metalmeccanici, un buon contratto

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metalmeccanici, un buon contratto
Bergamo
febbraio - marzo 2008
"METALMECCANICI, UN BUON CONTRATTO"
di Antonino
Regazzi, Segretario
Uilm
La dichiarazione
di Antonino
Regazzi sulgenerale
quotidiano
"AVANTI"
L'accordo di rinnovo contrattuale sottoscritto da
Fim, Fiom e Uilm con la Federmeccanica e l'Assistal, domenica 20 gennaio, raggiunto anche con i
buoni uffici del Ministro del Lavoro, Cesare Damiano, che ha aiutato le Parti a superare l'impasse negoziale realizzatasi il precedente lunedì, ripristinando un tavolo negoziale, è un buon accordo.
Lo è sul piano economico, perché per la prima volta nella storia dei contratti dei metalmeccanici, a
un allungamento della durata contrattuale, corrisponde il superamento della richiesta economica:
si rammenti cosa è avvenuto nel 2006 o nel 1997.
Il valore medio degli aumenti è del 7,23%, cioè di
127 euro in tre tranche nell'arco di 30 mesi, a fronte di una richiesta di 117.
E anche gli aumenti ottenuti sono un segno della
volontà del Sindacato e della Uilm in particolare di
reagire all'"emergenza salariale". Siamo consapevoli che la risposta che diamo con questo accordo
non è di per se sufficiente, per superare quell'emergenza. Occorre infatti agire anche sul fronte fiscale e sull'estensione della contrattazione di secondo livello.
Abbiamo affrontato i nodi della flessibilità degli orari e delle prestazioni, nodi delicati per le persone,
perché gli orari di lavoro sono il complemento agli
orari di vita, ma anche per le imprese che debbono affrontare la volatilità dei mercati e la volubilità
dei clienti. Abbiamo individuato soluzioni, in una
logica riformista, che, con il coinvolgimento dei rappresentanti sindacali, favoriscano il compromesso
tra le esigenze delle persone e quelle delle aziende in cui lavorano.
C'è la necessità, e la Uilm lo dice da anni, di rivedere il sistema contrattuale e
le regole, per favorire una più serena e
produttiva dialettica, una maggiore fiducia e una reciproca affidabilità tra i
contraenti che tutelano interessi anche
e, talvolta, contrastanti.
Nell'accordo è prevista la parificazione delle normative per tutti gli addetti all'industria, superando
tutte le differenze normative esistenti tra operi e
impiegati. Si tratta del completamento di un processo iniziato negli anni '70. Sia pure in un arco di
tempo ampio anche gli operai matureranno le giornate di ferie aggiuntive legate all'anzianità aziendale come gli impiegati. E non si tratta di poca cosa perché significa un giorno di ferie in più dopo 10
anni e altri 4 dopo 18 anni. Anche gli scatti retributivi per anzianità, si sviluppano con una dinamica più favorevole per gli operai rispetto alla precedente.
Abbiamo anche previsto tutele per i lavoratori con
contratti temporanei, individuando una norma contrattuale che cerca di colmare una lacuna della legislazione che non prevede per coloro che hanno
svolto, con la stessa azienda e nella medesima
mansione, periodi di lavoro con contratti di lavoro
interinale e con i contratti a termine, casi assai fresegue a pag. 2
E anche gli aumenti ottenuti sono
un segno della volontà del
Sindacato e della Uilm in
particolare di reagire
all'"emergenza salariale"
Il concetto di stagionalità che si affronta con orari
flessibili, è diventato - opportunità di lavoro - a cui
si danno risposte, con orari flessibili.
14 gennaio 2008 - Convegno UILM
1
foto Sorini
dalla 1 a
“METALMECCANICI,
UN BUON CONTRATTO”
quenti, fissando un limite massimo di 44 mesi, superato il quale
si acquisisce il diritto alla stabilizzazione del rapporto di lavoro.
Sul tema della salute e della sicurezza in azienda, abbiamo dedicato più risorse. Sul problema
della sicurezza, tema assai importante visto lo stillicidio quotidiano di morti sul lavoro, abbiamo previsto che le imprese, dopo aver consultato gli RLS, dovranno informare, di norma ogni
6 mesi, i lavoratori sulle questioni della sicurezza e della salute,
anche in relazione alle specificità
aziendali. Sono inoltre state elevate le ore a disposizione degli
RLS che divengono 50 ore annue nelle imprese da 50 fino a
100 dipendenti e 70 ore per le
imprese con almeno 100 dipendenti. Abbiamo inoltre aperto
una sessione speciale su ambiente e sicurezza nell'ambito
dell'Osservatorio nazionale per
monitorare continuamente i luoghi di lavoro al fine di rendere più
sicura l'attività di ogni giorno.
Questi sono i punti principali.
In termini più generali, la vicenda
contrattuale appena conclusa
deve però farci riflettere: il sistema di relazioni tra le Parti ha mostrato in questi mesi di vacanza
contrattuale delle profonde crepe. Lo stesso risultato contrattuale che valutiamo soddisfacente non è maturato nel suo
complesso negli ultimi tre o quattro giorni di pur intenso lavoro in
sede ministeriale. Quindi si poteva fare prima e, forse, anche
qualcosa di meglio.
C'è la necessità, e la Uilm lo dice da anni, di rivedere il sistema
contrattuale e le regole, per favorire una più serena e produttiva dialettica, una maggiore fiducia e una reciproca affidabilità tra
i contraenti che tutelano interessi anche e, talvolta, contrastanti.
CCNL
Sintesi dell’accordo
di rinnovo del contratto
dell’industria metalmeccanica
e dell’installazione di impianti
Il 20 gennaio 2008, a Roma, Fim, Fiom e Uilm hanno raggiunto con
Federmeccanica e Assistal l’ipotesi di accordo per il rinnovo del
contratto nazionale.
L’accordo prevede:
Sistema di relazioni sindacali, Osservatorio nazionale,
Informazione e consultazione
È prevista l’istituzione dell’Osservatorio nazionale, quale sede per approfondimenti, studi e progetti su argomenti di interesse delle Parti, tra
cui iniziative specifiche sull’ambiente e la sicurezza del lavoro. È stata
contrattualmente recepita la direttiva europea sui diritti di informazione e consultazione nelle imprese con almeno 50 dipendenti.
Mercato del lavoro
La normativa contrattuale si è concentrata sulle tutele per coloro che
hanno svolto, con la stessa azienda e nella medesima mansione, periodi
di lavoro sia interinale che con i contratti a termine, casi assai frequenti e privi di tutela legislativa, fissando un limite massimo di 44 mesi. Sempre su questo argomento, anche se collocato nella parificazione “operai
– impiegati”, è stato eliminato (o, in alcuni casi, ridotto) il periodo di
prova in caso di assunzioni a tempo indeterminato, precedute da contratti a tempo determinato, apprendistato, interinale, ecc.
Inquadramento
Entro febbraio 2009 dovranno terminare i lavori di una commissione negoziale tra le Parti per la definizione, a partire dalla proposta presentata da Fim, Fiom e Uilm, di un nuovo sistema di inquadramento professionale. Se tale commissione non produrrà un nuovo sistema di inquadramento professionale, l’elemento retributivo di professionalità per la
parte più specializzata degli operai di 5° livello, istituito con il contratto
del 1990, sarà trasformata in un vero e proprio livello contrattuale con
il parametro retributivo del 5° super (fino ad oggi previsto solo per gli impiegati) mentre per i lavoratori di 3° che operano, con comprovata esperienza, su più funzioni, sarà previsto un elemento retributivo di professionalità mensile pari a un valore intermedio tra la retribuzione del 3° livello e quella del 4°, cioè di circa 26 €al mese secondo una declaratoria
che sarà definita entro febbraio 2009.
Parificazione delle normative tra operai e impiegati
Con il rinnovo contrattuale si prevede che, a decorrere dal 1° gennaio
2009, i trattamenti contrattuali dei lavoratori dell’industria metalmeccanica vengano unificati sia per gli aspetti economici che per quelli normativi. Ciò significa che le differenze che ancora permanevano tra la disciplina degli impiegati e degli operai sono state cancellate, estendendo
di norma i trattamenti degli impiegati agli operai, come ad esempio la
segue a pag. 3
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Sintesi dell’accordo di rinnovo del contratto
dei minimi contrattuali per una vigenza contrattuale
di 30 mesi del 7,24%, cioè 127 euro medi, in tre scaglioni: 60 euro a gennaio 2008, 37 euro a gennaio
2009 e i restanti 30 euro a settembre 2009.
corresponsione della retribuzione (mensilizzazione).
La normativa degli scatti di anzianità è stata semplificata riferendo la maturazione all’anzianità di azienda in luogo di quella di livello: pertanto in caso di passaggio di livello si manterranno gli scatti maturati (che
verranno rivalutati in base al nuovo livello) e si proseguirà nella maturazione.
Per quanto riguarda la maturazione dei giorni di ferie aggiuntivi in base all’anzianità aziendale, che fino
ad oggi era prevista solo per gli impiegati, dal 1° gennaio 2008 sarà esteso anche agli operai e l’anzianità
necessaria per la maturazione decorrerà da quella
stessa data. Tuttavia, per tener conto, almeno in parte dell’anzianità pregressa, coloro che maturano 10
anni di anzianità aziendale e 55 anni di età avranno
diritto a un giorno di ferie in più. Ai lavoratori operai
in forza al 31 dicembre 2008, saranno retribuite ulteriori 11 ore e 10 minuti all’anno in occasione del pagamento della retribuzione di dicembre di ciascun anno, onde evitare che la retribuzione annua si riduca
per effetto della mensilizzazione. Questo perché moltiplicando 173 (divisore convenzionale) per 12 mesi si
ottiene un orario annuo di 2076 ore, mentre mediamente nell’anno danno diritto a retribuzione 2087 ore
e 15 centesimi, cioè circa 10 minuti.
I valori degli aumenti per ciascun livello
sono riportanti nella tabella seguente:
1ª tranche
2ª tranche
3ª tranche
Livello dal
01-01-08 dal 01-01-09 dal 01-09-09
TOTALE
1°
37,50
23,12
18,76
79,38
2°
43,88
27,06
21,93
92,87
3°
51,75
31,91
25,88
109,54
4°
54,75
33,76
27,38
115,89
5°
60,00
37,00
30,00
127,00
5°super
66,38
40,93
33,18
140,49
6°
71,25
43,94
35,62
150,81
7°
78,75
48,56
39,38
166,39
Il valore del “punto”, cioè del valore che servirà da base per i futuri rinnovi è fissato in 18,82 €.
Trasformazione in un istituto contrattuale dell’elemento perequativo, per coloro che hanno retribuzioni al minimo contrattuale (mancata contrattazione),
il cui valore viene raddoppiato e fissato a 260 €annui.
Gli aumenti contrattuali dei minimi tabellari non potranno assorbire superminimi individuali salvo che siano stati concessi con una clausola di esplicita assorbibilità o che siano stati riconosciuti a titolo di anticipo sui futuri aumenti contrattuali.
Orario di lavoro
I sabati di straordinario “comandati” passano da 4 a 5
nelle imprese con almeno 201 dipendenti e da 5 a 6
nelle imprese di minori dimensioni. Il preavviso previsto per la fruizione dei permessi annui retribuiti (PAR)
individuali viene ridotto a 15 giorni mentre uno dei
sette PAR a fruizione collettiva potrà essere spostato
dall’azienda all’anno successivo con fruizione individuale. L’attuale normativa dell’orario plurisettimanale è stata estesa a tutte le imprese, salvaguardando
comunque il ruolo della RSU nella definizione delle
modalità di applicazione. Sono state aumentate le
maggiorazioni relative al ricorso all’orario plurisettimanale, rispettivamente dal 10 al 15% per le ore svolte dal lunedì al venerdì e dal 15 al 25% per quelle
svolte al sabato. È state inoltre abolita la franchigia
per l’accantonamento degli straordinari in banca ore.
Quota contrattuale per i lavoratori non
iscritti alle Organizzazioni sindacali
Così come indicato dai lavoratori nel percorso di approvazione della piattaforma, sarà chiesto a coloro
che non sono iscritti ad alcuna Organizzazione sindacale una quota associativa straordinaria di 30 €, con
delega negativa.
Ambiente e sicurezza sul lavoro
Le imprese, dopo aver consultato gli RLS, dovranno
informare, di norma ogni 6 mesi, i lavoratori sulle
questioni della sicurezza e della salute, anche in relazione alle specificità aziendali. Sono state elevate le
ore a disposizione degli RLS che divengono 50 nelle
imprese da 50 fino a 100 dipendenti e 70 ore per le
imprese con almeno 100 dipendenti.
Aspetti retributivi
Una tantum di 300 euro comprensiva dell’IVC erogata da pagare nel mese di marzo 2008. Un incremento
14 gennaio 2008 - Convegno UILM
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foto Sorini
CCNL - la voce dalle fabbriche
Abbiamo chiesto ad alcuni delegati
il giudizio sull’ipotesi di accordo
del CCNL, ecco le loro risposte.
Damiano Bettoni – Promatech
2003, questo aumento è stato “pagato” da Federmeccanica.
Noi siamo in un’azienda che fa una buona e importante contrattazione aziendale, abbiamo quindi valutato positivamente
la quota prevista per quei lavoratori che invece non hanno la
contrattazione di 2° livello.
Ora il problema, come la Uilm sostiene, è l’intervento sul tema
fiscale e ci preoccupa pertanto particolarmente la crisi di governo
Voglio aggiungere una riflessione:
È stato fatto un accordo che per la nostra legislazione vale per
tutti, iscritti e non.
Percepirà i vantaggi chi ha scioperato, chi sostiene il sindacato
pagando la tessera, chi non partecipa agli scioperi, chi non è
iscritto al sindacato.
Mi diventa molto difficile, nei confronti degli iscritti sostenere
che i doveri sono diversi, ma i diritti uguali.
Si parla di trovare un nuovo modo di contrattare gli accordi con
la controparte e forse per acquisire forza credo sarebbe opportuno per il sindacato fare scelte coraggiose e differenziare chi
rappresentiamo e chi non vuole essere rappresentato.
Fare sentire quindi gli iscritti più importanti.
A mio avviso è un buon accordo dal punto di vista salariale in
quanto la cifra di 127 euro recupera tutta l’inflazione pregressa e supera dell’1% quella programmata. Per recuperare ulteriormente la perdita di potere d’acquisto dei lavoratori, bisogna
portare avanti la trattativa, visti i tempi, con un governo di transizione per l’alleggerimento delle tasse sugli stipendi dei lavoratori dipendenti e far partire una contrattazione di 2° livello
territoriale (anche perché chiedere alle aziende in modo generalizzato un onere troppo grande, vuol dire incentivarne alcune a decentrare lavorazioni verso i paesi che hanno un costo del
lavoro più basso del nostro).
Se parte di questi soldi li mette il governo sotto forma di minor
gettito da lavoro dipendente, è possibile che ripartano i consumi innescando una maggiore crescita del pil con ovvi benefici
per le casse dello stato.
Altri punti qualificanti dell’accordo sono: la non assorbibilità e
la rivalutazione degli scatti di anzianità e la quota prevista per
chi non fa contrattazione aziendale.
La parificazione operai e impiegati è positiva per gli operai, sarebbe stato importante ottenere il pagamento delle 11 ore anche per gli impiegati.
Sul capitolo dell’orario si sono inseriti dei “paletti” importanti
alle richieste di Federmeccanica, e non è cosa da poco!
Peccato che la discussione sulla revisione dell’Inquadramento
sia “saltata” anche questa volta, ma del resto è un tema troppo
importante che deve essere valutato e approfondito attentamente.
Passi avanti anche per i contratti di lavoro a tempo determinato e somministrato e per ambiente e sicurezza, ma su questi temi bisognerà lavorare molto di più.
Luca Panseri – Abb Sace
Credo che l’ipotesi di accordo siglata sia da ritenersi abbastanza positiva, anche se qualcosa di meglio si poteva fare, come ad
esempio ridurre l’intervallo di tempo delle tranches di erogazione della parte economica, eliminare il limite dei 55 anni di
età per definire chi percepisce il giorno in più di ferie, dandolo a tutti, ed incrementare ancora di più le ore degli Rls, soprattutto per le aziende più piccole dove è dimostrato che c’è
un più alto numero di infortuni.
Importante nell’ipotesi Api (contratto piccola industria) l’ora di
assemblea annua retribuita sui temi della sicurezza sul lavoro.
Per dare una valutazione sull’accordo secondo me si deve partire dalle richieste fatte e credo che sostanzialmente il bilancio
possa essere considerato positivo.
Credo che questa sia l’ultima volta che si affronta un contratto
in questo modo, la riforma della contrattazione non è più rinviabile.
Non si può più pensare di indire tante ore di sciopero, dover
bloccare le strade, per ottenere un diritto civile.
L’altro tema che vorrei affrontare è quello degli iscritti, credo
che chi sostiene pagando la tessera il sindacato, debba avere un
riconoscimento maggiore; valuto positivamente la delega in negativo, ossia il fatto che i non iscritti debbano pagare 30 euro
quale contributo per il lavoro che il sindacato ha fatto e se non
vogliono devono “mostrare la faccia” e comunicare il loro no
alla Direzione.
Un contratto quindi soddisfacente, anche perché non era facile, avevamo di fronte una controparte che giudica “ottocentesco” il sindacato, ma che è la prima a non volere cambiare le
cose.
Ultimo dato, sarebbe stato importante poter ottenere per tutti le
ferie aggiuntive nella parificazione operai-impiegati.
Roberto Ceresoli – Mazzucconi Ponte S.Pietro
Bruno Rubini – Brembo
Fabio Rizzi- Schneider
Il mio giudizio è positivo, importante è stato il ruolo della Uilm
nella trattativa, fin dall’inizio aveva detto che c’era un’emergenza salariale nella categoria ed abbiamo lavorato perché venisse data una risposta adeguata su questo tema.
Ora dobbiamo concentrarci come Uil, Cisl e Cgil sul tema del
fisco, perché purtroppo l’aumento salariale non può certo risolvere i problemi economici delle famiglie.
Anche questo è stato un rinnovo contrattuale sofferto come il
precedente biennio economico, a dimostrazione una volta in
più della necessità di rimodulare l’accordo del luglio 1993 alla realtà di oggi.
È utopistico e demagogico pensare che un rinnovo contrattuale nazionale possa risolvere il problema dei bassi salari, evidenziato da alcuni mesi anche dalla Banca d’Italia.
Ritengo che il sindacato debba responsabilmente e unitariamente affrontare il tavolo degli “assetti contrattuali” rafforzando la contrattazione di 2° livello con strumenti che consentano
di legare gli aumenti retributivi alla produttività aziendale o territoriale.
Questo sarà abbinato ad una generale detassazione delle buste
paga, partendo appunto dagli aumenti contrattuali.
Dunque un’ipotesi di accordo da sostenere perché il sindacato
possa quanto prima affrontare gli altri problemi aperti.
Antonio Alborghetti – Mazzucconi Ambivere
In azienda la maggioranza dei lavoratori a cui è stata chiesta
una valutazione sull’accordo, hanno risposto che, considerate
le difficoltà che ci sono state, lo considerano accettabile.
Sarebbe stato un dato più positivo se il secondo aumento fosse
stato programmato prima della fine del 2008.
Sui sei mesi in più di durata del contratto vi sono stati dei mugugni, anche se con questo rinnovo,a differenza di quello del
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CCNL
SCADENZE PREVISTE DALL’IPOTESI D’ACCORDO
PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE
GENNAIO 2008
APRILE 2008
G Prima tranche di aumento
G Quota contratto di 30 € per i non iscritti (fino 15
maggio 2008)
G Feria aggiuntiva con 10 anni di anzianità e 55
anni di età per dipendenti in forza al 31.12.2007
LUGLIO 2008
G Pagamento ore di viaggio per trasferta anche per
gli impiegati (escluso personale direttivo)
G Distribuzione testo contrattuale a tutti i lavoratori
FEBBRAIO 2008
GENNAIO 2009
G parificazione operai-impiegati
G Seconda tranche aumento contrattuale
G Modifiche del periodo di prova
G Unificazione disciplina operai-impiegati
G Modifiche scatti di anzianità
SETTEMBRE 2009
G Modifiche al preavviso
G Terza tranche di aumento contrattuale
MARZO 2008
DICEMBRE 2009
G Pagamento una-tantum
G Pagamento di 11,10 ore aggiuntive in tredicesima
per gli operai in forza al 31.12.2008
G Inizio periodo per confronto su inquadramento
SIGLATA A ROMA L’IPOTESI DI ACCORDO
CON LE IMPRESE ADERENTI A CONFAPI
Il 25 gennaio 2008, dopo oltre 24 ore di trattativa ininterrotta, i sindacati dei metalmeccanici Fim-Cisl, FiomCgil, Uilm-Uil hanno siglato con Unionmeccanica-Confapi l’ipotesi di accordo per il rinnovo del Contratto
collettivo nazionale di lavoro per le piccole e medie imprese del settore.
“L’ipotesi di accordo prevede una durata della parte normativa fino al 31 dicembre 2011 e, per quanto riguarda la parte economica, un aumento di 131 euro al 5° livello fino al 31 gennaio 2010. L’ipotesi prevede,
inoltre, una erogazione una tantum di 267 euro con la retribuzione del mese di marzo 2008 a integrazione
di quanto percepito dai lavoratori con l’indennità di vacanza contrattuale per il periodo 1° luglio-31 dicembre 2007. Viene inoltre previsto, e reso strutturale, un elemento perequativo di 260 euro annui per i lavoratori delle imprese che non effettuano la contrattazione di 2° livello.”
“Di particolare rilievo, la conquista di un’ora di assemblea annua retribuita sui temi della sicurezza sul lavoro e l’unificazione normativa tra operai e impiegati.”
“Nell’ipotesi di accordo, è stato riaffermato l’orario settimanale a 40 ore e rafforzato il ruolo contrattuale delle Rsu in materia. A fronte di un aumento di 8 ore annue della quota di straordinario obbligatorio, c’è l’azzeramento della franchigia della Banca ore.”
“Anche con Unionmeccanica, attraverso la migliore tutela normativa e con la difesa del valore delle retribuzioni, sono stati quindi confermati il ruolo e il valore del Contratto nazionale.”
“Nei prossimi giorni, l’ipotesi di accordo sarà sottoposta alla discussione e alla valutazione delle assemblee
e del referendum tra tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori metalmeccanici interessati.”
Si ritiene che i lavoratori cui viene applicato il Contratto Unionmeccanica-Confapi siano circa 400 mila.
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PREVENZIONE E SICUREZZA
La UIL di Bergamo:
il sindacato apre una
campagna di denuncia
contro gli infortuni
di Marco Cicerone - Segretario UIL Bergamo
Il 2008 per Cgil Cisl Uil di Bergamo parte all’insegna di una ripresa dell’attività sindacale volta in particolare, ai temi della salute e
della sicurezza sui posti di lavoro.
L’intenzione è quella di avviare una campagna di denuncia delle situazioni di pericolo
che si registrano sui posti di lavoro, nel segno di una tolleranza zero.
Questa iniziativa invita tutti a riflettere sia su
come fino ad oggi abbiamo affrontato il problema della sicurezza, sia per verificare quali strade è possibile intraprendere per migliorare le situazioni esistenti.
Un dato su tutti, nella bergamasca operano
circa 80.000 aziende, di cui circa 40.000 con
dipendenti e 10.000 con caratteristiche industriali.
Ogni azienda con almeno 1 dipendente è tenuta a predisporre dall’entrata in vigore della Legge 626 (cioè dal 1994) un piano per la
valutazione dei rischi e a specificare gli interventi che si intendono adottare per porvi
rimedi.
Se le aziende avessero effettuato seriamente questo lavoro, se una mezza
giornata all’anno fosse stata dedicata a vedere cosa si era fatto in termini di messa in sicurezza l’anno precedente e cosa realizzare nell’anno in
corso, a 13 anni di distanza dovremmo
poter affermare che il problema sicurezza rientra in una normale dialettica
sulle problematiche aziendali, e non
come accade oggi di continuare a parlarne in termini di drammaticità.
È inutile sottolineare che i dati INAIL ci presentano una situazione di non applicazione
della Legge, magari non in termini formali,
ma certamente sostanziali.
Pensare ad una presenza capillare su tutti i
luoghi di lavoro è praticamente impossibile,
non solo per il sindacato, ma oggettivamente anche per gli enti ispettivi; per questo la
scelta effettuata nei mesi passati di dare avvio a figure come gli Ispettori Polifunzionali
(uno che visita a nome di tutti gli enti) appare fondamentale per riuscire ad aumentare i numeri degli interventi e quindi la quantità delle imprese controllabili. Il fatto che alcuni enti nelle scorse settimane abbiano sottolineato la volontà di continuare ad operare con criteri autonomi, non sentendosi vincolati alla figura dell’ispettore polifunzionale, non è di buon auspicio in questo inizio di
2008.
Questo non toglie niente all’esigenza
che abbiamo come sindacato di riprendere una discussione sui temi della sicurezza in maniera meno formale
e più concreta.
Troppe volte la materia è stata affrontata in
termini rituali, se non addirittura in termini
propagandistici, da categorie, che pensano
di cavalcare anche ai fini del proselitismo la
problematica della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
Quello che secondo la UIL di Bergamo occorre fare è una riflessione a 360° sull’argomento, partendo da un assunto: non è un solo fattore quello che genera l’infortunio finale.
Bensì una serie di fattori che molte volte sono concatenabili tra di loro.
Innanzitutto la scelta delle RLS nell’interno
delle aziende.
In base agli accordi interconfederali la figura del Rappresentante dei Lavoratori per la
Sicurezza deve essere individuata nell’ambito della Rappresentanza Sindacale Unitaria.
A mio avviso questa scelta comporta sul piano sostanziale una contraddizione se non
addirittura una conflittualità tra i due ruoli
ricoperti.
Da una parte perché il ruolo previsto dalla
lg.626/94 per l’RLS è un ruolo di natura collaborativa con l’azienda e con l’RSPP (rappresentante del Servizio Protezione e Prevenzione), un ruolo che spesso si scontra con
il ruolo nella RSU che ha un ruolo prevalentemente contrattuale (quindi necessariamente conflittuale).
Questa situazione ingenera molte volte una
forma di deresponsabilizzazione della figura
sindacale sui temi della sicurezza che vengono affidati in via quasi esclusiva all’RLS.
Ingenerando un errore di fondo, la sicurezza
affidata solo alla affidabilità delle macchine
e o delle procedure.
Cosa certamente importante, ma non in assoluto. Si pensi al ruolo che hanno negli
infortuni ad esempio il non rispetto dei riposi previsti dalle norme contrattuali; ferie non
godute, riposi non effettuati, straordinari a
volte senza controlli. E per continuare…, gli
aumenti salariali dati in maniera individuale,
il carrierismo aziendale legato alla gratificazione di alcuni individui in base alle quantità
prodotte nel turno o nel reparto, i carichi di
lavoro, i ritmi, la formazione delle squadre,
ecc. … , e se questo comporta la disattivazione di qualche fotocellula, o il baipassare
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di qualche norma di sicurezza poco importa;
e potremmo continuare con altre decine di
esempi che sono riconducibili, a due sole parole: organizzazione del Lavoro.
Da troppi anni questa materia è rimasta un
po’ nascosta nell’azione sindacale di tutti i
giorni, ma occorre necessariamente riscoprirla e valorizzarla.
L’affrontare i temi che prima citavo significa,
riappropriarsi di un ruolo negoziale vero nell’interno delle fabbriche, ritornare ad essere
interlocutori veri del come si lavora nell’interno delle aziende, e quindi anche strumento vero di una lotta per la sicurezza sui
posti di lavoro.
Anche per quanto riguarda la figura dell’RLS
una riflessione và fatta. Non tutti gli RLS sono uguali sia dal punto di vista dell’impegno,
che motivazionale.
A punti di eccellenza molte volte si contrappongono coperture di incarichi puramente
formali.
Senza voler togliere niente a nessuno, quello che a noi servirebbe come sindacato è
portare in qualche modo a “sistema” il lavoro degli RLS, che oggi resta patrimonio individuale del singolo delegato.
Sarebbe utile creare una specie di questionario da affidare a ogni singolo RLS, che
avrebbe il compito di compilarlo periodicamente, avvalendosi del registro infortuni della azienda, e costruendo in questo modo un
archivio di conoscenza anche degli interventi svolti che costituirebbe un’utile fonte di
informazione sia per chi domani dovesse
eventualmente sostituirlo, ma anche per le
organizzazioni sindacali nella costruzione
delle piattaforme rivendicative sia aziendali,
che nazionali.
Un intreccio più stretto quindi
tra la figura dell’RLS e la RSU,
dove al primo non vengono demandate automaticamente tutte le funzioni della sicurezza, ma
dove insieme RSU e RLS concorrono con le loro differenti azioni
per un risultato comune.
Un lavoro sindacale più mirato,
più partecipato, più a contatto
della gente. Un lavoro sindacale
che nessuna organizzazione può
svolgere da sola, ma che richiede
una forte volontà di intenti e di
unicità di obiettivi.
una FINESTRA sul MONDO
14 gennaio 2008
La Uilm tra gli studenti
del “Natta” per
raccontare Aldo Moro
K
E
N
I
A
Una lezione di storia e di buona politica, è stata questa la
giornata che la Uilm ha organizzato il 14 gennaio all’interno dell’Istituto per chimici Natta.
L’occasione è stata la presentazione del libro del responsabile Uilm nazionale per la stampa Antonello Di Mario,
“L’attualità di Aldo Moro negli scritti giornalistici (19371978)”.
A trent’anni dalla scomparsa, ricordare Aldo Moro, non nella Renault Rossa, come ha detto al convegno il rappresentante degli studenti Alessandro Tognoli, ma ricordare Moro giornalista, e soprattutto Moro insegnante. Il suo rapporto con gli studenti è sempre stato molto forte “si appassionava a loro e sapeva ascoltarli” ha detto Antonello.
da PEACE REPORTER
Da un mese esatto, il KENIA è avvolto in una spirale di
violenza inter-etnica, dopo che le elezioni presidenziali del 27 dicembre scorso hanno decretato la vittoria di
Mwai Kibaki, a spese dell’oppositore Raila Odinga. Questi non ha riconosciuto i risultati ufficiali, confortato anche dalle denunce degli osservatori della Ue. Da allora,
il Kenya si è trasformato da stabile economia che ha
fatto del turismo il suo fiore all’occhiello, in un inferno.
Massacro preordinato? Le violenze hanno avuto come bersaglio l’etnia kikuyu del presidente Kibaki. I carnefici sono in maggioranza Kalenjin, o Luo, politicamente all’opposizione. Dopo la rielezione di Kibaki, la
popolazione Kalenjin è insorta, scatenando disordini ferocemente repressi dalla polizia. Con il passare dei giorni, e l’aumentare dei morti (un migliaio in un mese), il
movente politico ha progressivamente perso rilievo rispetto alla matrice sociale, etnica, tribale.
Ed è per questo che la Uilm ha voluto essere
presente in una scuola: per raccontare ai
giovani che non studieranno mai il periodo
storico in cui Moro è vissuto, chi era questo
statista e come il suo pensiero può essere
ancora oggi di estrema attualità.
Savino Pezzotta, presidente di Officina 2007, altro relatore presente alla giornata ha proposto che nelle scuole la
Costituzione divenga materia di studio e spiegato che ai
giovani si deve insegnare e si deve parlare di bene e male
(come era capace Moro di scriverne e parlarne) e non, come invece viene fatto oggi, solo di efficacia e inefficacia.
Antonio Panzeri, parlamentare europeo, ha sviluppato una
breve ricostruzione storica degli anni settanta ricordando a
titolo di esempio il clima che si respirava dopo il golpe in
Grecia con l’avvento della dittatura dei colonnelli e quello
in Cile nel 1973 con l’assassinio di Allende e la presa del
potere di Pinochet: aspetti fondamentali della storia contemporanea che, purtroppo, gli studenti non arrivano ad
approfondire nel loro corso di studi.
L’attenzione dei presenti al convegno è stata alta, e gli studenti e i delegati Uilm presenti hanno per una volta trascorso una mattina diversa rispetto alla frequenza delle abituali lezioni gli uni, e le assemblee sindacali, gli altri.
Di Mario ha terminato il suo intervento con un ricordo personale: Aldo Moro sulla spiaggia di Terracina, che pensoso passeggiava e guardava il mare. Antonello, allora era un
bambino di appena 10 anni, e solo dopo tanti anni ha capito chi era quell’uomo che tutti chiamavano Presidente e
cosa significassero quelle lunghe camminate sotto il sole
pomeridiano: “la sua forza non è il calore; è l’allegria che
trasmette ai suoi affezionati”.
Questa semplice riflessione è riportata nelle ultime righe
del libro presentato al “Natta” di Bergamo: “Da quando Il
Presidente è stato prima rapito e, poi, assassinato – ha ammesso Di Mario agli studenti che lo ascoltavano – ho sentito il dovere che andasse oltre la memoria personale; mi
sconvolgeva il fatto che dei miserabili avessero interrotto
quella esistenza che tanto poteva ancora dare, non solo a
livello politico. Gli ho reso omaggio tre decenni dopo con
un libro in cui risalta il profondo senso di libertà che muoveva Moro, anche in uno stato di necessità, addirittura anche in quei pochi metri in cui l’avevano costretto i suoi
aguzzini, fino all’ultimo”.
c.g.
Il copione è sin troppo familiare,
nell’Africa post-coloniale del
divide et impera: un’etnia si
avvantaggia sull’altra, privandola
di diritti, dell’accesso
all’istruzione, all’economia,
alla vita politica.
Si arricchisce a sue spese, le confisca le terre o la costringe a venderle. La esclude dal godimento delle ricchezze del Paese, dai posti di lavoro, dai privilegi, dal
potere. Per questo alcuni hanno avanzato l’ipotesi che
il massacro sia stato preordinato, e che la persecuzione nei confronti dei kikuyu sia stata attuata con scientifica premeditazione. L’ampiezza della carneficina e le
modalità di “eliminazione” del nemico (assalito a colpi
di machete, bruciato vivo, lapidato) alimentano sempre
più lo spettro del genocidio, la cui ombra si staglia inquietante sul presente di un Paese sino ad ora tra i più
solidi e stabili del continente.
Gli sfollati in tutto il Paese sono oltre 250 mila, e il futuro del Kenya è oggi nelle mani del presidente Kibaki
e del rivale Odinga. Ciascuno dovrà nominare tre negoziatori per i colloqui di pace, che si terranno a breve.
L’ONU denuncia l’aumento di casi di violenza sessuale
nei confronti delle donne e dei bambini.
L’assassinio del deputato dell’opposizione Mugabe Were, è solo l’ultimo anello di una violenza che pare senza fine.
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NOTIZIE UTILI
LE PRINCIPALI NOVITÀ FISCALI DELLA
LEGGE FINANZIARIA 2008
ULTERIORE DETRAZIONE ICI
al netto del reddito dell’abitazione principale e relative pertinenze.
È introdotta un’ulteriore detrazione ICI per l’abitazione principale, pari all’1,33‰ della base imponibile e comunque non
superiore ad € 200, oltre a quella già prevista, pari ad € 103,29.
Non è previsto alcun limite reddituale. Tale ulteriore detrazione:
- può essere fruita fino a concorrenza dell’imposta dovuta;
- deve essere eventualmente rapportata al periodo dell’anno nel quale l’immobile stato adibito ad abitazione principale;
- va ripartita proporzionalmente in caso di più soggetti passivi ICI;
- può essere applicata a tutte le abitazioni con esclusione
di quelle di categoria A1, A8 e A9, rispettivamente, abitazioni di tipo signorile, abitazioni in ville e castelli o palazzi di
eminente pregio artistico o storico.
Il contribuente che a seguito di separazione legale, annullamento o divorzio non risulti assegnatario della casa coniugale può fruire dell’aliquota agevolata e delle detrazioni per
l’abitazione principale in proporzione alla quota posseduta, a
condizione che non possieda a titolo di proprietà o altro diritto
reale, un immobile destinato ad abitazione nello stesso Comune ove è situata la casa coniugale.
ULTERIORE DETRAZIONE PER FIGLI A CARICO
A decorrere dal 2007 è introdotta un’ulteriore detrazione di €
1.200 in presenza di almeno 4 figli a carico, spettante con le
medesime regole previste per le detrazioni per familiari a carico. Nel caso in cui l’imposta lorda al netto delle altre detrazioni sia inferiore alla detrazione in esame, l’ammontare della detrazione che non ha trovato capienza si traduce in un credito d’imposta.
MUTUI
A decorrere dal periodo d’imposta 2008 elevato a € 4.000,00
il limite di interessi passivi detraibili pagati a seguito di mutui
ipotecari stipulati per l’acquisto dell’abitazione principale.
AGEVOLAZIONI 36% E 55%
E’ stato prorogato fino al 2010 la detrazione fiscale pari al
36% riferita agli interventi di ristrutturazione sugli immobili adibiti ad abitazione. Rimane fissato in € 48.000,00 il limite detraibile per ogni immobile. Anche l’Iva agevolata al 10% è stata prorogata al 2010.
Anche l’agevolazione, pari al 55%, riferita agli interventi rivolti
a garantire il risparmio energetico è stata prorogata al 2010.
La rateazione del beneficio della spesa può essere ripartita
da tre fino a dieci anni, la scelta non potrà essere modificata
negli anni successivi.
DETRAZIONE CANONI DI LOCAZIONE
PER ABITAZIONE PRINCIPALE
A favore dei soggetti titolari di contratti di locazione ex Legge n. 431/98 relativi all’abitazione principale è prevista una
detrazione complessivamente pari a:
- € 300 se il reddito complessivo è pari o inferiore ad €
15.493,71;
- € 150 se il reddito è superiore ad € 15.493,71 ma non ad €
30.987,41.
È inoltre prevista una detrazione in misura pari a € 991,60, per
i giovani di età compresa trai 20 ed i 30 anni che stipulano
un contratto di locazione ex Legge n. 431/98 riferito all’abitazione principale (diversa da quella dei genitori), a condizione che il reddito complessivo del soggetto interessato sia
non superiore a Euro 15.493,71. La detrazione in esame
spetta per i primi 3 anni.
Prorogato sino al 2010 l’incentivo per la rottamazione di frigorifero o congelatori ed il conseguente acquisto di analoghi
apparecchi di classe energetica non inferiore ad A+. L’importo che potrà essere recuperato con modello 730 o unico è
pari al 20% del costo sostenuto, fino ad un massimo di €
200,00. Per ottenere il beneficio si dovrà esibire la fattura o lo
scontrino parlante riferito all’acquisto del bene ed un documento oppure una autocertificazione attestante lo smaltimento del vecchio elettrodomestico.
DETRAZIONE PER REDDITI DA ASSEGNI
EROGATI DALL’EX CONIUGE
CANONE RAI
Dal 2008 non è più dovuto il canone RAI dai soggetti con età
anagrafica pari o superiore ai 75 anni e con un reddito proprio e del coniuge non superiore ad € 6.713,98.
Nei casi in cui alla formazione del reddito complessivo concorrano redditi derivanti dall’assegno periodico corrisposto
dall’ex coniuge, ad esclusione di quelli corrisposti per il mantenimento dei figli, a seguito di separazione legale ed effettiva,
scioglimento o annullamento del matrimonio, è disposta l’applicazione della detrazione riconosciuta nei casi in cui alla
formazione del reddito concorrano uno o più redditi da
pensione. Tale disposizione trova applicazione a decorrere
dal 2007.
ABBONAMENTO PER TRASPORTO
PUBBLICO LOCALE
Per le spese sostenute entro il 31/12/2008 per l’acquisto di
abbonamenti per il servizio di trasporto pubblico locale, regionale ed interregionale, spetta una detrazione pari al 19%.
Il limite massimo detraibile è di € 250,00.
REDDITO DELL’ABITAZIONE PRINCIPALE
E CALCOLO DELLE DETRAZIONI
DOCENTI E SPESE DI AGGIORNAMENTO
I docenti delle scuole di ogni genere e grado, anche non di ruolo con incarico annuale, spetta una detrazione
pari al 19% delle spese documentate sostenute per autoaggiornamento. Il limite massimo detraibile è di € 500,00.
A decorrere dal 2007 sia ai fini delle detrazioni dall’imposta
lorda per carichi di famiglia (art. 12, comma 1, TUIR) che ai
fini dalle altre detrazioni il reddito complessivo va assunto
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Chiuso in tipografia il 4 febbraio 2008 - SUPPLEMENTO A UIL-INFORMAZIONE
ROTTAMAZIONE FRIGORIFERI