Scarica - Istituto Comprensivo Sestri

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4.1. L’ IDENTITA’ DELLA SCUOLA PRIMARIA
Successiva alla Scuola dell’Infanzia, essa è Primaria non tanto, o almeno non solo, nel senso
comune che è la prima scuola obbligatoria del sistema educativo nazionale di istruzione e di
formazione, quanto e soprattutto per un’altra serie di ragioni che affondano le loro radici nella
nostra migliore tradizione pedagogica La prima ragione è culturale. Essa promuove nei
fanciulli e nelle fanciulle l’acquisizione di tutti i tipi di linguaggio e un primo livello di
padronanza delle conoscenze e delle abilità, comprese quelle metodologiche di indagine,
indispensabili alla comprensione intersoggettiva del mondo umano, naturale e artificiale, nel
quale si vive. In questo senso, aiutando il passaggio dal «sapere comune» al «sapere scientifico»,
costituisce la condizione stessa dell’edificio culturale e della sua successiva sempre più
approfondita sistemazione ed evoluzione critica. La seconda è gnoseologica ed
epistemologica. L’esperienza è l’abbrivio di ogni conoscenza. Non è possibile giungere ad una
conoscenza formale che rifletta astrattamente sui caratteri logici di se stessa senza passare da
una conoscenza che scaturisca da una continua negoziazione operativa con l’esperienza. La
Scuola Primaria è il luogo in cui ci si abitua a radicare le conoscenze (sapere) sulle esperienze
(il fare e l’agire), a integrare con sistematicità le due dimensioni e anche a concepire i primi
ordinamenti formali, semantici e sintattici, interdisciplinari e disciplinari, del sapere così
riflessivamente ricavato.
La terza è sociale. Essa assicura obbligatoriamente a tutti i fanciulli le condizioni culturali,
relazionali, didattiche e organizzative idonee a «rimuovere gli ostacoli di ordine economico e
sociale » che limitando di fatto la libertà e la giustizia dei cittadini, «impediscono il pieno
sviluppo della persona umana» indipendentemente dal sesso, dalla razza, dalla lingua, dalla
religione, dalle opinioni politiche e dalle condizioni personali e sociali (art. 3 della Costituzione).
La quarta è etica. Per «concorrere al progresso materiale o spirituale della società» (art. 4 della
Costituzione) è necessario superare le forme di egocentrismo e praticare, invece, i valori del
reciproco rispetto, della partecipazione, della collaborazione, dell’impegno competente e
responsabile, della cooperazione e della solidarietà. La Scuola Primaria, in quanto prima
occasione obbligatoria per tutti di esercizio costante, sistematico di questi valori, in stretto
collegamento con la famiglia, crea le basi per la loro successiva adozione come costume
comunitario a livello locale, nazionale e internazionale.
L’ultima è psicologica. Proseguendo il cammino iniziato dalla famiglia e dalla scuola
dell’infanzia, la Scuola Primaria insegna a tutti i fanciulli l’alfabeto dell’integrazione affettiva
della personalità e pone la basi per una immagine realistica, ma positiva di sé, in grado di
valorizzare come potenzialità personale anche ciò che, in determinati contesti di vita, può
apparire e magari è un’oggettiva limitazione. Per tutte queste ragioni, la Scuola Primaria è
l’ambiente educativo di apprendimento, nel quale ogni fanciullo trova le occasioni per maturare
progressivamente le proprie capacità di autonomia, di azione diretta, di relazioni umane, di
progettazione e verifica, di esplorazione, di riflessione logico-critica e di studio individuale.
La scuola primaria, accogliendo e valorizzando le diversità individuali, ivi comprese quelle
derivanti dalle disabilità, promuove, nel rispetto delle diversità individuali, lo sviluppo della
personalità, ed ha il fine di far acquisire e sviluppare le conoscenze e le abilità di base, fino alle
prime sistemazioni logico critiche, di far apprendere i mezzi espressivi, la lingua italiana e
l’alfabetizzazione nella lingua inglese, di porre le basi per l’utilizzazione di metodologie
scientifiche nello studio del mondo naturale, dei suoi fenomeni e delle sue leggi, di valorizzare
le capacità relazionali e di orientamento nello spazio e nel tempo, di educare ai principi
fondamentali della convivenza civile.
P.O.F. I.C. SESTRI a.s. 2015/16
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4.2. LA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
La scuola primaria è stata da sempre identificata come luogo dell’acquisizione della capacità
del leggere, dello scrivere e del contare. Oggi la sua tradizionale funzione di alfabetizzazione
strumentale si rivela sempre necessaria, ma di per sé non più sufficiente e si afferma una
visione più organica di scuola che assume come base e come centro del proprio intervento il
compito specifico di alfabetizzazione culturale.
I docenti condividono pertanto il fine di promuovere l’acquisizione dei fondamentali tipi di
linguaggio e la migliore padronanza dei quadri concettuali, delle conoscenze, delle capacità
indispensabili per la comprensione del mondo umano, sociale e culturale di oggi.
Le
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
discipline ed educazioni definite sono:
Italiano
Matematica
Storia
Geografia
Scienze
Inglese
Tecnologia
Arte e immagine
Musica
Educazione fisica
Religione cattolica (IRC) / Attività alternative all’IRC
Educazione alla Convivenza Civile. Cittadinanza e Costituzione
Educazione alla salute
4.3. LE CONOSCENZE E COMPETENZE DI BASE
Classe prima:
Il primo anno si presenta essenzialmente come anno di raccordo con la scuola dell’infanzia.
Classi seconda e terza (primo periodo didattico biennale):
Nel primo biennio si partirà sempre dall’esperienza degli alunni per arrivare gradualmente, con
attività motivate, ad una prima distinzione in discipline mantenendo, comunque,
un’impostazione interdisciplinare nella realizzazione delle unità di apprendimento.
Classi quarta e quinta (secondo periodo didattico bienniale):
Nel secondo biennio si arriverà ad una formalizzazione sempre più definita delle varie
discipline coniugandole con l’esperienza globale e personale dei ragazzi, senza perdere mai di
vista l’integralità del processo educativo.
Al termine della classe prima e del primo e secondo biennio, la scuola ha organizzato per i
propri alunni ed alunne attività educative e didattiche unitarie che hanno lo scopo di aiutarli a
trasformare in competenze personali le seguenti conoscenze e abilità disciplinari definite dalle
interclassi tecniche per classi parallele e condivise dai docenti.
Integra questa parte la programmazione effettuata dai gruppi docenti per le cinque classi
parallele di scuola primaria dell’Istituto sulla base del Curricolo Verticale dell'Istituto
Comprensivo (Vedi Appendice)
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4.4. L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Nelle classi interessate le attività didattiche ed educative possono essere ampliate ed integrate
da iniziative non strettamente curricolari: tali proposte, discusse e concordate in sede di
assemblea di classe, coordinate dai consigli di interclasse, deliberate dal collegio docenti, non
rappresentano integrazioni al programma scolastico ma risultano pienamente inserite nella
programmazione educativa e didattica e contribuiscono a garantire in modo equilibrato lo
sviluppo cognitivo, affettivo, fisico e relazionale del bambino e della bambina. La
programmazione di attività extra-curricolari, volte all’ampliamento dell’offerta formativa e
l'attuazione di progetti deve essere vista infatti come il completamento dell’azione educativa per
rispondere a tutti i bisogni dell’alunno e non come occupazione del tempo libero o risposta al
solo bisogno di prolungamento del tempo scolastico.
Nella progettazione di queste attività, gli insegnanti ritengono che vadano colte e valorizzate le
numerose opportunità di collaborazioni esterne che giungono dalla componente genitori,
dall’associazionismo sportivo, culturale, economico, dall’Ente locale nelle sue articolazioni
territoriali e da istituzioni con finalità educative.
In riferimento ai principi ispiratori e agli obiettivi educativi enunciati ai punti 2.1 e 2.2 del
presente documento in tutte le scuole dell’Istituto Comprensivo vengono realizzati percorsi
formativi (che possono coinvolgere le singole sezioni, classi, gruppi di classi o sezioni dei diversi
plessi o l’intero Istituto) mirati all’ampliamento dell’offerta formativa e funzionali al P.O.F. che
troveranno espressione compiuta e dettagliata nei prospetti relativi ai progetti costituenti il
Programma Annuale contabile e che prevedono:













ESPLORAZIONI E VISITE GUIDATE SUL TERRITORIO per sviluppare la conoscenza dei beni storici,
artistici, naturalistici, dei servizi che esso può offrire e per sensibilizzare gli alunni sui problemi della difesa
del patrimonio territoriale: visite ai musei, alle mostre, a biblioteche, laboratori artigianali, partecipazione a
spettacoli teatrali e musicali, uscite nelle delegazioni e nel centro città, anche in collaborazione con enti ed
associazioni culturali
VIAGGI D’ISTRUZIONE per ampliare la conoscenza del territorio
PARTECIPAZIONE AD ATTIVITÀ MOTORIE E SPORTIVE ORGANIZZATE (corsi di avviamento alla pratica
sportiva in collaborazione con i soggetti del territorio)
ORGANIZZAZIONE e/o PARTECIPAZIONE A MANIFESTAZIONI SPORTIVE per favorire le attività motorie
anche su iniziativa del Centro Scolastico Sportivo
ATTIVITÀ RICREATIVE O CULTURALI proposte da associazioni locali
PARTECIPAZIONE A SPETTACOLI cinematografici, teatrali, musicali, mostre e spettacoli organizzati anche
da scuole ed istituti vicini e da enti privati.
ATTIVITÀ DI RECITAZIONE E REALIZZAZIONE DI SPETTACOLI a livello di classi e sezioni per
valorizzare anche linguaggi non verbali e favorire le diverse modalità di espressione (danza, musica, canto,
attività grafico-pittoriche, teatro ecc.)
PROMOZIONE DI ATTIVITA' collaterali al servizio scolastico, accreditate dal Comune di Genova,
nell'ambito dei Laboratori Educativi Territoriali (LET), biblioteche ecc.
INIZIATIVE DI EDUCAZIONE AMBIENTALE, STRADALE, ALIMENTARE in collaborazione con MIUR,
Comune di Genova, AMIU, ditte di ristorazione, Ist. Gaslini ed Università degli Studi di Genova
ATTIVITÀ DI POTENZIAMENTO DELLA LINGUA INGLESE, con insegnante madrelingua, a partire dalla
classe prima
CERTIFICAZIONE della lingua inglese, la sede è sede di esami del Trinity College London
PEDIBUS andiamo con accompagnatori alla scuola Carducci a piedi
eventuali altre iniziative di volta in volta deliberate dal Consiglio di Istituto.
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Si riassumono nella seguente tabella le attività progettate per il corrente anno scolastico:
Attività A.O.F.
Contenuti – referenti
Centro
scolastico
sportivo
PARTECIPAZIONE AD ATTIVITÀ
MOTORIE
E
SPORTIVE
ORGANIZZATE
Corsi di avviamento alla pratica
sportiva, attività di espressione
corporea
o
psicomotricità
in
collaborazione con i soggetti del
territorio.
ORGANIZZAZIONE E/O
PARTECIPAZIONE A
MANIFESTAZIONI SPORTIVE per
favorire le attività motorie.
Docenti impegnati:
classi coinvolte.
con
il
Agli alunni
delle classi che
ne hanno fatto
richiesta
Quando
Alcune attività hanno durata per la
maggior parte dell’anno scolastico e
sedute
settimanali mattutine o
pomeridiane. Queste attività possono
essere svolte a classe intera o a gruppi
eterogenei con alunni provenienti dalle
diverse classi. Nei gruppi eterogenei gli
alunni vengono suddivisi per fasce di
età (classi prime , seconde/terze,
quarte/quinte ) e secondo la loro
opzione di preferenza.
Altre attività si svolgono in giornate
(mattino/pomeriggio)
calendarizzate
dai docenti in accordo con le
associazioni
organizzatrici
in
determinati periodi dell’anno.
delle
Attività di “accoglienza” rivolta agli
alunni in entrata nella scuola
primaria in collaborazione con gli
insegnanti delle scuole dell’infanzia.
Attività di conoscenza delle scuole
secondarie di primo grado per gli
alunni in uscita dalla classi quinte.
Continuità
Rapporto
territorio
docenti
A chi è rivolta
Agli alunni
delle classi
prime e quinte
Durante l’anno scolastico, soprattutto
nel periodo dicembre-maggio.
Docenti impegnati: docenti delle
classi coinvolte.
ESPLORAZIONI E VISITE GUIDATE
SUL TERRITORIO per sviluppare la
conoscenza dei beni storici, artistici,
naturalistici, dei servizi che esso può
offrire e per sensibilizzare gli alunni
sui
problemi
della
difesa
del
patrimonio territoriale: visite
ai
musei, alle mostre, a biblioteche,
laboratori artigianali, uscite nelle
delegazioni e nel centro città, anche
in collaborazione
con enti ed
associazioni culturali.
VIAGGI D’ISTRUZIONE per ampliare
la conoscenza del territorio.
ATTIVITÀ
RICREATIVE
O
CULTURALI proposte da associazioni
locali.
A tutte le classi
In orario scolastico.
PARTECIPAZIONE A SPETTACOLI
cinematografici, teatrali, musicali,
mostre e spettacoli organizzati anche
da scuole ed istituti vicini e da enti
privati.
Docenti referenti tutti i docenti delle
classi.
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Educazione alla
salute
Educazione
ambientale
Alfabetizzazione
alunni stranieri
Biblioteche
Potenziamento
lingue straniere
Recupero alunni in
difficoltà di
apprendimento
Attività specifiche
di ogni scuola o
dell’Istituto
INIZIATIVE
DI
EDUCAZIONE
AMBIENTALE,
STRADALE,
ALIMENTARE in collaborazione con
MIUR, Comune di Genova, AMIU, ditte
di ristorazione,
Ist. Gaslini ed
Università degli Studi di Genova, Coop
Liguria.
Iniziative del Medico scolastico e
Assistente sanitario per educazione
allo sviluppo ed alla sessualità (per le
classi quinte).
PEDIBUS scuola Carducci.
INIZIATIVE
DI
EDUCAZIONE
AMBIENTALE,
STRADALE
in
collaborazione con Amiu, Comune di
Genova, Associazioni di promozione,
Risciò
per
educazione
stradale,
Riciclolio.
Referenti
docenti
referenti
educazione ambientale.
Interventi individualizzati o in piccoli
gruppi volti all’insegnamento della
lingua italiana e calibrati al livello di
alfabetizzazione degli alunni stranieri
Referenti e personale coinvolto:
docenti della scuola – mediatori
culturali – tirocinanti università
(facoltà di lingue).
Il progetto biblioteche si compone di
due parti:
una destinata al mantenimento ed
all’ampliamento ed all’aggiornamento
del patrimonio di libri di ogni scuola,
una dedicata al prestito ed alle attività
di promozione della lettura, in
collaborazione con alcuni negozi
specializzati e con le biblioteche del
municipio (Bruschi e Guerrazzi) e
della città (De Amicis).
Mostra del libro in ogni scuola in
collaborazione
con
Libreria
Voltapagina.
Mostra del libro in lingua inglese a
rotazione annuale in alcune scuole
primarie e nella secondaria in
collaborazione con Barbara’s Cosy
books e la casa editrice editrice
Usborne.
Referenti docenti responsabili della
biblioteca di ogni plesso.
Potenziamento di inglese
dalla
classe prima alla quinta.
Certificazione lingua inglese Trinity
college London.
Referenti: docenti di lingua inglese.
A tutti gli
alunni che
aderiscono
In orario scolastico
A tutte le classi
che aderiscono
In orario scolastico
Alunni stranieri
In orario scolastico in relazione ai
bisogni degli alunni.
A tutti gli
alunni della
scuola
Tutto l’anno scolastico; ogni classe
gestisce la parte del prestito.
Alunni
interessati
Attività finalizzate a supportare
l’apprendimento degli alunni in
difficoltà.
Agli alunni a
cui l’attività è
proposta dai
docenti
Kangourou della matematica
Docenti classi quinte e quarte.
Alunni
Carducci,
Alfieri e
Pezzani che ne
facciano
richiesta.
Progetto
solidarietà
(adozione
a
distanza, sostegno di iniziative di
beneficienza e di ricerca scientifica,
partecipazione a Music for Peace)
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In orario scolastico ed extrascolastico.
In orario scolastico.
Orario scolastico ed extrascolastico,
secondo le iniziative.
Tutti gli alunni
delle scuole
che desiderano
partecipare.
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4.5 L’ORGANIZZAZIONE
SCELTE ORGANIZZATIVE DELLA SCUOLA PRIMARIA
Il calendario scolastico è di competenza della Regione e del Consiglio di Istituto e regolamenta
l’inizio e il termine delle lezioni e attività educative, le pause previste in corso d’anno, i giorni di
scrutinio ecc.; il Consiglio di Istituto ha il compito di adattare il calendario alle esigenze
ambientali.
Ai fini della valutazione le attività didattiche sono scandite per quadrimestre.
Gli orari delle attività scolastiche articolate su 5 giorni dal lunedì al venerdì in orario
antimeridiano e pomeridiano a seconda del tempo scuola degli alunni (che può variare da 27 a
40 ore settimanali), sono definiti, su proposta del Collegio docenti, dal Consiglio di Istituto
entro i limiti orari definiti dalla normativa nazionale vigente.
Il primo giorno di scuola l’ingresso a scuola degli alunni di prima classe viene posticipato alle
ore 9 per favorire un afflusso più ordinato e un contatto sereno con le famiglie.
Nei primi cinque giorni di lezione l’attività delle classi prime avviene solo in orario
antimeridiano per consentire ritmi più distesi e una migliore conoscenza e accoglienza degli
alunni.
Nella seconda settimana di lezione l’attività delle classi prime a tempo pieno e, nei giorni di
rientro, a tempo normale termina alle ore 14.00, per favorire il graduale inserimento degli
alunni nella nuova realtà scolastica.
Riguardo alle classi successive alla prima il differimento dell’inizio del turno pomeridiano è di
due giorni.
L’ultimo giorno di lezione è prevista l’attività per il solo turno antimeridiano.
Su richiesta delle famiglie che hanno particolari problemi rispetto all’inizio dell’orario di lavoro
è possibile il servizio di prescuola per gli alunni fornito da terzi a pagamento con costi a
carico delle famiglie e con le stesse modalità il servizio di postscuola.
La tipologia di organizzazione delle attività di insegnamento viene esplicitata più avanti.
Normalmente da due fino ad un massimo di sette insegnanti (compresi docenti di sostegno,
lingua inglese, IRC/AA ecc.) intervengono sulle classi.
Onde evitare un’eccessiva frammentazione dell’azione educativa e rispettare i ritmi di
apprendimento degli alunni, sono previsti opportuni interventi didattici concordati e una
programmazione di tutte le azioni e dei comportamenti da assumere al fine di garantire una
conduzione unitaria dell’insegnamento.
Per quanto riguarda l’interazione con i genitori e gli organi collegiali sono previsti:
 colloqui ordinari individuali a cadenza bimestrale e colloqui straordinari su richiesta degli
insegnanti o dei genitori, inerenti l’andamento scolastico dell’alunno;
 assemblea dei genitori della classe convocata per una media di tre volte all’anno dai docenti,
per la discussione di ogni aspetto riguardante la vita della classe;
 in ogni classe viene eletto annualmente dai genitori un rappresentante che ha il compito di
fare da tramite tra i genitori e gli insegnanti, favorendo il rapporto di collaborazione tra
famiglia e scuola; egli partecipa alle riunioni del consiglio di interclasse che si svolgono
almeno tre volte all’anno;
 ogni tre anni i genitori di tutto l’Istituto eleggono i loro rappresentanti in Consiglio di
Istituto, l’organo di gestione, indirizzo e di governo delle attività della scuola, nel quale sono
presenti i rappresentanti delle diverse componenti scolastiche (docenti, personale
amministrativo e ausiliario, dirigente scolastico);
 per ogni altra considerazione e informazione sui rapporti tra famiglie e scuola si rinvia a
quanto contenuto nel contratto formativo, nel regolamento scolastico e in quello degli organi
collegiali.
GESTIONE DEI TEMPI
Le attività sono organizzate sulla base di orari non intesi in maniera rigida, ma badando a
garantire adeguata flessibilità al tempo scolastico, tenendo conto cioè di tempi e scansioni
rispondenti alle esigenze cognitive ed affettive di ciascun alunno.
L’impegno dei docenti è di assicurare una gestione equilibrata e distesa del tempo scolastico,
rispettando la pausa prevista nei vari modelli organizzativi tra l’attività antimeridiana e quella
pomeridiana, finalizzata alla previsione dell’inizio di un nuovo momento di lavoro.
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Il collegio dei docenti ha deliberato:
 la definizione dei tempi massimi annuali da attribuire a ciascuna disciplina, per consentire
una gestione più flessibile delle attività didattiche;
 le possibili articolazioni dei tempi di contemporaneità dei docenti, finalizzati
all’arricchimento dell’offerta formativa e all’insegnamento individualizzato;
 l’individuazione di criteri generali per organizzare l’alternanza degli insegnanti e delle
attività, per la distribuzione equilibrata dei carichi cognitivi e per la valorizzazione dei
momenti di accoglienza e di relazione.
Si indicano di seguito i riferimenti orari medi settimanali in atto per le diverse discipline nelle
scuole primarie:
Italiano
Discipline
Classe 1^
8 h x 33 settimane
264 h annuali
Matematica
8 h x 33 settimane
264 h annuali
Storia
1/2 h x 33 settimane
33/66 h annuali
1/2 h x 33 settimane
33/66 h annuali
2 h x 33 settimane
66 h annuali
1 h x 33 settimane
33 h annuali
Geografia
Scienze e Tecnologia
Inglese
Arte e immagine
2 h x 33 settimane
66 h annuali
1/2 h x 33 settimane
33/66 h annuali
1/3 h x 33 settimane
Educazione fisica
33/99 h annuali
2 h x 33 settimane
Religione Cattolica (IRC)
Attività alternative all’IRC 66 h annuali
Musica
Classi 2^ - 3^
cl 2^: 7 h x 33 sett
231 h annuali
cl 3^: 6,5 h x 33 sett
214,5 h annuali
cl 2^: 7 h x 33 sett
231 h annuali
cl 3^: 6,5 h x 33 sett
214,5 h annuali
2 h x 33 settimane
66 h annuali
2 h x 33 settimane
66 h annuali
2 h x 33 settimane
66 h annuali
cl 2^: 2 h x 33 sett.
66 h annuali
cl 3°: 3 h x 33 sett
99 h annuali
cl 2^: 1/2 h x 33sett.
33/66 h annuali
cl 3^: 1/2 h x 33 sett.
33/66 h annuali
1/2 h x 33 settimane
33/66 h annuali
1/3 h x 33 settimane
33/99 h annuali
2 h x 33 settimane
66 h annuali
Classi 4^ - 5^
6,5 h x 33 settimane
214,5 h annuali
6,5 h x 33 settimane
214,5 h annuali
2 h x 33 settimane
66 h annuali
2 h x 33 settimane
66 h annuali
2 h x 33 settimane
66 h annuali
3 h x 33 sett
99 h annuali
1/2 h x 33 settimane
33/66 h annuali
1/2 h x 33 settimane
33/66 h annuali
1/3 h x 33 settimane
33/99 h annuali
2 h x 33 settimane
66 h annuali
L’educazione alla convivenza civile, Cittadinanza e Costituzione e l’educazione alla
salute sono ritenute trasversali e alla base di tutto il lavoro svolto con gli alunni
Il gruppo docente di ogni classe si impegna ad individuare soluzioni aperte e funzionali, idonee
a superare la rigidità delle scansioni temporali e il frazionamento dei quadri orari settimanali.
La gestione temporale delle attività si struttura secondo le seguenti linee guida condivise:
la flessibile distribuzione in corso d’anno del tempo di insegnamento di ogni disciplina;
la possibilità di prevedere la prevalenza di un insegnante su una classe;
la previsione di unità temporali distese, garantendo possibilmente sequenze di almeno due
ore di attività con lo stesso docente in tutti i casi in cui questo sia possibile mentre è
consentito il frazionamento dell’orario da parte dei docenti impegnati nell’insegnamento
della lingua straniera;
l’opportuna diversificazione di attività, spazi e modalità operative.




GESTIONE DEGLI SPAZI
Si prevede l’utilizzo razionale dei diversi ambienti disponibili nei vari plessi per lo svolgimento
delle attività. L’utilizzo delle palestre, delle aule laboratorio, delle biblioteche, delle aule per
audiovisivi, degli spazi comuni, è regolamentato sulla base di schemi orario settimanali,
concordati all’inizio dell’anno scolastico tra personale docente e collaboratori scolastici.
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SOLUZIONI ORGANIZZATIVE IN RIFERIMENTO ALLE RIFORME ED INNOVAZIONI
il Collegio dei Docenti di SCUOLA PRIMARIA, in ottemperanza alla normativa vigente, ha deliberato di orientarsi nel
seguente modo in merito a:
 Anticipi delle iscrizioni
Sono iscritti alla scuola primaria le bambine e i bambini che compiono sei anni di età entro il 31
dicembre dell'anno scolastico di riferimento. Possono, altresì, essere iscritti alla scuola primaria, su
richiesta delle famiglie, le bambine e i bambini che compiono sei anni di età entro il 30 aprile dell'anno
scolastico di riferimento. Tenuto conto del limitato numero di richieste di iscrizioni alla prima classe da
parte di alunni anticipatari (nati entro il 30/4 dell'anno successivo di riferimento), in presenza di classi
parallele, si propone di distribuire equamente gli alunni in questione nelle diverse classi.
Ferma restando l'esclusiva titolarità dei genitori ad avvalersi di tale possibilità, si è dell'avviso che
l'istituzione scolastica nel suo insieme debba accompagnare la decisione della famiglia attraverso
strumenti e servizi di orientamento e supporto finalizzati a favorire una scelta consapevole e adeguata.

Orari di funzionamento
Il tempo scuola della primaria è svolto ai sensi dell'articolo 4 del decreto-legge 1° settembre 2008, n.
137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169, secondo il modello
dell'insegnante unico che supera il precedente assetto del modulo e delle compresenze, e secondo le
differenti articolazioni dell'orario scolastico settimanale a 24, 27, e sino a 30 ore, nei limiti delle risorse
dell'organico assegnato; è previsto altresì il modello delle 40 ore, corrispondente al tempo pieno. Tali
articolazioni riguardano a regime l'intero percorso della scuola primaria, tenendo conto delle specifiche
richieste delle famiglie. Qualora il docente non sia in possesso degli specifici titoli previsti per
l'insegnamento della lingua inglese e dei requisiti per l'insegnamento della religione cattolica, tali
insegnamenti sono svolti da altri docenti che ne abbiano i titoli o i requisiti.
Si concorda con l’affermazione contenuta nella Nota MPI 2006 di cui alla premessa “… l’organizzazione
dell’orario scolastico …va ricondotta ad una coerenza ed unitarietà di impianto, evitando la
frammentazione in una miriade di attività…”. In tale documento si recupera il dettato del Regolamento
dell’autonomia (DPR 275/99 artt. 8 e 9) che afferma che il “curricolo obbligatorio” comprende “attività
comuni” ed “attività opzionali” (quota di flessibilità interna affidata alle scuole per opzioni formative) da
distinguere dalle “attività facoltative” (aggiuntive, di integrazione offerta formativa, da negoziare con le
famiglie e che vanno oltre l’orario ordinario di lezione).
Tenuto conto della storia e tradizione dei plessi, del numero delle classi e dell’organico di personale
docente assegnato dal MIUR, si è perciò provveduto a riorganizzare l’orario di funzionamento delle classi
dei diversi plessi, superando la precedente articolazione delle attività scolastiche (area di base 27 ore
settimanali + area arricchimento formativo 3 ore settimanali per attività facoltativo/opzionali + mensa e
post mensa fino a 10 ore settimanali ) con la formula “attività curricolari comuni” corrispondente al
modello didattico organizzativo del tempo normale (27 ore escluso tempo mensa e post mensa), e
“attività curricolari comuni + opzionali” corrispondente al modello didattico organizzativo del tempo
prolungato (30 ore escluso tempo mensa e post mensa), e “tempo pieno” (40 ore comprensive di mensa e
post mensa).
L’ orario annuale si svolge pertanto per un totale di ore annue così costituito:
da 891 (27 settimanali di attività curricolari comuni) a 990 (30 settimanali di attività curricolari comuni
+ opzionali) + mensa e dopo mensa, alle 1320 ore unitarie del tempo pieno.
Per il plesso Pezzani è stata definita la riduzione di frequenza pomeridiana delle attività scolastiche per
le classi con conseguente decurtazione di 1 pomeriggio di frequenza a classe/gruppi (frequenza
pomeridiana il lunedì, martedì e giovedì garantita con docenti statali). I genitori hanno richiesto alla
direzione la disponibilità di locali scolastici e al Comune la mensa scolastica per permettere di fruire di
un servizio postscuola il mercoledì in analogia alle esperienze che si svolgono già nei plessi dell’Istituto
(prescuola e postscuola), con la conduzione della Cooperativa La Giostra della Fantasia, con costi a
carico delle famiglie. Tale opportunità si realizza a partire dalla prima settimana di ottobre, d’intesa tra
tutti i soggetti interessati. In questo anno scolastico le attuali prima e seconda del plesso sono a tempo
pieno; l’intero plesso sarà gradualmente trasformato in scuola a tempo pieno così come più avanti
riportato nel paragrafo dedicato alle prospettive dei prossimi anni scolastici.
Valutate le pregresse richieste delle famiglie degli alunni confermati e dei nuovi iscritti e dell'organico di
personale docente assegnato dal MIUR, il Consiglio di Istituto ha definito il seguente arco orario di
funzionamento 8,20 - 16,30 per quattro giorni dal lunedì al giovedì e 8,30 – 15,40 il venerdì, con le
specificazioni di orario per ogni scuola riportate nella prima parte di questo documento dal titolo
“L’identità dell’Istituto” .
Nessun genitore in questi anni ha richiesto la formula dell’insegnante unico a 24 ore e le famiglie hanno
espresso le proprie scelte per periodi orari da 28,5/29,5 ore a 40 ore settimanali (questi periodi tutti
comprensivi del tempo mensa e post mensa). Questo ha permesso alla scuola di riproporre, attraverso la
presentazione di offerte unitarie, le riconferme dei tempi scuola tradizionali della scuola primaria:
tempo normale, tempo pieno, tempo prolungato, graditi alle famiglie, impiegando pienamente gli
organici, riconfermati in parte dal MIUR nel numero riferito a classi di tempo pieno (2 insegnanti per
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40
ogni classe) e di tempo normale ( ogni classe è calcolata con un fabbisogno ore docenti corrispondente
a 27 ore settimanali)
Per quanto concerne il tempo unitario delle classi a “tempo pieno” Alfieri e Carducci esso così si articola:
- classi con mensa alle ore 12: uscita alle 12 e rientro dalle 13,30 alle 13,45 con inizio delle lezioni di
norma alle 14 con possibilità di anticipare la ripresa delle lezioni già alle 13,45 in relazione a particolari
situazioni orarie di insegnamento nella singola classe;
- classi con mensa alle ore 13: uscita alle 13 e rientro dalle 13,45 alle 14,15 con inizio delle lezioni di
norma alle 14,30 con possibilità di anticipare la ripresa delle lezioni già alle 14,15 in relazione a
particolari situazioni orarie di insegnamento nella singola classe.
Le classi di tempo pieno quindi risulteranno avere di norma i seguenti orari:
- tutte le classi: 10 min al giorno di ricreazione dalle 10,20 alle 10,30 = 50 min. settimanali
- classi con mensa alle 12
2 ore al giorno di mensa e post mensa dalle 12 alle 14 = 10 ore settimanali
ore di attività didattica giornaliera 8,20-10,20 / 10,30-12 / 14-16,30 lun-gio e il ven 14-15,40
= 17 ore e 30 minuti settimanali antimeridiane + 11 ore e 40 minuti settimanali pomeridiane pari ad
un totale settimanale di ore 29 e 10 minuti in cui si svilupperanno almeno 27 ore per le discipline
secondo le quote orarie definite nella tabella ore disciplinari e altre attività didattiche disciplinari anche
in contemporaneità e altre attività in contemporaneità finalizzate all’arricchimento dell’offerta formativa
e/o all’insegnamento individualizzato.
- classi con mensa alle 13
1 ora e 30 minuti al giorno di mensa e post mensa dalle 13 alle 14,30 = 7 ore settimanali e 30 minuti
ore di attività didattica giornaliera 8,20-10,20 / 10,30-13 / 14,30-16,30 lun-gio e il ven 14,30-15,40
= 22 ore e 30 minuti settimanali antimeridiane + 9 ore e 10 minuti settimanali pomeridiane pari ad un
totale settimanale di ore 31 e 40 minuti in cui si svilupperanno almeno 27 ore per le discipline secondo
le quote orarie definite nella tabella ore disciplinari e altre attività didattiche disciplinari anche in
contemporaneità e altre attività in contemporaneità finalizzate all’arricchimento dell’offerta formativa
e/o all’insegnamento individualizzato.
 Modalità organizzative
La dotazione organica di istituto è determinata sulla base del fabbisogno del personale docente
necessario per soddisfare l'orario delle attività didattiche. Relativamente alle classi funzionanti secondo
il modello previsto dall'articolo 4 del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con
modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169, la dotazione é fissata in 27 ore settimanali.
La dotazione complessiva comprende, in aggiunta, il fabbisogno di organico per l'integrazione degli
alunni disabili e per il funzionamento delle classi a tempo pieno autorizzate.
A livello nazionale rimane confermato, per le classi a tempo pieno, il numero dei posti attivati
complessivamente per l'anno scolastico 2008/2009. Le classi a tempo pieno sono attivate, a richiesta
delle famiglie, sulla base di specifico progetto formativo integrato e delle disponibilità di organico
assegnate all'istituto, nonché in presenza delle necessarie strutture e servizi. Per la determinazione
dell'organico di dette classi è confermata l'assegnazione di due docenti per classe, eventualmente
coadiuvati da insegnanti di religione cattolica e di inglese in possesso dei relativi titoli o requisiti. Le
maggiori disponibilità di orario derivanti dalla presenza di due docenti per classe, rispetto alle 40 ore del
modello di tempo pieno, rientrano nell'organico d'istituto. Qualora non sia possibile procedere alla
aggregazione delle ore disponibili nei plessi della medesima istituzione scolastica, sono costituiti posti di
insegnamento anche con orario inferiore a quello d'obbligo.
Ci si orienta per l'applicazione dei contenuti del decreto con l'individuazione del gruppo docente (team)
di conduzione delle classi interessate.
Alle classi viene attribuito pertanto un numero di insegnanti tale da garantire effettiva corresponsabilità
didattica ed educativa, gestione efficace dei tempi e delle attività, conduzione collegiale nel rispetto della
libertà di insegnamento, contemporaneità di presenza per consentire attività flessibili, mirate,
differenziate. Di norma vengono assegnati due insegnanti a ogni classe a tempo pieno e, laddove ancora
possibile, tre ogni due classi a tempo normale/prolungato con l’integrazione di altri docenti su posto
comune per soddisfare le attività di lingua inglese, IRC/A.A, sostegno, avendo cura di non superare il
numero di sette docenti che intervengono su una classe.
Gli insegnanti del gruppo docente si ripartiscono le aree di intervento didattico in coerenza con la
programmazione didattica al fine di corrispondere al raggiungimento degli obiettivi in essa fissati.
Curano collegialmente la programmazione delle attività e degli interventi, la comunicazione alle famiglie,
il coordinamento con il territorio, la valutazione e la documentazione.
Eccetto il personale docente di sostegno, lingua inglese e IRC che viene assegnato sulla base delle
esigenze presenti nei diversi plessi, per quanto riguarda l'utilizzo del personale assegnato su posto
comune si indica, per questo anno scolastico, la seguente assegnazione:
Alfieri docenti 10; Carducci docenti 28; Pezzani docenti 9.
Tale sistemazione permette di soddisfare il bisogno di tempo scuola di ogni plesso e garantisce, laddove
ancora possibile, un congruo numero di ore di contemporaneità ad ogni classe.
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In base a tali criteri l’individuazione dei fabbisogni orari, la distribuzione degli interventi dei docenti di
lingua inglese nelle diverse classi e plessi (calcolando un’ora in prima, due in seconda, tre ore in terza,
quarta, quinta e tenuto conto che non é più presente l’insegnante specialista nelle scuole primarie) viene
effettuata cercando di mantenere ove possibile la continuità didattica con impegno per un intervento
massimo su due plessi considerando che tutti gli insegnanti specializzati abbiano la possibilità di
intervento al massimo su quattro classi: la propria e una o più parallele o contigue dello stesso plesso.
Negli anni precedenti si prevedeva che, all'interno della definizione degli orari dei docenti sulle classi,
un docente operasse con prevalenza su una classe per almeno 18 ore di servizio che potevano
comprendere anche quote orarie per attività di recupero e sostegno, di mensa e dopo-mensa con la
consegna di non cumulare nella stessa classe l’insegnamento dell’italiano e della matematica, fatte salve
le situazioni di grave “discontinuità didattica” e di quelle in cui a causa di irrisolvibili difficoltà nella
formulazione dell’articolazione dell’orario di classe e personale ciò non fosse possibile.
Dall’anno scolastico 2009/10, in relazione alle modifiche apportate dal DPR 89/2009, attuativo del
decreto legge 112/2009 convertito dalla legge 133/2009 e delle riduzioni di organico definite dal MIUR,
messe in atto per questo e ipotizzate per i prossimi anni, gli orari di servizio di insegnamento dei docenti
delle classi a tempo normale sono stati riorganizzati, all’interno dei limiti fissati dal CCNL, prevedendo
che, a partire dalle classi prime, si possa ipotizzare la presenza di un’insegnante prevalente per 22 ore di
servizio, con l’integrazione oraria per la mensa, l’orario di religione cattolica (ove non vi siano alunni che
richiedano le attività alternative) e di inglese o di altre discipline da parte di colleghi in organico. Questo
tipo di orario è stato esteso alle altre classi del tempo normale per evitare problemi di continuità con
cambi annuale di insegnanti e difficoltà organizzative per l’orario. L’insegnante prevalente in molti casi
viene a svolgere sia italiano sia matematica sia l’area antropologica, cumulando un carico di lavoro
disciplinare piuttosto consistente. Le ore di compresenza del tempo normale si sono ridotte o quasi
annullate in certi casi in quanto la presenza di un altro insegnante è finalizzata al completamento
dell’orario di frequenza della classe.
Invece nelle classi a tempo pieno si è garantita la frequenza di quaranta ore settimanali svolte da due
insegnanti con la tradizionale ripartizione degli incarichi tra gli interessati nell’area linguistica e in
quella logico-matematica a cui si aggregano in modo vario l’area antropologica e le altre discipline.
L’orario degli insegnanti prefigura presenze giornaliere in servizio fisse a scansione settimanale o
quindicinale e distribuendo equamente tra i docenti sia la presenza antimeridiana che quella
pomeridiana sulle classi nell’ambito della stessa settimana.
Per quanto riguarda l'utilizzazione ottimale dei docenti in modo da disporre di maggior personale in
determinati momenti della giornata scolastica per favorire momenti di contemporaneità per una media
di circa quattro ore per classe per attività progettuali e laboratoriali con gruppi di alunni anche di classi
diverse o per i quali è necessario l'intervento individualizzato o per ristretti gruppi di alunni, si
individueranno a livello di classe, classi parallele o contigue, plesso, schemi orari adeguati, anche su
base plurisettimanale, in riferimento alle attività di insegnamento dei diversi docenti, per rispondere a
tali esigenze ritenute qualificanti l'azione didattica ed educativa.
Parte delle ore di contemporaneità del tempo pieno ( a partire dalle classi che ne hanno di più) possono
venire destinate a coprire il tempo scuola delle classi a tempo normale a partire dalla mensa. Per quanto
riguarda l'assistenza alla mensa, in presenza di un limitato numero di alunni della classe che fruiscono
del servizio di refezione si prevede, sempre al fine di economizzare spazi orari per favorire la
contemporaneità, l'assistenza da parte di un solo docente fino ad un massimo di 27 alunni provenienti
da classi diverse parallele o in verticale (fatto salvo che occorrerà tener conto comunque della presenza
di alunni disabili che necessitano di assistenza o problematici dal punto di vista del comportamento
bisognosi di particolare vigilanza).
Le ore di programmazione settimanale sono collocate al lunedì pomeriggio per il coordinamento dei
diversi gruppi docenti.
 Funzione tutoriale e Intervento di esperti esterni
Si prende atto che tali norme sono state disapplicate dal Protocollo di intesa del 17/7/06 OOSS/MPI
con il quale è restituita a tutti i docenti la responsabilità dell’esercizio di tutte le funzioni previste dal
Contratto di lavoro.
 Indicazioni Nazionali per il curricolo
Fermo restando che restano invariati tempo scuola, organizzazione didattica, nome, contenuti/obiettivi,
si conferma l’applicazione del Curricolo Verticale elaborato dal collegio docenti negli anni scolastici
2013/14 e 2014/15.
Non si sono svolte attività formative sulle Nuove Indicazioni, ma si sono utilizzate, nei due precedenti
anni scolastici, parte delle 40 ore per articolazioni funzionali del collegio docenti per approfondire il testo
e costruire il Curricolo Verticale di istituto.
Proprio sulla base dei finanziamenti concessi in materia dall’USR/USP, a livello delle Istituzioni
Scolastiche della Rete Ponente (da IC Arenzano alle ISA dei due Municipi Ponente e Medio Ponente del
Comune di Genova) si era svolto uno specifico corso sul tema “Insegnare e programmare per
competenze” diretto dal prof. Castoldi cui hanno partecipato alcuni docenti designati dal collegio.
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Un’altra parte del collegio era afferita al Corso Apprendimenti promosso dalla Rete scuole di Pegli e
Multedo ( D.D. di Pegli, Scuola Secondaria Rizzo Alessi e I.C. Sestri), dall’USR e dall’Università di Genova
che ha approfondito invece il tema della valutazione e delle prove di verifica.
 Portfolio
Non si adotta il documento già impostato a suo tempo dal collegio ma ci si orienta a documentare i
processi educativi all’interno di un lavoro di revisione e costruzione di percorsi comuni adottando
schemi di lavoro snelli e strumenti affidabili e facilmente interpretabili da chi dovrà farne uso (altri
insegnanti e genitori). Resta confermato l’impegno connesso alla funzione docente di un collaborativo e
proficuo rapporto con la famiglia allo scopo di valorizzare il complessivo percorso di sviluppo e crescita
dell’alunno/a.
 Valutazione
La valutazione, attraverso il lavoro propedeutico dei consigli di interclasse tecnici, viene regolamentata
nei vari aspetti in merito alla valutazione degli alunni così come indicato nella normativa vigente
(cadenza periodica valutazione definita per quadrimestri settembre-gennaio e febbraio- giugno, modalità
di valutazione intermedia e finale, regolamentazione passaggi tra periodi didattici e all'interno di essi,
modalità di valutazione del comportamento degli alunni effettuate dal gruppo docente di classe). Il
documento di valutazione degli apprendimenti, del comportamento degli alunni e della certificazione
delle competenze sono elaborati dal collegio docenti su un proprio modello condiviso a livello di istituto,
pur auspicando il ritorno ad un documento di valutazione a livello ministeriale.
In riferimento al DPR 122/09 che coordina le norme in materia di valutazione degli alunni, si
confermano i criteri sulla valutazione degli alunni attualmente in uso nelle scuole primarie e riportati
nella Raccolta Regolamenti e procedure.
PROSPETTIVE
Per quanto riguarda le prospettive future a seguito dell’applicazione graduale del DPR 89/09 il collegio
docenti ha individuato il seguente percorso organizzativo e didattico.
Si rinvia al percorso di riflessione e successiva assunzione di decisioni svolto negli ultimi due anni dal
collegio di scuola primaria che si sintetizza nei seguenti punti fermi:
 Tener conto delle richieste delle famiglie e nonostante i tagli del personale, si mantiene la
continuità della proposta organizzativa e didattica nelle classi dei plessi Alfieri e Carducci eccetto
la Pezzani, dove comunque, rispetto alla diminuzione del servizio di tempo scuola offerto, si
prevede un servizio di post scuola per il 4° pomeriggio (escludendo comunque funzionamento il
venerdì pomeriggio), gestito da associazione esterna cui la scuola concede i locali, a carico delle
famiglie a costi da stabilire e con disponibilità da parte del Comune di accesso alla mensa sotto
la vigilanza/assistenza di docenti già presenti con le loro classi e se in giornate in cui essa è già
funzionante per la primaria anche se il problema in Pezzani sarà gradualmente superato
dall'assegnazione delle prime e seconde classi a tempo pieno prevedendo nel giro di due/tre anni
la messa a regime del plesso a tempo pieno
 Constatare e di conseguenza prevedere azioni correttive perché comincerà a mancare in alcune
situazioni di tempo normale Carducci la copertura del tempo scuola e la quota di ore di
contemporaneità per le classi della primaria diminuisce e non è omogenea nei plessi e necessita
di un riequilibrio
 Definire il quadro di lingua inglese con richiesta che ogni plesso in prospettiva diventi
autosufficiente con il contributo degli specializzati
 Riconfermare le ore per le discipline in assenza di modifiche all’assetto ordinamentale da parte
del MIUR
 Redistribuire le ore di sostegno richieste al MIUR/USP in riferimento all’effettivo organico che
sarà assegnato.
 Per quanto riguarda le interclassi da una verifica condotta con i coordinatori si possono
confermare le riunioni di interclasse per classi parallele che sono finalizzate con analoghi
interventi negli altri ordini di scuola all’attuazione del curricolo verticale dell’I.C. o a forme di
confronto per dipartimenti disciplinari.
 Confermare sostanzialmente l’organizzazione didattica ed educativa impostata lo scorso anno e
che costituisce un apposito capitolo del POF e che qui si riporta.
Il percorso su cui abbiamo riflettuto vuole avere l’ambizione di ipotizzare, con realismo, i futuri assetti
per gli anni a venire e le soluzioni praticabili (fatti salvi improbabili ripensamenti o correzioni di rotta da
parte del Governo o del Parlamento) evitando di trovarci impreparati:
- riguardo all’articolazione dell’intervento didattico nelle classi di tempo normale di nuova formazione ci
si orienta ad individuare figure prevalenti di docenti che operino per 22 ore nella stessa classe
cumulando le aree linguistica e logico matematica e i rimanenti docenti impegnati a completare l’orario
con il mantenimento, ove possibile, degli ex gruppi docenti di modulo. Per le classi a tempo normale già
avviate quindi si cercherà di mantenere gli attuali assetti compatibilmente con l’organico a disposizione.
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- per gli interventi necessari a copertura tempo mensa e tempo scuola, in proporzione alle quote di
contemporaneità di cui è dotata la classe, rispettivamente da Carducci classi TP verso Carducci classi
TN.
Come è noto già il calcolo dell’organico va eseguito sommando le classi di tutte le scuole dell’Istituto,
anche per poter calcolare l'eventuale arrotondamento all'unità di posto intero in caso di frazione oraria
residua superiore a 11 ore settimanali
- per ogni classe dalla prima alla quinta a tempo normale la dotazione di organico assegnata assicura la
copertura di 27 ore settimanali di lezione, indipendentemente dall'orario effettivo delle lezioni (24, 27 o
fino a 30 ore settimanali);
- per tutte le classi a tempo pieno la dotazione di organico assegnata è di due docenti per ogni classe.
Problematiche affrontate
a) classi a tempo normale della Carducci (e della Pezzani ma limitatamente ai prossimi due anni)
occorre ridefinire l’orario di funzionamento delle classi con particolare riguardo al tempo scuola,
al numero dei rientri pomeridiani e il modello organizzativo e didattico
b) classi a tempo pieno Alfieri e Carducci: fatta salva la presenza di due contitolari per ogni classe
di tempo pieno per almeno 18 ore ciascuno, riguardo alla ridefinizione dell’organizzazione
scolastica di cui al punto a ) è stato importante definire le modalità di intervento e le quote di
compresenza cedibili alle classi al tempo normale da parte delle classi a tempo pieno per
ampliamento tempo scuola, assistenza mensa e gli eventuali interventi di insegnamento lingua
inglese docenti tp specializzati.
Ipotesi discusse nei plessi e in collegio:
 definire il modello didattico organizzativo per le classi a tempo normale; prevedere copertura
tempo scuola scoperto nelle classi di tempo normale in via prioritaria attraverso l'utilizzo di ore
aggiuntive da richiedere all’USP o quelle previste di arrotondamento organico;
 garantire ad ogni classe di tempo pieno almeno 2 delle 4/5-7(con intervento esterno di
specializzato di lingua inglese)/9 (con specialista IRC senza alunni AA) ore di compresenza; se
necessario, le restanti ore vengono messe a disposizione delle classi di tempo normale attraverso
l’intervento di docenti delle classi di tempo pieno per copertura tempo mensa e tempo scuola
classi, individuando anche una soglia minima di compresenza (2 ore) per le classi a tempo
normale . Tale intervento viene previsto dalle classi di tempo pieno Carducci a quelle di tempo
normale Carducci. Non praticabile risulta il contributo della scuola Alfieri nei confronti della
Pezzani.
PROSPETTIVE ORGANIZZAZIONE DIDATTICA PER I PROSSIMI ANNI SCOLASTICI
plesso Carducci due corsi A e B di TP e C di TN più una sez. D a tempo pieno che dovrebbe restare
per una sola classe, mancando spazi adeguati per un intero corso;
plesso Alfieri un corso di TP;
plesso Pezzani assegnazione nuove classi prime a TP con impegno alla graduale trasformazione
dell'organizzazione didattica della scuola da classi di TN a classi a TP. Attualmente la scuola offre un
servizio con classi a TN con prolungamenti di orario pomeridiani per soddisfare la costante richiesta di
tempo scuola dei genitori. Da rilevare da un lato che tutti i genitori anche quest’anno richiederanno tale
possibilità in sede di presentazione della domanda di iscrizione e dall’altro che il soddisfacimento di tale
richiesta consentirebbe di non appesantire, con l’arrivo di alunni di stradario Pezzani che chiedono
inderogabilmente il TP, le classi prime a TP della Carducci che si vede da alcuni anni costretta a stilare
una lista d'attesa o a dirottare su altri tempi scuola o altri istituti gli alunni che vanno oltre il numero
consentito dalle norme e dalla capienza delle aule. La previsione di un graduale passaggio da classi di
TN a classi di TP nel plesso Pezzani, come si può notare dai prospetti di sviluppo seguenti, non
comporta, anche nei futuri anni, particolari oneri aggiuntivi per la finanza pubblica rispetto all'attuale
consistenza organica assegnata dallo scorso anno all'Istituto al termine dell’attuazione della riforma. Per
favorire la transizione nel plesso con il graduale passaggio da classi di TN a classi di TP e garantire alle
famiglie delle restanti classi la copertura del prolungamento del tempo scuola (per un terzo pomeriggio
come attualmente si riesce a fare nelle classi a TN del plesso Pezzani che rimarrebbero due terze, una
quarta, una quinta), si è resa comunque necessaria l’assegnazione, di n° 47 posti complessivi in
organico di diritto.
FERMO RESTANDO LE ATTUALI MODALITA' DI CALCOLO DA PARTE DEL MIUR LO SVILUPPO
DELL’ORGANICO NEI PROSSIMI ANNI E' IL SEGUENTE
N. B. La proiezione per l’organico dell’intero Istituto Comprensivo è stata fatta utilizzando i criteri ormai
consolidati e a regime, riproposti nella recente C.M. n° 34 del 1 aprile 2014 per cui il numero dei posti si
calcola moltiplicando il numero totale delle classi a TN dell'Istituto Comprensivo per 27 e dividendo il totale
per 22 (orario di lezione contrattuale) mentre nelle classi a TP sono attribuiti due posti per classe. A questo
organico sarà necessario aggiungere, di anno in anno, la richiesta all'USR di un ulteriore posto/spezzone
orario per far fronte alla transizione e alle coperture dei rientri pomeridiani nelle classi a TN.
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A.S. 2016/17 (in Pezzani si avvia un'altra prima classe a TP)
PLESSO/TEMPO
Alfieri TP
Carducci TP
Carducci TN
Pezzani TN
Pezzani TP
TOTALE
CLASSI
5
10
5
3
3
26
POSTI
10
20
6
3
6
45
+ ORE
3
15
18
TOTALE POSTI/ORE
10
20
6 posti + 3 ore
3 posti + 15 ore
6 posti
45 posti +18 ore =
46
Da richiedere 1
posto/spezzone
orario
per
il
tempo prolungato
Pezzani
e
TN
Carducci
A.S. 2017/18 (sarà presumibilmente presente un solo corso in Pezzani perché, a seguito stabilità demografica in zona e sulla
base degli attuali e presumibili dati iscritti infanzia Pezzani , si passerà in quell'anno da 6 a 5 classi e si formerà una prima classe
a TP)
PLESSO/TEMPO
Alfieri TP
Carducci TP
Carducci TN
Pezzani TN
Pezzani TP
TOTALE
CLASSI
5
10
5
1
4
25
POSTI
10
20
6
1
8
45
+ ORE
3
5
8
TOTALE POSTI/ORE
10
20
6 posti + 3 ore
1 posto + 5 ore
8 posti
45 posti + 8 ore
Da richiedere 1
posto/ spezzone
orario
per
il
tempo prolungato
Pezzani
e
TN
Carducci
A.S. 2018/19 (con l'avvio della classe prima a TP si completa il corso di cinque classi a TP in Pezzani)
PLESSO/TEMPO
Alfieri TP
Carducci TP
Carducci TN
Pezzani TP
TOTALE
CLASSI
5
10
5
5
25
POSTI
10
20
6
10
46
+ ORE
3
3
TOTALE POSTI/ORE
10
20
6 posti + 3 ore
10
46 posti + 3 ore
Da richiedere 1
posto/ spezzone
orario per il TN
Carducci
RAPPORTO TEMPO SCUOLA ALUNNI / ORE DI INSEGNAMENTO DOCENTI
N. B. Le seguenti previsioni sono state formulate unicamente sul numero di posti/ore assegnati secondo i
prospetti precedenti secondo il calcolo aritmetico previsto dalle circolari MIUR.
A questo organico sarà necessario aggiungere, di anno in anno, la richiesta all'USR di un ulteriore
posto/spezzone orario per far fronte alla copertura del TN/Tempo Prolungato/TP scuola Pezzani e TN
Carducci.
Da questi dati si dovrà partire, di anno in anno, per fare le considerazioni sull'organico di fatto inteso come
fabbisogni oggettivi dei plessi per compensare i "segni meno", gestione delle ore di lingua inglese e
sostegno e riferimento alla costituzione delle cattedre "spezzate" che derivano dalle fruizioni di rapporto
part time da parte di alcuni docenti.
Per quanto riguarda i prospetti di calcolo che seguono si è ipotizzato il seguente orario di lezione:
plesso Alfieri un corso di TP (classi a 40 ore);
plesso Carducci due corsi A e B di TP (classi 40 ore) e uno C di TN (classi a 29,5 ore) più una classe a
tempo pieno sez. D;
plesso Pezzani passaggio da classi di TN (29,5 ore) / Tempo prolungato (33-36,5 ore) a classi di TP (40
ore). Il passaggio potrà avvenire gradualmente, nell'arco di 3 anni, in riferimento all'assegnazione
progressiva di classi prime a tempo pieno con conseguente aumento di risorse di organico da parte del
MIUR e tenuto conto dell'età degli alunni. Lo sviluppo ipotizzato si preoccupa da un lato di garantire per
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i prossimi anni alle classi intermedie (dalla III alla V funzionanti nell'a.s. 2015/16) la frequenza per 5
mattine e 3 pomeriggi (33 ore) e dall'altro di ampliare in classe prima e seconda l'orario di lezione con
frequenza per 5 mattine e 4 pomeriggi e così con le successive classi prime che saranno ormai per
continuità assegnate a tempo pieno. Mano a mano che queste classi si sviluppano, a partire dall'inizio
della classe terza, l'orario potrà passare a 5 mattine 5 pomeriggi (40 ore).
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