Mantova e Sabbioneta. Percorso UNESCO

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Mantova e Sabbioneta. Percorso UNESCO
MANTOVA E SABBIONETA.
Percorso UNESCO
3 giorni
Via G. Chiassi, 20/e – 46100 Mantova – tel. 0376 1434771 – fax 0376 1434772
[email protected]
Itinerario anche per cicloturisti
Luce srl. –sede legale Via Arrivabene, 18 – 46100 Mantova
P.iva 02411290204
Mantova e Sabbioneta, a distanza di circa 30 chilometri l’una dall’altra, sono state riconosciute insieme dall’UNESCO
patrimonio dell’umanità, in quanto, governate entrambe dai Gonzaga, rappresentano esempi altissimi di
progettazione urbanistica del Rinascimento, grazie ai numerosi artisti che hanno concorso alla loro realizzazione,
producendo capolavori che hanno portato a compimento gli ideali rinascimentali.
1° giorno
Mantova
Ritrovo dei Signori partecipanti e incontro con la guida in Piazza Sordello. Visita di Palazzo Ducale. Si tratta di un
complesso di oltre 500 stanze e diversi edifici eretti in epoche differenti che custodiscono capolavori come
la Camera Picta, o degli Sposi, di Andrea Mantegna, la Basilica Palatina di Santa Barbara, diverse piazze come
quella della Cavallerizza, il famoso “appartamento dei nani”, i Giardini pensili, la Sala del Pisanello, con le
splendide sinopie, la sala degli Arazzi, la galleria degli Specchi e l’appartamento Ducale, l’appartamento della
Metamorfosi, la galleria della Mostra, l’appartamento di Isabella d’Este, il Castello di San Giorgio. Nell’ex
Mercato dei Bozzoli, già sede del Teatro di Corte, è ospitato il Museo archeologico nazionale. Questo per
citare solo parte di quanto questa reggia custodisce. Al termine della visita sosta per il pranzo in ristorante.
Nel pomeriggio si prosegue con la “Via del Principe”, lungo la quale si possono ammirare la Basilica di S.
Andrea, le Pescherie di Giulio Romano, la chiesa di San Sebastiano, la Casa del Mantegna e Palazzo San
Sebastiano. E’ d’obbligo la visita a Palazzo Te, la magnifica residenza suburbana voluta da Federico II
Gonzaga, figlio di Isabella d’Este, e realizzata dal grande Giulio Romano e dai suoi allievi. Edificata tra il 1524
e il 1535, la villa è un vero capolavoro manieristico, che inglobò le scuderie dove venivano allevati i cavalli
tanto amati dalla famiglia Gonzaga. Vi si possono ammirare la famosa Sala dei Giganti, la Sala di Amore e
Psiche, la Sala dei Cavalli, le peschiere dove venivano riprodotte battaglie navali ed il casino della Grotta, nel
bellissimo giardino che circonda il palazzo racchiuso dall’esedra. Cena e pernottamento in hotel.
2° giorno
Sabbioneta e dintorni
Trasferimento a Sabbioneta, detta la “Piccola Atene dei Gonzaga”, trasformata tra il 1556 e il 1591 da Vespasiano
Gonzaga da borgo medievale a centro culturale e architettonico rinascimentale. Lungo il tragitto è possibile fare una
breve deviazione per vedere il Torrazzo Gonzaghesco di Commessaggio e la Parrocchiale di Sant’Antonio Abate a Villa
Pasquali, opera di Antonio Bibiena e uno dei gioielli del barocco mantovano. I due più importanti nuclei di Sabbioneta
sono costituiti da Piazza d’Armi, centro della vita privata del signore, e Piazza Ducale, centro della vita pubblica e
religiosa e luogo del mercato. Su Piazza d’Armi si affaccia il Palazzo del Giardino, dove si tenevano le feste di corte. La
stanza più significativa è la Sala degli Specchi. La villa è collegata alla Galleria degli Antichi, che ospitava una collezione
di marmi di epoca classica. Su Piazza Ducale si affacciano Palazzo Ducale, il Palazzo della Ragione, sede del vicario
generale e delle carceri, e la Chiesa di Santa Maria Assunta, con una cappella progettata dal Bibiena coperta con una
cupola traforata. A lato della chiesa, nella sede dell’antica canonica è ospitato il Museo di Arte Sacra, ove sono raccolti
oggetti liturgici, dipinti, tessuti, sculture, documenti antichi e strumenti musicali. Un oggetto rarissimo a livello
mondiale è il Toson d’oro, onorificenza spagnola tributata a Vespasiano Gonzaga. Tra le due piazze sorge il famoso
Teatro all’Antica, realizzato tra il 1588 e il 1590 su progetto di Vincenzo Scamozzi, allievo del Palladio. Vicino al Baluardo
San Niccolò si erge la Chiesa dell’Incoronata, dalla caratteristica forma ottagonale. All’interno vi è il Mausoleo di
Vespasiano, in cui è stato rinvenuto il Toson d’oro. Si può visitare anche la suggestiva sinagoga. Pranzo in ristorante
tipico o in agriturismo. Nel pomeriggio merita una visita il Santuario della Madonna delle Grazie a Vigoreto. Si prosegue
per Rivarolo Mantovano, si incontra il ponte di barche a Torre dell’Oglio, alla confluenza del fiume Oglio con il Po, e si
giunge alla Corte Castiglioni a Casatico di Marcaria, risalente al XV secolo. In serata, trasferimento nell’Alto Mantovano.
Cena in ristorante o agriturismo e pernottamento in hotel.
3° giorno
Cavriana
Escursione al sito di Bande di Cavriana, inserito recentemente, insieme a Castellaro Lagusello, nell’elenco UNESCO dei
siti palafitticoli alpini. Si prosegue con una visita al Museo Archeologico di Cavriana, ospitato in Villa Mirra, che
raccoglie reperti dal neolitico al Rinascimento (circa 7.000 anni) provenienti dai numerosi siti archeologici dei nove
Comuni delle zone moreniche dell’Alto mantovano. Gli oggetti esposti testimoniano non solo la vita quotidiana, ma
anche i rapporti commerciali che quelle popolazioni con altre dell’Europa centro orientale e balcanica. Importanti sono
i corredi funerari di epoca romana. Al termine della visita si può effettuare una degustazione in cantina. Partenza per
Castellaro Lagusello, borgo medievale appartenente al club dei “Borghi più belli d’Italia” ed insignito della “Bandiera
Arancione” del Touring Club Italiano. Rimane ancora la cinta muraria con quattro delle originarie dieci torri, tra cui si
distingue la torre quadrata detta dell’Orologio. Interessanti sono Villa Arrighi, che incorpora la chiesetta di San
Giuseppe, e la chiesa barocca di San Nicola di Bari, che custodisce una bella Madonna in legno del quattrocento. Pranzo
in una tipica trattoria, ove si possono assaggiare i “capunsei”, gnocchetti allungati e appuntiti alle estremità, fatti di
pangrattato, uova, formaggio e altri ingredienti di recupero, che costituiscono una specialità della zona. Rientro a
Mantova.
FINE DEI SERVIZI.