Note metodologia - Istituto Superiore di Scienze Religiose di Udine
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Note metodologia - Istituto Superiore di Scienze Religiose di Udine
ISTITUTO SUPERIORE DI SCIENZE RELIGIOSE mons. Alfredo Battisti – UDINE IN COLLEGAMENTO ACCADEMICO CON LA FACOLTÀ TEOLOGICA DEL TRIVENETO _______________________________________________________________________________________ Giovanni Del Missier Note di Metodologia Appunti minimi ad uso esclusivo degli studenti Anno Accademico 2012-2013 Introduzione Il “seminario” consiste in una esercitazione pratica con lo scopo di iniziare gli studenti al lavoro scientifico e ha, pertanto, come caratteristiche essenziali il contatto personale e diretto con le fonti, l’esercizio dell’analisi, del giudizio critico e della sintesi. Non c’è mezzo migliore per apprendere il metodo della scienza teologica: si tratta di un lavoro interessante, ma impegnativo. Tre sono gli attori principali: ciascun allievo come protagonista della raccolta del materiale, dell’elaborazione del tema e della sua esposizione in pubblico; il gruppo come confronto e sollecitazione; il professore come guida. Le qualità che vanno coltivate nel corso del lavoro sono: precisione, esattezza, rigore nel metodo, probità scientifica, controllo delle note altrui e proprie, obiettività nel riferire opinioni altrui, equilibrio tra le parti, forma della presentazione scritta e orale. Obiettivo del seminario è quello di rendere conto dello stato attuale della ricerca in un campo circoscritto del sapere (tema). Esso si persegue attraverso la compilazione di una bibliografia aggiornata, l’elaborazione di uno scritto e la sua esposizione in gruppo, a cui fa seguito la discussione. Questo elaborato potrà fungere da “canovaccio” per la tesi finale.1 1 Per tutta l’introduzione cfr. FARINA R., Metodologia. Avviamento alla tecnica del lavoro scientifico, LAS, Roma 19874. Capitolo primo Note di metodologia1 1. Impostazione dei principali formati di testo2 Questo è il testo nomale: Times New Roman; dimensioni 12 pt; rientro prima riga 1,25 cm; giustificato; interlinea 1,5; controllo righe isolate.3 Ora vediamo quali sono le caratteristiche delle note a piè di pagina.4 Quando si cita un testo di altro autore, esso va posto tra virgolette caporali «...».5 Se la citazione supera le quattro righe, allora il testo andrà impostato in questo modo, ovvero: Times New Roman; dimensioni 10 pt; rientro di tutto il paragrafo 2 cm; giustificato; interlinea singola; spaziatura dopo il paragrafo 6 pt. Il testo che segue sarà in carattere Normale.6 Per quanto riguarda i margini, l’impostazione di pagina del foglio A4 saranno: superiore 4 cm; inferiore 3,5 cm; sinistro 3,5 cm; destro 2,5 cm. Il numero di pagina sarà posto al centro a piè di pagina o in alto a destra, in formato 11 pt. Sulle pagine potrà comparire un’intestazione che dovrà essere in carattere 11 pt; interlinea singola e 1 Questo è il testo Titolo 1, da usarsi all’inizio di ogni capitolo: Times New Roman; grassetto; dimensioni 20 pt; rientro prima riga 0 cm; centrato; interlinea 1,5; spaziatura dopo il paragrafo 60 pt. È preceduto dalla dicitura “Capitolo primo”: Times New Roman; grassetto; dimensioni 14 pt; rientro prima riga 0 cm; centrato; interlinea 1,5; spaziatura dopo il paragrafo 0 pt. 2 Questo è il testo Titolo 2, da usarsi all’inizio di ogni paragrafo: Times New Roman; grassetto corsivo; dimensioni 14 pt; rientro prima riga 0 cm; interlinea 1,5; spaziatura dopo il paragrafo 0 pt. Ulteriori sottotitolazioni potranno essere: di secondo livello 1.1. La stampa delle bozze (Times New Roman; grassetto; dimensioni 12 pt; rientro prima riga 0 cm; interlinea 1,5; spaziatura dopo il paragrafo 0 pt.); di terzo livello 1.1.1. Prova di stampa (Times New Roman; corsivo; dimensioni 12 pt; rientro prima riga 0 cm; interlinea 1,5; spaziatura dopo il paragrafo 0 pt.). 3 Il numero “3” in apice è un Rimando nota a piè di pagina: carattere predefinito paragrafo + apice. Per inserirlo velocemente mentre si digita, schiacciare contemporaneamente “Ctrl + Alt + F”. 4 Il Testo nota a piè di pagina: Normale + dimensioni 10 pt; rientro prima riga 0,75 cm; interlinea singola; spaziatura dopo il paragrafo 4 pt; tabulazioni 1,25. Quando avete inserito la nota e il computer visualizza il piè di pagina per scrivere il testo della nota, digitare la tabulazione (tasto “→⏐”) e, quindi, il testo. 5 Se all’interno compaiono altre citazioni, si usino “...”. 6 Non si usano le virgolette caporali “...”, ma non bisogna dimenticare di citare, in nota, la fonte! Note di metodologia ____________________________________________________________________________________ centrata, separata da una linea (sottile! 10 pt) giustificata.7 L’intestazione riporta il titolo del capitolo. Ora passiamo ad un altro paragrafo, il cui titolo è preceduto da uno spazio bianco. 2. Le citazioni bibliografiche 2.1. Libro BERMEJO J.C. ET AL., AIDS, emergenza planetaria, Piemme, Casale Monferrato (AL) 1997. COMPAGNONI F., PIANA G., PRIVITERA S. (EDD.), Nuovo dizionario di teologia morale, Paoline, Cinisello Balsamo (MI) 1990. VIDAL M., Manuale di etica teologica. 2. Parte prima. Morale della persona e bioetica teologica, Cittadella, Assisi (PG) 1995.8 2.2. Articolo (di libro o rivista) LORENZETTI L., AIDS: una morale per forza?, in Rivista di Teologia Morale 20 (1988) 49-54. PADOVESE L., Segreto, in COMPAGNONI F., PIANA G., PRIVITERA S. (EDD.), Nuovo dizionario di teologia morale, Paoline, Cinisello Balsamo (MI) 1990, 1205-1212. PERICO G., Il problema dell’AIDS, in Civiltà Cattolica 137 (1986/I) 445-461. PELÁEZ M., TAMBONE V., Aspetti bioetici nell’infezione da HIV, in DIANZANI F., IPPOLITO G., MORONI M. (EDD.), AIDS 1998. Il contributo italiano all’AIDS, Piccin, Padova 1998, 79-91. SGRECCIA E., A proposito delle campagne di prevenzione dell’AIDS, in L’Osservatore Romano, 25 giugno 1999, 5. 2.3. Documenti del Magistero Catechismus Catholicae Ecclesiae, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 1997. Codice di Diritto Canonico. Testo ufficiale e versione italiana, Unione Editori e Librai Cattolici Italiani, Roma 19973. CONCILIO ECUMENICO VATICANO II, costituzione pastorale Gaudium et Spes (7 dicembre 1965) sulla Chiesa e il mondo contemporaneo, in Enchiridion Vaticanum, vol. 14, Dehoniane, Bologna 1980. 7 Come si vede dall’esempio sulla prima pagina del capitolo non compaiono né il numero né l’intestazione. Si contano le pagine a partire dal frontespizio compreso. 8 Quando la citazione è in nota, la prima volta sarà completa: VIDAL M., Manuale di etica teologica. 2. Parte prima. Morale della persona e bioetica teologica, Cittadella, Assisi (PG) 1995. Le volte successive basterà: VIDAL M., Manuale di etica teologica. 2. Parte prima..., 27 (per indicare il numero delle pagine). Si noti che nella bibliografia finale la dimensione del carattere è 11 pt; interlinea singola; spaziatura dopo il paragrafo 4 pt; prima riga sporgente di 1,25 cm. 4 Note di metodologia ____________________________________________________________________________________ CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA, documento Evangelizzazione e cultura della vita umana (8 dicembre 1989), in Enchiridion CEI, vol. 4, Dehoniane Bologna 1991. GIOVANNI PAOLO II, lettera enciclica Evangelium Vitae (25 marzo 1995) sul valore e l’inviolabilità della vita umana, in Enchiridion Vaticanum, vol. 14, Dehoniane, Bologna 1997. PIO XII, Discorso al I Simposio Internazionale di Genetica Medica (7 settembre 1953), in AAS 45 (1953) 596-607. _______ , Discorso al VII Congresso della Società Internazionale per la Trasfusione del Sangue (5 settembre 1958), in AAS 50 (1958) 726-732. PONTIFICIO CONSIGLIO DELLA PASTORALE PER GLI OPERATORI SANITARI, Carta degli Operatori Sanitari, [s. e.], Città del Vaticano 19954. 3. Redazione Per la tesi la struttura formale sarà la seguente: a) frontespizio; b) indice; c) sigle e abbreviazioni; d) introduzione, e) capitoli; f) conclusione, g) (appendici eventuali); h) bibliografia (fonti; documenti magisteriali; studi monografici; articoli di libri e riviste; sussidi mass-mediali: CD, pagine web, ecc.; altri sussidi consultati: dizionari e manuali non specifici). Per la relazione di seminario la struttura potrà essere semplificata così: a) frontespizio; b) trattazione organica (introduzione; paragrafi corrispondenti ai momenti dell’indagine; conclusione); c) bibliografia completa come sopra indicando tutti i testi trovati, ma specificando quali di essi sono stati presi in esame per il lavoro di seminario. 5 APPENDICE ISTITUTO SUPERIORE DI SCIENZE RELIGIOSE DI UDINE in collegamento accademico con la Facoltà Teologica del Triveneto Ü Intestazione: 16 pt;maiuscoletto; interlinea 1,5 Seconda riga: idem + corsivo; interlinea 1 Titolo: 30 pt; centrato; grassetto; interlinea 1,5. Sottotitolo: 22 pt; centrato. Ý Titolo del tema sviluppato Eventuale sottotitolo Specifica dell’elaborato: 16 pt; centrato Þ Elaborato per il Seminario Teologico Interdisciplinare «Eventuale Titolo del Seminario» Studente: ... Nominativi: 16 pt; a destra; interliea 1,5. Docente: … Õ Anno Accademico: 16 pt; centrato, a fondodella pagina. Ý Anno Accademico 2008-2009 ISTITUTO SUPERIORE DI SCIENZE RELIGIOSE mons. Alfredo Battisti – UDINE IN COLLEGAMENTO ACCADEMICO CON LA FACOLTÀ TEOLOGICA DEL TRIVENETO _______________________________________________________________________________________ MALATTIA MENTALE GRAVE E SESSUALITÀ IMPLICAZIONI DI TEOLOGIA MORALE Docente: Giovanni DEL MISSIER Studente: Angela ROSSI 2013