BARBARA PISCINA Animatrice pedagogica cell. 3286766227 e
Transcript
BARBARA PISCINA Animatrice pedagogica cell. 3286766227 e
BARBARA PISCINA Animatrice pedagogica cell. 3286766227 e-mail [email protected] PROPOSTA DI CORSI DI FORMAZIONE PER DOCENTI Il percorso di formazione vuole essere l’occasione per riflettere sul proprio compito educativo sull’importanza del rapporto adulto/bambino come punto fondante la costruzione dell’identità sul valore dell’esperienza come modalità significativa di incontro con la realtà. Fondamentale nel metodo proposto, il concetto di esperienza, non come momento vissuto a se stante, ma come momento significativo di impatto con il reale, di conoscenza e di espressione originale di sé. I docenti all’interno del corso saranno invitati ad implicarsi in modo personale nell’incontro e nella sperimentazione con i diversi linguaggi: corporeo, grafico/pittorico e manipolativo perché se l’adulto sperimenta su di sé e compie un lavoro che lo mette in moto, può cogliere con maggior consapevolezza la modalità del bambino di rapportarsi con la realtà. 1. PERCORSI FORMATIVI PER EDUCATORI DI ASILI NIDO: LA FIDUCIA CREATIVA: L’ESPERIENZA CHE GENERA ESPERIENZA Tre possibili proposte che possono diventare un percorso articolato in più anni. “CORPO E RELAZIONE” Sviluppo dell’aspetto relazionale e della dimensione corporea La relazione e l’ascolto: il dialogo tonico, lo sguardo, l’uso dello spazio, l’oggetto come mediazione nel rapporto. Il corpo e il movimento: il piacere di muoversi, investire lo spazio, trasformarlo. Come l’adulto può accompagnare il bambino nello svolgersi di un’esperienza. Il gioco è una forma di conoscenza e di rapporto. Il gioco senso-motorio, il gioco simbolico. Lo spazio strutturato: occasione di gioco, sperimentazione, conoscenza di sé. “COME FAVORIRE L'ESPERIENZA DEL BAMBINO ATTRAVERSO IL GIOCO E LA MANIPOLAZIONE.” Incontro e sperimentazione dei materiali La carta di giornale e la carta velina: immergersi, ricoprirsi e … tanti modi per giocare. Le stoffe : avvolgersi, nascondersi e costruire. Gioco con le farine e le granaglie: dalla percezione sensoriale alla traduzione dell’emozione suscitata nel contatto. La sabbia, la terra, la creta: con le mani e … quale gioco può nascere? L’acqua e … le trasformazioni. Il colore:dall’immersione nelle luci colorate, al piacere di lasciare una traccia “SCOPRIRE LA REALTA' ATTRAVERSO I SENSI” Fare attenzione alla realtà per cogliere ciò che accade. Il corpo e i suoi mezzi espressivi (voce e movimento). Musica e rumori – corpo e colori. Dal gesto, al segno, al suono. L’esperienza sensoriale:colori, suoni, odori Le mani e i piedi conoscono la realtà La qualità dei materiali: quali immagini, quali sensazioni Trasformare lo spazio e….. 2. PERCORSI FORMATIVI PER DOCENTI SCUOLA DELL'INFANZIA: ACCOGLIERE LA SINGOLARITA' DEL BAMBINO: PERCORSI NELLA SCUOLA DELL'INFANZIA Il percorso formativo proposto punta l’attenzione sull’individuare una modalità di progettazione e di documentazione che aiuti e favorisca la sistematizzazione del lavoro di programmazione e contribuisca al poter riflettere sull’esperienza in atto con i bambini. Vuole essere l'occasione per riflettere sul significato di un percorso che viene “pensato” dall’adulto in relazione ai bambini della scuola, sulla lettura e l’osservazione dell’esperienza in atto con i bambini stessi e sulla consapevolezza di ciò che è accaduto. Si approfondirà l’azione del “progettare” : da dove parto? Che cosa tengo presente? Quale significato attribuisco all’esperienza? Quale uso del tempo e dello spazio? Si approfondirà l’azione del “documentare” : perché serve documentare? Che cosa mi interessa documentare? Documentare a chi? Documentazione per la scuola. Documentazione per il bambino e la sua famiglia. Progettare e documentare è l’esperienza di un incontro, tra l’adulto e il bambino, che chiede di essere trattenuta e trasmessa per poter diventare realmente “storia”. I tre percorsi proposti per i Nidi possono essere proposti anche alla Scuola dell'Infanzia tenendo conto della diversità tra i due livelli. Si aggiungono corsi che approfondiscono alcuni contenuti legati alla programmazione specifica. “LE STAGIONI: UN ARGOMENTO COMUNE OLTRE LO STEREOTIPO” Uno sguardo alla realtà della natura che accade, alla ricerca degli indizi e degli elementi che cambiano nel tempo e continuamente si trasformano. Un viaggio nell'arte: come alcuni artisti si sono lasciati sorprendere dalle forme, dai colori e dalle luci della natura nella varietà delle stagioni. le trasformazioni con musica immagini e movimento. Storie di trasformazioni. l'albero: le sue parti, struttura nello spazio, giocare con le foglie, le ombre. i contrasti: dentro-fuori, silenzio-rumore, immobilità-movimento, sotto-sopra...... poesie e parole “INCONTRIAMO GLI ELEMENTI: TERRA, ACQUA, ARIA E FUOCO” Il percorso vuole essere l’occasione per riscoprire in modo consapevole l’importanza degli elementi presenti nella realtà naturale e di cui ciascuno fa esperienza diretta. Attraverso il vissuto corporeo, attività creative e la manipolazione dei materiali conosceremo la qualità e la valenza simbolica di ciascun elemento. TERRA = solidità, contatto, peso, tana vita, nascere….. ACQUA = fluidità, galleggiamento, onde, colore, suoni…. ARIA = leggerezza, volo, trasparenza, cielo….. FUOCO = calore, luce, movimento, colore…. “I BAMBINI E L'ARTE” Avvicinare i bambini alla dimensione del BELLO attraverso l'incontro con pittori e scultori. Il seminario si pone l’obiettivo di trasmettere un metodo che favorisca la relazione adulto/bambino e mette nelle condizioni di riflettere e confrontarsi tra adulti a partire dal lavoro comune. L'io del bambino: prima risorsa per un percorso creativo. La realtà: una finestra aperta che ci mette in moto. L'adulto testimone di un percorso personale e originale. I bambini e l'arte: cosa favorisce un approccio positivo con il colore e la costruzione creativa. Quali esperienze possibili attraverso l'incontro con pittori e scultori. Esempi di lavoro. Proposta di laboratorio: sperimentazione attiva da parte delle insegnanti “ALL’ORIGINE DELL’ESPERIENZA DEL VEDERE” luce,ombra e colore Da dove viene la luce? Perché ci sono i colori? E perché il cielo cambia colore? Tante domande possono nascere e il modo con cui un bambino sta di fronte a ciò che vede è innanzitutto una meraviglia, la stessa meraviglia che ci raccontano certi artisti o certi scienziati. E allora incontrare il mondo dei colori, il fascino della luce, il mistero dell’ombra non è solo per “riconoscere”- “denominare”- “mescolare” ma per introdurre alla globalità del reale. Ciò che si vede diventa una possibilità di entrare di più dentro le cose e “muoversi” in rapporto ad esse. Da qui la “domanda stupita” sarà la strada, nel tempo, per cercare e trovare, via, via, risposte sempre più adeguate. I racconti sulla luce L’ombra: giochi di buio e di luce I racconti sul colore I colori: luci, vetrini, pigmenti Bagni di colore: luci, movimenti, emozioni, storie I colori del cielo: immagini dall’arte “DA UNO SPUNTO NARRATIVO NASCE IL GIOCO CON IL CORPO E I MATERIALI ” La dinamica della narrazione facilita l’acquisizione di un lessico appropriato. Gli alunni ascoltano l’adulto e apprendono una modalità espressiva appropriata e pertinente, che lascia in eredità una moltitudine di parole capaci di descrivere la realtà incontrata. La conoscenza per il bambino avviene attraverso incontri significativi che muovono ad una iniziativa personale e aprono alla scoperta di nuove possibilità. L’esperienza così vissuta porta ad una consapevolezza nuova che potrà esprimersi in situazioni e tempi “inaspettati”. Il percorso formativo proposto, vuole essere l’occasione di vivere personalmente esperienze significative attraverso il vissuto corporeo e la manipolazione dei materiali. Utilizzare la narrazione come occasione di conoscere e dare “nome alle cose”; I contenuti della narrazione diventano spunti per percorsi specifici di lavoro ed esperienza; Utilizzare differenti forme espressive: arte, teatro, musica come risorsa preziosa per incontrare e conoscere, consapevoli che sono forme di arte che educano al “bello”. Narrare per fare incontrare e così scoprire il mondo. L’adulto mette a disposizione sé quando narra e al bambino si aprono nuove immagini. I laboratori danno corpo alle immagini della narrazione. Si può esprimere e dare forma all’immaginazione per poter diventare maggiormente consapevoli. “COME FAVORIRE L’ESPERIENZA DEL BAMBINO” OBIETTIVI Primo approccio con una metodologia che permette di stabilire successivamente una relazione con il bambino che tiene conto di tutte le potenzialità che il bambino possiede (concetto di ESPERIENZA E GLOBALITA’) Il seminario si pone l’obiettivo di trasmettere un metodo che favorisca la relazione adulto/bambino e mette nelle condizioni di riflettere e confrontarsi tra adulti a partire dal lavoro comune. CONTENUTI Si propone una prima fase di sperimentazione personale attraverso esperienze di vissuto corporeo. Ciascuno, mettendosi in gioco in prima persona, sarà coinvolto nella scoperta e nell’ascolto delle proprie potenzialità creative e comunicative. Saranno favorite esperienze corporee di comunicazione non verbale. Dall’analisi del proprio vissuto nella verbalizzazione verranno definiti aspetti e criteri del metodo proposto e si procederà alla scelta di un contenuto che possa immediatamente portare ad un iniziale cambiamento a livello organizzativo e/o didattico/educativo. Nella seconda fase si approfondirà uno dei seguenti temi: LO SPAZIO Lo spazio della scuola dell’infanzia non è uno spazio neutro, è uno spazio che va “pensato” dall’adulto in funzione dell’esperienza che si vuol far accadere. Il contenuto delle esperienze non può prescindere dai bisogni dei bambini nelle tre fasce d’età e dal loro modo di conoscere, esplorare, interiorizzare. L’insegnante progetta con un’intenzionalità e rende significativo lo spazio che diventa proposta. Il libero movimento psicologico si esprime nella possibilità di scelta dell’attività, del gioco, dei rapporti; il misurarsi con la realtà passa attraverso tale “libertà”. Il primo luogo di riferimento per il bambino è la sezione, è lì che può incontrare, agire, muoversi, costruire, sperimentare, in un rapporto sicuro con gli insegnanti che garantiscono e promuovono momenti di relazione e apprendimento. Gli spazi comuni sono l’occasione di incontro tra bambini e di “offerta” di situazioni diverse da quelle strutturate nelle sezioni. Vanno pensate dal Collegio e continuamente verificati nel loro utilizzo e nel loro scopo. Il percorso d’esperienza nelle sezioni e negli spazi comuni viene costantemente ridefinito dal Collegio nella ricerca continua di criteri comuni di riferimento. Portare l’adulto alla consapevolezza dello spazio come luogo d’incontro e proposta significativa. Ri-significare le dimensioni del gioco come momento di comunicazione/relazione e apprendimento. Porre attenzione a: Strutturazione dello spazio come spazio/zona. Condizioni che creano e favoriscono il gioco, la relazione, la scoperta. La conquista dello spazio da parte del bambino. Spazio/tempo: la strutturazione dello spazio richiede una riorganizzazione del tempo. Spazio sezione/spazio comune. IL TEMPO : Tempo dell’accoglienza Tempo della permanenza Tempo della memoria Valorizzazione della routine quotidiana (dare tempo a…). Tempo per crescere o tempo per produrre? Tempo per stare in ascolto o tempo da riempire? MODALITA’ DI PROPOSTA ATTRAVERSO L’ESPERIENZA Posizione dell’adulto: atteggiamento che favorisca il gusto esploratorio e la curiosità. Programmare per esperienze e non per obiettivi. Dal vissuto corporeo all’interiorizzazione dei concetti. L’ipotesi di percorso come modalità di programmazione flessibile che favorisce, attraverso un’esperienza globale vissuta, l’incontro del bambino con la realtà nella sua totalità e nel suo significato. VERIFICA La verifica verrà effettuata attraverso l’osservazione dei cambiamenti attuati dalle insegnanti nel lavoro con i bambini. Nell’incontro di verifica si esprimerà una valutazione del corso su: raggiungimento degli obiettivi definiti eventuale riscontro nei confronti dell’azione educativa e delle scelte promosse. DATI TECNICI Il corso potrebbe strutturarsi nell’arco dei tre anni ed approfondire ogni anno un contenuto diverso. Numero di ore ogni anno 15/20 strutturate in momenti di vissuto personale e momenti di riflessione e approfondimento teorico. Il vissuto richiede uno spazio ampio, libero da arredi e un abbigliamento comodo. E’ previsto l’utilizzo di video cassette e materiale fotografico come supporto al lavoro. 3. PERCORSO DI FORMAZIONE PER DOCENTI DELLA SCUOLA PRIMARIA FINALITA’ E OBIETTIVI : Trasmettere un metodo di lavoro con i bambini che favorisce i linguaggi non verbali e la possibilità di incontrare la realtà attraverso il coinvolgimento di tutta la persona. Il percorso formativo vuole mettere a tema gli aspetti metodologici dell’animazione come contributo ad un apprendimento significativo e motivato. CONTENUTI A partire da una riflessione metodologica viene esemplificato l'uso dei linguaggi espressivi, per l'apprendimento di contenuti disciplinari e trasversali Un metodo per conoscere: incontrare, trafficare, rielaborare. Le condizioni che favoriscono l’esperienza del conoscere. Attraverso i linguaggi: gesto, immagine, suono, parola. Percorsi specifici: individuazione di contenuti diversi, significativi e caratteristici, nelle singole classi. Laboratorio di animazione: un metodo alla prova. Proposta di esperienze espressive legate ad approfondire alcuni temi: la poesia, la narrazione, le materie di studio.....come cambia la proposta nelle diverse classi. DATI TECNICI Il corso è rivolto agli insegnanti di classe e ai maestri specialisti della scuola primaria. Prevede quattro incontri di 3 ore ciascuno: due incontri teorici in cui viene introdotto il metodo proposto, viene definito il percorso nelle classi e vengono raccontate alcune esperienze significative, due incontri esperienziali in cui ciascun adulto può misurarsi con la proposta fatta. Per gli ultimi due incontri si richiede un locale ampio, libero da arredi e possibilmente oscurabile. LA FORMATRICE BARBARA PISCINA Animatrice pedagogica, formatrice. Formazione corporea attraverso il vissuto, la relazione e l'incontro con diversi materiali. Ha elaborato il metodo dell'animazione pedagogica globale, approfondendo il concetto di esperienza e favorendo lo sviluppo dei diversi linguaggi. Propone tale metodo all'interno di corsi di formazione per docenti. Propone inoltre consulenze e super-visioni relative a percorsi di programmazione all'interno delle scuole.