Articolo L`hockey a scuola tratto da lascuolapossibile.it

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Articolo L`hockey a scuola tratto da lascuolapossibile.it
Articolo tratto dal numero 9- maggio 2009- Anno II de http://www.lascuolapossibile.it
L'hockey a scuola
Uno sport per tutti
Organizzazione Scolastica - di Tiberti Stefania
A scuola il mese di maggio è per tradizione il mese dedicato alle rappresentazioni di fine anno: la conclusione di ogni attività.
Spettacoli e manifestazioni rappresentano ormai un rito al quale mai nessuno si tira indietro, anche se ogni anno noi insegnanti ci proponiamo di non caricarci di troppe cose,
alla fine non è mai così perché l'offerta formativa è più che mai variegata.
Vorrei per questo riflettere su quanto tutte le attività progettuali che proponiamo,siano importanti nella formazione dei nostri bambini.
Di quanto sia stato importante poter realizzare un laboratorio teatrale con gli esperti del teatro Gabrielli ho già parlato e lo spettacolo che abbiamo presentato ci ha ripagato di
tutti le fatiche incontrate; vorrei fare ora alcune considerazioni sui progetti svolti nell'ambito sportivo di cui, nel corso di questo anno scolastico, mi sono occupata.
È convinzione condivisa che potenziare l'attività motoria nella scuola significa anche agevolare il processo educativo di ciascuno studente.
Per il bambino il movimento è la principale forma di comunicazione e contatto con l'ambiente che lo circonda, è mezzo e forma di realizzazione della personalità, di
espressione dell'affettività.
Le scienze pedagogiche e psicologiche approfondiscono ed esaltano sempre più l'importanza dell'attività motoria nella formazione della personalità dell'individuo ma,
spesso, nel nostro quotidiano rileviamo che i bambini si muovono sempre meno, i danni della sedentarietà si quantificano sull'organismo e si valutano registrando un
"abbassamento" dei livelli logico-cognitivi e i problemi socio-affettivo connessi all'ipocinesi.
L 'impegno nelle attività motorie coinvolge l'interezza della persona che è fatta di pensiero, corporeità ed emozioni, realizzando così quelle condizioni di disponibilità
all'apprendimento e all'interiorizzazione dei saperi disciplinari, delle regole su cui si fonda la convivenza sociale.
Nell'intento di favorire di più l'esperienza motoria in orario scolastico questo anno, nel nostro circolo, sono stati realizzati diversi progetti di carattere sportivo per poter
condividere le pari opportunità, per mettersi in gioco e competere correttamente partendo dal rispetto di se stesso e dell'altro percepito come persona.
La mia classe quarta oltre a svolgere, durante l'ora di educazione motoria, lezioni di minibasket con un esperto, ha effettuato 10 lezioni di hockey con degli istruttori federali.
L'esperienza è stata entusiasmante principalmente perché ha suscitato interesse e curiosità dato
che pochi dei nostri bambini conoscevano questo tipo di sport nonostante l'hockey da prato sia uno degli
sport più diffusi e praticati al mondo.
Di origine anglosassone, è uno degli sport di squadra più praticati nelle scuole europee ed
internazionali indistintamente sia da maschi che dalle femmine e questo, infatti, inizialmente è sembrato
essere un problema per molti bambini e genitori perché lo ritenevano adatto solo ai maschi, troppo
pericoloso, quindi criticato nella scelta: "maestra ma è sicura di volerci proporre un cosa del genere... la
nostra classe con.... figuriamoci correre con un bastone in mano". Io ho sempre risposto ..."perché no?".
L'hockey era invece proprio adatto a noi : è uno sport di squadra che richiede coordinazione, velocità e
resistenza, é uno sport statisticamente poco pericoloso e, anzi, il controllo di un bastone in mano richiede e
stimola nei bambini una maggiore capacità di autocontrollo. Sostanzialmente la proposta educativa e
metodologica si basa sulla pratica delle attività motorie di base e sulla conoscenza dei fondamentali di
gioco dell'hockey.
Con questi presupposti, e pronti per una nuova sfida, abbiamo iniziato le lezioni di hockey: qualcuno
inizialmente ha detto no ma rimanere seduti, di fronte a una così bella attività, e stato impossibile.
Ogni lezione, è introdotta da 10-15 minuti di riscaldamento attraverso giochi di movimento o con esercitazioni più specifiche, quali corse e andature atletiche, seguono
esercitazioni sui fondamentali di gioco, quindi l'ultima parte è riservata a partite semplificate e adeguate al livello di gioco dei bambini.
Durante ogni incontro si sono svolte delle esercitazioni di atletica leggera basate sulle forme più elementari di movimento: correre, saltare e lanciare praticate in forma ludica.
Ora che le lezioni sono terminate forse non siamo ancora pronti per i campionati nazionali ma al Torneo finale, tra le classi parallele partecipanti all'attività ai campi del Coni ...
ci siamo divertiti tanto!
Concludo ricordando quello che sempre ho ripetuto ai miei piccoli campioni: "l'importante non è vincere o perdere, anche se nel gioco questo è importante, la cosa
veramente importante è cercare di migliorarsi.
Stefania Tiberti Docente 196° Circolo Didattico Va Perazzi 46 - Roma
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