L`era dei nuovi ingegneri progettati per stare a galla
Transcript
L`era dei nuovi ingegneri progettati per stare a galla
18 18 IL IL SECOLO SECOLO XIX XIX MERCOLEDÌ MERCOLEDÌ 22NOVEMBRE NOVEMBRE2011 2011 genova genova LE PROFESSIONI E LA CRISI / 3 GLI “ANZIANI” DELLA CATEGORIA COSTRETTI AL TRASFORMISMO. I GIOVANI PER FARE CARRIERA ESPATRIANO L’eradeinuoviingegneri progettatiperstareagalla Gli ingenieri in numeri FACOLTÀ DI INGEGNERIA DI GENOVA ISCRITTI 2009/2010 4.642 ISCRITTI 2010/2011 Parola chiave: flessibilità. Con la mente a Steve Jobs e la valigia pronta gliori è un po’ appannato dagli anni. Gli ingegneri oggi sono (spesso) la L’INCHIESTA voratori dipendenti che si conside rano sottopagati. Oppure liberi pro fessionisti che incontrano difficoltà BRUNO VIANI crescenti per farsi saldare le fatture. Nei rapporti con gli enti pubblici, il GIOVANIcheguardanoaSteveJobs cosiddetto “patto di stabilità” (la come un’icona e intanto si lanciano norma che chiude le borse dei Co sul mercato del lavoro con la valigia munisuperatoiltettodispesaprevi inmanomoppuresiaccontentanodi sto) è un dramma: «Le conseguenze stipendi poco gratificanti dopo un siavvertonosempredipiùriprende lungo curriculum di studi. E profes l’ingegnerCalzetta èfrequentetro sionisti maturi che si mantengono varsidavantialComunechenonpuò giovani per tenere testa a un merca pagare. E se salti un giro, il tuo ono to che cambia sempre più veloce rario arriva l’anno dopo». L’ingegneria resta un’isola in net mente: ingegneri meccanici che non si curano dei motori tradizionali ma ta maggioranza maschile (solo 580 si occupano di gestione aziendale e donne contro 4183 uomini). Però la biotecnologie, informatici che si “quota rosa” cresce in campo infor lanciano nel mondo della robotica. matico e si impenna nel settore bio Ingegneri navali che guardano oltre medico. «Inoltre precisa la preside la crisi della cantieristica (che ha pe Paola Girdinio se guardiamo ai ri rò provocato un netto calo delle sultati universitari, la presenza fem iscrizioniaquestocorsodilaureanel minile si rivela molto più preparata. 2011, meno 10%) e ingegneri civili A livello di dottorati di ricerca le stu chelavoranodietrolequintedistudi dentessepareggianoesuperanoico diarchitetturasenzamaiapparire.E etanei maschi». Lei, la preside Girdinio, non si è poi le punte di diamante dell’eserci todegliingegnerichehannosceltola mai pentita della sua scelta profes carriera manageriale o sono diven sionale e di vita. Ma i suoi studenti? «Oggi ingegneria dà ancora lavoro, tati imprenditori di successo. anche se gli stipendi Impossibilefermare iniziali non stimolano con un’immagine il ad affrontare un per mondo dell’ingegneria corso molto pesante di a Genova. I tratti co studi. Senza ingegneri muni sono la flessibili non avremmo nulla di tà dall’inizio alla fine ciò che ci circonda, dal della carriera e la vo la sedia al ponte all’im glia di creare. Ma nel pianto elettrico». 2011 il percorso dal Poi confessa un det l’idea alla creazione taglio della sua vita pri passando per la fase vata. «Mio figlio ha 19 progettuale è sempre anni, a lui interessava più un lavoro di equi pe. Un processo com La preside Paola Girdinio investire per il suo fu turosuuncorso cheof plesso in cui ogni pas frisse prospettive oc saggio è affidato a spe cupazionali. Non mi ha cialisti diversi. «Sì, oc chiesto consiglio. Ma si cupiamo tutta la è iscritto al primo anno panoramica delle atti diingegneriaedèentu vità produttive, qua siasta, sa che il numero lunque oggetto ha die deilaureatièancorain tro di sé conoscenze di feriore alle richieste ingegneria», dice a del mercato, anche se botta calda Gianluigi c’è molta variabilità tra Calzetta,58anni,inge un’ingegneria e l’altra. gnere civile e tesoriere E, ovviamente, soprat dell’Ordine. tutto i neolaureati de Sono 4.761gli iscrit vono mostrare flessi tiall’Ordinedegliinge Gianluigi Calzetta bilità: questa è davvero gneri a Genova, divisi (dopo la riforma del 2001 che ha in unagenerazioneconlavaligiainma trodottolalaureabrevetriennale)in no, la globalizzazione è questo, è im una sezione”A” che conta 4.663 in possibilepensaredipoterrestarese gegneri con laurea quinquennale e duti sotto casa». La professione tradizionale era una ristretta sezione “B”, un centi naio di professionisti con laurea fatta di oggetti materiali e cantieri, triennale. Pochi. «Sì, a dieci anni di polvereemacchine. UgoSalerno,Ad distanza la riforma non ha ottenuto delGruppoRina,parladelsuolavoro i risultati sperati: chi si ferma non è comeuninnamorato:esemoltecose né carne né pesce, il biennio di com cambiano, dice, Genova non può co pletamento e specializzazione lo munque prescindere dal mare. «La fanno quasi tutti». Più liberi profes professione di ingegnere navale è af sionisti o dipendenti? «A Genova si fascinante perchè permette di dedi curamente più dipendenti, diciamo carsi, sotto il profilo tecnico, alle di il 70% racconta il portavoce del verse fasi che hanno attinenza con la l’Ordine A livello nazionale il rap vita della nave: progettazione, rea porto è più bilanciato, cinquanta e lizzazione, trasformazione, eserci zio, manutenzione e demolizione». cinquanta». Flessibilità è l parola chiave: gli in Non c’è spazio per le star: «L’inge gegneri fanno di tutto, anche in ruoli gnere navale di oggi deve essere ca non strettamente legati alla forma pacedifaresquadra,abordoillivello zione universitaria. Hanno una lau tecnologico è talmente elevato che è rea in ingegneria il comandante dei necessario il contributo di diversi vigili del fuoco, svariati amministra professionisti capaci soprattutto di tori delegati di importanti aziende, applicare sulle navi le applicazioni imprenditori e soci di studi di archi industriali derivate da altri settori». tettura. [email protected] Il problema vero è che il mito della © RIPRODUZIONE RISERVATA laureacheapreleportedeilavorimi (3/continua) 4.216 ORDINE GIOVANE, È IL MOMENTO DEI TRENTENNI GLI INGEGNERI genovesi so no giovani. L’età più rappre sentata, nella torta che suddi vide i professionisti iscritti al l’ordine in base all’anno di na scita (dati forniti dall’Ordine degli ingegneri), è quella dei nati a metà degli anni Settan ta. La “leva” record è quella di chi oggi ha tra i 32 e i 35 an ni, record assoluto per questi ultimi:i trentacinquenni sono bel 179. A seguire chi a 38 an ni (164), 39 (163), 36 (162), 37 (157) e 34 (145). I picchi estre mi per età. Tra i senior: 98 an ni (1), 91 (3. Tra i giovani: 25(4) e 26 anni (35) La prima puntata dell’inchiesta La seconda puntata riguardante gli sulle professioni e la crisi è uscita il architetti è uscita sul Secolo XIX del 27 settembre: riguarda gli avvocati 30 settembre 4.663 GLI ISCRITTI Per sesso P 87,9% 12,1% Femmine I diversi “volti” della professione IL MANAGER DI ERZELLI PIERO MENSI LO STRUTTURISTA ALDO SIGNORELLI IL DOCENTE DELLE IMPRESE FABIO LAVAGETTO PIERO MENSI, 76 anni, ingegnere meccanico e amministratore delega to di Genova high tech , ovvero la società costi tuita nel marzo del 2003 (e sottoscritto da 62 persone tra mana ger e imprenditori) che è impegnata nell’ope razione milionaria lega ta al parco scientifico tecnologico degli Er zelli dove si trasferirà anche la facoltà di Inge gneria. «La mia vita professionale è iniziata vincendo un premio dell’associazione Termo tecnica italiana, poi ho lavorato a lungo nel set tore edilizio in senso classico» ALDO SIGNORELLI, 59 anni, ingegnere edile strutturista, è titolare di uno dei più grandi studi genovesi dove lavorano 8 persone tra cui 2 di pendenti e un pool di li beri professionisti (ma fino a pochi anni fa, pri ma della crisi, erano 12). Tra gli ultimi lavori in città: l’intervento di via Pacinotti e la realizza zione al porto antico dei nuovi spazi di Eataly . Traduce così la sua professione: «L’ingegnere edi le è colui che prende un progetto architettonico e realizza un progetto strutturale, colloquiando sia con l’archiettto che direttamente con l’impresa» FABIO LAVAGETTO, 49 anni, è ingegnere elet tronico, professore or dinario di Telecomuni cazioni e prorettore con delega per la ricer ca e il trasferimento tecnologico. In tre pa role: è l’uomo preposto alla promozione delle imprese spin off, chia mato a sostenere il pro gramma dell’Ateneo che accompagna alcuni studenti dalla ricerca universitaria alle realizzazioni concrete destina te al mercato: il progetto “Uniti” finanziato dalla Regione (2 milioni) ha portato finora alla nascita di 18 imprese, al 50% in ambito ingegneristico IL DECANO, PAPÀ GEOMETRA E MAMMA CASALINGA: «DEVO TUTTO AI LORO SACRIFICI» «HO INIZIATO SENZA COMPUTER CONTA IL TEAM NON LA TECNOLOGIA» Vernazza: nel ’70 c’erano le schede perforate... Per capire il futuro serve conoscere il passato PASSIONE NATA SUL CAMPO Mio padre era un geometra e mi portava nei cantieri della ricostruzione nel dopoguerra GIOVANNI VERNAZZA docente di Telecomunicazioni Gianni Vernazza vorazioni dava emozione. L’ho rivi sto,mio padre, all’opera in alcuni fil mati della Fondazione Ansaldo». Studiare ingegneria era il salto in avanti, per seguire le orme del padre geometra? «Ero incerto, la fisica mi affascina va ma l’ingegneria era la strada per affrontare problemi concerti. Lei si è laureato nel 1971: i pc non esistevano. «L’ingegneria elettronica esisteva da pochissimi anni e non esistevano sicuramente i personal computer. R ALBO DEGLI INGEGNERI DI GENOVA Maschi PER CAPIRE il futuro bisogna guar dare prima al passato. E Gianni Ver nazza, ex preside della facoltà di In gegneria anche se è ancora al lavoro come docente di Telecomunicazioni è un testimone della professione che cambia. Parla delle schede perforate che isuoi studenti non hanno mai vi sto. E accetta di parlare anche di se stesso. «Dire “ingegneria” voleva di re ingegneria civile oppure navale». Professione di famiglia? «No, papà era geometra, mamma casalinga, quelli della mia generazio ne potevano studiare solo con sacri fici familiari: io vedevo mio padre Giovanniimpegnatoneicantieridel la ricostruzione dopo la guerra, Sci Oscar Sinigallia. Lui era un dipen dente Fiac, l’embrione dell’Italsider. Mi portava a vedere l’impiantistica di Cornigliano, le colate. la propen sioneversoilmondodellatecnologia e l’applicazione ingegneristica na scono da bambini, il rumore delle la I d Avevamo la possibilità di utilizzare uncalcolatorecentraleenorme,con tanti nastri, in via Leon Battista Al berti, Funzionava con le schede per forate: erano come cartoncini forati, fori che venivano letti in termine di segnali binari, dove passava la luce e dove non passava. Noi matricole consegnavamo le nostre schede agli addetti al macchinario». I suoi studenti riconoscerebbe ro valvole e transistors? «Forse no. Ma quello che è cam biato al di là delle evidenze è il ruolo più nascosto dell’ingegnere che oggi è, quasi sempre r parte di una gran dissima squadra. L’ingegnere solista unico, dopo gli anni Settanta, non esiste più. Chi è dipendente di una grande azienda entra a far parte di una squadra multidisciplinare: i pro getti hanno dimensioni così ampie che servono competenze diverse e complementari. Come in medicina». B. V. 5 genova genova > 10.000 4.000 Il progetto per il villaggio high-tech degli Erzelli dove dovrebbe trasferirsi la facoltà di Ingegneria 1.500 REDDITO (stime in euro) 600/900 professionisti affermati Per età top manager Per settore 48,7% 30,5% 33,1% 15,5% 5,0% 20/30 18,2% 4,7% 2,9% 30/40 40/50 50/60 60/70 Malpagati e precari, la corsa all’oro dei giovani dottori 70/80 80/90 0,3% >90 Civile e Industriale Informazione ambientale SOTTOPAGATI. Spesso precari per anni. Però (almeno) mai disoccupati e con buone prospettive di crescita professionale, a patto di essere di sposti a mettersi in gioco in prima persona. Con una certezza: i contrat tid’oro,nel2011,noncisonopernes suno. Eccetto i supermanager. È un mondo dai mille volti, quello di chi si affaccia sul mercato del lavo ro con una laurea in ingegneria in ta sca. Per moltissimi neodottori anda re all’estero è una necessità e un’op portunità,ancheafrontediprimisti pendi in Italia che (in qualche caso) sonocrollatisottoi7800euroalme se: contratti di consulenza, contratti interinali, persino contratti di for mazionelavoro. L’UOMO DEL RINA UGO SALERNO IL DIRIGENTE DI ESAOTE PIETRO AMORETTI IL COSTRUTTORE DAVIDE VIZIANO UGO SALERNO, 58 an ni, napoletano, è inge gnere navale e meccani co. Nato e laureato a Napoli, dopo una paren tesi come assistente universitario e una bre ve esperienza in Ibm, ha iniziato la carriera ma nageriale che l’ha con dotto alla carica di am ministratore delegato del Registro navale ita liano: tre anni con Italcantieri a Genova, poi la carriera a Ravenna fino alla nomina nel 1996 ad amministratore delegato dei settori shipping e lo gistica del gruppo guidato da paolo Clerici. Quin di alla vigilia dell’estate 2022 l’incarico al Rina PIETRO AMORETTI 50 anni, ingegnere meccanico con indiriz zo in Bioingegneria è Direttore Operations di Esaote. Il suo volto può rappresentare le appli cazioni della vecchia meccanica al campo della diagnostica medi ca non invasiva. Ma è anche un esempio della flessibilità di una pro fessione: «La formazione di un ingegnere dice non è solo di natura tecnica, ma anche di orga nizzazione industriale. Le basi tecnologiche e di studio dei processi costituiscono un bagaglio fondamentale nella vita aziendale» DAVIDE VIZIANO, classe 1949, laureato in Inge gneria civile (con spe cialità Trasporti) può le gittimamente rappre sentare il mondo dei co struttori. Titolare della ditta “Progetti e costru zioni spa”, presidente della Consulta provin ciale per l’edilizia, vice presidente di Ance As sedil Genova (oltre che prsidente dell’Unione cristiane imprenditori e diri genti della Liguria). «Ho iniziato occupandomi di cemento armato come ingegnere strutturista, og gi il mio lavoro è più inquadrabile nel campo del l’ingegneria gestionale». Il lavoro del manager LA SCHEDA 19 19 «Più occasioni e soldi all’estero. Qui è dura» dopo tre anni 21,6% 19,7% MERCOLEDÌ MERCOLEDÌ 22NOVEMBRE NOVEMBRE2011 2011 LE STORIE DI CHI SI LAUREA E AFFRONTA IL MERCATO BRUNO VIANI inizio carriera IL ILSECOLO SECOLOXIX XIX IL PROFESSOR REGAZZONI E LE AZIENDE NATE IN UNIVERSITÀ LA STRUTTURA E LE COMMISSIONI DEI DUE ALBI «VI RACCONTO I RAGAZZI “SPINOFF” DA RICERCATORI A MANAGER» ••• L’ORDINE nasce all’inizio del Novecento e ancora oggi la pro fessione di ingegnere è consenti ta solo a chi è iscritto all’Albo. Ecco come è organizzato. Gli iscritti sono chiamati a eleg gere il consiglio direttivo, all’in terno del quale vengono eletti presidente, segretario e tesorie re. Dopo la riforma universitaria che ha introdotto la “laurea bre ve” l’albo è stato diviso in due se zioni: sezione “A” (ingegneri con laurea specialistica della durata di 5 anni) e sezione “B” (diploma universitario o laurea di primo li vello della durata di 3 anni). Il consiglio dell’Ordine è poi affian cato da commissioni specializza te in vari settori dell’ingegneria. Attualmente: acustica, ambiente, attività civili, attività navali e por tuali, biomedica e sanità, compa tibilità elettromagnetica, dipen denti, giovani ingegneri e occu pazione, grandi rischi e sicurez za, impianti ed energia, informazione, qualità, taratura parcelle e Tigullio. CREARE impresa a partire dalla ri cerca universitaria.L’apripista di un sistemacheoggihatrovatouninqua dramento istituzionale (malgrado le difficoltà a reperire fondi) è stato a Genova il docente di Telecomunica zioni Carlo Regazzoni. A indicarlo sono i “suoi” ragazzi di ieri, diventati manager. «Oggil’Universitàhavara to il progetto “Uniti” coordinato dal prof Lavagetto racconta che ha ot tenuto fondi per incentivare la crea zione di spin off all’interno dell’Ate neo. Questo è importante. Io, in pas sato,nonhofattoaltrocheaiutareal cuni ragazzi del mio gruppo in due occasioni:nel 1993enel2003.Realtà chepoisonoandateavanticonleloro gambe». Partiamo dalle parole: cos’è un’impresa spin off? «In senso lato, si parla di spin off quando nasce un’attività di impresa da una ricerca di gruppi universitari, senza implicare necessariamente la partecipazione dell’Ateneo come partner». È una risposta alle difficoltà ad entrare nel mondo del lavoro? «Può esserlo, in molti casi è il pri mo lavoro. Con tutte le difficoltà connesse: in Italia e più ancora a Ge nova è difficile trovare chi è disposto a investire su un progetto, altrove non è così. Steve Jobs è partito da un’idea di ricerca e ha trovato ventu re capital per realizzarla. Carlo De Benedetti raccontava di aver perso l’occasione più importante della sua vitaproprioconJobsche,giovanissi mo, gli aveva chiesto invano 100 mila dollari. Tra buone idee e favori del mercato, spesso, c’è un abisso». Che sviluppo hanno avuto le due spin off che ha accompagnato nei primi passi? LA RISPOSTA ALLA CRISI «Un’impresa può nascere da gruppi di studio ma è difficile trovare chi finanzi» «Nel 1993 i tempi non erano anco ra adeguati, il progetto si chiamava “Et” e non era ben visto a livello di Ateneo. Però quella spin off si è evo luta e a distanza di tempo è stata ven duta ed è diventata un dipartimento di Esaote». E la seconda? «È partita dalle ricerche di un gruppo di studenti ne campo dei si stemi di videosorveglianza. Il punto di partenza: se una vasto territorio è controllatodacentinaiaditelecame re,nessunopotràmaicontrollareco stantemente i filmati delle riprese. Per questo, già negli anni Novanta, è iniziata la ricerca di algoritmi che consentano di interpretare le situa zioni anomale di un filmato: un og getto abbandonato, movimenti ano mali. Nel 2003 avevamo in mano dei buoni risultati». Dov’è il business? «Tre studenti genovesi che aveva no portato avanti quello studio.met tendosi insieme, hanno dato vita a una società che oggi commercializza nel nord Europa un software vendu to come componente aggiuntiva di sistemi di videosorveglianza». «Agli studenti dei miei corsi di Te portato a Nantes per la laurea magi lecomunicazioni e a tutti quelli che strale. «Nell’estate 2010 ho avuto mi chiedono consiglio racconta il l’opportunità di seguire un corso a prorettore alla Ricerca dell’Univer Shanghai, in Cina. Poi a fine agosto sono partito per il Qué sità Fabio Lavagetto di bec per iniziare un dotto co sempre che nei loro ratoiningegneriamecca progetti di vita non pos nica e robotica su un pro sono limitarsi alla ricerca getto di ricerca incentra di un lavoro dipendente: to sul design ed il esiste anche l’opportuni controllodiunamanoro tà di creare impresa». botica antropomorfa». Eccoli,igiovaniegliex SCELTE Irene Minetti, 30 an giovani che si racconta DI VITA ni, laurea magistrale in no. Emanuele Tedone: Lavoro a Ingegneria delle Teleco «Ho 37 anni, mi sono lau Parigi, i miei municazioni conseguita reato in Ingegneria Civile amici rimasti nel luglio 2006, ha deciso a Genova nel 1999. Dopo in Italia sono di fermarsi a Genova al la laurea, ho lavorato a insoddisfatti l’Università.«Hoiniziato Genova in uno studio di del loro lavoro con un assegno di ricerca ingegneria sino al 2003, EMANUELE della durata di un anno, anno in cui mi sono tra TEDONE 1280euronettialmese,al sferito a Parigi: qui vivo e espatriato terminehoiniziatoildot lavoro tuttora in qualità torato racconta con di Project Manager nel unaborsada800euro di settore costruzioni, per ventati mille dopo un an contro di una Società no, ma con la possibilità d’Ingegneria internazio di integrare con collabo nale». A Parigi l’ingegner razioni occasionali che Tedone ha trovato l’amo mi hanno consentito di re di una compagna. Spa arrivare a 15001600 eu gnola, perchè l’amore e il SCOPRIRE ro al mese». Oggi Irene lavoro non conoscono IL MONDO Minetti lavora in Esaote confini. Gli ingegneri so A Nantes con e spera di restarci. mal no persone con la valigia Erasmus, poi grado sia ancora una pre in mano? «Non necessa a Shangai. Ora caria. «Ho un contratto riamente risponde mi occupo interinale e guadagno quasi tutti i miei compa di robotica sempre sui 1.500 euro al gni di studio sono rimasti in Canada mese, esattamente come inItaliaetantinonhanno NICOLÒ unamiatesistaneolaure neppure lasciato Genova. PEDEMONTE ata che ha molti meno ti Purtroppo, da quello che viaggiatore toli ma è entrata in Esao so, molti di loro non sono te insieme a me». soddisfatti del proprio la Logico pensare che sia voro, delle condizioni at andata meglio a chi ha af tuali e delle prospettive frontato subito un’espe offerte». È soprattutto a causa di questo, spiega, rienza aziendale. «No, che per lui è difficile im tutti gli amici che studia maginare una prospetti vanoconme alprimoim va di ritorno in patria: piego guadagnavano e «Ero partito per restare continuanoaguadagnare CREARE due anni al massimo ma, come me e anche meno LAVORO otto anni e tre lavori do risponde Nessun con Nove anni fa po, sono ancora qui». tratto a tempo indeter abbiamo Chi è appena uscito minato: forme di appren avviato dall’Università ascolta le distato da 8900 euro al un’impresa, esperienze degli “anzia mese o stage». ora iniziamo ni” e accetta la sfida. An L’alternativa è diven ad assumere drea Collo, classe 1987, tare imprenditori. Simo ha ottenuto la laurea ne De Titta, 37 anni, in SIMONE DE TITTA triennale in Ingegneria gegnere elettronico. «Io imprenditore biomedica a Genova nel due compagni di corso, 2009, poi ha proseguito: Gianluca Gera e Lucio Marcenaro, ci siamo laurea magistrale in Ro messi insieme per creare boticsEngineering,ilpri un’attività imprendito moannoancoraaGenova riale, con l’aiuto del pro poi la conclusione degli fessor Vernazza che si è studi a Nantes. impegnato personal «Adesso mi trovo a mentequandononsipar Brest per un dottorato A GENOVA lava ancora di spin offi che qui è impostato come È DURA universitari. Adesso do unverolavoro:houncon L’esperienza po 9 anni si vedono i pri tratto per tre anni di pro universitaria è mi frutti, dopo aver lotta getto, con giorni di ferie e fantastica ma to con una burocrazia re ufficio condiviso con altri ora sono felice gionalechestanziaaiutie ricercatori, discreta ela del mio lavoro poi non li dà. E abbiamo sticità di orari, ottima or interinale iniziato a dare lavoro». ganizzazione e ottime Alla Techno Aware s.r.l. strutture. Percepisco IRENE MINETTI uno stipendio che è il oggi lavorano dieci per dottore di ricerca 50% più alto di una borsa sone. «E vendiamo i no italiana.». striprodotti,softwareca Ha scelto di giocarsi al paci di interpretare im l’estero le sue carte Nico magini video, a casa degli lò Pedemonte, classe americani e degli israe 1987.percorsoinizialeanalogoalsuo liani». collega (e amico) Collio, fino al bi [email protected] gliettodiviaggiodiErasmuscheloha © RIPRODUZIONE RISERVATA