione di una infrastruttura rete wireless,
videosorveglianza e voip, il 13 febbraio scorso.
Nella delibera si precisa che “in considerazione del
fatto che la Giunta comunale rinvia ad una ulteriore
propria deliberazione lʼesame della congruità del
quadro economico dellʼopera e dei prezzi della
conseguente manutenzione e che, pertanto, solo in
quella sede si procederà alla previsione della spesa
con variazione di bilancio di previsione, ne consegue
che il provvedimento non ha rilevanza contabile”.
Nonostante ciò si approva “in linea tecnica lʼallegato
progetto avente ad oggetto: lʼinstallazione, collaudo e
mantenimento in efficienza di unʼinfrastruttura di
rete wireless s banda larga e la sua presa in concessione con il fine di erogare il servizio di connettività; la
fornitura installazione collaudo e mantenimento in
efficienza di venti apparati videocontrollo, wireless;
lʼinstallazione, collaudo e mantenimento in efficienza di unʼinfrastruttura telefonica voip a servizio di
tutte le sedi comunali, ivi compresa la nuova sede di
prossima apertura denominata Lama Scodella
nonché di tutti in plessi scolastici di competenza
comunale (asili nido, scuole materne ed elementari).
A cosa servirà questo progetto? Ad un primo esame
sembra che si voglia creare una rete del tutto simile a
quella già esistente ma nuova nelle parti da sostituire, nella
forma, nella misura delle risorse economiche da investire.
Gli obiettivi del progetto sono rappresentanti, per dirla
in puro burocratese, dal “miglioramento
dellʼefficienza della pubblica amministrazione
ottenendo un forte cambiamento organizzativo e
gestionale, grazie anche alle potenzialità
dellʼinnovazione
tecnologica;
realizzare
lʼinteroperabilità e la piena ccoperazione fra le amministrazioni mediante la condivisione di archivi e delle
informazioni, per ridurre i tempi e semplificare le
procedure; miglioramento della trasparenza e
dellʼefficacia della spesa pubblica attraverso strumenti
che consentono un maggior controllo della finanza
pubblica; adozione di un approccio sistemico per la
crescita e la misurazione della qualità e dellʼefficienza
dei processi della pubblica amministrazione, utilizzando le tecnologie di supporto allʼorganizzazione
allʼintroduzione di modelli e processi di monitoraggio
e miglioramento della qualità dei servizi soprattutto
con lʼintroduzione di modelli e tecnologie per la
divulgazione, misurazione dellʼutilizzo dei servizi e il
grado di soddisfazione dei cittadini; costruzione della
cittadinanza digitale attraverso lo sviluppo della banda
larga, la rimozione degli ostacoli allʼaccesso e una più
qualificata offerta di servizi on-line”.
Cultura & Spettacoli
mercoledì 30 aprile 2008
15
Giulio Bufo racconta Luigi Tenco: una storia senza tempo
355
Lo spettacolo con la data di Bisceglie è alla sua settima replica, è stato rappresentato a Bari, Trani,
Bitonto, Terlizzi, Molfetta e si sta preparando per andare oltre i confini provinciali e regionali.
Venerdi 9 maggio con ingresso alle ore 21 e sipario alle
21.30 presso il Teatro Politeama di Bisceglie, andrà nuovamente in scena lo spettacolo teatrale "E se mi
diranno....Tenco. Una storia di 40 anni fa", di e con Giulio
Bufo (nella foto), con musiche di Roberto D'Elia.
Continua quindi con successo di critica e di pubblico, il
giro nella provincia barese e non solo, dello spettacolo
scritto ed interpretato dal molfettese Giulio Bufo, ispirato
alla vita dell'artista Luigi Tenco.
Lo spettacolo, grazie alle parole ed ai testi dell'artista
Tenco, diventa una riflessione sulla realtà odierna.
Il testo oltre al pensiero artistico del poeta genovese
(amore, società, politica, religione, senso del se) mette in
scena, alcune delle migliori canzoni del cantautore da
“Vedrai Vedrai” a “Un giorno dopo l'altro”, da “Ragazzo
mio” a “Cara Maestra”, da “E se ci diranno....” a “Io si”,
non lasciandole semplicemente nella forma "canzone" ma
drammattizandole, rendendole in un unico testo con parole
tratte dalle interviste del cantautore. Dal punto di vista
scenografico lo spettacolo si presenta essenziale: due sedie
ed una piantana, una bottiglia di whisky ed un pacchetto di
sigarette. Una scenografia che vuol ricordare il camerino
di Sanremo come rappresentato nelle fonti fotografiche
dell'epoca.
Ecco il “caos” di Caparezza
356
Il nuovo album dellʼartista molfettese è già un successo per il pubblico
e per la critica.
Michele Salvemini, alias Caparezza, è tornato alla ribalta
con il suo nuovo album “Le dimensioni del mio caos”, da
qualche settimana in circolazione sul mercato musicale. Il
rapper di casa nostra, autore anche del libro “Saghe Mentali” pubblicato il 2 aprile, con il nuovo disco sta riscuotendo
in questi giorni grande successo in tutte le radio nazionali.
La sua discografia diventa più corposa dopo la pubblicazione nel 2000 di “Caparezza?!”, nel 2003 di “Verità supposte” e nel 2006 di “Habemus Capa”. Classe 1973, Michele
Salvemini è diplomato in ragioneria, con una grande
passione, oltre che per la musica, anche per la pubblicità.
Quest’ultima passione gli permise di vincere una borsa di
studio per l’Accademia di Milano. Ben presto però anche
questo hobby sfumò, a vantaggio della musica. La sua
carriera come rapper iniziò col nome di Mikimix, componendo canzoni melodiche e minimali, ma con scarsa
valenza artistica e con poco successo. Dopo alcune serate
nei locali di Milano esordì al Festival di Castrocaro.
Partecipò a Sanremo Giovani 1995 con la canzone “Succede solo nei film” e al Festival di Sanremo 1997 nella
categoria "Giovani" con la canzone “E la notte se ne va”,
pubblicando successivamente un album dal nome “La mia
buona stella”, prodotto dalla casa discografica Sony.
Ritornato a Molfetta, Salvemini, continuò a comporre nel
suo garage, facendosi crescere capelli e pizzetto e assumendo lo pseudonimo di Caparezza. Tuttavia il vero successo
Caprezza lo raggiunge con la celebre canzone “Vieni fuori
dal tunnel”.
Ma torniamo all’attualità. Lo scorso 11 aprile Caparezza ha
presentato la sua ultima fatica: “Le dimensioni del mio
caos”, 14 brani inediti e, per la prima volta nella sua storia,
senza campionature. A detta dello stesso artista il suo
ultimo album è un vero e proprio “fonoromanzo” in 14 atti.
Un racconto davvero interessante con tanto di trama,
personaggi strampalati e descritti dalla parole di uno
“stralunato menestrello dai capelli ricci”, come molti lo
hanno definito. In breve ecco la “trama” del suo album. A
40 anni dal ’68 Caparezza sfascia una chitarra su di un
amplificatore, creando un varco spazio-tempo da cui sbuca
Ilaria, una giovane hippie che fino a quell’istante era stata al
concerto di Jimi Hendrix al Brancaccio. La scomparsa di
Ilaria dal ’68 crea degli scompensi storici che stravolgono il
2008. Caparezza così si mette alla ricerca della sua amata
Ilaria, convincendola a tornare nel suo tempo e ripristinare
il corso degli eventi, finendo però prima in carcere e poi a
spalare sterco di elefanti malati. Ci penserà Luigi delle
Bicocche, un semplice muratore, a salvare il mondo,
trasformando l’umanità in scimmie “bonobo”, capaci di
sedare l’aggressività accoppiandosi selvaggiamente e
senza criterio.
Un progetto davvero interessante e che visto la partecipazione di alcuni doppiatori italiani e di star di Hollywood
come Anthony Hopkins, Nicolas Cage e Clint Eastwood.
16
Attualitaʼ
Da Molfetta a Parigi.
Maria De Gennaro espone nella capitale francese
357
Alla galleria “Le Louvre” due opere raccontano i colori della città che ha
dato i natali e in cui vive lʼartista
Due opere pittoriche, un artista. Con “Germinazioni avvolgenti” e “Riflessi interiori” Maria De
Gennaro, dal 22 al 27 aprile, ha rappresentato i
colori della sua terra alla Biennale di Arte Visiva
di scena a Parigi nella galleria “Le Louvre”.
Docente negli Istituti d’Arte dal 1989, Maria
insegna attualmente a Molfetta. Molto schiva e
poco avvezza alle passerelle negli ultimi anni
mercoledì 30 aprile 2008
l’artista molfettese è riuscita a ritagliarsi uno
spazio tutto suo nel mondo della pittura contemporanea. Ora è arrivata la grande occasione, il
momento per imporsi all’attenzione del pubblico
internazionale.
Maria de Gennaro è nata nel 1965, risiede a
Molfetta dove vive e lavora. Ha conseguito il
Diploma presso l’Istituto d’Arte di Corato (Ba),
per la sezione di Arte di metalli e dell’oreficeria, il
Diploma in Pittura presso l’Accademia di Belle
Arti di Bari, nel corso del professor Richard
Antohi, il Diploma in Pittura e Figura presso
l’Accademia Internazionale Estiva di Belle Arti di
Trieste ed una successiva Maturità d’Arte Applicata per la sezione di Grafica Pubblicitaria e Fotografia presso l’Istituto d’Arte di Galatina (Le).
Vanta un curriculum di tutto rispetto. Ha partecipato a diverse mostre collettive. Solo per citarne
alcune: “Germinazioni” - Molfetta 1989; “Fondazione Bevilacqua La Masa” Padova-1993; diverse
edizioni del “Pendio” a Corato dall’88 in poi con
premio nel 1997; “Pensando a Giaquinto” celebrazioni ufficiali di C.Giaquinto - Molfetta 2003;
Segnalazione “Natiolum”, III edizione Premio
Nazionale - Giovinazzo 2004; “Primavera Arte”Giovinazzo 2005; “Via San Benedetto” - L’Arte
nella tradizione della Settimana Santa - Molfetta
edizioni 2004, 2005, 2006, 2007; 2° Rassegna
artistica, Sala dei Templari - Molfetta 2006;
Molfetta “Arte Donna 2006”e 2007; Rassegna di
Arti Visive” Giornata mondiale del disarmo”
(donazione O.N.U. – Giugno 2007) di ARTECULTURA – Milano; Rassegna maestri pittori e scultori contemporanei -Fondazione ANT- Studio 4,
Molfetta, Gen/Feb 2008.
Curiositaʼ
mercoledì 30 aprile 2008
17
Turismo alternativo tra boschi, sentieri rocciosi e fiumi
Inutile ricorrere a giri di parole. Le escursioni che,
anche questʼanno, il Wwf propone sono assolutamente imperdibili per quanti vogliono trascorrere giornate
diverse, lontani dalla omologazione turistica e dai
pacchetti all inclusive, e vogliono assaporare appieno
i paesaggi così come la natura li ha creati. Questo tipo
di escursione non è indicata per quanti sono abituati
alle giungle di cemento e vanno incontro ad attacchi
di panico solo al pensiero di ritrovarsi a pochi centimetri di distanza da un insetto, da un rettile, da un
animale selvatico.
Le escursioni prevedono passeggiate, anche lungo
sentieri rocciosi, anche a centinaia di metri di altezza
sul livello del mare. Ci si avventura, con il supporto
di guide esperte, in luoghi incontaminati. Si ha la
possibilità di godere di scenari naturali belli da far
mancare il fiato. Indispensabili gli scarponcini da
trekking, e abbigliamento a cipolla, la temperatura
può variare di molti gradi nellʼarco della giornata.
Con pochi euro si ha la possibilità di trascorrere una
giornata decisamente non convenzionale e di vivere
la natura senza filtri. Questʼanno il calendario predi-
358
)LBRIVIDODELLAVVENTURAINQUATTRO
ESCURSIONIALLASCOPERTADELLANATURA
INCONTAMINATACONLEGUIDEDEL7WF
sposto dal Wwf propone quattro escursioni.
La prima è in programma domenica 25 maggio e
coincide con la Giornata delle Oasi che si “festeggia”
in tutta Italia.
Attraversando lʼOasi di Policoro, in Basilicata, gli
escursionisti avranno la possibilità di attraversare 21
ettari di bosco planiziale costiero sul fiume Sinni e di
imbattersi in una flora e fauna costituita prevalentemente da Pioppo Bianco, Olmo Campestre, Frassino,
Ontano Nero, Salice Bianco, Lentisco, Ginestre.,
Spatola, Mignattaio, Airone Bianco Maggiore,
Airone Cinerino, Cavaliere DʼItalia.
La seconda escursione è in programma domenica 8
giugno. La meta sarà lʼOasi di Monte S.Elia, nel
comune di Massafra in Puglia. Cento ettrari di
macchia mediterranea e gariga con flora e fauna
costituita prevalentemente da Lentisco, Fillirea,
Mirto, Ginepro, Alaterno, Corbezzolo, Caprifoglio.
Bosco con Leccio, Roverella, Fragno, Carpino,
Orniello.Gheppio, Usignolo, Capinera, Colubro
Leopardino, Volpe e Testuggine Terrestre.
Terza escursione domenica 29 giugno allʼOasi delle
gole del Calore nel comune di Felitto in Campania.
Centocinquanta ettari tra boschetti con Frassino,
Orniello, Alloro, Viburno, Ontano, Macchia Mediterranea. Astore, Poiana, Gheppio, Picchio Verde,
Lontra.
Ultima delle quattro escursioni previste domenica 27
luglio.alle gole del Raganello in Calabria consigliati a
persone esperte. Si tratta di una escursione un poʼ più
complessa rispetto alle altre.
Quanti volessero aderire alle iniziative possono
prenotarsi al numero telefonico 335 5681664, oppure
possono recarsi il martedì e il giovedì sera presso la
sede Wwf a Molfetta, in via Domenico Picca, o, il
sabato e la domenica, presso il Cras Wwf, il centro
tartarughe che si trova allʼinterno della scuola
elementare di Via Berlinguer, sempre a Molfetta.
Visita pastorale di monsignor Luigi Martella alla parrocchia
cosmopolita di san Gennaro
359
Tremilacinquecento anime, ventisette
etnie, compresa quella italiana. La
parrocchia san Gennaro si prepara ad
accogliere, dal 1 al 5 giugno prossimo,
il vescovo, monsignor Luigi Martella,
impegnato, da due mesi ormai, nella
visita pastorale a tutte le parrocchie
della Diocesi. Lʼultima visita pastorale
risale al 1955. Allora fu monsignor
Achille Salvucci ad incontrare le
comunità di tutte le parrocchie. Si
tratta di un evento davvero particolare
per la vita della comunità cristiana e
proprio per questo il 28, 29 e 30 aprile
nei locali della parrocchia si sono
tenuti tre incontri di preparazione con
proiezioni in power point. Allʼapertura
del primo degli incontri è stata anche
proiettata lʼintervista che monsignor
Giuseppe De Candia, parroco di san
Gennaro, ha realizzato con il vescovo,
monsignor Luigi Martella. Un momento intenso, di grande emozione che si
può rivivere anche collegandosi al sito
internet www.videomolfetta.org.
Domenica 1 giugno il Vescovo sarà
accolto dalla comunità di san Gennaro
allʼesterno della Chiesa e, intorno alle
10, celebrerà la Santa messa.
A partire da lunedì 2 giugno fino a
giovedì 5 giugno, il Vescovo ogni
giorno, alle 19, celebrerà la Santa
messa.
Eʼ
proprio
attorno
allʼEucarestia che si costruisce la
comunità. Il Vescovo è maestro della
fede e annunciatore della parola; è
santificare del popolo cristiano
specialmente con la liturgia; è padre e
pastore della Diocesi nel governo,
serve e vigila la vita diocesana. Nel
corso della visita pastorale monsignor
Martella incontrerà i genitori, i giovani, i giovanissimi, i componenti
dellʼAzione Cattolica e dellʼAcr;
incontrerà le componenti del gruppo
parrocchiale vincenziano e festeggerà
il loro cinquantesimo anno di attività;
incontrerà i componenti delle confraternite del Buon Consiglio e
dellʼAssunta; andrà a casa dei malati
che non sono in grado di raggiungere
la chiesa.
18
Offro Lavoro
mercoledì 30 aprile 2008
OFFRO LAVORO
Il fatto.net ha selezionato per voi dai motori di ricreca alcuni annunci di lavoro. Alcuni annunci saranno ripetuti ma
vale sempre la pena consultarli tutti. Negli annunci diretti troverete gli annunci fatti direttamente alla nostra redazione. Il servizio di annunci è totalmente gratuito e la radazione non si assume alcuna responsabilità circa la bontà delle
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Sport
mercoledì 30 aprile 2008
Il tennistavolo molfettese conferma la
sua vocazione di “grande”. Il Circolo
Tennistavolo Molfetta, società storica
del panorama sportivo locale, ha ottenuto un prestigioso risultato nel girone D
di B1 maschile.
Dopo la vittoria per 5-2 a Siracusa, il
team allenato da Donato Sanzio ha
ottenuto la certezza aritmetica della
promozione in A2. L’acquisizione di
questi fondamentali due punti è stata,
infatti, parallela alla sconfitta del Guspini, che inseguiva a due lunghezze.
Battuto dai molisani del Vinchiaturo,
ora il Guspini non potrà fare l’exploit
nel prossimo turno, in cui incontrerà
proprio Molfetta.
La classifica infatti dice Molfetta 26,
Mugnano 24 e Guspini 22. Quando
manca una sola giornata al termine del
campionato, resterebbe solo la compagine campana a mettere in discussione
la vittoria, eventualità scongiurata dal
miglior rendimento dei molfettesi negli
scontri diretti.
Il 4 maggio, dunque, lo scontro contro
Guspini avrà per il Molfetta un mero
valore statistico, ma sarà comunque da
onorare, per concludere al meglio un
torneo di assoluto livello.
La promozione in A2 premia la straordinaria costanza della squadra, che ha
totalizzato tredici vittorie e due sole
sconfitte.
Gli artefici della promozione sono
Vincenzo Sanzio, barese cresciuto nel
Il Circolo Tennis Tavolo in A2
360
La società molfettese, dopo un campionato di primo livello,
approda nella seconda serie nazionale. Un successo frutto di
impegno, professionalità ed attenta programmazione.
vivaio molfettese, numero 19 delle
classiche individuali italiane, nonché
componente della nazionale giovanile,
Alfonso Laghezza, numero 37 dello
stesso ranking, Gianfranco Dell’Omo,
Nicolò Altomare a Antonio De Bari. Un
team che ha dimostrato di essere
compatto ed affiatato, forte e maturo.
Ogni volta il terzetto del Circolo Tennistavolo Molfetta ha evidenziato un
livello d’eccellenza nella categoria. I
giocatori si sono alternati con regolare
Hockey Club: arrivederci allʼanno prossimo
361
Termina con una sconfitta indolore la stagione agonistica dei pattinatori molfettesi. Intanto raccoglie
successi la formazione juniores.
È calato il sipario sulla stagione
dell’Hockey Club Molfetta presieduto da Massimo De Palma. I pattinatori biancorossi hanno salutato il
pubblico amico nel “match vetrina”
del 19 aprile contro i neopromossi in
A1 del Novara. Gli uomini di mister
Joosè Vianna, nulla hanno potuto
contro la forte squadra guidata da
Amato. Risultato finale di 3 a 1 per
gli ospiti e rete della bandiera locale
messa a segno da Oscar Vianna. Al
termine
dell’incontro
meritato
l’applauso verso una squadra che ha
difeso con onore i colori della città,
facendo dimenticare le umiliazioni
subite la passata stagione e mettendo
le basi per il futuro che si preannuncia roseo. Un futuro di cui, purtroppo, non faranno più parte giocatori
esperti come Spadavecchia e De
Robertis (oltre a Sinisi) che hanno
così abbandonato definitivamente le
rotelle. In attesa della nuova stagione, lo staff molfettese si gode i
successi della formazione Juniores,
impegnata nelle fasi nazionali del
proprio campionato.
successo in ogni match (dall B1 in giù la
vittoria si ottiene al meglio di nove
incontri; ogni incontro si disputa su
cinque set; ogni set si vince a 11 punti).
Ora non resta che festeggiare, poi
arriveranno i tempi della programmazione per la prossima stagione, in cui
ancora una volta Molfetta sarà protagonista. C’è da scommetterci.
La Società Sportiva Circolo Tennistavolo Molfetta ha mosso i primi passi, come
Associazione ex-Liceali, sul finire degli
19
anni sessanta.
Per due anni l'attività sportiva venne
caratterizzata dalla partecipazione a
manifestazioni promozionali fino a
quando nel novembre del 1969 il Consiglio Direttivo decise di far praticare ai
soci il ping-pong a livello agonistico e
quindi venne inoltrata alla Federazione
Italiana Tennistavolo domanda di affiliazione che fu accolta il 19 dicembre 1969.
Formalmente questa data ha segnato
l'inizio dell'attività federale di tennistavolo a Molfetta e l'Associazione ex-Liceali
nel 1970 si trasformà in Società Sportiva
Circolo Tennistavolo Molfetta partecipando al suo primo Campionato Regionale a squadre maschile.
Anno dopo anno, vincendo i Campionati Nazionali di Serie C, Serie B2, Serie
B1, nella stagione 1979/80 ottiene la
prima promozione in Serie A2 per poi
raggiungere la partecipazione per un
anno alla massima serie nazionale, il
campionato di serie A1.
Il 1989 è l'anno in cui la società decide
di dare una svolta decisiva per migliorare il livello tecnico dei suoi atleti ed
arriva così dalla Cina l'atleta Yin Yihong
che si rivela per le sue capacità tecniche
e umane un vero maestro. I giovani
atleti, che con Yin Jihong hanno iniziato
a praticare il tennistavolo rappresentano
ora il fiore all'occhiello della società a
livello nazionale, portandola tra le
prime tre società in Italia nel settore
giovanile.
Molfetta Calcio: i play out per la salvezza
362
Sarà il Cerignola
lʼavversario dei molfettesi nella doppia sfida del
4 e 11 maggio.
Termina con una vittoria purtroppo
inutile la stagione regolare della
Molfetta Calcio. Nella gara contro il
Massafra, i biancorossi si impongono
per 2 a 1 con reti di Fanfulla (nella
foto) ed Aloisio ma sono condannati ai
play out dalla concomitante vittoria a
Cerignola del Real Altamura.
I molfettesi dovranno affrontare una
coda di campionato per meritarsi la
permanenza in Eccellenza. Saranno
due le gare decisive contro il Cerignola
(ironia della sorte queste due squadre
nella passata stagione disputavano i
play off promozione): in Capitanata il 4
maggio. Ritorno a Molfetta l’11. In
caso di doppia parità il Molfetta sarebbe salvo per la miglior classifica.
Sport
20
Il Real centra la doppia finale play off
mercoledì 30 aprile 2008
Cominciati bene i play off della Virtus
364
363
Superati senza troppo sudare quelli del Metropolitani
Bari. Adesso sarà necessario superare lʼostacolo
Monopoli per proseguire il cammino.
È ancora lunga la strada che porta
alla Serie B ma, in casa Real Molfetta, le prime tappe del lungo percorso
sono state percorse con facilità e
senza indugiare troppo. I calcettisti
della società presieduta dal duo Mele
– Metta, dopo aver a lungo accarezzato il sogno di vincere il campionato
di serie C1 e dopo aver visto sfumare
le possibilità legate alla conquista
della Coppa Italia Nazionale, stanno
ora affrontando con la giusta grinta e
determinazione la lotteria dei play
off. Praticamente la strada secondaria
per raggiungere la serie superiore.
In semifinale i biancorossi molfettesi
hanno dovuto vedersela contro i
Metropolitani Bari (emigrati a
Carbonara per motivi logistici)
faticando soprattutto nel match di
andata prima di dilagare in quello di
ritorno.
Il 19 aprile nella gara di andata disputata sul sintetico della periferia di
Bari, i molfettesi di mister Doriano
Catino hanno strappato un prezioso 2
a 2 (reti di Cirilli e Colangelo) ai
padroni di casa prima di disputare
una gara di ritorno praticamente
perfetta: vinta per 4 a 1 con segnature
siglate da capitan Allegretta, Valla rella e doppietta di Colangelo che ha
così raggiunto quota 51 gol con la
maglia biancorossa.
Nell’altra doppia semifinale, il
Monopoli (finalista assieme al Real)
ha prima impattato ad Altamura per 0
a 0 poi si è imposto in casa per 9 a 8
dopo i tiri di rigore.
Sabato 3 maggio andrà in onda la finale
di andata. Sarà il Monopoli a disputare
in casa la prima gara poi, il 10 maggio,
il “Pala Poli” sarà scenario della sfida
di ritorno e, speriamo, di una prima
grande e calorosa festa.
L’intera città, complici anche le sfortune dei fratelli maggiori del calcio a 11,
ha imparato ad apprezzare il “calcetto”
e certamente si stringerà attorno agli
atleti molfettesi cercando di sospingerli
a centrare l’importante e storico
traguardo promozione.
Stagione regolare finita al
primo posto. in “gara 1”
dei play off superati i
rosanero del Palermo.
Si è conclusa con una sconfitta “indolore”
la stagione regolare della Nuova Virtus
Basket Molfetta. Nell’ultima gara prevista
dal calendario e disputata a Ruvo, i
molfettesi hanno ceduto con il risultato di
72 a 60 senza però compromettere la
propria posizione di classifica grazie alla
concomitante sconfitta dell’Ostuni in quel
di Catanzaro. Primo posto assicurato
quindi per gli uomini di coach Sergio
Carolillo che così hanno conquistato il
diritto di partecipare da “primi della
classe” alla lotteria dei play off.
Lotteria cominciata domenica 27 aprile,
ad una settimana esatta dalla fine del
campionato, con i molfettesi impegnati
sul lontano parquet di Palermo.
Un viaggio lungo fino in Sicilia che
evidentemente non ha scaricato le
batterie a Teofilo e compagni che, dopo
aver anche sofferto nel corso della gara,
si sono imposti con il punteggio di 66 a
57. Giovedì 1 maggio alle 18 a Molfetta
andrà in scena “gara 2” contro il
Palermo: Molfetta ha l’occasione per
chiudere la pratica senza dover ricorrere
a “gara 3” prevista, comunque, per
domenica 4 maggio ancora a Molfetta.
Chi vincerà le sfide tra Molfetta e
Palermo, dovrà vedersela con la vincente
dei quarti tra Catanzaro e Corato. In
questo momento Catanzaro è avvantaggiato dalla vittoria di domenica per 87 a
77 nel PalaLosito di Corato.
Nelle altre due gare dei quarti, Bernalda
si è imposta su Ruvo per 74 a 54 e
Canicattì su Ostuni per 79 a 75.
Sport
mercoledì 30 aprile 2008
Tutto scritto per il volley molfettese
Elisabetta: astro nascente
del pattinaggio
365
Lʼunica compagine ancore che attende i responsi definitivi è a Molfetta Volley che sabato prossimo conoscerà lʼavversario per i play out.
Si avviano oramai alla conclusione i
campionati di pallavolo maschile e
femminile che sempre tanto successo
riscuotono nella nostra città.
Quando manca solo una giornata alla
fine della stagione regolare i “destini”
delle compagini locali sono già tutti
segati. Ragno Volley ed Azzurra
promosse nei campionati superiori,
ASD Pallavolo che chiude in crescendo
senza però riuscire a raggiungere il
secondo posto buono per disputare i
play off e Molfetta Volley in attesa di
conoscere quale sarà l’avversario che
dovrà incontrare ai play out.
L’ASD Pallavolo Molfetta guidata dal
sempre mitico Claudio Bonati, nelle
ultime due gare disputate ha raccolto un
solo punto, non riuscendo a sfruttare a
pieno il doppio turno casalingo.
Il 19 aprile con la sconfitta casalinga
contro Gioia del Colle, è stata scritta la
parola fine al sogno play off. I sud
baresi, secondi in classifica e pronti a
vender cara la pelle per conservare una
posizione così preziosa, a Molfetta
hanno dovuto sudare le proverbiali sette
camice (20-25, 19-25, 25-18, 29-31) per
avere ragione della compagine locale.
Anche contro la matricola Fasano, nella
gara di commiato dal pubblico di casa, i
biancorossi non si sono imposti, cedendo al tie brak due dei tre punti disponibili (19-25, 25-21, 22-25, 25-19, 13-15)
senza che ciò comportasse particolari
scossoni in classifica. L’ultima gara
della stagione si disputerà a Foggia il
prossimo 4 maggio.
In B2 la Ragno è tornata alla vittoria:
dopo l’euforia per la promozione, i
rossoblu hanno fatto registrare qualche
passo falso riprendendosi nell’ultima
gara disputata. A Manfredonia il 19
aprile, i “ragni” hanno ceduto per 3 a 0
(25-20, 25-21, 27-25) ai padroni di casa
che hanno così festeggiato l’accesso ai
play-off. Sette giorni dopo per salutare
degnamente il pubblico, molfettesi
vincenti per 3 a 1 (25-20, 25-15, 18-25,
25-13) in attesa del congedo previsto
per sabato prossimo in casa del Putignano.
L’euforia invece non ha causato particolari problemi all’Azzurra che, comprensibilmente sotto tono, non si è però
sciolta come neve al sole. Il 19 aprile 3 a
0 in quel di Barletta, poi il 26, 3 a 2
casalingo contro il Santeramo. L’ultima
gara si disputerà ad Turi il 26 maggio.
La Molfetta Volley quando era ad un
passo dalla salvezza diretta ha vanificato tutto andando a perdere per 3 a 1 lo
scontro diretto con l’Altamura, vincendo però il 19 aprile contro il Terlizzi con
lo stesso risultato. Sabato 3 maggio al
termine della gara contro il fanalino di
coda Lynx Bari si saprà chi sarà
l’avversario play out.
21
366
La giovanissima atleta molfettese si è già imposta a
livello regionale ed ora tenta il salto di qualità.
CLASSIFICHE
CALCIO
CALCIO A 5
Eccellenza
Serie C1
Francavilla
Bisceglie
Corato
Casarano
Lucera
Copertino
Locorotondo
Nardò
Liberty
Noci
Ostuni
Massafra
Real Altamura
Molfetta
Mesagne
Maglie
Cerignola
Leonessa
68
62
59
58
58
57
55
54
48
48
48
47
45
42
28
27
26
0
PLAY OFF
Semifinali
Metropolitani - Real Molfetta
Real Molfetta - Metropolitani
Altamura - Monopoli
Monopoli - Altamura
HOCKEY
2=2
4=1
0=0
9 = 8 dtr
BASKET
Serie A2
Serie B2
GIRONE A
Seregno
Sarzana
Correggio
Sandrigo
GIRONE B
Novara
Montebello
Thiene
Molfetta
10
10
9
6
18
8
4
4
Molfetta
Ruvo
Ostuni
Catanzaro
Corato
Canicattì
Bernalda
Palermo
Massafra
Marigliano
Pozzuoli
Maddaloni
Salerno
Bisceglie
40
38
38
38
36
26
22
22
22
22
20
16
14
10
PALLAVOLO
Serie B1
Terlizzi
Gioia del Colle
Squinzano
Molfetta
Lamezia
Brolo
Bari
Fasano
Galatina
Gela
Foggia
Modica
Ugento
Nicosia
Serie B2
62
58
52
48
45
45
45
44
39
33
25
14
12
3
Ragno Molfetta
Manfredonia
Turi
Lucera
Gela
Martina
Putignano
Catanzaro
Messina
Vibo V.
Catania
Acicastello
Palermo
Pizzo
Serie C Femminile
67
60
56
56
52
36
35
31
30
25
23
22
20
12
Azzurra Molfetta
Noicattaro
Turi
Ruvo
Acquaviva
Santeramo
San Severo
Altamura
Molfetta Volley
Terlizzi
Barletta
Assi Bari
Triggiano
Lynx Bari
70
58
57
52
51
46
45
31
31
29
20
18
16
1
Ci sono sport che nella quotidianità non
hanno un grande riscontro di pubblico, ma
che fanno parlare di sé attraverso i successi. Nessuno, forse, sapeva che a Molfetta il
pattinaggio artistico, avanza numerose
candidature a livello regionale e addirittura
nazionale. La A.S.D. Green Roller 1999,
società molfettese impegnata da anni nella
disciplina, ogni settimana presso il Pala
Don Sturzo, segue atleti di tutte le categorie, sotto la tutela attenta e competente
delle allenatrici Arianna e Valentina Calò.
Il 13 aprile scorso a Cassano Murge si è
svolto il Campionato Regionale 2008 e a
gridare alla vittoria è stata la molfettese
Elisabetta Soriano, 12 anni, frequentante la
prima media presso la scuola "G. Pascoli",
che si è imposta nella categoria "Allievi B
femminile – stile libero".
Le abbiamo posto alcune domande per
conoscerla meglio all'indomani di un
successo tanto importante.
Quando hai saputo del verdetto,
oltre a gioia ed emozione, cosa ti è
passato per la mente?
In quel momento molte cose viaggiavano
nella mia testa. Sapevo che in quel preciso
attimo avevo dato soddisfazione alle mie
allenatrici e dopo tante cadute e duri sforzi
in allenamento ero pronta e fiera di salire
sul gradino più alto del podio.
Cosa e chi ti ha spinto a scegliere il
pattinaggio artistico rispetto altri sport?
Vederlo in tv mi ha incuriosito molto. Poi
un giorno per caso con la mia famiglia,
giravamo dalle parti del Pala Don Sturzo
dove si insegnava pattinaggio artistico ed è
lì che è scattato il vero colpo di fulmine!
In cosa vorresti migliorarti e dove sei già
a buon punto?
Devo migliorare nei salti invece me la
cavo già con le trottole.
A chi dedichi quest’importante
successo?
Alle mie allenatrici, Arianna e Valentina
Calò.
A chi vorresti assomigliare e qual è la
tua ambizione?
Non vorrei assomigliare a nessuno in
particolare, vorrei essere io e basta. La mia
ambizione è quella di poter diventare un
giorno allenatrice, chissà s’avveri!
Dal 26 al 29 giugno a Calenzano (FI), alle
finali italiane, Elisabetta cercherà di
ripetersi a livello nazionale, partendo da un
semplice presupposto: in Puglia chi fa
miglior pattinaggio artistico porta con se i
colori molfettesi.
22
Rubriche
mercoledì 30 aprile 2008
SUDOKU
DIFFICILE
A
A
SOLUZIONI n° 9
Fonte:(it.wikipedia.org)
A
A
A
Sudoku (giapponese: su-doku, nome completo: Su-ji wa dokushin ni kagiru) è
un gioco di logica nel quale al giocatore o solutore viene proposta una griglia di
9×9 celle, ciascuna delle quali può contenere un numero da 1 a 9, oppure essere
vuota; la griglia è suddivisa in 9 righe orizzontali, nove colonne verticali e, da
bordi in neretto, in 9 "sottogriglie", chiamate regioni, di 3×3 celle contigue.
Le griglie proposte al giocatore hanno da 20 a 35 celle contenenti un numero.
Scopo del gioco è
quello di riempire le
caselle bianche con
numeri da 1 a 9, in
modo tale che in ogni
riga,
colonna
e
regione
siano
presenti tutte le cifre
da 1 a 9 e, pertanto,
senza ripetizioni.
A
A
A
FACILE
Giulio Cosentino
3341758150
[email protected]
www.ilfatto.net
Nicolo’ Lucivero
3496082752
www.epassaparola.it
Vincenzo de Pinto (vinn)
Corrado Germinario
[email protected]
www.ilfatto.net
Rubriche
mercoledì 30 aprile 2008
23
)NQUESTONUMERODALNOSTRORICETTARIOABBIAMOSCELTOPER
VOIDALRICETTARIODELLANONNAUNPRIMOPIATTOSEMPLICISSI
MOTIPICODELLATRADIZIONECULINARIALOCALEADDIRITTURA
IDENTIFICATIVODELLACUCINADELLA4ERRADI"ARI
Orecchiette con le cime di rapa
Ingredienti per quattro persone
2 kg. di rape
300 gr. di orecchiette
sale e olio extravergine dʼoliva q.b.
Per le orecchiette fatte in casa:
250 gr. di semola
acqua q.b
Aiutandovi con un coltello “pulite” le cime di rapa avendo cura di eliminare tutte le foglie grandi e dure, privilegiando quelle tenere e i “cimosi”. Lasciateli
in acqua e bicarbonato per dieci minuti circa, poi lavatele e scolatele. Riempite una pentola, piuttosto ampia, di acqua e versate le cime di rapa che avete pulito.
Portate ad ebollizione. Salate. Versate nella pentola le orecchiette (per chi vuole avventurarsi forniamo la ricetta per prepararle a casa) e fate cuocere. Quando
le orecchiette saranno pronte, scolate versate nei piatti e condite con olio extravergine di oliva. Buon appetito.
Versate su una spianatoia la semola e versate tanta acqua tiepida quanta ne serve per realizzare un impasto morbido ma omogeneo. Quindi lasciate riposare per dieci minuti.
Realizzate cilindri di pasta con un diametro di circa un centimetro. Con un coltello, formate piccoli dischi di pasta che andrete a “trascinare” aiutandovi con il pollice.
SOS IL FATTO
367
Una rubrica per tutti i lettori de Il Fatto e del sito web www.ilfatto.net. Anche in forma
anonima chiunque dedisera segnalare disfunzioni, disservizi, soprusi, potrà farlo
chiamando il numero 1786022509 lasciando un messaggio in segreteria telefonica. Allo
stesso numero sarà possibile inviare un fax. Tutte le segnalazioni saranno verificate e
saranno poi sottoposte allʼattenzione della nostra redazione. Si tratta di un servizio al
cittadino, un filo diretto con un organo di stampa che punta a fare informazione senza
filtri e condizionamenti.
Fiumi di emozioni e sensazioni positive
all’orizzonte. In amore è arrivato il
momento di essere sinceri fino in fondo.
Il vostro partner saprà comprendere.
Novità anche in campo professionale e,
per chi studia, anche tra i banchi di
scuola. Sappiate cogliere l’attimo.
Il tarlo della gelosia vi sta logorando e
rischia di compromettere un rapporto
già attraversato da un momento di crisi
che si sta trascinando oltre misura. Il
vostro è un vero e proprio atto di
accusa peraltro del tutto immotivato.
Recuperate la razionalità.
Inutile rivangare il passato. Vi fate male e
ferite le persone che vi sono rimaste
accanto ciò che si è rappresenta sempre il
frutto di ciò che si è stati. Ora state assaporando il frutto di ciò che avete seminato.
Abbiate il buon senso di non accusare gli
altri e di andare avanti.
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Sarete particolarmente irascibili e decisamente poco tolleranti. Misurate le vostre
reazioni se volete evitate di ferire qualcuno
che proprio non se lo merita e che, a lungo
andare, potrebbe farvela pagare. Prima
decade del mese spumeggiante per chi è
alla ricerca del partner.
Meglio essere diplomatici che dichiarare
guerra. Se c’è qualcosa che non vi
convince fate ricorso al dialogo, la
soluzione potrebbe essere dietro
l’angolo. Alti e bassi sul lavoro, nei
rapporti di coppia, con gli amici, provate
ad interrogarvi.
Il coraggio non vi manca ma non è il
caso di esagerare. Non bisogna mai
tentare la sorte. Davanti a voi ci sono
occasioni propizie dovete soltanto
saperle cogliere passate un po’ più di
tempo in famiglia. C’è qualcuno che
ha proprio bisogno di voi.
Interessanti proposte professionali vi
giungeranno da una persona che
conoscete da tempo e che stimate.
Senza saltare a conclusioni affrettate
sarebbe comunque il caso di valutarle.
E’ probabile che possano portare una
ventata di novità nella vostra vita.
Le stelle sono dalla vostra. C’è un
progetto che state accarezzando da
tempo e che ora può andare in porto.
Dipende da voi e dalla vostra capacità di
diventare concreti anche chiedendo,
senza farvene un cruccio, un piccolo
aiuto finanziario.
La vita torna a sorridervi. Bene gli affetti,
niente male anche lo studio e il lavoro.
Non delegate agli altri compiti che potete
svolgere voi. Non abbiate timore,
saprete essere all’altezza della situazione e avrete l’occasione per fare colpo
sulle persone giuste.
Il vostro umore sarà mutevole per i
prossimi dieci giorni, poi tornerà il
sereno. Ma attenzione a non seminare
cadaveri lungo il vostro cammino. La
forza per superare le difficoltà sta dentro
di voi, non pretendete che siano gli altri a
risolvere i vostri problemi.
Due settimane piene zeppe di impegni vi
terranno lontani dagli affetti. In compenso
le gratificazioni sul lavoro vi faranno dimenticare tutti i sacrifici. Sappiate comunque
ritagliarvi un momento tutto per voi. Ne
avete bisogno perché presto sarete travolti
dal lavoro.
E’ giunto il momento di riprendervi la
vostra vita. Nelle ultime settimane vi
siete lasciate andare e in qualche
modo avete subito le scelte operate
da altri. Rimboccatevi le mani e, se
occorre, siate pronti anche ad alzare
la voce per far valere le vostre ragioni.
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